14 marzo 2024 08:12
Leonardo Massa lo ripete da mesi: il 2023 è stato un anno eccezionale per la crocieristica. E ora arriva anche il conforto dei numeri. Intervenuto in occasione del secondo Hotellerie Summit di Pambianco a Milano, il vice president Southern Europe ha rivelato come l’anno scorso la sezione cruise del gruppo Msc abbia totalizzato un giro d’affari di circa 4,5 miliardi di euro: quasi il doppio rispetto ai poco più di 2,6 miliardi del 2022, che tuttavia scontava ancora almeno in parte la ripartenza post-Covid. Volumi che vanno inseriti peraltro nel contesto di un gruppo che ha nel trasporto in mare il proprio core business. Una realtà capace di generare attorno ai 100 miliardi di euro di fatturato nel solo 2023 e che grazie alle sue oltre 700 navi gestisce oggi il 23% dei container in navigazione a livello globale.
“Al contrario di altre industrie – ha dichiarato con un certo orgoglio Massa dal palco della Borsa dove si è svolto l’evento – da noi il driver è l’offerta. La domanda siamo sempre in grado di crearla, come per esempio abbiamo fatto proprio noi di Msc con il Mediterraneo d’inverno. L’unico collo di bottiglia è rappresentato dalla capacità costruttiva dei cantieri. Nel mondo ne esistono solamente tre in grado di costruire unità da crociera”. Oltre a Fincantieri, ci sono i francesi degli Chantiers de l’Atlantique e lo stabilimento finnico ma di proprietà tedesca Meyer Turku.
E le commesse certo non mancano: “Ne contiamo ben 44 fino al 2027. Noi stessi nell’ultimo anno e mezzo abbiamo varato tre navi, per un totale di circa 7.400 nuove cabine, capaci sostanzialmente di ospitare 15 mila passeggeri a settimana. Si tratta di unità che prima vengono progettate, poi costruite in tre-cinque anni e quindi tradizionalmente rese operative per 35 – 40 anni”.
Per Massa nel prossimo futuro il mondo delle crociere non avrà più come riferimento il solo mercato del turismo. Sarà capace di confrontarsi con l’intera gamma dell’industria del tempo libero: “Sino a una ventina di anni fa – ha infatti concluso il manager napoletano – la crocieristica si rivolgeva quasi esclusivamente a una domanda di nicchia, fatta di persone innamorate dell’immagine Love Boat. Progressivamente la visione del pubblico è cambiata. Ora un viaggio in nave è alternativo non solo a una settimana di vacanza ma, nel caso degli itinerari brevi, anche agli short break o ai soggiorni di qualche giorno negli agriturismo. Se mai dovessimo proporre esperienze di una giornata a bordo, sono sicuro che cominceremmo a competere persino con i centri commerciali”.
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«La Spezia sta vivendo un significativo sviluppo turistico – spiega il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini - I dati sulle presenze continuano a crescere, così come il gradimento espresso dai turisti al termine delle esperienze vissute nel nostro territorio. Questo ci motiva a investire e impegnarci ulteriormente per migliorare i servizi e ampliare l’offerta turistica. Per questo motivo stiamo sviluppando il progetto dell'Area Ligure Apuana, presentato proprio alla fiera: un’iniziativa nata per creare un turismo di rete tra i 66 comuni che hanno aderito al protocollo nelle province della Spezia, Massa-Carrara, Lunigiana e Garfagnana. Si tratta di un patto per lo sviluppo del turismo, che mira a valorizzare i nostri territori e il patrimonio condiviso, così da renderli accessibili ai centinaia di migliaia di visitatori desiderosi di scoprire ed esplorare le nostre bellezze».
La Spezia è una destinazione turistica in costante evoluzione pronta ad accogliere il turismo in tutte le stagioni. In questi anni infatti si è puntato molto alla destagionalizzazione sfruttando come punto di forza il clima mite e la sua conformazione geografica che le permette di far vivere appieno tutto ciò che ha da offrire.
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Airbus ha dichiarato nella tarda serata di mercoledì che un cliente senza nome ha piazzato un ordine per 75 aerei della famiglia A320 e 10 A350 - un accordo del valore di 6,3 miliardi di dollari dopo gli sconti abituali, secondo i dati di Cirium Ascend.
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[post_content] => Un accordo in esclusiva per il mercato italiano. E’ la grande novità del gruppo Atmosphere. Sarà ufficialmente annunciato a breve e riguarderà uno degli undici resort maldiviani della compagnia. L’Italia sta infatti diventando sempre più importante per questa realtà emergente, che ha appena annunciato anche un ambizioso sviluppo in India dedicato però prevalentemente al mercato domestico (11 gli hotel in pipeline, con il primo in apertura a Calcutta a dicembre, ndr). “Ci siamo aperti alla Penisola solo nel 2018, ma il nostro Paese è già nella top 10 per volumi generati”, spiega Silvia Collepardi, vice president sales & marketing di due dei brand del gruppo: il lifestyle dal target giovane Colors of Oblu e il marchio eponimo Atmosphere Hotels & Resorts (il terzo è il luxury Osen Collection).
L’obiettivo è ambizioso ed è quello di portare l’Italia nella top 5, in linea con quella che è già la posizione del nostro mercato per la destinazione Maldive presa nel suo complesso. Le proprietà del gruppo sono ancora dotate di un numero non elevatissimo di personale parlante italiano, ma l’idea è quella di aumentarne progressivamente l’entità, soprattutto per gli indirizzi più appetibili per il nostro mercato, quali lo stesso Atmosphere Kani Fushi e l’Oblu Aila Fushi. “La presenza degli italiani è tuttavia già forte a livello di management - sottolinea Silvia Collepardi -. Oltre a me, è italiano infatti il direttore commerciale per il Sud Europa, José Gregorio Manzo, così come la general manager dell’Osen Reserve Boli Fushi, Monica Coppetta, la vice president operations India e gm della nuova proprietà di Calcutta, Luisa Lalli, nonché la biologa marina Giorgia Maggioni, che segue le attività di coral reservation”.
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[post_content] => Delta Air Lines sconta le conseguenze del CrowdStrike che ha metà luglio a costretto alla cancellazione di migliaia di voli e chiude un terzo trimestre 2024 con un utile netto adjusted di 971 milioni, in calo del 26% rispetto agli oltre 1,3 miliardi dell'anno precedente; l'utile operativo ha subito un calo del 30% a 1,37 miliardi di dollari.
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[post_content] => Unahotels Capotaormina sorge su un promontorio che si tuffa nel mare. Incastonato in uno sperone di roccia, trasmette un senso di pace e di bellezza: «L’unicità del posto è un nostro punto di forza. - afferma il direttore Francesco Mameli - Vogliamo che l’ospite viva un’esperienza a 360°, all’interno della struttura e all’esterno, scoprendo quest’area della Sicilia. Il nostro ospite medio viaggia in tutto il mondo, ha un parametro di riferimento di altissimo livello: per questo vogliamo soddisfare le sue aspettative diversificando l’offerta e creando ambienti unici. Questi sono anni di crescita nelle presenze e nel fatturato, anche perché la destinazione Taormina beneficia di una forte attenzione internazionale. Con l’arrivo dei grandi brand alberghieri e dei protagonisti del mondo della moda, gli ospiti arrivano da tutto il mondo: italiani, tedeschi, inglesi, francesi e anche sudamericani, in particolare dall’Argentina. Gli americani aumenteranno grazie al volo diretto da New York su Catania che verrà operato da delta Airlines a partire dal mese di maggio e per tutta la stagione estiva. - prosegue Mameli - Stiamo facendo dei numeri molto importanti e per garantire all’ospite un elevato livello di qualità ci stiamo preparando per una ristrutturazione che ci renderà ancora più competitivi. Vivremo anni di crescita e cambiamento, sempre sostenuti da Gruppo Una, di cui Capotaormina è uno dei gioielli». Unahotels Capotaormina è oggi 4stelle; le 190 ampie e luminose camere dell’hotel si affacciano tutte sul mare. Gli ospiti possono trascorrere momenti di relax sulla spiaggia privata, nel suggestivo solarium che circonda la piscina a sfioro alimentata con acqua di mare e nel centro benessere. L’offerta f&b è di grande qualità e il pesce è protagonista, insieme con l’autentica cucina siciliana con prodotti a km.0. «All’interno dell’hotel si può vivere un’esperienza unica a partire dalla colazione della mattina, partecipando alle diverse attività organizzate per gli ospiti e pranzando nel ristorante affacciato sul mare, che si raggiunge attraverso un tunnel scavato nella roccia. - sottolinea il general manager – Siamo attenti ad ogni esigenza dei nostri ospiti, anche alle intolleranze alimentari: offriamo piatti e locations molto speciali, con scenari unici. Abbiamo anche una palestra attrezzata e un centro congressi modulabile in tre spazi per cerimonie ed eventi di ogni genere, con banchettistica fino a 500 persone. Un elemento distintivo di questo hotel è il personale, che è tutto di provenienza locale e lavora con impegno e passione. - conclude Mameli - È per me un grande privilegio essere a capo di un gruppo di professionisti con grandi capacità e disponibilità, capace di tramutare le più belle idee in realtà».
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[post_content] => Raggiunge la soglia dei 150 milioni di euro il giro d’affari dell’anno fiscale di Idee per Viaggiare in chiusura a fine ottobre. Un bel salto in avanti rispetto ai ai poco più di 120 milioni dell’esercizio precedente (il fatturato era a 107 mln, ndr).
“Persino più di quanto ci aspettassimo a budget, quando avevamo preventivato una crescita comunque sostanziosa, attorno al 13%-14% - sottolinea il ceo dell’operatore capitolino, Danilo Curzi -. Lo sviluppo ha riguardato tutte le linee di business: l’attività core del tour operating ha superato quota 80 milioni, mentre la restante parte è stata generata dal consolidatore di biglietteria aerea e da specifici servizi di logistica”.
In tale contesto estremamente positivo non manca tuttavia qualche elemento di preoccupazione, legato soprattutto alla crisi mediorientale in corso: “Oltre ai Paesi coinvolti direttamente, ne sta pagando le conseguenze la Giordania, ma comincia ad arrivare qualche segnale negativo pure per la domanda diretta verso l’area del Golfo”, rivela l’amministratore delegato di IpV.
Ciononostante le marginalità del gruppo sono cresciute in linea con l’aumento dei volumi. “Si tratta di risorse che noi mettiamo a disposizione dell’azienda per renderla pronta ad affrontare le sfide di domani. Uno dei nostri obiettivi è quello di mettere la compagnia nelle condizioni di gestire il passaggio generazionale entro il 2028-2029. Questo non vuol dire che l’attuale gruppo dirigente lascerà tra poco. Io ho una sessantina di anni, c’è ancora molta strada da fare. Abbiamo però il dovere di cominciare a decentralizzare l’organizzazione, per consegnare un giorno il testimone in mani capaci di fare anche meglio di noi”.
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[post_content] => Il mercato delle case vacanza in Italia continua a crescere. Nel primo trimestre 2024 la richiesta di case vacanze di lusso sale quasi del 20% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente con l’Italia che si posiziona al terzo posto in Europa per notti vendute dopo Francia e Spagna.
Di pari passo procede la crescita di GECO VACATION RENTALS, la nuova sfida che va ad ampliare l’attività di Geco nell’ambito delle strutture extra alberghiere, con le migliori proposte per affitti di ville, case vacanze e appartamenti con un’offerta diversificata e la capacità di soddisfare qualsiasi esigenza di distribuzione nel settore hospitality.
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[post_content] => Il settore del turismo in Italia continua a mostrare segnali di crescita, seppur a velocità diverse a seconda delle diverse componenti della filiera. L’Osservatorio Travel Innovation del Politecnico di Milano ha registrato nel 2024 un incremento dell’8% per il mercato del turismo realizzato da tour operator e distribuito attraverso le agenzie di viaggio, a fronte di un rincaro medio dei prezzi del 12% secondo l’Istat.
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Eleonora Lorenzini, direttrice dell’Osservatorio Travel Innovation, pone l’attenzione sul rincaro dei prezzi che, soprattutto nell’ospitalità, rischia di penalizzare i flussi domestici: «Il mercato del turismo continua a crescere, anche se a velocità diverse per i vari comparti - spiega -. Un punto di attenzione riguarda i prezzi, che per l’ospitalità raggiungono livelli importanti, andando a penalizzare in particolare i flussi domestici. Un’inversione di tendenza si nota sull’e-commerce che cresce ma in misura minore rispetto al passato sul ricettivo; continua, invece, ad aumentare la sua incidenza nei trasporti».
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