27 July 2024

Massa, Msc: nel 2023 fatturato quasi raddoppiato a quota 4,5 mld

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Leonardo Massa lo ripete da mesi: il 2023 è stato un anno eccezionale per la crocieristica. E ora arriva anche il conforto dei numeri. Intervenuto in occasione del secondo Hotellerie Summit di Pambianco a Milano, il vice president Southern Europe ha rivelato come l’anno scorso la sezione cruise del gruppo Msc abbia totalizzato un giro d’affari di circa 4,5 miliardi di euro: quasi il doppio rispetto ai poco più di 2,6 miliardi del 2022, che tuttavia scontava ancora almeno in parte la ripartenza post-Covid. Volumi che vanno inseriti peraltro nel contesto di un gruppo che ha nel trasporto in mare il proprio core business. Una realtà capace di generare attorno ai 100 miliardi di euro di fatturato nel solo 2023 e che grazie alle sue oltre 700 navi gestisce oggi il 23% dei container in navigazione a livello globale.

“Al contrario di altre industrie – ha dichiarato con un certo orgoglio Massa dal palco della Borsa dove si è svolto l’evento – da noi il driver è l’offerta. La domanda siamo sempre in grado di crearla, come per esempio abbiamo fatto proprio noi di Msc con il Mediterraneo d’inverno. L’unico collo di bottiglia è rappresentato dalla capacità costruttiva dei cantieri. Nel mondo ne esistono solamente tre in grado di costruire unità da crociera”. Oltre a Fincantieri, ci sono i francesi degli Chantiers de l’Atlantique e lo stabilimento finnico ma di proprietà tedesca Meyer Turku.

E le commesse certo non mancano: “Ne contiamo ben 44 fino al 2027. Noi stessi nell’ultimo anno e mezzo abbiamo varato tre navi, per un totale di circa 7.400 nuove cabine, capaci sostanzialmente di ospitare 15 mila passeggeri a settimana. Si tratta di unità che prima vengono progettate, poi costruite in tre-cinque anni e quindi tradizionalmente rese operative per 35 – 40 anni”.

Per Massa nel prossimo futuro il mondo delle crociere non avrà più come riferimento il solo mercato del turismo. Sarà capace di confrontarsi con l’intera gamma dell’industria del tempo libero: “Sino a una ventina di anni fa – ha infatti concluso il manager napoletano – la crocieristica si rivolgeva quasi esclusivamente a una domanda di nicchia, fatta di persone innamorate dell’immagine Love Boat. Progressivamente la visione del pubblico è cambiata. Ora un viaggio in nave è alternativo non solo a una settimana di vacanza ma, nel caso degli itinerari brevi, anche agli short break o ai soggiorni di qualche giorno negli agriturismo. Se mai dovessimo proporre esperienze di una giornata a bordo, sono sicuro che cominceremmo a competere persino con i centri commerciali”.

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