27 July 2024

Kel 12 conferma le stime: fatturato a +33%. Molto bene l’advance booking

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Partita sotto i migliori auspici, l’estate 2023 di Kel 12 ha ampiamente soddisfatto le già alte aspettative dello scorso luglio. E’ un Gianluca Rubino decisamente soddisfatto quello che incontriamo per tracciare un quadro della stagione in chiusura: “Abbiamo vissuto un trimestre persino migliore di quello pre-Covid del 2019”, racconta l’amministratore delegato dell’operatore milanese, ribadendo anche in questa occasione le stime di due mesi orsono: fatturato a +33% e passeggeri a +20% rispetto all’estate 2022.

Le performance del to sono state trainate soprattutto da Namibia, Tanzania e Islanda. “Quest’ultima è stata in particolare la destinazione più continua dei nostri ultimi cinque anni, perché è rimasta aperta anche durante la pandemia. E solo per questa estate abbiamo organizzato una trentina di partenza dedicate – prosegue Rubino -. Ma in generale nessuna delle nostre mete ha performato sotto al par”.

Se di una criticità si può parlare, forse l’unica è stata quella legata a una certa carenza di voli. “Ma noi ci siamo mossi per tempo con tantissimo prodotto in allotment pre-contrattualizzato“, sottolinea l’a.d. Una mossa che ha anche consentito di calmierare almeno in parte i prezzi favorendo l’advance booking, con una mole di prenotazioni particolarmente consistente già a marzo. “A partire da giugno in Namibia era peraltro pressoché impossibile vendere qualsiasi servizio che non fosse pre-contrattualizzato – aggiunge Rubino -. Fortunatamente la nostra policy di gruppi mai superiori agli otto viaggiatori ci consente di essere molto flessibili e di collaborare anche con piccole strutture che spesso escono dai radar di molti operatori”.

Posizionato su un segmento alto di mercato (lo scontrino medio è di 6.450 euro a persona, ndr), il to milanese si rivolge per la verità a un pubblico meno sensibile di altri alla leva del prezzo. “Abbiamo riscontrato una certa consapevolezza diffusa a riguardo – conferma Rubino -. D’altronde gli aumenti si sono verificati un po’ ovunque e in Italia più che altrove. Il rovescio della medaglia è che le persone si sono fatte più esigenti, soprattutto nel comparto del lusso. Non si perdona più nulla. Neppure quando ci si trova in qualche località remota. In fondo, se si pernotta in un lodge da mille euro a notte mi sembra normale che si pretenda in cambio un servizio adeguato”.

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