12 maggio 2015 10:18

Bruno Sottini, Ibtissam Moukrim, Giovanni Castelli
Si chiama Karma Porto Paros la new entry della collezione Atlantis Club che completa l’offerta sul Mediterraneo del to bresciano. «Un passo importante soprattutto perché si tratta di una struttura unica nel suo genere in tutte le Cicladi. Un quattro stelle con i plus dei nostri Atlantis Club, dedicato soprattutto al target family e alle coppie, in gestione diretta da parte della proprietà e che noi vendiamo in esclusiva per il mercato italiano» dichiara Ibtissam Moukrim, responsabile programmazione e vendite. Karma Porto Paros aprirà ufficialmente i battenti il prossimo 5 giugno, «per presentarlo al trade abbiamo organizzato un educational con 50 adv provenienti da Lombardia, Piemonte, Valle D’Aosta, Liguria, Veneto, Trentino, Friuli ed Emilia Romagna; il messaggio è chiaro: Atlantide non solo è in Grecia, ma a Paros. In linea con la filosofia che ci contraddistingue cerchiamo di posizionarci con un’offerta che spazi in location non battute dal turismo di massa ma comunque accessibili ad una clientela con particolari esigenze, quali le famiglie. Ecco allora il plus dei nostri servizi dedicati» spiega Giovanni Castelli, pm . Confermato l’importante impegno dei 700 posti volo a settimana sul Mediterraneo, «stiamo registrando un ottimo trend con un +42% di prenotazioni rispetto all’estate 2014 – dichiara Bruno Sottini, direttore commerciale -. Con Porto Santo in testa, trainano le vendite le Baleari e siamo molto ottimisti sulla Grecia: l’obiettivo è stimato nelle 80 camere a settimana, destinate a crescere nei picchi di altissima stagione».
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[post_content] => Il Mandarin Oriental Lutetia a Parigi ha celebrato quest’anno i suoi 115 anni, ripercorrendo un’eredità storica costellata di successi e grandi nomi che hanno percorso i suoi corridoi.
L’occasione è stata celebrata con una cena all’interno del bar Joséphine - lo spazio dell’hotel intitolato alla leggendaria mecenate del Lutetia, Joséphine Baker - sotto i suoi affreschi. Creato dalla famiglia Boucicau, fondatrice de Le Bon Marché, l’hotel è stato concepito come rifugio che fonde armoniosamente Art Nouveau e Art Déco.
Nel corso del XX secolo, il Lutetia divenne un luogo d’incontro per artisti e scrittori di primo piano, accogliendo personalità come Pablo Picasso, James Joyce, Joséphine Baker e Antoine de Saint-Exupéry. Simbolo dello spirito creativo del quartiere, l’hotel ha da sempre incarnato la vita culturale parigina. Il Lutetia ha inoltre svolto un ruolo determinante durante la Seconda Guerra Mondiale: requisito dalle forze di occupazione, divenne in seguito un rifugio per i deportati di ritorno dai campi di concentramento nazisti. Nel corso dei decenni successivi, l’hotel ha mantenuto il suo status di punto di riferimento culturale, plasmato dalla visione audace di personalità come Sonia Rykiel, David Lynch e Serge Gainsbourg.
Nel 2018, l’hotel è stato sottoposto ad un meticoloso restauro guidato dall’architetto JeanMichel Wilmotte che ha onorato la sua anima originaria, rispondendo al contempo alle aspettative di una clientela internazionale e sofisticata.
La nuova gestione
Nel 2025, la gestione del Lutetia è passata a Mandarin Oriental, che continua a impegnarsi nella tutela della sua eredità storica e della sua identità. Per celebrare questo importante traguardo, Mandarin Oriental Lutetia, Paris ha presentato il nuovo ventaglio, simbolo dell’eredità asiatica del Gruppo e realizzato in esclusiva per l’hotel da Maison Duvelleroy. Simbolo storico di Mandarin Oriental, il ventaglio raffigura una nave, emblema condiviso da Parigi e dal Lutetia fin dalle prime origini, mettendo in luce l’incontro tra queste due istituzioni ricche di storia.
Il ventaglio è stato installato nella galleria centrale dell’hotel, dove oggi può essere ammirato da tutti i visitatori. Nel corso dell’evento, lo chef Richard Ekkebus, insignito di tre stelle Michelin e culinary director del Mandarin Oriental The Landmark, Hong Kong, ha proposto un menu appositamente ideato.
Laurent Kleitman, group chief executive di Mandarin Oriental, ha dichiarato: «Cuori pulsanti di cinema, letteratura, teatro, architettura, musica e danza, questo luogo appartiene a voi. Che possiate venirci spesso, per scrivere, sognare, creare, ciascuno lasciando il segno della propria voce unica, o semplicemente per non fare nulla se non assaporare il momento. Che ogni vostra visita diventi parte della memoria viva di questo luogo leggendario, in questo quartiere unico».
Georgi Akirov, proprietario della struttura, ha aggiunto: «Questo anniversario ha un significato particolare, poiché segna l’inizio di un nuovo e promettente capitolo. Da aprile, il Lutetia fa parte della famiglia Mandarin Oriental, una collaborazione fondata su valori condivisi di eccellenza, autenticità e profondo rispetto per il patrimonio. Non potrei essere più fiducioso nel futuro di questo hotel leggendario».
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[post_content] => Egyptair debutta all'aeroporto di Venezia il prossimo 29 giugno 2026 con un collegamento verso Il Cairo. La nuova rotta sarà operata con due voli alla settimana, inizialmente il venerdì e il lunedì. La tratta sarà operata con uno dei nuovi aeromobili che il vettore riceverà nei prossimi mesi da Boeing e Airbus per supportarla nello sviluppo internazionale.
“L’apertura della rotta Venezia-Il Cairo è un passo importante per rafforzare la nostra presenza in Europa e per offrire ai viaggiatori italiani un accesso diretto e comodo alla capitale egiziana - ha dichiarato Salah Tawfik, general manager Italia e Malta di Egyptair -. Siamo riconoscenti a Save che ci ha permesso di poter espandere le nostre operazioni in un’area dell’Italia così strategica per noi. Non vediamo l’ora di accogliere i passeggeri a bordo dei nostri nuovi aerei e di accompagnarli alla scoperta delle bellezze e delle opportunità che l’Egitto e Venezia hanno da offrire.”
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[post_content] => Quando si pianifica un viaggio in Marocco, una delle domande più frequenti riguarda il clima e le temperature: "Quando fa caldo? Quando piove? Qual è il periodo migliore per visitare il deserto?" Sono interrogativi legittimi, considerando che il Marocco è un paese geograficamente complesso, dove si può passare dalla neve sulle montagne dell'Atlante al calore torrido del Sahara nel giro di poche ore di auto. Capire il clima marocchino significa saper scegliere non solo quando partire, ma anche cosa mettere in valigia e quali destinazioni privilegiare in base alla stagione.
La verità è che il Marocco non ha un clima unico, ma piuttosto una collezione di microclimi che variano drasticamente a seconda della regione, dell'altitudine e della vicinanza all'oceano o al deserto. Questa diversità climatica è al tempo stesso una sfida e un'opportunità: sfida perché richiede una pianificazione attenta, opportunità perché significa che in qualsiasi periodo dell'anno c'è sempre una parte del Marocco che offre condizioni meteo ideali per essere visitata.
Le Quattro Zone Climatiche del Marocco
Per capire davvero il clima marocchino, bisogna pensare al paese diviso in quattro zone climatiche distinte, ciascuna con le proprie caratteristiche e i propri ritmi stagionali.
La Costa Atlantica: Mite tutto l'Anno
La fascia costiera che si affaccia sull'Oceano Atlantico – da Tangier a nord fino a Dakhla nel sud del Sahara Occidentale – gode di un clima mediterraneo temperato dall'influenza oceanica. Città come Casablanca, Rabat, Essaouira e Agadir vivono un clima sorprendentemente mite tutto l'anno.
Le temperature in queste zone raramente scendono sotto i 10°C in inverno o superano i 28-30°C in estate. L'oceano funziona come un gigantesco regolatore termico, raffreddando le estati e riscaldando gli inverni. Le mattine possono essere fresche anche d'estate, con nebbie che si dissolvono verso mezzogiorno, mentre i pomeriggi sono piacevolmente ventilati.
L'inverno atlantico (dicembre-febbraio) porta occasionali piogge, generalmente concentrate e brevi piuttosto che persistenti. Le temperature diurne si aggirano sui 16-20°C, perfette per passeggiate sul lungomare ma troppo fresche per chi sogna bagni in mare. La primavera (marzo-maggio) è probabilmente il periodo più bello: temperatura dell'aria intorno ai 20-25°C, mare che inizia a scaldarsi, vegetazione verde e fiorita grazie alle piogge invernali.
L'estate atlantica (giugno-agosto) sorprende i visitatori abituati ai 35-40°C del Mediterraneo: qui difficilmente si superano i 28°C grazie all'aliseo costante che soffia dall'oceano. Essaouira, in particolare, è famosa come "città del vento" ed è meta prediletta dei surfisti e kitesurfisti proprio per questo vento affidabile. Agadir, più a sud, ha un clima ancora più stabile con 300 giorni di sole all'anno e temperature che oscillano tra 20 e 26°C praticamente sempre.
Le Città Imperiali: Quattro Stagioni Distinte
Marrakech, Fes, Meknes e la pianura interna del Marocco vivono un clima continentale con escursioni termiche importanti sia tra giorno e notte che tra estate e inverno. Qui le stagioni sono ben definite e molto più marcate rispetto alla costa.
L'inverno (dicembre-febbraio) può essere sorprendentemente freddo, soprattutto di notte. A Marrakech le temperature notturne scendono regolarmente sotto i 5°C, con occasionali gelate nelle prime ore del mattino. Fes, più a nord e circondata da montagne, può essere ancora più fredda con temperature che toccano lo zero. Le giornate sono però spesso soleggiate e piacevoli, con massime intorno ai 18-20°C. La pioggia è presente ma non abbondante – qualche giorno ogni tanto, mai settimane di pioggia continua come in Nord Europa.
La primavera (marzo-maggio) è il periodo magico di queste città. Le temperature risalgono gradualmente dai 20°C di marzo ai 28-30°C di maggio, con notti ancora fresche che garantiscono un sonno riposante. I giardini sono in fiore, le montagne dell'Atlante ancora innevate sullo sfondo creano contrasti fotografici spettacolari, e l'aria ha quella limpidezza particolare che solo la primavera mediterranea regala. Aprile è probabilmente il mese ideale per visitare Marrakech e Fes.
L'estate (giugno-settembre) è il vero banco di prova per chi visita le città imperiali. Marrakech diventa un forno, con temperature che regolarmente superano i 38-40°C a luglio e agosto. Il sole picchia impietoso dal mattino alla sera, l'aria è secca e il caldo secco del deserto invade la città. Molti marrakchini benestanti fuggono verso Essaouira o le montagne. Per i turisti, significa svegliarsi all'alba per visitare i monumenti, ritirarsi nelle ore più calde (12-17) e riemergere solo al tramonto. Fes è leggermente meno calda ma l'umidità maggiore rende il caldo più opprimente.
L'autunno (ottobre-novembre) è l'altra stagione d'oro. Le temperature scendono gradualmente dai 30°C di ottobre ai 22-25°C di novembre, il caldo torrido si stempera lasciando posto a giornate piacevoli. I colori del tramonto sembrano ancora più intensi nell'aria limpida autunnale, e i giardini rifioriscono dopo la pausa estiva. Ottobre in particolare è un mese eccellente per esplorare queste città.
Le Montagne dell'Atlante: Il Regno delle Quattro Stagioni
La catena dell'Atlante attraversa il Marocco da sudovest a nordest, creando una barriera climatica che separa la costa atlantica dal deserto del Sahara. Qui il clima è montano puro, con variazioni estreme legate all'altitudine.
Il Medio Atlante, con città come Ifrane (chiamata la "Svizzera marocchina"), vive inverni rigidi con abbondanti nevicate tra dicembre e marzo. Non è raro vedere temperature che scendono a -10°C di notte, mentre le cime più alte come il Jbel Bou Iblane (3.340m) rimangono innevate fino a maggio. Esistono persino piccole stazioni sciistiche come Mischliffen, dove i marocchini vengono a sciare nei weekend invernali.
L'Alto Atlante, con il Jbel Toubkal che tocca i 4.167 metri (la vetta più alta del Nord Africa), presenta un clima ancora più estremo. L'inverno porta neve abbondante sopra i 2.000 metri, rendendo molti passi impraticabili tra dicembre e marzo. Le temperature possono scendere a -20°C sulle vette. Anche in estate, le notti sopra i 3.000 metri sono gelide, con temperature vicine allo zero, mentre le giornate possono essere calde con il sole diretto che scalda intensamente.
Le valli dell'Atlante, come la Valle dell'Ourika o la Valle delle Rose, godono di un clima più mite ma comunque fresco rispetto alle pianure circostanti. Queste zone sono rifugi ideali durante l'estate torrida delle città imperiali: a 1.500-2.000 metri di altitudine, le temperature estive raramente superano i 28-30°C di giorno e scendono piacevolmente di notte.
La primavera e l'autunno sono i periodi migliori per il trekking nelle montagne dell'Atlante: temperature diurne gradevoli (15-25°C a seconda dell'altitudine), sentieri accessibili, e paesaggi spettacolari con la fioritura primaverile o i colori autunnali.
Il Deserto del Sahara: Estremi Climatici
Il Sahara marocchino, con le sue dune iconiche di Merzouga e M'hamid, rappresenta forse l'ambiente climatico più estremo e affascinante del paese. Qui le temperature oscillano tra due estremi che sorprendono sempre i visitatori impreparati.
L'inverno desertico (dicembre-febbraio) può essere gelido. Le notti nel deserto scendono regolarmente sotto lo zero, con temperature che in gennaio possono toccare i -5°C prima dell'alba. Molti turisti arrivano immaginando il deserto sempre caldo e si ritrovano a tiritar di freddo nei campi tendati. Le giornate sono però piacevoli, con temperature intorno ai 18-22°C e un sole che scalda intensamente. Questa escursione termica di 25-30 gradi tra giorno e notte è una caratteristica tipica dei climi desertici, dove l'assenza di umidità nell'aria impedisce la conservazione del calore notturno.
La primavera desertica (marzo-maggio) è generalmente considerata il periodo migliore per visitare il Sahara. Le temperature notturne risalgono gradualmente sopra lo zero (5-10°C), rendendo le notti nei campi berberi più sopportabili, mentre le giornate si mantengono piacevoli sui 25-30°C. Aprile in particolare offre condizioni quasi ideali: né troppo freddo di notte né troppo caldo di giorno. È anche il periodo delle tempeste di sabbia occasionali, spettacolari anche se possono disturbare i piani.
L'estate desertica (giugno-settembre) è brutale. Le temperature diurne superano regolarmente i 45°C, con picchi che a luglio e agosto possono toccare i 50°C all'ombra nelle ore più calde. Il sole del deserto è impietoso, il calore si riverbera dalla sabbia, e anche solo camminare per pochi minuti diventa estenuante. Le notti però rimangono sorprendentemente fresche, scendendo a 20-25°C – una differenza di 25-30 gradi rispetto al giorno. Solo i più avventurosi visitano il deserto d'estate, e anche loro si muovono principalmente all'alba e al tramonto.
L'autunno desertico (ottobre-novembre) replica le condizioni primaverili: temperature che scendono dai 35-40°C di settembre ai 25-30°C di novembre, notti che diventano gradualmente più fresche. Ottobre è un mese eccellente per il deserto, forse anche migliore di aprile perché la sabbia ha ancora il calore accumulato durante l'estate, rendendo le notti leggermente più miti.
Fenomeni Climatici Particolari
Il Chergui: Il Vento del Deserto
Il chergui (o scirocco) è un vento caldo e secco che soffia dal Sahara verso nord, investendo tutto il Marocco con ondate di calore improvvise. Può verificarsi in qualsiasi stagione ma è più comune in primavera e autunno. Quando arriva il chergui, le temperature possono salire di 10-15 gradi in poche ore: Marrakech può passare da 25°C a 40°C in una mattinata. L'aria diventa secca e polverosa, la visibilità si riduce per la sabbia in sospensione, e tutto sembra ricoperto da una patina ocra. I marocchini dicono che il chergui "rende tutti nervosi" – c'è persino un detto che giustifica comportamenti irrazionali durante questi giorni: "È colpa del chergui!"
Le Piogge: Quando e Quanto
Il Marocco non è un paese particolarmente piovoso, ma le precipitazioni si concentrano nei mesi invernali (novembre-marzo) con pattern che variano notevolmente da regione a regione. La costa atlantica e le montagne del Rif a nord ricevono le piogge più abbondanti (600-800mm annui), mentre il deserto del Sahara può rimanere senza una goccia d'acqua per anni interi.
Le piogge marocchine raramente sono di lunga durata come in Nord Europa. Più tipicamente si tratta di acquazzoni intensi e brevi, spesso accompagnati da temporali spettacolari, seguiti da schiarite. Questo pattern può creare problemi di alluvioni improvvise (flash floods) nei wadi e nelle zone desertiche, dove il terreno arido non assorbe l'acqua che scorre velocemente formando torrenti impetuosi. I turisti che campano nel deserto devono sempre informarsi sulle previsioni meteo prima di dormire nei wadi.
La Neve: Sì, Nevica in Marocco!
Molti si sorprendono scoprendo che in Marocco nevica, e anche abbondantemente. L'Atlante riceve nevicate regolari ogni inverno sopra i 1.500-2.000 metri, con accumuli che possono superare i 2 metri sulle vette più alte. Anche città di pianura come Meknes e Fes possono vedere occasionali nevicate, rare ma non impossibili.
La neve trasforma il paesaggio marocchino in qualcosa di magico e surreale: vedere kasbe di argilla rossa circondate da campi innevati, o palme coperte di neve a Midelt, crea contrasti fotografici incredibili. Per i trekker, la neve apre possibilità di escursioni invernali e persino arrampicate su ghiaccio sulle pareti nord del Toubkal.
Quando Visitare il Marocco: Consigli Pratici
La domanda da un milione di dollari: quando è il momento migliore per visitare il Marocco? La risposta dipende da cosa volete vedere e fare.
Per le città imperiali (Marrakech, Fes, Meknes): Primavera (marzo-maggio) e autunno (ottobre-novembre) sono ideali. Temperature piacevoli, poca pioggia, giornate lunghe e soleggiate.
Per il deserto del Sahara: Primavera (marzo-maggio) e autunno (ottobre-novembre) offrono il miglior compromesso tra temperature diurne e notturne. Evitate luglio-agosto a meno che non siate masochisti.
Per la costa atlantica: Praticamente tutto l'anno è buono, ma l'estate (giugno-settembre) offre le temperature più calde per chi vuole fare bagni in mare.
Per le montagne dell'Atlante: Dipende dall'attività. Trekking estivo (giugno-settembre) per evitare neve e freddo. Sci invernale (dicembre-marzo). Primavera per vedere la fioritura e i wadi pieni d'acqua.
Per un tour completo del paese: Aprile-maggio e ottobre-novembre sono i mesi d'oro che permettono di visitare tutte le regioni in condizioni ottimali.
Cosa Mettere in Valigia
Il clima vario del Marocco richiede un guardaroba versatile:
Primavera/Autunno: Vestiti a strati. T-shirt e camicie leggere per il giorno, ma anche un maglione o giacca leggera per serate e montagne. Scarpe comode da camminata. Cappello e occhiali da sole. Crema solare.
Estate: Vestiti leggeri e traspiranti in fibre naturali (cotone, lino). Cappello essenziale. Foulard per proteggersi dal sole e dalla sabbia. Se visitate il deserto, portate comunque un pile per le serate che possono essere fresche.
Inverno: Abbigliamento caldo a strati. Le case marocchine tradizionali non hanno riscaldamento centralizzato, quindi serve vestirsi bene anche al chiuso. Giacca impermeabile per la pioggia occasionale. Se andate in montagna o deserto, abbigliamento da freddo vero: pile, piumino, guanti, berretto.
Tutto l'anno: Scarpe comode e robuste (si cammina molto). Abbigliamento rispettoso della cultura locale (spalle e ginocchia coperte, soprattutto per le donne nelle zone più tradizionali). Farmacia da viaggio con protezione solare alta fattore.
Conclusioni: Il Marocco in Ogni Stagione
La bellezza del clima marocchino sta proprio nella sua diversità. Non esiste un "periodo sbagliato" per visitare il paese – esiste il periodo sbagliato per visitare una specifica regione con aspettative specifiche. Ma c'è sempre una parte del Marocco che in quel momento offre condizioni ideali.
L'inverno che rende il deserto troppo freddo di notte è lo stesso inverno che porta neve spettacolare sulle montagne e temperature miti sulla costa. L'estate che rende Marrakech un forno è la stessa estate che regala giornate perfette a Essaouira. Questa varietà climatica è un invito a tornare più volte, in stagioni diverse, per scoprire facce diverse dello stesso affascinante paese.
Capire il clima marocchino significa pianificare meglio, aspettarsi meno sorprese sgradevoli, e godersi di più ogni momento del viaggio. Che sia il calore secco del deserto, il fresco delle montagne, o la brezza oceanica della costa, il Marocco ha un clima perfetto da offrire in ogni periodo dell'anno – basta sapere dove cercarlo.
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[post_content] => Le esperienze guidate e le attività prenotabili online stanno registrando un momento di grande crescita. Dal suo osservatorio privilegiato, Civitatis condivide i trend e le esperienze più amati dai viaggiatori italiani, offrendo alle agenzie di viaggio dati e insight utili a orientare le vendite.
Andando a ritroso, in decima posizione si trova il Giappone, un Paese che ospita circa 31.7 milioni di viaggiatori annuali. Civitatis segnala un alto volume di prenotazioni per il tour privato di Tokyo. Un altro dei punti di interesse all’interno del radar italiano sono le città di Osaka, con l’acquisto di biglietti per conoscere gli Universal Studios Japan, e Kyoto, dove attraverso il free tour hanno una panoramica completa del centro storico di quella che fu la capitale del Giappone tra il 794 e il 1868.
In nona posizione Londra brilla come sempre tra i viaggiatori italiani e, secondo Civitatis, il servizio più acquistato è il trasferimento aeroporto-hotel che garantisce un arrivo sicuro e confortevole. Ma c’è anche il fenomeno Harry Potter e i biglietti per gli studios dove sono state girate le 8 pellicole, così come la visita guidata al castello di Edimburgo.
A seguire la Germania, con 39.6 milioni di viaggiatori annuali. Dall’arte e dalla storia di Berlino ai castelli della Baviera, questo Paese è un favorito per i viaggiatori, con le top 3 di attività con Civitatis che comprendono la visita guidata al campo di concentramento di Sachsenhausen; l'escursione con guida in italiano al castello di Neuschwanstein e al palazzo di Linderhof e il tour di Monaco.
Le altre mete
Thailandia in primo piano con una popolarità aumentata grazie all’uscita della terza stagione della serie The White Lotus. In un primo incontro con questa destinazione esotica, non manca l’escursione alle isole Phi Phi in motoscafo, un tour di un giorno completo al mercato galleggiante di Damnoen Saduak con visita inclusa alle rovine di Ayutthaya e l’esperienza unica di fare il bagno e nutrire gli elefanti nel santuario di Chiang Mai.
Quinta posizione per il Messico, con circa45 milioni di viaggiatori annuali. II viaggiatori italiani sanno che qui c’è di tutto: dalla ricchezza culturale delle grandi città alle spiagge , Pueblos Mágicos e imponenti zone archeologiche, senza dimenticare la gastronomia. Quando si tratta di scoprire il Paese, e le prenotazioni su Civitatis lo confermano: gli italiani amano le destinazioni di sole e mare, come Isla Mujeres, dove optano per le passeggiate in catamarano; Huatulco e le sue escursioni nelle baie e Los Cabos, con le escursioni in barca con fondo trasparente. Tra le città, primeggia Oaxaca, seguita da Mérida e Città del Messico.
La Cappadocia e le sue “camini delle fate”, le piscine naturali di Pamukkale e l’architettura ottomana rendono la Turchia una destinazione della top ten. Fra i preferiti, un tour privato di Istanbul con guida in italiano, disponibile fino a otto ore; la crociera notturna con cena inclusa mentre si naviga sul Bosforo, il giro in mongolfiera sulla Cappadocia.
aFra le mete in pole position per civitatis sicuramente l'Italia. Nel ranking troviamo l’esperienza di visitare il Colosseo, il Foro e il Palatino e l’escursione da Firenze a Pisa, San Gimignano e Siena, con pranzo toscano incluso.
Negli Stati Uniti Spiccano l’escursione al Grand Canyon, in Colorado, così come i biglietti per i parchi Disney e Universal Studios, in California, senza trascurare il tour notturno a Las Vegas.
Madrid e Barcellona sono le città preferite della Spagna. Fra i più ambiti, i biglietti salta-fila per la Sagrada Familia, le escursioni a Toledo e Segovia, il tour del Santiago Bernabéu (casa del Real Madrid), la visita guidata al Palazzo Reale e il free tour di Gaudí.
Infine, al primo posto la Francia: Parigi è l’epicentro posizionandosi come meta quasi insuperabile per i viaggiatori. Seppure le crociere sulla Senna, la visita guidata al museo del Louvre (con accesso prioritario al quadro della “Gioconda”) e l’esperienza di salire al terzo piano della torre Eiffel siano le attività top su Civitatis, spicca anche l’acquisto dei biglietti per Disneyland Paris, validi da uno a quattro giorni.
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[post_content] => Air Canada allarga il network transatlantico con l'inserimento di un nuovo collegamento estivo tra Nantes e Montréal, operativo dall'11 giugno 2026. La compagnia effettuerà tre voli diretti settimanali tra le due città, operati il lunedì, il giovedì e il sabato fino al 12 ottobre. Il ritorno Montréal-Nantes sarà assicurato il mercoledì, il venerdì e la domenica, inaugurando un calendario in linea con l'alta stagione turistica estiva su entrambe le sponde dell'Atlantico.
Questi voli saranno operati con un velivolo a corridoio singolo dotato di classi Premium ed Economy, «garantendo un'esperienza confortevole sia per i viaggiatori leisure che per quelli d'affari» precisa una nota Air Canada.
I viaggiatori francesi, una volta a Montreal, potranno poi proseguire il loro viaggio verso numerose destinazioni in Nord America, Sud America e Caraibi. «Questo rafforzamento della connettività internazionale oltreoceano risponde alle aspettative dei viaggiatori leisure e bt ma anche a quelle delle famiglie e degli amici che desiderano ritrovarsi a Montréal o in altre località del Canada» sottolinea Hervé Bidet, direttore commerciale dell'aeroporto di Nantes Atlantique.
L'apertura della rotta Nantes-Montréal rientra in una strategia ambiziosa di Air Canada, che amplia notevolmente la sua offerta internazionale per l'estate 2026. Sono infatti in calendario nuovi voli tra Montréal e Berlino, tra Toronto e Ponta Delgada (Azzorre), Halifax e Bruxelles, ma anche il ritorno del collegamento stagionale Montréal-Tel Aviv.
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[post_content] => Disneyland Paris alza il sipario sulla nuova area tematica totalmente immersiva World of Frozen, che aprirò il 29 marzo 2026, ricreando i luoghi e le atmosfere del celebre film. Dal villaggio di Arendelle al Palazzo di Ghiaccio di Elsa, ogni elemento è stato progettato con grande attenzione ai dettagli, accompagnato da musiche iconiche.
Elemento centrale dell’esperienza sarà l’attrazione per famiglie Frozen Ever After, un viaggio in barca attraverso le avventure di Anna, Elsa e dei loro amici, arricchito da tecnologie d’avanguardia e Audio- Animatronics di ultima generazione. Gli ospiti potranno inoltre incontrare Anna ed Elsa nel Castello di Arendelle.
All'interno dell'area ci saranno due nuove proposte di ristorazione: il ristorante a servizio rapido Nordic Crowns Tavern, ispirato alla cucina nordica e arricchito da decorazioni che raccontano la storia di Arendelle, con menu personalizzabili e dessert “ghiacciati”, e il ristorante con servizio a tavola The Regal View Restaurant & Lounge, situato ad Adventure Way, che accoglierà gli ospiti in un ambiente elegante per colazione, pranzo e cena, con la possibilità di incontrare diverse Principesse Disney in costumi esclusivi.
World of Frozen si inserisce nel più ampio piano di espansione di Disney Adventure World (il nuovo nome del Parco Walt Disney Studios), insieme ai mondi dedicati alle franchise Pixar e Marvel e all’imponente Adventure Bay, dove prenderà vita il nuovo spettacolo serale Disney Cascade of Lights, che combinerà fontane, proiezioni e una coreografia unica al mondo con 379 droni.
Lungo Adventure Way, gli ospiti troveranno inoltre un’altra nuova attrazione Rapunzel Tangled Spin, esperienze gourmet e giardini tematici. Guardando al futuro, sono già in fase di sviluppo nuove esperienze, tra cui un’attrazione ispirata a Up e un’intera area dedicata a Il Re Leone, che arricchiranno ulteriormente il piano di espansione di Disney Adventure World.
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[post_content] => Il 2025 segna un’accelerazione decisiva per la strategia internazionale della Saudi Tourism Authority (STA), con una crescita significativa della connettività, della capacità alberghiera e dei flussi turistici dall’Europa e dalle Americhe.
116 milioni di visitatori hanno raggiunto il Paese nel 2024; dato che conferma come l’Arabia Saudita sia una delle destinazioni a più rapida crescita al mondo, grazie anche ad un investimento massiccio in infrastrutture e in promozione turistica.
Sul fronte air transport, la connettività è uno degli asset più strategici: oggi l’Arabia Saudita è collegata con oltre 170 destinazioni globali, più della metà dell’obiettivo fissato dalla Saudi Aviation Strategy, che punta a raggiungere 250 città entro il 2030. La capacità inbound dai mercati europei supera i 3 milioni di posti nel 2025, +22% rispetto all’anno precedente.
Focus mercati chiave
La Francia registra una crescita del 53% nella capacità, con cinque città ora collegate all’Arabia Saudita: Parigi, Lione, Marsiglia, Nizza e Tolosa. Il ritorno di Air France con il volo diretto Parigi–Riyadh rappresenta un tassello strategico, mentre Transavia rafforza ulteriormente la presenza sul mercato raddoppiando le operazioni e introducendo nuove rotte da Marsiglia e Tolosa, che sono operative da ottobre 2025.
Anche l’Italia mostra un trend positivo, con un incremento del 18% previsto per il 2025. Da Roma e Milano saranno disponibili complessivamente 38 voli settimanali, operati da Saudia, ITA Airways e Wizz Air. A conferma dell’interesse crescente verso la destinazione, beOND ha inaugurato nelle scorse settimane un nuovo collegamento diretto Milano Malpensa - Red Sea International Airport.
Germania, UK
La Germania segna un aumento del 26% e propone 33 voli settimanali verso il Paese. Lufthansa opera con Airbus A350 tra Monaco e Riyadh, mentre Eurowings espande del 62% la capacità, includendo nuovi servizi da Berlino, Colonia e un ulteriore collegamento da Stoccarda.
Nel Regno Unito l’offerta raggiunge 93 voli settimanali a partire da novembre 2025, grazie all’arrivo di tre nuovi vettori: Virgin Atlantic, Wizz Air UK e Riyadh Air, che andranno a potenziare ulteriormente il flusso tra i due Paesi.
Sul fronte dell’ospitalità, la crescita è altrettanto significativa: nel 2025 sono già operative 545.000 room keys, con un incremento di 76.000 camere nel solo primo semestre. A queste si aggiungono 291.000 camere attualmente in pipeline, una risposta diretta alla domanda in continua espansione, sostenuta dai 61 milioni di visitatori registrati nei primi sei mesi del 2025.
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[post_content] => Un nuovo hotel fronte oceano sta per sorgere sulla costa meridionale dell'Islanda. Come riporta Travel Weekly, il Black Sand Hotel aprirà a gennaio con 70 camere, nove suite in arrivo a marzo e una spa a maggio.
Le camere saranno caratterizzate da un design minimalista, con materiali naturali e una palette di colori neutri. Le finestre a tutta altezza offriranno una vista sul Nord Atlantico.
La ristorazione
L'hotel ospiterà Omur, un ristorante da 80 posti specializzato in cucina nordica, e Omur Bar, che servirà cocktail artigianali e piccoli piatti stagionali.
Una volta aperta, la spa del Black Sand Hotel sarà dotata di sauna, bagno turco, vasca fredda, sala trattamenti, sala yoga e vasche idromassaggio geotermiche. Su richiesta, saranno disponibili kit palestra con attrezzature fitness in camera.
Per i soggiorni fino ad aprile, il Black Sand Hotel offre tariffe promozionali di apertura.
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[post_content] => Las Vegas ha compiuto 120 anni. Fondata nel 1905 come stazione ferroviaria nel deserto del Nevada, è diventata una destinazione globale, capace di trasformarsi ogni giorno. Oggi si definisce “La capitale mondiale dello sport e dell’intrattenimento” ed è una potenza globale nel turismo e nell'ospitalità. Dalla legalizzazione del gioco d'azzardo nel 1931 all'apertura dell'Hotel Flamingo nel 1946, Las Vegas è diventata una destinazione iconica e vibrante e dal 1959 accoglie i suoi visitatori con il cartello "Welcome to Fabulous Las Vegas"! Sin dagli anni ‘60 e ‘70 personaggi di fama internazionale come Elvis Presley hanno contribuito a farne non solo un “parco giochi”, ma anche la location per spettacoli di intrattenimento di alto livello.
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Chiara Ambrosioni
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Ottobre in particolare è un mese eccellente per esplorare queste città.\r\n\r\nLe Montagne dell'Atlante: Il Regno delle Quattro Stagioni\r\n\r\nLa catena dell'Atlante attraversa il Marocco da sudovest a nordest, creando una barriera climatica che separa la costa atlantica dal deserto del Sahara. Qui il clima è montano puro, con variazioni estreme legate all'altitudine.\r\n\r\nIl Medio Atlante, con città come Ifrane (chiamata la \"Svizzera marocchina\"), vive inverni rigidi con abbondanti nevicate tra dicembre e marzo. Non è raro vedere temperature che scendono a -10°C di notte, mentre le cime più alte come il Jbel Bou Iblane (3.340m) rimangono innevate fino a maggio. Esistono persino piccole stazioni sciistiche come Mischliffen, dove i marocchini vengono a sciare nei weekend invernali.\r\n\r\nL'Alto Atlante, con il Jbel Toubkal che tocca i 4.167 metri (la vetta più alta del Nord Africa), presenta un clima ancora più estremo. 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