28 aprile 2022 11:43
Una campagna promozionale da 4 milioni di euro complessivi. E questo solo per la parte iniziale di una più ampia strategia di comunicazione, che prevede iniziative ad hoc per ciascuno dei tre pillar della compagnia, prolungate e ripetute negli anni. Alpitour torna in comunicazione e lo fa con una creatività dedicata al prodotto villaggio, che mira a ribaltare alcuni pregiudizi diffusi, persino quelli creati dalla stessa fortunatissima pubblicità degli anni 1980. Ecco quindi il claim del nuovo spot “Io in un villaggio? Mai”, che si trasforma in un atteggiamento progressivamente più possibilista man mano che il protagonista dello spot tocca con mano le esperienze disponibili in una vacanza Alpitour. “Volevamo comunicare il turismo organizzato in maniera ironica ma moderna: spiegare che il soggiorno in un villaggio non è solo una cosa vintage, ma un’esperienza contemporanea, piacevole e con tanti servizi in più”, racconta il general manager tour operating, Pier Ezhaya.
L’idea, sostanzialmente, è quella di raggiungere quella parte di pubblico, spesso i più giovani, che non sono consapevoli di come i villaggi siano stati in grado di evolvere il proprio prodotto negli anni. “La nostra proposta è cambiata per rimanere al passo coi tempi, ma a volte non è mutata la percezione delle persone nei confronti dei villaggi – aggiunge l’head of corporate & tour operating marketing, Tommaso Bertini -. Ecco allora la necessità di comunicare i vantaggi di una vacanza con noi. Tanto più in un momento nel quale la sbornia dell’online si sta progressivamente ridimensionando, mentre sicurezza e tranquillità stanno diventano fattori di scelta sempre più rilevanti tra i consumatori“. Lo spot mira perciò a veicolare un messaggio di apertura: “L’invito è a mandare in vacanza i luoghi comuni“, sottolinea Mirco Pagano, chief creative officer di Tbwa Italia, l’agenzia incaricata della creatività.
Ma come si diceva, questa è solo la prima parte di una strategia di promozione molto più vasta, che coinvolgerà presto tutti e tre i pillar della Trevolution con modalità e strategie dedicate. La stessa Trevolution, anzi, è stata propedeutica al ritorno in comunicazione della compagnia. Oggi, osserva infatti Ezhaya, nel turismo è necessario presentarsi al pubblico con pochi marchi ma chiaramente identificabili. “In tutti i casi parliamo di pianificazioni omnicanale: dalla tv, tradizionale e digital, fino ai social e in generale a tutto il mondo del web – rivela Bertini -. La campagna Alpitour sarà in particolare on air e online a maggio e giugno, per poi essere ripetuta a settembre e ottobre. Per quanto riguarda Eden Viaggi, invece, già dalla prossima settimana partiremo con una serie di iniziative volte a rendere il marchio un punto di riferimento per chi è alla ricerca di una vacanza al contempo no-frills e capace di garantire tutta la sicurezza e l’assistenza di un viaggio organizzato. Parleremo a un pubblico naturalmente diverso da quello del pillar mainstream, la campagna avrà quindi un bilanciamento media differente e più spostato verso i canali digital. Per quanto riguarda Turisanda e il cluster Specialties & goal oriented, infine, l’obiettivo sarà quello di avvicinare chi è alla ricerca di un’offerta tailor made non necessariamente dedicata esclusivamente a portafogli importanti. E ciò anche grazie alla presenza delle line Presstour e Made”.
Ora non resta che capire l’efficacia di un investimento tanto importante. Ed ecco allora che Alpitour ha già avviato, in collaborazione con Wavemaker, una rilevazione ad hoc per misurare il grado di notorietà e consideration dei marchi del gruppo. L’analisi verrà poi ripetuta al termine del primo bimestre di campagna Alpitour e alla fine del secondo, proprio per capire come e quanto muterà il percepito dei brand tra i consumatori.
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[post_content] => Delta Air Lines sconta le conseguenze del CrowdStrike che ha metà luglio a costretto alla cancellazione di migliaia di voli e chiude un terzo trimestre 2024 con un utile netto adjusted di 971 milioni, in calo del 26% rispetto agli oltre 1,3 miliardi dell'anno precedente; l'utile operativo ha subito un calo del 30% a 1,37 miliardi di dollari.
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[post_content] => Raggiunge la soglia dei 150 milioni di euro il giro d’affari dell’anno fiscale di Idee per Viaggiare in chiusura a fine ottobre. Un bel salto in avanti rispetto ai ai poco più di 120 milioni dell’esercizio precedente (il fatturato era a 107 mln, ndr).
“Persino più di quanto ci aspettassimo a budget, quando avevamo preventivato una crescita comunque sostanziosa, attorno al 13%-14% - sottolinea il ceo dell’operatore capitolino, Danilo Curzi -. Lo sviluppo ha riguardato tutte le linee di business: l’attività core del tour operating ha superato quota 80 milioni, mentre la restante parte è stata generata dal consolidatore di biglietteria aerea e da specifici servizi di logistica”.
In tale contesto estremamente positivo non manca tuttavia qualche elemento di preoccupazione, legato soprattutto alla crisi mediorientale in corso: “Oltre ai Paesi coinvolti direttamente, ne sta pagando le conseguenze la Giordania, ma comincia ad arrivare qualche segnale negativo pure per la domanda diretta verso l’area del Golfo”, rivela l’amministratore delegato di IpV.
Ciononostante le marginalità del gruppo sono cresciute in linea con l’aumento dei volumi. “Si tratta di risorse che noi mettiamo a disposizione dell’azienda per renderla pronta ad affrontare le sfide di domani. Uno dei nostri obiettivi è quello di mettere la compagnia nelle condizioni di gestire il passaggio generazionale entro il 2028-2029. Questo non vuol dire che l’attuale gruppo dirigente lascerà tra poco. Io ho una sessantina di anni, c’è ancora molta strada da fare. Abbiamo però il dovere di cominciare a decentralizzare l’organizzazione, per consegnare un giorno il testimone in mani capaci di fare anche meglio di noi”.
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Nella conferenza viene presentato il programma di ACT con particolare riferimento alla sostenibilità, sempre più ricercata nelle esperienze dei viaggiatori, e all’innovazione.
“La partnership di ACT con IpV è una partnership strategica” afferma Di Marco: “Ci piace sposare una realtà che è disponibile a sperimentare queste tecnologie non solo a parole ma concretamente con investimenti anche nella formazione del personale”. Questa la chiave del successo di ACT by IpV che si declina perfettamente nel Master in Turismo Sostenibile e Responsabile e nel Master in Tourism Management.
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Di Elisa Biagioli
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[post_content] => Il mercato delle case vacanza in Italia continua a crescere. Nel primo trimestre 2024 la richiesta di case vacanze di lusso sale quasi del 20% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente con l’Italia che si posiziona al terzo posto in Europa per notti vendute dopo Francia e Spagna.
Di pari passo procede la crescita di GECO VACATION RENTALS, la nuova sfida che va ad ampliare l’attività di Geco nell’ambito delle strutture extra alberghiere, con le migliori proposte per affitti di ville, case vacanze e appartamenti con un’offerta diversificata e la capacità di soddisfare qualsiasi esigenza di distribuzione nel settore hospitality.
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Tra i punti di forza 'integrazione di nuove piattaforme tecnologiche che ha semplificato il processo di prenotazione, migliorando l'esperienza utente e aumentando il tasso di conversione. Attraverso una piattaforma tecnologica all’avanguardia e un channel manager che collega i principali portali, tutte le strutture nel portfolio di GECO VACATION RENTALS vengono distribuite su diversi canali, dal sito web, ad oltre 80 portali online dedicati al mondo delle case vacanze a più di 200 Tour Operator e Agenzie specializzate che collegandosi alla piattaforma possono finalizzare prenotazioni istantanee.
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[post_content] => Il settore del turismo in Italia continua a mostrare segnali di crescita, seppur a velocità diverse a seconda delle diverse componenti della filiera. L’Osservatorio Travel Innovation del Politecnico di Milano ha registrato nel 2024 un incremento dell’8% per il mercato del turismo realizzato da tour operator e distribuito attraverso le agenzie di viaggio, a fronte di un rincaro medio dei prezzi del 12% secondo l’Istat.
I dati presentati durante il TTG Travel Experience mettono in luce un andamento positivo per il transato delle agenzie di viaggio (+8%), per i trasporti (+10%) e per il ricettivo (+5%), mentre le attività outdoor segnano una crescita del 4%, spinta soprattutto dall’incidenza dell’online, che ora copre il 35% delle prenotazioni complessive.
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«Il settore dei viaggi sta innegabilmente stabilizzando la sua crescita - commenta Marco Orlandi, chief digital experience officer del Gruppo Bluvacanze -. Il dato rilevante secondo la nostra prospettiva è da individuare nella crescita dell’e-commerce, che per la prima volta non erode quote di mercato alla distribuzione tradizionale. Questo ci evidenzia che l’omnicanalità, o meglio la multitouch-point experience, rimane la risposta alla redditività da parte di un grande gruppo turistico impegnato nell’intercettare pubblici nuovi e nel creare valore per i suoi partner di filiera».
Il Gruppo Bluvacanze, partner dell’Osservatorio Travel Innovation con i brand leisure e Cisalpina Tours dedicato al business travel, ha annunciato la volontà di proseguire con gli investimenti nella trasformazione digitale, puntando su una strategia di comunicazione al consumatore finale irradiata su molteplici touchpoint. «Il nostro dialogo narrativo nel turismo, tra retail fisico e retail digitale, fa leva sulla relazione con le persone: in questo la digitalizzazione ci sta insegnando molto, consegnandoci dati di comportamento inediti attraverso le diverse piattaforme utilizzate dai consumatori per unirsi al brand», aggiunge Orlandi, evidenziando come la digitalizzazione offra nuove opportunità di innovare i processi produttivi e creare esperienze di vacanza personalizzate secondo i gusti dei viaggiatori quasi in tempo reale.
Eleonora Lorenzini, direttrice dell’Osservatorio Travel Innovation, pone l’attenzione sul rincaro dei prezzi che, soprattutto nell’ospitalità, rischia di penalizzare i flussi domestici: «Il mercato del turismo continua a crescere, anche se a velocità diverse per i vari comparti - spiega -. Un punto di attenzione riguarda i prezzi, che per l’ospitalità raggiungono livelli importanti, andando a penalizzare in particolare i flussi domestici. Un’inversione di tendenza si nota sull’e-commerce che cresce ma in misura minore rispetto al passato sul ricettivo; continua, invece, ad aumentare la sua incidenza nei trasporti».
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[post_content] => Consolidamento ed efficientamento del perimetro attuale, anche tramite nuovi investimenti in tecnologia, e focus sullo sviluppo ulteriore per diventare un campione del turismo italiano. Sono gli obiettivi ambiziosi di Alberto Peroglio. “Questa è una compagnia che ha un duplice valore - spiega il manager fresco di nomina ufficiale ad amministratore delegato di Th Group -: da un lato un dna imprenditoriale profondamente radicato nelle proprie competenze alberghiere e dall’altro la presenza nella compagine azionaria di un elemento finanziario come Cassa Depositi Prestiti, che per antonomasia è garanzia di fiducia e prospettive”.
Passato in appena una decina anni da una dimensione pmi da circa 30 milioni di euro di fatturato annuo fino a diventare una realtà industriale capace di ricavi attorno ai 200 milioni, “Th ha fino a oggi solo piantato il proprio campo base alle pendici dell’Himalaya. Ora inizia la scalata”. E lo sviluppo passerà necessariamente da un’ulteriore valorizzazione del prodotto ricettivo. “Noi attualmente abbiamo tre linee: la montagna, dove siamo nati e cresciuti e che intendiamo rafforzare; il mare per il quale lavoreremo nel breve all’articolazione e alla segmentazione della nostra offerta; l’urban su cui, dopo aver esordito a Roma e ad Assisi, intendiamo aprire un confronto interno per definire identità e caratterizzazione di prodotto, prima di pensare a nuove espansioni”.
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Gattinoni ha espresso quindi un forte senso di frustrazione per il peso della burocrazia italiana ed europea e le normative in costante mutamento, che non permettono al settore turistico di tenere il passo con l’innovazione e le dinamiche globali. "Così è veramente troppo faticoso – conclude il presidente Fto –. E se è difficile per me, pensate alle migliaia di piccoli imprenditori che rappresentano l’anima del turismo italiano”.
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[post_content] => Allungare la durata media del soggiorno e rafforzare la comunicazione che vuole promuovere non solo la capitale Budapest ma anche regioni limitrofe: questo l’impegno 2025 di Máté Terjek, responsabile sviluppo mercato Italiano, soagnolo e Uk di Visit Hungary.
“L’obiettivo è quello di spostare la percezione di una Budapest vista come veloce city break di due giorni, per arrivare a soggiorni di 4 giorni”. In parallelo “diamo maggiore visibilità a due regioni, quella del lago Balaton e quella del Tokaj, che offrono uno spaccato di tutti i punti di forza della destinazione, dall’offerta culturale a quella termale, passando dallo sport e dal mondo del vino”.
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[post_content] => Il tour operator salernitano Travel Before punta con decisione sull’innovazione tecnologica per rafforzare la propria offerta e il supporto alle agenzie di viaggio. Al TTG Travel Experience 2024 (Pad. C7, stand 208) presenta la nuova piattaforma digitale, basata sull’intelligenza artificiale, progettata per semplificare la creazione di itinerari su misura: qui l’agente di viaggi, utilizzando il linguaggio naturale, può richiedere la realizzazione di un itinerario che l’AI provvederà a comporre sulla base delle offerte disponibili, proponendo piani di viaggio, voli, hotel e collegamenti.
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Outgoing: focus sulla Grecia
Parallelamente all'innovazione tecnologica, Travel Before continua a espandere il proprio segmento outgoing, con particolare focus sulla Grecia, una delle destinazioni più amate dai viaggiatori italiani. Grazie a una consolidata rete di partner in loco, il tour operator offre pacchetti che coprono non solo le mete più classiche come Atene, Santorini e Creta, ma anche esperienze esclusive in destinazioni meno battute come la penisola Calcidica, meta emergente, le isole del Dodecaneso e le zone interne del Peloponneso.
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Travel Before, sfruttando il potenziale del rinnovato scalo aeroportuale, si pone dunque come punto di riferimento per i turisti che desiderano scoprire le bellezze della Costiera Amalfitana, del Cilento e delle altre località turistiche della regione. Grazie a una rete capillare di collaborazioni con operatori locali, l’azienda offre un'ampia gamma di pacchetti personalizzati, dagli itinerari culturali alle esperienze gastronomiche, favorendo un turismo sostenibile e di qualità in una delle zone più affascinanti d'Italia.
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