8 November 2025

Welcome Travel Group: l’analisi del mercato del turismo italiano dell’Ateneo Milano Bicocca

La ConnAction di Welcome Travel Group che si è svolta a Casablanca è stata l’occasione per «capire i megatrend che in questo momento stanno sostenendo e condizionando il mercato del turismo – ha affermato Adriano Apicella, amministratore delegato del gruppo – Stiamo seguendo la direzione giusta ed è un piacere sapere che i nostri azionisti apprezzano il lavoro congiunto di adv e partner commerciali e i risultati generati nel periodo post-Covid. Per comprendere le strategie da adottare, quali le aree da sviluppare e come sviluppare il network, è importante l’analisi del mercato».

Una lettura realizzata da importanti atenei. È infatti il professor Andrea Giuricin dell’Università Milano Bicocca, a indagare quello che sta succedendo nel mondo del turismo e come impattano i grandi trend sull’attività quotidiana delle agenzie, in una visione italiana e mondiale. «Bisogna capire da dove arriviamo, dove siamo e dove stiamo andando a livello globale. – esordisce Giuricin – Per la prima volta nel 2023 la spesa turistica nel mondo ha superato il livello del 2019. Il 2024 è stato un anno positivo, con un andamento più veloce di quanto ci si aspettasse.Questo indica quanto sia dinamico e capace di ripresa il settore del turismo».

Diverse le tematiche affrontate, a partire da un importante dato: quasi il 15% della forza di lavoro in Italia è data dal turismo. Diretto e indiretto. «Nel 2024 il nostro paese ha superato la Francia in termini di arrivi turistici e siamo secondi solo alla Spagna. Questo significa che siamo stati in grado di rispondere velocemente alle richieste del mercato, perché la ripresa non è stata uguale in tutti i paesi. Come mercato complessivo nel 2024 abbiamo superato i 183 milioni di passeggeri, quindi 20 milioni di utenti in più rispetto all’anno precedente.

Questo è sicuramente un dato da tenere in considerazione, come il fatto che nel 2030 avremo un mercato intercontinentale molto più grande, con più di 30 milioni di viaggiatori. Questi numeri ci fanno ben capire che nonostante le incertezze, le guerre, i prezzi, si viaggia sempre di più. Questo è un messaggio molto importante da tenere a mente». Tante le conseguenze dell’attuale situazione mondiale. «La presenza dei conflitti, ad esempio, provoca il problema del re-routing a livello aereo. – prosegue infatti il professore – Oggi, per temi politici legati alla guerra russa e in Ucraina, le rotte trans-siberiane non sono più fattibili dagli operatori europei, giapponesi e coreani.

Questo significa che gli asset vengono usati con minore efficienza. C’è poi la questione del prezzo del petrolio e anche del jetfuel, da cui dipendono in larga misura i costi delle compagnie aeree, vista l’incidenza intorno al 40%. Questo si ripercuote sul prezzo del biglietto. Significativo, poi, l’attuale shortage di aerei: Boeing per problemi anche sindacali e Airbus per complicazioni con alcune tipologie di motori, fanno fatica a rispondere agli ordini. In primo piano anche la sostenibilità, che per molti consumatori sta diventando sempre più importante. Il settore dei trasporti incide complessivamente per circa il 25% delle emissioni e il 14% è dovuto al trasporto aereo. Per questo è importante l’intermodalità tra treno e aereo e altri mezzi di trasporto.

L’Italia ha fatto grandi investimenti nell’Alta Velocità ed è stata un esempio a livello globale: sappiamo del progetto che c’è stato fra Fs, Ita e Aeroporti di Roma e che sempre più aeroporti sono collegati con il trasporto ferroviario. In questo momento l’unica tratta competitiva con l’aereo è la Milano-Parigi. Ma 3/4 dell’inquinamento complessivo nel settore aereo derivano dal lungo raggio, per il quale non ci sono alternative. Bisogna lavorare nella ricerca sul Saf, il Soustainable Aviation Fuel, che ha, però, dei costi 4-5 volte più elevati rispetto al carburante tradizionale.

È bello sapere che abbiamo un grande mercato che sta crescendo, un mercato giovane. – prosegue il professore – Oggi, con la tecnologia, possiamo conoscere sempre meglio i nostri clienti e offrire loro servizi personalizzati. E, infine, l’AI, che è una sfida, ma anche un’opportunità grazie ai nuovi servizi disponibili. Avremo un mondo che si evolverà in modo complesso. – conclude Andrea Giuricin – Ma sarà un mondo più efficiente e con più opportunità».

(Chiara Ambrosioni)

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