15 febbraio 2023 15:09
La tecnologia applicata al settore dei viaggi in un mix chiave che influenzerà gli scenari del futuro del turismo. Investire in questa direzione oggi è una priorità.
Marco Franzese sales manager, corporation di Amadeus come vi siano tre macro aree d’intervento nel travel e nel corporate travel: “l’accelerazione nella trasformazione digitale che vedrà una corsa all’innovazione di tutte le aziende, l’esperienza che il nuovo corporate travel richiede nel nuovo ambito di lavoro dai diversi strumenti di viaggio tra cui le piattaforme zoom per i meeting, la sostenibilità, cambiata all’approccio con le nuove generazioni, nuova tipologia di offerta legata alla nuova mobilità e a una nuova sensibilità legata ai costi. – e prosegue – Non siamo ancora al passo con gli standard, la trasformazione digitale è ancora in itinere. L’ecosistema del viaggio è vasto e complesso, si parla di coworking, di transfer, di visita al museo per il giorno extra viaggio. Il viaggio corporate deve includere tutto e oggi è possibile grazie all’ecosistema tecnologico, nostro grande partner”.
Nasce quindi l’esigenza di introdurre anche un change management e un social capital come insieme delle nostre relazioni per costruire il prodotto turistico. E la travel tecnology chiama in campo vari attori che partecipino all’ecosistema del viaggio. Il viaggiatore durante il viaggio è in una situazione di vulnerabilità, non essendo a casa propria. Un’intelligence accurata e tempestiva basata sulla tecnologia entra a supporto del viaggiatore. E così che si parla di “permacrisi”, una crisi permanente pre travel propedeutica a prevenire la crisi eventuale su l’on travel.
International Sos partecipa negli aspetti della sicurezza e sanità del travel corporate. “Nell’intelligence si fa moltissimo ricorso alla tecnologia e soprattutto in quelle aree del mondo che vivono situazioni delicate. – afferma Franco Fantozzi senior security advisor – Lo scopo è quello di fornire al nostro viaggiatore strumenti tecnologici, app, tools per essere assistito con affidabilità. Viviamo anche in un’incertezza informativa. Ma la tecnologia ha una rete informativa di più fonti. Il viaggiatore deve essere preparato, formato e tutelato prima della partenza”.
Andrea Faliva country manager Italia di BizAway spiega che la tecnologia ci consente di fornire un servizio molto più efficiente, flessibile, semplice, veloce e a costi inferiori.
Tariffe
“La tariffa flessibile sembra sia diventata una necessità, non più un’opzione che però implica un pari aumento dei costi. Un’altra sfida di oggi è anche il contenimento dei costi. Il saving non è più solo ricerca della tariffa migliore ma è la capacità di saper vendere i costi aggiuntivi. Questo richiede un ulteriore flusso di dati. In questo contesto le aziende devono contare inoltre su policy più snelle, tenendo presente che anche queste ormai hanno breve durata ed ocorre essere pronti a saper leggere per tempo impatti come costo carburante e costo energetico. La tecnologia deve poter consentire all’azienda di fare un’analisi puntuale. Il viaggio del futuro sarà sempre più consapevole”.
E Gabriele Graziani country manager Italia di Rate Hawak aggiunge ulteriori elementi all’analisi: “Qualche anno fa avere accesso alla tariffa più competitiva significava recuperare la vendita. Oggi gli ambiti sfidanti sono l’ottimizzazione del tempo, la riduzione dei rischi, l’accesso e la valorizzazione del prodotto. I
l tempo di una prenotazione è molto limitato e il primo ambito sfidante è la capacità di mettere tutto il prodotto possibile insieme e cercare di erogarlo in un’unica soluzione con tutte le diverse combinazioni. In base alle richieste del viaggiatore, che sono molteplici, poterle smaltire. La tecnologia poi ci aiuta a calcolare i valori di rischio in ambito di pre viaggio e nel back office nel gestionale. Il pagamento, infine, non deve essere un problema, la tecnologia in questo caso è un valore aggiunto. L’operatore online deve fornire quante più soluzioni possibili”.
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[post_content] => Favorire la crescita della domanda del Nord, che oggi pesa per circa la metà del fatturato Italia, in modo da farle raggiungere lo stesso peso che l'area ha sul pil nazionale. A spanne, si tratta di circa sette punti percentuali di share in più. E' questo l'obiettivo alla base dell'apertura dei nuovi uffici milanesi di Msc Crociere, inaugurati oggi ufficialmente dopo un soft opening durato cinque mesi. A raccontare strategie e target dell'operatore italo-svizzero l'amministratore delegato della compagnia, Gianni Onorato: "La sede meneghina è un chiaro segnale di maggiore attenzione al mercato locale e ai partner agenziali del Nord. Qui sarà trasferita la direzione marketing e comunicazione, nonché una parte consistente del nostro sales".
Genova sarà per Milano quello che Civitavecchia è già per Roma
L'operazione permetterà tra le altre cose di incrementare le azioni di micro-marketing sul territorio: da iniziative come quella già realizzata a inizio anno con la Rinascente, che sarà ripetuta, al supporto a realtà sportive anche minori dell'hinterland milanese. "Non solo: per spingere ulteriormente il Nord Italia abbiamo tutte le intenzioni di sfruttare le sinergie attivabili con l'acquisizione di Italo. Quando termineranno i lavori per il terzo valico, la nostra idea è che Genova diventi per le crociere da Milano un po' quello che Civitavecchia è già per Roma".
Il Nord decisivo per il successo del prodotto Explora
C'è poi un altro aspetto da non sottovalutare: con il lancio del brand Explora Journeys al fianco del prodotto Yacht Club è cresciuta infatti la presenza dell'offerta Msc nel segmento più alto del settore. E ancora una volta il mercato del Nord, con la sua maggiore capacità di spesa media, è chiave per la completa affermazione del prodotto lusso in Italia: "In questo segmento la nostra Penisola non ha ancora assunto il ruolo che ha per il resto della nostra offerta. Certo, Explora è un prodotto nuovo, soprattutto per il mercato europeo, dove praticamente non esisteva sino a poco più di un anno fa. E' comprensibile quindi che le risposte migliori le abbiamo ricevute soprattutto dai paesi dell'area anglo-sassone già abituati a questo tipo di offerta. Ma sono sicuro che con l'aiuto delle agenzie, insieme ai nostri investimenti in Nord Italia, presto otterremo le soddisfazioni sperate anche nel mercato tricolore. Senza considerare che in quest'area della Penisola non sono poche le persone abituate a fare due vacanze all'anno".
Tante le novità per il 2025
In tale contesto Msc si prepara a un 2025 in ulteriore crescita: "Complessivamente puntiamo a superare quota 5 milioni di passeggeri - ha proseguito Onorato -. E questo grazie anche alla novità World America, che debutterà il 9 aprile da Miami. Città nella quale l'anno prossimo inaugureremo anche il nostro nuovo terminal passeggeri in grado di movimentare 36 mila passeggeri. Senza dimenticare l'apertura dell'hub a Barcellona, per un'offerta di crociere sempre più accessibile da ogni parte d'Europa. E poi c'è la novità Alaska, che partirà nel 2026 ma che ha già ottenuto ottimi riscontri proprio dall'Italia, per un prodotto per la prima volta non nordamericano a queste latitudini".
Oltre 100 mila crocieristi italiani nel Mediterraneo in inverno
Focus sugli investimenti anche per il vice president Southern Europe di Msc Crociere, Leonardo Massa: "Alla World Europa seguiranno negli anni successivi altre tre unità della classe World Europa da 2.600 cabine ciascuna. E poi ci sono le ulteriori quattro Explora in arrivo. Chi investe così tanto oggi nel settore dei viaggi? Senza contare le innovazioni di prodotto, come le crociere d'inverno: all'inizio nessuno ci credeva. Quest'anno contiamo di portare oltre 100 mila italiani nel Mediterraneo durante la stagione più fredda".
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[post_content] => Alla ventitreesima edizione dell’ILTM, l’International Luxury Travel Market di Cannes, la Liguria si conferma tra le protagoniste del turismo d’élite grazie a un’offerta che spazia da Ponente a Levante, dall’entroterra alla costa.
Con uno stand all’interno dell’area ENIT al Palais des Festivals et des Congrès, Regione Liguria si presenta attraverso dieci operatori selezionati, rappresentativi del meglio dell’ospitalità ligure. Ogni partecipante ha già in agenda fino a cinquanta appuntamenti prefissati con buyer internazionali e travel advisor, a conferma del grande interesse un’offerta che punta sulla qualità e su una forte connessione con il territorio.
«La presenza della Regione Liguria all'ILTM di Cannes è il primo appuntamento che mi vede coinvolto come nuovo assessore al Turismo. Quest'anno nello stand della Regione sono ospitate dieci tra le strutture ricettive più lussuose del nostro territorio, a conferma del fatto che da Ponente a Levante la qualità dell’offerta della Liguria è di prim'ordine e può rivolgersi con competitività anche ai turisti più esigenti», dichiara l'assessore regionale al Turismo Luca Lombardi.
Le immagini proposte, dalla spiaggia di Varigotti al fascino senza tempo di Portofino, sono solo una delle tappe del racconto visivo del territorio offerte nello stand. Dai borghi alle dimore storiche, fino alle località balneari e agli hotel di charme, la Liguria si propone a Cannes come meta ideale per chi cerca esperienze esclusive immerse nella bellezza naturale e culturale. Gli operatori hanno infatti avuto modo di presentare non solo le eccellenze dell’ospitalità, ma anche le esperienze uniche legate alla cultura e all’enogastronomia locale, elementi chiave per attrarre un pubblico sempre più esigente e consapevole, alla ricerca di connessioni profonde con l’essenza dei luoghi in cui sceglie di soggiornare.
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[post_content] => «Sono inaccettabili le valutazioni in corso del comune di Milano e le scelte di Roma Capitale che portano a decisioni calate dall’alto senza alcun reale momento di confronto con gli stakeholder di settore. Si parla tanto di turismo sostenibile e di qualità, ma poi si prendono provvedimenti punitivi nei confronti di un singolo comparto che è diventato una specie di capro espiatorio di tutti i mali che riguardano la mobilità». Lo denuncia Franco Gattinoni, presidente di Fto-Federazione del turismo organizzato di Confcommercio, in merito al dibattito meneghino e alle ultime modifiche normative del Campidoglio sulle tariffe per gli autobus turistici in vigore durante l’intero periodo del Giubileo.
«Ci piacerebbe, ad esempio, che le amministrazioni comunali non parlassero solo di problemi dopo aver eliminato stalli per i parcheggi – prosegue Gattinoni – senza porre in atto controlli affinché i posti non vengano occupati da mezzi non autorizzati che costringono i bus turistici a fermarsi in doppia fila. I gruppi di viaggiatori oggi sono rappresentati anche da adolescenti in gita o persone anziane, in alcuni casi con problemi di mobilità, per cui l’alternativa dei mezzi pubblici non è percorribile. Basti ricordare i casi in cui questi gruppi vengono presi di mira da borseggiatori in metropolitana o addirittura nelle aree periferiche come Lampugnano, a Milano».
Mobilità
Il presidente Fto rincara: «Il problema della mobilità è una cosa seria e la qualità della vita dei residenti lo è altrettanto per noi. Ecco perché riteniamo che il turismo di qualità sia quello che produce valore per la destinazione. E non va sfruttato per fare cassa e coprire i buchi degli enti locali, ma dovrebbe essere sostenuto e accompagnato con servizi adeguati in materia di sicurezza, pulizia, sanità: erogazioni di cui beneficerebbero certamente anche i visitatori, ma in primis i residenti. Questi turisti pagano la tassa di soggiorno e danno lavoro a tutta la filiera, ma intanto si arriva al paradosso di situazioni, come per il Giubileo, in cui i bus che accompagnano gruppi dall’aeroporto all’albergo subiscono un incremento spropositato della tariffa di accesso».
«Se al tema degli autobus aggiungiamo provvedimenti nazionali sbagliati come quelli sugli Ncc, siamo proprio fuori strada. Invece di rovinare il lavoro di operatori del turismo che rispettano le leggi e pagano le tasse in Italia, perché non controlliamo attività non in regola che evadono il fisco e impattano pesantemente sull’overtourism? - si chiede retoricamente Gattinoni. E conclude - Siamo stanchi di subire misure sbagliate che distruggono il valore di uno dei comparti più importanti per l’economia del Paese».
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[post_content] => Novità in casa Bzar, che ha appena acquisito la gestione dell'hotel la Pace di Pisa: un 3 stelle da 63 camere. La proprietà è stata venduta pochi giorni fa dalla famiglia Romanelli a una società che ha appena rilevato anche altre attività a Cortina d'Ampezzo e a Forte dei Marmi, si legge sul Tirreno, e che ha deciso di affidare la gestione della struttura di Pisa alla compagnia capitolina.
Bzar sta vivendo una fase di forte espansione, grazie anche al recente debutto in Sicilia con il 5 stelle da 23 camere hotel Metropole di Taormina, nonché con i 4 stelle Mari del Sud resort di Vulcano, Palazzo Cavalieri di Siracusa e Garden Vulcano di Lipari.
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“A 30 anni, Alessia Melisi, Kaja Osinski e io abbiamo intrapreso un viaggio ambizioso, guidati dalla passione per l'ospitalità e dal desiderio di creare qualcosa di unico - spiega Filippo Ribacchi, presidente e socio Bzar -. Oggi, dopo dieci anni, siamo orgogliosi di vedere come il nostro impegno e la nostra visione si siano trasformati in una realtà di successo che continua a crescere e innovare".
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[post_content] => Nasce dalla riqualificazione dello storico Villa del Bosco e si propone come un lifestyle spa & wellness hotel il nuovo indirizzo Unahotels di Catania, frutto di un accordo di franchising con il gruppo Mhg Italy, già partner con l'Unahotels One Siracusa. La proprietà, attualmente in fase di ristrutturazione, aprirà ufficialmente le proprie porte il prossimo aprile, andando così a rafforzare la presenza del gruppo in città accanto al Palace Catania Una Esperienze.
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[post_content] => Emirates ha aperto in Marocco il più grande travel retail store a libello globale: l'Emirates World Casablanca - situato nel centralissimo e raffinato Franklin Roosevelt Boulevard - è anche il primo store inaugurato in Nord Africa e si sviluppa su una superficie di ben 534 metri quadrati.
“L'apertura di Emirates World a Casablanca arriva solo tre settimane dopo l'inaugurazione del nostro primo travel retail store in Africa, mantenendo la nostra promessa di migliorare il viaggio dei nostri clienti attraverso la rete di Emirates nel continente che comprende 19 città - afferma Adnan Kazim, vp e chief commercial officer del vettore di Dubai -. La nostra strategia globale di vendita al dettaglio va oltre la semplice transazione e dà vita alla nostra promessa ‘Fly Better’, attraverso servizi dedicati e personalizzati, tecnologie intelligenti ed efficienti ed esposizioni pratiche dei prodotti. Emirates World consente di connetterci più profondamente con i nostri clienti, ispirandoli a viaggiare e scoprire nuove mete con Emirates”.
L'investimento della compagnia aerea sul Marocco è iniziato nel 2002 con il primo volo: da allora Emirates ha trasportato oltre 3,65 milioni di passeggeri tra Dubai e Casablanca.
Risale invece al 2022 la partnership di codeshare con Royal Air Maroc, che garantisce una connettività senza interruzioni verso altre 18 destinazioni nazionali in Marocco, come Fez, Marrakech, Agadir, Rabat, Tangeri e molte altre ancora. Nell'ultimo anno, più di 28.600 passeggeri hanno viaggiato grazie alla partnership di codeshare.
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[post_content] => La privacy delle Maldive a Zanzibar in un resort di sole 70 ville realizzate su un'isola privata di 30 ettari. Sono i principali selling point del nuovo Bawe Island della Cocoon Collection. A parlarne di fronte a una folta platea di agenti di viaggio e addetti ai lavori, Alessandro Azzola, titolare della compagnia alberghiera e del to Azemar, intervenuto in occasione del Christmas Party capitolino griffato Travel Quotidiano: "Si tratta di un prodotto davvero unico a Zanzibar: sia per la qualità dell'offerta, sia per la location esclusiva. Ricordo infatti che nel Paese le spiagge sono tutte libere. Anche i 5 stelle qui non hanno un beach club privato. Essendo il Bawe un prodotto one island one resort gode quindi di un privilegio assoluto per la zona".
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Il Bawe Island si posiziona dunque su un segmento leggermente più alto rispetto al portfolio tradizionale The Cocoon Collection. "Siamo rimasti talmente affascinati dalla location che ci siamo fatti un po' prendere la mano - ha concluso scherzando Azzola -. Ma l'idea di business è chiara. Miriamo infatti a intercettare soprattutto la clientela del dopo safari, che nell'area è di livello elevatissimo. Contiamo che possa rappresentare circa il 50% dei nostri ospiti, con la restante metà generata dai soggiorni mare secchi".
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Prosegue la crescita di Euphemia: la rete di personal voyager del gruppo Lab Travel si appresta infatti a chiudere l'anno con un volume d'affari pari a 62 milioni di euro, per una crescita del 7% sul 2023, quando già aveva raggiunto un livello del 67% superiore alle cifre pre-Covid del 2019. "Il dato è particolarmente significativo - spiega l'amministratore delegato di Lab Travel, Giulia Barroero - perché se l'incremento registrato gli anni scorsi era in parte dovuto all'inflazione e all'aumento del numero dei nostri personal voyager, quello del 2024 è invece quasi esclusivamente frutto del consolidamento di un modello di business che si sta rivelando di grande successo".
Anche per il 2025 Euphemia si attenda quindi un'ulteriore crescita del 10%. Il prodotto core è l'oceano Indiano, ma il gruppo spera di registrare per il prossimo anno anche una crescita sul mar Rosso. Il format prevede l'affiliazioni di ex agenti di viaggio, titolari o banconisti, già provvisti di un portfolio clienti, a cui Lab Travel garantisce il pieno supporto per le incombenze amministrative, burocratiche e contabili. Il tutto grazie a un team di 42 dipendenti operativi nella sede di Cuneo al servizio a oggi di 142 personal voyager. “Non prevediamo costi di ingresso né di uscita - aggiunge l'a.d. di Euphemia, Michele Zucchi -. Si investe reciprocamente sulle professionalità di ciascuno. Non imponiamo limiti o vincoli, anzi, incentiviamo la creatività degli agenti. I personal voyager hanno la massima autonomia: possono scegliere fornitori e tipologie di viaggi da vendere in funzione della loro esperienza e dei loro clienti”.
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Nobis Assicurazioni annuncia il lancio di "Nobis Alberghi e Strutture Ricettive", un prodotto assicurativo progettato per fornire una protezione su misura per ogni tipo di attività ricettiva, dalle strutture più tradizionali, come hotel e agriturismi, a quelle extra-alberghiere come bed & breakfast, motel, pensioni e ostelli. Questa nuova offerta si configura come una soluzione completa per garantire la protezione delle strutture ricettive, assicurando sicurezza e serenità a tutti gli operatori del settore. Pensato anche per le attività stagionali e non continuative, il prodotto si adatta perfettamente alle variegate dinamiche del settore turistico.
“In Italia ci sono circa 230mila esercizi ricettivi, oltre 32mila strutture alberghiere e quasi 200mila esercizi extra-alberghieri. Numeri importanti che rivelano quanto sia vitale il settore ricettivo per l’industria turistica”, commenta Riccardo Raucci, direttore commerciale Ttrritorio di Nobis Assicurazioni.
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“Si tratta di un lavoro delicato e complesso – sottolinea Marco Ghioni, responsabile rami elementari di Nobis Assicurazioni - è importante conoscere i rischi che potrebbero verificarsi e adottare misure per affrontarli in modo efficace. Questa nuova soluzione messa a punto da Nobis va incontro a chi opera nel settore, offrendo protezione per tutti i rischi che possono minacciare fortemente il successo e la reputazione dell’impresa, bloccando le operazioni e i servizi e causando di conseguenza perdite finanziarie significative”.
Oltre alle più tradizionali garanzie a protezione dei luoghi di lavoro (Incendio, Furto, Responsabilità Civile, Rottura lastre. Tutela legale e Assistenza), il nuovo prodotto copre anche le responsabilità legate alle “cose consegnate e non consegnate dai Clienti”, come previsto dagli articoli 1783, 1784 e 1785 bis del Codice Civile, includendo gli eventuali danni ai veicoli dei clienti. Ma non solo, con Nobis Alberghi e strutture ricettive la protezione dell’ospite è assicurata sia durante la sua permanenza sia per tutte le attività secondarie organizzate dall’albergatore quali attività sportive, SPA, stabilimento balneare, organizzazione di gite ed escursioni, parcheggio vetture.
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