27 July 2024

Si svolgerà ad Ancona il 16 novembre la seconda tappa di Shopping Tourism

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Un’immagine della prima tappa veneziana

Si alza il sipario sulla seconda tappa di Shopping Tourism il forum italiano, in programma mercoledì 16 novembre alla loggia dei Mercanti di Ancona con un ricco programma di interventi e dibattiti. Dopo la tappa inaugurale tenutasi a Venezia, l’appuntamento marchigiano del forum, ideato nel 2016 da Risposte Turismo e organizzato quest’anno in partnership con il sistema Confcommercio e con Mastercard e Land of Fashion Villages main sponsor, avrà come focus principale l’analisi degli shopping tourist italiani e l’offerta commerciale delle Marche per i turisti.
Le prime anticipazioni della nuova indagine effettuata da Risposte Turismo contenuta all’interno di Shopping Tourism Italian Monitor e che verrà presentata ad Ancona (350 turisti italiani, di cui la metà con shopping quale motivazione prevalente del viaggio), mostrano la rilevanza delle produzioni tipiche dei territori nella scelta della destinazione di viaggio, driver di scelta per il 40% degli intervistati preceduto solo da sconti, saldi e promozioni (73%) e dalla vicinanza ad attrazioni/luoghi da visitare o attività da fare (46%). Secondo l’analisi di Risposte Turismo, inoltre, la spesa media pro-capite giornaliera in acquisti da parte dei turisti italiani dello shopping è pari a 110 euro e il 77% degli shopping tourist italiani intervistati ha visitato luoghi, laboratori e aziende di produzioni tipiche locali. Tra le prime città menzionate dal campione quali destinazioni per shopping figurano Milano e Roma assieme a Londra e Parigi, mentre nelle città top of mind si inseriscono, oltre alle appena citate, anche New York, Tokyo e Dubai.

I negozi del centro storico e le vie dello shopping sono i luoghi di acquisto preferiti (70%), davanti alla coppia outlet – centri commerciali (entrambi con il 53% delle preferenze) e ai mercati (34%). Dall’analisi di Risposte Turismo emerge inoltre come siano ancora sottoutilizzati servizi come gli shopping tour (25%), il tax refund (22%) o il ricorso ad un personal shopper (17%), con circa il 40% dei non fruitori a esserne però interessato. Della parte del campione di italiani che ha dichiarato di non aver mai viaggiato con gli acquisti quale motivazione principale, il 22% ha infine indicato nel fare acquisti una delle attività prevalenti nel corso del soggiorno e il 30% che prima o poi viaggerà per shopping, dimostrando dunque la forza generale del binomio turismo e shopping.

In occasione della tappa anconetana di Shopping Tourism verranno inoltre presentati i risultati di un focus di ricerca sull’offerta commerciale nelle Marche. La mappatura effettuata da Risposte Turismo evidenzia la presenza di oltre 250 tra outlet, spacci aziendali e botteghe storiche, oltre 45 marchi enogastronomici (Slow food, Igp, Dop, Doc, Docg) e oltre 20 distretti dedicati al tessile/pelletteria. Secondo oltre cento negozi intervistati, di cui circa la metà ubicati nel comune di Ancona, in rappresentanza di dodici categorie merceologiche, un cliente su quattro è quindi un turista. Tra i turisti stranieri maggiormente presenti negli esercizi commerciali ad Ancona e nelle Marche prevalgono i tedeschi (35%), gli inglesi (19%) e i francesi (14%). Più staccata la percentuale di clienti olandesi e nordeuropei (8% ciascuno) e spagnoli (6%).

 

«In questa seconda tappa del nostro tour dedicato al fenomeno dello shopping tourism abbiamo voluto indagare da un lato il mercato domestico e dall’altro, l’offerta retail delle Marche, un territorio ricco di vocazioni, in cui produzioni di nicchia si affiancano a marchi noti a livello internazionale, come per esempio nel settore calzaturiero. A conferma del sapere fare di un territorio che ha potenzialità turistiche ancora inespresse per target diversi – spiega il presidente di Risposte Turismo, Francesco di Cesare -. Con riferimento alla spesa media pro-capite in shopping da parte dei turisti italiani è significativo sottolineare come ci siano anche big spender, con uno su sei a spendere oltre 200 euro al giorno in shopping. Anche il fatto che circa il 40% degli italiani valuti la presenza di produzioni tipiche e prodotti particolari o unici nella scelta delle mete per shopping rappresenta un dato significativo, a dimostrazione dell’importanza del preservare quanto il territorio, la sua storia e le competenze degli operatori, sanno offrire».

 

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