8 agosto 2024 14:20
Sabrina Mangia è il nuovo direttore generale del parco di Mirabilandia. Il suo incarico partirà dal 1° settembre quando Riccardo Capo, attuale responsabile, lascerà l’azienda. Torinese, classe 1978, sposata, mamma di due figli e residente in Romagna, Sabrina Mangia vanta un’esperienza di oltre vent’anni nell’industria del leisure ed entertainment. Laureata in business administration a Torino, bachelor degree sempre in business administration e specializzazione in marketing all’università di Brighton, ha svolto per dieci anni incarichi di responsabilità nel settore degli eventi e del marketing nel campionato Mondiale superbike, prima di approdare nel 2010 a Mirabilandia con il ruolo di manager in marketing e comunicazione. Nel 2017 ha assunto l’incarico di direttore sales e marketing del parco, al quale si è aggiunta nel 2024 anche la responsabilità per le sponsorizzazioni per il mercato italiano e spagnolo.
Il management del gruppo Parques Reunidos e il personale di Mirabilandia ringraziano Riccardo Capo per l’ottimo lavoro svolto in questi anni, augurandogli di proseguire con successo la propria carriera. Sotto la guida di Sabrina Mangia il parco continuerà, insieme a tutte le persone che vi lavorano, a impegnarsi per raggiungere grandi risultati.
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[post_content] => Usa il termine "accettabile" Gabriele Burgio, per definire il 2024 delle attività tour operating del gruppo Alpitour: "L'inizio dell'anno è stato piuttosto complicato a causa delle difficoltà di una destinazione chiave come l'Egitto, penalizzata dalla crisi in Israele - ha raccontato il ceo e presidente della compagnia, in occasione di una recente tavola rotonda sul turismo organizzata dal Sole 24 Ore -. Abbiamo affrontato e risolto la situazione con un grande lavoro, cercando alternative a Capo Verde e sul lungo raggio". Le marginalità però si sono almeno parzialmente ridotte, "perché la meta nordafricana ha un mix di clima, prodotto, tariffe e collegamenti quasi inarrivabile".
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[post_content] => Aprirà con ogni probabilità a dicembre 2025 il nuovo Emerald Zanzibar, seconda struttura nella destinazione africana del gruppo fondato nel 2013 dalla famiglia Scarapicchia: "Il resort è in costruzione da praticamente un anno e segue il grande successo della prima delle nostre proprietà nel Paese, che abbiamo venduto a luglio 2023 al gruppo Tui, praticamente 12 mesi dopo la sua apertura - spiega il chief commercial officer della Emerald Collection, Simone Scarapicchia -. L'operatore tedesco ha infatti individuato la nostra struttura quale location ideale per fa debuttare il suo nuovo marchio lusso The Mora. Tra l'altro in Italia il resort era ed è tuttora commercializzato Valtur Escape. Noi l'abbiamo gestito sino allo scorso gennaio, quando ne abbiamo lasciato anche la conduzione a Tui".
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C'è anche l'Italia nei piani della compagnia
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Ma i piani di espansione della compagnia non si fermano qui: "Continuiamo a cercare nuove opportunità. A partire dalle Maldive, dove tutto e iniziato e dove abbiamo già due resort: gli Emerald Maldives e Faarufushi. Guardiamo però a tutto l'oceano Indiano. Offerte ci sono arrivate persino dal Vietnam, Paese che ancora non conosciamo bene ma il cui appeal è destinato sempre più a crescere nel prossimo futuro. Cerchiamo strutture in vendita, ma siamo naturalmente disponibili anche a siglare contratti di management o di affitto con proprietà che credano nel nostro progetto e nei nostri concept".
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Domanda tricolore in calo ma è l'effetto rimbalzo del ritorno delle altre destinazioni
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Infine un breve accenno sull'andamento della domanda italiana verso i due resort Emerald Collection alle Maldive: "Il mercato tricolore è molto importante per noi - conclude Scarapicchia -. In Europa è uno dei tre più importanti, insieme a Germania e Inghilterra. Parliamo soprattutto di famiglie e coppie, ma anche di gruppi. La vendita passa per la maggior parte attraverso i principali tour operator nazionali e quelli specializzati sull'oceano Indiano. Ciò detto il 2024 ha visto un lieve calo di ospiti italiani rispetto all'anno scorso. Le motivazioni sono varie e non riguardano solo il caro voli. Anzi, forse le tariffe dei trasporti sono state persino leggermente inferiori, grazie a un certo incremento dell'offerta. Il fatto è che, proprio con l'aumento dei collegamenti, si è ampliato il ventaglio delle destinazioni raggiungibili dall'Italia e la domanda si è naturalmente dispersa, con mete quali la Thailandia, l'Indonesia e la Turchia, per esempio, che sono cresciute moltissimo".
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[post_content] => Si concentra sui tour culturali e sui soggiorni mare in Oriente, con in più il brasiliano DBeach resort di Natal, di proprietà dell'azienda, il prossimo Capodanno di Dimensione Turismo: "Si tratta di programmi completi che approfondiscono le destinazioni senza le inevitabili semplificazioni da alta stagione - spiega il managing director dell'operatore trevigiano, Mario Di Nicolantonio -. Sono viaggi ricchi di sorprese e di atmosfere uniche, con un’attenzione particolare alla cultura e alla natura del luogo. A tutto ciò affianchiamo poi il Brasile, con il Dbeach resort, di proprietà dell’azienda, che sta riscuotendo un rinnovato interesse, soprattutto in combinata con il tour Maravilha, ricco di esperienze avventurose e autentiche che portano alla scoperta della regione del Rio Grande do Norte, dalla natura selvaggia e dai paesaggi mozzafiato".
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[post_content] => Si rafforza la presenza italiana dell'operatore di glamping open-air Sandaya. Dopo aver acquisito acquisito lo scorso giugno dal gruppo Pgim quattro camping tra Veneto e Toscana, la compagnia francese ha infatti appena aperto la sua prima filiale all'estero nella nostra Penisola.
Amministratore delegato della società sarà Roberto Franchi, che guiderà l'integrazione e il lancio delle recenti acquisizioni, sviluppando la catena ricettiva attraverso la crescita esterna e ottimizzando le sinergie tra Francia e Italia. Laureato all'università di Siena in giurisprudenza e scienze politiche, Franchi ha iniziato la propria carriera nel settore alberghiero italiano collaborando con brand come Ac Hotels Italia, Atahotels e Una, ricoprendo la posizione di direttore generale. È stato inoltre membro del consiglio direttivo nazionale dell'Associazione italiana Confindustria alberghi.
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[post_content] => Nota a livello mondiale per il suo mix unico di intrattenimento, sport e lusso, Las Vegas continua a evolversi e a diversificare la propria offerta, con l’obiettivo di attrarre sempre più visitatori internazionali, inclusi i viaggiatori italiani. Nel 2023, infatti, quasi 34.100 italiani hanno scelto Las Vegas come meta, registrando un aumento del 41,5% rispetto all'anno precedente. E in generale il mercato turistico registra una crescita costante, ritornando ai numeri pre pandemia.
Nuovi resort ed esperienze
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Negli ultimi anni, la città ha visto l'apertura di quattro grandi resort che hanno arricchito l'offerta di lusso. Tra questi, il Fontainebleau Las Vegas, con oltre 3.700 camere inaugurato nel dicembre 2023, seguito dal Resorts World Las Vegas, Virgin Hotels Las Vegas e Circa Resort & Casino, aperti tra il 2020 e il 2021.
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Formula 1 e sport internazionale
Dopo il grande successo del Gran Premio inaugurale di Formula 1 nel novembre 2023, che ha venduto 316.000 biglietti durante il weekend di gara, Las Vegas si prepara a ospitare la seconda edizione dell'evento. Il circuito della Strip ha offerto uno spettacolo mozzafiato con oltre 180 sorpassi e velocità che superano i 346 km/h, rendendo la gara un appuntamento imperdibile per gli appassionati di F1.
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Il mercato Mice
La Las Vegas Convention and Visitors Authority (LVCVA) ha il compito di promuovere il Nevada meridionale non solo come una delle principali destinazioni mondiali per viaggi leisure, ma anche per il business. Gestisce infatti il Las Vegas Convention Center Lvcc, una struttura imponente con 4,6 milioni di piedi quadrati dedicati a riunioni, esposizioni e grandi eventi. La mission è quella di attirare visitatori da ogni parte del mondo grazie a un'offerta che spazia dalle opportunità di business all'intrattenimento di classe mondiale.
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Nel mondo dell'hotellerie i mille euro di tariffa media giornaliera sono da sempre considerati la soglia reale del lusso vero. E questo con buona pace di qualsiasi classificazione alberghiera o collezione di brand: un vero empireo di strutture super esclusive appannaggio di pochi, frutto di una rara combinazione di destinazioni top, edifici di grande pregio e servizi impeccabili. La polarizzazione del mercato in corso, lo spostamento delle preferenze dei consumatori dai beni materiali verso i prodotti esperienziali e la voglia di viaggiare dopo le restrizioni del periodo pandemico hanno però aumentato la platea di super-ricchi disposti a spendere cifre elevate per un soggiorno d'élite. Un fenomeno che ha garantito a molte più strutture rispetto a prima di superare la soglia dei mille euro di adr. Nel mondo, raccontano i dati CoStar, nella prima metà del 2019 appena 150 hotel potevano infatti dire di avere una tariffa media sopra la tripla cifra. Quest'anno erano ben 460.
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