28 March 2024

Gattinoni acquisisce Robintur: obiettivo giro d’affari da 700 mln

[ 0 ]

Un giro d’affari complessivo di 700 milioni di euro, per un plafond di contratti commerciali gestiti pari a 1,3 miliardi. Sono gli ambiziosi obiettivi del nuovo colosso della distribuzione indipendente che nascerà dagli accordi appena siglati dal gruppo Gattinoni per l’acquisizione del 100% di Robintur Travel Group (Robintur Spa) da Coop Alleanza 3.0. La transazione comprende la capogruppo Robintur e le società controllate: BtExpert, EgoCentro, Conero Viaggi, Robintur Travel Partner, Via con Noi, Cherry For Fun e Orchidea Viaggi.

Il progetto, si legge in una nota, si svilupperà in continuità, sia in termini operativi sia occupazionali e manageriali. Nel nuovo consiglio di amministrazione di Robintur Travel Group rimarranno in carica Stefano Dall’Ara come presidente e Claudio Passuti, in qualità di amministratore delegato e farà il suo ingresso, come consigliere, Tina Giglio, già figura manageriale apicale della società.

Focus su valorizzazione e crescita delle professionalità dei dipendenti

A seguito dell’acquisizione, il gruppo Gattinoni conta ora oltre 800 dipendenti distribuiti tra le sedi di Milano e Bologna, le altre unità operative (Monza, Lecco, Torino, Roma, Parma, Udine) e le sedi delle agenzie di viaggio di proprietà e una rete di oltre 1.500 agenzie affiliate. Uno degli obiettivi fondamentali del progetto, necessariamente basato su un piano pluriennale di integrazione, prosegue la nota, sarà la valorizzazione e la crescita delle professionalità dei dipendenti che sono sempre stati e continueranno a essere con i clienti il vero valore delle due aziende. L’operazione permetterà inoltre di fornire maggiori strumenti e opportunità alle reti nazionali Mondo di Vacanze e MyNetwork 

“Siamo orgogliosi di comunicare al mercato questa operazione, perché permette l’unione di due gruppi turistici sani, che potranno fare massa critica migliorando l’efficienza, la competitività e il successo nelle diverse tipologie di business in cui operano – commenta Franco Gattinoni, presidente del gruppo omonimo -. Abbiamo un progetto di crescita e non di ottimizzazioni. Il management di Gattinoni verrà integrato con il management di Robintur. Potremo favorire sinergie, coesione e spirito di squadra fra due aziende dalla forte identità e con dipendenti che nutrono senso di appartenenza, poiché per noi da sempre il fattore umano è ciò che fa la differenza”.

Dall’Ara: “Uno sforzo complesso ma indispensabile per guardare con maggiore serenità al futuro”

“Mi preme sottolineare – gli fa eco Mario Cifiello di Coop Alleanza 3.0 – che con questa operazione si mantengono tutti i vantaggi per i nostri soci, elemento per noi davvero fondamentale”. Infine Stefano Dall’Ara, presidente Robintur: “Con questa scelta, oltre a valorizzare una expertise costruita in oltre 33 anni di vita del gruppo, le nostre colleghe e colleghi, insieme a quelli del gruppo Gattinoni, potranno vivere una sfida molto stimolante: la costruzione di uno dei più grandi gruppi italiani del settore, con una forte connotazione di indipendenza. Uno sforzo complesso ma indispensabile per guardare con maggiore serenità al futuro”.

Al momento della fusione Gattinoni vanta oltre 400 dipendenti ubicati tra la sede di Milano e le cinque unità operative in Italia (Monza, Lecco, Torino, Bologna e Roma), con un giro d’affari in termini di valore gestito di contratti commerciali nel 2019 (pre-pandemia) superiore a 730 milioni di euro. Robintur Travel Group detiene la più grande rete italiana di agenzie di viaggio dirette e opera, attraverso società dedicate, nei segmenti leisure, business travel e gruppi; conta quasi 400 dipendenti tra la sede di Bologna, le proprie agenzie di viaggi e le società controllate, e ha sviluppato un giro d’affari in termini di valore gestito di contratti commerciali nel 2019 (pre-pandemia) superiore ai 350 milioni di euro.

Condividi



Articoli che potrebbero interessarti:

Array ( [0] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 464332 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Prestigiose compagnie internazionali e una serie di itinerari sul mare caratterizzano la proposta del cruise operator Gioco Viaggi, sempre attento alle richieste del mercato. «Ogni compagnia che rappresentiamo dà una propria lettura alle tematiche che sono oggi al centro del mondo del turismo - afferma Gigi Torre, presidente del cruise operator -. Tutte le compagnie sono molto attente alla sostenibilità e ne mettono in pratica i principi: lo si vede anche a bordo della Sun Princess, la nuova nave classe Sphere della compagnia che sta facendo la sua crociera inaugurale nel Mediterraneo. All’interno del recycling center tutta la spazzatura raccolta a bordo della nave viene tra l'altro divisa, compattata, processata e riciclata ove possibile. L’alluminio, per esempio, viene rivenduto e il ricavato viene utilizzato per il welfare dell’equipaggio, l'olio residuo delle fritture si trasformerà in bio diesel, la plastica e la carta vengono processati dal micro-gassificatore di bordo, i materiali organici diventeranno compost. Sono tutte operazioni sostenibili". Ma in primo piano c'è anche la gastronomia: "Le nostre navi hanno ristoranti firmati da chef stellati perché il food è un’esperienza che connota fortemente ogni compagnia. Anche l’intrattenimento è molto curato grazie alle esibizioni di artisti emergenti che portano delle novità, calate in una ricca scenografia. C’è poi una grande attenzione per l’offerta a terra, perché si vogliono proporre nuove experience al passeggero, rinnovando la tradizionale visita turistica. Proprio la Princess Cruises, per esempio, ha diversi servizi di proprietà in Alaska: dai treni ai lodge nei parchi". Gioco Viaggi si rivolge al trade con un costante aggiornamento delle informazioni sul prodotto e sulle tariffe disponibili. "La Sun sta navigando nel Mediterraneo? Abbiamo in programma diverse visite-nave nei porti di scalo italiani, dove inviteremo gli agenti di viaggio di Civitavecchia, Messina, Genova, La Spezia e Napoli, offrendo loro la possibilità di salire a bordo per vedere la nave". La gamma delle proposte di Gioco Viaggi è davvero ampia e Chiara Lagioni, product manager dell’operatore, ne presenta alcune: «Princess Cruises è un prodotto premium, destinato a una clientela che si aspetta un certo livello di servizio e di esperienza, come si vede a bordo della Princess che infatti sta vendendo molto bene: la sua prima stagione nel Mediterraneo è quasi esaurita. Poi la nave raggiungerà i Caraibi per i mesi invernali. Tra le nostre proposte ci sono inoltre le crociere del gruppo Carnival, ciascuna con la propria identità e le proprie caratteristiche. Un altro brand premium che vendiamo molto bene è Holland America Line, che si differenzia per le sue navi midsize: la giusta dimensione per un cliente che non vuole la grande nave, nonché per la coppia che cerca un ambiente soft, dove l’intrattenimento è declinato quasi unicamente nella musica. Cunard è un’icona, con la sua atmosfera da grande transatlantico e un’eleganza ricercata. La compagnia punta molto sullo stile british e offre, oltre alla traversata atlantica, il giro del mondo oppure un’esperienza in Alaska, in Mediterraneo e Nord Europa. Le navi non superano i 3 mila passeggeri. Anche la nuovissima Queen Anne ne ospita 2.999. Il passeggero a bordo apprezza la bellezza degli ambienti, l’eleganza e la cerimonia del tè che si ripete oggi come nel passato: offerto con il servizio bone china da una parata di camerieri in guanti bianchi. A bordo c’è una ball-room con i soffitti alti e lampadari scintillanti per serate danzanti che riportano ai tempi dei grandi transatlantici. Ogni categoria di cabine ha un ristorante dedicato e il servizio è di altissimo livello". Gioco Viaggi propone anche compagnie high level con navi di piccole dimensioni come Seabourn, che fa parte del gruppo Carnival, e Ponant, una compagnia francese di lusso specializzata nelle crociere di spedizioni. «Quello che fa la differenza - sottolinea Lagioni - non è solo il lusso delle sistemazioni e dei servizi di bordo, ma l’esclusività della destinazione. Infatti queste compagnie, oltre alle piccole navi classiche, hanno navi expeditions adatte alle rotte polari e itinerari esclusivi come il Passaggio a Nord Ovest. Anche in destinazioni più comuni come l’Alaska le navi non si fermano nei grandi porti, ma procedono lungo i fiordi più profondi, cuore della destinazione, per arrivare dove le grandi navi non possono arrivare. Lì i fortunati passeggeri faranno un’escursione in kayak o scenderanno a terra in Zodiac con una guida naturalistica. Il lusso è anche questo». [post_title] => Gioco Viaggi: una cruise collection che racconta modi diversi di vivere un viaggio sul mare [post_date] => 2024-03-28T09:14:07+00:00 [category] => Array ( [0] => tour_operator ) [category_name] => Array ( [0] => Tour Operator ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1711617247000 ) ) [1] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 464443 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => "Ci sono ancora praterie da esplorare davanti a noi". Sono le potenzialità di sviluppo future di Hnh Hospitality, secondo l'a.d. Luca Boccato, intervenuto in occasione dell’Hotellerie Summit di Pambianco alla Borsa di Milano. Una prospettiva di grande ottimismo, che giunge peraltro dopo un 2023 record, durante il quale il gruppo mestrino ha superato per la prima volta la soglia dei 100 milioni di euro di fatturato, toccando quota 105,7 milioni. Ma anche un approccio che tiene realisticamente conto di quanto accade oltre i confini italiani, dove altre realtà white label company come "Aimbridge o Westmont hanno dimensioni anche dieci, venti volte superiori alle nostre". L'idea è quella di mantenere un equilibrio di portfolio simile a quello attuale, che vede Hnh gestire un 60% circa di proprietà urban e la restante parte di resort leisure. "Il nostro obiettivo era di raggiungere i 150 milioni di euro di fatturato entro il 2027, ma con ogni probabilità ce la faremo già con un anno di anticipo". Anche l'anno fiscale 2024-25 è peraltro partito lo scorso 1° novembre con buone indicazioni: "Nei primi cinque mesi abbiamo fatto meglio del nostro per la verità non ambizioso target di crescita del 5%. Ora stiamo onestamente assistendo a qualche timido segnale di rallentamento, soprattutto a partire dai mesi di giugno - luglio. Niente di allarmante, però: si tratta di oscillazioni sostanzialmente legate all'andamento del ciclo economico. E poi c'è da considerare che questo è l'anno delle elezioni Usa: un periodo tradizionalmente sfavorevole per la domanda d'Oltreoceano. Diciamo che il cielo è oggi prevalentemente sereno con qualche nube sparsa all'orizzonte". Tra le novità in arrivo per Hnh c'è poi la prima inaugurazione di una struttura extended-stay: "Una proposta destinata a completare la nostra offerta, diversificandone i contenuti. D'altronde aprire hotel in centro città non è sempre un'impresa facile, mentre i serviced apartments sono da questo punto di vista un prodotto più semplice e tutto sommato simile all'hotellerie tradizionale". Infine, una parola sulla percorso Ipoready da poco iniziato con Borsa Italia: "E' un'iniziativa certamente volta a formare il nostro management per un'eventuale quotazione della società - ha concluso Boccato -. Ma non si tratta a oggi di una prospettiva concreta. Piuttosto di un'opzione che abbiamo deciso di aprirci. Siamo infatti consapevoli della naturale evoluzione delle nostre collaborazioni con fondi esterni (a febbraio del 2023, il Fondo Italiano d'Investimento ed Eulero Capital sono subentrati a Siparex nel controllo del 37% di Hnh, ndr). Non esiste una scadenza temporale precisa, ma è chiaro che prima o poi decideranno di uscire per monetizzare l'investimento. Con Ipoready vogliamo perciò semplicemente aprirci un'ulteriore finestra di opportunità, per quando sarà il momento di cambiare nuovamente partner finanziari".     [post_title] => Hnh: Westmont e Aimbridge i punti di riferimento. Presto in arrivo un extended-stay [post_date] => 2024-03-27T15:34:50+00:00 [category] => Array ( [0] => alberghi ) [category_name] => Array ( [0] => Alberghi ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1711553690000 ) ) [2] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 464440 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Torna il concorso Gattinoni dedicato agli sposi; iniziato il 15 marzo, Ho scelto te! durerà sino al 28 febbraio 2025. Le coppie che aprono una lista nozze o prenotano la luna di miele presso le agenzie del network (Store, Point o Gattinoni Mondo di Vacanze) possono iscriversi sul sito www.gattinonitravel.it/pages/ho-scelto-te. Ogni mese avverranno due estrazioni, 24 complessive, che assegneranno set di trolley da viaggio di diverse dimensioni. Si aggiungono tre estrazioni finali, che premieranno i fortunati vincitori con due Gattinoni Travel Card, del valore di mille e 3 mila euro, nonché con una crociera ai Caraibi operata da Msc. Della durata di sette notti in pensione completa, il viaggio salperà da Miami e sarà da effettuarsi nell’arco del 2025. Il visual della nuova campagna è stato curato dal reparto creativo Gattinoni. La comunicazione dell’iniziativa verrà veicolata attraverso vari canali: dalle vetrine di tutte le agenzie con supporti come il totem cartonato a cubi, pieghevoli e frame, alla cornice ad hoc disponibile durante fiere ed eventi per scattarsi selfie romantici, sino ai canali digital di Gattinonitravel: locandina, post, storia, dem, spot, con un calendario costante di contenuti pubblicati.   [post_title] => Il network Gattinoni rilancia il concorso sposi. Tra i premi, voucher e una crociera Msc [post_date] => 2024-03-27T14:44:12+00:00 [category] => Array ( [0] => mercato_e_tecnologie ) [category_name] => Array ( [0] => Mercato e tecnologie ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1711550652000 ) ) [3] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 464402 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => [caption id="attachment_408431" align="alignleft" width="300"] Matteo Ciccalè[/caption] Matteo Ciccalè è il nuovo vice president of strategic growth di Scalapay. E' una crescita per linee interne quella del manager marchigiano, già alla guida della divisione viaggi con il ruolo di travel director. Ciccalè si appresta a intraprendere una nuova sfida, che lo vedrà coinvolto in altri ambiti di business, oltre a mantenere un ruolo di primo piano del settore turistico. In qualità di vice president of strategic growth riporterà ora direttamente al ceo e founder della fintech. Appassionato di marketing, travel e tech, Ciccalè ha esplorato il mondo della comunicazione pubblicitaria per terminare gli studi con un master in tourism management. Entra nel mondo dell’hospitality con Starwood, partecipando all’avvio dello Sheraton Malpensa. Segue un’esperienza commerciale It per il lancio della start-up Travel2one, per poi approdare in Amadeus It Group, dove si occupa principalmente di marketing e comunicazione di prodotti tecnologici. Nel 2015 (fino all’ingresso in Scalapay) abbraccia il progetto Booking.com Business, start-up della multinazionale olandese, dedicata al business travel. Responsabile dell’avvio del mercato italiano, è parte del primissimo gruppo internazionale di founders. Il team locale cresce velocemente a sei persone, e viene incaricato di lanciare le operazioni anche in area Apac, da Singapore. Al ritorno, è responsabile del team partnerships b2b per Spagna, Italia e Israele. “Accolgo con grande entusiasmo la nuova sfida professionale, che mi porterà a esplorare nuovi mercati e modelli di business - commenta lo stesso Ciccalè -. Saranno utili al raggiungimento dei nuovi obiettivi il know-how raccolto in questi anni da pionieri del buy now, pay later nel settore dei viaggi e le esperienze vissute insieme ai partner per sviluppare la nostra visione e servizi. Guardo al futuro con rinnovato approccio e visione di business, felice di condividere i prossimi step insieme alla grande squadra di Scalapay”. [post_title] => Matteo Ciccalè: da travel director a vice president of strategic growth di Scalapay [post_date] => 2024-03-27T11:32:50+00:00 [category] => Array ( [0] => mercato_e_tecnologie ) [category_name] => Array ( [0] => Mercato e tecnologie ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1711539170000 ) ) [4] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 464385 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => [caption id="attachment_406795" align="alignleft" width="300"] Carlo Borgomeo, presidente di Assaeroporti[/caption] Assaeroporti a muso duro sulla questione dell'addizionale comunale: in una lettera aperta a Parlamento e Governo, l'associazione degli aeroporti italiani chiede di ridurre l'imposta che grava fino a 9 euro sul costo del biglietto e di destinare le risorse al Fondo del Trasporto aereo ed ai Comuni aeroportuali. «I passeggeri in partenza dagli aeroporti italiani - spiega la missiva ripresa da La Stampa - pagano una tassa che varia, a seconda della città, tra i 6,5 e i 9 euro, direttamente caricata sul costo del biglietto aereo. È la cosiddetta addizionale comunale sui diritti di imbarco, una imposta che non solo rischia di aggravare il fenomeno del caro voli e di deprimere il mercato, ma è oggi di fatto estranea rispetto agli obiettivi della norma originaria». «Negli anni, provvedimenti poco chiari e contradditori ne hanno incrementato l'importo, a danno della connettività dei territori, destinando gran parte del gettito a finalità non attinenti al trasporto aereo, come ad esempio i 3,5 euro versati genericamente all’Inps. Sporadiche iniziative, invece, hanno per brevi periodi abolito l’addizionale comunale su alcuni scali». Assaeroporti con la lettera "chiede con forza di mettere ordine alla materia, rivedendo urgentemente l’intero quadro normativo e puntando ad una progressiva riduzione dell’imposta su tutti gli scali italiani, a partire da quelli più piccoli. L’obiettivo è quello di portare la tassa a 2,5 euro nell’arco di 5 anni, conservando le sole quote riservate al comparto: 1,5 e 1 euro destinate, rispettivamente, al Fondo del Trasporto Aereo ed ai Comuni aeroportuali. «Le esigenze delle singole amministrazioni locali di ridimensionare o sopprimere la tassa o, all’opposto, di incrementarla per ragioni di Bilancio determinano oggi un quadro precario e frammentato, che contraddice i più elementari principi della concorrenza e condiziona la necessaria attività di programmazione degli operatori", commenta il presidente di Assaeroporti Carlo Borgomeo. [post_title] => Assaeroporti chiede la riduzione dell'addizionale comunale «che incide fino a 9 euro a biglietto» [post_date] => 2024-03-27T10:24:49+00:00 [category] => Array ( [0] => trasporti ) [category_name] => Array ( [0] => Trasporti ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1711535089000 ) ) [5] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 464381 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Se non ci saranno sorprese dell'ultimo minuto, tra poco più di un mese Booking verrà designato “gatekeeper”, qualifica già attribuita a grandi piattaforme come Google o Amazon e che significa, grossomodo, che queste aziende dovranno assoggettarsi a regole più severe con con cui l'Unione europea intende combattere i monopoli digitali.  Questo status, incluso nella Legge sui mercati digitali (Dma), che si applica alle aziende con sufficiente capacità di distorcere il mercato grazie al loro peso, significherà un prima e un dopo per la prima piattaforma di distribuzione alberghiera del pianeta, accusata da parte del stessi albergatori di presunti abusi di posizione dominante. La ragione principale è che l'esecutivo comunitario potrà esercitare un controllo molto più severo sulle azioni che svolge, cercando così di evitare l'imposizione di “condizioni ingiuste” sia agli albergatori che al consumatore finale. Obiettivo finale del Dam è garantire che ci sia concorrenza nel mondo online, nel quale esistono una serie di attori che hanno un potere abissale. Sanzioni raggiungere questo scopo, la Commissione Europea prevede in tali norme la possibilità di imporre sanzioni fino al 20% del fatturato dell'azienda incriminata, che nel caso di Booking ammontava nell'ultimo anno a 15,7 miliardi di euro. Inoltre, potrebbe anche imporre la ristrutturazione dell'impresa in questione se questo è l'unico modo per garantire una concorrenza effettiva. Se tutto andrà come previsto, l'Unione europea dovrebbe prendere una decisione all'inizio di maggio, poiché il 1° marzo era stato fissato un termine di 45 giorni lavorativi per prendere la decisione finale. Se viene designato “gatekeeper”, Booking avrà un periodo di adattamento di sei mesi, al termine del quale dovrà conformarsi ai requisiti Dma. Oltre a questo processo, Booking è in attesa di ricevere notifica formale dalla Commissione nazionale per i mercati e la concorrenza che commina una multa di 486 milioni di euro. La multa, la più alta nella storia di tale organizzazione, è stata comunicata in via provvisoria al gruppo e dovrebbe diventare ufficiale il prossimo luglio [post_title] => Adesso Booking entra nel mirino della Commissione europea [post_date] => 2024-03-27T10:16:09+00:00 [category] => Array ( [0] => enti_istituzioni_e_territorio ) [category_name] => Array ( [0] => Enti, istituzioni e territorio ) [post_tag] => Array ( [0] => topnews ) [post_tag_name] => Array ( [0] => Top News ) ) [sort] => Array ( [0] => 1711534569000 ) ) [6] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 464373 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Ryanair Holding punta a una flotta di circa 50 Airbus narrow body per la propria divisione maltese Lauda Europe: decisione che anticipa un futuro passaggio agli aeromobili della Famiglia A320neo dopo il 2030, secondo quanto dichiarato dal ceo del gruppo Michael O'Leary. «Airbus è in grado di garantire le consegne di aeromobili fino al 2030. I contratti di locazione (di Lauda) durano solo fino al 2028/29. Quindi spererei di estendere questi leasing o di sostituirli con altri A320ceo in leasing fino a quando non riuscirò a concludere un accordo con Airbus per nuovi aeromobili Airbus nei prossimi cinque-dieci anni» ha dichiarato a SimpleFlying. La compagnia starebbe valutando sia A320-200 che A321-200. L'unità maltese è un'eccezione nella flotta del gruppo irlandese low cost, altrimenti interamente composta da B737. Lauda Europe è 'l'erede' dall'austriaca Lauda, ex LaudaMotion, che Ryanair Holdings ha acquisito dopo il fallimento dell'ex casa madre Airberlin, nel 2019. Avendo ereditato la sua flotta di A320, il vettore ha vacillato tra il progetto di ampliare la flotta di Airbus e aggiungere A320neo e quello di abbandonare gli aeromobili a favore di una flotta di B737 unificata tra i suoi Coa. O'Leary ha dichiarato che il piano di phase-out degli A320 non è del tutto fuori discussione, visti i problemi di approvvigionamento di nuovi aeromobili A320. «Mi piacerebbe avere un numero maggiore di aeromobili Airbus in flotta, ma al momento non è possibile. Se non riuscirò ad averli entro il 2028, quando dovremo restituirli, li sostituirò con dei B737». Lauda Europe opera attualmente 27 A320-200 che volano esclusivamente con il codice "FR" di Ryanair; la flotta di B737 del gruppo comprende un B737-700, 396 B737-800 e 145 B737-8-200, distribuiti sui quattro Coa di Boeing (Ryanair, Buzz - Polonia -, Malta Air e Ryanair Uk). [post_title] => Ryanair punta ad ampliare la flotta di A320 per la filiale Lauda Europe [post_date] => 2024-03-27T09:53:43+00:00 [category] => Array ( [0] => trasporti ) [category_name] => Array ( [0] => Trasporti ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1711533223000 ) ) [7] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 464350 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Ha aperto oggi a Tolosa l'edizione 2024 di Rendez-vous en France, con l'obiettivo di contribuire all'incremento dei flussi verso la destinazione Francia e supportare attivamente i professionisti del turismo nella promozione di esperienze originali, sostenibili e inclusive. La Francia è la prima destinazione turistica al mondo, con oltre 2 milioni di posti di lavoro nel settore è l’obiettivo è quello di renderla, entro il 2030, la prima destinazione al mondo per il turismo sostenibile. Il 2024 in particolare vedrà numerose località francesi ospitare i Giochi Olimpici e sarà quindi l’occasione per scoprire la Francia anche come meta turistica sportiva.  Il formato unico di questo evento consente agli oltre 700 professionisti del turismo francese che espongono di sviluppare la referenziazione della loro offerta, commercializzare i loro nuovi prodotti e aumentare le vendite agli acquirenti internazionali giunti al Meett da una sessantina di paesi. Il Salone, sostenuto anche dai partner del collettivo locale Crtl d'Occitanie, sarà aperto anche domani, 27 marzo. « Il mercato italiano è al 4° posto del mercato internazionale francese, e nel 2023 c’è stato un incremento del 10% di turisti italiani – ha sottolineato Frédéric Meyer, direttore Atout France in Italia - che apprezzano la Francia non solo nelle destinazioni più iconiche e conosciute, ma anche nelle altre regioni». [gallery ids="464354,464353"] [post_title] => Al via oggi a Tolosa Rendez-vous en France [post_date] => 2024-03-26T19:05:19+00:00 [category] => Array ( [0] => estero ) [category_name] => Array ( [0] => Estero ) [post_tag] => Array ( [0] => atout-francia [1] => francia [2] => occitanie ) [post_tag_name] => Array ( [0] => Atout Francia [1] => francia [2] => occitanie ) ) [sort] => Array ( [0] => 1711479919000 ) ) [8] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 464314 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Internazionalizzare la domanda, fino al 2022 generata per il 95% esclusivamente dal mercato domestico, e allungare le stagionalità. Sono questi i due principali obiettivi dell'attuale fase di sviluppo del gruppo Bluserena. Lo ha raccontato in occasione dell’Hotellerie Summit di Pambianco alla Borsa di Milano, il ceo del gruppo con base a Pescara, Marcello Cicalò: "Quando sono approdato qui a fine 2022, dopo che la compagnia era stata acquisita l'anno precedente dal fondo Azora, mi hanno conferito un mandato preciso: riposizionare e affinare il prodotto, mantenendo l'identità Bluserena pur in un contesto di espansione dell'offerta". La prima mossa è stata dunque quelle di investire 55 milioni di euro per la ristrutturazione di cinque dei 13 hotel in portfolio. "E quest'anno abbiamo già in programma ulteriori impegni per una trentina di milioni. Proprio in questi giorni stiamo inoltre lanciando il nostro nuovo sito corporate. Il tutto con l'idea di estendere, tra le altre cose, il nostro appeal verso gli ospiti internazionali, che sino a due anni fa pesavano appena per il 5% dei nostri arrivi". Altro tema caldo è quindi quello dell'allungamento della stagionalità: "Al momento del mio arrivo i nostri resort rimanevano aperti in media per 130 giorni all'anno. Ora vogliamo renderli operativi almeno per 150 giorni, raggiungendo in alcuni contesti come per esempio la Sicilia anche i 180 giorni di attività". A livello di nuovi sviluppi il focus è poi piuttosto vario: si va dalle coste ai laghi, passando anche per le mete ski resort, dove la compagnia possiede già oggi un indirizzo proprio. "Attualmente abbiamo due o tre operazioni particolarmente calde", ha rivelato Cicalò, che non esclude un domani neppure la possibilità di un'eventuale espansione in destinazioni urbane. "I fondi normalmente pensano a un exit strategy dopo un periodo di cinque - sette anni  - ha aggiunto il ceo -. Ma a volte si possono fare travasi tra un fondo e e un altro gestito dalla medesima società. Credo quindi che il progetto Bluserena corrente abbia un respiro di almeno dieci anni". La compagnia ha chiuso il 2023 a quasi 108 milioni di euro di fatturato, rispetto ai 96 milioni di un anno prima, quando i margini operativi lordi (ebidta) avevano raggiunto i 24 milioni, per una marginalità pari al 25,3%. "Anche in questo primo scorcio di 2024 i trend sono buoni - ha concluso Cicalò - Ci definiamo quindi cautamente ottimisti per il prosieguo dell'anno". [post_title] => Bluserena: obiettivo internazionalizzare la domanda e allungare le stagionalità [post_date] => 2024-03-26T14:06:16+00:00 [category] => Array ( [0] => alberghi ) [category_name] => Array ( [0] => Alberghi ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1711461976000 ) ) ) { "size": 9, "query": { "filtered": { "query": { "fuzzy_like_this": { "like_text" : "gattinoni acquisisce robintur obiettivo giro daffari da 700 mln" } }, "filter": { "range": { "post_date": { "gte": "now-2y", "lte": "now", "time_zone": "+1:00" } } } } }, "sort": { "post_date": { "order": "desc" } } }{"took":41,"timed_out":false,"_shards":{"total":5,"successful":5,"failed":0},"hits":{"total":1902,"max_score":null,"hits":[{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"464332","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Prestigiose compagnie internazionali e una serie di itinerari sul mare caratterizzano la proposta del cruise operator Gioco Viaggi, sempre attento alle richieste del mercato. «Ogni compagnia che rappresentiamo dà una propria lettura alle tematiche che sono oggi al centro del mondo del turismo - afferma Gigi Torre, presidente del cruise operator -. Tutte le compagnie sono molto attente alla sostenibilità e ne mettono in pratica i principi: lo si vede anche a bordo della Sun Princess, la nuova nave classe Sphere della compagnia che sta facendo la sua crociera inaugurale nel Mediterraneo. All’interno del recycling center tutta la spazzatura raccolta a bordo della nave viene tra l'altro divisa, compattata, processata e riciclata ove possibile. L’alluminio, per esempio, viene rivenduto e il ricavato viene utilizzato per il welfare dell’equipaggio, l'olio residuo delle fritture si trasformerà in bio diesel, la plastica e la carta vengono processati dal micro-gassificatore di bordo, i materiali organici diventeranno compost. Sono tutte operazioni sostenibili\". \r\nMa in primo piano c'è anche la gastronomia: \"Le nostre navi hanno ristoranti firmati da chef stellati perché il food è un’esperienza che connota fortemente ogni compagnia. Anche l’intrattenimento è molto curato grazie alle esibizioni di artisti emergenti che portano delle novità, calate in una ricca scenografia. C’è poi una grande attenzione per l’offerta a terra, perché si vogliono proporre nuove experience al passeggero, rinnovando la tradizionale visita turistica. Proprio la Princess Cruises, per esempio, ha diversi servizi di proprietà in Alaska: dai treni ai lodge nei parchi\".\r\nGioco Viaggi si rivolge al trade con un costante aggiornamento delle informazioni sul prodotto e sulle tariffe disponibili. \"La Sun sta navigando nel Mediterraneo? Abbiamo in programma diverse visite-nave nei porti di scalo italiani, dove inviteremo gli agenti di viaggio di Civitavecchia, Messina, Genova, La Spezia e Napoli, offrendo loro la possibilità di salire a bordo per vedere la nave\". \r\nLa gamma delle proposte di Gioco Viaggi è davvero ampia e Chiara Lagioni, product manager dell’operatore, ne presenta alcune: «Princess Cruises è un prodotto premium, destinato a una clientela che si aspetta un certo livello di servizio e di esperienza, come si vede a bordo della Princess che infatti sta vendendo molto bene: la sua prima stagione nel Mediterraneo è quasi esaurita. Poi la nave raggiungerà i Caraibi per i mesi invernali. Tra le nostre proposte ci sono inoltre le crociere del gruppo Carnival, ciascuna con la propria identità e le proprie caratteristiche. Un altro brand premium che vendiamo molto bene è Holland America Line, che si differenzia per le sue navi midsize: la giusta dimensione per un cliente che non vuole la grande nave, nonché per la coppia che cerca un ambiente soft, dove l’intrattenimento è declinato quasi unicamente nella musica. Cunard è un’icona, con la sua atmosfera da grande transatlantico e un’eleganza ricercata. La compagnia punta molto sullo stile british e offre, oltre alla traversata atlantica, il giro del mondo oppure un’esperienza in Alaska, in Mediterraneo e Nord Europa. Le navi non superano i 3 mila passeggeri. Anche la nuovissima Queen Anne ne ospita 2.999. Il passeggero a bordo apprezza la bellezza degli ambienti, l’eleganza e la cerimonia del tè che si ripete oggi come nel passato: offerto con il servizio bone china da una parata di camerieri in guanti bianchi. A bordo c’è una ball-room con i soffitti alti e lampadari scintillanti per serate danzanti che riportano ai tempi dei grandi transatlantici. Ogni categoria di cabine ha un ristorante dedicato e il servizio è di altissimo livello\". \r\nGioco Viaggi propone anche compagnie high level con navi di piccole dimensioni come Seabourn, che fa parte del gruppo Carnival, e Ponant, una compagnia francese di lusso specializzata nelle crociere di spedizioni. «Quello che fa la differenza - sottolinea Lagioni - non è solo il lusso delle sistemazioni e dei servizi di bordo, ma l’esclusività della destinazione. Infatti queste compagnie, oltre alle piccole navi classiche, hanno navi expeditions adatte alle rotte polari e itinerari esclusivi come il Passaggio a Nord Ovest. Anche in destinazioni più comuni come l’Alaska le navi non si fermano nei grandi porti, ma procedono lungo i fiordi più profondi, cuore della destinazione, per arrivare dove le grandi navi non possono arrivare. Lì i fortunati passeggeri faranno un’escursione in kayak o scenderanno a terra in Zodiac con una guida naturalistica. Il lusso è anche questo».","post_title":"Gioco Viaggi: una cruise collection che racconta modi diversi di vivere un viaggio sul mare","post_date":"2024-03-28T09:14:07+00:00","category":["tour_operator"],"category_name":["Tour Operator"],"post_tag":[]},"sort":[1711617247000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"464443","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"\"Ci sono ancora praterie da esplorare davanti a noi\". Sono le potenzialità di sviluppo future di Hnh Hospitality, secondo l'a.d. Luca Boccato, intervenuto in occasione dell’Hotellerie Summit di Pambianco alla Borsa di Milano. Una prospettiva di grande ottimismo, che giunge peraltro dopo un 2023 record, durante il quale il gruppo mestrino ha superato per la prima volta la soglia dei 100 milioni di euro di fatturato, toccando quota 105,7 milioni. Ma anche un approccio che tiene realisticamente conto di quanto accade oltre i confini italiani, dove altre realtà white label company come \"Aimbridge o Westmont hanno dimensioni anche dieci, venti volte superiori alle nostre\".\r\n\r\nL'idea è quella di mantenere un equilibrio di portfolio simile a quello attuale, che vede Hnh gestire un 60% circa di proprietà urban e la restante parte di resort leisure. \"Il nostro obiettivo era di raggiungere i 150 milioni di euro di fatturato entro il 2027, ma con ogni probabilità ce la faremo già con un anno di anticipo\".\r\n\r\nAnche l'anno fiscale 2024-25 è peraltro partito lo scorso 1° novembre con buone indicazioni: \"Nei primi cinque mesi abbiamo fatto meglio del nostro per la verità non ambizioso target di crescita del 5%. Ora stiamo onestamente assistendo a qualche timido segnale di rallentamento, soprattutto a partire dai mesi di giugno - luglio. Niente di allarmante, però: si tratta di oscillazioni sostanzialmente legate all'andamento del ciclo economico. E poi c'è da considerare che questo è l'anno delle elezioni Usa: un periodo tradizionalmente sfavorevole per la domanda d'Oltreoceano. Diciamo che il cielo è oggi prevalentemente sereno con qualche nube sparsa all'orizzonte\".\r\n\r\nTra le novità in arrivo per Hnh c'è poi la prima inaugurazione di una struttura extended-stay: \"Una proposta destinata a completare la nostra offerta, diversificandone i contenuti. D'altronde aprire hotel in centro città non è sempre un'impresa facile, mentre i serviced apartments sono da questo punto di vista un prodotto più semplice e tutto sommato simile all'hotellerie tradizionale\".\r\n\r\nInfine, una parola sulla percorso Ipoready da poco iniziato con Borsa Italia: \"E' un'iniziativa certamente volta a formare il nostro management per un'eventuale quotazione della società - ha concluso Boccato -. Ma non si tratta a oggi di una prospettiva concreta. Piuttosto di un'opzione che abbiamo deciso di aprirci. Siamo infatti consapevoli della naturale evoluzione delle nostre collaborazioni con fondi esterni (a febbraio del 2023, il Fondo Italiano d'Investimento ed Eulero Capital sono subentrati a Siparex nel controllo del 37% di Hnh, ndr). Non esiste una scadenza temporale precisa, ma è chiaro che prima o poi decideranno di uscire per monetizzare l'investimento. Con Ipoready vogliamo perciò semplicemente aprirci un'ulteriore finestra di opportunità, per quando sarà il momento di cambiare nuovamente partner finanziari\".\r\n\r\n \r\n\r\n ","post_title":"Hnh: Westmont e Aimbridge i punti di riferimento. Presto in arrivo un extended-stay","post_date":"2024-03-27T15:34:50+00:00","category":["alberghi"],"category_name":["Alberghi"],"post_tag":[]},"sort":[1711553690000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"464440","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Torna il concorso Gattinoni dedicato agli sposi; iniziato il 15 marzo, Ho scelto te! durerà sino al 28 febbraio 2025. Le coppie che aprono una lista nozze o prenotano la luna di miele presso le agenzie del network (Store, Point o Gattinoni Mondo di Vacanze) possono iscriversi sul sito www.gattinonitravel.it/pages/ho-scelto-te. Ogni mese avverranno due estrazioni, 24 complessive, che assegneranno set di trolley da viaggio di diverse dimensioni. Si aggiungono tre estrazioni finali, che premieranno i fortunati vincitori con due Gattinoni Travel Card, del valore di mille e 3 mila euro, nonché con una crociera ai Caraibi operata da Msc. Della durata di sette notti in pensione completa, il viaggio salperà da Miami e sarà da effettuarsi nell’arco del 2025.\r\n\r\nIl visual della nuova campagna è stato curato dal reparto creativo Gattinoni. La comunicazione dell’iniziativa verrà veicolata attraverso vari canali: dalle vetrine di tutte le agenzie con supporti come il totem cartonato a cubi, pieghevoli e frame, alla cornice ad hoc disponibile durante fiere ed eventi per scattarsi selfie romantici, sino ai canali digital di Gattinonitravel: locandina, post, storia, dem, spot, con un calendario costante di contenuti pubblicati.\r\n\r\n ","post_title":"Il network Gattinoni rilancia il concorso sposi. Tra i premi, voucher e una crociera Msc","post_date":"2024-03-27T14:44:12+00:00","category":["mercato_e_tecnologie"],"category_name":["Mercato e tecnologie"],"post_tag":[]},"sort":[1711550652000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"464402","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"[caption id=\"attachment_408431\" align=\"alignleft\" width=\"300\"] Matteo Ciccalè[/caption]\r\n\r\nMatteo Ciccalè è il nuovo vice president of strategic growth di Scalapay. E' una crescita per linee interne quella del manager marchigiano, già alla guida della divisione viaggi con il ruolo di travel director. Ciccalè si appresta a intraprendere una nuova sfida, che lo vedrà coinvolto in altri ambiti di business, oltre a mantenere un ruolo di primo piano del settore turistico. In qualità di vice president of strategic growth riporterà ora direttamente al ceo e founder della fintech.\r\n\r\nAppassionato di marketing, travel e tech, Ciccalè ha esplorato il mondo della comunicazione pubblicitaria per terminare gli studi con un master in tourism management. Entra nel mondo dell’hospitality con Starwood, partecipando all’avvio dello Sheraton Malpensa. Segue un’esperienza commerciale It per il lancio della start-up Travel2one, per poi approdare in Amadeus It Group, dove si occupa principalmente di marketing e comunicazione di prodotti tecnologici. Nel 2015 (fino all’ingresso in Scalapay) abbraccia il progetto Booking.com Business, start-up della multinazionale olandese, dedicata al business travel. Responsabile dell’avvio del mercato italiano, è parte del primissimo gruppo internazionale di founders. Il team locale cresce velocemente a sei persone, e viene incaricato di lanciare le operazioni anche in area Apac, da Singapore. Al ritorno, è responsabile del team partnerships b2b per Spagna, Italia e Israele.\r\n\r\n“Accolgo con grande entusiasmo la nuova sfida professionale, che mi porterà a esplorare nuovi mercati e modelli di business - commenta lo stesso Ciccalè -. Saranno utili al raggiungimento dei nuovi obiettivi il know-how raccolto in questi anni da pionieri del buy now, pay later nel settore dei viaggi e le esperienze vissute insieme ai partner per sviluppare la nostra visione e servizi. Guardo al futuro con rinnovato approccio e visione di business, felice di condividere i prossimi step insieme alla grande squadra di Scalapay”.","post_title":"Matteo Ciccalè: da travel director a vice president of strategic growth di Scalapay","post_date":"2024-03-27T11:32:50+00:00","category":["mercato_e_tecnologie"],"category_name":["Mercato e tecnologie"],"post_tag":[]},"sort":[1711539170000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"464385","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"[caption id=\"attachment_406795\" align=\"alignleft\" width=\"300\"] Carlo Borgomeo, presidente di Assaeroporti[/caption]\r\n\r\nAssaeroporti a muso duro sulla questione dell'addizionale comunale: in una lettera aperta a Parlamento e Governo, l'associazione degli aeroporti italiani chiede di ridurre l'imposta che grava fino a 9 euro sul costo del biglietto e di destinare le risorse al Fondo del Trasporto aereo ed ai Comuni aeroportuali.\r\n\r\n«I passeggeri in partenza dagli aeroporti italiani - spiega la missiva ripresa da La Stampa - pagano una tassa che varia, a seconda della città, tra i 6,5 e i 9 euro, direttamente caricata sul costo del biglietto aereo. È la cosiddetta addizionale comunale sui diritti di imbarco, una imposta che non solo rischia di aggravare il fenomeno del caro voli e di deprimere il mercato, ma è oggi di fatto estranea rispetto agli obiettivi della norma originaria».\r\n\r\n«Negli anni, provvedimenti poco chiari e contradditori ne hanno incrementato l'importo, a danno della connettività dei territori, destinando gran parte del gettito a finalità non attinenti al trasporto aereo, come ad esempio i 3,5 euro versati genericamente all’Inps. Sporadiche iniziative, invece, hanno per brevi periodi abolito l’addizionale comunale su alcuni scali».\r\n\r\nAssaeroporti con la lettera \"chiede con forza di mettere ordine alla materia, rivedendo urgentemente l’intero quadro normativo e puntando ad una progressiva riduzione dell’imposta su tutti gli scali italiani, a partire da quelli più piccoli. L’obiettivo è quello di portare la tassa a 2,5 euro nell’arco di 5 anni, conservando le sole quote riservate al comparto: 1,5 e 1 euro destinate, rispettivamente, al Fondo del Trasporto Aereo ed ai Comuni aeroportuali.\r\n\r\n«Le esigenze delle singole amministrazioni locali di ridimensionare o sopprimere la tassa o, all’opposto, di incrementarla per ragioni di Bilancio determinano oggi un quadro precario e frammentato, che contraddice i più elementari principi della concorrenza e condiziona la necessaria attività di programmazione degli operatori\", commenta il presidente di Assaeroporti Carlo Borgomeo.","post_title":"Assaeroporti chiede la riduzione dell'addizionale comunale «che incide fino a 9 euro a biglietto»","post_date":"2024-03-27T10:24:49+00:00","category":["trasporti"],"category_name":["Trasporti"],"post_tag":[]},"sort":[1711535089000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"464381","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Se non ci saranno sorprese dell'ultimo minuto, tra poco più di un mese Booking verrà designato “gatekeeper”, qualifica già attribuita a grandi piattaforme come Google o Amazon e che significa, grossomodo, che queste aziende dovranno assoggettarsi a regole più severe con con cui l'Unione europea intende combattere i monopoli digitali. \r\n\r\nQuesto status, incluso nella Legge sui mercati digitali (Dma), che si applica alle aziende con sufficiente capacità di distorcere il mercato grazie al loro peso, significherà un prima e un dopo per la prima piattaforma di distribuzione alberghiera del pianeta, accusata da parte del stessi albergatori di presunti abusi di posizione dominante.\r\n\r\nLa ragione principale è che l'esecutivo comunitario potrà esercitare un controllo molto più severo sulle azioni che svolge, cercando così di evitare l'imposizione di “condizioni ingiuste” sia agli albergatori che al consumatore finale. Obiettivo finale del Dam è garantire che ci sia concorrenza nel mondo online, nel quale esistono una serie di attori che hanno un potere abissale.\r\nSanzioni\r\nraggiungere questo scopo, la Commissione Europea prevede in tali norme la possibilità di imporre sanzioni fino al 20% del fatturato dell'azienda incriminata, che nel caso di Booking ammontava nell'ultimo anno a 15,7 miliardi di euro. Inoltre, potrebbe anche imporre la ristrutturazione dell'impresa in questione se questo è l'unico modo per garantire una concorrenza effettiva.\r\n\r\nSe tutto andrà come previsto, l'Unione europea dovrebbe prendere una decisione all'inizio di maggio, poiché il 1° marzo era stato fissato un termine di 45 giorni lavorativi per prendere la decisione finale. Se viene designato “gatekeeper”, Booking avrà un periodo di adattamento di sei mesi, al termine del quale dovrà conformarsi ai requisiti Dma.\r\n\r\nOltre a questo processo, Booking è in attesa di ricevere notifica formale dalla Commissione nazionale per i mercati e la concorrenza che commina una multa di 486 milioni di euro. La multa, la più alta nella storia di tale organizzazione, è stata comunicata in via provvisoria al gruppo e dovrebbe diventare ufficiale il prossimo luglio","post_title":"Adesso Booking entra nel mirino della Commissione europea","post_date":"2024-03-27T10:16:09+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":["topnews"],"post_tag_name":["Top News"]},"sort":[1711534569000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"464373","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Ryanair Holding punta a una flotta di circa 50 Airbus narrow body per la propria divisione maltese Lauda Europe: decisione che anticipa un futuro passaggio agli aeromobili della Famiglia A320neo dopo il 2030, secondo quanto dichiarato dal ceo del gruppo Michael O'Leary. \r\n\r\n«Airbus è in grado di garantire le consegne di aeromobili fino al 2030. I contratti di locazione (di Lauda) durano solo fino al 2028/29. Quindi spererei di estendere questi leasing o di sostituirli con altri A320ceo in leasing fino a quando non riuscirò a concludere un accordo con Airbus per nuovi aeromobili Airbus nei prossimi cinque-dieci anni» ha dichiarato a SimpleFlying.\r\n\r\nLa compagnia starebbe valutando sia A320-200 che A321-200. L'unità maltese è un'eccezione nella flotta del gruppo irlandese low cost, altrimenti interamente composta da B737. Lauda Europe è 'l'erede' dall'austriaca Lauda, ex LaudaMotion, che Ryanair Holdings ha acquisito dopo il fallimento dell'ex casa madre Airberlin, nel 2019. Avendo ereditato la sua flotta di A320, il vettore ha vacillato tra il progetto di ampliare la flotta di Airbus e aggiungere A320neo e quello di abbandonare gli aeromobili a favore di una flotta di B737 unificata tra i suoi Coa.\r\n\r\nO'Leary ha dichiarato che il piano di phase-out degli A320 non è del tutto fuori discussione, visti i problemi di approvvigionamento di nuovi aeromobili A320. «Mi piacerebbe avere un numero maggiore di aeromobili Airbus in flotta, ma al momento non è possibile. Se non riuscirò ad averli entro il 2028, quando dovremo restituirli, li sostituirò con dei B737».\r\n\r\nLauda Europe opera attualmente 27 A320-200 che volano esclusivamente con il codice \"FR\" di Ryanair; la flotta di B737 del gruppo comprende un B737-700, 396 B737-800 e 145 B737-8-200, distribuiti sui quattro Coa di Boeing (Ryanair, Buzz - Polonia -, Malta Air e Ryanair Uk).","post_title":"Ryanair punta ad ampliare la flotta di A320 per la filiale Lauda Europe","post_date":"2024-03-27T09:53:43+00:00","category":["trasporti"],"category_name":["Trasporti"],"post_tag":[]},"sort":[1711533223000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"464350","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Ha aperto oggi a Tolosa l'edizione 2024 di Rendez-vous en France, con l'obiettivo di contribuire all'incremento dei flussi verso la destinazione Francia e supportare attivamente i professionisti del turismo nella promozione di esperienze originali, sostenibili e inclusive.\r\n\r\nLa Francia è la prima destinazione turistica al mondo, con oltre 2 milioni di posti di lavoro nel settore è l’obiettivo è quello di renderla, entro il 2030, la prima destinazione al mondo per il turismo sostenibile.\r\n\r\nIl 2024 in particolare vedrà numerose località francesi ospitare i Giochi Olimpici e sarà quindi l’occasione per scoprire la Francia anche come meta turistica sportiva. \r\n\r\nIl formato unico di questo evento consente agli oltre 700 professionisti del turismo francese che espongono di sviluppare la referenziazione della loro offerta, commercializzare i loro nuovi prodotti e aumentare le vendite agli acquirenti internazionali giunti al Meett da una sessantina di paesi. Il Salone, sostenuto anche dai partner del collettivo locale Crtl d'Occitanie, sarà aperto anche domani, 27 marzo.\r\n\r\n« Il mercato italiano è al 4° posto del mercato internazionale francese, e nel 2023 c’è stato un incremento del 10% di turisti italiani – ha sottolineato Frédéric Meyer, direttore Atout France in Italia - che apprezzano la Francia non solo nelle destinazioni più iconiche e conosciute, ma anche nelle altre regioni».\r\n\r\n[gallery ids=\"464354,464353\"]","post_title":"Al via oggi a Tolosa Rendez-vous en France","post_date":"2024-03-26T19:05:19+00:00","category":["estero"],"category_name":["Estero"],"post_tag":["atout-francia","francia","occitanie"],"post_tag_name":["Atout Francia","francia","occitanie"]},"sort":[1711479919000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"464314","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Internazionalizzare la domanda, fino al 2022 generata per il 95% esclusivamente dal mercato domestico, e allungare le stagionalità. Sono questi i due principali obiettivi dell'attuale fase di sviluppo del gruppo Bluserena. Lo ha raccontato in occasione dell’Hotellerie Summit di Pambianco alla Borsa di Milano, il ceo del gruppo con base a Pescara, Marcello Cicalò: \"Quando sono approdato qui a fine 2022, dopo che la compagnia era stata acquisita l'anno precedente dal fondo Azora, mi hanno conferito un mandato preciso: riposizionare e affinare il prodotto, mantenendo l'identità Bluserena pur in un contesto di espansione dell'offerta\".\r\n\r\nLa prima mossa è stata dunque quelle di investire 55 milioni di euro per la ristrutturazione di cinque dei 13 hotel in portfolio. \"E quest'anno abbiamo già in programma ulteriori impegni per una trentina di milioni. Proprio in questi giorni stiamo inoltre lanciando il nostro nuovo sito corporate. Il tutto con l'idea di estendere, tra le altre cose, il nostro appeal verso gli ospiti internazionali, che sino a due anni fa pesavano appena per il 5% dei nostri arrivi\".\r\n\r\nAltro tema caldo è quindi quello dell'allungamento della stagionalità: \"Al momento del mio arrivo i nostri resort rimanevano aperti in media per 130 giorni all'anno. Ora vogliamo renderli operativi almeno per 150 giorni, raggiungendo in alcuni contesti come per esempio la Sicilia anche i 180 giorni di attività\".\r\n\r\nA livello di nuovi sviluppi il focus è poi piuttosto vario: si va dalle coste ai laghi, passando anche per le mete ski resort, dove la compagnia possiede già oggi un indirizzo proprio. \"Attualmente abbiamo due o tre operazioni particolarmente calde\", ha rivelato Cicalò, che non esclude un domani neppure la possibilità di un'eventuale espansione in destinazioni urbane. \"I fondi normalmente pensano a un exit strategy dopo un periodo di cinque - sette anni  - ha aggiunto il ceo -. Ma a volte si possono fare travasi tra un fondo e e un altro gestito dalla medesima società. Credo quindi che il progetto Bluserena corrente abbia un respiro di almeno dieci anni\".\r\n\r\nLa compagnia ha chiuso il 2023 a quasi 108 milioni di euro di fatturato, rispetto ai 96 milioni di un anno prima, quando i margini operativi lordi (ebidta) avevano raggiunto i 24 milioni, per una marginalità pari al 25,3%. \"Anche in questo primo scorcio di 2024 i trend sono buoni - ha concluso Cicalò - Ci definiamo quindi cautamente ottimisti per il prosieguo dell'anno\".","post_title":"Bluserena: obiettivo internazionalizzare la domanda e allungare le stagionalità","post_date":"2024-03-26T14:06:16+00:00","category":["alberghi"],"category_name":["Alberghi"],"post_tag":[]},"sort":[1711461976000]}]}}

Clicca per lasciare un commento e visualizzare gli altri commenti