3 dicembre 2020 10:31

Silvio Rebula
Silvio Rebula, dopo una carriera nel tour operating, da alcuni anni si divide tra consulenze in ambito alberghiero e progetti di formazioni per il mondo del turismo. Rebula, triestino doc, volto noto nel panorama del travel italiano ed internazionale, è da poco impegnato in una nuova realtà professionale all’interno di brandsavetheworld, virtual hub milanese di consulenza strategica, marketing e comunicazione fondato nel 2016 da Nicola Romanelli.
«Dopo che nel 2019 Rebula fece da relatore in occasione della prima edizione di Travel Hashtag, la conferenza-evento che racconta trend e visioni del turismo – spiega Romanelli – i nostri contatti si sono intensificati fino alla recente decisione di iniziare una collaborare su diversi fronti, tra cui proprio l’organizzazione della prossima edizione di Travel Hashtag».
Silvio Rebula, che andrà a rinforzare il team attivo in progetti di business & communication advisory in Italia e all’estero, passa per Utat Viaggi a Trieste, Caleidoscopio nel 2001 per poi proseguire la carriera come consulente di Rallo Viaggi a Milano, Gruppo Meridiano Roma e Phone&Go a Pistoia.
Relatore in occasione di fiere e convegni del settore, docente di corsi per Agenti di Viaggio organizzati dall’Ente bilaterale regionale lombardo, è stato vice presidente del Comitato Visit Usa Italia e nel 2015 ha collaborato con Eurecna Mestre nell’ambito di un progetto della Comunità Europea per lo sviluppo di una destinazione internazionale di montagna ad Erzurum in Turchia, ma soprattutto ha sviluppato una vocazione professionale sull’incoming, oggi più che mai attuale, in tempi non sospetti.
«Conosco Nicola Romanelli fin dai tempi in cui era uno tra i manager più creativi e “out-of-the-box” di Club Med e gli riconosco un’innata capacità di visione e pianificazione strategica.» – racconta Rebula – «Oggi sono felice di mettere a disposizione di una realtà moderna ed innovativa come brandsavetheworld tutte le mie competenze e le conoscenze acquisite negli anni».
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[post_content] => Condivisione di contratti con i fornitori, dmc e corrispondenti locali, oltre a una rinnovata sinergia in ambito incoming. Rafforzare le partnership su scala internazionale per affrontare con successo un mercato sempre più complesso e sfidante: è questo l’obiettivo per il 2024 di King Holidays, tour operator presente sul mercato italiano dal 1992, facente capo alla holding Wamos Group, che, oltre all'operatore capitolino, comprende operatori del calibro di Wamos Air, Wamos Circuitos, Pullmantour, Mapa Group Travel, con Mapa Plus e Premium Incoming, Top Atlantico, Geo Star, Pegasus, Pegatour e Nautalia (circa 200 agenzie di proprietà), per un fatturato totale di oltre 1,2 miliardi di euro.
“La nostra forza è poter contare su un know-how e un’esperienza tutta italiana, avendo alle spalle una grande multinazionale del turismo, che ci garantisce il potere contrattuale, la forza e la flessibilità necessari a fronteggiare le sfide imposte dall’attuale contesto geopolitico ed economico - spiega il direttore commerciale King Holidays, Roberto Minardi -. In quest’ottica, da alcuni mesi abbiamo rafforzato le relazioni internazionali con Mapa Group Travel: uno degli operatori più importanti della nostra holding, con cui condividiamo la specializzazione nei tour culturali di qualità e la doppia anima di operatori incoming e outgoing. Questo ci sta già permettendo di migliorare la competitività del prodotto, senza scendere a patti con l’identità e la vocazione del nostro brand”.
“I risultati ottenuti negli ultimi mesi – prosegue Minardi – ci indicano che siamo sulla buona strada. Chiuderemo il 2023 su livelli superiori del 15% rispetto al 2019, nonostante la flessione del Medio Oriente, che per noi rappresenta una componente importante della programmazione. Rafforzando la collaborazione con i nostri partner internazionali, intendiamo continuare a crescere e migliorarci in professionalità, competenze e competitività a vantaggio di tutte le agenzie di viaggio che continuano a darci fiducia”.
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[caption id="attachment_457516" align="alignleft" width="300"] Il presidente dell’associazione, Luciano Pareschi[/caption]
L’associazione Parchi permanenti italiani – Federturismo Confindustria si è appellata nei giorni scorsi alla Commissione Europea e ha promosso un’interrogazione parlamentare per valutare la legittimità della normativa italiana che regola i sistemi di biglietteria automatizzata, alla luce della disciplina sulla libera concorrenza nel mercato interno dell’Unione.
Normativa che, secondo stime al ribasso, genererebbe ogni anno perdite per 15 milioni di euro in termini di mancati introiti da biglietteria, per un danno totale di oltre 100 milioni di euro, considerando anche i ricavi ancillari, legati ad esempio alla ristorazione e al merchandising, a favore dei parchi negli altri paesi europei.
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Maurizio Crisanti, segretario nazionale dell’associazione Parchi Permanenti Italiani, dichiara: “Si tratta di una normativa senza eguali in Europa che deve essere sottoposta a una profonda semplificazione. Impone vincoli tecnici e formali tali da rendere di fatto impossibile ai parchi italiani la distribuzione dei biglietti sulle piattaforme e-commerce internazionali, alcune delle quali vendono oltre 120 milioni di biglietti di parchi nel mondo ogni anno. Oltre ai mancati introiti, rileviamo un danno competitivo, perché i parchi degli altri paesi europei possono avvalersi di questo canale distributivo. Non è quindi possibile competere a parità di condizioni con le imprese degli altri Stati membri”.
Il problema è noto ed è stato segnalato all’Agenzia delle Entrate: tra le norme più restrittive, il limite di 10 biglietti per singola transazione online e l’obbligo di certificare l’intero processo di vendita attraverso il sistema “opt-in”, ovvero l’inserimento di un codice ricevuto via SMS per confermare l’acquisto, che, oltre a limitare le potenzialità di vendita, offre una pessima esperienza di acquisto.
“Sarà interessante conoscere le valutazioni della Commissione, chiamata a esprimersi entro sei settimane – aggiunge il presidente dell’associazione, Luciano Pareschi – soprattutto in riferimento all’impossibilità per i parchi italiani di competere in Europa. Il nostro è un paese a vocazione turistica: ci sono parchi con oltre il 30% di clientela straniera che è abituata ad acquistare i biglietti online prima della partenza sulle piattaforme e-commerce. Tra inflazione, tassi di interesse alle stelle e continui investimenti in innovazione, l’industria italiana dei parchi non può essere penalizzata nelle sue potenzialità di crescita”.
Con l’interrogazione parlamentare si vuole stimolare le istituzioni italiane ad affrontare finalmente in modo oggettivo i limiti di una normativa secondaria, nata per limitare il fenomeno del secondary ticketing, ed erroneamente applicata anche al settore dei parchi, che non è soggetto a bagarinaggio e rivendita a prezzo maggiorato. Una disciplina che al momento ha l’unico effetto di limitare le vendite e i flussi di ospiti stranieri nei parchi divertimento italiani.
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[post_content] => Grande successo di pubblico e mediatico per la 15ª edizione di BTO - Be Travel Onlife che si è chiusa qualche giorno fa alla stazione Leopolda di Firenze. La manifestazione è stata promossa da Regione Toscana e Camera di Commercio di Firenze e organizzata da Toscana Promozione Turistica, PromoFirenze e Fondazione Sistema Toscana, annuncia oggi le date 2024: la prossima edizione si terrà mercoledì 27 e giovedì 28 novembre 2024, sempre alla Stazione Leopolda di Firenze.
Grazie al contributo degli 80 esperti dell’Advisory Board e al lavoro dei coordinatori dei 4 topic guidati dal direttore scientifico Francesco Tapinassi, l’edizione appena conclusa ha coinvolto 286 relatori di cui 40 internazionali. Tra loro i big player del turismo mondiale che, insieme ai temi trattati (l'Intelligenza Artificiale in primis), hanno reso l'evento imperdibile per chi si occupa di turismo. Durante la scorsa edizione, infatti, sono stati presentati dati, trend e ricerche esclusive, con l’obiettivo di anticipare quello che sarà il turismo del futuro.
Agli oltre 80 eventi nelle sale fisiche e virtuali di BTO, si sono registrati complessivamente oltre 12.000 accessi. Oltre alla forte presenza dalla Toscana, le principali aree di provenienza del pubblico sono state, nell’ordine: Venezia, Bologna, Trento, Roma, Genova, seguite da Cuneo, Milano, Salerno e Verona. Tra i settori di appartenenza dei partecipanti, al primo posto rimangono saldamente i gestori di strutture alberghiere seguiti da tour operator, personale ricettivo extra alberghiero, web agency, studenti ed enti di promozione turistica.
L’apprezzamento arriva anche su social: su Facebook sono state raggiunte più di 1 milione di persone e le interazioni sono aumentate del 60%; su Instagram nei soli due giorni dell'evento oltre 1000 stories condivise e oltre 500 post con l'hashtag #BTO2023 hanno raccontato l’evento live mentre su LinkedIn l’interesse è cresciuto di oltre il 200%. Inoltre, sono stati numerosissimi i media che hanno parlato di BTO, dal Tg1 al Tg5 passando per Radio1 Rai, Radio24 e poi Il Corriere della Sera, La Stampa, Il Sole24Ore, Italia Oggi, Ansa, Askanews e tutte le testate trade. L’evento è stato raccontato live dagli oltre 70 giornalisti accreditati e da media partner di prestigio tra cui: Turismo&Attualità, Trend, Guida Viaggi, Travel Quotidiano, L’Agenzia di Viaggi, Quality Travel, Travel World, Italian Absolutely, Wine Meridian, Giornale Radio, Millionaire, intoscana.it.
BTO continua online. Per chi ha acquistato il biglietto è già attivo il servizio BTO rePlay. Si tratta dell’accesso in esclusiva per 4 mesi ai contenuti video e alle slide, per rivivere tutti gli eventi di BTO 2023.
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[post_content] => Prosegue la crescita del Melià Milano, la prima struttura del gruppo spagnolo nata a Milano nel 2001 che, insieme a Palazzo Cordusio Gran Melià, al Me Milan il Duca e all’InnSide Milano Torre Galfa, rappresenta la vetrina della compagnia nel capoluogo lombardo. Milano è diventata una destinazione leisure oltreché business e legata ai grandi eventi e ai congressi. Per questo il Melià Milano si è trasformato per rispondere alle nuove esigenze del suo cliente e racconta una storia ricca di calore umano. Un’accoglienza che è uno dei plus fondamentali offerti da un hotel dove la banchettistica in primo luogo e poi la ristorazione, il bar e le colazioni garantiscono un terzo del fatturato.
Il racconto ci riporta a un momento difficile, che è però servito a dare un’identità al ristorante Mamì, storie di cucina italiana. "Durante i mesi del lockdown lo staff del Melià Milano è sempre rimasto in contatto - racconta il general manager Luca Barion -. Il nostro team di cucina è composto da uno chef, due sous-chef e una pasticciera provenienti da diverse regioni italiane. In una delle nostre call settimanali abbiamo deciso di fare un contest realizzando dei piatti della tradizione, rivisitati in una formula attuale. Tutti hanno partecipato con entusiasmo e diverse idee sono entrate nel menù del Mamì. Quando la compagnia ci ha informati che sarebbero partiti i lavori di ristrutturazione e la zona f&b sarebbe diventata strategica, spostando il bar e il ristorante verso la hall, abbiamo pensato di rinnovare la proposta del nostro ristorante interno. Memori del nostro contest, abbiamo studiato la ricca piazza gastronomica di Milano".
"Ci siamo resi conto che la scelta più trasgressiva era quella di fare un ristorante di cucina italiana - prosegue quindi Barion -. Ed è stata la scelta giusta. Per gli ospiti interni ed esterni. È la cucina della mamma 2.0, perfetta anche per il concetto tanto in voga dello storytelling: in Italia ogni paese e città ha il suo storytelling gastronomico, che il personale di sala condivide volentieri con gli ospiti. Inoltre la cucina italiana, dove non si butta nulla, è un esempio di sostenibilità. Oggi il 70% degli ospiti del Mamì sono clienti esterni. Ora pensiamo a nuovi progetti per continuare ad arricchire la sua proposta e gli ottimi risultati dimostrano che anche nel ristorante dell’albergo si può mangiare bene. È nata una nuova cultura della ristorazione e la ricca concorrenza dell’area in cui si trova il Melià, fra San Siro e City Life, fa alzare l’asticella!».
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[post_content] => L'hotel Byron di Forte dei Marmi chiude la stagione 2023 con uno successo superiore alle aspettative. Una crescita del 40% rispetto all'anno precedente, nonostante il posticipo della riapertura a maggio, avvenuta grazie alla strategia del ceo di Soft Living Places, Salvatore Madonna, che ha guidato il boutique hotel attraverso un processo di rinnovamento e ampliamento della ricettività e dell’offerta gastronomica.
«Le 18 nuove suite e la ricercatezza architettonica della struttura - spiega Madonna - hanno attirato turisti, oltre che dall’Italia, dall’Europa e dagli Stati Uniti, mercati sui quali puntiamo da sempre, focalizzandoci su un target sofisticato ed esigente. Questa crescita è il frutto di un progetto che ho iniziato a delineare tempo fa e che oggi si concretizza, posizionando con successo l'hotel al centro dell'attenzione internazionale».
Anche la diversificazione nell’area ristorazione, guidata dallo chef Marco Bernardo, si è rivelata premiante, con il connubio tra Onda, il bistrot mediterraneo a bordo piscina che propone un menù legato al mare e ai sapori del territorio, e La Magnolia, una stella Michelin riconquistata quest’anno, che regala un’esperienza fine-dining, sempre con il mare al centro, in un contesto di raffinato design italiano.
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Nuovi benefit per i soci Skal con l’accesso al Barometro del Turismo, progetto che fornirà previsioni dettagliate in tempo reale sui turisti in arrivo in Italia, curato da Fulvio Giannetti, Vice Presidente di Skal, CEO e Head of Data Science di Lybra Tech, Gruppo Zucchetti.
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"Una vera e propria bussola necessaria ad anticipare tendenze e comportamenti di viaggio - commenta Giannetti -. Con i big data di Lybra Destination, innovativo strumento di Lybra Tech, destinazioni, DMOs, consigli turistici e associazioni sono in grado ora di prevedere la domanda turistica futura, raccogliendo informazioni accurate sui turisti, come la nazionalità, il segmento di viaggio e le preferenze, per creare profili di viaggiatori e identificare i segmenti di mercato più promettenti per elaborare ed ottimizzare le proprie strategie di marketing".
Dalle ultime tendenze analizzate emerge ad esempio un’Italia sempre più apprezzata dal turista britannico, che sceglie proposte in molti casi last-minute soprattutto nel Nord Italia e in particolare sul Lago di Garda e a Venezia, oltre alle classiche città d’arte.
Altro plus per i soci Skal riguarda la Masterclass Skal Academy 2024 con la pianificazione di 8 incontri formativi (uno ogni mese) che vantano la partecipazione di personaggi di spicco del mondo dell'ospitalità. Nel primo appuntamento il 31 gennaio e 2 febbraio 2024 Fulvio Giannetti affronterà il tema di come trasformare un hotel attraverso le nuove opportunità offerte dall’intelligenza artificiale ("Rivoluzione Alberghiera: Trasformare il tuo Hotel con l'AI" - clicca qui per registrarti all’evento - ).
“Questi incontri - spiega Luigi Sciarra, Presidente di Skal Roma - rappresentano una preziosa opportunità per tutti i soci di Skal Roma di confrontarsi, apprendere e crescere. Fulvio Giannetti è solo il primo dei professionisti che avremo il piacere di ospitare nel corso dell'anno”.
Quality Skal Roma Awards
I Quality Skal Roma Awards quest'anno saranno consegnati il 14 dicembre durante la cena di gala organizzata presso il Casale Consolini (Sala Terrazza - via delle Capannelle, 201), in presenza di Alessandro Onorato, assessore ai Grandi eventi, Sport e Turismo del Comune di Roma. All’evento sarà consegnato ad Augusto Minei il riconoscimento di Membre d’honneur Skal International.
I premi 2023 sono stati assegnati a Danilo Curzi, ceo di Idee per Viaggiare (categoria tour operating), a Mario Cardone, ceo di Autentico Hotels (categoria Hotel Chains), a Simona Tedesco, direttore di Dove e direttore editoriale progetti multimediali RCS MediaGroup (categoria Travel Media), ad Antonio Preiti, ad Fondazione per l’attrazione Roma and partners (categoria DMO), a Riccardo Prima, fondatore di Proxima, Marco di Prima, ceo di Proxima Service - HOTELCUBE PMS e Fabio di Prima, IT Manager di Proxima e ideatore di HOTELCUBE WOW (categoria Hospitality Management System).
Chi desidera partecipare può inviare la richiesta di adesione alle email: luigi.sciarra@skalroma.org (presidenza) e giovanni.contini@skalroma.org (segreteria del Club) oppure via Whatsapp al numero 349.46.93.332 (prenotazione obbligatoria - la quota di partecipazione è di 65 euro a persona, bevande incluse).
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[post_content] => Cambia sede il tour operator barese Go4Sea che si sposta in corso Alcide De Gasperi, 340/6. Con l’apertura del nuovo workspace Go4sea Stay Together, concepito per l’accoglienza e la condivisione, l'operatore ha quindi anche dato il via ai nuovi eventi aziendali che mettono al centro i “gruppi di lavoro allargati”.
“Non chiamiamola però solo formazione – spiega il ceo e fondatore del to, Tommaso Valenzano –: il nostro intento è quello di creare un gruppo di lavoro unico per trascorrere del tempo di qualità insieme e per il raggiungimento dell’obiettivo in comune: ovvero rendere i viaggi esperienze da ricordare. Con l’unione delle competenze e lavorando in sinergia, ognuno con le proprie attitudini personali e professionali, abbiamo quindi messo insieme in questo format, il team di Go4sea, le dmc che ci supportano nella costruzione dei pacchetti viaggio e gli agenti di viaggio, i cui feedback costruttivi sono essenziali e fondamentali".
“In un ambiente stimolante e smart – continua Valenzano - ascoltiamo e ci scambiamo idee creando un vero e proprio team allargato. Pensiamo che non ci debbano essere divisioni di ruoli nella costruzione di qualcosa di bello e crediamo che questo possa fare la differenza”. Nei nuovi uffici, in cui si sperimenta lo spazio condiviso basato sul benessere organizzativo ci sono sale per ogni attività, dall’openspace operativo alla sala riunioni, dalla sala meeting alla social kitchen, per finire con gli spazi relax dislocati in vari punti del nuovo hub di Bari.
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[post_content] => Volotea cresce dalla base di Venezia con l'apertura, dal prossimo 4 aprile, di una nuova rotta per Tolosa, con due frequenze alla settimana, il giovedì e la domenica, e un’offerta complessiva di circa 13.600 posti in vendita. Il vettore rafforza, così, la sua presenza presso il Marco Polo per il 2024, con un incremento del +16% in termini di capacità rispetto al 2023.
Complessivamente salgono a 22 le destinazioni collegate dal vettore spagnolo con Venezia, per la summer 2024: 7 in Italia (Cagliari, Catania, Lampedusa, Napoli, Olbia, Palermo e Pantelleria), 2 in Spagna (Asturie e Bilbao), 7 in Francia (Bordeaux, Lille, Lione, Marsiglia, Nantes, Nizza e Tolosa – novità 2024) e 6 in Grecia (Atene, Karpathos, Mykonos, Santorini, Skiathos e Zante).
«Con questo nuovo collegamento - ha dichiarato Valeria Rebasti, international market director di Volotea - non solo i turisti veneti potranno viaggiare facilmente verso Tolosa, la “città rossa” del sud della Francia, ma allo stesso modo, tutti i viaggiatori di Tolosa potranno organizzare un fine settimana in una delle città italiane più famose e romantiche al mondo»
Venezia ricopre da sempre un ruolo primario nelle attività di Volotea: scelta nel 2012 come prima base operativa a livello europeo, la compagnia ha operato ad oggi più di 59.000 voli e trasportato più di 6,6 milioni di passeggeri. Questa nuova rotta conferma ancora una volta lo stretto legame tra Volotea e il Veneto, sostenendo il flusso di turisti incoming e l’economia locale. A testimonianza di questa sinergia anche le numerose iniziative promosse da Volotea sul territorio, come il restauro della balconata sansoviniana di Palazzo Ducale, affacciata su Piazza San Marco, e il contest #Volotea4Veneto, pensato per promuovere, tutelare e valorizzare le bellezze artistiche locali.
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[post_content] => «Siamo molto preoccupati della nuova Direttiva europea» così esordisce Stefano Corbari presidente di Fiavet Lazio.
«Ci preoccupa parecchio anche sei dettagli non sono ancora confermati. Però l’aria che tira non è molto buona. Noi come Fiavet nazionale abbiamo già inviato una lettera all’Unione europea preparata anche dal nostro legale, Federico Lucarelli. In cui facciamo presente una serie di dubbi e di preoccupazioni. Ci sembra anche strana questa accelerazione in questo momento di elezioni europee.
Ma qualcuno vi ha risposto?
«Per ora no. Ma guardi ci può anche essere un'idea di cambiamento, ma se c’è un po’ di dialettica e di dialogo fra le parti, se le cose non vengono imposte dall'alto, magari si possono fare delle modifiche. Naturalmente non siamo solo noi ad essere critici sulla direttiva. Dobbiamo aspettare che qualcuno risponda, altrimenti dovremo in ogni caso insistere ancora di più, sia noi che le altre associazioni. La cosa da evitare è che vengano prese decisioni frettolose. Anche perché vorrei ricordare di nuovo che tutto questo dibattito sulla Direttiva si fa in procinto delle nuove elezioni europee e poi ci troviamo un altro parlamento europeo, un’altra commissione e quindi la questione diventa complicata da cambiare. Sì confermo che siamo abbastanza preoccupati.
Due domande: i famosi 39 milioni stanno arrivando. Qual è la salute delle associazioni del turismo?
Per quanto riguarda i famosi 39 milioni, posso dire che la prima tranche è partita. Quindi stanno arrivando. Nell'associazione Fiavet Lazio, ma anche nelle altre regionali siamo ritornati a livelli di tesseramento pre pandemici. Durante la pandemia e anche dopo le associazioni sono state importanti e questo si è capito. Le associazioni si sono date da fare. Io penso che si è tornati a capire l’importanza dell’aspetto associativo. Quello che vorrei io come tutti i miei colleghi che lavorano nelle associazioni è un maggiore impegno di tutti. Noi come federazione ci stiamo muovendo in molte direzioni. C’è un grande ritorno della formazione, per esempio, con un sacco di ore dedicate a questa attività. Quindi maggiore richiesta e maggiore formazione.
Territorio
Vi vedono crescere agenzie incoming in mdo forse caotico. E' una nostra impressione o è cosdì?Incoming
Penso che ci siano molte agenzie incoming nuove, ma anche agenzie di vecchia generazione che hanno aperto ma divisione incoming. Questo porterà una saturazione del mercato nel medio periodo. Ma credo che questo sia un percorso naturale. Dopo la saturazione chi ha le basi solide rimarrà. E poi quersto rinnovamento dell'incoming locale dà molto spazio al territorio. Del resto noi come federazione abbiamo sempre spinto per promuovere anche le altre provincie, e queste nuove agenzie incoming agiscono proprio questo ambito, accendendo riflettori su territori ancora poco conosciuti. La cosa che dobbiamo promuovere è lo sviluppo dei fornitori locali. Ne beneficiano sia i colleghi che i territori.
Ultima considerazione sull'intelligenza artificiale. Cosa ne pensa?
Per alcuni aspetti può essere utile. Ma non è è una cosa che risolve tutto. Anzi se presa in modo superficiale può essere dannosa. Noi come adv non siamo ancora pronti. Secondo me prima di dire che si lavorerà con l’Intelligenza artificiale ce ne vuole molto. Noi abbiamo bisogno di formazione. Ricominciare a lavorare sulla persona. Che è la cosa più importante, senza mai però rimanere indietro.
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