19 aprile 2017 15:21
Dal 29 aprile al 30 luglio Arona ospiterà “Passing Through, Moving Forward”, un evento internazionale che rende omaggio all’Arco di Palmira grazie ad una riproduzione in 3D del celebre monumento, già esposta a Londra, New York, Dubai e Firenze, in occasione del G7 culturale. L’Arco di Palmira trionferà in piazza San Graziano ad Arona quale simbolo globale del trionfo della cooperazione in materia di conflitti, e dell’ingegno dell’uomo sulla distruzione insensata. Il 29 aprile la cerimonia d’inaugurazione prevede un’introduzione da parte della nuova Filarmonica aronese, seguita da una performance della cantautrice Matilde Mirotti, al termine il tenore Giorgio Casciarri e il soprano Sara Cervasio, diretti dal maestro Paolo Beretta, condurranno con le loro voci all’unveil dell’Arco, che avverrà verso le 20.30; alle ore 21 un emozionante spettacolo di luci e musica ideato dallo scenografo Sebastiano Romano, che sarà poi ripetuto ogni sera fino al 30 luglio. La struttura originale, situata nel sito archeologico di Palmira e distrutta nell’ottobre 2015 da un gruppo jihadista, è stata ricostruita in scala utilizzando la stampa in 3D dall’Institute for Digital Archaeology di Oxford e realizzata da Torart, un’azienda di Carrara. «La struttura ha un forte valore simbolico – commenta Alberto Gusmeroli, sindaco di Arona – ed è un importante esempio di come la tecnologia possa mettersi a servizio della cultura per ricostruire pezzi di storia che non ci sono più. Il suo arrivo ad Arona sarà celebrato da un evento inaugurale di grande impatto emotivo e la permanenza animata da numerose iniziative, tra cui la possibilità di accedere gratuitamente a una mostra di approfondimento allestita nell’adiacente Civico Museo Archeologico, intitolato a Khaled al-Asaad, l’archeologo siriano custode del sito di Palmira, motivo per cui l’Institute for Digital Archaeology di Oxford ha scelto proprio Arona per la tappa italiana».
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[post_content] => Si è concluso lo scorso fine settimana con grande successo il primo congresso dell'Associazione Italiana dei Destination Manager (Assidema), tenutosi presso l’hub culturale Memoria Futura, sede della Dmo Sistema Monferrato, proprio in occasione della Giornata mondiale del turismo del 27 settembre. L'evento ha visto la partecipazione di oltre 50 destination manager provenienti da 15 regioni italiane, confermando l'importanza crescente di questa figura professionale nel panorama turistico nazionale.
Durante la prima giornata, che ha sviluppato il tema del congresso “Economia della relazioni”, i destination manager presenti hanno avuto l’opportunità di presentarsi e confrontarsi sulle loro esperienze, arricchendo il dibattito con idee e prospettive differenti. Uno dei momenti centrali è stato la presentazione dei risultati preliminari di una ricerca condotta dal Comitato Scientifico di Assidema, guidato dalla Prof.ssa Luna Leoni, che ha coinvolto un terzo dei destination manager italiani. I dati emersi hanno evidenziato come le competenze tecniche siano considerate fondamentali per il successo del ruolo, con particolare riferimento alla gestione delle relazioni tra stakeholder pubblici e privati. Nonostante non vi siano differenze significative nelle competenze richieste in base alla destinazione, la conoscenza diretta del territorio è stata identificata come un elemento cruciale per personalizzare le strategie di promozione e gestione turistica.
La giornata si è conclusa con un coinvolgente talk show sul ruolo del destination manager, a cui hanno partecipato Claudio Dell’Accio, presidente di Assidema, la vice presidente Flavia Coccia, insieme ai destination manager Giancarlo Dell’Orco e Andrea Cerrato. Durante il dibattito, si è sottolineato come il ruolo del destination manager non sia definito dal luogo o dall’ente in cui opera, ma dalle competenze che è in grado di mettere in campo. A chiudere l’incontro è stato l'intervento dal pubblico di Josep Ejarque, uno dei più noti destination manager europei, che ha stimolato l’associazione a definire con maggiore precisione i confini e le competenze necessarie per potersi identificare come destination manager.
Il giorno successivo si è tenuta l’assemblea conclusiva del congresso, durante la quale è stato firmato il manifesto dei Destination Manager "Vision 2030", documento che traccia le linee guida per il futuro della professione in Italia. Il manifesto pone l'accento sulle competenze chiave che deve avere il Destination Manager e i compiti fondamentali che deve portare a compimento
Queste le sette competenze chiave del Destination Manager: Destination Planning: pianificazione strategica delle destinazioni turistiche. Destination Management: gestione coordinata degli elementi che compongono una destinazione. Destination Marketing: creazione di strategie di marketing per attrarre visitatori. Destination ICT: utilizzo di dati e tecnologie per prendere decisioni informate e gestire la destinazione. Destination Fund Raising: capacità di raccogliere risorse pubbliche e private per lo sviluppo della destinazione. Destination Sustainability: Intervenire sul territorio con raggiungimento di obiettivi di sostenibilità ( ambientale /economica/ sociale ) Revenue Management: ottimizzazione dei ricavi attraverso lo studio dei comportamenti di mercato e tendenze di acquisto.
Sull’ultimo punto, sempre molto dibattuto quando si tratta degli obiettivi di una DMO è intervenuto Franco Grasso, decano dei revenue manager italiani: «Ritengo che la cultura del revenue management sia necessaria affinché le strutture di un territorio possano esprimere il massimo delle loro potenzialità. Inoltre poiché il revenue funziona di più nel momento in cui sono molti a farlo penso che un approccio di questo tipo possa davvero spingere lo sviluppo di una destinazione turistica. Io finché posso darà il mio contributo e farò il tifo per Assidema».
Mentre i 6 compiti fondamentali del DM sono stati definiti come Analisi del sistema turistico: capacità di analizzare dati e tendenze del settore turistico. Co-design con la comunità locale: coinvolgimento della popolazione locale nella pianificazione strategica. Gestione delle relazioni pubblico-privato: facilitazione della collaborazione tra stakeholder pubblici e privati. Sviluppo dell’offerta turistica: creazione e miglioramento di prodotti turistici in base alle esigenze del mercato. Pianificazione delle strategie di marketing: definizione di strategie comunicative efficaci.
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Al termine dell’assemblea il presidente Claudio Dell’Accio ha commentato: «Siamo estremamente soddisfatti del risultato ottenuto durante la nostra prima assemblea con oltre 50 professionisti che si sono riuniti per confrontarsi e tracciare insieme il futuro del destination management in Italia. Questo evento ha confermato la rilevanza e la necessità di riconoscere formalmente questa professione, che richiede competenze specifiche e strategiche per valorizzare le nostre destinazioni. Tuttavia, è preoccupante vedere come, nel nostro Paese, chiunque possa autodefinirsi destination manager, anche chi si occupa semplicemente di organizzare piccoli eventi privati. Essere un destination manager non significa pianificare feste, ma sviluppare e gestire strategie complesse che influenzano la competitività di un territorio. È ora che il nostro settore faccia chiarezza e tuteli la vera professionalità di chi opera per il bene delle destinazioni, definendo criteri chiari su chi può legittimamente usare questo titolo»
Per Assidema il prossimo appuntamento è al Ttg Travel Experience di Rimini dove sarà protagonista del convegno: “Veritas behind the scene. Metriche e trend per il destination management efficace. Il parere di Assidema”, giovedì 10 ottobre alle 12:10 presso la Global Village Arena (Pad. A2).
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[post_content] => Tour a date fisse con voli intercontinentali e domestici, hotel, trasferimenti e guida in lingua italiana inclusi nella quota persona. Tour2000AmericaLatina presenta le partenze garantite per Natale e Capodanno. “Da sempre le vacanze natalizie rappresentano uno dei momenti ideali per prenotare un tour di lungo raggio verso l’estate in America Latina – spiega il general manager del to, Marino Pagni -. Per questo motivo la nostra proposta di partenze garantite è ogni anno sempre più ampia e riscuote sempre più successo presso le agenzie di viaggio che con pochi clic sull’area riservata del nostro sito possono confermare subito la prenotazione”.
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Ci sono poi Natale e Capodanno ai Caraibi con il tour Spirito di Cuba e mare a Cayo Ensenachos, per abbinare la scoperta dell’isola al relax sulle spiagge. Il 26 dicembre parte il tour Esplorando la Costa Rica: un viaggio per scoprire la natura dal parco Tortuguero al vulcano Arenal, dalla foresta tropicale del parco Manuel Antonio con pernottamenti in lodge esclusivi e relax sulle spiagge di Playa Tamarindo. Per trascorrere il capodanno sull’isola di Pasqua, perfetto il tour Esplorando il Cile e l’isola di Pasqua, che va passa anche dal deserto del Nord e dai ghiacci della Patagonia. Essenze colombiane, Colori del Perù ed Esplorando il Messico partono infine il 28 dicembre, mentre per Perù Express e Spirito di Cuba e mare a Varadero si decolla il 30 dicembre.
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[post_content] => Festival ed eventi dedicati ai sapori e alla cultura locali: l'Ungheria d'autunno si tinge dei colori del foliage e conduce i visitatori per mano alla scoperto del ricco patrimonio dove trovano posto i sapori più tradizionali, dalla paprika, dallo street food con i lángos e i kurtoskalacs, e le prestigiose cantine del Tokaj.
Tra le kermesse più interessanti della stagione c'è sicuramente The Tokaj Harvest Days (04-06 ottobre 2024): ogni anno dalla sua nascita, nel 1932, il festival propone tematiche sempre diverse che si pongono come obiettivo quello di approfondire il mondo enologo. Quest’anno il tema scelto è “Vini bianchi, cultura colorata” e mira a promuovere la tradizione culturale e a mostrare ai visitatori i valori della regione.
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Promuovere Cuba tra i viaggiatori italiani, con particolare attenzione alle rotte aperte da World2Fly da Madrid a L'Avana. E' l'obiettivo del primo store italiano dell'agenzia di viaggi specializzata in pacchetti su misura per l'isola caraibica, Onlinetours, inaugurato pochi giorni fa a Milano in via Lunigiana 15.
"Questa apertura è una grande soddisfazione ed emozione - sottolinea l'amministratore delegato di Onlinetours, Javier Leal -. Si tratta di una tappa importante nella nostra storia e nell'espansione internazionale dell’azienda. Oltre alle sue spiagge, Cuba incanta i viaggiatori con la generosità e lo straordinario calore della sua gente, la sua impressionante ricchezza culturale e la fusione di sapori e suoni. Con 25 anni di storia, siamo grandi conoscitori della destinazione e abbiamo programmi molto interessanti per riscoprire l'isola in tutto il suo splendore e autenticità".
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Da una recente ricerca sulle vacanze degli italiani di YouGov (istituto di ricerca internazionale) emerge un viaggiatore anticipatore e sempre più digital.
Il 73% degli italiani raccoglie online le informazioni per prenotare le vacanze. A prediligere i canali digitali sono soprattutto i viaggiatori tra i 45 e 54 anni. I più giovani, tra i 25 e i 34 anni, preferiscono i social media per i contenuti di influencer e content creator. Sono 11 milioni gli italiani che tendono a prenotare con più di 3 mesi di anticipo e 11 milioni quelli che utilizzano le agenzie di viaggi. Gli over 55 prediligono il dialogo tra digitale e punto vendita fisico. I viaggiatori che acquistano un viaggio in agenzia sono alla ricerca di soluzioni migliori, servizio e consulenza di un esperto.
Le prenotazioni del Gruppo Bluvacanze, pianificate con un anticipo di 120 giorni, svelano le mete che gli italiani desiderano visitare per il prossimo anno. Secondo la ricerca, le tendenze sono principalmente in Europa centro meridionale (38%) ma anche in Italia (32%). Nel periodo di Natale e Capodanno si registra inoltre un incremento delle prenotazioni del 50% sul lungo raggio, Nord America, Oceano Indiano, Maldive, Caraibi e crociere. La prossima stagione estiva si conferma un advance booking del +25% rispetto al 2024.
Cambiamenti
Il cliente che si reca in agenzia sta cambiando. Nel secondo aspetto in esame, diventa interessante l'analisi sul processo d’acquisto. Ed è nel processo d’acquisto più costoso che si intersecano il digitale e l’offline con un orientamento verso itinerari di lungo raggio più complessi. “Su questa tipologia di viaggio, l’up grade sul pricing non è dettato dal prodotto ma dal servizio che viene erogato in termini di consulenza. Si tratta di quel target di italiani che finalizza online la ricerca per poi acquistare il viaggio in l’agenzia”, spiega Stefano Russo sales director di YouGov Italia.
“L’infrastruttura digitale che stiamo implementando ci insegna a profilare meglio il cliente e a conoscere comportamenti peculiari. Erogando contenuti, tracciamo un innovativo approccio al consumo di vacanze, una nuova cultura e un nuovo modello di relazione con i clienti integrando esperienze e vendita online e offline. Il risultato non tarda a mancare. Su sei persone che finalizzano la ricerca sul web, tre acquistano in agenzia”, conclude Marco Orlandi, chief digital experience officer del Gruppo Bluvacanze.
“Instaurare una relazione dinamica con i viaggiatori creando un’esperienza di viaggio che faccia leva sull’omnicanalità e sull’accesso da diversi touch point digitali e fisici. Il futuro delle agenzie di viaggio si basa sull’interpretazione dei desideri dei consumatori per dialogare con loro e guidarli nella scelta e nelle prenotazioni”. Una lettura che nell’ottica della strategia del Gruppo Bluvacanze si traduce in “Il digitale è imprescindibile e il ruolo dell’agenzia viaggi è determinante”.
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Lombardia e turismo. Sport, enogastronomia, storia e territorio. Questo e molto altro è la 'Valle dei segni Wine Trail', presentata a Palazzo Lombardia dall'assessore regionale al turismo, marketing territoriale e moda Barbara Mazzali e dai promotori dell'iniziativa.
La manifestazione, giunta alla sua terza edizione, si svolgerà quest'anno dal 25 al 27 ottobre in Valcamonica.
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«Ogni edizione della Wine Trail - sottolinea l'assessore Mazzali - dimostra come sport e turismo possano essere strumenti potenti per far conoscere il patrimonio naturale e culturale di quest'area. La partecipazione di atleti provenienti da 15 nazioni è la prova di quanto la Valle Camonica riesca a incantare e attrarre un pubblico internazionale, non solo per la competizione sportiva, ma anche per le sue bellezze e per l’ospitalità. Ogni tappa del percorso, che si snoda tra il Lago Moro e le cantine locali, racconta la storia di un territorio che ha saputo mantenere vive le proprie tradizioni, ma al tempo stesso si apre con entusiasmo al mondo».
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[post_content] => Si estende la partnership tra il brand The Cocoon Collection il marchio natural luxury 120% Lino, appartenente alla holding Fine Sun. La collaborazione, che si era già concretizzata in un’apertura a insegna 120% Lino presso il resort You & Me Maldives, si estende ora con un nuovo spazio presso il Bawe Island, il primo 5 stelle lusso one island one resort by The Cocoon Collection a Zanzibar.
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[post_content] => Un piccolo comune, il più piccolo della Provincia di Reggio Emilia, ma con grandi ambizioni che si fondano sul valore del territorio, inteso come accoglienza ed eccellenze gastronomiche.
Vetto, in totale 1.800 abitanti, è all’interno della Riserva MaB Unesco. Siamo nel territorio del Parmigiano Reggiano e nei pressi del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano.
«Il nostro punto di forza è il territorio – spiega il sindaco Fabio Ruffini – con la sua storia e la sua cultura. Comprende alcuni piccoli Borghi che possono essere recuperati come Alberghi Diffusi per andare incontro ai viaggiatori che desiderano vivere a contatto con storia e tradizioni. Fare parte della Riserva MaB e del Paesaggio Protetto sono importanti riconoscimenti che testimoniano il valore ambientale di Vetto. Oggi i viaggiatori cercano itinerari meno battutati e Vetto può offrire molto. Basti pensare al Sentiero dei Ducati e agli anelli che i ciclisti possono percorrere».
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«La nostra offerta deve essere rafforzata – aggiunge il sindaco – I B&B sono in crescita e come Comune puntiamo a recuperare una struttura alberghiera. Il turismo e l’agricoltura sono strettamente collegati al territorio per questo vogliamo valorizzare sia l’accoglienza che le nostre eccellenze gastronomiche, in primis il conosciutissimo Parmigiano Reggiano insieme a tutti gli altri prodotti locali. Siamo convinti che le opportunità siano tantissime, ma è importante non snaturare il territorio. La nostra unicità va difesa e valorizzata».
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