23 December 2025

Cagliari, una rivoluzione turistica: Matteo Porcu del Ristorante Calamosca racconta il nuovo volto della città

Cagliari sta vivendo una trasformazione profonda, trainata da nuove dinamiche turistiche, investimenti strategici e una generazione di giovani viaggiatori più intraprendenti. Ne parla Matteo Porcu, amministratore delegato e co-proprietario, insieme ai fratelli Alessandra e Massimiliano, del Ristorante Calamosca, una delle eccellenze del capoluogo sardo. Fondato negli anni 1950 dal nonno Vittorio ai piedi della collina di Sant’Elia e della Sella del Diavolo, la formazione rocciosa iconica che caratterizza il paesaggio del Golfo degli Angeli, il Ristorante Calamosca, con Le Terrazze  e il Beach Bar che si affacciano sul mare, offrono un’esperienza sensoriale completa, che va dalle viste mozzafiato ai più autentici sapori del Mediterraneo.

Profondo conoscitore del settore e del territorio, Matteo Porcu traccia le trasformazioni degli ultimi anni, dalla nascita del turismo mordi e fuggi, alla recente riscoperta di esperienze più profonde e di qualità.   “Se faccio un passo indietro agli anni 2000, il turismo a Cagliari era ‘all’italiana’, fatto di famiglie che trascorrevano anche un mese intero di vacanza nelle stesse destinazioni, anno dopo anno. Poi, l’arrivo delle compagnie low cost come Ryanair ed easyJet ha cambiato drasticamente il panorama, rendendo il viaggio parte della vita quotidiana.”   Porcu osserva come questo fenomeno abbia non solo ampliato il bacino di visitatori, ma anche mutato le loro abitudini.

Inversione di tendenza

Matteo Porcu

“Poi, dopo il Covid ho notato un’inversione di tendenza: le persone non vogliono più rimandare. Vivono il presente e investono di più nel godersi la vita.” Cagliari ha saputo rispondere a  questo con un’offerta ricettiva in espansione. “Negli ultimi anni sono nati nuovi hotel di alto livello, ma il vero boom è quello dei B&B e delle case in affitto”, dice Porcu aggiungendo che se da un lato questo sviluppo arricchisce il tessuto economico locale, dall’altro crea sfide per le strutture ricettive tradizionali.  “Gli affittacamere e i gestori di B&B, spesso giovani e attenti al rapporto qualità-prezzo, hanno una velocità mentale che manca alle strutture storiche, gestite da persone meno inclini all’innovazione”.

Calamosca è un esempio emblematico di come la comunicazione possa trasformare un’azienda. “Per noi la comunicazione è un progetto neonato, una startup, ma già vediamo risultati rilevanti. È importante comunicare, e non solo localmente, Calamosca punta anche a una visibilità internazionale” afferma Porcu, sottolineando come l’attenzione alla qualità del servizio e alla reputazione siano fondamentali. 

Non manca, però, una nota critica verso le istituzioni. “La Sardegna è una regione a statuto speciale, ma il nostro peso politico è basso. Dobbiamo puntare su una politica più attenta e vicina alle esigenze del territorio, soprattutto per un settore cruciale come il turismo”, commenta Porcu che aggiunge che il futuro del turismo a Cagliari passa attraverso un mix di tradizione e innovazione. “Dobbiamo continuare a investire, migliorare la qualità dei servizi e raccontare la nostra città al mondo intero. Oggi la comunicazione è alla base del successo”.

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