23 March 2023

Parau Parau 2023: il futuro di Tahiti parla di sostenibilità e di attenzione al popolo

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Tour operator italiani a tu per tu con l’offerta turistica della Polinesia Francese: una delegazione di operatori specializzati sulla destinazione  – composta da Alidays, Aquadiving, Discover Australia, Gattinoni, Go Australia, Idee per Viaggiare, Kia Ora, Mappamondo, Tinky Winky e Turisanda – ha partecipato al Parau Parau Tahiti 2023.

Polinesia sinonimo di una riserva di biodiversità da sempre impegnata nella sostenibilità e attenta alle esigenze degli abitanti. Fondamentale il ruolo del Gstc (Global Sustainable Tourism Council), che mette a punto i Criteri Globali del Turismo Sostenibile e sta lavorando con Tahiti Tourisme. Nell’ambito del Parau Parau 2023, David Emen, trainer&consultant del gruppo, ha parlato di “Turismo responsabile nella Polinesia Francese”.

«Il turismo è una cosa molto buona per la Polinesia Francese, ma dev’esserci un equilibrio, la certezza che porti benefici per la comunità locale, preservi la cultura e rispetti la natura. Guardando al 2027 Gstc è stata messa a punto una strategia puntuale e coesiva che potrà essere adottata dalle Isole di Tahiti. Un impegno volto a risolvere elementi fondamentali, come la stagionalità. Vogliamo ampliare il mercato attirando i viaggiatori nella bassa stagione e rendere accessibili al turismo nuove isole dell’arcipelago. Ma tutto dev’essere fatto incontrando le organizzazioni locali e favorendo il loro confronto con il turismo».

«Il viaggiatore è cambiato – evidenzia Emen -. Sceglie spostamenti più brevi; è più responsabile e pensa al proprio impatto sulla destinazione, all’autenticità e alla sostenibilità; cerca un turismo più vicino alla natura e si preoccupa degli aspetti assicurativi e sanitari del proprio viaggio. Scopre la destinazione con visite culturali, percorsi naturali e l’incontro con l’ambiente che lo circonda. Inoltre la sostenibilità sta diventando sempre più importante e il turista è pronto a compensare le emissioni di carbonio del suo viaggio. Il Gstc è un’organizzazione indipendente che indica un percorso di recupero ma non offre la soluzione – spiega il trainer&consultant -. Il suo focus è su quello che dovrebbe essere fatto e offre criteri di valutazione sia per le destinazioni che per le industrie. L’attenzione del Gstc va alla gestione della sostenibilità e al suo impatto socio-economico, culturale e ambientale». David Emen ha concluso la sua presentazione con una bella frase del presidente della Polinesia Francese Édouard Fritch, che ha compreso l’importanza di “rafforzare legami autentici e sinceri tra coloro che vengono da lontano e coloro che abitano qui e li accolgono».




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