8 giugno 2023 11:46
Voli cancellati e tuttora ritardi negli aeroporti di New York a causa delle conseguenze degli incendi che stanno interessando il Canada. Una visibilità compromessa dovuta alla foschia da cenere aveva inizialmente costretto la Federal Aviation Administration (Faa) a fermare i voli diretti in particolare all’aeroporto LaGuardia, stop ora revocato ma i disagi e i ritardi continuano.
Problemi che coinvolgono anche lo scalo di Newark, così come quello di Philadelphia. “La Faa ha rallentato il traffico da e per gli aeroporti dell’area di New York City a causa della ridotta visibilità dovuta al fumo dell’incendio – spiega una nota della Faa -. L’agenzia modificherà il volume del traffico per tenere conto del rapido cambiamento delle condizioni”.
Alle 14:45 di ieri (orario della Costa orientale degli Usa) le compagnie aeree statunitensi avevano cancellato 120 voli e ne avevano ritardati altri 1.928, secondo i dati del sito di monitoraggio FlightAware.
Le previsioni della Faa indicano che le conseguenze degli incendi potrebbero continuare a ritardare i voli a Boston, New York, Philadelphia, Baltimora e Washington.
Gli incendi in Canada sono diffusi in tutte le province, con una grande concentrazione attualmente nella provincia del Quebec. In un briefing del 7 giugno, il Primo Ministro canadese Justin Trudeau ha definito la situazione degli incendi “molto grave in tutto il Paese”. Circa 3,8 milioni di ettari di terreno in Canada sono già bruciati, ha sottolineato il Ministro federale della Pubblica Sicurezza Bill Blair durante il briefing, mentre si stima che 20.183 persone siano ancora evacuate dalle loro case e comunità.
Il problema coinvolge però anche la popolazione di New York, dove la qualità dell’aria nelle ultime ore ha raggiunto livelli critici, portando repentinamente la città a posizionarsi fra quelle più inquinate a livello mondiale. Una crisi che, secondo quanto dichiarato dal governatore di New York, Kathy Hochul, “potrebbe durare alcune giorni. Bisogna prepararsi per il lungo termine”.
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Effetto caro prezzi: flussi via dalla Grecia verso Egitto, Tunisia e in parte Capo Verde
Nel dettaglio, il mercato ha mostrato un po' di sofferenza sull'area mediterranea, in particolare sulla Grecia: "Sono aumentati i prezzi in modo esasperato, specialmente verso le isole più alla moda, come Santorini, Mykonos e Paros. Inoltre c'è stato l'effetto degli incendi di Rodi, che ha inciso negativamente su alcuni prodotti, tra cui Creta e Kos - aggiunge Ezhaya -. Tutto ciò ha inciso su un contesto già caratterizzato da una forte inflazione. Abbiamo quindi assistito a una riconversione della domanda su Egitto, Tunisia e in parte Capo Verde". Più cauto invece il discorso Albania, destinazione che nei mesi estivi è stata indicata da molti quale meta emergente dell'anno. "In realtà, il Paese sta investendo molto nel turismo, ma non è ancora in grado di accogliere realmente volumi importanti".
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Eden Viaggi sopra i 200 mln di fatturato ma stenta ancora ad attirare i fai-da-te
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[post_content] => La Catalogna diventa un polo di attrazione per il settore Mice. Ottime infrastrutture, varietà di spazi, ambienti ricercati, servizi personalizzati altamente qualificati, un’offerta enogastronomica ricercata e varia, professionalità e spirito imprenditoriale, oltre alla lunga e consolidata offerta turistica, sono solo alcuni dei plus della regione spagnola che ne fanno una destinazione ideale per l’organizzazione di meeting, congressi, convention e viaggi incentive.
Secondo i dati diffusi dal Catalunya Convention Bureau (Ccb), l’Italia è al quinto posto per afflusso di presenze bt e Mice in Catalogna, con 75.600 italiani registrati tra gennaio e luglio 2023 (pari al 10,7% del totale del Business Travel internazionale– 708.600 passeggeri), con una spesa totale da parte degli italiani di 45,8 milioni di euro, sempre nello stesso periodo.
Secondo il rapporto Icca 2022 (International Congress & Conventions Association), Barcellona si colloca al quarto posto nella top ten delle città più gettonate a livello internazionale dal Mice e dal bt.
“La Catalogna è al passo con gli eventi internazionali più importanti per i professionisti di un settore che si sta rapidamente muovendo verso l’elettrificazione dei motori e l’emergere di nuove esperienze di mobilità condivisa – afferma Marta Teixidor, direttrice dell’Ente per il Turismo della Catalogna –. È anche un punto di riferimento europeo nei campi dell’innovazione, della creatività e del design e in termini di capacità dinamica e imprenditoriale del suo tessuto produttivo e imprenditoriale, il che contribuisce a spiegare la sua reputazione nel mondo automobilistico e il successo delle iniziative che ospita come regione di grandi eventi”.
Traino del comparto Mice catalano, è la Fira de Barcelona che ha chiuso la prima metà dell’anno rafforzando il proprio posizionamento internazionale quale sede di mostre e congressi tecnologici di alto profilo. Dal 7 al 9 novembre, arriverà Smart City Expo World Congress, l’imperdibile evento internazionale sulle città e le soluzioni urbane intelligenti organizzato dalla Fira de Barcelona, che quest’anno prevede di riunire più di 1.000 espositori e 25.000 visitatori professionali, insieme a Tomorrow Mobility World Congress, il salone che promuove la progettazione e l’adozione di nuovi modelli di mobilità urbana sostenibile e l’Eit Urban Mobility. Non da ultimo, Tomorrow Building, sull’innovazione nelle costruzioni e Tomorrow Oceans, convegno sulla blue economy.
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