Lucerna, ecco i festival dell’autunno
19 settembre 2011 11:55
A Lucerna l’autunno vede in programma il World Band Festival (www.worldbandfestival.ch) in calendario dal 24 settembre al 2 ottobre, dove sarà possibile ascoltare le più famose brass band internazionali; seguirà il Lucerne Blues Festival (www.bluesfestival.ch) dal 4 al 13 novembre e il Lucerne Festival al Piano (www.lucernefestival.ch) dal 21 al 27 novembre, dedicato quest’anno alla memoria di Franz Liszt. Tra le principali manifestazioni sportive si segnala domenica 30 ottobre la Maratona di Lucerna, che si svolgerà lungo le principali vie della città. Per le diverse occasioni il centralissimo The Hotel offre tariffe speciali da 148 euro a persona in camera doppia.
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[post_content] => Iscrizioni aperte per partecipare all’AlUla Trail Race, che tornerà dal 22 al 23 gennaio 2026: un appuntamento per tutti gli appassionati runner che potranno cimentarsi in una selezione di percorsi e sfide immersi tra paesaggi spettacolari e siti storici.
Diventato ormai uno degli appuntamenti più attesi del calendario AlUla Moments, l’edizione 2026 continua a crescere per dimensione e ambizione, proponendo sei percorsi di distanze differenti, pensati per accogliere ogni tipo di partecipante: dai giovani alle prime esperienze fino agli atleti d’élite delle ultra-distanze.
La serie di gare comprende la Kids Run (1,6 km) per bambini dai 5 ai 12 anni, la Sunset Run (3 km) per runner dai 13 anni in su, un trail da 10 km e una distanza di 23 km pensata per i runner più esperti.
Per questi ultimi, il percorso impegnativo da 50 km rappresenta una vera prova di abilità e resistenza, mentre la gara ultra trail da 100 km è riservata ai runner più tenaci e preparati. Tutti i percorsi termineranno nella Old Town, garantendo un arrivo spettacolare sia per i partecipanti che per il pubblico.
Le iscrizioni sono ufficialmente aperte, con quote a partire da circa 23 euro e circa 11 euro per la Kids Run. I partecipanti possono assicurarsi il proprio posto prenotando tramite il sito experiencealula.com. Race Arabia invierà successivamente il link di registrazione ufficiale e l’e-ticket finale, che includerà le mappe dei percorsi, le istruzioni di gara e le indicazioni utili per la preparazione.
Con il numero di partecipanti in costante crescita di anno in anno e la comunità globale del trail running che riconosce sempre più AlUla come una destinazione di livello mondiale, l’interesse si preannuncia ancora una volta altissimo.
L’AlUla Trail Race fa parte del calendario AlUla Moments 2025/26 – un programma annuale di eventi e festival pensato per celebrare e promuovere AlUla come destinazione d’eccellenza per turismo, sport, cultura e patrimonio. Tra gli altri eventi sportivi di livello mondiale figurano l’AlUla Tour di ciclismo professionistico, l’esclusivo AlUla Desert Polo e l’AlFursan Endurance AlUla – una delle gare di resistenza più prestigiose nel calendario equestre.
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[post_content] => Arsenale ha stretto un accordo con Simest, del gruppo Cdp, per la realizzazione del treno Dream of the Desert. L’operazione prevede un investimento equity congiunto pari a 37 milioni di euro da parte di Arsenale e Simest e un finanziamento di 35 milioni di euro erogato dal Tourism Development Fund saudita.
L’intesa si colloca nel quadro della crescente collaborazione economica tra Italia e Arabia Saudita, rafforzata dall’apertura della nuova sede Simest a Riyadh e dal Mou firmato tra Cdp, Simest e la Camera di Commercio italo-araba.
Il treno
Interamente progettato, prodotto e allestito in Italia, il treno è stato sviluppato attraverso gli hub industriali di Arsenale, Cpl a Brindisi e Standgreen a Bergamo, con Cfi come general contractor del gruppo Arsenale, responsabile del coordinamento di una rete di pmi italiane ad alta specializzazione nei settori del design, della meccanica avanzata, dell’ingegneria, del lusso e dell’hospitality.
«Dream of the Desert è un progetto simbolo per il nostro gruppo e per l’industria ferroviaria internazionale. Valorizza le pmi italiane e costituisce un caso apripista di partnership pubblico-privata nel settore ferroviario di lusso. L’accordo siglato con Simest e le istituzioni saudite conferma come la collaborazione tra imprese e istituzioni possa creare valore duraturo e promuovere le eccellenze italiane nel mondo», commenta Paolo Barletta, ceo di Arsenale.
Regina Corradini D’Arienzo, ceo di Simest, ha aggiunto: «L’intesa sottoscritta con un primario attore industriale come Arsenale per la realizzazione di un progetto strategico per il Made in Italy, conferma il rafforzamento del ruolo di Simest a sostegno del tessuto produttivo italiano e delle sue filiere. Attraverso la prima operazione realizzata nell’ambito del plafond di equity del fondo pubblico di Investimenti Infrastrutturali, Simest interviene direttamente come socio per accrescere la competitività delle nostre imprese impegnate in progetti infrastrutturali ad alto valore aggiunto, favorendo al contempo l’espansione del Made in Italy in mercati strategici ad elevato potenziale di crescita, come quello saudita».
Il primo ultra-luxury train offrirà itinerari di 1-2 notti con partenza da Riyadh verso alcune delle destinazioni più iconiche del Regno, tra cui AlUla, sito Unesco, e Hail, fino al confine con la Giordania. Gli interni sono firmati dall’architetto e interior designer Aline Asmar d’Amman. La prima carrozza è stata consegnata a settembre 2025 e l’avvio operativo è previsto per fine 2026 – con pre-reservations aperte da novembre 2025.
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I traghetti Moby potranno passare a Msc. Un’ordinanza del Tar del Lazio ha rigettato l’istanza di tutela cautelare avanzata da Grimaldi Euromed per bloccare la vendita dei cinque traghetti Moby Aki, Moby Wonder, Athara, Janas e Moby Ale 2.
La pronuncia dovrebbe significare il via libera alla vendita, da perfezionarsi fra Moby e Msc del gruppo Aponte. Come riporta La Nuova Sardegna, si tratta di un’acquisizione importante perché i cinque traghetti rappresentano uno degli asset più importanti per la mobilità marittima da e verso la Sardegna, all’interno di una operazione che, Grimaldi a parte, dovrebbe coinvolgere tre importanti player sulle rotte navali per l’isola: Moby-Tirrenia e Msc, appunto, ma anche Gnv.
L'ordinanza
In attesa di esprimersi sul merito della questione, nell’ordinanza i giudici scrivono che «impregiudicata ogni valutazione sulla fondatezza dell’impugnazione proposta, allo stato non sussiste il pericolo concreto che, per effetto dell’esecuzione degli impegni assunti dalle società controinteressate, si verifichi, nelle more della definizione del presente giudizio, quella alterazione strutturale e irreversibile dell’assetto concorrenziale del mercato in danno del gruppo Grimaldi che quest’ultimo adduce a fondamento dell’istanza cautelare»
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[post_content] => Prima capitale del Paese e culla della storia e dell’indipendenza polacca, Poznań si presenta oggi come una città compatta, verde e dinamica, capace di dialogare con un pubblico internazionale senza perdere il legame con le proprie origini. Meno frequentata rispetto ad altre destinazioni polacche più note, conserva un patrimonio storico integrato in un contesto urbano contemporaneo e vivace.
Durante la stagione invernale, la città si presenta in una delle sue vesti più suggestive. Da metà novembre al 6 gennaio, tre mercatini natalizi animano il centro storico, affiancati da uno degli eventi di punta del calendario: il Poznań Ice Festival. Nel secondo weekend di dicembre, la Piazza del Mercato Vecchio diventa un laboratorio a cielo aperto, ospitando una delle competizioni di sculture di ghiaccio più prestigiose a livello internazionale in cui artisti da tutto il mondo sono impegnati per tre giorni nella realizzazione di opere d’arte di ghiaccio.
È la pittoresca Piazza del Mercato Vecchio il punto di partenza imprescindibile per una visita della città. Le facciate colorate delle antiche case dei mercanti, oggi sede di ristoranti e negozi, creano un’atmosfera elegante e accogliente. Nella piazza si concentrano due dei simboli di Poznań: le celebri due capre del Municipio, che due volte al giorno si affacciano dall’edificio, e il Museo del Croissant di San Martino. Quest’ultimo propone un format esperienziale e interattivo che coinvolge il pubblico nella scoperta della storia e della preparazione del tradizionale rogale świętomarcińskie IGP.
Alle origini della città, Ostrów Tumski, l’Isola della Cattedrale, è il luogo dove oltre 1.050 anni fa ebbe inizio la storia di Poznań e della Polonia. La Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo, la più antica del Paese, custodisce le tombe dei primi governatori polacchi. Poco distante, Porta Posnania offre un percorso museale interattivo e multimediale dedicato alla nascita dello Stato polacco, particolarmente adatto anche per il pubblico familiare e scolastico.
Un esempio emblematico della capacità di Poznań di coniugare passato e presente è rappresentato dall’antico birrificio in mattoni rossi, un tempo al servizio dell’esercito tedesco. Riqualificato nei primi anni Duemila, oggi è riconosciuto a livello internazionale come uno dei più bei centri commerciali al mondo, oltre ad ospitare anche importanti opere d’arte.
A completare il panorama storico della città è il castello più giovane d’Europa, costruito all’inizio del XX secolo. Oltre alla visita storica, il castello è oggi un importante polo culturale che accoglie eventi, concerti, festival ed esposizioni.
Tra le esperienze dedicate al benessere e al tempo libero si inseriscono le Malta Thermal Baths rappresentano il più grande complesso ricreativo e sportivo della Polonia alimentato da acque geotermiche naturali. Il centro comprende aree dedicate ai bambini, spazi wellness con numerose saune e spettacoli tematici, oltre a un futuro ampliamento interamente dedicato a trattamenti e massaggi.
L’offerta culturale di Poznań è integrata inoltre dalla presenza di importanti fiere internazionali ed eventi culturali come il Bittersweet Festival e il Pyrkon Fantasy Festival che animano la città durante la stagione estiva.
La destinazione è facilmente raggiungibile dall’Italia: Ryanair collega Poznań con voli diretti di poco più di due ore da Roma (Fiumicino e Ciampino), Milano, Venezia, Bari, Cagliari e Palermo.
(Elisa Biagioli)
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La forza della Costa Azzurra sta nella sua capacità di proporsi come un mosaico di destinazioni diverse, complementari, con identità forti e una programmazione che copre l’intero arco dell’anno. Un posizionamento che guarda sempre più alla destagionalizzazione e a un’offerta articolata, capace di parlare al leisure come al Mice.
Antibes Juan-les-Pins unisce il fascino della città storica alla vocazione musicale e balneare. Tra i punti di forza, il Festival Internazionale Jazz in Juan e il processo di trasformazione urbana che coinvolge il lungomare, le spiagge e il rilancio di luoghi iconici come Le Provençal e Port Vauban, senza dimenticare eventi nautici di richiamo internazionale.
Cannes continua a rafforzare il proprio profilo di destinazione lifestyle e culturale anche nei mesi invernali, con oltre 50 spettacoli e una proposta che coinvolge palace hotel, spiagge aperte tutto l’anno, la Croisette e le Isole di Lérins. Centrale il ruolo della Malmaison, nuovo centro d’arte contemporanea, e della Gare Croisette, trasformata in hub culturale fino all’inizio del 2026.
Le Cannet si propone come balcone panoramico sulla baia, con il suo Vieux-Cannet, le gallerie d’arte e una scena gastronomica d’eccellenza. Il Museo Bonnard resta uno dei poli culturali più interessanti, con mostre che dialogano con il patrimonio del Centre Pompidou e del Museo Internazionale della Profumeria di Grasse.
Grasse conferma la sua doppia anima di capitale mondiale del profumo e porta d’accesso alla montagna. Accanto ai villaggi dell’arrière-pays e alle stazioni sciistiche di Gréolières les Neiges e Audibergue-La Moulière, si sviluppano esperienze immersive legate al savoir-faire della profumeria, riconosciuto patrimonio UNESCO.
Mandelieu-La Napoule rafforza la propria identità di Capitale della Mimosa, con un calendario di eventi che culmina nella Festa della Mimosa, affiancato da una forte vocazione sportiva legata a competizioni internazionali outdoor.
Nizza e la sua metropoli giocano la carta del patrimonio UNESCO come “località turistica invernale della Riviera”, con nuovi percorsi tematici, hotel di fascia alta e grandi progetti urbani come la Promenade du Paillon 2. Una città sempre più protagonista anche sul fronte degli eventi sportivi e culturali.
Valberg, stazione sciistica storica delle Alpi Marittime, festeggerà nel 2026 i suoi 90 anni con una stagione ricca di appuntamenti. A 1.700 metri di altitudine, rappresenta un modello di stazione familiare e sostenibile, con nuove infrastrutture dedicate alla divulgazione ambientale e scientifica.
Completa l’offerta Vallauris Golfe-Juan, terra di ceramica e memoria storica, con il Museo Picasso e le rievocazioni napoleoniche, e il mondo Fragonard, che nel 2026 celebrerà i 100 anni con eventi, laboratori e nuove esperienze legate alla profumeria.
Un sistema territoriale articolato, che fa della varietà la propria forza e che posiziona la Costa Azzurra come una delle destinazioni europee più complete e trasversali per il mercato italiano. Infatti, come commenta Claire Béhar, direttrice di Côte d’Azur France Tourisme “l’Italia si conferma un mercato strategico tutto l’anno, con una clientela fedele, capace di viaggiare anche fuori stagione e sempre più distribuita su tutto il territorio della Costa Azzurra. Nel 2024 abbiamo registrato quasi 945 mila pernottamenti italiani, con una permanenza media di oltre cinque notti, sostenuti da una forte accessibilità grazie ai collegamenti aerei diretti con Nizza e alla riapertura del Tunnel di Tenda. Un segnale importante è che il 37% dei visitatori italiani arriva oggi in aereo per la prima volta».
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[post_content] => La Svizzera di Losanna e Montreux d’inverno è intrisa di magia, tra artigianalità, sapori e profumi, tè caldo e vin brulé. Il mercatino di Natale di Montreux, con le sue casette di legno affacciate sul lago, incanta i visitatori con Papa Noël che attraversa il cielo a bordo della sua slitta scintillante. A Losanna, invece, il mercatino diffuso accende vie e piazze, trasformando il centro storico medievale in un gentile racconto d’inverno.
L’indiscusso fascino dei mercatini natalizi, l’offerta gastronomica, le luci scenografiche e l’atmosfera festiva richiamano turisti da tutto il mondo, arricchendo l’ampia proposta culturale e paesaggistica che il Canton Vaud offre tutto l’anno.
Canton Vaud in tutte le stagioni
«Nel 2024 abbiamo accolto circa 300.000 visitatori e quest’anno ci stiamo attestando su questa cifra», dichiara Levente Gyorgy-Mozes, markets manager del Canton Vaud. «Dagli anni della pandemia la crescita è stata costante e nel 2024 abbiamo registrato un record assoluto, superando i numeri pre-Covid». Lo scorso anno i pernottamenti nel Cantone sono stati 66.555; esclusi i dati relativi a novembre e dicembre -periodo di grande richiamo dei mercatini- fino ad ottobre 2025 i pernottamenti sono stati 55.317. «Confrontando il periodo gennaio-ottobre 2024 con quello di gennaio-ottobre 2025, il numero di pernottamenti dei turisti italiani nel Canton Vaud mostra un aumento del 3,5% nel 2025, che corrisponde alla nostra strategia di crescita».
L'Italia in questo territorio rappresenta un mercato in continuo sviluppo. Nella promozione della destinazione attraverso fiere, fam trip ed eventi dedicati ai media per promuovere il Canton Vaud insieme a Montreux o Losanna, ci si concentra in particolare sul Nord Italia (Piemonte e Lombardia), puntando sui mercatini di Natale e sui weekend in treno, per famiglie e coppie: «Insieme all’Ufficio del Turismo Svizzero in Italia, continueremo a puntare sul mercato italiano anche nel 2026», conclude Levente Gyorgy-Mozes, precisando: «Prevediamo di mantenere una crescita compresa tra il 3,5% e il 5% anno su anno».
(Elisa Biagioli)
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[post_content] => Conto alla rovescia a Riyadh per il ritorno della Supercoppa italiana di calcio che, tra il 18 e il 22 dicembre vedrà impegnate Milan, Inter, Napoli e Bologna nella sfida per il titolo allo stadio Al-Awwal Park: in programma le due semifinali a eliminazione diretta (Napoli-Milan il 18 dicembre e Bologna-Inter il 19 dicembre) e la finale tra le squadre vincenti (il 22 dicembre).
Una competizione che torna per la sesta volta in Arabia Saudita e che non sarà solo un momento di grande calcio internazionale, ma anche l’occasione per scoprire una città sorprendente, in piena trasformazione e ricca di esperienze da vivere prima e dopo il match.
Riyadh continua a trasformarsi e a sorprendere. La capitale saudita, in costante evoluzione, cresce tra nuovi distretti creativi, musei d’avanguardia e un’offerta gastronomica internazionale che la rende una delle città più dinamiche del Medio Oriente. I visitatori troveranno una metropoli vibrante, sicura e ricca di eventi: dai festival culturali agli spettacoli dal vivo, fino ai mercati tradizionali e ai grandiosi siti storici e Unesco.
Tra le numerose esperienze da vivere spiccano la visita a Diriyah, antica capitale dello Stato saudita e sede del quartiere storico di At-Turaif, patrimonio mondiale dell'Unesco; Boulevard City, un vero epicentro dell’intrattenimento dove spettacoli dal vivo, ristoranti innovativi, caffè di design e installazioni luminose; Kingdom Centre, l’iconico grattacielo di Riyadh, con il suo celebre “Sky Bridge”, offre una vista panoramica mozzafiato sulla capitale; Edge of the World, a meno di un’ora dalla città, questa escursione conduce a scogliere panoramiche che sembrano cadere nel vuoto, offrendo scenari desertici infiniti e tramonti spettacolari.
Riyadh offre un'ampia selezione di soluzioni ricettive, combinando marchi di lusso internazionali con proprietà progettate con cura che riflettono il carattere della città. Dagli hotel storici nel cuore della capitale ai tranquilli rifugi appena oltre la città, i visitatori troveranno opzioni di soggiorno che bilanciano comfort, design e accesso ai quartieri e alle esperienze chiave di Riyadh.
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L’Italia conferma il suo ruolo di grande potenza alberghiera in Europa. Con 32.943 strutture e circa 2,3 milioni di posti letto, il nostro Paese è al primo posto nell’Unione Europea per numero di hotel, camere e disponibilità di letti, con una quota del 20,3% degli alberghi e del 17,7% dei posti letto complessivi dei 27 Paesi UE, secondo i dati Eurostat 2024 elaborati dal Centro Studi Turistici per Assohotel Confesercenti.
Il confronto con i principali competitor conferma la forza del modello italiano: la Germania si colloca al secondo posto con 29.407 alberghi e oltre 1,9 milioni di posti letto, seguita dalla Spagna con 19.985 strutture e più di 2 milioni di letti e dalla Francia con 17.386 hotel e quasi 1,4 milioni di posti letto. Si tratta di un sistema fatto in larga parte di piccole e medie imprese, ma che dà vita a “grandi alberghi” a pieno titolo: una struttura italiana media conta oltre 33 camere e quasi 70 posti letto, valori pienamente comparabili con quelli delle maggiori destinazioni europee.
Domanda
Anche sul fronte della domanda il sistema alberghiero italiano mostra una performance di primo piano. Nel 2024 gli hotel del nostro Paese hanno registrato circa 283,9 milioni di pernottamenti, terzo valore assoluto nell’Unione dopo la Spagna (363,1 milioni) e la Germania (300 milioni). L’Italia consolida così la propria posizione tra le destinazioni più scelte in Europa per il soggiorno in albergo, contribuendo in modo determinante alla competitività turistica nazionale e alla tenuta economica dei territori.
Positivo anche l’indicatore di utilizzo dei posti letto: con un tasso di occupazione netta del 52,4%, gli alberghi italiani superano la media UE del 49,4%, a conferma di una buona capacità di intercettare e fidelizzare la domanda, valorizzando la qualità dell’ospitalità e l’integrazione con l’offerta territoriale.
“Questi numeri smentiscono l’idea di un’Italia fatta solo di piccoli alberghi marginali”, commenta Nicola Scolamacchia, presidente nazionale di Assohotel Confesercenti. “Il nostro è un grande sistema alberghiero europeo - sottolinea - capillare, radicato nei territori e capace di competere con i principali Paesi competitor. È un patrimonio di ‘piccole imprese, grandi alberghi’ che va riconosciuto e valorizzato come uno degli asset strategici del turismo italiano e dell’economia nazionale”.
Avanguardia
“Crediamo che essere leader nell’ospitalità europea ci autorizzi - prosegue Scolamacchia - quasi imponga, di essere all’avanguardia anche nella normativa di settore, non mutuando necessariamente ciò che altri paesi o l’Europa propone ma anzi offrendo soluzioni basate sulla nostra lunga tradizione ed affermata capacità di attrarre e soddisfare una clientela variegata.”
“C’è ancora lavoro per far crescere i flussi turistici in Italia - conclude il presidente - così da far corrispondere alla leadership nei posti letto anche quella dei pernottamenti. Come dimostrano i dati più recenti, al nostro Paese non manca di certo l’appeal per attrarre un sempre crescente pubblico internazionale. Occorre tuttavia lavorare per velocizzare l’emissione dei visti turistici – oggi freno per l’incoming da alcuni Paesi -, facilitare la raggiungibilità sia con il sistema aeroportuale sia con la viabilità interna, continuare a incentivare gli investimenti privati, certi che ogni euro di sostegno offerto agli imprenditori che operano nel settore alberghiero si moltiplica e genera un indotto che rimane interamente sul nostro territorio.”
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La Costa Azzurra rafforza il suo legame con il mercato italiano e presenta a Milano le novità e i grandi eventi in programma tra il 2025 e il 2026, confermandosi una destinazione capace di vivere dodici mesi all’anno tra mare, montagna, cultura, enogastronomia e grandi appuntamenti internazionali.
Ad aprire l’incontro è stata Sandrine Buffenoir, direttrice di Atout France Italia, che ha sottolineato il valore strategico della relazione con l’Italia:
«La vostra presenza dimostra ancora una volta la forza dei legami che uniscono la Costa Azzurra all’Italia: legami culturali, turistici ed economici, ma soprattutto umani. Grazie al lavoro della stampa italiana continuiamo a costruire ponti, sviluppare progetti comuni e far conoscere la magia della nostra destinazione a un pubblico sempre più ampio».
Al centro della presentazione, affidata a Claire Béhar, direttrice di Côte d’Azur France Tourisme, un’offerta sempre più diversificata: dai grandi progetti museali – con istituzioni come il Mamac di Nizza, il Museo delle Belle Arti e il Musée Bonnard Le Cannet – fino alla proposta outdoor che unisce mare e montagna, con 600 chilometri di piste sciistiche a soli 90 minuti dalla costa. «La Costa Azzurra è una destinazione dai paesaggi unici, che cambia volto in ogni stagione. Si può sciare di giorno e cenare vista mare la sera: è questa la nostra firma», ha dichiarato Béhar.
Ampio spazio anche alla gastronomia, ai mercati e allo street food locale, oltre ai grandi eventi di richiamo internazionale: dalla cerimonia Michelin al Grimaldi Forum di Monaco il 16 marzo, ai festival, alle manifestazioni sportive come l’arrivo finale del Tour de France Femminile a Nizza, fino agli anniversari che segneranno il 2026, tra cui i 100 anni di Fragonard e i 20 anni delle Plages Électroniques di Cannes.
Sul fronte dell’ospitalità, la destinazione continua a investire nella qualità con nuove aperture alberghiere di alto profilo, mentre cresce l’accessibilità dall’Italia grazie ai collegamenti aerei diretti con Nizza da Napoli, Roma, Venezia e Firenze.
I numeri confermano l’importanza del mercato italiano: 945.000 pernottamenti nel 2024, con una permanenza media di 5,3 notti, e un dato particolarmente significativo: il 37% dei visitatori italiani ha scelto la Costa Azzurra per la prima volta.
«L’Italia è da sempre uno dei nostri mercati chiave, per vicinanza culturale, facilità di accesso e fedeltà», ha concluso Claire Béhar. «Vi aspettiamo non solo lungo la costa, ma anche nelle aree centrali e montane, autentiche e ancora da scoprire».
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