16 May 2024

Italia e Borneo più vicini grazie al progetto dell’associazione Osculati

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Targa_DettaglioUna via tutta italiana per raggiungere il Borneo. A 150 anni dalla straordinaria spedizione esplorativa di Odoardo Beccari, massimo botanista nella storia tricolore, il Belpaese rilancia un ponte privilegiato di collaborazione con la Malesia e la terza più grande isola del mondo. Il progetto, elaborato dal giornalista Alberto Caspani per l’associazione “Gaetano Osculati” di Biassono,  è patrocinato dalla Società Geografica Italiana, che già nel quadriennio 1865-1868 fu impegnata in prima linea, grazie alla partecipazione al viaggio nel Sud-est asiatico del suo futuro presidente Giacomo Doria. Caspani sarà dunque ambasciatore in Borneo, portando in dono una targa commemorativa al museo del Sarawak di Kuching, la capitale dell’isola dove il nome di Beccari è oggi paradossalmente più popolare che in Italia, avendo contribuito a riconoscere oltre 130 specie di palme, nonché insetti, conchiglie e animali, dischiudendo al mondo di allora usi e costumi delle più insidiose tribù di cacciatori di teste. Sarà il primo passo per rimappare ufficialmente l’itinerario seguito da Beccari, che si spinse sino all’isola di Labuan e al sultanato di Brunei, integrando le osservazioni di allora con alcune sensazionali scoperte archeologiche odierne, emerse dal fitto della giungla centrale dell’isola: la “nuova” via non punta soltanto ad offrire un’opportunità di avvicinamento al Borneo dalla sua prospettiva originaria, ma a conferire anche ulteriore slancio alle relazioni fra Italia e Malesia. «In un periodo in cui la crisi economica e geopolitica sta portando a un ripiegamento dei nostri orizzonti – ha dichiarato Caspani – occorre adottare nuovi modelli operativi che permettano di fare rete, in modo tale che cultura, turismo e commercio possano meglio compenetrarsi e trarre reciproco giovamento. Non a caso “La via di Odoardo Beccari”, a fianco dell’azienda vitivinicola “Vignavecchia” gestita nel Chianti dagli eredi dell’esploratore, vede coinvolte diverse realtà internazionali, dai giardini di Kew Garden a Londra (dove lo scorso febbraio è stato celebrato il nostro esploratore, che lì conobbe Charles Darwin e il rajà del Sarawak), alla Palm&Cicad Societies d’Australia per arrivare al museo delle Culture di Lugano. La spedizione, al via dal 25 luglio, durerà circa un mese e prevede una serie di aggiornamenti “in presa diretta” (là dove le condizioni di viaggio lo renderanno possibile), sul modello dei dispacci un tempo inviati alla Società Geografica Italiana: al posto di missive ingiallite oggi saranno però i lanci sul web e sui social network degli enti coinvolti a raccontare il nuovo volto del Borneo.

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