29 ottobre 2021 14:50
La ventiduesima assemblea del Wttc si svolgerà a Riyadh, in Arabia Saudita, alla fine del 2022. L’evento seguirà il prossimo Global Summit che si terrà a Manila, nelle Filippine, dal 14 al 16 marzo 2022.
«Fin dall’inizio, quando la pandemia ha portato i viaggi internazionali a un arresto quasi totale, l’Arabia Saudita ha dimostrato il suo impegno totale per il nostro settore, assicurando che sia rimasto in prima linea nell’agenda globale – ha dichiarato Julia Simpson, presidente e ceo del Wttc, parlando dalla Future Investment Initiative a Riyadh -. È stata determinante nel guidare la ripresa di un settore che è fondamentale per le economie, i posti di lavoro e i mezzi di sussistenza in tutto il mondo. Per questo siamo grati e vogliamo riconoscere i loro incredibili sforzi portando direttamente qui, il prossimo anno, il settore Global Travel & Tourism».
«Accolgo con favore la decisione di scegliere l’Arabia Saudita come paese ospitante del prossimo Wttc Global Summit nel 2022 – ha commentato Al Khateeb, ministro del turismo dell’Arabia Saudita -. Questa è un’occasione unica per il settore privato e per il governo che insieme possono ridisegnare il turismo per il futuro, ed è fantastico tenere questo evento nel Regno. E’ il riconoscimento della leadership saudita per aiutare il settore del turismo globale a riprendersi e, soprattutto, a diventare più sostenibile”.
L’ultima indagine del Wttc evidenzia che il settore turistico del Medio Oriente quest’anno è destinato a crescere del 27,1%, davanti a Europa e America Latina; inoltre, con il dovuto sostegno dei governi all’industria turistica, i posti di lavoro nel settore potrebbero raggiungere 6,6 milioni nel 2022, avvicinandosi così ai livelli pre-pandemici.
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«La nostra associazione ha intrapreso un cammino sostenibile nell’intento di contribuire, attraverso la cucina e l’ospitalità, alla costruzione di un mondo più rispettoso e più solidale, in armonia con il pianeta - commenta il presidente, Laurent Gardinier -. È un onore per me accogliere nella famiglia Relais & Châteaux questi nove nuovi associati che condividono gli stessi nostri valori e una passione comune per la bellezza e il gusto».
All’estremità di una penisola che si protende nelle acque del lago di Como, il Relais & Châteaux Grand Hotel Villa Serbelloni occupa la posizione più bella di Bellagio. Costruita nel 1854, incarna la raffinatezza delle ville aristocratiche che costeggiano le rive del Lario. L’hotel è gestito da quattro generazioni dalla famiglia Bucher, che si impegna con onore a portare avanti la tradizione dell’accoglienza dei palazzi dell’epoca del Grand Tour nel XIX secolo. Camere e suite sono tutte diverse e impregnate di un’eleganza classica. Momenti indimenticabili sono assicurati anche al tavolo del ristorante Mistral e sulla terrazza della Goletta, in cui lo chef Ettore Bocchia firma un menù dai sapori mediterranei. Infine, una spiaggia privata con un nuovo Beach Club, e Spa di 1.500 m² dotata di attrezzature all’avanguardia con piscina, completano questa pausa di puro relax.
A nord di Firenze, la collina Montughi ospita uno dei luoghi più sereni e tranquilli del capoluogo della Toscana. In un’antica villa residenziale, il Relais & Châteaux Borgo Pignano Florence si estende su cinque ettari di giardini paesaggistici, caratterizzati da una grande varietà di alberi e affacciati su una splendida piscina di 30 metri. L'hotel, la cui apertura è prevista nel 2026, è stato oggetto di una ristrutturazione completa, che ha trasformato una graziosa dimora privata in una struttura di lusso. Le 32 camere e suite sono dislocate nella villa principale e nelle altre quattro strutture immerse nella vegetazione. Per un soggiorno più intimo, le famiglie o i gruppi di amici potranno optare per le cinque camere di Villa Sosta, con giardino e piscina privata. Due i ristoranti: Essenza, una tavola gourmet guidata dallo chef Stefano Cavallini, e Cedrus, aperto nella bella stagione in un ambiente conviviale, al centro del giardino.
Le altre novità sono: il Relais & Châteaux Susana Balbo Winemaker’s House & Spa Suites, a Mendoza, Argentina; il Relais & Châteaux The Sarvato a Jaipur, India; il Relais & Châteaux Le Tikehau, Tikehau, in Polinesia francese; il Relais & Châteaux Prestonfield House, a Edimburgo; il Relais & Châteaux L'Auberge de L’Ill - Hôtel des Berges & Spa, Illhaeusern, Francia; il Relais & Châteaux Awasi Santa Catarina a Governador Celso Ramos, in Brasile; il Relais & Châteaux Gōra Kadan Fuji a Subashiri, in Giappone.
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Si è concluso venerdì scorso a Roma, presso la sede di Unioncamere, il IV Summit nazionale sull’economia del mare-Blue Forum. Al centro del confronto, la necessità di un nuovo approccio strategico per valorizzare il potenziale della Blue Economy italiana, in vista della pianificazione marittima nazionale 2026–2028.
Durante i tre giorni di lavori, è emersa l'urgenza di costruire una governance più chiara, fondata su semplificazione normativa, investimenti mirati, innovazione tecnologica e valorizzazione del capitale umano. I dati del XIII Rapporto Nazionale sull’Economia del Mare 2025 a cura di Centro Studi delle Camere di commercio Guglielmo Tagliacarne - Unioncamere – OsserMare, parlano chiaro: 232.841 imprese, oltre un milione di posti lavoro, e un valore aggiunto pari all’11,3% del Pil. Numeri che confermano il peso crescente del comparto, in particolare nel Mezzogiorno.
«Dobbiamo riconoscere al mare un ruolo centrale nelle strategie economiche nazionali» ha affermato Giovanni Acampora, presidente di Assonautica Italiana, Si.Camera e Camera di commercio Frosinone Latina, mentre Andrea Prete, presidente di Unioncamere, ha evidenziato come il settore abbia registrato una crescita del 2% nel numero di imprese tra il 2022 e il 2024, a fronte di un calo generale del 2,4%.
Il Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, Nello Musumeci, ha ricordato l’importanza della nuova struttura di governo dedicata al mare, mentre Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy, ha definito la Blue Economy «un asset strategico al pari della space economy». Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo ha sottolineato come «l’Italia sia la terza economia blu d’Europa: ora dobbiamo trasformare questo primato in leadership concreta» e Raffaele Fitto, Vice Presidente della Commissione Europea, ha ribadito l’impegno dell’Unione europea per uno sviluppo marittimo sostenibile attraverso il Pnrr e riforme strutturali.
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I voli saranno in vendita a breve, mentre i collegamenti inizieranno a marzo 2026, con Medina che invece decollerà il prossimo novembre. Queste ultime aggiunte portano il numero totale delle nuove destinazioni di Etihad per il 2025 a 27, dopo i precedenti annunci di rotte annuali e voli stagionali.
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Etihad ha già celebrato i voli inaugurali verso quattro nuove destinazioni quest'anno – Praga, Varsavia, Sochi e Atlanta – ed è pronta ad aggiungere altre 13 rotte prima della fine dell'anno.
L'annuncio arriva pochi giorni dopo che Etihad ha presentato tre nuove destinazioni estive stagionali per il 2026: Cracovia in Polonia, Salalah in Oman e Kazan in Russia, tutte destinate a operare durante i mesi di maggior traffico.
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Voihotels e Wwf Italia insieme per coniugare ospitalità di qualità e impegno concreto per la tutela della natura: nasce con questo obiettivo la nuova partnership che si inserisce nel solco della campagna Our Nature del Wwf, che punta a fermare la perdita di habitat e specie entro il 2030, contribuendo al ripristino degli ecosistemi e all’espansione delle aree protette in Italia e nel mondo.
Cuore della collaborazione è il sostegno al sistema delle Oasi Wwf, oltre 100 aree protette, per un’estensione complessiva di circa 27 000 ettari, distribuite in 19 regioni italiane. Le Oasi rappresentano un modello concreto di gestione e conservazione, ospitano più di 130 progetti di conservazione, accolgono ogni anno circa 350 000 visitatori e coinvolgono una rete di oltre 1 000 volontari.
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Questo accordo si inserisce nel più ampio impegno del gruppo alberghiero per l’ambiente, già attivo da anni attraverso la riduzione della plastica monouso, il ricorso a energia elettrica proveniente quasi interamente da fonti rinnovabili, la promozione di prodotti biologici e a chilometro zero, la riforestazione in aree tropicali, la raccolta differenziata e iniziative di eco-design. La catena è inoltre certificata secondo lo standard internazionale Gstc (Global Sustainable Tourism Council) che promuove la sostenibilità e la responsabilità sociale nel settore turistico, con l’obiettivo di massimizzarne i benefici e contenerne l’impatto.
Wwf e Voihotels esploreranno possibili sviluppi futuri per proseguire nel percorso di riduzione dell’impatto, limitazione dello spreco di risorse e avvicinamento degli ospiti alla Natura durante il soggiorno nei resort della catena alberghiera.
«La collaborazione con il Wwf rappresenta per noi un passo importante. Siamo convinti che unire le forze con una realtà così riconosciuta possa arricchire ulteriormente l’esperienza dei nostri ospiti e valorizzare i territori in cui operiamo» afferma Paolo Terrinoni, ad Voihotels.
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Per Qc Spa of Wonders, l'accordo accelererà i piani di sviluppo dell'azienda, che oggi raggruppa 12 spa e hotel, con quattro nuove aperture pianificate in Italia nei prossimi anni e diverse iniziative in pipeline in Europa e negli Stati Uniti.
La partnership vede al centro Spa Property Fund (Spapf) un fondo immobiliare gestito da Bnp Paribas Reim Luxembourg con QC Spa of Wonders come operatore esclusivo degli immobili del fondo. Dopo l’acquisto dell’iconico immobile Qc Terme San Pellegrino, il fondo ha recentemente acquisito un immobile in Viale Certosa a Milano che sarà oggetto di una profonda trasformazione in spa e hotel gestiti da Qc Spa of Wonders.
L’obiettivo di Spapf è quello di creare una piattaforma unica specializzata in spa e spa-hotel interamente locati a QC Spa of Wonders. Il fondo investe sia in immobili già operativi, sia in immobili da riposizionare per far fronte ai piani di crescita e sviluppo di Qc Spa of Wonders. Il fondo, a partire dai 120 milioni di euro circa di valore degli immobili già acquistati e degli investimenti in pipeline, ha l’obiettivo di creare un portafoglio dal valore complessivo di € 300 milioni.
Qc Spa of Wonders si è aggiunta agli investitori di Spapf facendo il suo ingresso come investitore di rilievo all’interno del fondo stesso.
«Crediamo fortemente nei fondamentali e nella crescita del settore in quanto i consumi basati sulle esperienze, specialmente dopo la pandemia, sono sempre più favoriti dai consumatori. Bnp Paribas Reim vanta una profonda esperienza di partnership con operatori specialistici nell’ambito dell’ospitalità, facendo leva sulla combinazione di team locali, nel caso di questa partnership del team italiano di Acquisition guidato da Pietro Moro, e di un team specialistico cross-country, con la divisione recentemente creata di Hospitality & Healthcare sotto la direzione di Paul Darribère» commenta Vincenzo Nocerino, Global cio di Bnp Paribas Reim.
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Attualmente, gli Emirati Arabi offrono il visto all'arrivo a 85 Paesi e ai 5 Paesi del Ccg. Anche il Qatar e l'Oman offrono il visto d'arrivo gratuito, a seconda della durata del soggiorno, ai cittadini di circa 100 nazionalità. I visitatori di Bahrain, Kuwait e Arabia Saudita devono richiedere un visto elettronico. Il Kuwait è l'ultimo a fornire un visto elettronico di 90 giorni, disponibile dal 1° luglio 2025.
Il nuovo sistema di visti del Ccg, che ricalca il visto europeo di Schengen, consentirà ai viaggiatori di spostarsi liberamente tra i sei Stati membri con un unico permesso di ingresso. L'obiettivo è quello di incentivare il turismo regionale, incoraggiare soggiorni più lunghi e posizionare il Golfo come destinazione turistica collettiva globale.
Come riporta Travelmole, l'iniziativa rappresenterebbe un passo fondamentale per realizzare le strategie di diversificazione turistica della regione. Semplificando i viaggi transfrontalieri, il blocco spera di attirare un maggior numero di visitatori internazionali promuovendo itinerari multi-paese. I viaggiatori potrebbero organizzare, ad esempio, un viaggio che inizia a Dubai, prosegue a Muscat e termina a Riyadh, senza la necessità di richiedere visti separati.
Secondo i dati pubblicati lo scorso dicembre dal Centro statistico del Ccg, nel 2023 i sei paesi del Golfo hanno accolto circa 68,1 milioni di turisti internazionali. Una cifra che rappresenta un aumento del 42,8% rispetto al 2019. Le entrate totali del turismo internazionale nei Paesi del Ccg sono aumentate del 28,2% alla fine del 2023 rispetto al 2019. Le entrate hanno raggiunto i 110,4 miliardi di dollari.
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Il ministro per la protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci ha ricordato l’importanza della nuova struttura di governo dedicata al mare, mentre Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy, ha definito la Blue Economy “un asset strategico al pari della space economy.” Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo ha sottolineato come “l’Italia sia la terza economia blu d’Europa: ora dobbiamo trasformare questo primato in leadership concreta,” e Raffaele Fitto, vice presidente della Commissione ruropea, ha ribadito l’impegno dell’Ue per uno sviluppo marittimo sostenibile attraverso il Pnrr e riforme strutturali.
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Durante l’evento “Idee Per Viaggiare: il prossimo capitolo è digitale”, l’operatore ha presentato il proprio percorso di transizione tecnologica. Nella cornice del Bosco di IpV, sono stati coinvolti i partner digitali Salesforce, Genesys, GP Solutions, Travelport ed Experience Cloud Consulting, con cui l’azienda sta sviluppando una nuova infrastruttura digitale.
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In questo nuovo ecosistema tecnologico, l’elaborazione di una proposta di viaggio non necessita più della consultazione simultanea di molteplici fonti come lo storico dei rapporti con l’agenzia di viaggi, i dati sul cliente finale, la disponibilità di voli e sistemazioni alberghiere. I consulenti, ora, «risparmiando tempo sulle operazioni di raccolta, confronto e compilazione dei dati, hanno modo di dedicarsi completamente alla consulenza creativa, strategica e personalizzata», spiega Andrea Nike Curzi, innovation manager di Idee Per Viaggiare. «Vogliamo restituire ai nostri consulenti e agli agenti di viaggio la risorsa più preziosa: il tempo. Tempo per ascoltare, per capire, per sorprendere. La tecnologia si occuperà di ciò che è ripetitivo, di ciò che richiede operazioni meccaniche. Le persone si occuperanno della magia, ciò che crea viaggi indimenticabili».
L’operatore ha scelto di avvalersi della collaborazione di Agostino Oliveri, già dpo dell’azienda, alla posizione di chief artificial intelligence officer (Caio). Una nomina strategica in anticipo sulle scadenze dettate dalle istituzioni, che sottolinea l'impegno dell’azienda per un'innovazione responsabile e all'avanguardia in conformità con il nascente Regolamento AI Act dell'Unione europea.
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«Immaginiamo un nostro consulente nel 2026, al lavoro su una richiesta di un cliente di un’agenzia di viaggio - continua Andrea Nike Curzi -. Il nostro consulente si rivolge al suo copilota, un agente di intelligenza artificiale basato su tecnologie come Agentforce, della famiglia Salesforce: conversano, approfondiscono, si confrontano. Il copilota, nel giro di pochi istanti, traccia tre itinerari incrociando le richieste dell’agenzia e lo storico dei viaggi del suo cliente con recensioni verificate, disponibilità di voli, strutture e guide locali. Presenta al nostro consulente delle vere e proprie narrazioni, ognuna con un'anima diversa: una più avventurosa, una più a sfondo culturale, una più contemplativa. Il nostro consulente analizza le tre proposte, sceglie la più adatta, la plasma con la sua esperienza, ci aggiunge quella piccola deviazione che renderà il viaggio leggendario».
Per quanto riguarda l’anno in corso, «Il 2025 è un anno che vede ancora il segno più davanti – continua il ceo -. Gli ultimi mesi non sono stati esaltanti, ma non è un dramma. Forse perché l’intuizione che abbiamo avuto anni fa, di farci riconoscere su più destinazioni e sviluppare linee di business parallele, oggi ci sta aiutando».
(Elisa Biagioli)
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[post_content] => La Sagat, società di gestione dell’aeroporto Pertini di Torino, tira la somme al giro di boa del 2025. Un anno positivo, consolidato dai dati positivi del 2024 e dall’annuncio, pochi giorni fa, di nuovi piani di investimenti di Ryanair. Andrea Andorno, ad di Torino Airport, ha concesso a Travel Quotidiano una breve intervista che sintetizza un andamento che, seppure con fisiologici picchi e flessioni stagionali, è in costante progressione.
«L’anno è partito bene in termini di performance. La winter season si è chiusa con una crescita a doppia cifra che ha superato il 10%, la summer in corso regista un incremento lievemente inferiore allo scorso anno ma comunque positivo, ma solo a settembre potremo fare un bilancio reale. I charter neve fino a marzo hanno dato risultati più che apprezzabili. In novembre poi, ci attendiamo una super crescita che ci fa sperare di avvicinarci sempre più ai 5 milioni di passeggeri annui. Obiettivo non così lontano. Soprattutto se si considera che potremmo assistere con elevati standard di qualità fino a 8/9 milioni di passeggeri».
Ryanair, prima low cost operativa da Caselle – seguita da Wizz Air – ha un ruolo più che significativo nella crescita dell’aeroporto torinese. L’offerta della compagnia irlandese per la prossima stagione sarà molto bilanciata, con incremento di voli sia su scala domestica che internazionale. Alcune sono rotte già servite riformulate secondo frequenze ed orari che vanno maggiormente incontro sia alle esigenze di chi viaggia per lavoro, sia a quelle dei turisti. Voli che permetteranno a un numero ancora maggiore di turisti di visitare Torino e il Piemonte, oltre ad offrire combinazioni di viaggio più comode per chi vi risiede, a vantaggio di un turismo attento ad una crescita della rotta nei due sensi.
Nel segnalare una significativa crescita di destinazioni come Madrid e Siviglia, Andorno afferma: «L’aumento delle frequenze, i nuovi voli attivi dalla prossima stagione e l’arrivo di una nuova macchina dall’ultimo week end di ottobre fanno di Ryanair un partner ormai consolidato con cui abbiamo un dialogo continuo e che cambia numeri dell’aeroporto. Ma noi parliamo con tutti i vettori e l’idea è di ampliare il network».
«Negli ultimi anni è cambiato il modo di viaggiare ad anche l’approccio dell’utenza – conclude Andorno con una visione ad ampio raggio - Gli avvenimenti degli ultimi anni, dal Covid alle crisi politiche, hanno certo influito. Abbiamo perso i voli su Russia e Ucraina, sono cambiati i target, ma la voglia di viaggiare permane. Molti sono ora più orientati a fare una esperienza. E i grandi eventi di caratura internazionale che Torino sempre più organizza e supporta – dal Kappa Futur Festival che ha portato molto pubblico da Olanda e Gran Bretagna, agli Atp Finals, da Artissima a la Vuelta che quest’anno per la prima volta partirà dall’Italia - sono un’ottima vetrina e aprono a più mercati, ma è un trend che deve essere finalizzato e sostenuto tutto l’anno, e che può rivelarsi un invito a tornare.
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L’ultima grande novità, nel luglio 2024, era stata la ripresa del volo per Istanbul operato da Turkish Airlines che consente di raggiungere in coincidenza oltre 300 destinazioni in Medio ed Estremo Oriente, Africa e Americhe. Andorno non dice di più, ma l’impressione è che qualcosa bolla in pentola e che l’operazione di Ryanair su Torino potrà fare da traino ad investimenti di altri vettori.
(Federica De Luca)
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