2 febbraio 2022 09:30
Giordania, il Wadi Rum
La Giordania avanza a grandi passi nel 2022 ponendo l’accento sul nuovo brand “Giordania, Kingdom of Time, il Regno del Tempo“, che sarà al centro di una “campagna di comunicazione e promozione volta, tra l’altro, a ottenere più visibilità e fare co-branding”. Lo spiega Abed Al-Razzaq Arabiyat, amministratore delegato del Jordan Tourism Board, in un’intervista con Itb News.
Nel mirino della nuova campagna i mercati che rivestono un ruolo primario per la Giordania: “La priorità assoluta è l’Europa, oltre ai Paesi del Golfo arabo – prosegue l’ad -. Sono importanti per noi e abbiamo stanziato il budget per le attività di marketing in entrambi i mercati. In termini di profilo del viaggiatore, ci rivolgiamo a quello che chiamiamo il ‘viaggiatore intrepido‘: esploratori e viaggiatori indipendenti, attivi e dotati di poteri digitali che cercano esperienze significative e approccio umano.
Abed Al-Razzaq Arabiyat sottolinea come la Giordania sia un luogo “dove si può letteralmente toccare con mano tutto il tempo geologico e la storia umana, dove il tempo può accelerare in un vivace centro cittadino, o andare al rallentatore durante un’immersione nelle foreste di coralli sottomarini del mar Rosso di Aqaba. O, addirittura, arrivare a un’immobilità totale nel deserto del Wadi Rum, sotto un limpido cielo stellato”.
Un paese di dimensioni ridotte, certo, “pieno di natura ed esperienze incredibilmente diverse. Molti vedono la Giordania come un paese soleggiato e pieno di palme: ma al nord abbiamo le foreste, poi al centro c’è la Rift Valley, la più grande depressione mondiale con il mar Morto. Abbiamo il mare, le montagne, la savana africana. Guardando alle esperienze turistiche, possiamo soddisfare tutte le esigenze e le nicchie di mercato. Lo slogan riflette i sapori, riflette i sensi, riflette l’autenticità in tutte le esperienze offerte”.
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Il 2025, anno del Giubileo, rappresenta un’opportunità unica per promuovere la Giordania come destinazione spirituale, sostenuta dalla mostra “Giordania: alba del cristianesimo”, in programma a Roma dal 31 gennaio al 28 febbraio.
Con uno sguardo positivo verso il 2025, la Giordania punta a sostenere il turismo, grazie alla recente tregua che ha interrotto il conflitto israelo-palestinese e alla ripresa dei voli low cost in primavera.
Durante la fiera il Jordan Tourism Board presenterà alla stampa le nuove iniziative promozionali e i progetti pianificati per il 2025, con l’intento di rassicurare il pubblico sulla situazione pacifica del Paese e rafforzare il messaggio di “continuità operativa”.
Nell’anno del Giubileo cristiano, il governo giordano punta sulla ripresa del turismo religioso, grazie a cinque siti riconosciuti dal Vaticano, che comprendono il sito del battesimo sul fiume Giordano (Betania o Maghtas), dove lo scorso 10 gennaio il segretario di stato Vaticano, cardinale Pietro Parolin, ha inaugurato la nuova Chiesa del Battesimo. La mostra “Giordania: alba del cristianesimo” organizzata dal Ministero del turismo e delle antichità del Regno Hashemita in collaborazione con il Vaticano, in programma al Palazzo della Cancelleria a Roma dal 31 gennaio al 28 febbraio, esporrà oltre 80 reperti di arte cristiana provenienti da 34 siti archeologici.
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«Siamo entrati nel 4 anno di attività – spiega Paolo Manca ad del gruppo – ma l’obiettivo delle 500 camere è stato raggiunto con 2 stagioni di anticipo sulla tabella di marcia. Continuiamo a guardarci intorno per rafforzare la nostra presenza: su Ogliastra ed Oristano, per esempio, abbiamo solo 2 strutture. Un espansione equilibrata ma soprattutto in linea con il progetto iniziale che punta alla condivisione di un brand, di valori comuni, di un’offerta fatta di strutture indipendenti ma gestite sotto un unico capello».
Il Felix Hotels Costa Serena (Palau), l’ultimo entrato, si è unito di recente alle altre strutture, l’Hotel Airone (Baia Sardinia), il Country Resort & Restaurant Parco degli Ulivi (Arzachena), l’Hotel Residence Porto San Paolo (Loiri Porto San Paolo), il Residence Hotel Grandi Magazzini (Nuoro), l’Hotel Felix Olbia, l’Hotel La Coluccia (Conca Verde – Santa Teresa Gallura), il Galanias Hotel & Retreat (Bari Sardo) e l’Hotel La Baja (Santa Caterina di Pittinuri).
«Nel 2024 siamo cresciuti del 22% - aggiunge Manca – ed abbiamo registrato due picchi: il +30% sull’Ogliastra e il +56% su Oristano. Nel totale le vendite dirette rappresentano il 50 per cento ed il restante è rappresentato dall’intermediato, tra online ed offline».
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Le prime terme sul lago di Como. Le intende realizzare il gruppo Qc Spa of Wonders, che ha recentemente annunciato il progetto per la conversione dell’ex vellutificio Redaelli di Mandello, per un investimento previsto di circa 20 milioni di euro. L'immobile, si legge sul Corriere della Sera, già di proprietà della società, verrà riqualificato e convertito in un nuovo hotel dotato di 80 camere, una spa, un parcheggio pubblico e uno privato, per un totale di 160 posti auto
Ora il progetto è in mano alla Conferenza dei servizi. Le autorizzazioni dovrebbero giungere entro la fine di aprile, mentre l’inizio dei lavori è previsto per la fine dell’anno. L'apertura delle prime terme del lago di Como sono infine in calendario per la primavera del 2027.
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[post_content] => La storia di Explora Journey inizia nel 2008, racconta Leonardo Massa, vice president Southern Europe di Msc Crociere: «Con l’arrivo della Fantasia abbiamo inserito nella nostra flotta il prodotto Yacht Club. Il concetto era quello di una nave sulla nave: un’area dedicata per offrire al passeggero un’esperienza privilegiata, con un servizio esclusivo. In questi 15 anni lo Yacht Club ci ha dato enorme soddisfazione, facendoci capire che esiste un mercato interessato a questo prodotto. La nostra è un’azienda familiare e gli Aponte hanno voluto cogliere la sfida di interpretare la crociera in modo diverso e ha creato un nuovo brand, dando vita a un progetto che ha portato al varo di Explora I nel luglio del 2023 e di Explora II lo scorso settembre. Il nuovo brand si rivolge a un segmento di clientela che non aveva mai pensato alla crociera come prima scelta di vacanza, un cliente abituato a vacanze di lusso, molto attento al servizio, alla qualità del food e, soprattutto, attratto dall’idea di un viaggio di scoperta. Un percorso di esplorazione di nuove destinazioni, nuove culture e attività, navigando sul mare e vivendo l’armonia dell’Ocean State of Mind. Questo è un tema fondamentale per Explora e per i suoi ospiti, che trascorrono la loro vacanza su navi che sono degli yacht privati, offrono il maggior spazio per passeggero dell’industria e garantiscono una cura estrema del dettaglio. Siamo molto contenti perché oltre a svilupparci con il nostro brand Msc, legato al mercato più ampio, con Explora Journey stiamo crescendo anche nella nicchia legata alle vacanze di lusso».
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[post_content] => Un modo per promuovere le eccellenze turistiche della costiera Amalfitana e della Campania sul mercato internazionale. Il tour operator salernitano Travel Before sarà alla Fitur, in programma dal 22 al 26 gennaio a Madrid. Il to campano sarà presente alla fiera in due stand: il 4G32 dedicato alla promozione delle destinazioni principali del brand e delle esperienze turistiche più esclusive, in condivisione con il comune di Vietri sul Mare, quindi con un focus particolare sulla costiera Amalfitana e sulla provincia di Salerno, con un format che potrebbe essere rinnovato anche nelle future partecipazioni fieristiche. Ma anche allo stand 4C16 negli spazi di Travel To Marketing, con una presenza pensata per raccontare l'autenticità dell'ospitalità italiana attraverso esperienze, tradizioni e paesaggi. Questo stand sarà il punto di riferimento per gli operatori internazionali interessati a scoprire il meglio del turismo made in Italy.
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Come già anticipato lo scorso luglio con l'uscita Ramón Aragonés, dal 1° gennaio di quest'anno Gonzalo Aguilar ha assunto il ruolo di chief executive officer di Minor Hotels Europe & Americas. Aguilar è entrato a far parte del gruppo a ottobre 2024 e succede appunto all’ex ceo Aragonés, che si è ritirato a fine anno e continua a ricoprire il ruolo di membro del consiglio di amministrazione e vicepresidente non esecutivo.
Con oltre 30 anni di esperienza nel settore dell’ospitalità, incluso il suo recente ruolo di leadership come chief operating officer per l’Europa presso Marriott International, Aguilar apporta in Minor Hotels una comprovata esperienza nel guidare la crescita e la redditività. La sua leadership è stata determinante nell’integrazione del brand Ac Hotels in Marriott e nel raggiungimento di importanti traguardi aziendali in un percorso professionale che lo ha visto avanzare rapidamente, partendo dal suo primo incarico come restaurant manager in Colorado.
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[post_content] => Un ente filantropico pensato per rispondere alle sfide del cambiamento climatico attraverso progetti socio-ambientali: la neonata Kel 12 Foundation si pone l'obiettivo di connettere i viaggiatori ad ambienti e comunità umane per generare un impatto positivo sul pianeta, nonché per dare continuità e supporto a tutte le iniziative benefiche intraprese dall’operatore milanese nel corso degli anni.
“La relazione è il concetto chiave che ci ha spinto a dar vita alla fondazione, desiderando promuovere progetti dagli impatti positivi. Grazie alle competenze ecologiche, sociali ed etnografiche acquisite sul campo, insieme siamo infatti in grado di creare opportunità che accrescano la capacità di resilienza delle comunità più a rischio, ma anche la conservazione e il ripristino dei territori", spiega Piergianni Addis: il presidente di Kel 12 Foundation siede nel consiglio di amministrazione dell'ente insieme a Paola Delmonte (una delle protagoniste del settore del social housing in Italia, già direttrice della fondazione Housing Sociale) e a Cristina Motta (chief transformation & organization officer di Intesa San Paolo e già consigliere di amministrazione della fondazione Intesa San Paolo ente filantropico).
Tutti i viaggiatori e le persone interessate potranno dare il loro contributo alle iniziative promosse attraverso Kel 12 Foundation con donazioni dirette o attraverso il 5 per mille. Primo esempio è il progetto Water & Beyond in Ladakh, una delle regioni più remote e fragili dell’India nord-occidentale. Ideato da Angelica Pastorella, laureata in antropologia culturale, etnologia ed etnolinguistica che lavora come sustainability project manager di Kel 12, il piano d’intervento accende i riflettori sull’arida valle dello Zanskar. La regione Himalayana è alimentata in via quasi esclusiva da acque prodotte dal discioglimento della neve e dei ghiacciai, non potendo contare su altre sorgenti o piogge stagionali. Costruiti in quota, i monasteri buddhisti finiscono così per essere alla mercé di riserve idriche sempre più ridotte e difficilmente compensabili mediante canalizzazioni, a causa del notevole dislivello rispetto ai fiumi a valle.
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[post_content] => Wizz Air sarà nuovamente, per il secondo anno consecutivo, title sponsor della Milano Marathon che, giunta alla sua 23ª edizione, è riconosciuta come la maratona più veloce d’Italia, con oltre 10.000 runner attesi per domenica 6 aprile.
Dal 2015, Wizz Air è impegnata in diverse maratone in tutta Europa, con la sponsorizzazione di numerosi eventi podistici in città come Roma, Cluj-Napoca, Londra, Budapest, Debrecen, Skopje, Sofia e Venezia, coinvolgendo ben 129.000 runner solo nel 2024 (+82% rispetto al 2023).
Attualmente, Wizz Air opera con decine di aerei su cinque basi italiane (Roma, Milano, Venezia, Napoli e Catania), servendo oltre 200 rotte verso quasi 90 destinazioni in più di 30 paesi.
«La Milano Marathon incarna la visione di Wizz Air di unire accessibilità e sostenibilità con una passione condivisa per uno stile di vita dinamico e inclusivo - afferma Fruzsina Polácska, brand manager della low cost ungherese -. È uno degli eventi podistici più grandi sponsorizzati dalla nostra compagnia in Europa, e siamo entusiasti che questa gara attragga partecipanti da tutta Italia. Il nostro impegno per il running si estende anche al nostro team, con centinaia di dipendenti Wizz che partecipano ogni anno a eventi podistici sponsorizzati, inclusa la Wizz Air Milano Marathon».
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[post_content] => Prosegue la crescita del gruppo Alpitour, che anche nell'anno finanziario chiuso a fine ottobre vede il proprio fatturato salire del 7%, arrivando a sfiorare i 2,1 miliardi di euro complessivi. E questo nonostante la crisi mediorientale abbia generato un crollo delle prenotazioni verso una destinazione core come l'Egitto. Un calo che è perdurato fino alla scorsa estate, rivela Gabriele Burgio al Corriere della Sera, quando i flussi per il Paese dei faraoni hanno cominciato a riprendersi.
Neos
Nel frattempo. aggiunge il presidente e amministratore delegato della compagnia, Alpitour ha reagito proponendo mete alternative come Capo Verde e la Repubblica Dominicana, grazie anche alla flessibilità garantita dall'avere una compagnia aerea in house. Nell'anno finanziario 2023-34 Neos ha in particolare trasportato 2,3 milioni di passeggeri, di cui 206 mila turisti internazionali in arrivo in Italia. La divisione tour operating ha invece toccato il milione di clienti con i suoi cinque brand, di cui circa 240 mila hanno scelto proprio l'Egitto.
Il futuro del turismo è roseo, prosegue Burgio: secondo il World Travel & Tourism Council nel 2025 e nel 2026 l’industria del travel sarebbe infatti destinata a crescere di una percentuale compresa fra il 3% e il 5% a livello globale, mentre nel 2030 il numero dei viaggi si prevede che raddoppierà rispetto al 2024, passando da uno a due miliardi.
Sviluppi
C'è quindi spazio per ulteriori sviluppi ma ci sono dei colli di bottiglia che ne rallentano l'espansione. Il problema è che aeroporti, aerei e ferrovie sono già al limite, rivela l'a.d. di Alpitour: il gruppo italiano vorrebbe da tempo potenziare la flotta Neos, portandola da 16 a 19 aerei, ma le difficoltà di Boeing stanno rallentando le consegne, tanto che il diciassettesimo vettore arriverà solo ad aprile.
Uno tra i segmenti a maggiore potenziale è poi quello del lusso, in un contesto di mercato che si sta sempre più polarizzando tra fascia alta e bassa. L'idea sarebbe quindi quella di potenziare l'offerta di hotel di alta gamma del brand VRetreats portandola a dieci strutture, ma in questo caso è la concorrenza di fondi e brand internazionali a rendere il progetto più complicato.
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L'anno scorso l'80% del totale investito in strutture alberghiere italiane è arrivato infatti dall'estero, mentre i costi dei contratti di management sono triplicati rispetto al 2019. Senza contare l'appeal che le grandi major dell'hotellerie globale esercitano sugli stessi fondi d'investimento, se non altro per affinità culturale. Nonostante l'Italia abbia visto l'offerta a 5 stelle crescere del 35%, lo spazio per ulteriori sviluppi però ci sarebbe, conclude Burgio: tanto che le proprietà VRetreats nel 2024 hanno viaggiato con tassi di occupazione del 73%.
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