8 novembre 2021 14:40
Trend positivo per l’industria turistica in Francia che, secondo i dati emersi da una recente indagine del Wttc, potrebbe raggiungere entro fine anno una crescita del 34,9%: un passo avanti dunque, rispetto alla ripresa generale prevista per l’Europa (+23,9%,) e a quella globale (+30,7%).
Nel 2019, il contributo del settore turistico al Pil francese ha totalizzato 211 miliardi di euro (8,5% dell’economia nazionale); nel 2020, quando la pandemia ha portato al blocco dei viaggi internazionali, lo stesso dato è sceso ad appena 108 miliardi di euro (4,7% dell’economia nazionale). Ora, secondo le stime del Wttc e in base al ritmo attuale di ripresa, il comparto turistico della Francia può aspettarsi una crescita anno su anno di quasi il 35%, pari a un aumento di 38 miliardi di euro.
La ricerca prosegue mostrando che mentre la spesa interna è destinata ad aumentare del 56,6% anno su anno nel 2021, la spesa internazionale potrebbe diminuire dell’1,9% quest’anno.
Tuttavia, l’anno prossimo, mentre la spesa interna è destinata ad aumentare ancora una volta, con una crescita annua del 9,9%, la spesa internazionale dovrebbe rimbalzare del 67,8%, fornendo a sua volta una massiccia spinta sia ai posti di lavoro che all’occupazione.
In termini di occupazione, il settore francese dei viaggi e del turismo sosteneva quasi 2,7 milioni di posti di lavoro prima che la pandemia colpisse.
«La nostra ultima ricerca mostra che il settore dei viaggi e del turismo in Francia sta cominciando a riprendersi più velocemente dei suoi vicini, anche se c’è ancora molta strada da fare – ha dichiarato Julia Simpson, presidente e amministratore delegato del Wttc -. L’anno scorso la pandemia ha fatto perdere centinaia di migliaia di posti di lavoro in Francia. Quest’anno l’occupazione rimane stabile, ma ci aspettiamo di vedere una grande ripresa dei viaggi e del turismo in Francia l’anno prossimo, finché il paese rimane aperto ai viaggiatori vaccinati».
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L'ampio piano di risparmio varato dall'amministrazione statunitense noto come One Big Beautiful Bill Act, prevede che l'Esta passerà quindi dagli attuali 21 a 40 dollari nel 2026 (la data precisa dell'entrata in vigore non è ancora nota). In altri termini, un aumento di quasi il 90%.
Il governo Usa giustifica l'aumento con la necessità di investire nella modernizzazione dello spazio aereo, nella formazione dei funzionari doganali e nell'installazione di un maggior numero di portali biometrici all'ingresso e all'uscita del Paese. Paese che vuole investire più di 600 milioni di dollari per pianificare e garantire due grandi eventi mondiali: la Coppa del Mondo di calcio (2026) e i Giochi Olimpici e Paralimpici di Los Angeles (2028).
La travel industry a stelle e strisce non può che esprimere timori sull'iniziativa, che potrebbe indurre la clientela straniera ad optare per altre destinazioni di viaggio. Il presidente della U.S. Travel Association, Geoff Freeman, ha spiegato in una nota che queste “nuove tasse ingiustificate sui visitatori stranieri” sono tanto più “difficili da accettare” in quanto gli investimenti annunciati sono destinati a migliorare l'esperienza dei viaggiatori che arrivano negli Stati Uniti.
Più in generale, l'associazione è preoccupata per la riduzione dei finanziamenti a Brand Usa, che quest'anno ha visto tagliare i supporti federali da 100 a 20 milioni di dollari.
Secondo Freeman, “aumentare le tasse per i visitatori internazionali regolari equivale a imporre una tassa su una delle maggiori esportazioni della nostra nazione: la spesa dei viaggiatori internazionali”. L'associazione teme che queste nuove tasse “scoraggino i visitatori in un momento in cui sono già preoccupati per l'accoglienza che ricevono e per il livello dei prezzi”.
Trend negativo degli arrivi da oltreoceano
Dall'insediamento del presidente Trump, il turismo internazionale ha imboccato una parabola negativa. Lo scorso giugno gli arrivi di turisti stranieri sono diminuiti del 3,4% su base annua, come evidenziato dall'ultimo report del National Travel & Tourism Office; nell'intero anno, il numero di arrivi è diminuito dell'1,2%. Ad oggi, gli Usa hanno accolto 15.920.724 turisti stranieri, pari all'80% della performance 2019.
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[post_content] => Ci anche due new entry italiane fra le nove nuove dimore che si aggiungono alla famiglia Relais & Châteaux: il Relais & Châteaux Borgo Pignano Florence e il Relais & Châteaux Grand Hotel Villa Serbelloni a Bellagio.
«La nostra associazione ha intrapreso un cammino sostenibile nell’intento di contribuire, attraverso la cucina e l’ospitalità, alla costruzione di un mondo più rispettoso e più solidale, in armonia con il pianeta - commenta il presidente, Laurent Gardinier -. È un onore per me accogliere nella famiglia Relais & Châteaux questi nove nuovi associati che condividono gli stessi nostri valori e una passione comune per la bellezza e il gusto».
All’estremità di una penisola che si protende nelle acque del lago di Como, il Relais & Châteaux Grand Hotel Villa Serbelloni occupa la posizione più bella di Bellagio. Costruita nel 1854, incarna la raffinatezza delle ville aristocratiche che costeggiano le rive del Lario. L’hotel è gestito da quattro generazioni dalla famiglia Bucher, che si impegna con onore a portare avanti la tradizione dell’accoglienza dei palazzi dell’epoca del Grand Tour nel XIX secolo. Camere e suite sono tutte diverse e impregnate di un’eleganza classica. Momenti indimenticabili sono assicurati anche al tavolo del ristorante Mistral e sulla terrazza della Goletta, in cui lo chef Ettore Bocchia firma un menù dai sapori mediterranei. Infine, una spiaggia privata con un nuovo Beach Club, e Spa di 1.500 m² dotata di attrezzature all’avanguardia con piscina, completano questa pausa di puro relax.
A nord di Firenze, la collina Montughi ospita uno dei luoghi più sereni e tranquilli del capoluogo della Toscana. In un’antica villa residenziale, il Relais & Châteaux Borgo Pignano Florence si estende su cinque ettari di giardini paesaggistici, caratterizzati da una grande varietà di alberi e affacciati su una splendida piscina di 30 metri. L'hotel, la cui apertura è prevista nel 2026, è stato oggetto di una ristrutturazione completa, che ha trasformato una graziosa dimora privata in una struttura di lusso. Le 32 camere e suite sono dislocate nella villa principale e nelle altre quattro strutture immerse nella vegetazione. Per un soggiorno più intimo, le famiglie o i gruppi di amici potranno optare per le cinque camere di Villa Sosta, con giardino e piscina privata. Due i ristoranti: Essenza, una tavola gourmet guidata dallo chef Stefano Cavallini, e Cedrus, aperto nella bella stagione in un ambiente conviviale, al centro del giardino.
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[post_content] => «È un momento di grande crescita ed espansione tecnologica per le ferrovie in Europa: stiamo vivendo un'epoca d'oro e l'intero settore sta cambiando» afferma Mike Hyde, chief technology officer di Trainline - Ci sono incredibili opportunità per i consumatori, per i viaggiatori e per tutte le aziende che fanno parte di questo ecosistema».
Hyde, in occasione del Trainline Talk italiano "Smart Travel: la nuova era del viaggio digitale", ha preso in esame le sfide del futuro dei viaggi ricordando il ruolo di Trainline. «Stiamo realizzando Smart Assistant, la prima app di Ia per la piattaforma di un'azienda tecnologica del settore. Riunisce 300 diversi fornitori di viaggio attraverso operatori ferroviari e di autobus del continente e alimenta il nostro canale principale, quello dei consumatori; offre anche altri servizi legati al web e alla distribuzione b2b. Grazie all’Ia generativa, siamo in grado di costruire sistemi e prodotti che capiscono il linguaggio e le esigenze degli esseri umani. Smart Assistant sarà quindi l’esperto di trasporto ferroviario che si può tenere in tasca e che aiuta a risolvere ogni problema. I progressi tecnologici cambieranno il modo in cui viaggiamo e lo semplificheranno.
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(Chiara Ambrosioni)
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[post_content] => Air Serbia conta sui flussi di traffico da e per la Puglia e decide di continuare a operare il volo di linea tra Bari e Belgrado anche nella prossima stagione invernale 2025-2026. Il collegamento, che durante l’estate propone tre frequenze settimanali, verrà invece assicurato nella winter ogni giovedì e domenica con un aeromobile Atr72 da 72 posti.
«L'estensione dell’attuale operativo da/per Belgrado anche alla prossima stagione invernale è una scelta strategica che risponde pienamente alla volontà di promuovere una maggiore continuità nei flussi turistici internazionali verso la Puglia, anche al di fuori dei mesi tradizionalmente ad alta vocazione turistica - afferma il presidente di Aeroporti di Puglia, Antonio Maria Vasile -. Una logica di destagionalizzazione dei flussi incoming premiante per il nostro territorio sempre più attrattivo. Voglio ringraziare il Comune di Bari per il sostegno dimostrato in questa iniziativa, che rafforza non solo la connettività dell’aeroporto ma anche la capacità della città di intercettare segmenti turistici specifici, come quello legato al culto religioso di San Nicola.
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Il mantenimento della tratta per Belgrado nella prossima stagione invernale, rientra nella strategia di potenziamento del network internazionale, disegnata con la Regione Puglia, che guarda con attenzione anche ai mercati dell’Europa balcanica.
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[post_content] => EasyJet non riprenderà i collegamenti aerei verso Israele prima della primavera del 2026: la compagnia, che avrebbe dovuto riattivare le sue operazioni di volo alla fine di ottobre, ha invece deciso per la sospensione di tutte le rotte da e per Tel Aviv fino al 28 marzo 2026.
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EasyJet ha prolungato la sospensione dei collegamenti da e per Tel Aviv quando lo spazio aereo di Israele è stato chiuso lo scorso 13 giugno con lo scoppio della guerra con l'Iran.
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[post_content] => Una crescita «stabile» che segue i risultati positivi del 2024, che si traduce in un aumento medio dei ricavi del 5%: questo il dato evidenziato dall'ultimo Osservatorio Astoi Confindustria Viaggi sull'estate 2025, una stagione senza picchi, anche in virtù del grande boom della domanda registrato nei mesi primaverili, con le vacanze di Pasqua “alta” e dei Ponti che hanno concentrato molti viaggi importanti tra aprile e maggio. Un effetto che ha parzialmente diluito la domanda sull’alta stagione estiva, pur mantenendo flussi stabili. Le recenti tensioni geopolitiche in Medio Oriente hanno disorientato la domanda proprio nel momento di accelerazione, con un impatto negativo sugli ordini e sulle prenotazioni che, fortunatamente, è andato via via scemando.
«Viviamo in un contesto in continuo mutamento, dove le incertezze geopolitiche influenzano la geografia dei flussi turistici - sottolinea Pier Ezhaya, presidente Astoi Confindustria Viaggi -: ciononostante il desiderio di viaggiare resta fortissimo e gli italiani continuano a scegliere il turismo organizzato, riconoscendone qualità, tutela e affidabilità.
«L’estate 2025 - prosegue Ezhaya - riflette una crescita stabile e coerente con i cambiamenti in atto. Il nostro settore sta attraversando una trasformazione profonda; i viaggiatori non cercano più solo una destinazione, ma un’esperienza spesso costruita su misura, capace di lasciare un segno. Vogliamo consegnare emozioni autentiche, valorizzando il legame con i territori, le persone e le culture locali. Anche la tecnologia, a partire dall’intelligenza artificiale, può aiutarci a comprendere meglio le aspettative dei clienti e a offrire proposte sempre più personalizzate, distintive e rilevanti».
La durata media delle vacanze è di circa 8,2 giorni per i soggiorni balneari e 10,5 giorni per i viaggi itineranti. Il costo medio di un pacchetto si attesta intorno ai 1.100 euro per persona per le vacanze no frills, 1.480 per quelle in club e villaggi e può superare i 3.400 euro per i tour a lungo raggio più articolati e su misura.
A spiccare è stato il trend delle prenotazioni anticipate: in molti casi effettuate oltre 120 giorni prima della partenza già tra fine 2024 e i primi mesi dell’anno. Settembre mostra ottime performance, non solo per ragioni di prezzo, ma anche per un desiderio di vacanza lontano dai picchi di affollamento.
Le destinazioni più gettonate
Spetta al mare la parte del leone, con Grecia, Spagna e Italia. Anche il Nord Europa evidenzia un forte interesse. L’Egitto ed il Nord Africa hanno vissuto un anno di rilancio dopo il complicato 2024 dovuto al conflitto israelo-palestinese, e le recenti tensioni belliche nell’area non hanno sostanzialmente modificato il trend positivo che si attesta al +23%. Sul lungo raggio, ottima performance per East Africa e Sud Africa; il Giappone si riconferma tra le mete più amate dagli italiani, alta la richiesta anche per Cina e Thailandia. In calo gli Stati Uniti, penalizzati da un clima di incertezza politica e da messaggi altalenanti percepiti dal pubblico.
Crociere sempre più richieste
Il comparto crocieristico registra una risposta molto positiva nella prima metà del 2025, con un forte anticipo sulle prenotazioni già per il 2026. Il cliente valuta sempre più le promozioni “Early Booking” e riconosce valore alla varietà delle esperienze offerte a bordo e a terra. Il comparto continua a innovare e ad attrarre nuovi target.
La vacanza organizzata evolve insieme alla società e ai desideri di un viaggiatore sempre più attento al contenuto. La richiesta non riguarda solo il soggiorno, ma l’esperienza da vivere: attività autentiche, contatto con il territorio, momenti “unici”.
Lieve aumento dei costi
Il delicato tema prezzi registra leggeri aumenti, legati soprattutto a voli e trasferimenti ma più contenuto rispetto ai precedenti due anni che avevano avuto effetti più evidenti. In generale, l’inflazione non ha inciso in modo significativo sulle scelte dei clienti soprattutto per chi ha prenotato con anticipo giovandosi dei prezzi migliori. I pacchetti “tutto incluso” e le coperture assicurative rappresentano elementi di tranquillità e fiducia. Cresce anche l’interesse verso formule di pagamento dilazionato, soprattutto per viaggi familiari di valore economico medio-alto, anche se la modalità prevalente resta ancora quella con acconto e saldo.
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[post_content] => «I primi sei mesi dell’anno hanno confermato il trend positivo già evidenziato nel 2024: un risultato che riflette la solidità del modello integrato di Gattinoni e la capacità di adattarci alle nuove dinamiche del mercato». Così Mario Vercesi, direttore della divisione travel del Gruppo Gattinoni, fotografa il momento attuale, festeggiato nel vivace, Gattinoni Vibes Summer Festival 2025.
Quest'anno sulle note del tema Love e tra i colori del Flower Power il party ha celebrato le performance delle agenzie riconducibili al Gruppo Gattinoni, affiliate, di proprietà e associate. «I numeri confermano la bontà delle scelte strategiche fatte, anche in termini di prodotto e comunicazione. Ci aspettavamo infatti una crescita, trainata da una domanda sempre più consapevole e da una rete distributiva strutturata. Stiamo elaborando i dati semestrali, ma possiamo anticipare che la divisione leisure è sulla buona strada. Abbiamo centrato gli obiettivi principali in termini di volumi e marginalità, e ci prepariamo a un secondo semestre ancora più dinamico, con investimenti mirati e nuove iniziative che presenteremo a breve».
Gattinoni sta infatti lavorando sugli obiettivi previsti dal piano industriale per la divisione leisure, di cui Vercesi evidenzia le priorità: «Rafforzare il network attraverso nuove affiliazioni, offrendo strumenti, servizi e prodotti sempre aggiornati; investire nell’acquisizione di nuove agenzie; ampliare il progetto associativo dei Gattinoni Travel Point. Tutte iniziative che mirano a consolidare la nostra leadership nel settore». Un impegno costante e positivo in un settore turistico in continua evoluzione, testimoniato anche dal prolungamento dell'estate. «Da tempo osserviamo un fenomeno di destagionalizzazione, favorito da una maggiore attenzione al prezzo e alla flessibilità. Questo ha portato a un incremento dei volumi nei mesi di spalla, come giugno e settembre, che oggi rappresentano una parte sempre più rilevante della stagione estiva. Agosto resta centrale, ma non più esclusivo. Cambia anche il viaggiatore, che oggi è più informato, più veloce nelle decisioni e più esigente. Questo ci impone di essere altrettanto rapidi e reattivi. Abbiamo investito in strumenti digitali, formazione e supporto alle agenzie per metterle nelle condizioni di rispondere con efficacia a queste nuove esigenze. Il nostro lavoro è sempre stato influenzato dal sentiment del cliente, ma oggi la velocità del cambiamento è la vera sfida».
Gattinoni non si ferma: il Vibes Summer Festival 2025, tra incontri, allegria e musica, ha guardato con soddisfazione ai mesi passati e presenta un gruppo pronto ai mesi futuri. «Stiamo lavorando a nuove idee che presenteremo nel corso dell’autunno. Riguarderanno le principali attività leisure della nostra divisione. Saranno orientate a rafforzare ulteriormente il nostro posizionamento, con un focus particolare su innovazione, digitalizzazione e sviluppo del prodotto a supporto di tutte le agenzie del gruppo».
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[post_content] => Il tema dei dazi Usa, con la relativa incertezza su livelli ed entrata in vigore, continua ad abbattersi sul trasporto aereo: secondo Willie Walsh, direttore generale della Iata, le compagnie aeree potrebbero infatti essere riluttanti a prendere in consegna gli aeromobili ordinati a causa dell'incertezza che regna intorno ai dazi statunitensi e al loro impatto sul costo dei velivoli.
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[post_content] => Arrivano a quota 20.000 le nuove assunzioni previste entro il 2029 dal Piano Strategico quinquennale del Gruppo Fs: un piano ambizioso che mira a rafforzare il team con ingegneri, operatori, macchinisti, capitreno e assistenti di cantiere, oltre che nuove professionalità hi-tech.
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