23 December 2025

Anavon: la produzione di sci artigianali, veri gioielli made in Disentis

Simon Jacomet

Se c’è una cosa più importante degli scarponi comodi, per sciare, sono gli sci.
La Svizzera offre diversi marchi che si stanno affermando sul mercato. Uno di questi è una piccola fabbrica, dove ogni paio è fatto rigorosamente a mano, strato su strato, con materiali di prim’ordine proprio a Disentis.
Si tratta di Anavon, piccolo laboratorio artigianale che confeziona sci su misura qui, nel centro di questo gioiello montano nel cantone dei Grigioni. «La mia esperienza viene da una lunga militanza in un’altra realtà artigianale (Zai ski) – spiega Simon Jacomet, anima tecnica o assieme al fratello Ervin di Anavon, che in “romancio” significa “Avanti” –  Poi, lo scorso anno, abbiamo deciso di proseguire nella produzione di sci in proprio, esattamente qui a Disentis a Mùster».
Un bel laboratorio attrezzatissimo, come fosse un’officina per auto di lusso, con macchinari perfetti e tutto in maniacale ordine, è la sala di gestazione di questi sci che hanno un range di prezzo dai 1300 ai 1700 euro, attacchi (Salomon) compresi.
«Qui lavoriamo secondo i 10 principi del Kaizen, cercando di ottimizzare e progredire ogni giorno – prosegue Simon, mentre assembla e stratifica un paio di sci, con il nostro aiuto, esperienza davvero interessante – cerchiamo di affinare ogni giorno la qualità dei “legni” magari anche con il contributo dell’acquirente dando loro un’anima, oltre che interna per la flessibilità, anche di utilizzo pratico».
Una cosa molto interessante è la possibilità di costruire i propri sci in un workshop di due giorni, per un prodotto davvero fatto “su misura” e in questo caso non si visita solo l’impianto manufatturiero, ma si partecipa attivamente al processo costruttivo degli sci, proprio come abbiamo fatto noi.
«Non abbiamo una grande produzione perché la qualità non può sposarsi con la massa – prosegue Jacomet – ma la dedizione è totale. 400 paia di sci, per ora (l’azienda è appena aperta), e la suddividiamo in due tipologie con due lunghezze ognuna, al momento».
Con Jacob ci siamo cimentati a costruire realmente un paio di sci: strato dopo strato, inseriti nella forma di metallo, partendo dalla soletta in “nanohighspeed” per poi applicare le lamine in acciaio, poi gli strati intermedi calcolati per ogni necessità di flessibilità, spessore, torsione, alternati di fibre di carbonio, legni di frassino nativo, lastre di titanio e la superficie, che intervallati da strati di separazione portano a 25 i “layer” per avere lo sci finito, prima di metterlo sotto la pressa da 120 kg/cm2 a temperatura a 120 gradi per circa mezz’ora.
Poi, et voilà: il prodotto finito, sia esso ASR (Anavon slalom race edition) o ADP (Anavon dual performance edition), quest’ultimo uno sci che se invertito, destro/sinistro, cambia la sciata a seconda della necessità avendo due carvature differenti sui lati esterno ed interno.
L’azienda distribuisce sia a negozi che a privati indifferentemente e si sta guadagnando sempre più consensi per la qualità dei prodotti artigianali dai prezzi molto abbordabili, rispetto alla concorrenza industriale, ma di qualità eccellente. E’ possibile visitare il laboratorio ed assistere o anche farsi un paio di sci, o prenotarsi per una prova su pista, attraverso il sito della Anavon.

 

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È un Natale che accoglie, che invita a vivere la città in un modo diverso, più intimo e sorprendentemente caldo anche in pieno inverno.\r\nLovćen innevato: dove il silenzio diventa spiritualità\r\n\r\n\r\nSopra Cetinje si alza il profilo imponente del Lovćen, montagna simbolo del Montenegro. In inverno, quando la neve ne ricopre i crinali e il cielo assume sfumature perlacee, il parco nazionale si trasforma in uno dei luoghi più poetici del Paese.\r\n\r\nLa strada che sale verso il Mausoleo di Njegoš, con i suoi tornanti e i suoi panorami mozzafiato, diventa un viaggio nella quiete. Qui l’inverno è fatto di silenzi profondi, di aria sottile e di un senso di contemplazione che appartiene solo ai luoghi in cui la natura domina completamente il paesaggio. 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In sei stazioni - tra cui Valberg, Isola 2000, Roubion e Gréolières - è possibile sciare con vista sul mare, un elemento distintivo nel panorama alpino europeo.\r\nLa stagione 2026\r\nL’offerta spazia dalle grandi aree sciistiche come Auron, Isola 2000 e Valberg ai Village resorts e alle aree nordiche, pensate per un turismo familiare, slow e outdoor. Auron si conferma la stazione più estesa del dipartimento, con 135 km di piste, mentre Isola 2000 rafforza il proprio posizionamento come polo freestyle e sportivo, ospitando eventi internazionali come la Snowboard Cross World Cup, tappa di qualificazione olimpica.\r\nAccanto allo sci alpino, cresce il peso delle attività complementari: ciaspolate, sci di fondo, zipline, sleddog, wellness, trail sulla neve e sport inclusivi, grazie a programmi come Handi Ski 06, che rende accessibili diverse stazioni alle persone con disabilità.\r\nForte anche l’impegno sulla sostenibilità e sulla qualità dell’accoglienza, testimoniato dai riconoscimenti Flocon Vert e Famille Plus, assegnati a diverse località del territorio. Parallelamente, le autorità locali continuano a investire in infrastrutture e servizi, in una prospettiva di lungo periodo legata anche ai Giochi Olimpici Invernali del 2030, che coinvolgeranno le Alpi francesi e la città di Nizza per gli sport sul ghiaccio.\r\n\r\n«Le nostre vallate sono pronte ad accogliere sciatori, sportivi e amanti della montagna per la stagione 2025/2026, in un contesto che unisce performance, innovazione e rispetto per l’ambiente», sottolinea Alexandra Borchio Fontimp, presidente del Côte d’Azur France Tourisme Board, evidenziando il ruolo strategico del prodotto montagna nella diversificazione dell’offerta turistica della destinazione.\r\nValberg: 90 anni di storia e un posizionamento family & sustainable\r\nUn focus particolare è dedicato a Valberg, la più storica tra le stazioni delle Alpes-Maritimes, fondata nel 1936 e pronta a celebrare il 90° anniversario nel 2026. 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