8 novembre 2007 12:05
La crescita del congressuale per incrementare il turismo nel Lazio soprattutto in termini di arrivi e non solo di presenze. E’ questa la chiave dello sviluppo per l’assessore al turismo della Regione Claudio Mancini, che all’apertura della Btc ha annunciato 500 mila euro di investimenti nel congressuale per il 2007 e altrettanti per il 2008. «I fondi fanno parte di quelli varati per i progetti interregionali e verranno utilizzati per rafforzare i servizi e gli strumenti a disposizione di chi organizza eventi sul nostro territorio e per accrescere la capacità di candidarsi e la competitività di Roma a livello internazionale». Tra le azioni già programmate nella capitale, la realizzazione del nuovo centro congressi e di un ponte sul Tevere che lo collegherà alla Fiera di Roma, il completamento delle complanari sulla Roma Fiumicino e il potenziamento dei trasporti ferroviari tra il centro città e la zona fieristica.
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[post_content] => Ethiopian Airlines ha aumentato dallo scorso 1° dicembre il numero dei collegamenti operativi da Roma Fiumicino, che sono saliti da 7 a 10 frequenze settimanali.
L’espansione delle operazioni avviene in un momento strategico, nel pieno delle festività natalizie, offrendo ai passeggeri una maggiore flessibilità per pianificare i propri viaggi.
“L’aumento a 10 frequenze settimanali rafforza il nostro rapporto di oltre 60 anni con Roma, Fiumicino. I nostri voli, aumentati durante la stagione invernale, rispondono alla domanda dei nostri passeggeri sia in arrivo che in partenza, offrendo un servizio di eccellenza” dichiara Yemesrach Alemayehu, Area Manager Italy and Southern Europe della compagnia, rappresentata in Italia da Distal Gsa.
I nuovi voli rafforzano anche le connessioni con destinazioni chiave in Africa, tra cui Accra, Entebbe, Gibuti, Hargeisa, Johannesburg, Juba, Kigali, Mogadiscio e Mombasa.
Dall’Italia Ethiopian opera voli giornalieri anche da Milano, garantendo ai passeggeri un ampio accesso alla propria rete globale che conta oltre 150 destinazioni.
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[post_content] => Fiavet-Confcommercio appoggia la protesta degli Ncc del 12 Dicembre 2024 e si schiera al loro fianco. La Federazione è molto preoccupata per il nuovo decreto interministeriale n. 226 del 16 ottobre 2024 del ministero delle infrastrutture e dei trasporti, incentrato sul cambio di una serie di normativa per il Noleggio con conducente ove non sono riportate specifiche indicazioni sull’intermediazione della vendita dei servizio tramite agenzia di viaggio, servizio che è spesso parte integrante di un pacchetto turistico.
Anitrav (associazione nazionale di Ncc) testimonia che all'anno sono circa 7,5 milioni i turisti che utilizzano servizi Ncc, nella maggiore parte dei casi tramite l'intermediazione delle agenzie di viaggio. Il decreto interministeriale potrebbe causare diverse problematiche con gravi disagi per il settore del turismo considerando che gli operatori ricevono spesso richieste da parte dei consumatore per transfer individuali.
Fiavet-Confcommercio è già intervenuta presso le Istituzioni, sollevando il problema delle nuove regole per quanto concerne l’intermediazione. “La tradizionale attività di intermediazione svolta dagli agenti di viaggio, che si esplica anche nella prenotazione di servizi NCC o nella prenotazione di questi servizi per inserirli nell’ambito di pacchetti turistici forniti ai clienti (il trasporto è uno dei servizi turistici componenti il pacchetto di viaggio, come previsto dall’art. 33, del Codice del Turismo” afferma Federico Lucarelli, legale di Fiavet Confcommercio.
Poca chiarezza
Dunque nell’intermediazione tradizionale svolta dagli agenti di viaggio, la prenotazione del servizio di Noleggio con conducente conserva tutte le sue caratteristiche proprie, senza alcuna alterazione resa possibile dalla creazione di un registro informatico, poiché la nuova legge si dovrebbe limitare ad escludere, in coerenza con le indicazioni della normativa primaria, soltanto l’intermediazione svolta dalle piattaforme tecnologiche, disciplinate dallo specifico Dpcm, non riguardando quindi le agenzie di viaggio, ma non è molto chiara.
Fiavet-Confcommercio ha già fatto notare quanto questa specifica nella normativa sia di vitale importanza nelle deputate sedi Istituzionali, e sicuramente un’indicazione trasparente nel decreto eviterebbe fraintendimenti nel futuro dando continuità a una collaborazione con un fornitore essenziale dell’economia turistica.
Fiavet Confcommercio, tramite infrastrutture trasporti logistica e mobilità Confcommercio aveva chiesto al ministero delle infrastrutture e trasporti di riconsiderare la posizione delle agenzie di viaggio, sia includendole nella definizione di “committenti” (quindi abilitati alla stipula dei contratti), sia consentendo l’intermediazione. Aveva inoltre chiesto di poter acquisire “slot” di disponibilità di trasporti con NCC, per avere contingenti da inserire nella programmazione di pacchetti. È un’attività che gli agenti di viaggio, quali organizzatori di pacchetti, svolgono per tutti i servizi turistici, concludendo contratti di allotment alberghieri o con i vettori aerei proprio per avere disponibilità di posti e servizi per la pianificazione d’impresa.
Limitazione di diritto
“Una limitazione di questo diritto impedirebbe a tutto il comparto di lavorare adeguatamente – afferma il presidente di Fiavet Confcommercio, Giuseppe Ciminnisi - non vi sarebbe inoltre il libero esercizio di impresa economica ed impatterebbe negativamente sui principi della libera concorrenza e del libero mercato, in quanto l’acquisizione di singole disponibilità dei servizi NCC certamente avverrebbe con costi maggiori non potendo prenotare in anticipo e in allotment questo servizio, costi che finiranno purtroppo a carico dei consumatori, come su di loro graverà la pausa di 20 minuti, un tempo che implica minori ricavi a parità di ore lavorate, con ricadute sugli importi delle corse che peseranno sul consumatore in termine di disagi e rincari”.
“In gioco c’è il ruolo chiave delle agenzie nella prenotazione dei servizi Ncc per pacchetti turistici – prosegue il presidente di Fiavet Confcommercio, Giuseppe Ciminnisi - chiediamo quindi soprattutto chiarezza per distinguere l’intermediazione tradizionale da quella delle piattaforme tecnologiche, una concorrenza corretta tra servizi per il trasporto, perché il consumatore deve essere libero di scegliere e noi di intermediare il servizio che si adatta alle sue esigenze: per il turismo organizzato, una normativa chiara significa continuità e sicurezza per operatori e viaggiatori”.
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[post_content] => Secondo lo studio Ticket to Travel 2025 presentato nei giorni scorsi da Marriott Bonvoy, l’85% dei viaggiatori italiani prevede di fare nel 2025 lo stesso numero o più vacanze rispetto al 2024. La ricerca, condotta su 21.374 adulti in 10 mercati in Europa, Africa e Medio Oriente (EMEA) e su oltre 2.000 viaggiatori in Italia, individua anche le tendenze di viaggio emergenti e in crescita.
“Questi dati mostrano un forte desiderio di viaggi internazionali, regionali e nazionali, e rappresentano un segnale positivo per il settore" - ha commentato Phil Andreopoulos, Chief Sales & Marketing Officer di Marriott International - EMEA.
Le principali mete e tendenze
L’Europa resta la meta preferita per il 65% dei viaggiatori italiani, seguita dalle Americhe (10%). L’Italia si conferma protagonista, scelta dal 33% degli intervistati, seguita da Spagna, Francia e Grecia. Tra le tendenze emergenti spiccano le Heritage Holidays, viaggi dedicati alla scoperta delle proprie radici, e le Bravecations, esperienze avventurose in cui i più giovani si mostrano i più audaci: l’80% degli under 35 ha dichiarato infatti di sentirsi più coraggioso in vacanza. Le vacanze all’insegna del lusso e quelle all'insegna della scoperta del patrimonio culturale saranno quindi i temi chiave del prossimo anno, mentre una spesa più oculata sarà una considerazione fondamentale per molti italiani quando prenoteranno le loro vacanze, indipendentemente dal budget a disposizione.
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Sostenibilità e risparmio al centro
Il 75% degli italiani considera l’impatto ambientale nella valutazione e nella scelta delle proprie vacanze, e il 57% afferma che potrebbe rinunciare a volare per ridurre l’impatto ecologico. La ricerca evidenzia anche un’attenzione crescente al rapporto qualità-prezzo, con il 75% che valuta i viaggi in bassa stagione come un’opzione per risparmiare e per la minore affluenza di pubblico (65%).
Scelta dell’alloggio e motivi del viaggio
I viaggiatori intervistati hanno dichiarato che tra gli aspetti fondamentali sulla scelta della tipologia di alloggio per il viaggio ci sono la pulizia degli ambienti (96%), la posizione (91%) e il prezzo (94%). Inoltre, come leve principali nella decisione di intraprendere un viaggio, gli italiani mettono al primo posto la possibilità di trascorrere del tempo di qualità con gli amici e la famiglia (44%), seguito dal coccolarsi (43%) e conoscere la destinazione e la sua cultura (39%).
Come dichiarato da Phil Andreopoulos “per il 2025 si prevedono in media 2 soggiorni nazionali, 2 a medio raggio e 1 a lungo raggio, più o meno in linea con le medie generali, ma che dimostrano come i viaggi nazionali siano destinati a rimanere”.
Focus sul lusso
Il 70% dei viaggiatori italiani alto spendenti sceglie hotel a 5 stelle e preferisce destinazioni emergenti se dotate di strutture di lusso. “I viaggiatori di lusso italiani privilegiano esperienze arricchenti rispetto a spese non essenziali - ha dichiarato Agnieszka Rog-Skrzyniarz, Vice President Luxury Brands di Marriott International – Gli italiani considerano anche la scelta di destinazioni emergenti per le loro vacanze se sono presenti hotel a cinque stelle, come The St. Regis Al Mouj Muscat Resort nel Sultanato dell'Oman o Paragraph Freedom Square, a Luxury Collection Hotel, Tbilisi in Georgia”.
La personalizzazione e la sostenibilità sono dunque motivazioni e scelte prioritarie, così come le esperienze esclusive legate alla gastronomia e al benessere. Durante il periodo di vacanza i viaggiatori italiani ritengono importante poter fare le seguenti esperienze di benessere: trattamenti su richiesta, accesso in spa in qualsiasi momento della giornata, trattamenti all'avanguardia, connessione con l'ambiente naturale.
Dalla ricerca di Marriott Bonvoy emerge chiramente che il 2025 sarà quindi un anno in cui gli italiani continueranno a viaggiare, puntando sempre più su avventura, scoperta culturale e attenzione ai dettagli.
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[post_content] => Per il Trentino quella 2023/2024 è stata una stagione invernale da record, il migliore anno dell’ultimo decennio con oltre 7 milioni e 685 mila pernottamenti. Si è giunti ad una copertura che ha toccato punte del 90% tra Natale e Capodanno.
Fra i turisti il peso degli stranieri rappresenta il 45%, con provenienza in particolare da Polonia, Germania, Repubblica Ceca, Inghilterra e Belgio; mentre in Italia le regioni maggiormente rappresentate sono Lombardia, Lazio, Emilia-Romagna, Veneto e Toscana.
Offerta avanzata
I due comprensori, il Dolomiti Superski e lo Skirama Dolomiti – Adamello Brenta si confermano dunque come il cuore di un’offerta tra le più avanzate e complete nell’arco alpino. Sono oltre 1500 le strutture alberghiere che insieme alle strutture complementari mettono a disposizione 480mila posti letto.
Nella nuova stagione invernale si vuole rilanciare su questi ottimi risultati; sono ,infatti, numerose le novità presenti nei comprensori sciistici trentini: impianti ammodernati, nuove strutture, tecnologie all’avanguardia per battipista, funivie e seggiovie.
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[post_content] => Ci sarà un ‘modello Firenze’ per gestire e strutturare al meglio l’overtourism, è l’impegno preso dal sindaco di Firenze Sara Funaro che nel corso di un incontro promosso da Fiavet-Confcommercio, ha espresso la volontà di promuovere a breve un tavolo di lavoro con gli operatori della filiera turistica e del commercio per condividere una strategìa che prenderà spunto dai punti già fissati dal Comune per far fronte al fenomeno dell’iperturismo.
“Tra i passaggi chiave del nostro decalogo che sono parte integrante del Piano approvato in Giunta, ci sono azioni concrete che metteremo in campo, come la regolamentazione ed il contenimento degli affitti brevi, vedi il rimborso Imu per chi nel centro storico passa da locazione turistica ad una di tipo residenziale, la tutela degli esercenti di vicinato, ed iniziative per destagionalizzare e delocalizzare i flussi turistici.”
Apprezzamento per la convocazione di questo tavolo di lavoro è stato espresso dal presidente di Fiavet Confcommercio Toscana, Pier Carlo Testa, che ha osservato come “Quello dell’overtourism è una sintesi fuorviante, perché semmai dovremmo parlare di turismo disorganizzato. Noi vogliamo fare la nostra parte per trovare le soluzioni operative e logistiche finalizzate a preservare il patrimonio ricettivo. Agenti di viaggi toscani sono prevalentemente coinvolti nel turismo incoming ed è quindi prioritario tutelare il ‘patrimonio’ dei flussi di visitatori che scelgono il territorio. E’ bene chiarire che questa nuova declinazione della ricettività potrebbe essere adottata da molte altre destinazioni italiane ponendo sempre in evidenza che il turismo è una industria.”
Attenzione alta
E sulla trasversalità del settore e la necessità di condividere una strategìa si è soffermata anche Laura Masi, presidente della Fondazione Destination Florence Convention Bureau: “La nostra realtà che conta già 130 aziende con la formula del partenariato pubblico-privato, intende fare la sua parte analizzando le migliori soluzioni per risolvere la temporalità e la dislocazione dei flussi turistici.”
Un impegno condiviso anche dall’ad dell’Enit, Ivana Jelinic: “Noi dobbiamo mantenere alta l’attenzione sulle nostre destinazioni di punta come Roma, Firenze e Venezia che sono poi il motivo per cui i visitatori stranieri ci scelgono e come secondo passaggio essere sufficientemente organizzati per proporre altro, aiutare il turista, sia estero che italiano, a scoprire altri territori circostanti, con una pianificazione temporale che consenta di destagionalizzare con criterio, mettendo a regime un virtuoso sistema di prenotazioni per visite, escursioni, come fanno le grandi mete internazionali – Londra, Parigi - per gestire i loro flussi turistici.”
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[post_content] => Ci sono due nuovi ingressi nel portfolio Mandarin Oriental Hotel Group da inizio 2025: l'Hôtel Lutetia a Parigi e il Conservatorium Hotel ad Amsterdam.
Una volta finalizzate le trattative con i relativi consigli aziendali, l'Hôtel Lutetia sarà ribattezzato Mandarin Oriental Lutetia, Paris, mentre l'Hotel Conservatorium - che terminerà la ristrutturazione nel gennaio 2026 - diventerà Mandarin Oriental Conservatorium, Amsterdam.
Le due nuove gestioni sono in linea con la strategia del gruppo che mira a offrire esperienze eccezionali agli ospiti, accelerare l'espansione globale del marchio e rafforzarne la presenza in città di spicco in Europa.
“Questi nuovi accordi di gestione a lungo termine di due degli hotel che hanno fatto la storia d'Europa sono importanti per la nostra strategia di espansione e per il rafforzamento della presenza del marchio nelle principali destinazioni mondiali - ha sottolineato Laurent Kleitman, group chief executive di Mandarin Oriental -. L'ingresso di Hôtel Lutetia nel nostro portfolio, 115 anni dopo la sua apertura, rafforza ulteriormente la presenza del gruppo in questo mercato, dove gestiamo il Mandarin Oriental, Paris in Rue Saint Honoré dal 2011. Con due Palace hotel a Parigi, uno sulla Rive Gauche e uno sulla Droite, riaffermiamo il nostro impegno nel mercato dell'ospitalità francese. Abbiamo infatti esperienza nella gestione di due hotel in destinazioni chiave del centro città - tra cui Hong Kong, Londra, Pechino e presto Dubai - dove siamo riusciti a mostrare due aspetti distinti di ciascuna destinazione. Inoltre, l'aggiunta del Conservatorium Hotel incrementa ulteriormente la nostra presenza nelle principali Capitali europee.”
Entrambi gli hotel manterranno la proprietà della compagnia Locka Holding BV. “Da quando abbiamo aperto gli hotel, abbiamo notato una crescente soddisfazione da parte degli ospiti, rendendoli mete ambite in Europa - ha commentato il fondatore, Alfred Akirov -. Questa partnership segna un capitolo significativo nella storia di entrambe le proprietà e siamo certi che l'esperienza di Mandarin Oriental Hotel Group nel campo dell'ospitalità eleverà ulteriormente queste proprietà portando nuovi ospiti a scoprire la destinazione.”
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[post_content] => Emma Villas, azienda leader del vacation rental (affitti brevi di ville di pregio), registra per le festività natalizie un incremento delle prenotazioni del 7,3% rispetto allo scorso anno. Crescono le prenotazioni di gruppi familiari e si pensa già ai viaggi del 2025, con 1.443 settimane prenotate ad oggi per il nuovo anno;
Secondo i dati dell’Osservatorio Emma Villas, aumentano le richieste di ville con una maggiore capienza di posti letto. Emerge trend “Turismo delle Radici” con la presenza di clienti americani; Gli italiani scelgono vacanze domestiche per le festività: il 75% del prenotato di ville e dimore di pregio proviene dai connazionali. Le Regioni più prenotate per Natale e Capodanno? Toscana, Umbria e Lazio.
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La Croazia si prepara al 2025 con una rete di collegamenti sempre più capillare e moderna, pensata per rendere il Paese accessibile in ogni stagione.
Dai voli diretti dall’Italia, ai traghetti e aliscafi in forte incremento, fino alle moderne autostrade per viaggiare verso e all’interno della Croazia. La direttrice dell’Ente Nazionale Croato per il Turismo in Italia, Viviana Vukelic, ha raccontato i piani di sviluppo della destinazione in una serata all'Hotel de La Ville a Roma: “Vogliamo radicare l’idea di una Croazia accessibile e fruibile tutto l’anno, rafforzando non solo i collegamenti ma anche un’offerta turistica diversificata, capace di sorprendere ogni tipo di visitatore”.
Grazie a questo network di collegamenti ben organizzato, i turisti potranno scoprire un Paese che sta puntando molto sulla sostenibilità e sulla valorizzazione del patrimonio culturale e naturale.
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“Siamo molto soddisfatti dei numeri relativi agli arrivi italiani, in crescita già da ottobre e novembre - continua Vukelic -. Il nostro obiettivo per il 2025 sarà quello di incentivare la distribuzione dei flussi turistici, per far comprendere che la Croazia non è solo sole e mare, ma una terra di sorprendenti contrasti”.
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[post_content] => Rotta sull'Arabia Saudita per Air France che nell'estate 2025 aprirà un nuovo collegamento dall'aeroporto di Parigi Charles de Gaulle verso Riyadh.
La compagnia aerea ha sospeso il servizio nel gennaio 2019 e da allora il mercato saudita è rimasto assente dal network. Con l'aggiunta di questa rotta, tutte e tre le compagnie aeree del gruppo Air France-Klm - Air France, Klm e Transavia - serviranno il mercato saudita.
Transavia France lancerà a breve i voli per Gedda da Parigi-Orly e Lione, mentre Klm opera già voli per Riyadh e Dammam da Amsterdam-Schiphol.
Questa espansione è sostenuta dal Saudi Air Connectivity Program, un'iniziativa del governo saudita volta a stimolare il turismo aumentando la connettività aerea verso le destinazioni chiave. “L'Arabia Saudita sta rapidamente diventando una destinazione di livello mondiale e un gateway fondamentale - ha dichiarato Benjamin Smith, ceo di Air France-Klm, a margine del a margine del Saudi-French Investment Forum che si è svolto nella capitale saudita -. Siamo lieti di accompagnare il Regno in questo nuovo capitolo, sviluppando nuove rotte e rafforzando quelle esistenti”.
In parallelo all'annuncio della nuova rotta Air France-Klm e Saudia hanno firmato un memorandum d'intesa per approfondire la loro partnership: in base all'accordo, le compagnie aeree intendono “espandere in modo significativo” gli accordi commerciali di codeshare e di interlinea esistenti tra Francia, Paesi Bassi e Arabia Saudita.
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