4 luglio 2013 15:02

Renzo Iorio
«La dichiarazione della Consulta d’incostituzionalità della riforma delle Province contenuta nel decreto “Salva Italia” – dichiara il presidente di Federturismo Confindustria Renzo Iorio -, blocca ulteriormente il processo di semplificazione della macchina dello Stato e dimostra l’incapacità di saper razionalizzare e ridurre inefficienze e costi inutili, nonchè l’arroccamento irresponsabile ad una spesa improduttiva a beneficio di pochi. Occorre rendersi conto che in un Paese che continua a gravare le imprese e i cittadini di un carico fiscale insopportabile (Imu, Iva e tassa di soggiorno in particolare nel turismo) gli oltre 20 miliardi di euro che ogni anno sono destinati al sistema delle Province dovrebbero imporre ben altro passo al processo di revisione del Titolo V e all’intero apparato pubblico italiano».
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Umberto Solimeno, direttore generale dell’aeroporto dell’Umbria, ha commentato: “Siamo orgogliosi di essere nuovamente collocati tra gli scali della nostra categoria che registrano la migliore crescita in Europa. Stiamo vedendo i frutti di un lavoro portato avanti da tempo, con il supporto di tutto il territorio, e che sta portando l’Umbria ad essere considerata una meta rilevante e desiderata nel panorama italiano ed europeo. Siamo convinti che ci siano ancora ulteriori margini di crescita e che non verrà a mancare il sostegno necessario per proseguire in questo cammino che ci vede registrare incrementi, a doppia o tripla cifra, da ormai sedici mesi consecutivi”.
Nel report viene evidenziato come gli aeroporti regionali e minori abbiano recuperato completamente, nel primo semestre dell’anno, i volumi di passeggeri precedenti alla pandemia, chiudendo il mese di giugno con un +2,2% medio rispetto al 2019. In particolare, Trapani, con un aumento del traffico del 163%, e Perugia, con un +137%, sono le destinazioni che hanno registrato le performance migliori nel corso del primo semestre. Questi risultati, secondo l’analisi dell’ACI, sono stati favoriti anche dal boom nel post-pandemia dell’utilizzo da parte dei vacanzieri delle compagnie low-cost, che hanno reso più popolari destinazioni diverse rispetto agli anni precedenti.
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Tra i fattori alla base di questo successo, si sottolinea la diffusione di piattaforme operanti nel mercato degli affitti brevi: appartamenti e case vacanza non sempre dispongono dello spazio necessario alla custodia dei bagagli.
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La collaborazione - spiega la nota - fa leva sul rilevante patrimonio e sull’esperienza di Nexi, nonché sulle capacità di analisi integrata e il know how - sui settori turistico e culturale - di Nomisma. Dal Protocollo nasce il Nexi Tourism & Incoming Watch: l’Osservatorio che verrà progettato, sviluppato e implementato per fotografare il contributo che il turismo e la cultura possono apportare al Sistema Paese attraverso una dettagliata analisi dei comportamenti di pagamento con carta dei turisti stranieri.
Da questo primo Osservatorio emerge come i tre Paesi più rappresentati sul nostro territorio siano gli Stati Uniti, la Francia e la Germania, dove i primi preferiscono le grandi città, le località delle Cinque Terre, la Costiera Amalfitana e più in generale il Centro Italia. I francesi scelgono il Nord Ovest, la Puglia, la Basilicata e la Sicilia, mentre sono molto diversificate le mete favorite dai turisti tedeschi: Trentino-Alto Adige, Lago di Garda, la Sardegna e molte delle località marittime dell’Adriatico e del Tirreno.
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[post_content] => Tui ha detto di essere stata recentemente contattata da alcuni azionisti per discutere e capire se l'attuale struttura di quotazione è ottimale e vantaggiosa, e se la semplificazione delle strutture di quotazione e l'inclusione nell'MDAX sarebbero vantaggiose.
Ciò avviene in un contesto in cui, nel periodo successivo al completamento della fusione con Tui Travel e soprattutto negli ultimi quattro anni, la proprietà delle azioni di Tui e la liquidità si sono evolute in modo significativo con una notevole migrazione di liquidità dal Regno Unito alla Germania.
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[post_content] => La Turchia non è solo una destinazione dall'incredibile patrimonio artistico, naturalistico e storico, ma anche una terra ricca di spiritualità, meta di pellegrinaggi, crocevia di culture e religioni. La destinazione è stata al centro di una conferenza dal titolo "Turchia: Terra Santa della Chiesa", tenutasi oggi presso il Pontificio Seminario Romano Maggiore.
"La terra di Türkiye ha testimoniato la parola dei grandi profeti e qui possiamo sentire i battiti di cuore di tanti secoli ricchi di storia - spiega Ufuk Ulutaş, ambasciatore di Türkiye presso la Santa Sede -. Per i viaggi di fede ci sono moltissime mete. Dalle sue chiese alle sue maestose moschee, tutto il paesaggio della Turchia è stato il palcoscenico della cristianità, ma anche dell'Islam e di altre religioni e oggi rappresenta una sintesi armoniosa e affascinante di tutti questi elementi".
Riza Haluk Sőner, direttore Ufficio Cultura e Informazioni Ambasciata di Türkiye, traccia quindi un bilancio dei dati turistici registrati finora e delineato lo scenario dei prossimi anni. "Nel 2022 il Paese ha superato 51,4 milioni di turisti totali - spiega - tornando ai livelli record prepandemici e registrando ottime performance nelle entrate turistiche".
Gli introiti hanno raggiunto infatti il livello record di 46,3 miliardi di dollari, con il +19% di incremento, ma i migliori risultati si stanno registrando proprio nel 2023. "Nei primi mesi dell'anno sono circa 45 milioni i visitatori stranieri registrati - continua il direttore -, in crescita del 12% rispetto al 2022, e di questi ben 515mila sono turisti italiani, in aumento del 42%".
Le previsioni per il prossimo futuro sono rosee: "Nel piano quinquennale che parte nel 2023 - sottolinea - il target è arrivare ad accogliere 90 milioni di turisti annui e raggiungere 100 miliardi di dollari di entrate turistiche entro il 2028".
Oltre all'incredibile patrimonio storico, artistico e religioso e alla presenza di 21 siti iscritti alla Lista del Patrimonio Mondiale dell'Unesco, i punti di forza della destinazione sul mercato italiano sono rappresentati dalla vicinanza geografica (poco più di due ore di volo dai principali aeroporti italiani), dalla presenza di un territorio estremamente variegato, tra mare, montagne, altipiani, valli e vulcani, e, non ultimo, il cambio favorevole con l'euro, che la rende una destinazione con un ottimo rapporto qualità/prezzo.
La professoressa Ebru Fatma Findik, del dipartimento di Storia dell’Arte dell'Università Mustafa Kemal di Hatay, ricorda anche la presenza di affascinanti centri di culto dedicati a San Nicola, ponte tra Oriente e Occidente.
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[post_content] => Condivisione di contratti con i fornitori, dmc e corrispondenti locali, oltre a una rinnovata sinergia in ambito incoming. Rafforzare le partnership su scala internazionale per affrontare con successo un mercato sempre più complesso e sfidante: è questo l’obiettivo per il 2024 di King Holidays, tour operator presente sul mercato italiano dal 1992, facente capo alla holding Wamos Group, che, oltre all'operatore capitolino, comprende operatori del calibro di Wamos Air, Wamos Circuitos, Pullmantour, Mapa Group Travel, con Mapa Plus e Premium Incoming, Top Atlantico, Geo Star, Pegasus, Pegatour e Nautalia (circa 200 agenzie di proprietà), per un fatturato totale di oltre 1,2 miliardi di euro.
“La nostra forza è poter contare su un know-how e un’esperienza tutta italiana, avendo alle spalle una grande multinazionale del turismo, che ci garantisce il potere contrattuale, la forza e la flessibilità necessari a fronteggiare le sfide imposte dall’attuale contesto geopolitico ed economico - spiega il direttore commerciale King Holidays, Roberto Minardi -. In quest’ottica, da alcuni mesi abbiamo rafforzato le relazioni internazionali con Mapa Group Travel: uno degli operatori più importanti della nostra holding, con cui condividiamo la specializzazione nei tour culturali di qualità e la doppia anima di operatori incoming e outgoing. Questo ci sta già permettendo di migliorare la competitività del prodotto, senza scendere a patti con l’identità e la vocazione del nostro brand”.
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[post_content] => Alaska Airlines intende acquisire Hawaiian Airlines grazie ad un accordo che dovrebbe concludersi entro 18 mesi, valutato in 1,9 miliardi di dollari. Le rispettive società - Alaska Air Group e Hawaiian Holdings - hanno reso noto di aver siglato un "accordo definitivo" in base al quale Alaska pagherà 18 dollari in contanti per ogni azione di Hawaiian. Alaska assumerà anche 900 milioni di dollari di debito di Hawaiian.
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[post_content] => Entro la fine del 2025 a Genova circoleranno 94 midibus elettrici Rampini. Ai 49 autobus elettrici attualmente in circolazione, infatti, se ne aggiungeranno altri 45 della nuova tipologia Eltron, che rafforzeranno il trasporto pubblico genovese, rendendolo ancora più sostenibile: si tratta della flotta Rampini più grande d'Europa, dove l'azienda è attiva in totale in sette paesi.
In occasione della Genova Smart Week, è stata Caterina Rampini, vicepresidente e ad di Rampini, a presentare uno dei quattro Autobus Rampini recentemente consegnati, facente parte dell'ultimo accordo con Genova.
«La nostra azienda ha una collaborazione di lunga data con AMT Genova, iniziata nel 2014, che oggi ha in servizio 49 e-bus Rampini, che diventeranno oltre 90 nel prossimo futuro - spiega Caterina Rampini - Contestualmente alle prime due forniture di autobus elettrici, abbiamo anche realizzato due depositi di ricarica a Genova, Mangini e Cornigliano, in due progetti integrati per garantire l’efficienza e l’efficacia del sistema nel suo complesso, che rappresentano le condizioni al contorno necessarie a raggiungere l’obiettivo delle emissioni zero: un traguardo che farà di Genova un modello nazionale di sostenibilità e che dimostra la nostra capacità di offrire un sistema di mobilità totalmente a zero emissioni. I sistemi di ricarica, inizialmente previsti solamente per i nostri e-bus, oggi, anche attraverso ampliamenti eseguiti direttamente da AMT, alimentano l’intera flotta di autobus elettrici di dimensioni e di fornitori diversi.
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[post_content] => In occasione della chiusura della manifestazione, la Capitale Italiana della Cultura 2023 non manca di iniziative tra Bergamo e Brescia, occasioni d’incontro e di condivisione; appuntamenti che proseguiranno anche oltre dicembre, portando il sodalizio culturale tra le due città nell’anno nuovo e oltre, grazie alle sinergie avviate.
Quindici installazioni luminose, posizionate in punti caratteristici della città di Bergamo, vanno a tracciare un percorso che collega Città Bassa e Città Alta durante il periodo delle festività natalizie (dal 25 novembre al 7 gennaio): “Christmas Design” il titolo dell’iniziativa, una mostra diffusa che accende i riflettori sui siti cittadini più iconici attraverso opere innovative realizzate con il contributo di importanti aziende del territorio e firmate da artisti e designer di fama.
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Prosegue fino al 25 febbraio la mostra “Tutta in voi la luce mia”, esposta all’Accademia Carrara di Bergamo. Attraverso capolavori risalenti alla fine del diciassettesimo e inizio del diciottesimo secolo, - di Francesco Hayez, Michelangelo Grigoletti, Pompeo Molmenti, Francesco Coghetti, Domenico Induno, Alexandre Cabanel - si intesse un dialogo tra pittura di storia e melodramma.
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