30 settembre 2024 13:37
La Fiavet Lazio, Cna turismo Lazio e Assoviaggi Lazio sono venute a conoscenza dalla stampa dell’Ordinanza commissariale dello scorso 26 settembre relativa alle nuove tariffe di ingresso dei bus turistici nella città di Roma.
Il primo sentimento è la gioia: siamo tutti felici di sapere che finalmente le linee Tpl (trasporto pubblico di linea), quindi i nostri autobus e le nostre linee di metropolitana, saranno in grado, nell’anno giubilare, non solo di trasportare senza problemi e senza affollamenti (non come avviene ora), noi cittadini, compresi quelli che dovranno lasciare a casa l’auto a partire da Euro4 ma anche i 32 milioni previsti di turisti che riempiranno le nostre strade ed i nostri monumenti.
Infatti, l’Ordinanza chiarisce bene che tutti i turisti che portano milioni di euro nelle casse della nostra città dovranno utilizzare, nel 2025, i mezzi pubblici dai parcheggi dei bus turistici alla periferia della città fino in centro oppure pagare il 300% di più!
Rabbia e sconcerto
Ora passiamo al secondo sentimento, che è la rabbia e lo sconcerto. La rabbia di centinaia e centinaia di aziende che a poco più di due mesi dall’inizio del Giubileo vedono aumentare i costi del 300% con il rischio, anzi la certezza, di non poterli riversare sui propri clienti che naturalmente hanno già da tempo confermato i servizi e, in molti casi, già pagato. Perché siamo certi che i turisti continueranno a non poter usare i parcheggi in periferia e continueranno a pagare i permessi dell’area B semplicemente perché a Roma non ci si può muovere con i mezzi pubblici, magari con le valige o con una sedia a rotelle o con dei bambini e degli anziani.
Quindi questa Ordinanza serve al Comune di Roma per fare cassa ai danni dei turisti e delle aziende ed è stata emessa senza un confronto con le categorie del turismo, a parte un incontro dello scorso mese di luglio in cui l’Amministrazione, nella persona dell’Assessore alla Mobilità, Eugenio Patanè, ci aveva comunicato che avrebbe dovuto aumentare gli stalli per la sosta breve dei bus turistici per diminuire la pressione degli stessi sul traffico. Invece l’unica cosa che è aumentata sono i costi.
Chiediamo un immediato incontro con il sindaco Gualtieri, con l’assessore alla mobilità Patanè e con l’assessore al turismo Onorato.
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[post_content] => Turismo, stranieri protagonisti. Per il periodo di Pasqua e dei ponti di primavera sono attese nelle strutture ricettive italiane 27,5 milioni di presenze, l’1,6% in più rispetto allo scorso anno. E a trainare sono gli arrivi di oltre confine, con oltre 15,8 milioni di presenze complessive (+2,4%), mentre il meteo incerto raffredda la domanda italiana, che dovrebbe stabilizzarsi sugli 11,7 milioni, appena lo 0,5% in più del 2024.
Questi i principali risultati emersi dall'indagine del Centro Studi Turistici di Firenze, per Assoturismo Confesercenti, su un campione di 1.185 imprese italiane della ricettività.
Ad aumentare è soprattutto la domanda europea: tra le nazionalità che registrano la maggiore crescita ci sono francesi, svizzeri, polacchi, olandesi e spagnoli; ma sono segnalati aumenti anche per i tedeschi, brasiliani, belgi, scandinavi, austriaci, cechi, ungheresi. Non crolla la domanda dagli Usa: anzi, le richieste da Usa e Canada registrano un lieve aumento, mentre per gli australiani è stata segnalata la stabilità del mercato. In flessione, invece, le prenotazioni dei turisti dall’Asia: indiani, coreani, cinesi e giapponesi.
Dazi e flussi dagli Usa
“Anche questa primavera, nonostante le incertezze legate al quadro economico e internazionale, il comparto turistico riesce ad agguantare la crescita - dichiara Vittorio Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti -. Si avverte però un rallentamento generale, soprattutto in confronto ai risultati eccezionali degli ultimi anni, quando – grazie alla ripresa post-pandemica – si erano raggiunti livelli record.
«A pesare, più che i dazi o la temuta contrazione dei flussi dagli Stati Uniti — che ad oggi non si è ancora concretizzata — è l’indebolimento della domanda interna. Una frenata che preoccupa soprattutto nelle località minori, fuori dai circuiti tradizionali del turismo internazionale, dove la presenza degli italiani è spesso decisiva per la tenuta economica delle imprese. In questo contesto, un ruolo rilevante lo giocheranno anche le condizioni meteo, che influenzano sempre più le decisioni dell’ultimo minuto. Le imprese stanno tenendo, ma il quadro resta incerto e richiede un monitoraggio costante”.
Aumento
L’aumento sarà percepito in tutte le regioni e per tutte le tipologie di prodotti, anche se con intensità diversa. Per le regioni del Nord Ovest e del Sud-Isole sono attesi i risultati migliori, rispettivamente +1,9% e +1,8%, mentre per il Nord Est la variazione stimata è del +1,3% e per il Centro del +1,4%. Le imprese extralberghiere dovrebbero registrare i risultati migliori (+2,4%), mentre per l’alberghiero la stima è del +1,2%.
Città restano le protagoniste. Oltre un terzo (il 36%) delle presenze di tutto il periodo si concentrerà proprio nei luoghi del turismo culturale, dove è attesa una crescita del +1,3%, ancora una volta trainata dagli stranieri (+2,1%, mentre gli italiani registrerebbero una lieve flessione). Previsioni positive anche per le località dei laghi (+2,8% con un deciso incremento degli stranieri) e marine (+1,9%). Altrettanto positive le previsioni per le località rurali e di collina (+1,8%) e della montagna (+1,9%), grazie alle presenze degli stranieri. Buone prospettive anche per le località termali (+1,5%) e per le aree “ad altro interesse” (+1%).
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Pasqua 2025: è boom di prenotazioni. Dall’ultima indagine alle imprese ricettive italiane, svolta da Isnart per Unioncamere ed Enit nell’ambito dell’Osservatorio sull’economia del turismo delle Camere di commercio, emerge come gli operatori segnalino un tasso di riempimento camere per il periodo pasquale di quasi il 60%.
Dato che, a livello di comparto ricettivo solo hôtellerie, corrisponde ad oltre 670mila camere vendute, per un fatturato stimato in circa 128 milioni di euro.
Il trend di prenotazioni più consistente è fatto segnare nelle mete del turismo slow delle aeree interne del Paese, dove si raggiunge oltre il 70% di camere occupate; con una camera su dieci venduta in più rispetto al consuntivo 2024, pare trovare ulteriore conferma l’aumentata visibilità delle destinazioni fuori dai consueti itinerari turistici. Ottimi anche i dati delle prenotazioni nelle città d’arte (63,9%), nelle località di montagna (61,3%) e nelle destinazioni termali (59,6%).
Appare all’altezza delle aspettative anche il trend di vendita anticipata per i ponti primaverili: rispettivamente del 57% per il Ponte del 25 Aprile e del 55% per quello del 1° Maggio.
“Le festività pasquali ed i prossimi ponti rappresentano un momento importante per il nostro Paese, meta di vacanzieri provenienti da tutto il mondo”, commenta Ivana Jelinic, Amministratore Delegato Enit. “I numeri ci danno ragione, l’Italia continua a crescere nei diversi comparti del turismo. La nostra offerta è ricca e variegata, dobbiamo proseguire su questa strada per far conoscere sempre più le meraviglie del made in Italy”.
Turismo estero
Su questi numeri, incide sicuramente l’apporto del turismo estero. Come rileva Enit, tra marzo e maggio 2025, gli arrivi aeroportuali complessivi in Italia dall’estero sono previsti in aumento del +4,5% rispetto al medesimo trimestre 2024 (6.826.831 vs 6.534.725; di cui 96% leisure). Il 28,4% di questi flussi è atteso a Roma, sulla scia dell’effetto Giubileo: da notare come, infatti, nel Lazio, in Umbria e nella Marche il 30% delle imprese associ la crescita della propria clientela all’Evento Giubilare, che sembra confermare il proprio valore in termini di attrattività turistica, grazie al combinato con le festività di primavera.
I primi 5 mercati di provenienza per trascorrere le festività in Italia sono Regno Unito, con una quota parte del 15,1%, Germania con il 10,3%, Stati Uniti con l’8,7%, Francia con l’8,8% e Spagna con il 7,7%. Quasi il 10% delle partenze verso le mete italiane sono intorno al 17 aprile, a ridosso del weekend pasquale; numeri che confermano l’attrattività del nostro Paese, che ancora una volta supera nelle scelte dei turisti i competitor francesi: l’Italia registra, infatti, quasi 7 milioni di arrivi contro i 4,5 previsti negli scali aeroportuali transalpini.
E per l’estate 2025? Gli operatori segnalano già di aver venduto 6 camere su 10 per i soggiorni nel mese di giugno, il 64,8% per luglio e il 65,4% per agosto, numeri già più che positivi e, peraltro, destinati a crescere con l’approssimarsi della stagione estiva.
“Il turismo italiano è sempre più competitivo. Ce lo dicono anche i primi dati sulla Pasqua e sui ponti primaverili: fatturato da 130 milioni di euro per il settore ricettivo, un numero di arrivi aeroportuali esteri superiore a quello registrato da un competitor storico come la Francia, aree interne ancor più ricercate – con il 70% di camere occupate – e ottime prospettive per la bella stagione, con 6 camere vendute su 10 nel trimestre giugno-agosto. Roma, in particolare, con un +3% di arrivi rispetto alla scorsa Pasqua – stando all’Ente bilaterale del turismo del Lazio – è un po’ l’emblema dell’integrità dell’industria turistica italiana, in costante crescita, e di come il Giubileo costituisca un rilevante fattore attrattivo da Nord a Sud” dichiara Daniela Santanchè, Ministro del Turismo.
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Sempre secondo il CST il primo trimestre 2025 indica un +0,8%, per un totale di 4,5 milioni di pernottamenti, con differenze però tra tipologie di prodotti e territori.
La domanda italiana nei primi mesi del 2025 rallenta ancora; cresce invece quella dei turisti stranieri. Principali attrattori della prima parte dell’anno ancora le città d’arte che avrebbero intercettato la quota maggiore della domanda straniera. Buon risultato anche per le località termali, mentre per quelle marine, rurali e di collina le stime indicano un sostanziale stabilità o una leggera crescita. Meno buono il dato per montagna ed ‘altro interesse’.
Per pasqua e ponti la crescita stimata dovrebbe attestarsi al +1,4% di pernottamenti (+0,7% di italiani e +1,9% di stranieri). In valori assoluti le presenze nelle strutture ricettive potrebbero superare 1,9 milioni, di cui 805mila di italiani e oltre 1,1 milioni di turisti stranieri. Città d’arte e borghi registreranno un incremento delle presenze del +1,8%, ma non dovrebbe registrarsi il tutto esaurito. Buone le stime anche per costa (+1,7%), terme (+1,3%) e campagna/collina (+0,9%). Per la montagna la stima è invece di una leggera flessione, -0,4% che potrebbe essere ampiamente recuperata grazie alle prenotazioni last minute. Segno negativo anche per le località ad ‘altro interesse’.
Sempre in vista delle festività alle porte, per il comparto alberghiero è prevista una variazione del +1,5%, con un incremento rilevante di stranieri (+1,9%). La crescita stimata per l’extralberghiero dovrebbe essere del +1,2%, trainata anche in questo caso dagli stranieri (+1,8%). La domanda estera, che potrebbe rappresentare il 58% del mercato del periodo, si riverserà soprattutto verso città/centri d’arte e località di campagna/collina. Quella italiana prevarrà nelle località costiere e di montagna. Una stabilizzazione del mercato è prevista per il mese di maggio, durante il quale si confermeranno i risultati positivi dello scorso anno. Infatti, in base alle prenotazioni già registrate, e alla percezione degli imprenditori, ben il 50,9% del campione ha segnalato una stabilità della domanda, contro il 24,1% di indicazioni di aumento e il 24,9% di diminuzione.
«Le stime sono incoraggianti - commenta il pèresidente della regione Toscana Eugenio Giani - e ci fanno ben sperare per l'avvio della stagione turistica. L'interesse verso la Toscana rimane alto, siamo pronti ad accogliere flussi significativi di visitatori desiderosi di scoprire bellezze artistiche, paesaggistiche ed enogastronomiche. Confidiamo che queste festività possano rappresentare un momento importante per l'economia del nostro territorio e per tutti gli operatori del settore, confermando la Toscana come una destinazione di eccellenza».
«La crescita del +1,4% prevista per Pasqua e i ponti primaverili - aggiunge l'assessore al turismo Leonardo Marras - insieme a un primo trimestre positivo, ci restituisce fiducia. Le città d’arte e i borghi, in particolare, si confermano trainanti, ma è incoraggiante anche il buon andamento delle terme e delle località di campagna. Un segnale importante per la nostra economia e per tutto il comparto turistico toscano».
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[post_content] => Le principali Associazioni di rappresentanza della categoria delle guide turistiche, ConfGuide e Federagit, si schierano contro ogni ipotesi di blocco delle procedure di esame per l’abilitazione di nuove guide turistiche, evocato dai ricorsi presentati da una sigla associativa.
Il rischio di una sospensione e del relativo caos nel settore è concreto, a seguito della presentazione di ricorso al Tar del Lazio da parte di una Associazione di guide turistiche.
“Il percorso per arrivare ad una norma nazionale che regolamenti finalmente la professione è stato lungo 12 anni e con le nostre Associazioni di categoria abbiamo partecipato attivamente, confrontandoci con trasparenza ai tavoli istituzionali”, dichiara Valeria Gerli, presidente di Confguide.
“Ci sorprende questo ricorso di cui abbiamo casualmente appreso, considerato che la ricorrente ha anch’essa partecipato alle riunioni”, prosegue Micol Caramello, presidente di Federagit.
Chiedere la sospensiva del Decreto 88/2024 e del Bando per l’abilitazione può bloccare per molto tempo un intero settore e, soprattutto, danneggiare le 29.000 aspiranti guide che stanno affrontando costi e che hanno forti aspettative per iniziare una nuova professione, ma anche frenare l’iter di applicazione della norma che finalmente sta vedendo maggiori controlli sull’abusivismo in molte realtà italiane.
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[post_content] => È stato ufficialmente presentato il nuovo accordo tra Fiavet Confcommercio e Ryanair, che introduce la piattaforma Travel Agent Direct, pensata per gli agenti di viaggio italiani.
L’iniziativa rappresenta una prima assoluta a livello internazionale per la compagnia aerea irlandese, che per la prima volta sigla un’intesa formale con una rappresentanza di categoria nel settore della distribuzione.
L’accordo, annunciato oggi durante una conferenza stampa organizzata nella sede di Confcommercio a Roma, in assenza dei rappresentanti della compagnia, consente agli agenti di viaggio di creare gratuitamente un account Ryanair attraverso cui prenotare i voli per i propri clienti.
Giuseppe Ciminnisi, presidente di Fiavet Confcommercio, evidenzia il valore dell’intesa in termini di riconoscimento del ruolo delle agenzie:
«Questo accordo riafferma la centralità professionale delle agenzie di viaggio nella gestione delle prenotazioni aeree e nell’interesse del consumatore. È un segnale importante che arriva dopo un lungo lavoro di confronto e costruzione».
Il nuovo canale Travel Agent Direct, operativo entro il 30 luglio 2025, permetterà alle agenzie di viaggi autorizzate di accedere direttamente al portale Ryanair e acquistare voli e servizi ancillari. Le prenotazioni potranno avvenire solo tramite account registrati, che dovranno fornire dati reali e completi dei passeggeri.
È prevista una procedura semplificata anche per rimborsi e re-routing, e la possibilità di ricevere comunicazioni operative direttamente dalla compagnia al cliente.
Fine del contenzioso, nuovo inizio
L’accordo segna la conclusione del contenzioso legale avviato da Fiavet nei confronti di Ryanair presso il Tribunale di Milano, con il sostegno di Adiconsum e AIAV.
Il ricorso contestava la concorrenza sleale per l’introduzione, da parte della compagnia, di verifiche di identità riservate ai passeggeri che avevano acquistato tramite agenzie, con il rischio di annullamenti e messaggi diretti ai clienti per disincentivare l’intermediazione.
Federico Lucarelli, legale di Fiavet Confcommercio, ha spiegato come «la richiesta fosse quella di riconoscere il ruolo professionale delle agenzie e di inibire ogni forma di ostacolo all'acquisto di biglietteria per conto della clientela». La vicenda è stata anche oggetto di attenzione da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM).
Le limitazioni previste per le agenzie
L’utilizzo della piattaforma è vincolato al rispetto di alcune condizioni, in particolare la piena trasparenza dei prezzi e la trasmissione dei dati di contatto reali dei passeggeri, così da permettere alla compagnia di inviare direttamente informazioni operative e di sicurezza. Non sono previste commissioni e sarà vietata qualsiasi attività automatizzata o di scraping dei contenuti del sito; le prenotazioni dovranno avvenire manualmente tramite l’interfaccia ufficiale.
Dara Brady, cmo di Ryanair, ha dichiarato in una nota stampa: «Grazie a questo nuovo accordo, gli agenti di viaggio italiani autorizzati potranno accedere alle tariffe basse di Ryanair e alla sua rete di 3.600 voli giornalieri verso oltre 230 destinazioni per i propri clienti, a condizione che venga garantita la piena trasparenza dei prezzi per tutti i voli/prodotti Ryanair. Ciò significa che i clienti vedranno solo i prezzi reali di Ryanair e avranno la garanzia che i loro dati di contatto saranno forniti a Ryanair, così da poter essere contattati direttamente per informazioni essenziali sui voli. Questa partnership è una grande notizia sia per gli operatori italiani del turismo che per i loro clienti, e arriva giusto in tempo per l’alta stagione estiva».
L’accordo tra Fiavet Confcommercio e Ryanair è un risultato storico per la nostra Federazione e per le agenzie di viaggio che ora potranno accedere direttamente alla biglietteria della compagnia aerea – dichiara Laura Audi, presidente di Fiavet Piemonte – la composizione del contenzioso, durato per anni, segna una svolta epocale e faciliterà notevolmente il lavoro degli agenti di viaggio che ora possono finalmente disporre di un canale privilegiato con Ryanair”
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Due giorni possono bastare per vivere Roma in modo esclusivo? Se il viaggio è ben organizzato e calibrato su esperienze di qualità, la risposta è sì.
La capitale italiana è una città che sorprende sempre, ma in particolare quando viene scoperta con gli occhi di chi cerca l’eccellenza: arte privata, cucina gourmet, hotel di charme, shopping personalizzato.
Un weekend di lusso a Roma è possibile attraverso un itinerario che alterni meraviglie classiche e dettagli su misura, pensato per chi vuole il massimo da ogni minuto.
Ecco come vivere 48 ore da ricordare per sempre.
Venerdì sera: benvenuto nella Città Eterna
Arrivare a Roma nel tardo pomeriggio ha il vantaggio di cominciare la propria esperienza con la città già accesa di luci e atmosfera.
La scelta dell’alloggio è uno degli aspetti più importanti per iniziare la propria vacanza di lusso con il piede giusto: soggiornare in un Hotel Piazza di Spagna garantisce una posizione centrale, perfetta per muoversi a piedi tra monumenti, boutique e ristoranti esclusivi.
Inoltre, molte strutture della zona offrono camere panoramiche, terrazze private e servizi di alta gamma, ideali per una fuga romantica o una pausa rigenerante.
Dopo il check-in, il consiglio è di concedersi un aperitivo con vista, tra le opzioni più raffinate ci sono i rooftop bar del centro storico, come quelli degli hotel di lusso lungo via del Corso o nei pressi di via Veneto. Un cocktail al tramonto con vista sul Pincio o su Trinità dei Monti è il miglior modo per iniziare.
Per la cena, l’imbarazzo della scelta è totale, dai ristoranti stellati alle trattorie di lusso, fino ai ristoranti più intimi e sofisticati nei quartieri Monti o Prati, Roma sa soddisfare anche i palati più esigenti. L’atmosfera giusta? Luci soffuse, cucina ricercata e un servizio impeccabile.
Sabato: arte e gusto, un binomio perfetto
La prima giornata piena del weekend la si può dedicare all’arte e alla scoperta culturale. Per evitare la folla e vivere un’esperienza davvero privilegiata, è consigliabile prenotare una visita guidata privata nei Musei Vaticani, con accesso anticipato o serale. Vedere la Cappella Sistina in silenzio, senza il consueto affollamento, è un’emozione che resta.
Chi preferisce rimanere nel cuore della città può optare per una passeggiata tra il Pantheon, Piazza Navona e Campo de’ Fiori, magari accompagnati da una guida esperta in arte rinascimentale. Per gli amanti dell’antichità, il Colosseo e i Fori Imperiali rappresentano una tappa obbligatoria, da vivere in modo esclusivo attraverso tour privati con accesso alle aree solitamente chiuse al pubblico.
A pranzo, è il momento di scoprire una Roma gastronomica meno conosciuta, alcuni chef emergenti propongono menù degustazione in ristoranti dal design curato, nascosti tra le vie storiche. I sapori romani vengono rivisitati in chiave contemporanea, spesso con un'attenzione particolare alla stagionalità e all'origine degli ingredienti.
Il pomeriggio invece può essere dedicato allo shopping, se il classico giro tra le boutique di via Condotti, via Borgognona e via del Babuino è un must, chi cerca qualcosa di davvero unico può affidarsi a un personal shopper.
Molti store offrono servizi VIP con salotti riservati, consulenze private e collezioni in esclusiva. Dalle maison storiche come Valentino, Fendi e Bulgari, ai brand emergenti del design romano, è impossibile non lasciarsi ispirare.
Per chi ama l’artigianato di lusso, meritano una visita anche le botteghe del rione Monti, dove si trovano gioielli su misura, scarpe fatte a mano e capi unici dal sapore sartoriale.
La serata si apre con una cena elegante in uno dei ristoranti con vista su Roma, su alcune terrazze è possibile di cenare sotto le stelle, con piatti gourmet e un servizio degno di un palcoscenico. Dopo cena, un’ultima passeggiata verso Fontana di Trevi, magari con una moneta da lanciare insieme, chiude la giornata con un gesto simbolico e carico di emozione.
Domenica mattina: relax e gusto prima della partenza
La domenica è il giorno perfetto per un giro in totale tranquillità. Chi soggiorna in un Hotel Piazza di Spagna può iniziare la giornata con una colazione in terrazza o nel cortile interno, godendo della tranquillità del centro cittadino ancora sonnolento.
Per chi desidera coccolarsi, si può iniziare la giornata in una SPA facendo un massaggio rigenerante o un trattamento beauty prima del rientro.
Se invece si preferisce restare all’aria aperta, una passeggiata a Villa Borghese è l’occasione ideale per concludere il soggiorno circondati dal verde, magari con una visita alla Galleria Borghese, dove scoprire i capolavori di Canova, Bernini e Caravaggio.
Ultima tappa consigliata: un pranzo leggero in uno dei bistrot eleganti del quartiere Prati o nel Ghetto Ebraico, dove tradizione e raffinatezza si incontrano in piatti deliziosi.
i.ip.
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[post_content] => Cresce ancora il traffico crocieristico nei porti italiani, a conferma di un trend evidenziato già nel 2024, come conseguenza della forte ripresa della domanda da parte del mercato. Lo rivela l'ultima stima elaborata da Cemar Agency Network. “Le nostre previsioni lo indicano con chiarezza - ha sottolineato il presidente Sergio Senesi durante l’annuale presentazione dei dati al Seatrade Cruise Global di Miami –. L’ingresso nel settore dei più prestigiosi luxury brand dell’hotellerie attirerà inoltre una nuova tipologia di ospiti, con elevato potenziale di spesa e presumibilmente alla prima esperienza di crociera. Questo nuovo scenario avrà ricadute significative sulle economie locali”.
Saranno in particolare 14,8 milioni i crocieristi che passeranno nei porti italiani nell’arco del 2025, con un aumento del 4,05% rispetto all’anno precedente. Si prevede anche un incremento delle toccate navi, che raggiungeranno quota 5.482 (+6,76% sul 2024), con ben 179 unità che solcheranno le acque italiane in rappresentanza di 57 compagnie di navigazione. Settantaquattro saranno poi i porti della Penisola interessati dal traffico crocieristico: il primato rimarrà a Civitavecchia, che raggiungerà i 3,53 milioni di passeggeri, seguita da Napoli con 1,9 milioni e Genova con 1,7 milioni. A seguire, con alcune novità, Palermo, Livorno, Messina, Savona, La Spezia, Venezia e Cagliari.
Sul podio delle regioni spicca coerentemente il Lazio con 3,54 milioni di passeggeri (24% del totale), seguito dalla Liguria (3,36 milioni, 23% del totale), dalla Campania (2,05 milioni, 14% del totale), dalla Sicilia (2,03 milioni, 14% del totale), dalla Toscana (0,97 milioni, 6% del totale) e dalla Sardegna (0,77 milioni, 5% del totale). Per quanto riguarda i gruppi crocieristici, Msc si conferma leader del settore, movimentando circa 5,23 milioni di crocieristi. Seguiranno Carnival con 4,63 milioni, Royal Caribbean con 1,90 milioni, e Ncl Holding con 1,20 milioni.
I mesi più intensi saranno maggio con 816 scali, ottobre con 760 e settembre con 748. Domenica 18 giugno sarà invece il giorno più affollato con ben 38 navi ormeggiate nei porti italiani e oltre 95.900 crocieristi movimentati. La crescita non si arresterà neanche nel 2026, quando secondo l’analisi preliminare di Cemar Agency Network, il numero di passeggeri movimentati nei porti italiani supererà certamente i 15 milioni.
“L’Italia mantiene saldamente il proprio primato di più importante destinazione crocieristica del mar Mediterraneo - ha concluso Senesi -. Sono senza dubbio molteplici i fattori che concorrono a questa crescita costante in termini di passeggeri movimentati e numero di toccate: tra questi gioca un ruolo chiave la politica di destagionalizzazione, conseguita anche dalle compagnie americane che da alcuni anni hanno scelto di essere presenti nel Mediterraneo non solo in estate ma anche nei mesi invernali”.
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[post_content] => Dal prossimo 11 aprile, e settimanalmente ogni venerdì fino al 21 novembre 2025, la Costa Smeralda partirà da Genova per un itinerario di otto giorni nel Mediterraneo occidentale, alla scoperta di Italia, Francia e Spagna, con tappe a Marsiglia, Barcellona, Cagliari, Napoli e Civitavecchia/Roma, per poi fare ritorno nella città della Lanterna.
Costa Smeralda è approdata infatti ieri nello scalo ligure, di ritorno dalla stagione invernale negli Emirati Arabi Uniti, dove ha navigato offrendo crociere di una settimana tra Dubai, Muscat, Doha e Abu Dhabi. L’ammiraglia della compagnia e gemella della Costa Toscana ha completato un lungo itinerario di 37 giorni circumnavigando il continente africano, lungo destinazioni a varie latitudini tra Muscat, Port Louis, Port Elizabeth e Città del Capo, Walvis Bay, Dakar, Santa Cruz de Tenerife, Tangeri, Barcellona, Ajaccio/Corsica.
I viaggi nel Mediterraneo occidentale saranno arricchiti come sempre dalle Sea Destinations, destinazioni inedite da vivere dalla prospettiva del mare. Dopo aver lasciato Barcellona, per esempio, e arrivati nel mare delle Baleari la nave raggiungerà il punto più buio del Mediterraneo dove gli ospiti potranno osservare stelle e pianeti guidati dalla voce di un ufficiale di bordo; davanti alla baia di Capri ci si potrà invece godere una colazione con caffè napoletano e torta caprese ammirando dalla nave lo spettacolo dei faraglioni all’alba; infine, giunti al santuario dei Cetacei un affascinante light show proietterà gli ospiti nel misterioso mondo delle più straordinarie creature marine.
Queste mete da scoprire a bordo, durante la navigazione, si affiancano alle esperienze a terra delle Land Destinations, tra cui una visita alla cattedrale di Notre-Dame de la Garde e una passeggiata tra scorci panoramici mozzafiato e i luoghi simbolo di Marsiglia; una camminata immersi nei colori di Parc Güell e Casa Batlló, poi una vista spettacolare della città dalla collina di Montjuïc a Barcellona; e ancora, i colori e i sapori del Sud Italia nei vicoli del rione Sanità, a Napoli, sotto l'ombra del Vesuvio, o la possibilità di immergersi letteralmente nella storia sopra l'acqua tra le rovine di Pompei e sotto, nel parco sommerso di Baia tra statue, mosaici e resti di ville romane.
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Ora tutti questi soldi dovrebbero essere rimessi nel turismo e non per ripianare buchi di bilancio, come purtroppo succede molte volte. Si potrebbero per esempio impiegare in una nuova fiscalità per gli assunti in modo definitivo dalle strutture turistiche. Ma, a leggere le proteste dei sindacati ci si accorge che questa modalità non viene mai presa in considerazione, perché il personale è assimilato ai costi. Solo in una società completamente sbagliata si può considerare una persona come un costo.
Statistiche
La regione che nel 2024 ha avuto i maggiori incassi derivati dall’imposta di soggiorno è il Lazio con oltre 300 milioni di euro (contro i 189 milioni del 2023). Segue la Toscana con circa 121 milioni di incassi sull’anno e un buon incremento rispetto ai circa 107 milioni del 2023. Toscana che supera, per valore degli incassi, la Lombardia, che nell’anno 2024 incassa complessivamente 114 milioni di euro circa (contro i 93 dell’anno precedente, segnando un rilevante indice di crescita).
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