14 July 2025

Elena Sisti: Assidema sarà un riferimento per la valorizzazione dei territori

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C’è anche Elena Sisti tra i fondatori di Assidema: l’Associazione italiana destination manager che si è costituita nei giorni scorsi dalla visione di un gruppo di dieci professionisti del turismo con la missione di definire, sviluppare e promuovere una figura sempre più presente all’interno dei territori. Co-fondatrice di Elesta Travelling Passion e fondatrice di Elesta Consulting, con un’esperienza consolidata nella consulenza per la promozione turistica dei territori, porta in Assidema la propria visione innovativa e una profonda passione per il turismo e il marketing territoriale.

Credo fermamente nell’importanza di un approccio integrato e competente alla gestione delle destinazioni turistiche – sottolinea la stessa Elena Sisti -. Ora, con Assidema, voglio mettere a disposizione la mia esperienza, collaborando con altri professionisti in un’ottica di confronto e di crescita costante per definire e sviluppare la figura del destination manager. Alla base c’è un’idea di turismo responsabile e di destination marketing che condivido con gli altri fondatori: tra i suoi elementi centrali c’è l’attenzione all’impatto positivo sul territorio e sulle persone che lo abitano, puntando alla definizione della tipologia di visitatore che si vuole attrarre, al fine di massimizzare sia la soddisfazione degli ospiti, sia la felicità della comunità ospitante”.

Elena Sisti sottolinea infine come Assidema possa diventare un nuovo punto di riferimento per la valorizzazione dei territori, promuovendo uno sviluppo turistico più competitivo e soprattutto più sostenibile, investendo sulla competenza con una visione strategica: “Sono convinta che insieme possiamo costruire un futuro migliore per il turismo italiano, in cui ogni destinazione possa esprimere al massimo il proprio potenziale attraverso una gestione professionale e innovativa.”

 

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Anche in questa parte della regione si gustano eccellenze gastronomiche come il poulet de Bresse - l’unico pollo Aop (Appellation d’Origine Protegée), accompagnato dalla crème de Bresse - e il caratteristico Beurre. Il punto di partenza è il suggestivo Monastère Royal de Brou. Margherita d'Austria lo fece costruire per il defunto marito Filiberto di Savoia - morto a soli 25 anni. Voleva vivere qui i suoi ultimi anni, ma non raggiunse mai Brou, dove si trova il suo monumento funebre decorato in prezioso alabastro, a fianco di quello di Filiberto e della suocera.\r\n\r\nIl Monastero è ancora autentico al 100%: fu risparmiato dai rivoluzionari perché i cittadini lo riempirono di fieno e dissero che era il loro deposito e poi, ai tempi di Napoleone, perché non era mai stato consacrato. Non lontano dal sito monumentale si trova The Scratch, un piccolo, delizioso ristorante gestito da giovani chef che, con cucina a vista, offre ai suoi ospiti i sapori del territorio accostati in modo inventivo. La produzione storica locale è testimoniata da due importanti fabbriche. La Cuivrerie de Cerdon - fondata nel 1836 - produceva oggetti e strumenti in rame offrendo lavoro ai tanti operai che si fermavano nella cittadina viaggiando con la ferrovia.\r\n\r\nOggi la struttura - monumento storico dal 2013 - ospita un museo immersivo con preziose testimonianze storiche. Interessante l'intreccio tra la fonderia e la vicina fabbrica della seta: nella Cuivrerie venivano prodotti i bacini in rame dove si bollivano i bozzoli di seta per poter estrarre il filo. Ogni bozzolo forniva dagli 800 ai 1500 metri di seta. Il Musée de Soieries Bonnet, nel comune di Jujurieux, fu costruito nel 1847 e raccoglie preziosi telai. Il signor Bonnet fu un precursore quando decise di garantire accoglienza e formazione ai propri lavoratori, insegnando loro un mestiere.\r\n\r\nCurioso sapere che la Soieries, che aveva clienti in tutto il mondo e riforniva anche gli atelier di Dior e Chanel, produsse seta esclusivamente nera fino alla morte del proprietario nel 1886. Solo dopo arrivarono i colori. La brasserie Place Bernard a Bourg-en-Bresse è il luogo ideale per completare il percorso di scoperta del territorio: è uno dei sei ristoranti de L’Espirt Blanc Collection dello chef 3 volte stellato Georges Blanc. Negli ambienti caratterizzati dal vivace contrasto tra il rosso e il bianco e da foto storiche dei personaggi della gastronomia dell’area, si possono gustare la cucina tradizionale francese e locale e, naturalmente, il delizioso Poulet de Bresse á la crème.\r\n\r\nPer il pernottamento si raggiunge il Griffon d’Or: collocato nel cuore della cittadina in un edificio storico, è accogliente e funzionale: ciascuna delle 17 camere ha la propria identità. Aperto da 14 anni, si fa conoscere con il passaparola.\r\nChiara Ambrosioni\r\n\r\n[gallery ids=\"494147,494155,494149,494152,494153,494154\"]\r\n\r\n ","post_title":"Auvergne-Rhone-Alpes: dal fascino del monastero Reale di Brou ai sapori di Bresse","post_date":"2025-07-09T11:35:23+00:00","category":["estero"],"category_name":["Estero"],"post_tag":[]},"sort":[1752060923000]}]}}

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