18 June 2025

Associazioni contro tariffe bus turistici per Giubileo. Esenzione per le diocesi

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Associazioni bus giubileo

Associazioni e Giubileo. «Accogliamo con favore i passi intrapresi dal Commissario straordinario per il Giubileo, Roberto Gualtieri. Tuttavia, non sono sufficienti. Le riduzioni tariffarie introdotte dal dipartimento mobilità di Roma per alcune categorie di utenti dei servizi di autobus turistici durante l’Anno Santo sono troppo limitate e creano ulteriore confusione», denunciano le associazioni di turismo organizzato Assoviaggi-Confesercenti, Cna Turismo, Etoa, Fiavet e Fto-Federazione del turismo organizzato di Confcommercio in merito alla direttiva emanata il 19 novembre, che modifica l’ordinanza del 26 settembre sulle tariffe per gli autobus turistici in vigore per tutto il periodo del Giubileo.
 
Offrire sconti sulle gite scolastiche per bambini sotto i 14 anni esclude la maggior parte dei viaggi educativi – sottolineano le associazioni –. Allo stesso modo, le esenzioni per gli utenti su sedia a rotelle non affrontano le esigenze di molte persone con gravi difficoltà di mobilità che non utilizzano carrozzine.

Nessun coinvolgimento

«Ancora più preoccupante è l’esenzione per i grandi gruppi di pellegrini legati alle diocesi, che lascia invariati i problemi di traffico della città penalizzando, invece, un segmento del turismo organizzato che porta visitatori ad alto potere di spesa a Roma. Questi turisti contribuiscono significativamente all’economia della città durante tutto l’anno, non solo nei periodi festivi europei, e sostengono i posti di lavoro lungo tutta la filiera del turismo”.
 
Le associazioni mettono anche in discussione la mancanza di coinvolgimento sulle loro proposte, come l’introduzione di tariffe scontate per i trasferimenti dagli aeroporti agli hotel in città. “È assurdo che i permessi per accedere agli alloggi a Roma costino il doppio rispetto ai trasferimenti dall’aeroporto all’hotel. Questa decisione avrà un impatto negativo su tutto l’ecosistema turistico della Capitale.

Ingiustamente presi di mira

«Più in generale, gli autobus turistici vengono ingiustamente presi di mira con il pretesto di decongestionare il centro città, nonostante studi dimostrino che ogni autobus toglie dalle strade l’equivalente di almeno 12 auto. Il paradosso è che anche quando i bus lasciano l’Urbe per trasportare i visitatori verso destinazioni vicine, continuano a pagare tariffe, contrariamente ai principi di diversificazione turistica e riduzione del traffico. Nel frattempo, se l’accesso ai veicoli di grandi dimensioni sarà ulteriormente ridotto, è certo che aumenterà il traffico di minivan e altri mezzi a noleggio nel centro storico, aggravando la congestione”.

Difficoltà logistiche

Le associazioni evidenziano anche le difficoltà logistiche derivanti dalla rimozione delle aree di sosta in Via Claudia senza fornire alternative pratiche per accedere a luoghi di interesse come il Colosseo.
 
I gruppi di visitatori saranno costretti a scendere da autobus privati parcheggiati in luoghi remoti, lontani, per poi fare affidamento su un sistema di trasporto pubblico a Roma notoriamente inaffidabile, il che rende più difficile la supervisione dei gruppi, specialmente per adulti vulnerabili, bambini e persone con esigenze di accessibilità”, affermano le sigle.

Scarsa comprensione del turismo

“Speriamo in soluzioni che vadano oltre queste misure parziali, che riflettono una scarsa comprensione dei settori del turismo e della mobilità. Chiediamo una reale sinergia con il comparto del turismo organizzato, simile all’approccio adottato a Parigi per le Olimpiadi, dove sono state raggiunte soluzioni efficaci per soddisfare le esigenze di tutte le parti interessate. È fondamentale stabilire regolamenti ragionevoli e stabili, poiché il settore turistico ha bisogno di certezza normativa per pianificare servizi a medio e lungo termine”.
 
Le associazioni concludono: “Gli operatori del settore desiderano sviluppare una collaborazione a lungo termine con le autorità cittadine per massimizzare i benefici reciproci. Esortiamo il Campidoglio a ripensare il proprio approccio per non penalizzare o scoraggiare i professionisti che portano turisti a godere della bellezza di Roma, generando così entrate fondamentali per l’economia dei servizi e il settore culturale della Capitale”.
 


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Collaboriamo con chi sa raccontare e vivere le destinazioni con passione, come Massimo Ariello in Messico. I nostri dmc sono estensioni del nostro modo di lavorare: accoglienti, reattivi, attenti al dettaglio e guidati dallo stesso amore per il viaggio autentico e consapevole». E Massimo Ariello, co-founder e commercial director di Meca International, la dmc del to in Messico risponde alla descrizione e aggiunge. «Ho aperto con Danilo Curzi il Messico circa 15 anni fa e insieme abbiamo creato un prodotto con tutto l'appoggio, la struttura, la logistica e le idee che lo hanno reso performante sul mercato italiano». \r\n\r\nIl dmc Meca International nasce come azienda negli anni ‘80 e assume il suo nome attuale nel 2020, dopo il Covid. «Forniamo servizi in Messico grazie ai nostri uffici commerciali di Parigi, Madrid, Londra, Montreal, Bogotà e Shanghai. - racconta Massimo Ariello, co-founder e commercial director di Meca - Io sono venuto in Messico perché c’era una grande amicizia con l’ex presidente fondatore dell'azienda. Mi aveva sempre detto “quando finisci la scuola vieni a lavorare in Messico” ed è quello che ho fatto nel 1986. Mi sono subito innamorato di questo paese, perché è una terra incredibile da tutti i punti di vista. Lo vediamo in questo tour “Messico Insolito” che abbiamo pensato insieme con Idee per Viaggiare, tra le Barrancas, i canyon della Sierra, e poi in treno verso l’oceano e la Baja California. È un Messico diverso da quello più classico dei Maya e degli Aztechi. Che mi affascina tantissimo. Proprio perché credo che tutto il Messico debba essere conosciuto dal punto di vista culturale e naturalistico. Vedo le emozioni che suscita il percorso sui volti di chi viaggia con me: la bellezza e vastità della Barrancas del Cobre, il fascino di Creel che racconta la storia dell’etnia Tarahumara, il “popolo che corre”. Quindi il viaggio in treno sulla meraviglia ingegneristica della Ferrocarril El Chepe con il suo ristorante panoramico, fino a El Fuerte, dalla storia antica. Per poi volare nelle distese desertiche dalla Baja California affacciate sull’oceano Pacifico. Il Messico è un grandissimo paese con tanti aspetti e sfaccettature culturali. Se avesse più risorse per fare marketing, i risultati sarebbero eccezionali. - prosegue Ariello - Ieri il nostro autista diceva: “Quando il Grand Canyon sarà grande vorrà essere come la Barrancas del Cobre” e, infatti, il sistema dei 20 canyon che compongono le Barrancas si estende per 65.000kmq, mentre il Parco Nazionale del Grand Canyon raggiunge i 4927kmq. Questo incredibile percorso si può poi abbinare al mare della Baja California. Credo che il Messico debba essere vissuto a livello di cultura. - prosegue Ariello - Perché, come accade anche in Italia, c’è così tanta storia e cultura che il paese non può essere venduto con solo mare».\r\n\r\nIl dmc sottolinea che «Il Messico è un paese che ha tantissime sfaccettature: si presta molto al viaggio culturale di gruppo, a quello individuale ed è anche adatto alle grandissime convention, ai viaggi-incentive e a quelli religiosi (la Madonna di Guadalupe è la patrona delle Americhe e la Basilica di Nostra Signora di Guadalupe è la seconda basilica mariana più visitata al mondo dopo Lourdes). Noi offriamo servizi a 360°».\r\n\r\nNon mancano note storiche recenti, legate agli avvenimenti sanitari che hanno segnato il mondo «Il Messico ha avuto un calo importante di turismo dall'Italia dopo la febbre suina del 2009. - ricorda Ariello - Da lì tutta la macchina del turismo ha cercato di rimettersi in moto, pur con mille difficoltà, perché gli uffici della promozione turistica del Messico non avevano fondi sufficienti, tanto che già nel 2017 il paese era stato chiuso a livello mondiale. Oggi dall’Italia arrivano circa 150-160 mila persone l'anno. Crediamo che il Messico possa tornare a essere una destinazione importante per l'Italia. Per questo l'ambasciatore messicano, tramite la Camera di Commercio del Messico in Italia, mi ha dato una delega di direttore responsabile della promozione in Italia del turismo in Messico.\r\n\r\nMeca International sta portando avanti quest’impegno con seminari e famtrip. In 4 anni saremo in 34 città italiane dove contatteremo i to perché portino i loro clienti ai seminari». In chiusura le connessioni: «Ad oggi i voli diretti dall’Italia sono un aereo di Aeroméxico 4 volte alla settimana e la linea charter di Neos 2 volte alla settimana. Gli altri voli sono via Francoforte, Parigi e via Istanbul con Turkish Airlines».\r\n(Chiara Ambrosioni)\r\n\r\n[gallery ids=\"492735,492733,492739,492740,492736,492737\"]","post_title":"Idee per Viaggiare: la scelta dei dmc, con la Meca International in Messico","post_date":"2025-06-17T09:44:28+00:00","category":["tour_operator"],"category_name":["Tour Operator"],"post_tag":[]},"sort":[1750153468000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"492702","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"\r\n\r\nLa Repubblica Dominicana si conferma leader del turismo dei Caraibi. 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