18 luglio 2024 13:50

Claudio Dell’Accio
L’Associazione italiana dei destination manager (Assidema) annuncia il suo primo congresso annuale che si terrà ad Asti il 27 e 28 settembre 2024 in Piazza San Martino 11, presso la sede della dmo Sistema Monferrato. “Economia delle relazioni” è il tema scelto per questo primo appuntamento aperto a tutti i soci della nuova realtà: nella due giorni si approfondirà la professione del Destination Manager e rappresenterà un’opportunità fondamentale per discutere il futuro delle dmo e delle dmc nonché le innovazioni digitali nel settore del destination management. Tutti i Destination Manager iscritti all’Associazione sono invitati a partecipare, insieme ad invitati speciali e giornalisti, per condividere esperienze, idee e sviluppare nuove strategie per la promozione turistica.
Per arrivare preparata a questo appuntamento Assidema ha costituito un Comitato Tecnico-Scientifico (Ctsa), organo consultivo e propositivo che promuoverà la ricerca, la formazione e la divulgazione scientifica nei settori di interesse dell’Associazione. Questo comitato rappresenta un’importante innovazione nel panorama italiano, riunendo per la prima volta eminenti professori e ricercatori da tutta Italia con l’obiettivo di definire e rafforzare la figura del destination manager e confrontarsi sulle ricette per il futuro dei territori.
Il Comitato Tecnico-Scientifico è presieduto dalla Luna Leoni, professore associato in management presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata e include una vasta gamma di esperti accademici e professionisti del settore turistico, come Antonella Angelini dell’Università di Pisa, Carmen Bizzarri della UER e Giacomo Del Chiappa dell’Università degli Studi di Sassari, tra gli altri.
Gruppi di lavoro
Il Ctsa si articola in tre Gruppi di Lavoro , ciascuno dedicato all’approfondimento di tematiche specifiche e alla realizzazione di progetti di ricerca. Attualmente, i gruppi di lavoro attivi includono: profilazione dei destination manager: Questo gruppo si concentra sulla definizione delle competenze e delle caratteristiche professionali necessarie per il ruolo del destination manager, con l’obiettivo di creare standard condivisi e riconosciuti a livello nazionale.
Turismo delle Radici: Il gruppo esplora le opportunità offerte dal turismo delle radici, un settore in crescita che mira a coinvolgere le comunità di emigrati e i loro discendenti in un viaggio di riscoperta delle proprie origini. Sviluppo dei borghi: Questo gruppo lavora sulla valorizzazione dei piccoli borghi italiani, promuovendo iniziative che coniughino la conservazione del patrimonio culturale con lo sviluppo economico sostenibile.
“Con la costituzione del Ctsa e l’organizzazione del congresso annuale, Assidemasi propone di diventare il punto di riferimento per la valorizzazione della professione del destination manager in Italia. Per la prima volta abbiamo riunito attorno a un tavolo accademici e professionisti di tutta Italia per dare un contributo concreto alla professione. Vogliamo promuovere un approccio integrato tra pubblico e privato per creare un’offerta turistica sostenibile e competitiva,” ha dichiarato Claudio Dell’Accio, presidente di Assidema.
Luna Leoni, presidente del Ctsa, ha aggiunto: “È un onore guidare un comitato composto da così tante eccellenze del mondo accademico e professionale. Siamo pronti a lavorare insieme per definire standard elevati e promuovere l’innovazione nel settore del destination management.”
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[post_content] => L’Associazione italiana destination manager (Assidema) ha rinnovato le proprie cariche nazionali a seguito della riunione di insediamento del Comitato direttivo. Il Comitato ha confermato nel ruolo di presidente Nazionale Claudio Dell’Accio, professionista attivo nello sviluppo del destination management e nella progettazione di sistemi territoriali complessi. È stata inoltre nominata vicepresidente la Flavia Maria Coccia, economista con una lunga esperienza nelle politiche per il turismo e per lo sviluppo locale.
Sono stati altresì nominati: presidente del comitato scientifico: Prof.ssa Carmen Bizzarri. Segretario e tesoriere: Giancarlo Dell’Orco. Collegio dei garanti: Paolo Garlando, Federico Scaramucci, Alessandro Speciale.
Nell’ambito del rafforzamento della governance e della presenza dell’Associazione sui territori, il Comitato direttivo ha confermato e istituito le seguenti rappresentanze regionali: Lazio – Delegata regionale: Flavia Maria Coccia. Piemonte – Delegato regionale: Andrea Cerrato. Toscana – Delegato regionale: Giancarlo Dell’Orco. Puglia – Delegato regionale: Marcello Benevento. Calabria – Delegato regionale: Daniele Donnici
Questa articolazione territoriale rappresenta un passo essenziale per rendere Assidema un soggetto capillare, capace di interagire con istituzioni, professionisti e stakeholder a livello locale.
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[post_content] => Go World presenta un itinerario alla scoperta della Romania e delle origini del mito di Dracula: un viaggio ideato insieme a Syusy Blady, ispirato al suo libro “Dracula non muore mai”, che racconta il viaggio alla ricerca della vera storia di Vlad Țepeș, il principe che ha ispirato la leggenda.
Il tour, in programma in data unica dal 28 maggio al 4 giugno 2026, conduce i viaggiatori tra castelli, monasteri e città medievali alla scoperta della cultura e delle tradizioni della Transilvania e della Valacchia. Da Bucarest a Snagov, da Curtea de Argeș a Sibiu, fino a Sighișoara, Brasov e al celebre castello di Bran, ogni tappa rievoca le atmosfere e i luoghi raccontati da Syusy Blady nel suo libro. Un viaggio alla scoperta della storia vera di un vampiro per caso.
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Il tour
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Nuovi record storici per i porti crocieristici italiani nel 2026 grazie a 15,4 milioni di crocieristi movimentati (+2,6% sui valori attesi nel 2025) e 5.680 accosti (+2,7% sul 2025). E ancora, oltre 1 miliardo di euro di investimenti nei porti crocieristici dello stivale pianificati nel triennio 2026-2028.
Queste le previsioni emerse nella dodicesima edizione di Italian Cruise Day, il forum itinerante per l’industria crocieristica italiana ideato e organizzato da Risposte Turismo, quest’anno in partnership con l’Autorità di Sistema del Mar di Sicilia Orientale, in corso di svolgimento presso la Vecchia Dogana di Catania.
I risultati attesi per il 2026, contenuti nella nuova edizione dell’Italian Cruise Watch di Risposte Turismo, sono frutto della proiezione effettuata sulle previsioni di oltre 50 porti, rappresentativi del 91% sia del traffico crocieristico nazionale sia delle toccate nave e, secondo la consolidata metodologia utilizzata dai ricercatori di Risposte Turismo, tiene conto di numerosi fattori capaci di incidere sulle stime di traffico nel medio periodo, tra i quali i possibili cambi di itinerari delle navi durante la stagione e l’occupazione media attesa delle navi.
Civitavecchia sempre più leader, record storico anche per Genova, Palermo, Messina, Cagliari, Ravenna, Salerno e Catania
Nel dettaglio, Civitavecchia si confermerà ancora una volta primo porto crocieristico del Paese e tra i principali a livello mondiale, raggiungendo i 3,7 milioni di passeggeri movimentati (imbarchi, sbarchi e transiti, + 4,8% sul 2025) grazie a 900 accosti (+1,1% sul 2025). Alle sue spalle, confermate le posizioni del 2025, con Napoli al secondo posto (circa 1,9 milioni di passeggeri movimentati, -5,9% e poco più di 500 accosti, -9,8% sul 2025) e Genova al terzo (circa 1,7 milioni di passeggeri movimentati, in linea con il 2025 e 320 accosti, -3,0%).
"Ci troviamo a commentare ancora una volta dei dati in crescita per quanto riguarda il traffico croceristico nei porti e nelle destinazioni del nostro Paese", afferma Francesco di Cesare - presidente di Risposte Turismo. "Dati che – prosegue di Cesare – certificano ancora una volta lo stato di salute del comparto e che possono continuare a tradursi in positive ricadute economiche, occupazionali e non solo, per i territori e le comunità coinvolti. Come sempre, però, sottolineo che tali dati devono essere letti più come una sfida che come un risultato. Perchè il comparto continui a crescere, è necessario lavorare tutti assieme attraverso una pianificazione attenta e rispettosa di tutte le istanze e le sensibilità interessate, per essere pronti ad affrontare possibili cambiamenti di scenario".
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[post_content] => Grande incontro a Cesenatico per i maggiori tour operator. Infatti nell'ambito del TTG Travel Experience, nel salone del Grand Hotel Da Vinci di Cesenatico si è tenuta la quarta edizione di ’Italian Hospitality DMC’, l’appuntamento promosso da Arcadia tour operator insieme ad Aves by Datagest. Oltre 130 professionisti del turismo provenienti da tutta la penisola, hanno preso parte alla serata. Tra questi i tour operator, DMC , agenzie di viaggio, enti turistici, imprenditori e giornalisti di settore. È un’occasione per rafforzare relazioni, attivare sinergie e discutere delle prospettive del turismo internazionale verso l’Italia.
L’iniziativa dell’agenzia Arcadia è diventata un evento di networking al servizio del turismo italiano, con l’obiettivo di favorire il dialogo tra gli attori chiave dell’incoming. ’Italian Hospitality DMC’ è un momento di confronto, in cui la qualità dell’offerta italiana viene raccontata, condivisa e rilanciata. Tra i presenti c’erano importanti realtà del settore come Carrani Tour, Norma Vacanze, Cassata Travel, Tour of Sicily, Mamberto, Trentino Holidays, MySunSea, Intertravel, Eurospin Viaggi, Museo Ducati, Mirabilandia, Museo Lamborghini, Italy Travel Marketing, Fiavet Emilia-Romagna, oltre a molti partner e operatori, ospiti istituzionali e media specializzati.
L'accento sulla qualità
Daniela Battaglioni, direttore editoriale di ItaliaAbsolutely e TravelQuotidiano, nel suo intervento ha messo in luce la centralità del lavoro di squadra e della coesione tra professionisti e istituzioni, fondamentali per affrontare le sfide future del settore.
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Era presente anche il presidente di Assidema Claudio dell'Accio. "Questo appuntamento – ha commentato Matteo Mambelli, ceo di Arcadia –, rappresenta la volontà concreta di costruire un sistema di collaborazione duraturo tra i protagonisti del turismo italiano, del resto è fuori dai contesti fieristici tradizionali che spesso nascono le idee migliori". Nella cornice del Grand Hotel Da Vinci gli operatori hanno condiviso esperienze, visioni e strategie, consolidando il valore dell’ospitalità italiana in un mercato sempre più competitivo e globale.
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[post_content] => Al via un accordo tra Liguria e Piemonte per una strategia condivisa di valorizzazione turistica dei territori regionali.
L’idea di stabilire una forma organica di collaborazione fra le due regioni turistiche aveva preso forma a metà agosto in un incontro fra gli assessori Lombardi e Bongioanni a Sanremo ed era stata ulteriormente sviluppata in occasione di Cheese a Bra con l’annuncio del protocollo.
Con questa intesa Liguria e Piemonte scelgono di unire le forze per promuovere il turismo come motore di sviluppo sostenibile e competitivo, creando un sistema integrato capace di valorizzare le eccellenze dei due territori.
L’obiettivo comune è valorizzare la continuità territoriale e la complementarità dell’offerta tra mare e montagna, creando un sistema turistico integrato di qualità, capace di sviluppare progetti integrati e – in prospettiva – di veri e propri prodotti turistici capaci di valorizzare le eccellenze dei due territori ed essere così ancora più competitivi sui mercati nazionali e internazionali.
«Questa firma – spiega l’assessore regionale a Turismo e Marketing territoriale della Regione Liguria Luca Lombardi – segna un passo importante verso una collaborazione strutturale con il Piemonte. Lavorare in sinergia ci permetterà di rafforzare l’immagine turistica delle nostre regioni e generare ricadute concrete per i territori. Liguria e Piemonte sono naturalmente connessi: il verde delle montagne e il mare formano un legame storico e culturale che oggi si rinnova anche in chiave di turismo sostenibile. La nostra regione può già contare su oltre 4mila chilometri di percorsi dedicati all’outdoor, dall’escursionismo al cicloturismo, che diventano ancora più attrattivi se messi in rete con quelli piemontesi».
«È un accordo che definirei storico – aggiunge l’assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Turismo, Sport e Post-Olimpico, Caccia e Pesca, Parchi Paolo Bongioanni - perché mette insieme l’offerta turistica del Piemonte e quella della Liguria attraverso il turismo all’aperto, e in particolare quello delle ciclovie. Piemonte e Liguria sono unite da una storia antica rappresentata dalle 'vie del sale': le antiche strade su cui si saliva dalla Riviera e si scendeva dalle montagne incontrandosi. Il Piemonte portava il grano, la Liguria portava l’olio, il sale e le acciughe, ingrediente base di tanti piatti simbolo della cucina piemontese. Quelle antiche vie oggi sono percorsi turistici straordinari: per il Piemonte cito la Strada dell’Assietta e l’Alta via del Sale, e sul versante ligure la più bella ciclovia d’Europa che è la Ospedaletti-Imperia. Messo assieme questo pacchetto avremo un prodotto straordinario, le 'Alpi che si gettano nel mare' i nostri imprenditori accresceranno l’offerta da collocare sui mercati accanto ai laghi, alla montagna, all’enogastronomia. Potremo 'avere il mare' fra i prodotti turistici del Piemonte. Una proposta nuova per andare a penetrare mercati nuovi».
Tra i primi ambiti di collaborazione rientra lo sviluppo del nuovo sistema di ciclovie attraverso le Alpi del Mare. Il progetto, che vedrà il coinvolgimento delle Camere di Commercio di Cuneo e di Riviere di Liguria, rappresenta un passo concreto nella direzione di un turismo outdoor capace di unire montagna e mare, consolidando così la proposta turistica sovraregionale in chiave di sostenibilità e competitività.
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[post_content] => Un'offerta turistica complessiva da 8,3 punti su 10, con una valutazione oltre la media italiana (8): è il giudizio che ottiene il Veneto da parte dei cicloturisti passasti per il territorio.
I principali elementi del viaggio - ospitalità locale, offerta di intrattenimento, costo della ristorazione, organizzazione del territorio, qualità enogastronomica, accoglienza nelle strutture di alloggio - conquistano un 8,2 con l'unica eccezione dei trasporti locali che registrano un 7,1.
Il dato è emerso dal rapporto sul cicloturismo di Unioncamere del Veneto assieme a Isnart, Regione Veneto e Camere di Commercio.
Da un'analisi di Isnart emerge che il cicloturista viaggia molto in solitaria (62% contro il 31,3% della media italiana) o in coppia (29%), soggiorna in hotel o B&B e per il 19% organizza il viaggio tramite un tour operator.
Durante il viaggio partecipa anche a escursioni e gite, visita borghi, pratica altre attività sportive e partecipa ad eventi.
Dati
Gli intervistati hanno segnalato alcune carenze sul trasporto ferroviario dedicato, la segnaletica, mappe e appmobile. Il cicloturismo è un mercato che in Italia muove 89 milioni di presenze l'anno e pesa il 10% sul totale dei turisti in Italia, vale 9,8 miliardi di euro in termini di spese sul territorio, con un'incidenza del 9% sulla spesa turistica complessiva.
In media un cicloturista italiano spende 65euro per l'alloggio e 69 per altre spese (vitto, prodotti tipici, attività culturali e souvenir), mentre lo straniero arriva a 70 euro per l'alloggio e a 132 per le altre spese. 1 turista italiano o straniero su 4 viaggia in Italia con motivazione sportiva e lo sport si attesta al quinto posto tra le motivazioni di viaggio.
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[post_content] => Tredici tandem e due biciclette per il trasporto di persone in carrozzina. Sono i 15 veicoli per la mobilità inclusiva che Git Grado mette quest’anno a disposizione degli ospiti con disabilità. I veicoli sono stati acquistati grazie al progetto A-mare il Mare, con fondi del ministero per le disabilità e un cofinanziamento regionale per migliorare la qualità dell’accoglienza e l’accessibilità delle spiagge per tutti. Il progetto è stato condiviso con gli operatori turistici grazie alla collaborazione con PromoTurismo FVG.
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[post_content] => Quinto anniversario per la base Wizz Air all’aeroporto di Milano Malpensa: inaugurata nel luglio 2020 è stata la prima base della low cost in Italia e ha rappresentato il punto di partenza della massiccia espansione della compagnia aerea nel Paese.
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[post_content] => Le tensioni geopolitiche stanno influendo sul mercato del turismo organizzato e Fiavet Confcommercio ha cercato di fotografare il fenomeno attraverso un sondaggio articolato rivolto alle agenzie di viaggio associate in tutta Italia.
Sta cambiando infatti il clima delle prenotazioni estive influenzato dagli scenari cui ci troviamo di fronte, ma l’allarme non è così grave: il 32,6% delle agenzie ha registrato solo una moderata diminuzione delle prenotazioni, il 19,2% nessun impatto significativo, e il 17,3% una lieve diminuzione delle prenotazioni. Tuttavia va considerato che a questi vanno aggiunti coloro che stanno registrando una forte diminuzione delle prenotazioni (30,7%), si arriva quindi a circa l’80% di agenzie di viaggio che, in ogni caso, sta registrando una flessione, anche piccola, a causa delle guerre che ci circondano.
Misurandosi con la clientela, le agenzie di viaggio si trovano di fronte a paure diverse, e spesso immotivate, verso destinazioni dove non ci sono sconsigli della Farnesina.
La percentuale più alta di timori per i prossimi viaggi è rivolta verso il Medio Oriente (22,09%), seguito dall’Egitto (16,8%) con particolare riferimento anche al Mar Rosso (3,4%), ma sorprendentemente si ha paura anche a viaggiare verso gli Stati Uniti (12%) ancor più temuti degli Emirati Arabi (10.47%) e della Giordania (6,98%). In generale tuttavia c’è un timore per i viaggi internazionali anche di medio raggio come quelli in Turchia, anche se in percentuale minore (5,8%). Basse le percentuali di calo prenotazioni invece per i Paesi dove evidentemente già non c’erano prenotazioni estive, come Israele, e Ucraina.
Scelte di visggio
Chiedendo alle agenzie di viaggio se hanno riscontrato preoccupazioni dei clienti a seguito della situazione geopolitica, circa il 70% replica che nelle scelte di viaggio viene manifesta paura e insicurezza per l’escalation dei conflitti.
La percentuale più importante dei turisti “spaventati” è quella di coloro che stanno pensando di cancellare o modificando il viaggio: il 55% lo ha già fatto o vorrebbe farlo a breve, anche pagando delle penali, mentre il 40% preferisce attendere sviluppi futuri delle guerre in atto prima di prenotare.
Tuttavia, nonostante questo “sentiment” di incertezza, attualmente meno del 5% dei turisti ha effettivamente cancellato un viaggio a causa di una guerra in atto nei paesi limitrofi alla destinazione scelta secondo quanto testimoniano il 54,7% delle agenzie di viaggio, Quelle che invece lamentano cancellazioni per oltre il 30% sono solo l’11,3% delle agenzie di viaggio.
Va inoltre rilevato che le persone cominciano a interessarsi sempre più alle rotte e agli scali aeroportuali (30% dei turisti) cercando di evitarne alcuni.
Di fronte a questa situazione quasi la metà degli i agenti di viaggio Fiavet Confcommercio (47,7%) non ha ancora individuato una misura concreta per arginare il problema che sembrava un fenomeno circoscritto e invece si sta dimostrando strutturale. Solo una minoranza degli agenti di viaggio è attiva (il 16,9%) e sta adottando delle strategie con un’informazione sempre puntuale sui social media, divulgando soprattutto le certezze che vengono dalla Farnesina e dal portale Viaggiare Sicuri. Si rilancia con nuove mete, ma soprattutto si ascolta il cliente per trovare assieme soluzioni (26.2%% delle agenzie).
Suporto fornitori? Poco
Poco il supporto trovato nel mondo dei fornitori secondo le agenzie di viaggio (circa il 57% delle agenzie afferma che non è stato aiutato) poiché trattano disdette e cancellazioni al di là delle motivazioni che le generano. Per fortuna c’è qualche agenzia che trova supporto nei corrispondenti all’estero (21%), volenterosi di preservare il turismo in Paesi che a volte vivono solo di questo.
Anche il turismo interno, che dovrebbe in questa situazione beneficiare della restrizione dell’offerta internazionale, non ha avuto l’exploit atteso. Secondo le agenzie Fiavet, il caro prezzi sta frenando, ancor più dello scorso anno, la scelta degli italiani che prenotano all’ultimo momento e non hanno usufruito delle offerte dell’advanced booking.
L’impatto della guerra sul business turistico resta comunque devastante per circa il 60% degli addetti a lavori, e quindi gli agenti di viaggio Fiavet si dichiarano cautamente pessimisti riguardo al turismo influenzato dalla crisi geopolitica (37%). Tuttavia, anche tra coloro che ritengono la guerra devastante, una percentuale non indifferente è invece ottimista: il 23,19%. Saranno forse gli agenti di viaggio che attendono con neutralità lo svilupparsi della situazione (27,4%) a spostare l’ago della bilancia tra le due linee di pensiero.
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