10 marzo 2025 12:38
Dal 24 al 27 aprile torna Merano flower festival, la festa dei fiori e delle piante, dei colori, dei profumi e degli arbusti rari, portati dagli espositori provenienti da vari angoli d’Europa. Per quattro giorni, la passeggiata Lungo Passirio, nel suo tratto più elegante, celebrerà la bellezza e diventerà un’occasione di approfondimento culturale in tema di giardinaggio, natura e ambiente.
Merano flower festival sarà un momento di aggregazione e convivialità con tanti concerti sulla terrazza del Kurhaus – il Flower Bistro – che accompagneranno un’offerta gastronomica ispirata al territorio. Sarà anche l’occasione per ascoltare i suggerimenti di alcuni dei più importanti giardinieri italiani o partecipare a laboratori per bambini e adulti.
La cornice sarà quella della primavera a Merano, dove le aiuole e le sculture vegetali rapiscono gli occhi e le installazioni innescano un dialogo fra ambiente urbano e natura.
Quest’anno, il “titolo” del Merano flower festival sarà “respect”. Rispettare gli altri e la propria persona significa rispettare quanto sta attorno e vive con noi, prima di tutto la natura. In questa cornice il festival diventerà multidimensionale e inviterà a scoprire la biodiversità che contraddistingue Merano nelle sue manifestazioni più eclatanti ma anche in angoli meno noti.
Il rispetto per la natura si declina anche nel rispetto di quanto viene portato a tavola. Slow Food che sarà ancora una volta protagonista dell’evento, in un padiglione dove i cuochi si alternano assieme ai prodotti dei Presidi che esprimono l’orgoglio del territorio.
La primavera sarà anche il momento in cui ripartirà la stagione dei Giardini di Castel Trauttmansdorff, nella periferia orientale di Merano: il 1° aprile riapriranno i cancelli sugli 80 paesaggi botanici, con piante provenienti da tutto il mondo.
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[post_content] => In attesa della Fiera del Cicloturismo, la cui quinta edizione si terrà a Padova dal 27 al 29 marzo 2026, ecco alcune proposte per il cicloturista, con itinerari da percorrere anche in inverno.
Le mete tra cui scegliere sono numerose e adatte a ogni esigenza: la Fiera del Cicloturismo riunisce oltre 100 destinazioni ciclistiche in tutto il mondo, tanto da aver recentemente ottenuto il riconoscimento ufficiale di “evento internazionale”.
Il mercato delle destinazioni cicloturistiche stia vivendo una forte crescita, guidata dall’interesse per un turismo esperienziale. Sono sempre più numerosi gli itinerari tematici che seguono la cultura e tradizione locale, unendo la conoscenza del territorio all’esperienza del viaggio in bici.
Nel 2025, l’Europa ha rappresentato oltre il 43% del mercato globale del cicloturismo, confermandosi una meta attrattiva per cicloturisti di tutto il mondo. L’Italia è al primo posto come destinazione, seguita da Francia e Germania.
Chi sceglie la Sicilia invernale trova percorsi per ogni tipo di ciclista: dalla tranquillità delle strade costiere ai sentieri sterrati dell’entroterra, l’isola offre itinerari per esperti e per chi è alla prima avventura. Ci sono tracciati ideali per la gravel o la mountain bike, ma anche strade perfette per le bici da turismo o le e-bike.
Un esempio è la “Via dei Tramonti”, da Palermo ad Agrigento: un itinerario che segue la costa occidentale attraversando luoghi iconici come Scopello, la Riserva dello Zingaro, e poi giù fino alla Valle dei Templi. Chi vuole proseguire può addentrarsi verso l’interno lungo la Magna Via Francigena, tra colline e paesi in pietra che profumano di legna e pane appena sfornato.
In Portogallo tra le esperienze più affascinanti c’è la Via Algarviana: un percorso escursionistico che si estende per 300 km attraverso l’entroterra. Il tracciato parte da Alcoutim, vicino al fiume Guadiana, e termina a Capo San Vincenzo, a Sagres.
Un’alternativa è percorrere l’Ecovia Costiera, composta da 12 segmenti per circa 214 km lungo la costa dell’Algarve, o il percorso di San Vincenzo, che si estende per oltre 400 km tra Capo San Vincenzo e Santiago do Cacém.
In Turchia, più precisamente nella zona di Antalya, tra Mediterraneo e montagne, nasce una specie di “triathlon” naturale che non ha bisogno di cronometri né di medaglie: bici da corsa, sci e nuoto.
L’Antalya è già conosciuta tra i ciclisti grazie all’UCI Gran Fondo World Series, una delle tappe più suggestive del calendario internazionale.
Con più giorni a disposizione, le vacanze invernali possono trasformarsi in un suggestivo viaggio in bicicletta nelle Isole Ionie, combinando pedalate e spostamenti in barca tra Corfù, Lefkada, Cefalonia, Itaca (la leggendaria patria di Ulisse) Paxi, nota per i suoi uliveti secolari, e la piccola Meganisi. I percorsi si snodano su terreni vari, alternando strade panoramiche lungo la costa a tratti immersi nell’entroterra verde e rigoglioso, offrendo un’esperienza di viaggio intensa ma rilassata anche nei mesi più freddi.
Andalusia e Catalogna sono mete perfette per le vacanze invernali in bici, grazie al clima mite e ai percorsi adatti a tutti i livelli. La varietà del territorio spagnolo permette di pedalare tra vallate, pianure, coste, altopiani, catene montuose e foreste, con itinerari che soddisfano sia chi ama le tranquille pedalate su strade rurali, sia chi cerca sfide più impegnative tra colline e alte vette.
Gli amanti del cicloturismo non devono perdersi le Vie Verdi (o Greenways), ideali per pedalare su percorsi pianeggianti immersi nella natura: si tratta di oltre 3.500 km di linee ferroviarie dismesse riconvertite in itinerari cicloturistici, che attraversano tutta la Spagna offrendo percorsi ben segnalati e scenari spettacolari.
Tra i percorsi più celebri il Cammino di Santiago con le sue numerose diramazioni, la Via dell’Argento (un’antica strada romana da Siviglia a Gijón in 12 tappe), il Cammino del Cid, percorso letterario da Vivar a Orihuela, e la TransAndalus, un itinerario ad anello di 2.000 km in mountain bike che attraversa tutta l’Andalusia.
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[post_content] => Un occhio ai numeri, in progressiva ascesa, ed uno alle tante attrattive di un’isola che non conosce pause né stagioni.
Guardando al futuro, la Sicilia ha chiuso il 2024 di forte crescita,: 22,4 milioni di presenze e 7 milioni di arrivi, confermandosi tra le mete più amate d’Europa dopo Londra e davanti a destinazioni come Parigi e Roma.
Anche il 2025 mantiene il passo, con un +11,9% di presenze e un aumento della permanenza media a 3,6 giorni. Numeri che riflettono una destinazione capace di attrarre e trattenere grazie al clima mite, alla ricchezza culturale e a collegamenti sempre più efficienti. Nel 2024 gli aeroporti di Palermo e Catania hanno movimentato 22,7 milioni di passeggeri, con un incremento significativo dei flussi europei, mentre Lampedusa e Trapani completano un sistema aeroportuale ormai pienamente integrato.
Il patrimonio dell’isola rappresenta il cuore di questa crescita: 1.636 km di coste, sette siti Unesco, 87 aree protette e oltre 200 luoghi culturali, sostenuti da una ricettività di alto livello, con una presenza di hotel 5 stelle superiore alla media nazionale. Per valorizzare questo potenziale, la Regione ha destinato 135 milioni del FSC 2021–2027 alla riqualificazione delle strutture e allo sviluppo di un turismo sostenibile e innovativo. Strumento centrale è la piattaforma Iodah, che integra dati su arrivi, prezzi, reputazione online, eventi e mobilità, consentendo di anticipare tendenze e orientare investimenti.
Il Piano turismo 2026 punta a ridurre la stagionalità, già migliorata nel 2025, grazie a campagne mirate, eventi culturali e sportivi e alla crescita del turismo esperienziale. Tra le iniziative principali spiccano gli “Stati generali del cinema 2026”, dedicati alle produzioni girate nell’isola. Parallelamente, verrà riorganizzata l’offerta ricettiva, supportata da incentivi e monitorata tramite Iodah per migliorarne qualità e competitività.
Cinque le grandi aree che nel 2026 racconteranno un’isola moderna e vivibile tutto l’anno. La Sicilia Centrale con i suoi borghi, riti e paesaggi con cammini come quello di San Giacomo o la Transumanza degli Asini, affiancati da esperienze creative di artigianato e cucina comunitaria.
La Valle dei Templi, fulcro del progetto SiMed, che ha registrato nel 2024 una crescita del 40% rispetto al 2019, e i borghi dei Sicani, custodi della Dieta Mediterranea, sinonimo di qualità della vita e longevità. Le isole minori, riunite nel network “Islands of Sicily”, volte a consolidare un’offerta integrata di 14 Comuni e oltre 80 operatori che spazia dal trekking al diving.
E ancora le Madonie meta di un turismo “ quattro stagioni”: l’autunno dei cammini e delle sagre, l’inverno degli sport e dei borghi festosi, la primavera delle fioriture e dei musei, l’estate dell’avventura outdoor, con la Targa Florio come simbolo identitario. Infine, la Sicilia Occidentale con Gibellina, Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea 2026, e un’offerta che unisce musei, arte open-air, cantine, saline e i grandi parchi archeologici di Segesta, Selinunte e Cave di Cusa.
Federica De Luca
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[post_content] => Domenica 7 dicembre 2025 prende vita nelle Cinque Terre la 64ª edizione dell'accensione del presepe ideato da Mario Andreoli, illuminato fino al 18 gennaio 2026.
Le oltre 250 figure - costruite a partire da materiali poveri, recuperati e trasformati dall’ingegno dell’ex ferroviere - tornano a popolare l’anfiteatro di vigneti che abbraccia Manarola.
Dopo la scomparsa di Mario Andreoli nel 2022, la sua eredità è stata raccolta dall’associazione Presepe di Manarola affiancata dal Cai La Spezia, mentre il Parco nazionale delle Cinque Terre e il comune di Riomaggiore collaborano alla tutela e sostengono la continuità di questa grandiosa opera artistico-ambientale in dialogo con il paesaggio in cui è inserita.
Quest’anno c’è un ulteriore elemento speciale: in occasione dell’accensione, per la prima volta dopo tredici anni, sarà possibile raggiungere Manarola da Riomaggiore percorrendo la Via dell’Amore, aperta gratuitamente, in entrambi i sensi, dalle 15.00 del 7 dicembre.
La giornata sarà animata da un programma di eventi diffusi: i mercatini di Natale della Pro loco (9.00-20.00), la banda itinerante “Filarmonica G. Puccini” dalle 14.30, il concerto gospel “The Smiling Faces Choir” alle 15.30 nella chiesa di San Lorenzo a Manarola, l’apertura del Mulino Piè de Campu a cura dell’associazione Radici (16.00-19.00) e dell’Oratorio con una mostra fotografica (16.00-18.30). Alle 17.20 partirà la fiaccolata del Cai La Spezia, seguita dai saluti istituzionali e dall’accensione del presepe.
«Il Presepe Luminoso di Manarola è un’eredità visionaria e un patrimonio collettivo delle Cinque Terre – commenta Fabrizia Pecunia, sindaca di Riomaggiore - una delle sue attrazioni turistiche più convincenti, simbolo di creatività e memoria, ispirazione per la comunità e per tutto il territorio».
«Il Presepe di Mario Andreoli continua a essere un simbolo profondamente legato alla nostra identità – aggiunge il presidente del Parco Nazionale delle Cinque Terre, Lorenzo Viviani - unisce creatività, laboriosità e un rapporto autentico con la terra, le pietre e il paesaggio delle Cinque Terre. Insieme al Comune di Riomaggiore sosteniamo con convinzione questa eredità, che ogni anno rivive grazie al lavoro prezioso dei volontari. Invitiamo i visitatori ad ammirare il Presepe dai punti di osservazione dedicati, per coglierne appieno la visione d’insieme e rispettare la delicatezza di un’opera che nasce da passione, cura e senso di comunità».
In vista dell’accensione del presepe di Manarola, considerato il grande afflusso di visitatori che ogni anno raggiunge le Cinque Terre per assistere a questo evento unico, Regione Liguria potenzierà l’offerta ferroviaria sulla linea La Spezia - Genova Nervi. Il 7 dicembre saranno attivate due corse straordinarie, pensate per agevolare gli spostamenti di chi vorrà partecipare alla manifestazione.
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[post_content] => Rotte cancellate all'aeroporto di Salerno: easyJet abbandonerà le rotte estive per Ginevra e Berlino, inizialmente previste da giugno ad agosto, mentre Ryanair non ha rilanciato il volo per Torino. Secondo quanto riportato da Salernotoday, non sarebbero più prenotabili nemmeno i voli British Airways per London Gatwick.
La preoccupazione
«Siamo preoccupati per il calo di rotte, voli e passeggeri dell'Aeroporto di Salerno. Siamo ancor più preoccupati che i nostri appelli per supportare lo scalo con un piano di marketing che sostenesse il traffico aereo ed evitasse conseguenze, già previste ed annunciate, siano caduti e continuino a cadere nel vuoto - ha commentato il presidente di Federalberghi Salerno, Antonio Ilardi -.
Le tante carenze infrastrutturali, quali la capacità dell'aerostazione e la qualità dei collegamenti, al cui superamento si sta lavorando, non giustificano il fenomeno di contrazione che è in atto da mesi. Lo scalo, come da noi richiesto già tre anni fa, avrebbe dovuto essere supportato con un piano di marketing in tutti i Paesi e le località da cui erano previste rotte verso Salerno. Oggi va urgentemente programmata questa azione per gli anni a venire se non vogliamo assistere ad ulteriori depotenziamenti dell'infrastruttura. E' illogico pensare di sostenere il turismo in provincia di Salerno con finanziamenti a pioggia o studi astratti.
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[post_content] => Le parole che ispirano i trend del turismo nel 2026 sono tutte rigorosamente in inglese e spesso terminano, come da tradizione, con il suffisso -cation.
Run-cation
Tra le prime c’è run-cation, combinazione di running e vacation. Come le versioni walking e bicicletta.
C'è poi la boy-cation: si parte lasciando a casa fidanzati o compagni. Quasi conseguente il prossimo trend segnalato da Vanity Fair, che segna la fine dell'epoca del post-pandemia: human connection.
Al viaggio di chiede di essere trasformative. Un tempo prezioso che ci farà tornare a casa diversi. Le ormai abusate "experience" devono essere pensate su di noi, anzi devono coinvolgerci nell’ideazione. Questi momenti non sono più semplicemente fruiti, ma creati dall’incontro con chi ce li offre, tanto che nel viaggio si parla già di “post-esperienza".
Le destinazioni top
Con più filosofia e meno bucket list, le destinazioni perdono un po’ di importanza, ma restano comunque in primo piano. La domanda si concentra sulla natura, soprattutto sui deserti, che siano le grandi dune dell’Algeria o le rocce nella meta che non c’era, il mar Rosso di The Red Sea Global, in Arabia Saudita, ma anche le dune della Maremma toscana o le spiagge rosa dell’Indonesia.
Quanto all’AI, nel turismo è già in uso nel campo dei dati, ma è ancora troppo facile all’errore per prenderla in considerazione.
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[post_content] => Mandarin Oriental apre a Vienna. Situato nell’Innere Stadt, con affaccio sulla storica Ringstrasse, l’hotel segna il debutto del gruppo in Austria. L’edificio, progettato all’inizio del XX secolo dall’architetto austriaco Alfred Keller e originariamente concepito come palazzo di giustizia, è stato reinterpretato e trasformato dallo studio di interior design Goddard Littlefair.
L'hotel
Distribuite su quattro piani, le 86 camere e 52 suite si avvolgono in una palette neutra che richiama i toni raffinati della città, illuminate da una luce naturale che ne esalta le linee essenziali.
Nel cuore dell’hotel si apre un tranquillo cortile interno, mentre la lobby accoglie gli ospiti con la maestosa scalinata originale e un lampadario in cristallo, dettagli che raccontano l’eredità viennese con un’eleganza contemporanea.
La scena gastronomica riflette lo spirito cosmopolita della città grazie alla creatività dello chef Thomas Seifried, la cui filosofia privilegia l’utilizzo di ingredienti stagionali, unendo influenze locali a sapori internazionali. Seifried supervisiona le quattro proposte culinarie dell’hotel, che comprendono due ristoranti, un bar dedicato alla pasticceria e allo specialty coffee, e un cocktail bar.
In linea con la filosofia del brand, la Spa adotta un approccio olistico al benessere, proponendo trattamenti ispirati al patrimonio artistico e musicale della città. I percorsi, profondamente radicati nel territorio, fondono le tradizionali terapie asiatiche con il ritmo e della cultura viennese, dai bagni di gong al bodywork ispirato al valzer.
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[post_content] => Ampliare lo sguardo del viaggiatore e ridefinire il modo di vivere i Caraibi: parte da questo presupposto l'attività futura di Star Clippers, che ha inserito nuove rotte che puntano su autenticità, accessibilità selettiva e luoghi che sfuggono ai circuiti più battuti.
La sfida è quella di proporre un’esperienza di viaggio che tenga il passo del presente senza perdere l’anima della vela. Itinerari agili, tempi distesi, scali selezionati, in un equilibrio tra comfort, scoperta e quel ritmo fluido che permette di apprezzare davvero ogni scalo. Le nuove proposte includono isole minori, riserve marine e piccoli porti locali che valorizzano la dimensione più autentica della regione caraibica.
A bordo, lo stile Star Clippers rimane quello di sempre: ambienti di bordo dalle dimensioni contenute, un servizio attento alle necessità di ciascun passeggero e un rapporto diretto tra l’ospite e l’equipaggio.
Home port a Grenada
Con la partenza dal nuovo home port a St. George’s, Grenada, il veliero Star Clipper inaugura una stagione che porta i Caraibi in primo piano. A partire da fine gennaio, i passeggeri del quattro alberi potranno partire da qui e fare tappa in diverse altre destinazioni. Le Tobago Cays, con i loro isolotti appena sfiorati dalla presenza umana, sono un invito all’esplorazione lenta, maschera e pinne alla mano. Admiralty Bay, a Bequia, introduce un ritmo più vivace. Saint-Pierre, in Martinica, racconta invece un passato complesso, fatto di rovine e rinascit. Soufrière a St. Lucia accompagna verso le colline, le sorgenti minerali, le cascate immerse nella giungla. Il viaggio si chiude a Saline Bay, Mayreau. Si tratta di una rotta ampia, curata, che offre ai viaggiatori un mosaico di Caraibi diversi, ognuno con un carattere preciso ma un filo comune: autenticità, luce, spazio.
In rotta da St. Martin
L’itinerario Isole Leeward (o Sottovento) dura sette notti, partendo a bordo di Star Flyer da St. Martin. La rotta include approdi in isole come le Îles des Saintes e St. Barths. Questa crociera è pensata per chi desidera una fuga in ambienti esclusivi e sofisticati, in un contesto di relax e comfort a bordo, con possibilità di escursioni fra natura e cultura locale.
Sempre partendo da St. Martin, i passeggeri Star Flyer potranno scegliere in alternativa gli itinerari delle Isole del Tesoro: in sette giorni di navigazione c'è la possibilità di esplorare in veliero le isole di Anguilla, Jost van Dyke, il Sir Francis Drake Channel, Norman Island, che si dice abbia ispirato l'Isola del Tesoro di Stevenson. Prima del rientro a St. Martin, si passa dai "baths" di Virgin Gorda.
A bordo di Royal Clipper
Dalle Sottovento, alle Sopravento. L’itinerario Windward Islands è un viaggio di sette notti a bordo dell’ammiraglia Royal Clipper che parte da Philipsburg, Barbados, esplorando le isole situate nella parte orientale dei Caraibi. Durante la crociera si visitano St. Lucia, con le sue Pitons, e Martinica.
Bridgetown fa da punto di partenza anche per un altro itinerario invernale di Royal Clipper: le isole Grenadine, che oltre ad accarezzare i Tobago Cays e luoghi del la Martinica francese, lascia anche spazio all'improvvisazione da parte del capitano. A seconda delle condizioni atmosferiche e dei venti, infatti, sarà proprio l’equipaggio a scegliere alcuni dei porti di scalo.
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Al via cinque nuovi itinerari tematici, costruiti attorno al patrimonio delle architetture difensive, tra castelli, torri, forti e batterie costiere, per promuovere un turismo sostenibile all’interno del sito Unesco “Porto Venere, Cinque Terre e Isole”. Offrire al pubblico un’alternativa qualificata ai percorsi più frequentati, proponendo esperienze di visita capaci di integrare valore culturale, interesse paesaggistico e una distribuzione più equilibrata dei flussi è l’obiettivo del progetto.
Gli itinerari percorrono le diverse aree del sito Unesco, collegando Porto Venere, le Cinque Terre e le isole di Palmaria, Tino e Tinetto attraverso un filo narrativo condiviso. Le architetture difensive diventano così il trait d’union per comprendere l’evoluzione del territorio, il rapporto storico tra comunità costiere e ambiente e il ruolo strategico di questi presidi nel tempo. L’iniziativa consente al visitatore di accedere a una rete di punti panoramici e luoghi meno conosciuti, valorizzando aree di grande interesse culturale e paesaggistico, spesso escluse dai percorsi turistici tradizionali.
I cinque itinerari tematici proposti dal progetto consentono di esplorare il territorio secondo prospettive complementari, valorizzando la rete delle architetture difensive e offrendo al visitatore un’esperienza di fruizione ampia e strutturata. “I custodi del mare” accompagna l’escursionista lungo un percorso di mezza giornata tra il Castello di Levanto e quello di Monterosso, toccando luoghi di interesse come Punta La Gatta, Podere Casa Lovara e Punta Mesco, mettendo in relazione due presidi storici posti a vigilanza della costa. La “Via dei Castelli”, articolata su due giornate, collega invece la riviera e l’entroterra attraverso un itinerario che intreccia storia militare e paesaggio rurale, offrendo un quadro articolato dell’evoluzione insediativa dell’area. “Le origini della Spezia” propone un percorso di quattro ore che introduce alle testimonianze più antiche della città e del suo golfo, tra Forte Parodi, i piccoli borghi di Carpena con il suo castello, Codeglia e Castè, mentre “Tra costa e collina: dal Varignano a Biassa” permette di attraversare un tratto significativo del sistema difensivo, passando da zone costiere a borghi collinari ricchi di storia. Completa l’offerta l’itinerario giornaliero dedicato a “L’Isola Palmaria e il Porto di Venere”, un percorso immersivo che consente di leggere in continuità gli elementi naturali e architettonici dell’arcipelago e del promontorio.
I materiali informativi e le descrizioni dei percorsi sono disponibili sul portale dedicato dove il visitatore può approfondire contenuti storici, mappe e dettagli utili alla pianificazione dell’esperienza.
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Intrattenere e divertire, promuovendo al contempo strumenti educativi funzionali alla crescita emotiva dei bambini e consigli indirizzati ai genitori, affinché possano accompagnare con la giusta consapevolezza i progressi dei loro piccoli: da sempre in prima linea nell’accoglienza delle famiglie, il parco a tema Leolandia presta grande attenzione alla selezione dei contenuti rivolti ai propri ospiti.
Un esempio tra i più significativi è la storica presenza al parco di Bing, personaggio della serie animata che, oltre a rappresentare un fenomeno internazionale dell’intrattenimento per bambini in età prescolare è riconosciuto dagli esperti dell’infanzia come modello positivo per la sua capacità di riflettere il mondo interiore dei più piccoli e prepararli al grande viaggio della vita.
Progetto collettivo
Un ruolo, questo, valorizzato recentemente dalla campagna “Essere pronti alla vita… È una cosa da Bing!”, realizzata con l’avvallo di psicologi, pedagogisti, educatori e operatori sociali. La campagna ha identificato una selezione di episodi della serie mettendo in luce come, attraverso le sue peripezie, Bing aiuti i bambini a riconoscere emozioni primarie quali sorpresa, frustrazione, entusiasmo e tristezza, inserendole in esperienze quotidiane comprensibili e autentiche. In questo modo, i piccoli spettatori imparano, tra le altre cose, a rialzarsi dopo una caduta, fare nuove amicizie, accettare il distacco o chiedere scusa.
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Giuseppe Ira, Presidente Leolandia, dichiara: “Siamo consapevoli del valore del tempo libero trascorso in famiglia, per questo puntiamo alla qualità: il nostro obiettivo è offrire esperienze che vadano oltre il semplice incontro con un personaggio o il divertimento fine a sé stesso, trasformandole in vere occasioni di crescita, all’interno di un luogo che da anni pone la famiglia al centro della propria identità”.
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