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1 giugno 2010 10:11
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DIRETTORE TECNICO ABILITATO E ISCRITTO ALL’ALBO REGIONE LAZIO OFFRE DISPONIBILITA’ PER COPERTURA TITOLO
PACIOTTI MONICA
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[post_content] => Un 2025 da 16.800.000 passeggeri, con un lieve calo - come previsto - del 3,5% per poi tornare, nel 2026, attorno ai 17.400.000 del 2024. Sacbo, società di gestione dell'aeroporto di Milano Bergamo, tira le somme dell'anno ormai concluso e guarda al prossimo quando lo scalo toccherà anche il record di aeromobili basati: 24. E saranno spesso più grandi: l’Airbus 321 porterà 50 passeggeri in più, il Boeing Max 8002 passerà da 181 a 197.
In fieri il potenziamento della viabilità e il parcheggio multipiano, di cui nel 2026 sarà realizzato il progetto esecutivo da sottoporre a Enac: una struttura di cinque piani per 2.000 auto e 30 milioni di euro di costo. «Per dare un motivo ai passeggeri per usare l’accesso a est la cosa migliore è la realizzazione del parcheggio - spiega Amelia Corti, direttore generale, ripresa da Il Corriere di Bergamo -. Che è più piccolo e quindi di realizzazione più veloce di quello previsto a ovest. Dove un cantiere sarebbe stato anche complicato dalla presenza dei lavori del treno».
Il 2025 ha visto un aumento dei ricavi non-aviation, all’interno dello scalo: «Che con i nuovi spazi crescono molto anche in termini di qualità - sottolinea il presidente Giovanni Sanga -: se ne accorge chi va in altri aeroporti e ci scrive per sottolineare la differenza».
Allungando lo sguardo all’estate 2026 sono confermate 150 destinazioni e anche se Milano Bergamo non è fra gli scali ufficiali delle Olimpiadi, conta sulla sua posizione geografica per un aumento di traffico. Tanto che Sacbo sta facendo una pianificazione per i voli di Stato e le delegazioni, con flussi facilitati per le squadre e le tifoserie. E se Ryanair e Wizz Air continuano a rappresentare l’85% del traffico, Sacbo è sempre in cerca di nuove collaborazioni: «Ci avete visto crescere adeguandoci come un calzino alle esigenze delle compagnie», riassume Corti. Gli interventi «più soddisfacenti», in prospettiva per i numeri, sono i nuovi contatti verso il Golfo Persico: «Sono impressionati dalla nostra vicinanza con Milano e a breve potremmo avere novità».
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[post_content] => Sandals Resorts International riapre cinque delle otto strutture in Giamaica. Si tratta di un importante segnale positivo per il comparto turistico dell’isola, dopo il passaggio dell’uragano Melissa. I resort riaperti sono: Dunn’s River, Royal Plantation, Ochi, Negril e Beaches Negril. Il 30 maggio 2026 riapriranno South Coast, Montego Bay e Royal Caribbean.
Voglia di ripresa
«In questo momento c’è una concreta voglia di ripresa in tutta la Giamaica - ha dichiarato Adam Stewart, executive chairman di Sri -. I nostri aeroporti sono aperti e accolgono voli da tutto il mondo. Tour, attività ed esperienze, tra cui le iconiche cascate del fiume Dunn, la famosa Seven Mile Beach di Negril e Mystic Mountain per gli appassionati di bob giamaicano, sono pronti e attendano i nostri ospiti».
Fondata in Giamaica nel 1981, Sandals Resorts – brand a conduzione familiare – ha radici profonde nel suo paese d’origine: è qui che Gordon Butch Stewart ha aperto il primo dei resort che sono andati nel tempo a dare vita al Gruppo Sandals Resorts, da sempre guidato dalla sua famiglia, anche dopo la sua morte. «I nostri ospiti amano quest’isola e, quando torneranno, ritroveranno la stessa magia di sempre: la Giamaica è pronta ad accoglierli a casa».
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Emerge dalla nota previsionale Tourism Forecast Winter dell'istituto Demoskopika pubblicato dall'Ansa
A incidere maggiormente la quota degli stranieri rispetto al mercato italiano che resta stabile: dall'estero sono previsti 14,4 milioni di turisti esteri (+21,1% rispetto al 2025) con 52 milioni di pernottamenti (+28,8%).
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[post_content] => Spicca la performance della Basilicata nel quadro sempre più allargato del turismo delle radici, "con una crescita straordinaria nel triennio 2022-2024".
I numeri che certificano il trend positivo arrivano dalla quarta edizione di Roots In, la Borsa Internazionale del turismo delle origini, che si è svolta a Matera, da uno studio Data Appeal ed Enit: il fenomeno è in forte espansione: le presenze digitali dai sei principali mercati extra-europei sono aumentate del 76,1%, passando da 3.859 nel 2022 a 6.796 nel 2024, con un picco nel 2023 che ha registrato un'esplosione dell'interesse online del 70,4%".
In particolare - secondo quanto reso noto dal'Apt Basilicata ripreso dall'Ansa - "ancora più significativa la crescita degli arrivi fisici che, in tutti i mercati analizzati, supera quella digitale con divari compresi tra 17 e 60 punti percentuali, testimoniando un forte effetto passaparola e una conversione straordinaria della domanda turistica".
Gli Stati Uniti "si confermano il principale mercato estero con oltre 33.000 arrivi e 61.000 presenze nel 2024, registrando una crescita del 47% rispetto al 2022 e un sentiment in costante miglioramento, passato da 88,5 a 91,7 punti.
Ma sono Argentina e Brasile a mostrare le performance più incisive: l'Argentina cresce del 186% negli arrivi fisici e del 126,2% nelle presenze digitali, mentre il Brasile registra rispettivamente +181% e +157,7%. Anche Australia e Canada confermano trend eccezionali con crescite fisiche del 166% e 60%, superiori a quelle digitali.
Interessante il caso del Messico che, pur rappresentando un mercato di nicchia con 123 presenze digitali nel 2024, raggiunge il sentiment più alto tra tutti i Paesi analizzati con 93,5 punti. Sul fronte europeo, l'analisi dei quattro principali mercati - Francia, Germania, Regno Unito e Svizzera - mostra una crescita complessiva delle presenze digitali del 13,2% nel triennio. La Francia si conferma primo mercato europeo con circa 37.400 arrivi nel 2024 (+47% sul 2022) e 72.900 presenze (+60%), seguita dalla Germania con 19.000 arrivi e dal Regno Unito con 15.800 arrivi".
I dati confermano che la Basilicata sta consolidando la propria attrattività presso i mercati del Turismo delle Radici, rafforzando al contempo la qualità percepita dell'esperienza complessiva anche presso i visitatori europei".
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[post_content] => Cambiano, diventando più rigide, le norme imposte dagli Stati Uniti per richiedere i visti di ingresso nel Paese, inclusi quelli di breve durata per turisti, viaggiatori d'affari, studenti e lavoratori temporanei.
"Con effetto immediato", il Dipartimento di Stato degli Usa ha annunciato che i richiedenti il visto - per non immigrati - devono fissare un colloquio presso l'ambasciata statunitense locale, aggiungendo che "i richiedenti devono essere in grado di dimostrare la residenza nel paese in cui presentano la domanda".
La nuova iniziativa dell'amministrazione Trump sottolinea che i richiedenti che fissano un colloquio presso un'ambasciata o un consolato degli Stati Uniti al di fuori del loro Paese di nazionalità o residenza “potrebbero avere maggiori difficoltà a ottenere il visto”, sottolineando che le tasse “non saranno rimborsate e non potranno essere trasferite”.
Secondo i dati della U.S. Travel Association, ripresi da Forbes, nel 2024 i turisti internazionali hanno speso 181 miliardi di dollari negli Stati Uniti.
Da anni l'industria turistica statunitense lamenta i lunghi tempi di attesa per il rilascio dei visti da parte del Dipartimento di Stato. Geoff Freeman, ceo della U.S. Travel Association, spiegava che i lunghi tempi di attesa per il rilascio dei visti creano un attrito inutile che rende il Paese meno competitivo come destinazione turistica.
A seconda della nazionalità del potenziale turista, i tempi di attesa per un colloquio per il visto presso un consolato o un'ambasciata degli Stati Uniti all'estero possono superare un anno.
Le stime iniziale di arrivi internazionali negli Stati Uniti nel 2025, prevedevano una crescita del 9%: invece, secondo uno studio del Wttc che ha analizzato l'impatto economico del turismo in 184 paesi, quest'anno gli Stati Uniti saranno l'unica destinazione a registrare un calo della spesa dei visitatori internazionali.
Tourism Economics, la divisione di Oxford Economics dedicata ai viaggi segnala che nel periodo tra agosto e ottobre le prenotazioni aeree internazionali verso gli Usa sono inferiori del 10-14% rispetto allo scorso anno e che le prenotazioni aeree dal Canada, che rappresenta quasi un quarto di tutto il turismo in arrivo, sono diminuite fino al 43% rispetto allo stesso periodo del 2024.
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Mandarin Oriental arriva in Corea del Sud. La catena ha infatti annunciato l'apertura di una struttura, prevista per il 2030, posizionata a Seoul all’interno del Central Business District, a nord del fiume Han.
Laurent Kleitman, group chief executive di Mandarin Oriental, ha spiegato: «Seoul è un centro culturale ed economico in pieno sviluppo e siamo lieti di annunciare il nostro ingresso in questo mercato. Mandarin Oriental, Seoul incarnerà il nostro impegno per una crescita attenta e responsabile, offrendo un’esperienza che riflette lo spirito unico della destinazione e al tempo stesso il servizio leggendario e l’eccellenza nel design, filo conduttore di tutte le nostre proprietà».
La struttura
Le 128 camere e suite saranno caratterizzate da un’atmosfera intima, ispirandosi a un club privato. Per la progettazione degli interni è stato scelto il designer André Fu, il cui obiettivo sarà di creare uno stile elegante in linea con l’essenza della destinazione. L'offerta culinaria sarà un punto focale dell’hotel. Gli ospiti potranno optare per un ristorante panoramico al 21° piano o tra due ristoranti al piano inferiore.
L’hotel disporrà anche di varie location per eventi e meeting, tra cui una sala da ballo, spazi poliedrici e una terrazza esterna, adatta sia per occasioni speciali, sia per eventi lavorativi.
Fra gli altri plus, la Spa at Mandarin Oriental, che sarà disposta su quattro piani e sarà dotata di piscina interna di 25 metri, palestra e
di una terrazza esterna. Inoltre, ci saranno un’accademia di golf con vari simulatori, una parete multiball, una sala giochi e il kids’ club.
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[post_content] => In Val d’Ega, dove tutto sembra fatto apposta per raccontare una favola dedicata a sciatori e snowboarder di ogni livello e categoria, anche per la stagione 2025/2026 le opportunità per quanti vedono l’inverno in montagna come una dimensione fuori dalle piste sono invece pressoché infinite.
All’ombra di Catinaccio e Latemar ci si può ad esempio lasciare alle spalle le discese vertiginose, per inoltrarsi alla scoperta del Lago di Carezza o Nova Levante, lungo un itinerario rischiarato dalla luce delle lanterne, al suono di storie e racconti tradizionali.
Sono solo alcune delle escursioni possibili in un’area che si apre a ventaglio mostrando tutta la propria varietà paesaggistica. Con o senza ciaspole ai piedi, i percorsi per entrare nell’anima della Val d’Ega salutano le pareti rocciose, attraversano prati, foreste e boschi e toccano rifugi e malghe, che in alcuni casi propongono anche attività a carattere culinario, come lezioni di cucina per imparare l’antica arte dei canederli e delle specialità altoatesine.
Tour stagionali come quello dalla Gibitzplatz di Nova Ponente fino al maso Lupicino attraverso il sentiero Kirchsteig o esperienze a sfondo sostenibile ed ecologico arricchiscono ma non esauriscono una sterminata lista di proposte invernali ancora in via di definizione che include chiaramente la voce “wellness alpino” nel Patrimonio dell’Umanità Unesco, con Day Spa tra meravigliose piscine, sky pool vista Latemar e Catinaccio, idromassaggi rigeneranti, saune e trattamenti di bellezza, in un’atmosfera di relax totale dominata dal profumo del legno di cembro.
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Rivolto agli amanti della montagna che desiderano confrontarsi con un’esperienza naturale in Val d’Ega, il pacchetto Settimane attive d’inverno lancia un richiamo che sottolinea l’impegno dell’area per garantire un futuro sostenibile alle generazioni future. Ai piedi delle imponenti Dolomiti del Catinaccio e del Latemar, la felicità prende la forma di un’offerta che mette sul piatto oltre 100 km di piste da sci di fondo, 150 km di percorsi invernali e sentieri per ciaspolate e una formula comprensiva di 7 notti di soggiorno, Guest Pass con 7 giorni di skibus gratuito e trasporti pubblici in Alto Adige, escursione guidata a scelta con le ciaspole, escursione guidata invernale, corso introduttivo di sci di fondo, escursione con fiaccole e falò. In caso di arrivo con mezzi pubblici, gli ospiti riceveranno inoltre in omaggio una borraccia della Val d’Ega. Valido tra il 10 e il 31 gennaio 2026, il pacchetto è proposto a partire dal prezzo base di 577 euro a persona.
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[post_content] => Wizz Air rilancia sulle rotte Italia-Regno Unito con la prossima apertura di due nuovi collegamenti giornalieri diretti da Milano Malpensa e Roma Fiumicino verso Londra Luton: saranno i primi voli della low cost ungherese dal nostro paese per lo scalo di Luton.
Le due nuove rotte saranno operative dal 26 ottobre con frequenze quotidiane, che diventano doppie nei giorni di maggiore traffico - lunedì, mercoledì, venerdì e domenica. I biglietti sono già in vendita.
L’Italia si conferma il primo mercato per numero di passeggeri trasportati da Wizz Air, mentre il Regno Unito ospita una delle basi operative più rilevanti per la compagnia, proprio all’aeroporto di Londra Luton - la prima base inglese del vettore, inaugurata nel 2017.
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Con oltre 13 milioni di posti offerti nel 2025 e oltre 210 rotte attive da e per l’Italia, il mercato tricolore si conferma il più importante per Wizz Air a livello globale e la compagnia ha intenzione di continuare ad investire in maniera importante per proseguire su questa rotta.
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[post_content] => Si allarga il parco treni storici di Trenord: sono infatti terminati gli interventi di restauro della locomotiva a vapore 240-05, realizzata nel 1908 che, dopo le abilitazioni tecniche e del personale, tornerà sui binari nella fine del 2025 per corse turistiche.
I biglietti per viaggiare sulle corse del treno storico - con locomotori elettrici - sono già in vendita per le corse programmate fra settembre e novembre 2025: da Milano Cadorna si potranno raggiungere Como, Laveno Mombello, ma anche le nuove destinazioni di Asso e Novara.
Costruita nel 1908 dalla Società Anonyme del Atelies de la Meuse, la 240-05 è una delle undici locomotive a vapore surriscaldato della serie originaria, entrate in servizio tra il 1907 e il 1912. Acquistata da Ferrovie Nord Milano, è stata inizialmente utilizzata per il trasporto merci; in seguito, data la potenza e la versatilità, è stata impiegata anche per i viaggi passeggeri.
Su tratte in lieve pendenza come Milano-Saronno e Milano-Meda, poteva trainare convogli fino a 650 tonnellate alla velocità di 40 km/h e 870 tonnellate alla velocità di 30 km/h. Dopo alcuni passaggi di proprietà con l’avvento dei treni elettrici, nel 1976 ha terminato il servizio; è stata riacquistata nel 1981 ed è attualmente di proprietà di Ferrovienord.
Il restauro e il ritorno sui binari
Negli anni, la 240-05 è stata sottoposta a revisioni e a progetti di restauro, che hanno interessato anche la caldaia e il forno in rame. L’ultimo intervento, svolto presso l’azienda specializzata “Lucato Termica” di Castelletto Monferrato è terminato questo mese di luglio. Nelle prossime settimane, la locomotiva verrà trasferita al deposito Trenord di Novate Milanese per le corse prova, i collaudi finali e la formazione di macchinisti e personale di manutenzione.
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