22 December 2025

974

[ 0 ]
Tipologia di annuncio:
Annuncio pubblicato da:
Telefono:
Email:
Provincia:
Comune:

Settore:
Mansione:


Testo dell'annuncio

Agenzia di Viaggi in Brescia, ricerca direttore tecnico con pacchetto clienti proprio certificabile per assunzione esclusiva,
inviare curriculum con foto a: direzione.agenzia@yahoo.it


Array ( [0] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 503419 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Italia cuore dello sviluppo alberghiero di lusso. A confermarlo i dati resi noti dall'indagine di Deloitte, che ha analizzato un campione di oltre 900 operatori e investitori in Italia e all'estero. Lo studio  “The Italian Luxury Hospitality: Time to Elevate?” spiega che il 70% del campione dichiara l’intenzione di effettuare investimenti entro i prossimi tre anni. «Nel settore real estate, gli hotel di lusso e, più in generale, di alta gamma stanno vivendo una fase di crescita eccezionale, diventando protagonisti di un mercato dove eleganza e performance si fondono e affermandosi come una delle categorie di investimento immobiliare più redditizie - commenta Angela D’Amico, partner e real estate sector leader di Deloitte -. Dalla survey emerge un clima di forte ottimismo tra operatori e investitori riguardo alle performance operative delle strutture e ai rendimenti attesi: circa 7 operatori intervistati su dieci stimano una crescita annua del fatturato medio del settore compresa tra il 6% e il 20% nel triennio 2025-2027, sottolineando la fiducia nella capacità del luxury hospitality di generare elevate performance». Il 59% del campione intervistato da Deloitte individua l’Italia come principale polo di sviluppo dei luxury hotel in Europa nei prossimi tre anni. L’interesse verso altri mercati risulta invece marginale, senza che emergano destinazioni di rilievo comparabile. Il divario osservato, difficilmente ipotizzabile fino a pochi anni fa, delinea oggi una realtà consolidata e una concreta opportunità di crescita per il mercato italiano del luxury hospitality. A spingere gli investimenti sono le attese di una redditività sopra la media: oltre la metà degli operatori intervistati (52%) prevede per il mercato italiano del luxury hotel una crescita annua del fatturato compresa tra il 6% e il 10% nel prossimo triennio. Un ulteriore 25% del campione stima addirittura un incremento superiore al 10%, segnalando aspettative particolarmente positive per il segmento. Italia regina d'Europa «Dal punto di vista geografico l’Italia si conferma il mercato più attrattivo in Europa, grazie a una combinazione unica di fattori: un patrimonio culturale e paesaggistico ineguagliabile e una reputazione consolidata come destinazione di eccellenza» aggiunge Benedetto Puglisi, director real estate & hospitality di Deloitt -. Quasi il 60% degli intervistati individua l’Italia come il principale polo di attrazione e di sviluppo dei luxury hotel in Europa nei prossimi tre anni, mentre l’interesse verso altri mercati è marginale. La maggior parte di questi investimenti si focalizza sul riposizionamento di hotel già esistenti e sulla conversione di edifici storici. Bisogna però affrontare questo processo di riqualificazione con grande attenzione al prodotto e alla location». Il riposizionamento nel segmento di alta gamma rappresenta molto più di una semplice riqualificazione immobiliare: è un vero e proprio processo di trasformazione che ridefinisce l’essenza stessa degli hotel. Trovare la giusta combinazione tra location e caratteristiche dell’asset è sicuramente una delle difficoltà principali, ecco perché una buona parte di investitori e operatori sono disponibili ad abbassare la propria soglia minima di dimensionamento in termini di numero di camere: compresa tra 31 e 50 camere per gli operatori (44% del campione) e leggermente più alta per gli investitori con il 34% che privilegia hotel tra 51 e 70 camere, mentre il 25% esprime preferenza per asset compresi tra 71 e 100 camere. Gli investimenti Oltre la metà degli investitori (53%) prevede di allocare più di 100 milioni di euro nel triennio e il 22% è disposto a superare i 200 milioni. Analizzando nel dettaglio le diverse destinazioni italiane, le città come Milano, Roma, Venezia e Firenze rimangono i mercati più attrattivi per le strategie di sviluppo di investitori e operatori. Seguono le località balneari e lacustri già associate al lusso – come la Costa Smeralda, la Costiera Amalfitana, Portofino o il lago di Como – che, pur caratterizzate da una stagionalità marcata, continuano ad esercitare un forte appeal turistico internazionale. Al quarto posto si collocano le località montane: nonostante una domanda più circoscritta, alcune destinazioni di rilievo nelle Alpi e nelle Dolomiti registrano una crescita. Le città secondarie risultano invece residuali tra le preferenze, sebbene alcuni operatori si stiano progressivamente orientando verso questi mercati alla ricerca di alternative alle destinazioni già sature. Infine, gli investitori considerano il segmento di lusso come il più attrattivo per i prossimi tre anni, mentre il 27% guarda all’upper upscale. Complessivamente, il 68% del campione prevede di orientare la propria strategia verso prodotti di fascia alta. Revpar in aumento Investitori e operatori concordano sul fatto che la crescita del luxury hospitality sarà trainata principalmente dall’aumento delle tariffe medie giornaliere. In particolare, gli operatori prevedono un aumento delle tariffe del 24% tra il 2025 e il 2027, passando da 780 euro a 970 euro, mentre gli investitori, nonostante partano da una base più elevata (1.045 euro), prevedono una crescita minore, pari al 17%. In media si prevede un incremento dei prezzi del 21% nei prossimi tre anni. Anche le previsioni sulle percentuali di occupazione delle camere sono positive: gli operatori stimano un incremento dal 71% nel 2025 al 75% nel 2027. Gli investitori, invece, si mostrano leggermente più cauti, ipotizzando un passaggio dal 68% al 72% nello stesso periodo.   [post_title] => Italia regina dell'hotellerie di lusso. Deloitte analizza gli investimenti [post_date] => 2025-12-09T11:22:26+00:00 [category] => Array ( [0] => alberghi ) [category_name] => Array ( [0] => Alberghi ) [post_tag] => Array ( [0] => in-evidenza ) [post_tag_name] => Array ( [0] => In evidenza ) ) [sort] => Array ( [0] => 1765279346000 ) ) [1] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 502367 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => [caption id="attachment_502368" align="alignleft" width="300"] Marco Salustri[/caption] Ogni cosa va migliorata anche se va bene. Questo in riassunto la posizione di Unimpresa sui risultati del turismo italiani. Numeri da capogiro per il turismo italiano che si conferma motore trainante dell'economia nazionale. Nel 2025 il comparto ha generato un PIL di oltre 237 miliardi di euro, pari a quasi l'11% della ricchezza del Paese, attivando più di 3,2 milioni di posti di lavoro. Solo a giugno si sono contate 59 milioni di presenze, con un balzo del 9,7% rispetto all'anno precedente. Secondo Unimpresa le previsioni annuali sfiorano i 477 milioni di visitatori, mentre la spesa turistica internazionale è cresciuta del 9,4%, testimoniando un'attrattività sempre maggiore dell'Italia agli occhi degli stranieri. «Per trasformare i numeri record del turismo in crescita strutturale servono interventi mirati. In primo luogo, una semplificazione amministrativa: sportelli digitali dedicati e assistenza su misura per le imprese familiari e le piccole realtà possono abbattere le barriere d'accesso ai fondi. La formazione è il secondo pilastro: investire in competenze digitali e linguistiche non solo per i lavoratori stagionali, ma per l'intero comparto, è decisivo per mantenere gli standard qualitativi richiesti dal mercato internazionale. Infine, la transizione ecologica: destinare maggiori risorse alle strutture che scelgono sostenibilità, economia circolare e innovazione energetica può fare la differenza, allineando l'Italia agli obiettivi europei e alle aspettative dei turisti più consapevoli» commenta il consigliere nazionale di Unimpresa, Marco Salustri. [post_title] => Unimprese: la ricetta per la crescita del turismo è la semplificazione [post_date] => 2025-11-25T13:52:21+00:00 [category] => Array ( [0] => enti_istituzioni_e_territorio ) [category_name] => Array ( [0] => Enti, istituzioni e territorio ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1764078741000 ) ) [2] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 501731 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Turismo sostenibile e patrimoni dell'umanità in primo piano in occasione del terzo forum nazionale in svolgimento oggi a CastelBrando, in provincia di Treviso. Tra i partecipanti al forum sul turismo sostenibile anche Enit, che ha illustrato l’importanza del comparto turistico per la crescita socioeconomica del Paese. In Italia, infatti, il turismo genererà un contributo al Pil pari a 237,4 miliardi di euro entro la fine del 2025, candidandosi ad avere un ruolo sempre più strategico nei prossimi anni, con una crescita stimata che porterà il valore del turismo fino a 282,6 miliardi di euro entro il prossimo decennio. «L’intera filiera turistica genera valore sul territorio, rappresentando una leva di crescita fondamentale. I turisti scelgono l’Italia per le proprie peculiarità, per quanto abbiamo da offrire. I risultati ottenuti in questi anni mostrano come siamo in grado, come sistema Paese, di conciliare i successi economici con quelli sociali e sostenibili. Siamo orgogliosi di quanto stiamo facendo e da simili occasioni di confronto nascono i successi del futuro» ha commentato Elena Nembrini, direttore generale Enit. I dati Nei primi 7 mesi del 2025 l’Italia è seconda in Europa per presenze internazionali (151,8 milioni) e per il totale dei soggiorni (268,4 milioni), ma anche terza per afflusso domestico con 116,6 milioni di pernottamenti da gennaio a luglio. L’Italia del turismo nel 2025 ad oggi fa segnare +5,7% di presenze totali nelle strutture ricettive tra gennaio e luglio 2025; +10,4% se guardiamo a quelle internazionali; quasi 25 miliardi di euro dal turismo internazionale nel solo primo semestre (+5,9%) con un saldo della bilancia turistica dei primi sei mesi di 9,2 miliardi (in crescita del +6,5%). Nel complesso, si conta per il 2024 una spesa turistica di 122,6 miliardi di euro da parte dei turisti italiani e di 55,2 miliardi da parte di quelli stranieri mentre per il 2025 si prevede un totale di consumi stranieri pari a 60,4 miliardi di euro e di 124,6 miliardi di euro per i consumi domestici (la crescita per i consumi italiani si stima pari al +1,6% mentre arriva al +9,4% per i consumi dei turisti stranieri). Tra le top 3 motivazioni dei viaggiatori stranieri che scelgono l’Italia, in testa la vacanza, poi i viaggi di lavoro occasionali e la visita a parenti e familiari (turismo delle radici). Ad accompagnare questi risultati, c’è un lavoro costante per conciliare i successi economici con gli aspetti di turismo sostenibile. Il turismo italiano è volano anche di questi valori, come testimoniato dai numeri: dal 2019 al 2023 è diminuita l’intensità delle emissioni di gas serra di viaggi e turismo. Impatto poi sul mondo del lavoro e dell’occupazione in Italia: 1,34 milioni di posti di lavoro di occupazione femminile nel turismo (filiera diretta e indiretta) in crescita sul 2019 quando erano 1,28 milioni; 48,6% di occupazione femminile diretta (707 mila) sul totale contro la media Europa del 47,8%; 17,1% di occupazione ad alta retribuzione nel turismo sul totale dell'occupazione nel 2023 contro il 15,4% di media europea e riduzione della disoccupazione giovanile con 134.000 giovani impiegati direttamente in viaggi e turismo.     [post_title] => Turismo motore della crescita sostenibile: i dati di Enit [post_date] => 2025-11-17T14:42:21+00:00 [category] => Array ( [0] => incoming ) [category_name] => Array ( [0] => Incoming ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1763390541000 ) ) [3] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 501700 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => [caption id="attachment_501704" align="alignleft" width="300"] Elisa Sebastianelli[/caption] Viaggialdo  arricchisce il proprio catalogo Caraibi siglando un nuovo contratto con Viva Resorts by Wyndham, aggiungendo due strutture di forte attrattiva per il mercato italiano, il Viva Miches by Wyndham in Repubblica Dominicana e il Viva Fortuna Beach by Wyndham di Freeport, alle Bahamas. Il viva Miches è un resort da 535 camere, ideale per una clientela che cerca ampi spazi, servizi completi e il comfort di un villaggio internazionale. Il Viva Fortuna Beach by Wyndham propone 274 camere, ognuna con balcone o terrazza per garantire un soggiorno vista mare. Inoltre, il tour operator rafforza ulteriormente la propria offerta internazionale grazie alla partnership con Eurostars Hotel, includendo nel portfolio Eurostars Winter Haven a Miami; Eurostars Casablanca; Reserve Hotel Exe El Pueblito a Holbox Island, in Messico; Eurostars Grand Cayacoa a Samaná. Si tratta di destinazioni ad altissima richiesta, capaci di rispondere alle esigenze di una clientela che desidera il city-break o la vacanza balneare, il prodotto lifestyle o quello esotico. Infine, per supportare la crescita dell’area Africa, Viaggialdo annuncia l’ingresso a partire dal 1° dicembre di un nuovo product manager specializzato su Kenya, Zanzibar e Sudafrica. Il nome verrà svelato nelle prossime settimane, ma si tratta di una figura con una lunga esperienza sul continente e una forte competenza sul prodotto ‘wildlife + mare’. Il successo dei Travel Open Day Viaggialdo archivia con soddisfazione anche la partecipazione ai recenti Travel Open Day, eventi durante i quali il team ha incontrato numerose agenzie di viaggio. Gli appuntamenti si sono rivelati altamente produttivi, con forte interesse verso le nuove destinazioni e i progetti in sviluppo. «Il nostro obiettivo è offrire alle agenzie un prodotto sempre più completo e competitivo, selezionando partner affidabili e destinazioni che rispondano alle richieste reali del mercato. Le nuove collaborazioni e l’ingresso di una figura dedicata all’Africa rappresentano un passo importante nella crescita di Viaggialdo. Gli ottimi riscontri dei Travel Open Day ci confermano che siamo sulla strada giusta e che le agenzie riconoscono il valore del lavoro che stiamo portando avanti» dichiara Elisa Sebastianelli, amministratore di Viaggialdo. [post_title] => Viaggialdo: due nuove partnership e un product manager per l'Africa [post_date] => 2025-11-17T11:56:10+00:00 [category] => Array ( [0] => tour_operator ) [category_name] => Array ( [0] => Tour Operator ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1763380570000 ) ) [4] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 500836 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => «E' molto interessante che ci siano domande crescenti da parte di operatori per essere qui a Londra, al WTM,   e che ci fa capire quanto sia importante il nostro Paese, quanto interesse susciti, naturalmente nel mondo anglosassone, che attualmente ci ospita, ma anche agli altri bacini turistici. Grazie naturalmente, al ministro Daniela Santanchè, che guida il turismo con grade visione, e all'ambasciatore italiano a Londra, Inigo Lambertini. », così Ivana Jelinic, amministratore delegato dell'Enit, ha introdotto la presentazione del Padiglione Italia organizzato da Enit al WTM di Londra. «Io sono onorata di essere qui a Londra - ha iniziato il ministro del turismo Daniela Santanchè -. Il mercato UK è il terzo per spesa turistica in Italia: Veneto, Lazio, Lombardia, Campania, Sardegna e Toscana le regioni più scelte. L’Italia si conferma regina del turismo europeo: +5,7% di presenze totali nelle strutture ricettive tra gennaio e luglio 2025, +10,4% se guardiamo esclusivamente a quelle internazionali; quasi 25 miliardi di euro dal turismo internazionale nel primo semestre (+5,9%) con un saldo della bilancia turistica dei primi sei mesi di 9,2 miliardi (in crescita del +6,5%); 105,5 milioni di passeggeri aeroportuali internazionali nei primi 8 mesi (cioè +7,4% rispetto al 2024) e una previsione di chiusura 2025 di 185 miliardi di euro di consumi turistici totali, con la spesa straniera in Italia che si stima a fine anno al +9,4% e quella domestica al +1,6%.» A tutto questo si accompagnano i dati positivi sull’occupazione (come dalle ultime rilevazioni WTTC) tra cui emergono donne e giovani: 1,34 milioni di posti di lavoro di occupazione femminile nel turismo (filiera diretta e indiretta) in crescita sul 2019 quando erano 1,28 milioni; 17,1% di occupazione ad alta retribuzione nel turismo sul totale dell'occupazione contro il 15,4% di media europea; riduzione della disoccupazione giovanile con 134.000 giovani impiegati direttamente nei viaggi e turismo.   [post_title] => La forza del turismo italiano si conferma al WTM di Londra [post_date] => 2025-11-04T14:14:31+00:00 [category] => Array ( [0] => enti_istituzioni_e_territorio ) [category_name] => Array ( [0] => Enti, istituzioni e territorio ) [post_tag] => Array ( [0] => in-evidenza ) [post_tag_name] => Array ( [0] => In evidenza ) ) [sort] => Array ( [0] => 1762265671000 ) ) [5] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 500257 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Wizz Air accende i riflettori su Milano Malpensa dove la nuova stagione invernale porta con sè cinque nuove rotte e precisamente: Glasgow, Londra, Brasov (Romania), Alicante e Siviglia.  Significativa l'introduzione dei collegamenti per Brasov e Glasgow, rotte che Wizz Air opererà da Malpensa in esclusiva, posizionandosi come l'unico operatore su queste direttrici. «La winter season 25 rientra naturalmente all’interno della nostra iniziativa strategica 'Customer First Compass', un piano di investimenti di 14 miliardi di euro per i prossimi tre anni che ha l’obiettivo di migliorare l'esperienza di viaggio, sostenere la continua espansione del network e offrire servizi sempre più innovativi e di alta qualità - afferma Salvatore Gabriele Imperiale, corporate communications manager di Wizz Air -. Tra il 26 ottobre e oggi abbiamo lanciato i primi voli di 5 nuovi collegamenti – Alicante, Brasov, Glasgow, Londra e Siviglia – che uniscono le esigenze della comunità a quelle del business e del turismo». «Dall'inizio del 2025 ad oggi, la low cost ungherese ha operato oltre 16.000 voli da Malpensa, con un aumento di quasi il 27% rispetto allo stesso periodo del 2024, e ha trasportato oltre 3,4 milioni di passeggeri  - il 32% in più rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente - con un tasso di completamento del 99.6% e un load factor del 90%.  «Dall’avvio delle operazioni nel 2012 e, in particolare, dall’apertura della base nel 2020, la compagnia ha contribuito in modo decisivo allo sviluppo del traffico e al rafforzamento del network di destinazioni di Malpensa - commenta Aldo Schmid, head of aviation business development di Sea Aeroporti di Milano -.  Wizz Air conferma così la solidità della partnership con Sea e il ruolo strategico di Malpensa, continuando a investire sia con l’apertura di nuove rotte sia con l’incremento di quelle esistenti». La winter 2025-26 dello scalo di Malpensa include «174 destinazioni in 79 Paesi - sottolinea Schmid -, numeri che posizionano lo scalo tra i primi aeroporti europei per crescita complessiva di capacità offerta rispetto alla stagione invernale precedente (+7,5%) e  in particolare al primo posto per l’incremento di posti offerti sul lungo raggio (+15,9%),  risultando pertanto tra i primi 10 scali del continente per offerta complessiva sul lungo raggio. Nell’anno solare 2025 sono 204 le destinazioni di linea servite con voli diretti da Malpensa».   [post_title] => Wizz Air: 5 nuove rotte internazionali decollano nell’inverno di Milano Malpensa [post_date] => 2025-10-28T14:05:07+00:00 [category] => Array ( [0] => trasporti ) [category_name] => Array ( [0] => Trasporti ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1761660307000 ) ) [6] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 500002 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Alla fine del terzo trimestre del 2025, in base ai dati divulgati da CoStar, l'Europa si è affermata come l'unica regione al mondo con un'espansione nella costruzione e nello sviluppo di nuovi hotel, con una crescita del 3,7%, anche se l'area Asia-Pacifico prevede più camere.  In Europa sono 428.345 le camere sotto contratto , di cui 171.589 sono già in costruzione, con un incremento del 5,2% rispetto all'anno precedente. Il Regno Unito è in testa alla classifica continentale, seguito da vicino dalla Germania. Attualmente ci sono 954.989 camere d'albergo in costruzione in tutto il mondo. Mentre in Europa si registra un aumento dell'attività edilizia, lo sviluppo alberghiero in altre regioni sta rallentando, sebbene oltre 1,5 milioni di camere siano ancora in fase di progettazione. I diversi mercati In dettaglio, come riporta Hosteltur, l'area Asia-Pacifico, nonostante le sue dimensioni, ha visto un calo del 3,2% nelle costruzioni.   Le Americhe hanno registrato un calo dell'8,8% negli sviluppi attivi, con 190.842 camere; un calo del 4,1% nelle camere nella fase di pianificazione finale (292.538); e un leggero aumento dello 0,8% nelle camere pianificate (390.345). In Medio Oriente e Africa , la riduzione delle camere in costruzione ha raggiunto il 9,4% (99.895). Ci sono 19.396 camere nella fase di progettazione finale (in calo del 37,3%) e 94.485 nella fase di progettazione iniziale (in aumento del 10,9%). La Classifica dei Paesi con il maggior numero di camere in costruzione vede la Cina sul podio, con 280.577 camere, seguita da Stati Uniti (138.922), Arabia Saudita (44.771), India (41.711), Vietnam (39.078) e Regno Unito (24.540). A seguire, Germania (22.622), Emirati Arabi Uniti (14.685), Messico (14.290), Canada (8.988) e Brasile (5.481). [post_title] => Edilizia alberghiera, l'Europa è l'unica regione in crescita [post_date] => 2025-10-24T12:49:34+00:00 [category] => Array ( [0] => alberghi ) [category_name] => Array ( [0] => Alberghi ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1761310174000 ) ) [7] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 499382 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => L'attrazione dei turisti statunitensi nei confronti dell'Italia viene oltremodo confermata dai numeri resi noti dal Ministero del turismo italiano: oltre 8,1 milioni di arrivi, 23,7 milioni di presenze (Istat), 6,4 miliardi di euro di spesa turistica nel 2024 (Banca d’Italia). Complessivamente, nei primi otto mesi del 2025 si sono registrati 1,4 milioni di arrivi aeroportuali (+2,2%) e oltre 765 mila vengono previsti per il periodo settembre-dicembre, +9,4% (National Travel and Tourism Office), per più di 2,8 miliardi di euro spesi nel primo semestre dell’anno in corso (Banca d’Italia). Numeri che dipingono il mercato statunitense come uno di quelli più importanti per il turismo italiano, che in questi giorni vede in missione governativa a Washington il ministro Daniela Santanchè. D'altra parte i viaggiatori provenienti dagli Stati Uniti sono quelli che spendono e pernottano di più nel nostro Paese, con 191,1 euro a notte di media e 10,3 notti, arrivando a 12 nei primi otto mesi del 2025 (Ambasciata d’Italia Washington). Inoltre, i turisti Usa risultano quelli maggiormente soddisfatti dell’Italia, con un grado di soddisfazione che, attestandosi su 86,1/100, è molto al di sopra della media, indicando un trend più che positivo nella percezione dell’offerta turistica Made in Italy da parte Usa (The Data Appeal Company). I numeri 2024-2025 confermano una forte sintonia tra la destinazione Italia e i turisti statunitensi, suggerendo prospettive positive e opportunità di ulteriore sviluppo per l’industria turistica e i rapporti tra le due Nazioni, anche in considerazione degli oltre 17 milioni di americani d’origine italiana stimati su territorio Usa. [post_title] => Ancora in crescita i flussi turistici dagli Usa verso l'Italia: +2,2% nei primi 8 mesi 2025 [post_date] => 2025-10-17T09:15:26+00:00 [category] => Array ( [0] => incoming ) [category_name] => Array ( [0] => Incoming ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1760692526000 ) ) [8] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 499303 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Air India è in trattativa con Airbus e Boeing per circa 300 nuovi aeromobili, dei quali un centinaio di widebody. Dopo aver già firmato nel 2023 un ordine record di 470 aeromobili, la compagnia del gruppo Tata si appresta a sferrare un nuovo colpo sul mercato aeronautico mondiale. Secondo quanto anticipato da Reuters, le trattative sono successive ai colloqui avviati all'inizio dell'anno su 200 aerei a corridoio singolo e circa 25-30 aerei a lungo raggio, il che porterebbe l'intero programma di rinnovamento della flotta a un volume senza precedenti. La compagnia indiana intende consolidare i due principali hub internazionali, Delhi e Mumbai, sviluppando i collegamenti con l'Europa, il Nord America e la regione Asia-Pacifico. I futuri aeromobili sostituirebbero quelli più vecchi e sosterrebbero l'apertura di nuove rotte strategiche, in particolare verso il Nord America e l'Australia. «Questo potenziale ordine conferma la volontà di Air India di tornare ad essere una compagnia aerea di primo piano a livello mondiale, in grado di competere con i grandi colossi del Golfo e dell'Asia» commenta un analista citato da Reuters. Separatamente, Air India ha annunciato una significativa espansione del proprio network con 174 voli settimanali aggiuntivi durante la stagione invernale, a partire dal prossimo 26 ottobre. La capacità aggiuntiva si concentra sulle rotte domestiche ad alta domanda e sulle destinazioni internazionali di corto raggio. I voli tra Delhi e Kuala Lumpur aumenteranno da sette a dieci alla settimana a partire dal 15 novembre, mentre i collegamenti tra Delhi e Denpasar (Bali) saliranno anch'essi a dieci voli settimanali a partire dal 1° dicembre. La compagnia aerea ha dichiarato che questa mossa mira a soddisfare la crescente domanda di viaggi e a migliorare i collegamenti tra l'India e il Sud-est asiatico. Molti di questi aeromobili sono ora dotati di una configurazione a tre classi - Business, Premium Economy ed Economy - in linea con il continuo aggiornamento dei prodotti del vettore.     [post_title] => Air India verso un nuovo mega ordine di 300 aeromobili, di cui 100 a fusoliera larga [post_date] => 2025-10-16T09:38:32+00:00 [category] => Array ( [0] => trasporti ) [category_name] => Array ( [0] => Trasporti ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1760607512000 ) ) ) { "size": 9, "query": { "filtered": { "query": { "fuzzy_like_this": { "like_text" : "974" } }, "filter": { "range": { "post_date": { "gte": "now-2y", "lte": "now", "time_zone": "+1:00" } } } } }, "sort": { "post_date": { "order": "desc" } } }{"took":16,"timed_out":false,"_shards":{"total":5,"successful":5,"failed":0},"hits":{"total":69,"max_score":null,"hits":[{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"503419","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Italia cuore dello sviluppo alberghiero di lusso. A confermarlo i dati resi noti dall'indagine di Deloitte, che ha analizzato un campione di oltre 900 operatori e investitori in Italia e all'estero. Lo studio  “The Italian Luxury Hospitality: Time to Elevate?” spiega che il 70% del campione dichiara l’intenzione di effettuare investimenti entro i prossimi tre anni.\r\n\r\n«Nel settore real estate, gli hotel di lusso e, più in generale, di alta gamma stanno vivendo una fase di crescita eccezionale, diventando protagonisti di un mercato dove eleganza e performance si fondono e affermandosi come una delle categorie di investimento immobiliare più redditizie - commenta Angela D’Amico, partner e real estate sector leader di Deloitte -. Dalla survey emerge un clima di forte ottimismo tra operatori e investitori riguardo alle performance operative delle strutture e ai rendimenti attesi: circa 7 operatori intervistati su dieci stimano una crescita annua del fatturato medio del settore compresa tra il 6% e il 20% nel triennio 2025-2027, sottolineando la fiducia nella capacità del luxury hospitality di generare elevate performance».\r\n\r\nIl 59% del campione intervistato da Deloitte individua l’Italia come principale polo di sviluppo dei luxury hotel in Europa nei prossimi tre anni. L’interesse verso altri mercati risulta invece marginale, senza che emergano destinazioni di rilievo comparabile. Il divario osservato, difficilmente ipotizzabile fino a pochi anni fa, delinea oggi una realtà consolidata e una concreta opportunità di crescita per il mercato italiano del luxury hospitality. A spingere gli investimenti sono le attese di una redditività sopra la media: oltre la metà degli operatori intervistati (52%) prevede per il mercato italiano del luxury hotel una crescita annua del fatturato compresa tra il 6% e il 10% nel prossimo triennio. Un ulteriore 25% del campione stima addirittura un incremento superiore al 10%, segnalando aspettative particolarmente positive per il segmento.\r\nItalia regina d'Europa\r\n«Dal punto di vista geografico l’Italia si conferma il mercato più attrattivo in Europa, grazie a una combinazione unica di fattori: un patrimonio culturale e paesaggistico ineguagliabile e una reputazione consolidata come destinazione di eccellenza» aggiunge Benedetto Puglisi, director real estate & hospitality di Deloitt -. Quasi il 60% degli intervistati individua l’Italia come il principale polo di attrazione e di sviluppo dei luxury hotel in Europa nei prossimi tre anni, mentre l’interesse verso altri mercati è marginale. La maggior parte di questi investimenti si focalizza sul riposizionamento di hotel già esistenti e sulla conversione di edifici storici. Bisogna però affrontare questo processo di riqualificazione con grande attenzione al prodotto e alla location».\r\n\r\nIl riposizionamento nel segmento di alta gamma rappresenta molto più di una semplice riqualificazione immobiliare: è un vero e proprio processo di trasformazione che ridefinisce l’essenza stessa degli hotel.\r\n\r\nTrovare la giusta combinazione tra location e caratteristiche dell’asset è sicuramente una delle difficoltà principali, ecco perché una buona parte di investitori e operatori sono disponibili ad abbassare la propria soglia minima di dimensionamento in termini di numero di camere: compresa tra 31 e 50 camere per gli operatori (44% del campione) e leggermente più alta per gli investitori con il 34% che privilegia hotel tra 51 e 70 camere, mentre il 25% esprime preferenza per asset compresi tra 71 e 100 camere.\r\nGli investimenti\r\nOltre la metà degli investitori (53%) prevede di allocare più di 100 milioni di euro nel triennio e il 22% è disposto a superare i 200 milioni.\r\n\r\nAnalizzando nel dettaglio le diverse destinazioni italiane, le città come Milano, Roma, Venezia e Firenze rimangono i mercati più attrattivi per le strategie di sviluppo di investitori e operatori. Seguono le località balneari e lacustri già associate al lusso – come la Costa Smeralda, la Costiera Amalfitana, Portofino o il lago di Como – che, pur caratterizzate da una stagionalità marcata, continuano ad esercitare un forte appeal turistico internazionale. Al quarto posto si collocano le località montane: nonostante una domanda più circoscritta, alcune destinazioni di rilievo nelle Alpi e nelle Dolomiti registrano una crescita. Le città secondarie risultano invece residuali tra le preferenze, sebbene alcuni operatori si stiano progressivamente orientando verso questi mercati alla ricerca di alternative alle destinazioni già sature.\r\n\r\nInfine, gli investitori considerano il segmento di lusso come il più attrattivo per i prossimi tre anni, mentre il 27% guarda all’upper upscale. Complessivamente, il 68% del campione prevede di orientare la propria strategia verso prodotti di fascia alta.\r\nRevpar in aumento\r\nInvestitori e operatori concordano sul fatto che la crescita del luxury hospitality sarà trainata principalmente dall’aumento delle tariffe medie giornaliere. In particolare, gli operatori prevedono un aumento delle tariffe del 24% tra il 2025 e il 2027, passando da 780 euro a 970 euro, mentre gli investitori, nonostante partano da una base più elevata (1.045 euro), prevedono una crescita minore, pari al 17%. In media si prevede un incremento dei prezzi del 21% nei prossimi tre anni. Anche le previsioni sulle percentuali di occupazione delle camere sono positive: gli operatori stimano un incremento dal 71% nel 2025 al 75% nel 2027. Gli investitori, invece, si mostrano leggermente più cauti, ipotizzando un passaggio dal 68% al 72% nello stesso periodo.\r\n\r\n ","post_title":"Italia regina dell'hotellerie di lusso. Deloitte analizza gli investimenti","post_date":"2025-12-09T11:22:26+00:00","category":["alberghi"],"category_name":["Alberghi"],"post_tag":["in-evidenza"],"post_tag_name":["In evidenza"]},"sort":[1765279346000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"502367","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"[caption id=\"attachment_502368\" align=\"alignleft\" width=\"300\"] Marco Salustri[/caption]\r\n\r\nOgni cosa va migliorata anche se va bene. Questo in riassunto la posizione di Unimpresa sui risultati del turismo italiani.\r\n\r\nNumeri da capogiro per il turismo italiano che si conferma motore trainante dell'economia nazionale. Nel 2025 il comparto ha generato un PIL di oltre 237 miliardi di euro, pari a quasi l'11% della ricchezza del Paese, attivando più di 3,2 milioni di posti di lavoro. Solo a giugno si sono contate 59 milioni di presenze, con un balzo del 9,7% rispetto all'anno precedente.\r\n\r\nSecondo Unimpresa le previsioni annuali sfiorano i 477 milioni di visitatori, mentre la spesa turistica internazionale è cresciuta del 9,4%, testimoniando un'attrattività sempre maggiore dell'Italia agli occhi degli stranieri.\r\n\r\n«Per trasformare i numeri record del turismo in crescita strutturale servono interventi mirati. In primo luogo, una semplificazione amministrativa: sportelli digitali dedicati e assistenza su misura per le imprese familiari e le piccole realtà possono abbattere le barriere d'accesso ai fondi. La formazione è il secondo pilastro: investire in competenze digitali e linguistiche non solo per i lavoratori stagionali, ma per l'intero comparto, è decisivo per mantenere gli standard qualitativi richiesti dal mercato internazionale. Infine, la transizione ecologica: destinare maggiori risorse alle strutture che scelgono sostenibilità, economia circolare e innovazione energetica può fare la differenza, allineando l'Italia agli obiettivi europei e alle aspettative dei turisti più consapevoli» commenta il consigliere nazionale di Unimpresa, Marco Salustri.","post_title":"Unimprese: la ricetta per la crescita del turismo è la semplificazione","post_date":"2025-11-25T13:52:21+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":[]},"sort":[1764078741000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"501731","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Turismo sostenibile e patrimoni dell'umanità in primo piano in occasione del terzo forum nazionale in svolgimento oggi a CastelBrando, in provincia di Treviso.\r\n\r\nTra i partecipanti al forum sul turismo sostenibile anche Enit, che ha illustrato l’importanza del comparto turistico per la crescita socioeconomica del Paese. In Italia, infatti, il turismo genererà un contributo al Pil pari a 237,4 miliardi di euro entro la fine del 2025, candidandosi ad avere un ruolo sempre più strategico nei prossimi anni, con una crescita stimata che porterà il valore del turismo fino a 282,6 miliardi di euro entro il prossimo decennio.\r\n\r\n«L’intera filiera turistica genera valore sul territorio, rappresentando una leva di crescita fondamentale. I turisti scelgono l’Italia per le proprie peculiarità, per quanto abbiamo da offrire. I risultati ottenuti in questi anni mostrano come siamo in grado, come sistema Paese, di conciliare i successi economici con quelli sociali e sostenibili. Siamo orgogliosi di quanto stiamo facendo e da simili occasioni di confronto nascono i successi del futuro» ha commentato Elena Nembrini, direttore generale Enit.\r\nI dati\r\nNei primi 7 mesi del 2025 l’Italia è seconda in Europa per presenze internazionali (151,8 milioni) e per il totale dei soggiorni (268,4 milioni), ma anche terza per afflusso domestico con 116,6 milioni di pernottamenti da gennaio a luglio.\r\n\r\nL’Italia del turismo nel 2025 ad oggi fa segnare +5,7% di presenze totali nelle strutture ricettive tra gennaio e luglio 2025; +10,4% se guardiamo a quelle internazionali; quasi 25 miliardi di euro dal turismo internazionale nel solo primo semestre (+5,9%) con un saldo della bilancia turistica dei primi sei mesi di 9,2 miliardi (in crescita del +6,5%).\r\n\r\nNel complesso, si conta per il 2024 una spesa turistica di 122,6 miliardi di euro da parte dei turisti italiani e di 55,2 miliardi da parte di quelli stranieri mentre per il 2025 si prevede un totale di consumi stranieri pari a 60,4 miliardi di euro e di 124,6 miliardi di euro per i consumi domestici (la crescita per i consumi italiani si stima pari al +1,6% mentre arriva al +9,4% per i consumi dei turisti stranieri).\r\n\r\nTra le top 3 motivazioni dei viaggiatori stranieri che scelgono l’Italia, in testa la vacanza, poi i viaggi di lavoro occasionali e la visita a parenti e familiari (turismo delle radici). Ad accompagnare questi risultati, c’è un lavoro costante per conciliare i successi economici con gli aspetti di turismo sostenibile. Il turismo italiano è volano anche di questi valori, come testimoniato dai numeri: dal 2019 al 2023 è diminuita l’intensità delle emissioni di gas serra di viaggi e turismo.\r\n\r\nImpatto poi sul mondo del lavoro e dell’occupazione in Italia: 1,34 milioni di posti di lavoro di occupazione femminile nel turismo (filiera diretta e indiretta) in crescita sul 2019 quando erano 1,28 milioni; 48,6% di occupazione femminile diretta (707 mila) sul totale contro la media Europa del 47,8%; 17,1% di occupazione ad alta retribuzione nel turismo sul totale dell'occupazione nel 2023 contro il 15,4% di media europea e riduzione della disoccupazione giovanile con 134.000 giovani impiegati direttamente in viaggi e turismo.\r\n\r\n \r\n\r\n ","post_title":"Turismo motore della crescita sostenibile: i dati di Enit","post_date":"2025-11-17T14:42:21+00:00","category":["incoming"],"category_name":["Incoming"],"post_tag":[]},"sort":[1763390541000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"501700","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"[caption id=\"attachment_501704\" align=\"alignleft\" width=\"300\"] Elisa Sebastianelli[/caption]\r\nViaggialdo  arricchisce il proprio catalogo Caraibi siglando un nuovo contratto con Viva Resorts by Wyndham, aggiungendo due strutture di forte attrattiva per il mercato italiano, il Viva Miches by Wyndham in Repubblica Dominicana e il Viva Fortuna Beach by Wyndham di Freeport, alle Bahamas.\r\nIl viva Miches è un resort da 535 camere, ideale per una clientela che cerca ampi spazi, servizi completi e il comfort di un villaggio internazionale.\r\nIl Viva Fortuna Beach by Wyndham propone 274 camere, ognuna con balcone o terrazza per garantire un soggiorno vista mare.\r\nInoltre, il tour operator rafforza ulteriormente la propria offerta internazionale grazie alla partnership con Eurostars Hotel, includendo nel portfolio Eurostars Winter Haven a Miami; Eurostars Casablanca; Reserve Hotel Exe El Pueblito a Holbox Island, in Messico; Eurostars Grand Cayacoa a Samaná. Si tratta di destinazioni ad altissima richiesta, capaci di rispondere alle esigenze di una clientela che desidera il city-break o la vacanza balneare, il prodotto lifestyle o quello esotico.\r\nInfine, per supportare la crescita dell’area Africa, Viaggialdo annuncia l’ingresso a partire dal 1° dicembre di un nuovo product manager specializzato su Kenya, Zanzibar e Sudafrica. Il nome verrà svelato nelle prossime settimane, ma si tratta di una figura con una lunga esperienza sul continente e una forte competenza sul prodotto ‘wildlife + mare’.\r\n\r\nIl successo dei Travel Open Day\r\nViaggialdo archivia con soddisfazione anche la partecipazione ai recenti Travel Open Day, eventi durante i quali il team ha incontrato numerose agenzie di viaggio. Gli appuntamenti si sono rivelati altamente produttivi, con forte interesse verso le nuove destinazioni e i progetti in sviluppo.\r\n«Il nostro obiettivo è offrire alle agenzie un prodotto sempre più completo e competitivo, selezionando partner affidabili e destinazioni che rispondano alle richieste reali del mercato. Le nuove collaborazioni e l’ingresso di una figura dedicata all’Africa rappresentano un passo importante nella crescita di Viaggialdo. Gli ottimi riscontri dei Travel Open Day ci confermano che siamo sulla strada giusta e che le agenzie riconoscono il valore del lavoro che stiamo portando avanti» dichiara Elisa Sebastianelli, amministratore di Viaggialdo.","post_title":"Viaggialdo: due nuove partnership e un product manager per l'Africa","post_date":"2025-11-17T11:56:10+00:00","category":["tour_operator"],"category_name":["Tour Operator"],"post_tag":[]},"sort":[1763380570000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"500836","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"«E' molto interessante che ci siano domande crescenti da parte di operatori per essere qui a Londra, al WTM,   e che ci fa capire quanto sia importante il nostro Paese, quanto interesse susciti, naturalmente nel mondo anglosassone, che attualmente ci ospita, ma anche agli altri bacini turistici. Grazie naturalmente, al ministro Daniela Santanchè, che guida il turismo con grade visione, e all'ambasciatore italiano a Londra, Inigo Lambertini. », così Ivana Jelinic, amministratore delegato dell'Enit, ha introdotto la presentazione del Padiglione Italia organizzato da Enit al WTM di Londra.\r\n\r\n«Io sono onorata di essere qui a Londra - ha iniziato il ministro del turismo Daniela Santanchè -. Il mercato UK è il terzo per spesa turistica in Italia: Veneto, Lazio, Lombardia, Campania, Sardegna e Toscana le regioni più scelte. L’Italia si conferma regina del turismo europeo: +5,7% di presenze totali nelle strutture ricettive tra gennaio e luglio 2025, +10,4% se guardiamo esclusivamente a quelle internazionali; quasi 25 miliardi di euro dal turismo internazionale nel primo semestre (+5,9%) con un saldo della bilancia turistica dei primi sei mesi di 9,2 miliardi (in crescita del +6,5%); 105,5 milioni di passeggeri aeroportuali internazionali nei primi 8 mesi (cioè +7,4% rispetto al 2024) e una previsione di chiusura 2025 di 185 miliardi di euro di consumi turistici totali, con la spesa straniera in Italia che si stima a fine anno al +9,4% e quella domestica al +1,6%.»\r\n\r\nA tutto questo si accompagnano i dati positivi sull’occupazione (come dalle ultime rilevazioni WTTC) tra cui emergono donne e giovani: 1,34 milioni di posti di lavoro di occupazione femminile nel turismo (filiera diretta e indiretta) in crescita sul 2019 quando erano 1,28 milioni; 17,1% di occupazione ad alta retribuzione nel turismo sul totale dell'occupazione contro il 15,4% di media europea; riduzione della disoccupazione giovanile con 134.000 giovani impiegati direttamente nei viaggi e turismo.\r\n\r\n ","post_title":"La forza del turismo italiano si conferma al WTM di Londra","post_date":"2025-11-04T14:14:31+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":["in-evidenza"],"post_tag_name":["In evidenza"]},"sort":[1762265671000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"500257","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Wizz Air accende i riflettori su Milano Malpensa dove la nuova stagione invernale porta con sè cinque nuove rotte e precisamente: Glasgow, Londra, Brasov (Romania), Alicante e Siviglia. \r\nSignificativa l'introduzione dei collegamenti per Brasov e Glasgow, rotte che Wizz Air opererà da Malpensa in esclusiva, posizionandosi come l'unico operatore su queste direttrici.\r\n«La winter season 25 rientra naturalmente all’interno della nostra iniziativa strategica 'Customer First Compass', un piano di investimenti di 14 miliardi di euro per i prossimi tre anni che ha l’obiettivo di migliorare l'esperienza di viaggio, sostenere la continua espansione del network e offrire servizi sempre più innovativi e di alta qualità - afferma Salvatore Gabriele Imperiale, corporate communications manager di Wizz Air -. Tra il 26 ottobre e oggi abbiamo lanciato i primi voli di 5 nuovi collegamenti – Alicante, Brasov, Glasgow, Londra e Siviglia – che uniscono le esigenze della comunità a quelle del business e del turismo».\r\n«Dall'inizio del 2025 ad oggi, la low cost ungherese ha operato oltre 16.000 voli da Malpensa, con un aumento di quasi il 27% rispetto allo stesso periodo del 2024, e ha trasportato oltre 3,4 milioni di passeggeri  - il 32% in più rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente - con un tasso di completamento del 99.6% e un load factor del 90%. \r\n«Dall’avvio delle operazioni nel 2012 e, in particolare, dall’apertura della base nel 2020, la compagnia ha contribuito in modo decisivo allo sviluppo del traffico e al rafforzamento del network di destinazioni di Malpensa - commenta Aldo Schmid, head of aviation business development di Sea Aeroporti di Milano -.  Wizz Air conferma così la solidità della partnership con Sea e il ruolo strategico di Malpensa, continuando a investire sia con l’apertura di nuove rotte sia con l’incremento di quelle esistenti».\r\nLa winter 2025-26 dello scalo di Malpensa include «174 destinazioni in 79 Paesi - sottolinea Schmid -, numeri che posizionano lo scalo tra i primi aeroporti europei per crescita complessiva di capacità offerta rispetto alla stagione invernale precedente (+7,5%) e  in particolare al primo posto per l’incremento di posti offerti sul lungo raggio (+15,9%),  risultando pertanto tra i primi 10 scali del continente per offerta complessiva sul lungo raggio. Nell’anno solare 2025 sono 204 le destinazioni di linea servite con voli diretti da Malpensa».\r\n ","post_title":"Wizz Air: 5 nuove rotte internazionali decollano nell’inverno di Milano Malpensa","post_date":"2025-10-28T14:05:07+00:00","category":["trasporti"],"category_name":["Trasporti"],"post_tag":[]},"sort":[1761660307000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"500002","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"\r\n\r\nAlla fine del terzo trimestre del 2025, in base ai dati divulgati da CoStar, l'Europa si è affermata come l'unica regione al mondo con un'espansione nella costruzione e nello sviluppo di nuovi hotel, con una crescita del 3,7%, anche se l'area Asia-Pacifico prevede più camere.\r\n\r\n\r\n In Europa sono 428.345 le camere sotto contratto , di cui 171.589 sono già in costruzione, con un incremento del 5,2% rispetto all'anno precedente. Il Regno Unito è in testa alla classifica continentale, seguito da vicino dalla Germania. Attualmente ci sono 954.989 camere d'albergo in costruzione in tutto il mondo. Mentre in Europa si registra un aumento dell'attività edilizia, lo sviluppo alberghiero in altre regioni sta rallentando, sebbene oltre 1,5 milioni di camere siano ancora in fase di progettazione.\r\nI diversi mercati\r\nIn dettaglio, come riporta Hosteltur, l'area Asia-Pacifico, nonostante le sue dimensioni, ha visto un calo del 3,2% nelle costruzioni.  \r\nLe Americhe hanno registrato un calo dell'8,8% negli sviluppi attivi, con 190.842 camere; un calo del 4,1% nelle camere nella fase di pianificazione finale (292.538); e un leggero aumento dello 0,8% nelle camere pianificate (390.345).\r\nIn Medio Oriente e Africa , la riduzione delle camere in costruzione ha raggiunto il 9,4% (99.895). Ci sono 19.396 camere nella fase di progettazione finale (in calo del 37,3%) e 94.485 nella fase di progettazione iniziale (in aumento del 10,9%). La Classifica dei Paesi con il maggior numero di camere in costruzione vede la Cina sul podio, con 280.577 camere, seguita da Stati Uniti (138.922), Arabia Saudita (44.771), India (41.711), Vietnam (39.078) e Regno Unito (24.540).\r\nA seguire, Germania (22.622), Emirati Arabi Uniti (14.685), Messico (14.290), Canada (8.988) e Brasile (5.481).\r\n","post_title":"Edilizia alberghiera, l'Europa è l'unica regione in crescita","post_date":"2025-10-24T12:49:34+00:00","category":["alberghi"],"category_name":["Alberghi"],"post_tag":[]},"sort":[1761310174000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"499382","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"L'attrazione dei turisti statunitensi nei confronti dell'Italia viene oltremodo confermata dai numeri resi noti dal Ministero del turismo italiano: oltre 8,1 milioni di arrivi, 23,7 milioni di presenze (Istat), 6,4 miliardi di euro di spesa turistica nel 2024 (Banca d’Italia).\r\nComplessivamente, nei primi otto mesi del 2025 si sono registrati 1,4 milioni di arrivi aeroportuali (+2,2%) e oltre 765 mila vengono previsti per il periodo settembre-dicembre, +9,4% (National Travel and Tourism Office), per più di 2,8 miliardi di euro spesi nel primo semestre dell’anno in corso (Banca d’Italia).\r\nNumeri che dipingono il mercato statunitense come uno di quelli più importanti per il turismo italiano, che in questi giorni vede in missione governativa a Washington il ministro Daniela Santanchè.\r\nD'altra parte i viaggiatori provenienti dagli Stati Uniti sono quelli che spendono e pernottano di più nel nostro Paese, con 191,1 euro a notte di media e 10,3 notti, arrivando a 12 nei primi otto mesi del 2025 (Ambasciata d’Italia Washington).\r\nInoltre, i turisti Usa risultano quelli maggiormente soddisfatti dell’Italia, con un grado di soddisfazione che, attestandosi su 86,1/100, è molto al di sopra della media, indicando un trend più che positivo nella percezione dell’offerta turistica Made in Italy da parte Usa (The Data Appeal Company).\r\nI numeri 2024-2025 confermano una forte sintonia tra la destinazione Italia e i turisti statunitensi, suggerendo prospettive positive e opportunità di ulteriore sviluppo per l’industria turistica e i rapporti tra le due Nazioni, anche in considerazione degli oltre 17 milioni di americani d’origine italiana stimati su territorio Usa.","post_title":"Ancora in crescita i flussi turistici dagli Usa verso l'Italia: +2,2% nei primi 8 mesi 2025","post_date":"2025-10-17T09:15:26+00:00","category":["incoming"],"category_name":["Incoming"],"post_tag":[]},"sort":[1760692526000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"499303","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"\r\n\r\nAir India è in trattativa con Airbus e Boeing per circa 300 nuovi aeromobili, dei quali un centinaio di widebody. Dopo aver già firmato nel 2023 un ordine record di 470 aeromobili, la compagnia del gruppo Tata si appresta a sferrare un nuovo colpo sul mercato aeronautico mondiale.\r\n\r\nSecondo quanto anticipato da Reuters, le trattative sono successive ai colloqui avviati all'inizio dell'anno su 200 aerei a corridoio singolo e circa 25-30 aerei a lungo raggio, il che porterebbe l'intero programma di rinnovamento della flotta a un volume senza precedenti.\r\n\r\nLa compagnia indiana intende consolidare i due principali hub internazionali, Delhi e Mumbai, sviluppando i collegamenti con l'Europa, il Nord America e la regione Asia-Pacifico. I futuri aeromobili sostituirebbero quelli più vecchi e sosterrebbero l'apertura di nuove rotte strategiche, in particolare verso il Nord America e l'Australia. «Questo potenziale ordine conferma la volontà di Air India di tornare ad essere una compagnia aerea di primo piano a livello mondiale, in grado di competere con i grandi colossi del Golfo e dell'Asia» commenta un analista citato da Reuters.\r\n\r\nSeparatamente, Air India ha annunciato una significativa espansione del proprio network con 174 voli settimanali aggiuntivi durante la stagione invernale, a partire dal prossimo 26 ottobre. La capacità aggiuntiva si concentra sulle rotte domestiche ad alta domanda e sulle destinazioni internazionali di corto raggio.\r\n\r\nI voli tra Delhi e Kuala Lumpur aumenteranno da sette a dieci alla settimana a partire dal 15 novembre, mentre i collegamenti tra Delhi e Denpasar (Bali) saliranno anch'essi a dieci voli settimanali a partire dal 1° dicembre.\r\n\r\nLa compagnia aerea ha dichiarato che questa mossa mira a soddisfare la crescente domanda di viaggi e a migliorare i collegamenti tra l'India e il Sud-est asiatico. Molti di questi aeromobili sono ora dotati di una configurazione a tre classi - Business, Premium Economy ed Economy - in linea con il continuo aggiornamento dei prodotti del vettore.\r\n\r\n \r\n\r\n ","post_title":"Air India verso un nuovo mega ordine di 300 aeromobili, di cui 100 a fusoliera larga","post_date":"2025-10-16T09:38:32+00:00","category":["trasporti"],"category_name":["Trasporti"],"post_tag":[]},"sort":[1760607512000]}]}}

Lascia un commento