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3 marzo 2010 14:15
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Lazziworld ricerca agenti e/o procacciatori di affari monomandatari per promozione dei nostri prodotti presso aziende/agenzie viaggi.
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– Lombardia
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[post_content] => La Going Stylosophy punta al lungo raggio. E' Mariagrazia Verna, sales director di Going, a raccontare direttamente da Zanzibar la new entry nel portfolio dei Going Resort. L 'ultimo nato, che allarga al long haul la proposta dell'operatore, è il Neptune Pwani Beach Resort & Spa, situato lungo la costa nord-est dell'isola.
«Si tratta di una struttura che ha molte frecce all'arco da scoccare - spiega Verna durante una trasferta in compagnia di alcuni agenti di viaggio -. Le 192 camere del complesso dispongono tutte di balcone e sono suddivise in edifici a due piani dal tipico tetto di paglia, che riprende lo stile dell'isola».
All'interno di questa struttura a 5 stelle le possibilità di praticare attività sono ampie, come sottolinea Nicole Rivano, international sales manager di Neptune Hotels.
Quattro punti fermi
«Volendo sintetizzare quattro buoni motivi per scegliere il resort - anche se in effetti ce ne sono molti di più - possiamo ispirarci ai pilastri della Going Stylosophy, che al Neptune trovano piena realizzazione - prosegue Verna -: il centro di equitazione di fronte alla struttura, che propone passeggiate a cavallo alla scopetta dell'isola; la spa Earth & Rain, dove sottoporsi a trattamenti rigeneranti; la curatissima ristorazione; l'attenzione alla sostenibilità nel rispetto del territorio e della popolazione locale».
Un contributo prezioso al successo del resort viene dalla presenza di una staff di 350 membri e dalla possibilità di sfruttare comode connessioni con l'Italia, a cominciare dal volo Neos da Milano, Roma o Verona.
I primi clienti di Going arriveranno il prossimo 21 dicembre, ma il successo appare scontato: il mercato italiano sta puntando con decisione su Zanzibar. Nel solo mese di novembre, secondo l'ufficio nazionale di statistica, su un totale di arrivi internazionali pari a oltre 72.000 unità, (+8,6%) gli italiani si sono evidenziati come primo mercato con il 12% degli arrivi, in incremento dell'8% sul corrispondente periodo del 2024.
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[post_content] => Spicca la performance della Basilicata nel quadro sempre più allargato del turismo delle radici, "con una crescita straordinaria nel triennio 2022-2024".
I numeri che certificano il trend positivo arrivano dalla quarta edizione di Roots In, la Borsa Internazionale del turismo delle origini, che si è svolta a Matera, da uno studio Data Appeal ed Enit: il fenomeno è in forte espansione: le presenze digitali dai sei principali mercati extra-europei sono aumentate del 76,1%, passando da 3.859 nel 2022 a 6.796 nel 2024, con un picco nel 2023 che ha registrato un'esplosione dell'interesse online del 70,4%".
In particolare - secondo quanto reso noto dal'Apt Basilicata ripreso dall'Ansa - "ancora più significativa la crescita degli arrivi fisici che, in tutti i mercati analizzati, supera quella digitale con divari compresi tra 17 e 60 punti percentuali, testimoniando un forte effetto passaparola e una conversione straordinaria della domanda turistica".
Gli Stati Uniti "si confermano il principale mercato estero con oltre 33.000 arrivi e 61.000 presenze nel 2024, registrando una crescita del 47% rispetto al 2022 e un sentiment in costante miglioramento, passato da 88,5 a 91,7 punti.
Ma sono Argentina e Brasile a mostrare le performance più incisive: l'Argentina cresce del 186% negli arrivi fisici e del 126,2% nelle presenze digitali, mentre il Brasile registra rispettivamente +181% e +157,7%. Anche Australia e Canada confermano trend eccezionali con crescite fisiche del 166% e 60%, superiori a quelle digitali.
Interessante il caso del Messico che, pur rappresentando un mercato di nicchia con 123 presenze digitali nel 2024, raggiunge il sentiment più alto tra tutti i Paesi analizzati con 93,5 punti. Sul fronte europeo, l'analisi dei quattro principali mercati - Francia, Germania, Regno Unito e Svizzera - mostra una crescita complessiva delle presenze digitali del 13,2% nel triennio. La Francia si conferma primo mercato europeo con circa 37.400 arrivi nel 2024 (+47% sul 2022) e 72.900 presenze (+60%), seguita dalla Germania con 19.000 arrivi e dal Regno Unito con 15.800 arrivi".
I dati confermano che la Basilicata sta consolidando la propria attrattività presso i mercati del Turismo delle Radici, rafforzando al contempo la qualità percepita dell'esperienza complessiva anche presso i visitatori europei".
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[post_content] => La Meeting Industry è un prodotto turistico a carattere globale che ha registrato nel 2024 oltre 11 mila meeting internazionali nel mondo, come risulta dai dati ICCA (International Congress and Convention Association).
L’Europa ne ha accolti il 56%, l’Asia il 18%, il Nord America il 10%, l’America Latina l’8% Africa e Oceania entrambe il 3% ed il Medio Oriente il 2% del totale.
Questa tipologia di incontri, infatti, rappresenta un catalizzatore economico per molte città e Paesi, dalle destinazioni mature a quelle emergenti, ospitando congressi medici (17%), tecnologici (14%), scientifici (13%), business (8%) o della formazione (8%).
La Catalogna è una regione che ha una crescita del PIL del +3,6%, oltre il +3,2% del dato totale della Spagna, e ancor più del dato Europa (+0.8%). Barcellona, contribuisce a questi risultati economici essendo in testa al rating mondiale per numero di meetings internazionali con 142 incontri nel 2024, e ha accolto circa 126 mila delegati per un fatturato di 360 milioni di US$.
Segue nel rating Londra, che con 105 meetings e oltre 79 mila delegati ha un ritorno economico di 298 milioni di US$.
Al terzo posto, Singapore il cui PIL del 2024 è cresciuto del +4,4% con il settore turismo e gli eventi business come fattori chiave di questo sviluppo, con 144 meetings, oltre 93 mila delegati e 290 milioni di US$.
Da queste statistiche si evince come Roma e Milano rientrano a pieno tra le destinazioni di punta dell’offerta turistica del comparto economico del MICE (Meetings, Incentives, Conferences, and Exhibitions):
Roma nel 2024 ha ospitato 114 incontri internazionali di rilievo con oltre 58 mila delegati per un fatturato di 200 milioni di US$;
Milano con 100 meetings internazionali e oltre 80 mila delegati ha avuto un ritorno economico di 237 milioni di US$.
E l’impatto economico diretto apportato alle destinazioni dal MICE è solo la punta dell’iceberg, un 20% del valore totale che si compone anche di scambio di conoscenze, innovazione, internazionalizzazione e impatto sociale.
Nel 2024, il nostro Paese è stato protagonista con 635 meeting internazionali, confermandosi leader europeo e secondo a livello mondiale, subito dietro agli Stati Uniti, che hanno ospitato 709 incontri. Tra le città italiane, Roma con i suoi 114 meeting brilla al 9° posto del rating mondiale e Milano si distingue per numero medio di partecipanti (803 pp) raggiungendo il bronzo dopo Dubai (899) e Barcellona (886).
La Meeting Industry si conferma un motore economico in forte crescita, come dimostrano i dati emersi da una recente indagine condotta da ENIT in collaborazione con l’Università Cattolica. Il settore mostra una vivace dinamica di investimento: ben il 77,3% delle 450 strutture coinvolte ha pianificato interventi per il 2024. Tra le realtà più attive spiccano i centri congressi (85,7%), le dimore storiche (85,0%), gli spazi alternativi (83,3%) e i poli fieristico-congressuali (82,4%). Le priorità di investimento nel 2023 hanno riguardato soprattutto la riqualificazione degli ambienti (57,7%), la formazione professionale (52,1%), l’aggiornamento delle tecnologie audio-video (46,6%) e le strategie di promozione (42,0%).
Dalle vette alpine alle coste mediterranee, l’Italia si distingue come una delle mete più ambite per eventi aziendali, congressi e viaggi incentive. La ricchezza e la varietà delle location disponibili – che spaziano da hotel di prestigio e architetture contemporanee a residenze storiche, castelli e spazi creativi – permettono di costruire esperienze personalizzate, capaci di valorizzare sia le grandi città d’arte che i borghi più suggestivi e i paesaggi naturali più spettacolari. Questa versatilità rende l’Italia competitiva anche rispetto alle destinazioni più consolidate a livello internazionale.
Il nostro Paese si distingue per l’eccellenza dei servizi e per una costante spinta all’innovazione. I centri congressuali italiani, spesso incastonati in contesti architettonici e paesaggistici di grande fascino, offrono un’esperienza immersiva che intreccia l’evento con il patrimonio culturale locale, trasformando ogni appuntamento in un’occasione memorabile.
Un ulteriore elemento di attrattività è rappresentato dal fenomeno del bleisure, che fonde esigenze professionali e piacere personale. Sempre più partecipanti agli eventi MICE scelgono di prolungare il soggiorno per esplorare il territorio, approfittando delle bellezze artistiche, dei paesaggi naturali e delle eccellenze enogastronomiche italiane. Questa tendenza rafforza il posizionamento dell’Italia come destinazione ideale non solo per il business, ma anche per un turismo esperienziale di alta qualità.
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[post_content] => L'associazione nazionale dei comuni italiani non ci sta. L'aumento dell'imposta di soggiorno previsto nella legge di bilancio continua a sollevare le critiche delle associazioni di categoria. L'ultima dichiarazione è quella del presidente dell’Anci Gaetano Manfredi: «Esprimiamo la nostra contrarietà in merito. Pur apprezzando la proroga dei limiti massimi dell’imposta di soggiorno anche per il 2026, ci preoccupa la disposizione che prevede di destinare una quota dell’eventuale gettito aggiuntivo alle coperture delle spese comunali per i minori e l’assistenza agli alunni disabili. Ribadiamo la priorità e l’urgenza della questione che abbiamo sollevato come Anci – prosegue Manfredi nell'intervento riportato da Ilfattoquotidiano – che riguarda la crescita significativa delle spese a carico dei bilanci comunali, ormai vicine al miliardo di euro annuo. La necessità di affrontare questo squilibrio finanziario è centrale per la sostenibilità dei servizi locali. Tuttavia ciò che il governo propone ci sembra una soluzione tampone e incerta nel quantum, che scarica sui bilanci comunali una spesa che spetta allo stato».
Il significato dell'imposta
«L’imposta di soggiorno non costituisce un’entrata libera, ma è stata concepita per finanziare le spese direttamente collegate all’impatto dei flussi turistici. L’utilizzo di questa imposta per finanziare spese obbligatorie per il sostegno a minori e disabili – che per loro natura sono spese statali – rischia di snaturare il principio fondante dell’imposta stessa» chiude il presidente Anci.
La discussione assume un'importanza determinante, visto che il 2025 si preannuncia come un'annata da record. «Il 2025 sarà un nuovo anno record per quanto riguarda gli incassi dell’imposta di soggiorno che raggiungeranno 1 miliardo 186 milioni, segnando un incremento significativo rispetto all’anno scorso, pari al 15,8% – riferisce ad Ansa Massimo Feruzzi, responsabile dell’Osservatorio nazionale sulla tassa di soggiorno di Jfc -. Dalle prime rilevazioni e stime riferite al 2026, gli incassi relativi all’imposta di soggiorno, tra incrementi di tariffe, modifiche al regolamento con ampliamento dei periodi di applicazione dell’imposta e altre amministrazioni che la introdurranno, potrebbero toccare quota 1 miliardo 300 milioni».
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[post_content] => Segno più per il traffico passeggeri in agosto negli aeroporti europei: secondo il report Aci Europe la crescita in tutto il continente è stata del 4,9% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, superando la media annuale del 4,3%.
Un incremento trainato dai viaggi internazionali (+5,6%), a conferma della forte domanda estiva, con un volume totale di passeggeri ora superiore del 7% rispetto ai livelli pre-pandemia (2019).
Gli aeroporti dell'area Ue+ hanno registrato una crescita del 4%, con performance eccezionali in Polonia (+15,1%), Slovenia (+11,7%) e Romania (+10,3%), mentre Lettonia (-6,7%), Estonia (-4,5%) e Islanda (-2,5%) hanno registrato un calo. Al di fuori dell'Ue+, il traffico è aumentato dell'8,8%, trainato da Moldavia (+46,6%), Israele (+38,1%) e Bosnia-Erzegovina (+20,4%), mentre la Russia (-13,3%) ha continuato a registrare una contrazione.
Tra i principali aeroporti, Istanbul Sabiha Gökçen (+21,5%) è stato l'hub in più rapida crescita in Europa, mentre sia l'aeroporto di Istanbul che quello di Londra Heathrow hanno superato per la prima volta gli 8 milioni di passeggeri in un solo mese. Milano Malpensa (+10,2%), Copenaghen (+8,6%) e Atene (+6,8%) hanno guidato la crescita nella categoria dei mega-aeroporti.
Gli aeroporti più piccoli hanno beneficiato maggiormente dell'espansione dei vettori low cost e della forte domanda leisure, con gli aeroporti medi in crescita del +5,8% e quelli piccoli del +6,2%, anche se questi ultimi rimangono del 20% al di sotto dei livelli pre-pandemia.
Nel settore merci, i volumi sono diminuiti del 5,8% su base annua, ma sono rimasti del 7% superiori al 2019, con Liegi (+29%), Madrid (+11,4%) e Milano Malpensa (+6%) che hanno registrato le performance più solide tra i principali hub cargo.
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[post_content] => Alla sede dell’Ambasciata del Messico a Roma si è svolto un incontro dedicato alla promozione della regione di Jalisco, considerata uno dei principali motori turistici del Paese. Conosciuto a livello internazionale come luogo d’origine dei mariachi, della tequila e di alcune delle tradizioni più rappresentative del Messico, Jalisco si presente al mercato italiano con la ricchezza della sua offerta turistica, culturale e gastronomica.
L’evento ha offerto anche un’esperienza sensoriale con degustazioni di piatti tipici locali e della Raicilla, un distillato artigianale ottenuto dalla fermentazione dell’agave, riconosciuto con denominazione di origine dal 2019. Prodotto da secoli, la Raicilla è tornata oggi a essere simbolo della rinascita dell’artigianato locale, inserendosi pienamente nell’attuale tendenza verso un turismo esperienziale e sostenibile.
Michelle Fridman, segretaria del turismo dello Stato di Jalisco, ha sottolineato l’importanza della regione nel panorama turistico nazionale. Jalisco è oggi la terza destinazione più visitata del Messico, con circa il 7% del turismo nazionale e un contributo del 9% al Pil regionale — un dato superiore alla media del Paese. Questi risultati sono il frutto di un’offerta turistica diversificata e ben strutturata, che spazia da destinazioni urbane come Guadalajara, a rinomate località balneari come Puerto Vallarta, fino a zone costiere emergenti come la Costa Alegre, ancora poco frequentata ma in forte espansione.
Jalisco si distingue anche per la sua varietà geografica e ambientale. Dalle spiagge del Pacifico alle catene montuose, dai boschi e canyon ai laghi interni – come il Lago di Chapala, il più grande del Messico – il territorio regionale offre esperienze adatte a diverse tipologie di turismo: culturale, balneare, gastronomico, ecoturismo e turismo di lusso.
Forte la volontà di rafforzare le relazioni turistiche ed economiche tra Messico e Italia. A sottolinearlo è stato l’ambasciatore del Messico in Italia, Genaro Lozano, che ha ricordato come nel 2023 il turismo abbia rappresentato l’8,6% del Pil nazionale, con una crescita del 4,5% rispetto all’anno precedente, per un valore complessivo stimato in circa 25 miliardi di euro.
Voli diretti
Un elemento centrale di questa strategia di rafforzamento è la reintroduzione del volo diretto Roma – Città del Messico operato da Aeromexico, che ha facilitato non solo gli scambi economici e culturali tra i due Paesi, ma anche l’aumento dei flussi turistici. Secondo i dati forniti, nel 2025 l’Italia si è classificata come il 13° mercato internazionale per il turismo in Messico, con un aumento del 7% rispetto al 2024. Gli arrivi dall’Italia sono stimati in circa 180.000 passeggeri entro la fine dell’anno.
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Accor investe sull'Italia, con nuovi sviluppi per i brand Raffles, Sofitel ed Emblems Collection. Il piano segue alla recente inaugurazione del primo Orient Express hotel, Orient Express La Minerva, aperto quest’anno a Roma.
Con oltre 75 strutture operative sul territorio nazionale, Accor si conferma il secondo gruppo alberghiero in Italia, con una presenza che copre tutte le categorie, dall’ultra-lusso all’economy.
«Il Sud Europa, e in particolare l’Italia, rappresentano un’area strategica per lo sviluppo a lungo termine dei nostri brand luxury. La nostra crescita è guidata dal rispetto per la cultura locale, da un approccio sostenibile e da una collaborazione solida con partner di fiducia. Le relazioni con i proprietari degli hotel sono un pilastro fondamentale della nostra strategia: insieme vogliamo consolidare la presenza di Accor in destinazioni chiave come Roma, Milano e la Sicilia, contribuendo a un’evoluzione dell’ospitalità che sia attuale, responsabile e in linea con le esigenze dei viaggiatori di oggi», dichiara Paul Rosenberg, regional vice president luxury brands per Francia, Sud Europa e Nord Africa.
Il percorso italiano del marchio Orient Express ha preso avvio con Orient Express La Minerva, primo hotel al mondo del brand, che ha riportato alla luce un palazzo seicentesco in Piazza della Minerva, restaurato dall’architetto-artista Hugo Toro. Nel 2026 sarà la volta di Venezia, con l’apertura di Orient Express Palazzo Donà Giovannelli, dimora quattrocentesca oggetto di un attento recupero firmato da Aline Asmar d’Amman.
Il 2025 ha segnato anche il debutto de La Dolce Vita Orient Express. Con l’apertura del Palazzo Donà Giovannelli, i passeggeri potranno arrivare direttamente alla Stazione di Venezia Santa Lucia e raggiungere l’hotel con una breve passeggiata o un trasferimento in gondola.
I progetti futuri
Tra i progetti più attesi spicca Raffles Lake Como, previsto per il 2027, che segnerà il debutto del marchio in Italia. L’hotel sorgerà lungo una delle aree più esclusive del lago, a seguito di una ristrutturazione completa, e offrirà tutte le esperienze iconiche del brand – dalla Library alla Writers’ Bar, dalla Long Bar alla Patisserie – unite al fascino del lago. Sempre nel 2027 è prevista l’apertura di Sofitel Genova Marina, secondo indirizzo italiano del brand francese dopo Sofitel Roma Villa Borghese. Il nuovo cinque stelle sorgerà sul waterfront cittadino e sarà progettato dal celebre architetto Renzo Piano.
Emblems Collection debutterà invece in Italia nel 2026 con quattro nuove strutture, concepite per esaltare l’identità locale attraverso design, autenticità e narrazione. L’hotel Bellevue a Cortina d’Ampezzo proporrà 80 camere immerse nella cornice delle Dolomiti. Palazzo Sozzini Malavolti a Siena offrirà una dimora storica con affreschi ottocenteschi, giardini segreti e una spa dedicata all’artigianato toscano. Relais San Clemente in Umbria, ex convento benedettino immerso in 40 ettari di parco, diventerà un rifugio esclusivo con ville private e una cappella consacrata. Infine, Masseria Furnirussi in Puglia proporrà 60 suite, molte con piscina privata, inserite nel contesto del più grande frutteto di fichi d’Europa.
«L’Italia è un mercato prioritario per lo sviluppo luxury di Accor nel Sud Europa. Le potenzialità sono significative sia nelle destinazioni consolidate sia in quelle emergenti, dove cresce la richiesta di esperienze autentiche e di alto profilo. Con nuove aperture in aree di grande fascino come la Puglia e Cortina d’Ampezzo, il gruppo rafforza la propria presenza nei luoghi in cui i viaggiatori globali cercano soggiorni unici. Grazie all’approccio personalizzato dei nostri brand luxury e collection, siamo in grado di valorizzare l’individualità delle strutture indipendenti, contribuendo al tempo stesso alla crescita a lungo termine dell’ospitalità italiana», sottolinea Ettore Cavallino, senior development director luxury brands, Europe di Accor.
Il 2025 è stato un anno dinamico anche per il portafoglio lifestyle del gruppo. A marzo sono stati inaugurati The Hoxton Florence e l’Hotel Giacomo Morra Alba – Handwritten Collection, mentre l’estate ha visto il debutto del Mövenpick Hotel Bari, nel cuore del quartiere Murat. Ricavato dal restauro dello storico Palace Hotel, il nuovo Mövenpick si caratterizza per un design sostenibile e sofisticato, 186 camere, una Spa privata, fitness room e dodici sale meeting fino a 300 persone.
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[post_content] => Mövenpick, che annuncia il suo debutto in Italia con l’apertura del Mövenpick Hotel Bari. La struttura sarà gestita da Greenblu Hotels & Resorts.
Situato nel vivace quartiere Murat, a pochi passi dal centro storico e dal mare, l’hotel nasce dal completo restyling dello storico Palace Hotel.
L’apertura di Bari amplia il portfolio di Accor in Italia, che oggi conta più di 75 hotel e 14 brand, e consolida l’espansione di Mövenpick in Europa, con recenti ingressi in Grecia, Belgio e Azerbaigian e nuove aperture in arrivo a Kotor in Montenegro e in altre destinazioni.
La vision
Christine Pesin, vp operations franchise Italia e Malta, premium, midscale ed economy per Accor commenta: «L’Italia rappresenta uno dei mercati più strategici per Accor: un Paese dal patrimonio culturale straordinario, paesaggi unici e un settore turistico in continua crescita. Il debutto di Mövenpick a Bari è un passo importante della nostra visione a lungo termine, che punta a svilupparsi in destinazioni chiave attraverso collaborazioni solide con partner e comunità locali».
Aggiunge Vincenzo Gentile, amministratore delegato di Greenblu Hotels & Resorts: «Mövenpick è sinonimo di eccellenza culinaria, ospitalità genuina e sostenibilità. Portare il brand in Italia significa rispondere a una crescente domanda di viaggi esperienziali e consapevoli. Iniziare da Bari, città di cultura e autenticità, è il modo migliore per dare avvio a questo percorso».
Gli interni del Mövenpick Hotel Bari sono ispirati ai principi del biophilic design, che valorizza la connessione con la natura come leva di benessere.
L’hotel dispone di 186 camere. Completano l’esperienza una Private Spa, una fitness room e 12 sale meeting
modulari capaci di accogliere fino a 300 persone.
Al Connubio Bistrot la cucina pugliese viene valorizzata con piatti autentici e una selezione curata di vini e cocktail. Completano l’offerta i servizi di parcheggio e transfer per aeroporto e stazione.
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[post_content] => Giunta alla seconda edizione, Accessibility for Future 2025 mette al centro della scena, per due giorni, il tema del turismo accessibile, con tavole tematiche, formazione e business, in un dialogo trasversale tra settori strategici.
La manifestazione si svolgerà dal 18 al 20 settembre presso Udine Esposizioni a Martignacco, con l’obiettivo di costruire un futuro più equo e sostenibile anche nel settore turistico.
Secondo le stime di Enat, infatti, il mercato europeo del turismo accessibile potrebbe raggiungere un valore annuo di 88,6 miliardi di euro entro il 2030, delineando scenari di sviluppo strategico per l’intera filiera.
L’evento sarà articolato in giornate tematiche dedicate all’innovazione inclusiva, cultura, sport e accessibilità; inoltre sono previsti seminari e talk per approfondire dati, strategie e buone pratiche utili a promuovere destinazioni inclusive e modelli di accoglienza per tutti. Con l’obiettivo di offrire agli operatori l’opportunità di ripensare l’offerta turistica e orientare il marketing verso l’inclusività.
«Dopo l’edizione pilota del 2024, vogliamo dare continuità ad Accessibility for Future, unendo formazione, tavoli di lavoro, intrattenimento, startup competition e sport, con l’accessibilità come filo conduttore - ha dichiarato William Del Negro, ceo di Willeasy e fondatore di Io ci vado Aps -. La tre giorni del 2025 sarà dedicata a istituzioni, imprese, scuole e famiglie, con particolare attenzione al turismo inclusivo e alle nuove generazioni».
Gli appuntamenti
Tra i vari appuntamenti in agenda, il 18 settembre nel primo pomeriggio si terrà l’incontro “Inclusive Tourism in Europe”, moderato da Riccardo Taverna (Vicepresidente di Planet Life Economy Foundation).
A seguire, il panel “Turismo per tutti: un impegno comune per un settore senza barriere”, curato da Nicola Romanelli, ideatore del format Travel Hashtag. Tra gli ospiti, Aljoša Ota (director for Italy market, Slovenian Tourist Board), Leonardo Cesarini (direttore commerciale di Trenord), Carmen Bizzarri (Università Europea di Roma), Cecilia Bortolotti (corporate Ccommunications & sustainability manager di Palazzo di Varignana).
Il 20 settembre, al mattino, il turismo torna al centro del forum con momenti dedicati alle destinazioni accessibili con interventi e testimonianze sulle sfide e le opportunità del turismo accessibile in Italia e all’estero.
Organizzata da Willeasy e Io ci vado Aps, l’evento ha come main partner PrimaCassa Credito Cooperativo Fvg e vede il coinvolgimento di referenti istituzionali nazionali ed europei, esperti del settore turistico e rappresentanti del terzo settore.
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Il debutto di Mövenpick a Bari è un passo importante della nostra visione a lungo termine, che punta a svilupparsi in destinazioni chiave attraverso collaborazioni solide con partner e comunità locali».\r\n\r\nAggiunge Vincenzo Gentile, amministratore delegato di Greenblu Hotels & Resorts: «Mövenpick è sinonimo di eccellenza culinaria, ospitalità genuina e sostenibilità. Portare il brand in Italia significa rispondere a una crescente domanda di viaggi esperienziali e consapevoli. Iniziare da Bari, città di cultura e autenticità, è il modo migliore per dare avvio a questo percorso».\r\nGli interni del Mövenpick Hotel Bari sono ispirati ai principi del biophilic design, che valorizza la connessione con la natura come leva di benessere.\r\nL’hotel dispone di 186 camere. Completano l’esperienza una Private Spa, una fitness room e 12 sale meeting\r\nmodulari capaci di accogliere fino a 300 persone.\r\nAl Connubio Bistrot la cucina pugliese viene valorizzata con piatti autentici e una selezione curata di vini e cocktail. 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Mövenpick, debutto in Italia con un hotel a Bari

