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30 aprile 2009 08:40
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Cerco direttore tecnico in Lombardia per copertura titolo.
Tel 031 94.33.94.
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[post_content] => Presenze in crescita per la Toscana che registra (secondo i dati del Centro studi turistici di Firenze) nei primi 5 mesi del 2025 un +1,1% rispetto ad un anno fa.
«I dati – commentano il presidente della regione Eugenio Giani e l’assessore a economia e turismo Leonardo Marras - ci consegnano un quadro che, pur in un contesto complesso, conferma la solidità e l’attrattività della Toscana come destinazione turistica. La crescita stimata, seppur più contenuta rispetto agli anni precedenti, è un segnale positivo: dimostra che il nostro sistema turistico continua a funzionare, soprattutto grazie all’apporto della domanda internazionale che continua a premiare la qualità e l’unicità della nostra offerta».
E’ evidente però una contrazione del mercato interno: «L’inflazione sta incidendo – aggiungono Giani e Marras - sulla capacità di spesa dei turisti italiani. Questo ci impone di tenere alta l’attenzione e continuare a lavorare su politiche di promozione efficaci e su un’offerta sempre più sostenibile, diversificata e accessibile. Dobbiamo rafforzare il legame tra turismo e territorio, valorizzando anche le aree meno battute, come quelle rurali, collinari e termali. La fiducia delle imprese sul possibile incremento degli arrivi last minute è un ulteriore stimolo a migliorare l'accoglienza e i servizi, anche in ottica digitale».
La stima di crescita del turismo in Toscana per il periodo estivo alle porte indica un +0,3%: un rallentamento rispetto ai ritmi degli anni passati post covid, causato ancora una volta dalla flessione del mercato interno alle prese con la perdita del potere d’acquisto. Complessivamente i turisti stimati in arrivo nel periodo giugno-agosto ammontano a oltre 5,8 milioni, i pernottamenti dovrebbero aggirarsi sui 22,1 milioni.
Le presenze italiane dovrebbero calare (-0,5%) e toccare quota 10,5 milioni in termini assoluti. Quelle straniere invece sono stimate in aumento (+0,9%) e attestarsi su 11,6 milioni, con un’incidenza che passerebbe dal 52,3% al 52,6% rispetto all’anno scorso. Il movimento degli ospiti nelle strutture alberghiere è stimato in crescita (+0,6%), le prenotazioni dall’estero salgono dell’1,7%, quelle italiane calano dello 0,8%. Sostanzialmente stabile il dato per le strutture extralberghiere (+0,1%). Anche qui, flessione della domanda italiana (-0,3%) e aumento di quella straniera (+0,4%).
La previsione dei flussi turistici nelle strutture ricettive delle città e centri d’arte indica un +0,8%. Anche in tal caso a far da traino è la domanda straniera (+1,4%), mentre flette quella italiana (-1,3%). Positivo il dato anche per le località del balneare (+0,3%), con un +1,6% di stranieri ed un -0,3% di italiani. Non varia, rispetto ad un anno fa, il dato per le aree rurali e di collina, mentre è previsto un calo per le imprese delle località di montagna (-0,7%), ad “altro interesse” (-0,3%) e termale (-1,7%).
Prevalgono ancora i mercati europei con aumenti di diversa entità per francesi, polacchi, tedeschi, olandesi, svizzeri e britannici. Lieve rialzo per i turisti provenienti dalla Repubblica Ceca, dal Belgio e dalla Spagna. Tra i mercati extraeuropei segno positivo per il mercato statunitense, australiano, canadese, brasiliano e cinese. In leggera flessione le prenotazioni di austriaci, coreani, giapponesi, indiani, scandinavi e ungheresi.
[post_title] => Toscana, presenze in crescita più contenuta: estate a +0,3 per cento
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[post_content] => Nuovo design e stile per 255 camere dell'Hilton Rome Airport, grazie al progetto affidato allo Studio Lorenzo Bellini Atelier, con l’idea di fare del viaggio, anche nella sua pausa, un momento significativo.
La struttura ha appena celebrato i 25 anni di attività ed è l’unico albergo collegato direttamente al Leonardo da Vinci: dall’inconfondibile stile architettonico, con opere di arte moderna come la celebre sfera di Arnaldo Pomodoro al suo ingresso e la statua fontana di Jean Michel Folon “La Pluie” all’esterno, l'Hilton Rome Airport conta complessivamente 517 camere, ristorante e bar, sala fitness e piscina interna, 22 sale per riunioni ed eventi fino a 800 persone, circa mille all’anno, ampio parcheggio e collegamento pedonale con l’aeroporto.
L’hotel si inserisce in un paesaggio denso di memoria, in un territorio dalla forte identità storica e logistica, dove il Tevere incontra il mare, anche questo crocevia importante nell’antichità: proprio da questo concetto nasce il progetto, con il dualismo del mare e del cielo come elementi dominanti, sia nel linguaggio simbolico che in quello estetico, perché le connessioni via terra e via mare hanno caratterizzato quest’area sin dall’antichità.
È significativo che i due principali mezzi di trasporto per uomini e merci in quest'area siano barche e aerei, motivo per il quale le camere dell’Hilton Rome Airport si ispirano a questi due mondi: superfici fisse, forme arrotondate, materiali funzionali ma accoglienti; ogni scelta progettuale risponde all'esigenza di efficienza, rapidità e comfort temporaneo.
Il colourboard dei materiali e dei tessuti si ispira direttamente ai colori e alle texture del mare e del cielo, elementi naturali che dominano e definiscono l’identità visiva del progetto. Alle tonalità fresche e profonde del blu, nelle sue molteplici sfumature che arrivano ad abbracciare anche l’ottanio, e sfumature di senape, si affiancano richiami espliciti al mondo nautico, come i tessuti a righe tipici dei gozzi mediterranei, che evocano gli imbottiti delle coperture marine.
Nel passaggio tra camera e camera, i corridoi dell’hotel diventano parte del paesaggio sensoriale. Il pavimento diventa paesaggio, con i colori del mare e della sua spuma, sospende il viaggiatore in una dimensione immaginifica, come se stesse camminando tra le nuvole o sul bordo dell’acqua.
La stessa collocazione dell'hotel all'interno dell'area aeroportuale a cui è collegato da un percorso coperto tramite una manica d’imbarco, rafforza l’idea di continuità del viaggio: raggiungere l’hotel è una tappa del tragitto, non una destinazione a sé.
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[post_content] => Riprendiamo il discorso sugli stabilimenti balneari che stanno creando più di una discussione. Questa volta a pèarlare è il Consiglio di Stato. vediamo cosa dice. È infondata la tesi secondo cui i gestori di concessioni balneari rilasciate prima dell’entrata in vigore della direttiva Bolkestein avrebbero diritto a mantenere i loro titoli per l’eternità. Lo ha affermato il Consiglio di Stato con la sentenza n. 4014/2025, emessa nei giorni scorsi. Il contenzioso riguardava un imprenditore balneare di Sanremo, difeso dagli avvocati Ettore Nesi e Roberto Righi, che aveva presentato ricorso contro il suo Comune.
La società appellante aveva chiesto l’annullamento della delibera con cui il comune di Sanremo aveva limitato la durata della concessione al 31 dicembre 2023, in applicazione alla legge nazionale 118/2022. Secondo la tesi difensiva, la concessione sarebbe qualificabile come rapporto pluriennale di durata indefinita, essendo sorto anteriormente al 7 dicembre 2000.
Già il Tar Liguria aveva respinto il ricorso del concessionario e la settima sezione del Consiglio di Stato ha confermato la decisione del tribunale amministrativo.
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[post_content] => Sono sempre di più i viaggiatori che dall’Italia raggiungono la Germania. Nel corso del 2024 è cresciuto del 4,6% il numero dei pernottamenti, arrivando a 3mln e mezzo.
«Per il 2025 abbiamo delle proiezioni che mostrano un aumento dei pernottamenti da marzo in poi, con ottime previsioni sia per l'estate che per l'autunno. - afferma Agata Marchetti, direttrice dell’Ente Nazionale Germanico per il Turismo - L’Italia è sempre all’ottavo posto come mercato di origine dei nostri ospiti ed è quindi nella top ten per l'incoming tedesco. I viaggi business, che si erano ridotti negli ultimi anni, sono tornati ai numeri consueti, pur segnando delle differenze di tipologia di viaggio. Oggi, infatti, si parla di workation e di bleisure, con un prolungamento della durata media dei viaggi, sia nel leisure che nel business».
Il mercato continua a trasformarsi dopo la pandemia: «Anche se la seat-capacity delle compagnie aeree è ancora al 75% rispetto al dato pre-pandemia, il 60% degli ospiti ha ripreso a viaggiare in aereo. Quest’anno la nostra compagnia partner è Lufthansa, distribuita in modo capillare sul territorio. Collega moltissimi aeroporti della Germania, anche con i voli dei vettori partner, da Eurowings ad Air Dolomiti e ora anche Ita Airways. Oggi Ita ha un’importante presenza sul territorio tedesco con 118 voli settimanali su diverse destinazioni: Francoforte, Monaco, Amburgo e Düsseldorf, sia da Roma Fiumicino che da Milano Linate.
Anche easyJet ha aperto la base a Linate e, per i prossimi tre anni, opererà su Francoforte, Amburgo e Monaco di Baviera, oltre a garantire le rotte da Malpensa verso Amburgo, Düsseldorf e Berlino e ad avere una forte presenza a Roma Fiumicino. Inoltre Condor collega quotidianamente Francoforte da Milano Malpensa. Molti turisti, però, scelgono l’auto perché la Germania è una destinazione di prossimità. - continua - Sta poi crescendo il dato di chi si muove in treno: oggi è il 7%, ma aumenterà, perché già quest'anno e poi nel 2026 la collaborazione tra Deutsche Bahn e Trenitalia porterà nuovi treni e collegamenti, anche da Roma. Fino al 5 ottobre è infatti disponibile la tratta Monaco-Emilia-Romagna, che si prolunga fino ad Ancona, mentre il Frecciarossa arriverà a Monaco dal 2026; Trenitalia ha in programma di raggiungere Berlino. Infine il 4% dei viaggiatori arriva in Germania in bus, perché diverse compagnie - come Flixbus - hanno una proposta veramente capillare».
Interessante, poi, il tema delle vacanze sostenibili, un’esigenza fortemente sentita in Germania già prima della pandemia. «Quello della sostenibilità è un tema che ci riguarda sempre e che sempre ci dovrà riguardare. Un viaggio, anche se non sostenibile al 100%, potrà comunque essere consapevole se misureremo quanto impattiamo nel momento in cui ci spostiamo. Questa consapevolezza dev’essere consentita dall’infrastruttura e per questo sul sito www.germany.travel c'è una sezione dedicata all'organizzazione pratica del viaggio sostenibile. All'interno si trovano anche le certificazioni di regioni, città, strutture e dei musei sostenibili nell’accogliere i turisti e certificati dall’ente “TurCert”, che garantisce la sostenibilità di 24 regioni della Germania.
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(Chiara Ambrosioni)
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[post_content] => Emirates non accenna a rallentare, neppure le numerose tensioni internazionali e commerciali hanno intaccato la domanda globale di viaggio, che ha consentito alla compagnia di Dubai di chiudere l'esercizio 2024-25 con profitti record prima delle imposte.
La domanda di voli «rimane forte in tutto il network e in tutti i segmenti di clientela» ha dichiarato il presidente e ceo, Ahmed bin Saeed Al Maktoum, sottolineando che a spingere al rialzo i ricavi è stato in particolare il traffico premium. I ricavi del vettore sono infatti saliti del 6% a quota 34,9 miliardi di dollari, proprio grazie alla forte domanda di posti in business e prima classe.
Emirates ha quindi registrato un utile ante imposte record di 5,8 miliardi di dollari nei 12 mesi fino alla fine di marzo, con una crescita del +20% rispetto all'anno precedente. La compagnia segnala come la cifra sia la più elevata del settore, a testimonianza di come Dubai sia cresciuta fino a diventare uno dei più grandi mercati dell'aviazione del mondo.
L'outlook fiducioso di Emirates al momento contrasta quello di altre compagnie aeree, che hanno registrato un calo dei viaggi negli Stati Uniti a causa delle preoccupazioni per l'impatto delle politiche sui dazi dell'amministrazione Trump, nonché per notizie di passeggeri trattenuti al confine con gli Stati Uniti.
Complessivamente il gruppo Emirates, che include l'attività di assistenza a terra Dnata, ha registrato un aumento del 18% dei profitti prima delle imposte, raggiungendo la cifra record di 22,7 miliardi di dollari.
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[post_content] => Dubai continua il proprio percorso di ascesa nel panorama turistico internazionale con un primo trimestre 2025 che ha registrato 5,31 milioni di visitatori internazionali, +3% sullo stesso periodo 2024.
Il dato pubblicato dal Det, segue la crescita complessiva del 9% registrata nel 2024, con 18,72 milioni di turisti internazionali pernottanti.
"La crescita sostenuta del settore turistico, che verrà messa al centro della nostra presenza ad Atm, continua a essere fondamentale non solo per il suo impatto economico diretto, ma anche come via d'accesso per gli investimenti, i talenti e le imprese nella città - afferma Issam Kazim, ceo della Dubai Corporation for Tourism and Commerce Marketing, parte del Det -. Sulla base di questo slancio, e strategicamente allineati con gli obiettivi a lungo termine dell'Agenda Economica di Dubai, D33, lavoreremo per raggiungere i nostri obiettivi attraverso un approccio su più fronti e migliorando la visibilità globale con campagne di marketing dinamiche, oltre a rafforzare le collaborazioni con i principali stakeholder nazionali e partner internazionali".
Sempre tra gennaio e marzo 2025, l'Europa occidentale è stata il principale mercato di provenienza dei viaggiatori a Dubai con 1,15 milioni di visitatori, pari a una quota complessiva del 22%, seguita dalla Csi e dall'Europa orientale con 891.000 visitatori (17%) e dal Ccg con 772.000 visitatori (15%). L'Asia meridionale e l'area Mena si sono classificate al quarto e quinto posto, rispettivamente con 752.000 (14%) e 620.000 (12%) visitatori. La regione dell'Asia nord-orientale e del sud-est asiatico ha registrato 474.000 visitatori a Dubai (una quota del 9%), seguita dalle Americhe 374.000 (7%), dall'Africa 197.000 (4%) e dall'Australasia 78.000 (1%).
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[post_content] => Sardegna protagonista delle scelte di viaggio per le imminenti festività pasquali, almeno secondo le previsioni degli aeroporti della regione.
Si comincia da Cagliari dove, nel periodo 17-21 aprile, Sogaer stima oltre 80mila passeggeri, tra arrivi e partenze, con circa 100.000 posti offerti.
Secondo i dati forniti dalla società di gestione dello scalo di Elmas, l'andamento di inizio 2025 è particolarmente positivo: “Dal 1° gennaio al 15 aprile l’aeroporto ha accolto, tra arrivi e partenze, circa 1.100.000 passeggeri, con una crescita del 2% rispetto allo stesso periodo del 2024. Nello stesso arco temporale, i passeggeri internazionali hanno registrato una crescita del 14% e per quanto riguarda il mercato nazionale, i passeggeri transitati sono stati oltre 830.000".
Spostandoci nel Nord della Sardegna, negli aeroporti di Olbia e Alghero si prevede un incremento complessivo del 39% del numero dei passeggeri rispetto al 2024, grazie all’offerta totale di oltre 100.000 posti e 578 movimenti aerei previsti in entrambi gli scali.
Tra il 17 e il 22 aprile Olbia e Alghero si preparano ad accogliere circa 94.000 passeggeri; il network include 63 collegamenti da e per 14 Paesi, di cui 21 rotte nazionali e 42 internazionali, a conferma della crescente attrattività della Sardegna settentrionale anche sui mercati esteri.
All’aeroporto di Alghero si stima un incremento del 17% rispetto al 2024, con circa 29.000 passeggeri attesi, mentre nel caso di Olbia-Costa Smeralda, vengono stimati oltre 46.000 passeggeri, pari ad un incremento di oltre il 30% sia nei volumi di passeggeri che nei movimenti, con un’espansione significativa del traffico internazionale.
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[post_content] => Gnv Orion è stata consegnata ieri alla compagnia di traghetti del Gruppo Msc nel cantiere navale Guangzhou Shipyard International in Cina: si tratta della seconda nave della serie di quattro nuove unità di ultima generazione.
La nave partirà a breve alla volta del Mediterraneo e per completare gli allestimenti finali prima dell'entrata in servizio prevista entro fine giugno. Con una stazza lorda di circa 52.000 tonnellate, una lunghezza di 218 metri, una larghezza di 29,60 metri e una velocità massima di 25 nodi, Gnv Orion potrà ospitare 1.700 passeggeri in 433 cabine e trasportare fino a 3.080 metri lineari di carico.
Gnv Orion rispetta elevati standard ambientali che consentiranno una riduzione delle emissioni di Co2 di oltre il 30% per carico trasportabile rispetto alle altre unità attualmente in flotta e rappresenta una evoluzione della Gnv Polaris rispetto alla quale mette a disposizione dei passeggeri circa 200 cabine in più, contribuendo al potenziamento del network della compagnia, migliorando la gestione dei picchi stagionali e riducendo l'impatto ambientale.
Come tutte e quattro le nuove unità in costruzione, la nave è predisposta per il cold ironing, una tecnologia che consente la connessione alla rete elettrica in banchina, riducendo significativamente le emissioni e migliorando la qualità dell'aria e dell’ambiente sonoro locale. È inoltre equipaggiata con sistemi avanzati di riduzione delle emissioni, tra cui impianti di pulizia dei gas di scarico e riduzione catalitica selettiva, conformi ai requisiti Imo Tier III. A ciò si sommano ulteriori “energy-saving features” presenti a bordo.
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[post_content] => Ha preso il via ufficialmente sabato scorso la stagione crocieristica 2025 di Venezia. Alle prime ore della mattina presso il terminal di Fusina è infatti arrivata la Viking Star, nave del segmento luxury che opera in modalità home port e movimenta circa 1.800 passeggeri, di cui circa la metà sono sbarcati a Venezia, mentre i restanti sono saliti a bordo per iniziare il loro viaggio.
La nave, proveniente da Capodistria in Slovenia e destinata a fare scalo in Laguna alternandosi tra Venezia e Chioggia fino a settembre, ha lasciato il terminal gestito da Venezia Terminal Passeggeri nel pomeriggio di domenica, offrendo così ai passeggeri l’opportunità di visitare la città e i suoi dintorni. L’itinerario della crociera prevede tappe nelle città di Spalato e Dubrovnik, in Croazia, per poi fare scalo a Corfù, in Grecia, e proseguire verso Messina, Napoli, Civitavecchia, Livorno e Villafranca Marittima in Francia. Dopo una sosta a Marsiglia, il viaggio si concluderà a Barcellona il 3 aprile.
La Viking Star è una nave da crociera con una stazza lorda di 47.842 tonnellate, una lunghezza di 228,2 metri e una larghezza di 28,8 metri. Dispone di 465 cabine e si posiziona nel segmento di mercato di unità di piccole dimensioni, un comparto compatibile con il nuovo modello di crocieristica diffusa scelto da Vtp per garantire una gestione efficiente dei flussi e salvaguardare l’equilibrio della Laguna.
Nel complesso, la stagione negli scali di Venezia e Chioggia vede un incremento stimato a 644 mila passeggeri movimentati, in crescita rispetto ai 634 mila registrati nel 2024, e 514 scali previsti (492 lo scorso anno). Le compagnie crocieristiche oceaniche che scaleranno in Laguna, passeranno da 21 a 25, e le navi posizionate toccheranno le 50 unità (erano 45 lo scorso anno), di cui quattro per la prima volta a Venezia. Confermati inoltre i numeri relativi alle crociere in modalità home port, che anche quest’anno supereranno il 95% del totale. Da sottolineare inoltre come il solo segmento delle navi di alta gamma farà registrare un incremento degli scali pari al 16% rispetto alla precedente stagione.
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