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22 agosto 2012 14:16
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BUONA ESPERIENZA, OTTIMI RAPPORTI PROFESSIONALI E DI PR CON LA RETE ADV NAPOLETANE E DELLA REGIONE CAMPANIA, ESAMINA PROPOSTE DI COLLABORAZIONE FLESSIBILI, ANCHE NON SUBORDINATE DA PARTE DI TOUR OPERATOR (GIA’ RESPONSABILE COMMERCIALE CAMPANIA DI T.O.). DISPONIBILITA’ IMMEDIATA.
CONTATTARE: mariodaniele1@yahoo.it
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L’Italia conferma il suo ruolo di grande potenza alberghiera in Europa. Con 32.943 strutture e circa 2,3 milioni di posti letto, il nostro Paese è al primo posto nell’Unione Europea per numero di hotel, camere e disponibilità di letti, con una quota del 20,3% degli alberghi e del 17,7% dei posti letto complessivi dei 27 Paesi UE, secondo i dati Eurostat 2024 elaborati dal Centro Studi Turistici per Assohotel Confesercenti.
Il confronto con i principali competitor conferma la forza del modello italiano: la Germania si colloca al secondo posto con 29.407 alberghi e oltre 1,9 milioni di posti letto, seguita dalla Spagna con 19.985 strutture e più di 2 milioni di letti e dalla Francia con 17.386 hotel e quasi 1,4 milioni di posti letto. Si tratta di un sistema fatto in larga parte di piccole e medie imprese, ma che dà vita a “grandi alberghi” a pieno titolo: una struttura italiana media conta oltre 33 camere e quasi 70 posti letto, valori pienamente comparabili con quelli delle maggiori destinazioni europee.
Domanda
Anche sul fronte della domanda il sistema alberghiero italiano mostra una performance di primo piano. Nel 2024 gli hotel del nostro Paese hanno registrato circa 283,9 milioni di pernottamenti, terzo valore assoluto nell’Unione dopo la Spagna (363,1 milioni) e la Germania (300 milioni). L’Italia consolida così la propria posizione tra le destinazioni più scelte in Europa per il soggiorno in albergo, contribuendo in modo determinante alla competitività turistica nazionale e alla tenuta economica dei territori.
Positivo anche l’indicatore di utilizzo dei posti letto: con un tasso di occupazione netta del 52,4%, gli alberghi italiani superano la media UE del 49,4%, a conferma di una buona capacità di intercettare e fidelizzare la domanda, valorizzando la qualità dell’ospitalità e l’integrazione con l’offerta territoriale.
“Questi numeri smentiscono l’idea di un’Italia fatta solo di piccoli alberghi marginali”, commenta Nicola Scolamacchia, presidente nazionale di Assohotel Confesercenti. “Il nostro è un grande sistema alberghiero europeo - sottolinea - capillare, radicato nei territori e capace di competere con i principali Paesi competitor. È un patrimonio di ‘piccole imprese, grandi alberghi’ che va riconosciuto e valorizzato come uno degli asset strategici del turismo italiano e dell’economia nazionale”.
Avanguardia
“Crediamo che essere leader nell’ospitalità europea ci autorizzi - prosegue Scolamacchia - quasi imponga, di essere all’avanguardia anche nella normativa di settore, non mutuando necessariamente ciò che altri paesi o l’Europa propone ma anzi offrendo soluzioni basate sulla nostra lunga tradizione ed affermata capacità di attrarre e soddisfare una clientela variegata.”
“C’è ancora lavoro per far crescere i flussi turistici in Italia - conclude il presidente - così da far corrispondere alla leadership nei posti letto anche quella dei pernottamenti. Come dimostrano i dati più recenti, al nostro Paese non manca di certo l’appeal per attrarre un sempre crescente pubblico internazionale. Occorre tuttavia lavorare per velocizzare l’emissione dei visti turistici – oggi freno per l’incoming da alcuni Paesi -, facilitare la raggiungibilità sia con il sistema aeroportuale sia con la viabilità interna, continuare a incentivare gli investimenti privati, certi che ogni euro di sostegno offerto agli imprenditori che operano nel settore alberghiero si moltiplica e genera un indotto che rimane interamente sul nostro territorio.”
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[post_content] => Investimenti per oltre 18 miliardi di euro nel 2025, di cui circa sette legati all'attuazione del Pnrr: sono i numeri salienti messi in luce da Stefano Donnarumma, ad del gruppo Fs, in occasione dell'evento 'Piano strategico 2025-2029 Next level'.
"Questi risultati - ha dichiarato l'ad - rappresentano le fondamenta della traiettoria di lungo periodo delineata nell'aggiornamento del Piano strategico, che prevede ulteriori investimenti per 177 miliardi di euro nel periodo 2026-2034. Il prossimo anno puntiamo a superare il target dei 18 miliardi".
In una nota il gruppo Fs spiega che "l'intensità degli investimenti ha sostenuto l'avanzamento delle principali opere infrastrutturali del Paese, potenziamento dei corridoi europei, sviluppo delle nuove tratte AV/AC, interventi di resilienza e ammodernamento della rete regionale. La maggiore focalizzazione industriale ha permesso una pianificazione più rigorosa dei cantieri, con benefici diretti sulla puntualità e sulla qualità del servizio. Il Pnrr procede con un avanzamento che fa segnare circa 7 miliardi di euro investiti negli ultimi 12 mesi raggiungendo quota 18 miliardi di euro sui 25 totali assegnati al gruppo Fs".
"Il 2025 ha rappresentato un punto di svolta anche nella gestione dell'energia - spiega l anota - con la nascita di Fs Energy, la nuova società dedicata all'approvvigionamento e all'efficienza energetica del gruppo. L'obiettivo è quello di raggiungere entro il 2029 il 19% dei consumi energetici del Gruppo coperti da fonti rinnovabili e il 40% entro il 2034".
Sul fronte puntualità: "Aumentare la percentuale di puntualità di 10 mila treni non dico che è impossibile ma è assai difficile. Lo abbiamo fatto con una collaborazione tra le società del gruppo mai vista a questo livello. Le performance del servizio hanno mostrato miglioramenti rilevanti, circa tre punti percentuali di puntualità in più nell'Alta Velocità, un punto percentuale in più per il Regionale e tre punti percentuali in più sugli Intercity, con oltre 35.000 treni riportati in orario nel 2025, a conferma dell'efficacia del nuovo impianto industriale", ha dichiarato Donnarumma.
Confermati, infine, gli "obiettivi economici fissati al 2029, 20 miliardi di euro di ricavi, 3,5 miliardi di euro di ebitda e un risultato netto pari a 500 milioni di euro, coerenti con la traiettoria di crescita prevista per i prossimi anni (...) Siamo partiti con un gap. L'anno scorso abbiamo dovuto chiudere il bilancio con 200 milioni di perdite, dovuto a diversi fattori esogeni, che abbiamo fin da subito cercare di mitigare con azioni molto forti e credo che nel 2025 dovremmo riuscire ad avere un risultato positivo".
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[post_content] => Idee per Viaggiare chiude i festeggiamenti per i 30 anni di attività. Dopo aver condotto i suoi ospiti per le destinazioni nel mondo che ne hanno segnato la storia, con una serata conclusiva il t.o. ha riunito team aziendale, partner, agenti di viaggio e stampa per una serata di festa presso il Salone delle Colonne di Roma. Sponsor della serata il partner Qatar Airways.
Agli oltre 350 ospiti convenuti, i fondatori dell’operatore Danilo Curzi, Roberto Maccari e Stefania Fusacchia hanno sottolineato il valore di tutte le persone che hanno contribuito a costruire - e continueranno a costruire - la storia di Idee per Viaggiare.
Durante la serata i protagonisti non sono stati numeri e statistiche, che comunque non mancano, con oltre 224mila passeggeri trasportati e 175 collaboratori attivi, bensì le persone.
Il capitale umano
Nel corso dell’evento il t.o. ha premiato con un riconoscimento tutti i partecipanti: un gesto simbolico che ha evidenziato come il futuro dell’azienda, pur in un contesto in cui la tecnologia avrà un ruolo sempre più centrale, continuerà a poggiare sui rapporti umani e sulle connessioni autentiche. «Questi trent’anni di vita del tour operator ci ricordano che a fare la differenza è l'alchimia che trae spunto non esclusivamente dalle scelte di mercato, ma dal rapporto tra le persone, dalla creatività e anche dalla propensione ad accogliere la tecnologia a supporto. Il futuro di Idee per Viaggiare continuerà a prendere ispirazione da qui: dal valore delle relazioni, dall’ascolto e dalla volontà di investire per crescere insieme».
Sempre a proposito del tempo che passa e si rinnova, durante la serata gli ospiti hanno ricevuto in dono un “album fotografico” che raccoglie alcuni dei capitoli più significativi della storia dei viaggi di Idee per Viaggiare e dell’intera industria turistica, dalle gloriose stagioni in cui la biglietteria aerea si compilava a mano, fino alfuturo, che il tour operator ha immaginato da tempo.
A fine serata, tutti i partecipanti hanno ricevuto un invito speciale a ritrovarsi per celebrare insieme il sessantesimo compleanno di Idee per Viaqggiare. Un futuro prossimo che rispecchia lo spirito di un tour operator abituato a guardare lontano.
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Si chiama Monte Generoso e rappresenta un'occasione unica di vivere esperienze diverse al confine tra Svizzera e Italia, nella zona sopra a Mendrisio. A cominciare dal viaggio lungo la storica ferrovia a cremagliera, che in 40 minuti conduce da Capolago alla vetta.
«Durante la bella stagione - spiega Viviana Carfì, communication & content manager - è in funzione anche un treno a vapore con un vagone aperto che riporta alle origini della ferrovia di Monte Generoso, quando nel 1890 venne inaugurata la tratta».
Enogastronomia in primo piano
Sempre parte dell'offerta, un crotto a metà strada, il Buffet Bellavista, dove gustare specialità locali e prodotti a chilometro zero. A completare la proposta il camping Monte Generoso strategicamente posizionato sulle rive del lago di Lugano, «una vera chicca in grado di accontentare target trasversali».
La stagione "forte" del comprensorio di Monte Generoso è quella estiva, ma il complesso, del quale fa parte anche il Fiore di Pietra in cima al monte stesso, riaprirà per il terzo anno consecutivo anche d'inverno, dal 6 all'8 dicembre. Inoltre, per tutta la stagione si potrà scoprire Monte Generoso nei week end e nei giorni festivi, a eccezione dell'apertura straordinaria ininterrotta dal 22 dicembre al 6 gennaio. In calendario anche speciali iniziative e serate a tema, comprese quelle del pranzo di Natale e del Capodanno in programma al crotto. A maggio ricomincerà poi la nuova stagione con apertura continuativa.
«Per incentivare le vendite di pacchetti che comprendano un'esperienza al Monte Generoso - aggiunge Carfì - è previsto lo speciale abbonamento Amici, che a una cifra di 150 franchi svizzeri (175 franchi per l'intero nucleo familiare) consente di transitare liberamente sul trenino da Capolago alla vetta per un intero anno calcolato a partire dal primo viaggio, ottenendo inoltre una riduzione del 10% sulle opzioni di ristorazione».
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[post_content] => Discover The World, general sales agent Italy di Icelandair, ha organizzato a Roma un evento dedicato all’Islanda, con la partecipazione dei tour operator 4Winds, Boscolo, Il Diamante, Island Tours e Giver. L’iniziativa ha riunito numerosi agenti di viaggio per aggiornamenti sulle proposte turistiche e sulle novità operative del vettore islandese.
La stagione estiva 2025 ha confermato l’elevato interesse del pubblico italiano verso l’Islanda, sottolinea, Gianbattista Sassera, Milan office director Discover The World -. Anche per l’inverno, Icelandair manterrà 5 voli, in coincidenza con oltre 15 destinazioni nordamericane, una combinazione che permette alla compagnia di registrare load factor superiori al 90%. A sostenere i riempimenti contribuiscono sia la domanda leisure sia il traffico proveniente dal Nord America, che utilizza Reykjavik come hub strategico per raggiungere Roma.
La flotta Icelandair verso gli Airbus A321neo e Xlr
Prosegue il rinnovo della flotta, con la graduale dismissione dei Boeing 757, ormai complessi da gestire per la scarsa reperibilità dei ricambi. A sostituirli arrivano i Boeing 737 Max e gli Airbus A321neo, mentre il futuro vedrà l’introduzione degli Airbus A321neo Xlr. Grazie alla loro autonomia estesa, la compagnia potrà valutare nuovi collegamenti verso la costa occidentale degli Stati Uniti e, potenzialmente, alcune destinazioni asiatiche.
Operativo Italia 2026: più capacità da Roma e nuovo volo da Venezia
«Siamo contenti di annunciare che nel 2026 ci saranno nuovi collegamenti che confermano una forte crescita dell’impegno sul mercato italiano», dichiara Sassera: Roma Fiumicino: voli giornalieri, con l’aggiunta di 2 frequenze estive, per un totale di 9 voli settimanali; Milano Malpensa: 6 voli settimanali nella stagione estiva; Venezia: 3 voli settimanali dal 22 maggio al 18 ottobre, novità assoluta per il mercato italiano.
«Le prenotazioni attuali per il 2026 registrano già numeri incoraggianti: 9.300 posti venduti da Roma, 9.200 da Milano e 1.300 da Venezia».
Sinergia con Ita Airways e crescita dalle regioni
L’accordo di interline con Ita Airways consente a Icelandair di ampliare il proprio bacino includendo aeroporti come Palermo, Catania, Bari, Brindisi e Napoli. L’interesse verso l’Islanda si sta inoltre diffondendo anche nelle regioni finora meno coinvolte, come Sicilia e Calabria, con richieste sempre più consistenti, soprattutto per i viaggi di gruppo.
Focus sul leisure, mentre il business resta stabile
Sul fronte corporate, il mercato rimane contenuto, anche a causa della conclusione dei grandi progetti industriali che in passato generavano traffico business verso l’Islanda. A trainare la crescita è quindi il segmento leisure, protagonista assoluto della domanda. Icelandair è presente su tutti i principali gds e continua a collaborare attivamente con i tour operator, che restano un canale centrale per la promozione della destinazione.
A conferma del trend positivo, i dati dell’Icelandic Tourist Board indicano che tra giugno e agosto 2025 l’Islanda ha registrato 40.394 visitatori italiani, in crescita del +11,3% rispetto al 2024 e del 24,9% sul 2023.
(Quirino Falessi)
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[post_content] => Condor, dopo il ritiro ufficiale dopo 35 anni dell'ultimo Boeing 757-300, entra nella nuova era 100% Airbus, con una flotta più silenziosa e più efficiente in termini di consumo di carburante.
Il 5 novembre, il vettore tedesco ha dato l'addio al suo iconico Boeing 757-300 con un volo speciale tra Francoforte e Vienna, seguito da una cerimonia che ha riunito oltre 300 ospiti: dipendenti, partner di lunga data, appassionati di aviazione e rappresentanti politici ed economici.
«La scelta di Vienna come destinazione del volo d'addio sottolinea la crescente importanza di questa città e di altre grandi capitali europee nella nostra rete - ha dichiarato Peter Gerber, ceo di Condor -. Ringraziamo sinceramente gli aeroporti di Francoforte e Vienna per il loro eccezionale sostegno. Questa celebrazione comune simboleggia una transizione di successo verso il nostro nuovo futuro. Per celebrare l'evento, Condor ha alimentato il suo ultimo volo in parte con Saf. La miscela era pari al 50%, la percentuale massima consentita dalle attuali norme internazionali».
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L'uscita di scena del Boeing 757 segna anche la graduale scomparsa di questo tipo di velivolo in Europa. Oltre a Condor, solo pochi operatori (compresi quelli charter), tra cui Icelandair, utilizzano ancora questo modello nel Vecchio Continente, mentre la sua produzione è stata interrotta da Boeing nel 2004.
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[post_content] => Non solo la costante crescita del numero dei turisti italiani, il dato che soddisfa maggiormente Kyriaki Boulasidou, direttrice dell'Ente nazionale ellenico per il turismo nel nostro Paese, è quello legato alla distribuzione dei flussi nell'arco dell'anno: «Finalmente iniziamo a vedere che gli italiani scelgono la Grecia anche oltre il periodo estivo. Di questo siamo veramente soddisfatti e proprio sulla destagionalizzazione continueremo a lavorare, anche nei prossimi mesi».
Stagione prolungata, «prodotti alternativi e adatti a diverse tipologie di turisti. Una Grecia fruibile anche in versione city break e da scoprire attraverso itinerari lontani dalle mete più note e - da non sottovalutare - affollate. Ecco, vorremmo che questa fosse la sfida per gli agenti di viaggio, la proposta di una Grecia che sa rinnovarsi, attingendo al suo ricchissimo patrimonio di cultura e tradizioni».
Anche grazie alla continuità dei collegamenti aerei diretti oltre la stagione estiva «sarebbe utile fossero ancora di più», diventa possibile raggiungere località quali Salonicco e il Nord del paese, ma anche il Peloponneso, oppure Corfù, anche in autunno».
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Intanto, gli ultimi dati disponibili mostrano un incremento degli arrivi e delle entrate a livello globale, «così come pure dall'Italia: tra gennaio e agosto 2025 il numero dei visitatori italiani è stato di oltre 1,57 milioni» cifra che rende verosimile il raggiungimento di un nuovo record per fine anno, rispetto agli oltre 2 milioni di arrivi totalizzati nel 2024.
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[post_content] => Vola con il segno più il traffico passeggeri dell'aeroporto di Genova, che nei primi nove mesi del 2025 sono saliti a 1.218.780, per una crescita del +17,8% sul 2024; 13.548 i movimenti volo (+6,9% sul 2024). Risultati che rendono ancora più vicino il superamento degli 1,5 milioni di passeggeri movimentati raggiunto nel 2019, record storico per il Colombo.
Nel dettaglio del trimestre appena trascorso, i mesi di luglio, agosto e settembre hanno contribuito al risultato con, rispettivamente: luglio: 169.211 passeggeri (+17,7% sul 2024) e 2.094 movimenti volo (+4,6% sul 2024); agosto: 169.794 passeggeri (+20,8% sul 2024) e 1.793 movimenti volo (+5,4% sul 2024) e settembre: 157.075 passeggeri (+14,6% sul 2024) e 1.733 movimenti volo (+6% sul 2024).
Per quanto riguarda la tipologia di traffico, il contributo maggiore è arrivato dal traffico internazionale che, nel periodo gennaio – settembre 2025, ha registrato un incremento del +43,5% con un picco del +51% nel mese di agosto (oltre 94mila pax).
«I primi nove mesi dell’anno sono stati particolarmente soddisfacenti e si inseriscono in un trend molto positivo che, nel primo semestre dell’anno, ha portato l’aeroporto di Genova a essere considerato dall’Airports Council International Europe, la sezione europea dell’associazione professionale mondiale di operatori aeroportuali, il sesto in Europa e il secondo in Italia per tasso di crescita tra gli scali di media grandezza», ha dichiarato Enrico Musso, presidente Aeroporto di Genova -. Il consistente incremento del traffico passeggeri sottolinea la bontà del lavoro della società di gestione e di tutti i colleghi impegnati quotidianamente nelle attività del nostro aeroporto. Il piano industriale approvato dagli azionisti nel settembre 2024 sta proseguendo come da cronoprogramma e, anzi, stiamo anticipando il raggiungimento degli obiettivi di traffico originariamente fissati per il 2026. Risultati possibili anche grazie all’apertura della nuova ala est avvenuta lo scorso marzo».
«Il ruolo dell’aeroporto di Genova nella geografia aeroportuale del Paese sta crescendo così come il suo contributo nel rendere la Liguria sempre più attrattiva per i turisti internazionali e nazionali - ha dichiarato Francesco D’Amico, direttore generale -. Stiamo lavorando intensamente per far sì che il nostro scalo sia sempre più un punto di riferimento di qualità per tutti i viaggiatori che scelgono la Liguria come destinazione di vacanza o giungono sul territorio per lavoro. Senza dimenticare tutti coloro che, invece, desiderano partire per visitare altre destinazioni in Italia e all’estero, con l’obiettivo di offrire loro una rete di collegamenti sempre più ampia e di valore».
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[post_content] => Ormai avviato a pieno regime, l’Hilton Turin Centre ha incontrato la città in occasione di una serata inaugurale impreziosita da momenti multisensoriali ed evocativi. Il nuovo cinque stelle è firmato da Gdf Hotel, tra i principali player dell’hotellerie italiana con dieci strutture – di cui sette a marchio Hilton – e completa l’asse padano dell'accoglienza del gruppo, da Torino alla Serenissima.
Punto di svolta della ricettività subalpina, che a breve vedrà l'arrivo di nuovi brand dell' hotellerie, il nuovo Hilton rappresenta un omaggio alla "torinesità", tra storia e modernità, autenticità e innovazione, lusso e identità. Torino, città in forte ascesa su cui si stanno concentrando investimenti e strategie a livello nazionale e internazionale, si conferma così sempre più come una destinazione d'eccellenza. Motivo per cui Hilton ha deciso di sbarcare nuovamente in citta. «Hilton era già presente a Torino nel 2018 con la conversione dell’hotel a Lingotto, ma già nel 2006, in occasione delle Olimpiadi, la città si è affacciata sulle mappe del turismo globale - ha dichiarato Alan Mantin, vice president development Southern Europe di Hilton -. I grandi eventi, le competizioni di tennis e le molteplici iniziative stanno contribuendo a rendere Torino una destinazione strategica, dove abbiamo voluto portare il nostro brand di punta».
Icona razionalista che guarda al futuro
Acquisito dal fondo Geras 2 gestito da Ream Sgr, gruppo torinese al suo primo investimento nel settore alberghiero, il centralissimo hotel, a pochi passi da Porta Nuova, piazza Castello e dal Museo Egizio, ha reinterpretato in chiave contemporanea un edificio razionalista del 1953, progettato dall’architetto Emilio Decker. La struttura offre 175 camere – di cui 36 suite, inclusa la Presidential Suite con terrazza panoramica privata, bagno turco, vasca idromassaggio, cucina e salotto indipendente -, uno scenografico giardino urbano, area benessere con vasca idromassaggio, spa e fitness centre, oltre a 11 sale riunioni, due foyer dotati delle più moderne tecnologie, il cocktail bar Alchemy e il ristorante Malìa affidato allo chef Andrea Vallenzasca.
Settanta gli attuali dipendenti, prevalentemente assunti direttamente.La scelta di minimizzare l’esternalizzazione risponde a una precisa filosofia Gdf, come ha spiegato Guido Della Frera, fondatore e presidente di Gdf Hotel e del gruppo Della Frera: «Dai lavapiatti al personale delle pulizie, tutti hanno un contratto nazionale. In molti casi, si tratta di lavoratori che avevano perso l’impiego durante la precedente gestione. Figure invisibili agli occhi del cliente, ma per noi fondamentali: gli addetti alle pulizie, ad esempio, sono gli unici a entrare ogni giorno in tutte le camere, e rappresentano i veri occhi dell’azienda».
Un hotel che dialoga con la città
Fedele alla filosofia del gruppo Della Frera, Hilton Turin Centre non sarà soltanto un nuovo simbolo dell’hotellerie torinese, ma uno spazio aperto e vivo, un luogo che dialoga con la città. «Vogliamo che questo hotel sia una casa aperta, inclusiva, capace di generare valore culturale e sociale attraverso eventi, progetti e iniziative condivise - ha aggiunto Della Frera -. Attraverso la fondazione Della Frera, avvieremo per tutto il 2026 campagne di raccolta fondi volte a sostenere progetti dedicati alla città di Torino e alla sua comunità, rafforzando così il nostro legame con il territorio».
(Federica De Luca)
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Italia grande potenza alberghiera in Europa. 2,3 milioni di posti letto
Gruppo Fs: 18 miliardi di investimenti nel 2025, di cui 7 relativi al Pnrr
Idee per Viaggiare festeggia i 30 anni con una serata speciale
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