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23 marzo 2012 15:12
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Direttore tecnico di agenzia di viaggi iscritto albo Regione Lazio,esperienza ventennale in multinazio-nali, t.o. e agenzie di viaggio, vendita pacchetti viaggi, prenotazione alberghiere, tailor made, conoscenza gds: Worldspan e Galileo, ottime capacità organizzative e di comunicazione, maturata e-sperienza di coordinatore e gestione lavoro in team, specializzazione in coaching e master in comunicazione manageriale, ottima predisposizione pubbliche relazioni, offresi per copertura titolo o consulenza o collaborazione.
Ornella Pugliese 3930157720, ornellapugliese@yahoo.it
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[post_content] => Voli e tariffe. In poco più di due settimane i prezzi dei biglietti aerei per volare su Sicilia e Sardegna nel periodo natalizio hanno registrato aumenti vertiginosi che raggiungono, a seconda della tratta, punte del +78%. È quanto ha denunciato il Codacons, associazione dalle cui denunce sono scaturite le due indagini dell’Antitrust sul caro-voli in Italia. In particolare l’associazione ha messo a confronto la sua precedente indagine condotta il 2 novembre scorso e relativa alle tariffe dei voli per Sicilia e Sardegna per le partenze a ridosso di Natale, con i dati raccolti oggi sulle piattaforme di prenotazione specializzate, scoprendo che in pochi giorni i prezzi dei biglietti aerei sono schizzati alle stelle.
Il rincaro più forte riguarda la tratta Torino-Cagliari: partendo il 24 dicembre (entro le ore 17) si spendevano 84 euro acquistando il biglietto il 2 novembre scorso (volo di sola andata), mentre oggi servono almeno 150 euro, con un incremento del +78,5%. E proprio i voli da Torino per le isole mostrano un andamento del tutto anomalo: se si parte il 22 o il 23 dicembre, i prezzi risultano inferiori rispetto a quelli venduti a inizio novembre, con una discesa fino al -24% per la tratta Torino-Catania. Questo potrebbe dipendere da un possibile aumento dei collegamenti tra la città piemontese e le isole nel periodo natalizio – ha spiegato il Codacons.
Altre follie
Per volare da Roma a Catania partendo il 22 dicembre, il biglietto passa dagli 82 euro di inizio novembre agli attuali 127 euro, con un aumento del +54,9%; da 94 euro a 140 euro se si parte il 23 dicembre (+48,9%). +34,4% la tratta Roma-Palermo con partenza il 22 dicembre. La tratta Milano-Catania rincara del +48,5% in pochi giorni (da 165 euro a 245 euro partendo il 23 dicembre), mentre da Firenze a Catania occorre mettere in conto una maggiore spesa del +33,7% partendo il 24 dicembre (entro le ore 17): da 181 euro del 2 novembre ai 242 euro attuali.
Proibitivi i biglietti da Bologna: servino 342 euro per volare il 22 dicembre a Palermo (+32,5% su inizio novembre), 314 euro se si parte il 23 dicembre, e 291 euro se si è diretti a Cagliari il 22 dicembre, con un rincaro in questo caso del 64,4% (aumenti superiori al 52% se si parte il 23 o 24 dicembre). Aumentano del 60,7% i prezzi dei voli da Venezia su Cagliari, con il biglietto del 23 dicembre che passa dai 145 euro di inizio novembre agli attuali 233 euro.
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[post_content] => Un notevole contributo. Definisce così l'apporto di Alpitour ai propri risultati consolidati al 30 settembre la Tamburi Investment Partners. Un giudizio estremamente positivo per il più grande operatore torinese, che nella relazione Tip viene tra l'altro citato nella primissima parte del comunicato. Frutto senz'altro del più che positivo andamento di una realtà "in forte crescita, che nel periodo ha consuntivato, per la prima volta nella sua storia, un primo semestre positivo a livello di ebitda e ha proseguito nel terzo trimestre (chiusosi a luglio) con ottime performance". Ma anche, viene da pensare, di uno sforzo comunicativo volto a presentare al meglio un asset che dallo scorso inizio ottobre è stato messo sul mercato.
Le parole lusinghiere sulla più importante realtà del turismo organizzato italiano non finiscono peraltro qui: "I risultati economici raggiunti sino a luglio da Alpitour e gli ottimi dati preconsuntivi, inclusivi del periodo estivo, del quarto trimestre (chiuso al 30 ottobre e quindi non incluso nei risultati al 30 settembre di Tip) sono tali da consentire sia la previsione di un risultato estremamente positivo per l’esercizio in corso, sia una conferma della modifica strutturale, in positivo, grazie anche agli ingenti investimenti effettuati nel triennio precedente, oltre che al trend mondiale del turismo, sui suoi conti economici".
In generale, sottolinea quindi il documento, "il gruppo Tip chiude i primi nove mesi del 2023 con un utile consolidato pro forma di 73,6 milioni di euro e con un patrimonio netto che raggiunge gli 1,29 miliardi, dopo distribuzioni di dividendi per 21,7 milioni e ulteriori acquisti di azioni proprie nel periodo per 15,6 milioni".
Per quanto riguarda il prossimo futuro, infine, "noi, a meno di un allargamento dei conflitti bellici in essere o di altri eventi catastrofici, continuiamo a non vedere una forte recessione, neanche nella prima metà del 2024. Vediamo piuttosto un effetto rilevante del livello dei tassi di interesse, con banche centrali intenzionate a mantenerli elevati, con paesi costretti a emettere titoli in teoria a qualsiasi costo visto l’indebitamento accumulato e le difficoltà di rifinanziarlo e, non ultimo, con molte aziende nelle condizioni di non poter effettuare rimborsi a causa dell’espansione del circolante, dell’effetto economico dei tassi stessi e di una domanda meno dinamica. Con i tassi di interesse che permarranno più o meno ai livelli attuali per un po’ di tempo è perciò difficile che, in generale, i mercati finanziari crescano molto. Ci sarà però, assai probabilmente, una forte selezione perché chi potrà beneficiare della situazione lo farà. E pertanto le società poco indebitate riprenderanno ad accelerare la crescita, anche a livello di finanza straordinaria, sia per un più agevole accesso al credito, sia per una minore concorrenza da parte di chi faceva della leva finanziaria la principale chiave di sviluppo".
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“La potenza della Rete” è il titolo della convention dedicata alle agenzie di proprietà del Gruppo Gattinoni, che si riuniscono a Marrakech dal 14 al 17 novembre 2023.
Le agenzie di proprietà rientrano tutte sotto l’insegna di Gattinoni Travel Store: non si tratta solo un naming comune, quanto di un modo unico di presentarsi e condividere la filosofia aziendale, facendo squadra. E proprio la rete, unita, diventa una potenza sul mercato. La convention rappresenta l’occasione per incontrarsi di persona e proseguire i festeggiamenti del significativo traguardo raggiunto proprio nel 2023: 40 anni di azienda.
L’evento, inoltre, offre l’opportunità di vivere un momento di confronto sulle strategie future e sulla vision di mercato, per parlare degli step raggiunti e dei nuovi obiettivi, nonché per approfondire i plus della proposta firmata Gruppo Gattinoni in merito a organizzazione, prodotto, tecnologia. La convention sarà anche l’opportunità per presentare alcune novità.
All’evento in Marocco sono coinvolte le proprietà del Gruppo provenienti dal Nord e Centro Italia. Gli agenti voleranno da Milano, Bologna e Roma con i collegamenti del partner Royal Air Maroc. La struttura ospitante è Aqua Mirage Marrakech, resort 4 stelle, commercializzata dal partner Kappa Viaggi.
Il programma prevede due mattinate di lavoro, dedicate alla plenaria. In questo ambito sarà presentato ufficialmente il nuovo direttore delle agenzie di proprietà, Luca Prandini, che si avvicenda a Tina Giglio.
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“Questa nuovo incarico rappresenta per me un onore e una sfida - commenta Luca Prandini, direttore rete diretta di Gattinoni Travel Store -, sarò impegnato in un importante lavoro di allineamento di due diverse anime – le ex Robintur e Gattinoni - che dal 2024 lavorano con un solo spirito, quello della rete diretta Gattinoni. Il mio compito mi vedrà concentrato nel supporto della crescita della rete, per performare e presentarsi al mercato attraverso un unico modus operandi, mantenendo le peculiarità di ogni persona che è parte del team, e per questo capace di fare la differenza all’interno di un punto vendita e di una squadra.”.
Doppia cifra
Il Marocco ha rappresentato per il Gruppo Gattinoni un risultato a doppia cifra nella composizione dei fatturati, spaziando fra tour di gruppo, itinerari individuali, eventi firmati dalla business unit MICE. Nel 2023 la domanda è raddoppiata rispetto al 2019, che era stato un anno record. In autunno si è verificata una temporanea impasse, in concomitanza del terremoto che ha colpito una parte del Paese, determinando lo slittamento di alcuni eventi prenotati e una dilatazione dei tempi per alcune pratiche pending. Tuttavia, la gestione del Governo ha favorito la ripresa delle attività, infatti in vista del Capodanno si registrano molte richieste.
Dalla prossima primavera, i viaggiatori avranno a disposizione sia itinerari in esclusiva - Tour Experience da 8 a 11 giorni – come “Marocco autentico”, per un numero mai superiore a 16 partecipanti, che offre una versione privé del circuito delle città imperiali unita all’esperienza nel deserto di Merzouga, nelle ore in cui le luci sono migliori; sia una programmazione monografica, con ampia gamma di tour a partenza garantita e idee di viaggio su misura, oltre ai pacchetti ad hoc dedicati ai gruppi, quali gli storici tour “City Passion a Marrakech e Fez”.
Conclude Sergio Testi, direttore generale Gattinoni Group “Con l’operazione di incorporamento di Robintur Travel Group, conclusa l’anno scorso, il numero delle agenzie di proprietà nel Centro e Nord Italia è diventato di assoluto rilievo. Oggi le Gattinoni Travel Store sono una realtà distributiva significativa sul mercato, rappresentando una responsabilità e un’opportunità per il Gruppo. La convention in Marocco risponde alla volontà di fare sistema tutti insieme, senza dimenticare il piacere del leisure, insito nell’anima del nostro core business. Il Marocco è una meta importante per noi, dove abbiamo sempre registrato volumi rilevanti e da cui ci aspettiamo nuove soddisfazioni.”.
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[post_content] => Sono numeri da record quelli rilasciati dall'Istituto di statistica della provincia di Trento (Ispat): 30,8 milioni di presenze nell'area nel 2022 (+36,7%) pari a più di 5,7 milioni di turisti, undici volte tanto la popolazione del Trentino. Queste le cifre che hanno aperto la riflessione sull'industria dei viaggi in montagna organizzata presso il palazzo Roccabruna di Trento dalla fondazione per la Sussidiarietà, in collaborazione con la Scuola Italiana di Ospitalità e Th Resorts. Le tre realtà hanno così dato seguito all'appuntamento valdostano di inizio luglio sul medesimo tema, realizzato in occasione della riapertura estiva del rinnovato Th La Thuile – Planibel.
Anche a Trento sono state quindi presentate alcune evidenze tratte dalla ricerca comune Il turismo di montagna: sfide e opportunità di un settore in trasformazione, da cui emerge tra le altre cose come l'Italia, con circa 806 miliardi di euro, sia al primo posto in Europa per prodotto interno lordo delle province con prevalenza di aree montane. La Penisola rappresenta, infatti, circa il 28% del pil montano dell'intero continente. Seguono Spagna (27%), Francia (14%) e Germania (9%). Nelle aree montane del Paese operano inoltre più di 2 milioni di imprese, con oltre 5 milioni di addetti.
"La montagna in Italia è un patrimonio naturale immenso, spesso trascurato, che va valorizzato e tutelato, che dà un contributo straordinario in molti comparti, dal turismo, all'agricoltura e all'industria - sottolinea il presidente della fondazione per la Sussidiarietà, Giorgio Vittadini - . Bisogna però costruire sempre di più progetti sostenibili che valorizzino i territori. Con la diffusione delle tecnologie, inoltre, c'è oggi la possibilità di vivere e lavorare anche in zone montane una volta isolate".
In Europa l'Italia ha peraltro pure il primato di superficie montagnosa sul totale: oltre il 66% contro una media continentale del 32%. Con 800 chilometri di piste, la maggior parte distribuite tra due grandi comprensori, il Dolomiti Superski e lo Skirama Dolomiti-Adamello Brenta, serviti da 227 impianti di risalita, 5.843 chilometri di sentieri e più di 8 mila chilometri di piste per mountain bike, il Trentino è quindi una regione chiave per il turismo montano.
“Un comparto che, se adeguatamente sostenuto, garantisce effetti per tutta la filiera e per i territori – aggiunge il presidente di Th Resorts, Graziano Debellini -. Noi ci crediamo da sempre; siamo leader nel segmento montagna e continuiamo a investire. È un settore in forte espansione, che è diventato attrattivo anche per i giovani, ma dobbiamo ancora lavorare nella destagionalizzazione dei flussi turistici per accrescere ulteriormente la capacità competitiva e innovativa dell’imprenditorialità turistica, in particolare sui mercati esteri. Serve anche un investimento in formazione. E per questo abbiamo fortemente voluto la nascita in Italia della prima hotel school per il turismo, la Scuola Italiana di Ospitalità”.
Th Resorts gestisce quattro alberghi in Trentino: uno ciascuno a Madonna di Campiglio e a San Martino di Castrozza, più due a Marilleva, per un totale di 575 camere, quasi 165 mila presenze l’anno e oltre 500 addetti. L’andamento della stagione estiva è stato positivo, con 12 mila arrivi e 55 mila presenze: numeri che rappresentano i migliori risultati degli ultimi dieci anni.
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[post_content] => Sfiora il milione di passeggeri il consuntivo di ottobre dell'aeroporto di Bologna: nel dettaglio sono stati 943.763, con un incremento del 16,9% su ottobre 2019 (periodo pre-Covid) e del 12,2% su ottobre 2022. E si tratta del migliore ottobre della storia del Marconi.
A crescere sono soprattutto i passeggeri dei voli domestici (230.280, +43,2% su ottobre 2019 e +11,6% su ottobre 2022), ma registrano un'ottima performance anche i passeggeri delle rotte internazionali (713.483, +10,3 sullo stesso mese 2019 e +12,3% sullo stesso mese del 2022).
In crescita anche i movimenti, a quota 6.996 (+12,3% sul 2019 e +10,9% sul 2022), mentre le merci trasportate per via aerea sono state 3.854 tonnellate (+13,9% sul 2019 e -8,7% sul 2022). Le destinazioni preferite di ottobre 2023 sono state: Catania, Barcellona, Palermo, Tirana, Madrid, Francoforte, Parigi De Gaulle, Brindisi, Istanbul e Bucarest.
Complessivamente, tra gennaio e ottobre i passeggeri sono stati 8.652.753, in aumento dell'8,5% sullo stesso periodo del 2019 e del 18% sullo stesso periodo del 2022.
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[post_content] => Si allineano alle previsioni di crescita dell'intero gruppo le stime di chiusura delle divisione alberghiera di Alpitour. I bilanci di fine anno finanziario, che termina il prossimo 31 ottobre, dovrebbero infatti assegnare a Voihotels un fatturato in salita, tanto da raggiungere quota 170 - 180 milioni di euro. "E tutto ciò nonostante le difficoltà legate alla chiusura dello scalo di Catania per tre settimane - rivela il director of sales & marketing della divisione, Angelo La Riccia, in occasione dell'ultima fiera di Rimini -. In Sicilia abbiamo infatti sei strutture, tra cui tre VRetreats che godono di una percentuale di clientela straniera estremamente significativa".
A livello di prodotto, il brand omonimo, Voihotels, vede in particolare il proprio giro d'affari salire di circa il 6%, soprattutto a seguito degli incrementi delle tariffe medie. "Ma sono cresciute anche le presenze internazionali, grazie a una programmazione che quest'anno è partita decisamente prima - spiega La Riccia -. E per il 2024 prevediamo un incremento ancora più sensibile degli arrivi dall'estero".
A trainare le performance della divisione alberghiera è stato però soprattutto il marchio lusso VRetreats. A Venezia, per esempio, l'aumento è stato del 22%, a Taormina del 20%, quasi tutto ancora una volta legato alla crescita dei prezzi medi a camera, nonché all'incremento degli ospiti di origine internazionale. "Il mercato Usa è salito di quasi il 160% - sottolinea sempre La Riccia -. Su Taormina ha tra l'altro influito chiaramente l'effetto della serie White Lotus, ambientata nella città siciliana, così come la presenza di Four Seasons che ha contribuito a far crescere l'appeal della destinazione".
Per il prossimo futuro i progetti della divisione alberghiera di Alpitour si concentrano soprattutto sui restyling. "Sta partendo proprio in questo periodo la ristrutturazione del Voi Tanka in Sardegna, per un investimento di quasi 80 milioni di euro in quattro anni - conclude La Riccia -. I lavori prevedono solo una chiusura invernale e nella prima fase riguarderanno 165 camere. A inizio novembre inizierà invece il restyling delle 40 stanze del VRetreats di Siracusa con re-opening in calendario a Pasqua. L'intervento segue il rinnovamento di hall e spazi comuni già effettuato l'anno scorso. Infine al Donna Camilla Savelli di Roma rifaremo un'ottantina di camere su 100, chiudendo una parte della struttura dal mese prossimo fino a Pasqua".
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[post_content] => Akbar Al Baker lascerà la carica di chief executive officer di Qatar Airways, dal prossimo 5 novembre. Al timone della compagnia aerea da ben 27 anni, Al Baker è stato il fautore di gran parte di quello che è oggi il vettore: una compagnia che è passata dai soli cinque aerei del 1996 ad un ruolo da protagonista nel trasporto aereo mondiale, con una flotta di 248 velivoli e un network di oltre 169 destinazioni nel mondo.
Sessantuno anni, Al Baker lascia in dote al suo successore un'eredità significativa che va oltre la crescita della stessa compagnia aerea. Tra le sfide più recenti affrontare dal ceo, ci sono sicuramente quelle legate alla pandemia e la lunga diatriba con Airbus sull'A350, poi risolta 'amichevolmente'.
Nella lettera di dimissioni inviata allo staff del vettore e vista da Doha News, il ceo afferma: «Ripenso al passato con immenso orgoglio. Non solo avete reso orgoglioso me, ma anche il mio amato Paese. Voglio esprimere la mia più profonda gratitudine per la fiducia che avete riposto in me nel corso degli anni (...) Il mio successore sarà annunciato da SE il presidente del consiglio».
Si apre dunque il capitolo su chi sostituirà Al Baker alla guida della compagnia aerea: sarà il governo del Qatar ad annunciare il successore, anche se al momento c'è il massimo riserbo sul nome.
Oltre ad essere ceo del gruppo Qatar Airways, il manager è anche presidente di Qatar Tourism e ceo dell'aeroporto internazionale Hamad.
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[post_content] => Utile inferiore alle stime per il quarto trimestre di United Airlines, che sconta le pressioni legate alla sospensione dei voli per Tel Aviv e all'aumento dei costi del carburante.
L'utile rettificato è previsto a quota 1,80 dollari per azione se i voli per Tel Aviv saranno sospesi fino al 31 ottobre e di 1,50 dollari se il divieto si protrarrà fino alla fine del 2023, ha spiegato la compagnia statunitense in una nota. Il vettore ha anche sottolineato che i costi del carburante sono aumentati di oltre il 20% da metà luglio. Si prevede che la spesa media per il carburante di United aumenterà dell'11% nel trimestre fino a dicembre rispetto a quello precedente.
United, che ha la maggiore esposizione su Israele tra le compagnie aeree statunitensi, ha sospeso i voli per Tel Aviv "fino a quando le condizioni non ne consentiranno la ripresa". Nel trimestre di dicembre, Israele rappresentava l'1,9% della capacità globale pianificata, secondo un'analisi Reuters dei dati Cirium.
Le previsioni di fine anno arrivano comunque a chiusura di un terzo trimestre 2023 decisamente positivo che ha visto United aumentare la propria capacità di oltre il 15% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. L'utile trimestrale ante imposte è stato di 1,5 miliardi di dollari, con un margine ante imposte del 10,3%; i ricavi totali della top-line sono aumentati di oltre il 12% rispetto allo stesso periodo del 2022 il che, secondo il vettore, rappresenta "un trimestre di ricavi record vicino alla fascia alta della guidance".
In particolare, a livello internazionale, la compagnia aerea ha registrato livelli record di profitto nelle regioni dell'Atlantico e del Pacifico. I ricavi nella regione atlantica sono aumentati del 15% rispetto al terzo trimestre del 2022 e del 70% rispetto allo stesso periodo del 2019, prima della pandemia. Nel Pacifico, i ricavi hanno superato i livelli del terzo trimestre del 2019, ma la capacità nel terzo trimestre del 2023 è rimasta del 24% al di sotto dello stesso periodo pre-pandemia.
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[post_content] => L’e-commerce turistico in Italia raggiunge i 16,9 miliardi di euro nel settore dei trasporti (71% della spesa complessiva) e i 19,4 miliardi in quello dell’ospitalità (54% del totale). Questi i dati presentati al TTG Travel Experience dall'Osservatorio Travel Innovation della School of Management del Politecnico di Milano.
Nel 2023 il comparto dei Trasporti vale complessivamente (come somma di online e offline nelle tre componenti incoming, domestica e outgoing) 23,7 miliardi di €, con una crescita del 41% sul 2022 ma soprattutto del 9% sul 2019, l’ultimo anno pre-pandemia che aveva fatto segnare un valore complessivo di 21,7 miliardi.
Anche quest’anno l’eCommerce ha giocato un ruolo primario, crescendo più velocemente del mercato totale (+50% sul 2022 se confrontiamo i soli acquisti online) per un totale di 16,9 miliardi di euro.
Se nel 2019 l’incidenza degli acquisti online di comparto era del 55% sul totale, nel 2023 oltre 7 euro spesi su 10 (71%) derivano dal canale digitale; in particolare gli utenti digitali sono molto più propensi a prenotare attraverso canali diretti che indiretti.
“Ad oggi, possiamo affermare che il comparto dei trasporti ha abbondantemente superato i valori del periodo pre-pandemia, in particolare per quanto riguarda il noleggio delle auto a finalità turistica e i viaggi aerei, con entrambi i settori in crescita del 13% rispetto al 2019 soprattutto a causa dell’aumento delle tariffe che, in alcuni casi, sono perfino raddoppiate rispetto al 2022. L’unico leggero dato in controtendenza è quello dei trasporti di terra (treni e bus), sostanzialmente stabile rispetto a quattro anni fa, complice il ritorno dei viaggi di lunga tratta” afferma Filippo Renga, Direttore dell’Osservatorio Travel Innovation del Politecnico di Milano.
Anche il settore Ricettivo, inteso come somma di alberghiero e extra-alberghiero, è in forte recupero. Considerando sia i flussi incoming che quelli domestici, nel 2023 raggiunge quota 35,8 miliardi, in crescita dell’11% rispetto al 2022, superando del 7% il livello del 2019 quando il totale del comparto (offline più online) valeva 33,4 miliardi di euro.
In questo contesto l’eCommerce raggiunge i 19,4 miliardi di € (2,9 miliardi in più rispetto al 2022) e continua a crescere a tassi più alti rispetto al totale del mercato soprattutto nella componente diretta, rappresentando nel complesso il 54% del comparto a valore.
Anche il turismo organizzato conferma la ripresa, sebbene i valori del tour operating (crociere escluse) siano ancora leggermente inferiori al 2019 (-2%). Le agenzie di viaggio che sono riuscite a superare il periodo pandemico, invece, registrano per il 2023 un +2% del transato rispetto al 2019.
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