13 maggio 2024 10:48
Venti suite in equilibrio tra comfort moderno e tradizione autentica. Apre ufficialmente le proprie porte il prossimo 15 giugno, in Salento, a pochi passi da Otranto, la Secolario Masseria del Viverbene. La struttura è frutto frutto della passione e dell’impegno di due famiglie, che uniscono le tradizioni dell’azienda agricola e dell’arte della pietra leccese. I Cazzetta, da sempre noti nell’imprenditoria agricola locale, hanno infatti fatto dell’olio extravergine d’oliva l’ambasciatore del Salento in tutto il mondo. La storia della famiglia Marrocco è invece indissolubilmente legata a Pimar, azienda specializzata nel settore dell’estrazione e della lavorazione della pietra leccese risalente al 1880 e inserita da Unioncamere tra le Imprese storiche d’Italia.
La Secolario Masseria del Viverbene vuole quindi essere un omaggio alle radici e alla storia delle due famiglie fondatrici: agli ospiti viene infatti data la possibilità di immergersi nella cultura salentina, scoprendo le antiche tradizioni agricole e l’arte della pietra leccese tramandate di generazione in generazione. Al ristorante Volivo si può inoltre gustare una cucina che celebra la tradizione grazie a piatti realizzati nel rispetto delle stagionalità accompagnati da una selezione di vini dalla cantina di proprietà. Presente pure un lounge bar aperto tutto il giorno con specialità tipiche salentine, nonché una piscina esterna situata nei pressi di un uliveto secolare. All’interno di Secolario è anche possibile ammirare l’opera in pietra leccese realizzata dall’archistar Álvaro Siza insieme alle installazioni di artisti di fama internazionale come Hidetoshi Nagasawa, Armando Marrocco, Yuval Avital e altri del bacino del Mediterraneo. In futuro è prevista la presenza anche di creazioni di Michelangelo Pistoletto.
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Visit Finland ha selezionato alcune proposte per vivere la destinazione in autunno, momento caratterizzato da una sola protagonista: la natura.
In finlandese "Ruska” è la parola che indica proprio il cambiamento del colore delle foglie, il momento dell'autunno in cui gli alberi e gli arbusti si preparano all'inverno tingendosi di brillanti tonalità di rosso, arancione e giallo. Tra settembre e ottobre la palette cromatica che contraddistingue questo spettacolo naturale trasforma le foreste di tutto il paese. Infatti, la ruska conquista la natura da nord a sud alla velocità di 500 chilometri nell’arco di poche settimane.
Proprio i mesi di settembre e ottobre sono i migliori dell'anno per escursioni en plein air, campeggio nella natura incontaminata e per la raccolta di profumate erbe selvatiche, funghi e frutti di bosco.
Floating sotto l’aurora: anche in autunno si può avere la fortuna di assistere al magico spettacolo naturale dell’aurora boreale. Spingendosi all’estremo nord della Finlandia, infatti, è possibile ammirare il fenomeno anche in primavera e autunno! Sempre in questi periodi, poi, se si è abbastanza fortunati, ci si può godere anche la Doppia Aurora, ovvero il riflesso del cielo tinto di verde sulle superfici dei laghi quando non sono ancora ghiacciati.
In autunno il bosco diventa un luogo magico e oltre a cambiare colore, offre anche delle sorprese tutte da gustare: i funghi, oltre ad essere buoni, sono anche affascinanti. Scoprire, imparare e apprezzare la sorprendente anima dei funghi circondati dalla foresta finlandese è un’esperienza imperdibile, soprattutto se a guidare i visitatori in questo meraviglioso percorso è Saimi Hoyer, personaggio molto noto in Finlandia e straordinaria esperta di funghi. L’esperienza è organizzata in collaborazione con l’hotel St. George di Helsinki, nel cuore della capitale finlandese.
La Finlandia è ricca di verdi aree boschive, bellissime isole sul Baltico, dolci colline spazzate dai venti artici e innumerevoli laghi blu dove è possibile osservare meravigliosi animali selvatici nel loro ambiente naturale. Questi panorami pittoreschi sono l’habitat perfetto di moltissime specie di animali e uccelli selvatici, come orsi, lupi, linci, aquile, gru e cigni, nonché della specie di foca più rara al mondo. I 41 parchi nazionali della Finlandia, aperti tutto l’anno, sono tra i posti migliori per osservare queste creature.
Uno degli eventi più attesi nella regione dell’arcipelago finlandese è l’Island Harvest Festival, la festa dedicata al raccolto. Un’iniziativa imperdibile che permette non solo di gustare i piatti tipici del territorio e i prodotti locali offerti direttamente dagli artigiani, ma anche di incontrare e parlare con le persone del posto per scoprire tutti i segreti e le curiosità riguardanti la regione e la sua storia.
L’appuntamento imperdibile della stagione per gli appassionati di corsa en plein è a Levi, in Lapponia. In questa pittoresca cittadina, il 9 settembre si terrà una gara da 10 o 16 km, unica nel suo genere durante la quale i corridori oltre a sfidarsi, potranno godersi l’incredibile fascino della foresta nel pieno splendore autunnale.
In Finlandia, più precisamente al giardino Rannikko di Halikko, esiste addirittura una settimana interamente dedicata al frutto simbolo per eccellenza della stagione autunnale, la Zucca. Ogni anno, in occasione di questo curioso appuntamento, all’interno del parco è possibile ammirare le sorprendenti forme delle zucche, assaporare dolci e prelibatezze a base di questo gustoso frutto in loco o nei ristoranti e caffè della zona che servono piatti con protagonista sempre la zucca.
In Finlandia da secoli si tramanda una tradizione gustosa e sostenibile legata alla pesca delle aringhe che contribuisce anche a preservare l’ecosistema naturale del Mar Baltico. In quanto parte del patrimonio enogastronomico del Paese, nel periodo autunnale un appuntamento decisamente imperdibile è la visita dello storico mercato delle aringhe, organizzato sin dal 1743 a Helsinki. Qui il divertimento e la cultura locale incontrano il piacere del palato, regalando un’esperienza memorabile.
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[post_content] => Si svolgerà il 9 settembre la 28° edizione del “Palio con la Montata” la gara remiera che si tiene nell’ambito del “Settembre Limitese”, rassegna del Comune di Capraia e Limite con tante iniziative, eventi culturali, sportivi, musicali e teatrali.
Dalle 21.30, sul lungarno Trento e Trieste e dei Cantieri, gli equipaggi dei quattro Rioni daranno vita ad una gara in cui, alla fatica del tratto di fiume da percorrere in barca, quasi 400 mt, in una competizione di velocità tra i gozzi, si aggiunge la difficoltà di arrampicarsi su una corda sospesa sull'Arno.
«In Toscana si celebrano ogni anno numerose feste popolari – spiega il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani- che hanno una tradizione secolare. Il Palio è una di queste e proprio un anno fa ha ottenuto il riconoscimento di rievocazione storica, grazie alla sua importanza e al grande sforzo che un’intera comunità si sobbarca di anno in anno per mantenerla in vita. Il Palio non rappresenta soltanto una rievocazione storica ma è una festa collettiva che ha come protagonista l’Arno».
«Il Palio con la Montata è una manifestazione simbolo della tradizione del territorio, che entra a pieno titolo nelle rievocazioni storiche della Regione Toscana perché capace di rappresentare sia il legame col fiume Arno, sia l’importanza della cantieristica navale, eccellenza della Regione Toscana conosciuta a livello internazionale. La Canottieri Limite – afferma il Consigliere Regionale Enrico Sostegni - non è solo storia e folklore ma anche una società sportiva che cresce talenti, capaci di grandi risultati per la nostra nazionale, come la medaglia d’oro vinta pochi giorni fa da Leonardo Sostegni e dal suo equipaggio ai mondiali di St. Catharines in Canada nella specialità 4 senza».
«Il Palio con la Montata è un appuntamento annuale clou della programmazione culturale e sportiva della nostra comunità - commenta Alessandro Giunti, sindaco di Capraia e Limite - Riesce sempre a rievocare le radici cantieristiche e remiere di Limite sull' Arno, che ha dato origine alla nautica da diporto italiana, vanta una tradizione cantieristica plurisecolare e ha visto nascere nel 1861 la Canottieri Limite, la società di canottaggio più antica d'Italia, capace di farci gioire molto spesso con grandi vittorie anche internazionali. Anche nel tempo libero, oltre al lavoro, la popolazione ha sempre vissuto in rapporto stretto con il fiume , con gare in barca, e proseguire oggi con il Palio significa rinnovare la tradizione a cui sentiamo di appartenere e che dobbiamo tutelare e valorizzare».
Il “Palio con la Montata” è organizzato dalla Società Canottieri Limite, la società di canottaggio più antica d’Italia fondata nel 1861, promosso dall’Amministrazione comunale e dalla Pro Loco e gode del patrocinio della Regione Toscana.
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[post_content] => A seguito di una ristrutturazione da milioni di sterline, ha riaperto a Londra per il suo decimo anniversario The Beaumont Mayfair sotto la guida del nuovo ceo Stuart Procter. Incarnando lo spirito dei Grand Hotel degli anni Venti, gli interni sono stati progettati
dall’architetto francese Thierry Despont. Con le sue 101 camere e suite, tra cui la celebre Room di Anthony Gormley, l’hotel ospita una collezione d’arte e svariati bar e ristoranti: dalla sofisticata Gatsby’s room, dove si può apprezzare lo Champagne afternoon tea a Le Magritte bar, conosciuto per la sua vasta collezione di bourbon, cocktail classici e per la selezione di sigari cubani.
Tra le varie novità della stagione, a novembre verrà inaugurato Rosi, il ristorante che mira a celebrare la tradizione culinaria britannica con ricette stagionali. Con l’obiettivo di ottenere uno stile giocoso, Luke Edward Hall, artista e designer britannico, si occuperà della parte artistica con una serie di murales che raccontano un giorno a Londra attraverso i suoi occhi di irriverente romantico. A questo progetto, si aggiunge la recente espansione di 29 nuove camere e suite, nonché la ristrutturazione delle altre 72 stanze, della lobby, del bar e del ristorante già esistenti.
L’hotel si trova all’interno di Macy’s, un ex parcheggio che accoglieva le auto dei facoltosi frequentatori di Selfridges, uno dei grandi magazzini più famosi di sempre. Progettato dagli architetti Wimperis e Simpson (famosi anche per la progettazione di Fortnum & Mason e Winfield House) tra il 1925 e il 1926, nel 1927, l’edificio è stato esposto nella Riba exhibition of modern architecture. Caratterizzato da uno stile classico, vanta un imponente ingresso con colonne, dove un tempo c’erano le pompe di benzina. Le colonne esterne sono inserite in una facciata di pietra bianca di grande impatto. Situato nell’ambito prestigioso del Grosvenor Estate, l’edificio è dotato di una facciata con peculiarità neoclassiche uniche e grandiose, che rappresenta una moderna interpretazione dell’estetica neo-georgiana molto in voga negli anni tra le due guerre.
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[post_content] => La mostra “Klimt Printed. Gustav Klimt. Cartelle d’Arte” è in corso fino al 27 ottobre a Grado (Gorizia) e propone la summa della sua produzione in tre preziose cartelle “a stampa” di impareggiabile qualità grafica. Alla fine del 1800, mentre l’Impero Austroungarico era al tramonto, a Vienna ci fu una fioritura artistica paragonabile al nostro Rinascimento, una profonda trasformazione nei temi e nel linguaggio artistico che, “rompendo” con il classicismo accademico precedente, prese il nome “Secessione”.
La vita veniva osservata attraverso lo sguardo colorato dell’arte. Gustav Klimt, artista viennese nato nel 1862 e sempre amato dal pubblico per la bellezza delle sue opere, fu uno spirito in sintonia con la società del tempo: divenne il ritrattista ufficiale delle donne dell’alta borghesia, un artista che viveva l’“arte totale”, passando dai quadri alle performance, ai travestimenti.
L'esposizione, curata dall’architetto Roberto Festi, è organizzata dal Consorzio Grado Turismo e dal Comune di Grado, con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e con la collaborazione della Klimt Foundation di Vienna. «L’allestimento è un omaggio al maggiore artista austriaco, celebrato a livello internazionale. - sottolinea Festi - È una mostra "diversa" e inedita poiché presenta per la prima volta tre preziose cartelle a stampa. Straordinarie riproduzioni in collotipia stampate dalla tipografia di Stato austriaca e conservate in cartelle a tiratura limitata.
Opere oggi rarissime da reperire e che dimostrano come la fama raggiunta da Klimt fosse giunta, già al suo tempo, a vertici assoluti». Negli spazi della Casa della Musica si può ammirare una selezione di dipinti e disegni di Klimt di squisita eleganza e sapienza esecutiva che provengono dalle cartelle solitamente conservate in collezioni private e musei e mostrano l’intensa relazione tra Klimt e la grafica.
L’artista morì nel 1918; la prima cartella “Das Werk von Gustav Klimt” di Hugo Heller è datata proprio 1918 e Klimt stesso la progettò e visionò. La seconda, “Gustav Klimt. Fünfundzwanzig Handzeichnungen” di Gilhofer & Ranschburg, risale al 1919. La terza, “Gustav Klimt. Eine Nachlese”, di Max Eisler è del 1931 e testimonia la fama già consolidata del pittore austriaco. «L'arte grafica era tenuta in alta considerazione dagli artisti secessionisti. - prosegue Festi - Ne è testimonianza la rivista "Ver Sacrum", il bollettino ufficiale del gruppo guidato da Gustav Klimt che per sei anni (1898-1903) accompagnò le mostre nel palazzo sulla Wienzeile a Vienna.
Una rivista in qualche modo rivoluzionaria poiché per la prima volta rapportava in modo esemplare la parte grafica con quella letteraria creando un equilibro formale ineccepibile. Nel suo formato quadrato, tanto utilizzato dai grafici e dagli illustratori viennesi, è diventata un'icona delle riviste d'arte europee pubblicate al torno del secolo. E con gli stessi principi grafici, quasi di astrazione, venivano concepiti i manifesti delle esposizioni.
Alcuni esempi sono presenti in mostra». La Casa della Musica, che accoglie le opere, è un luogo affascinante e ricco di storia, nel centro storico di Grado. Proprio a Grado visse per lunghi periodi il pittore e incisore austriaco Josef Maria Auchentaller, che partecipò alla fondazione della Secessione viennese collaborando a “Ver Sacrum” e lavorando a stretto contatto con Klimt.
Il legame con la bella cittadina è dovuto al fatto che Auchentaller contribuì al suo sviluppo turistico realizzando nel 1906 il celebre manifesto “Seebad Grado. Österraichisches Küstenland”, aprendo una pensione con la moglie Emma Scheid e attirando in città la ricca borghesia viennese. Grado era nota sin dall’antichità per il potere curativo delle sue sabbie e, sviluppatasi a partire dal 452 (quando gli abitanti vi trovarono rifugio per sfuggire alle orde di Attila) offre notevoli testimonianze storiche.
«La vocazione mitteleuropea di Grado è indiscutibile. - prosegue il curatore Festi - Il turismo balneare e curativo si forma all'alba del 1900 con le prime strutture alberghiere frequentate dalla borghesia viennese: le Ville Bianchi, la "Pension Fortino" dei coniugi Auchentaller (frequentata da colleghi dell'artista) ma anche con residenze private, come la villa di Eugen Bauer, fratello di Adele, la "donna d'oro", musa di Gustav Klimt, che qui, sulla spiaggia dell'Impero, soggiornò per molte estati.
Un microcosmo cosmopolita che ha contribuito al successo della località che ancora oggi tramanda questa preziosa eredità culturale. La mostra su Klimt, dopo quella su Auchentaller del 2022, si inserisce in questo filone che intende ripercorrere questo stretto rapporto tra Grado e Vienna».
Klimt Printed . Gustav Klimt . Cartelle d’arte | Mappenwerke
Grado (GO) . Casa della musica
11 agosto – 27 ottobre 2024
a cura di Roberto Festi
ingresso gratuito
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[post_content] => Si chiama From Italy, With Love, l'iniziativa che, dal 5 settembre per due mesi, porta a New York le eccellenze italiane in un calendario di esposizioni e attività che celebrano la cultura, il lusso e l’arte del Bel Paese. Un'esperienza di shopping immersiva, fruibile nel department store sulla 59esima strada così come online, di cui il gruppo Rocco Forte è l'unico partner per l'ospitalità.
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[post_content] => Mare Italia, il ritorno dell'Egitto, la Tunisia e Zanzibar. Sono le destinazioni che hanno trainato l'estate di Nicolaus-Valtur. Un po' deludenti invece le Maldive, che tra giugno e agosto hanno registrato una lieve flessione . "Il trimestre più caldo dell'anno è partito davvero fortissimo, grazie a una consistente domanda in advance booking, a cui sono seguiti poi gli acquisti relativi alla Pasqua e ai ponti di aprile. Successivamente, da maggio in poi, la domanda è rimasta costante, senza particolari picchi, se non negli ultimi giorni di luglio e i primi di agosto. Sempre più importanti si sono quindi rivelate le vendite nel sotto data", spiega la direttrice commerciale del gruppo, Isabella Candelori, sostanzialmente confermando un trend diffuso tra la maggior parte degli operatori.
A livello di singole destinazioni, l'Italia si è come tradizione dimostrata una vera garanzia, anche grazie alla novità Valtur in Puglia (il Baia del Gusmay Beach Resort nel Gargano). "Abbiamo inoltre aggiunto un 5 stelle in Calabria, l'Aldiana Club, che ha registrato vendite record grazie alla bontà del prodotto e all'eccellente rapporto qualità-prezzo. Con i mesi si è ripreso pure l'Egitto, che resta sempre una meta gradita agli italiani e dove gli investimenti dell'azienda sono stati importanti, con l'inserimento in programmazione di due nuovi Valtur a Marsa Alam: il Portofino, della catena Pickalbatros, e il Reef Oasis Suakin Resort della catena omonima. Molto bene anche il The Mora a Zanzibar, della linea Valtur Escape".
Una parola a parte merita la Tunisia, che quest'anno ha visto il raddoppio dell'offerta della compagnia pugliese, con l'inserimento dei Nicolaus Club Nozha Beach di Hammamet ed El Fatimi di Mahdia: "Entrambi i prodotti hanno registrato altissimi riempimenti e un ottimo gradimento. Le due proprietà sono andate a completare una offerta sul Paese che, insieme alla proposta generalista e al Valtur Djerba, ci pone fra i primi to sulla destinazione maghrebina". I prossimi quattro mesi saranno insomma decisivi per capire se il gruppo di Ostuni riuscirà a centrare l'obiettivo, dichiarato lo scorso ottobre, dei 160 milioni di euro di fatturato per le proprie attività di tour operating: "La partita non è ancora finita e le richieste sull'autunno sono estremamente confortanti", conclude con una vena di ottimismo Isabella Candelori.
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[post_content] => C'è entusiasmo nel relais piemontese Castello Dal Pozzo per l'entrata della proprietà nel network internazionale Preferred Hotels & Resorts. "Guardiamo al futuro con grande entusiasmo e ottimismo. Questa affiliazione rappresenta un passo fondamentale nella nostra strategia di crescita e consolidamento nel mercato dell’ospitalità di lusso - sottolinea infatti l'amministratore, Aimone Dal Pozzo -. Le prospettive sono molto promettenti: grazie a questa alleanza, intendiamo aumentare la visibilità del nostro brand e attrarre una clientela globale".
Riedificato nel diciassettesimo secolo e trasformato in un esemplare unico in Italia di stile neogotico Vittoriano dall’architetto Richard Popwell Pullan, il relais, di proprietà della famiglia Dal Pozzo da sei generazioni, si trova a 25 minuti dall'aeroporto di Milano Malpensa e ad appena due chilometri dal lago Maggiore. Offre 46 camere, il ristorante gourmet Le Fief, un american bar, la Dan Garden lounge e una piscina con il bistrò Folia Life. Il tutto immerso in 24 ettari di parco secolare all’inglese.
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[post_content] => Continuerà a essere gestito dalla famiglia Bambara - De Luca sino a fine gennaio 2025 l'hotel Villa Diodoro di Taormina. A quel punto inizieranno i lavori di ristrutturazione per riposizionare l'attuale 4 stelle da 102 camere in un 5 stelle da 72 chiavi. Arrivano i primi dettagli dell'operazione che qualche settimana fa ha portato il gruppo Barletta (azionista di maggioranza della società Arsenale attiva nell'hospitality management e promotrice del progetto dei treni della Dolce Vita Orient Express) ad acquisire da Gais Hotels la proprietà siciliana per una cifra attorno ai 40 milioni di euro. L'investimento totale, lavori di restyling compresi, sarà però superiore agli 85 milioni. Il tutto per un indirizzo storico dell'isola mediterranea, fondato alla fine dell'Ottocento da Giuseppe e Isabella Bambara, tra i primi operatori dell’ospitalità a Taormina.
“Il nostro intento è quello di valorizzare asset in posizione strategica sul territorio italiano, convertendoli in hotel di lusso, ampliando così l’offerta di alta gamma nel nostro Paese - spiega Paolo Barletta, ceo del gruppo omonimo -. Valorizziamo i territori in cui operiamo, creando sinergie che fungano da volano per la crescita e lo sviluppo. La Sicilia è ricca di arte, natura e storia, merita un comparto hotellerie di primissimo livello. Taormina, poi, ha una posizione straordinaria, in grado di sostenere l’ampliamento della ricettività della regione. Il nostro percorso di crescita in Sicilia passa da simili operazioni, capaci anche di creare future sinergie con la nostra offerta la Dolce Vita Orient Express”.
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