18 gennaio 2021 12:53
E’ il solito fraintendimento che da anni mina la piena valorizzazione di un’industria vitale per l’economia italiana come quella del turismo. La cultura è una componente importante del comparto dei viaggi, ma non è l’unica. Sovrapporre i due piani significa mettersi nelle condizioni di non poter comprendere fino in fondo le esigenze delle imprese del settore. A ribadire il concetto è stato recentemente Alessandro Nucara che, sulle colonne del Sole 24 Ore, ha commentato la bozza del Recovery plan da pochi giorni approvata dal Consiglio dei ministri: un tesoretto virtuale di 8 miliardi di euro, inserito in un capitolo intitolato Turismo e cultura 4.0. Ma gli investimenti negli operatori culturali, ha sottolineato il direttore generale di Federalberghi, sebbene importati non rappresentano sempre e in ogni situazione un aiuto al turismo. In prospettiva sarebbe meglio, piuttosto, creare canali specifici atti a supportare le imprese che si impegnano a migliorare la qualità di prodotti e servizi.
Lo stesso Nucara ha poi sottolineato come le misure fin qui emanate dal governo per il settore siano importanti ma non sufficienti. Gli indennizzi, in particolare, sarebbero ancora tarati sui fatturati di aprile, che per gli hotel rappresenta un mese di transizione e quindi poco significativo in termini di performance. Non solo: di alberghi non c’è menzione del decreto Natale, mentre le strutture ricettive continuano a dover pagare imposte come il canone Rai o la Tari, anche per i lunghi periodi in cui sono rimaste forzatamente chiuse. Ecco allora che ritorna ancora una volta la richiesta di reimpiego dei fondi avanzati con il bonus Vacanza. Un’iniziativa che, seppur in parte comprensibile, non ha evidentemente sortito i frutti sperati, visto che dei 2,4 miliardi di euro stanziati sono stati emessi voucher per poco più di 800 milioni di euro.
Articoli che potrebbero interessarti:
Array
(
[0] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 504113
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => [caption id="attachment_424940" align="alignleft" width="300"] Il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca[/caption]
Ai nastri di partenza gli italiani che dedicheranno una vacanza a queste festività 2025: a mettersi in viaggio saranno complessivamente 19,3 milioni di persone; per il 91% sarà l’Italia la meta preferita mentre il restante 9% opterà per l’estero. Nel complesso, cresce il numero di coloro che sceglieranno soggiorni più lunghi, cioè in grado di comprendere due se non tutte e tre le ricorrenze del calendario festivo.
Questo, di impatto, il quadro del movimento turistico degli italiani per le festività di fine d’anno secondo l’indagine realizzata da Tecnè per la Federalberghi.
Analizzando i comportamenti dei viaggiatori in riferimento alle specifiche festività, il Natale conserva la “maglia rosa” come evento di maggiore partecipazione: complessivamente, saranno 12 milioni gli italiani in movimento in questa occasione, includendo in questa cifra sia chi partirà esclusivamente per questa ricorrenza, sia chi prolungherà il soggiorno fino a Capodanno ed anche all’Epifania. All’interno di questa quota, 7,9 milioni di persone decideranno di concentrare la propria vacanza tra Natale e Santo Stefano, rientrando nelle proprie case prima dell’inizio del nuovo anno.
L’indagine analizza, inoltre, l’aspetto rilevante delle vacanze lunghe, ovvero che comprendano almeno due festività tra Natale, Capodanno ed Epifania: saranno 5,9 milioni gli italiani che sceglieranno questa modalità di soggiorno. Capodanno invece, rappresenta l’occasione di viaggio più serrata e intensa; la durata della vacanza si raccorcia, ma si potenzia l’attività di spesa: a partire saranno 10,2 milioni di italiani. Tra questi, 4,6 milioni punteranno solo sui giorni della festa di apertura del 2026.
Attenzione alle grandi partenze: secondo quanto rilevato dall’indagine di Federalberghi, il bollino rosso è previsto tra il 22 ed il 23 dicembre in vista del Natale. Per il Capodanno invece, le giornate di grande picco saranno il 29 e 30 di dicembre.
“Complessivamente i dati della nostra indagine raccontano la capacità di resistenza ed adattamento dei nostri connazionali – ha dichiarato il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca – Il contesto economico non è certo dei migliori oggi. Non dimentichiamo che sono proprio le scarse risorse economiche a costringere a casa molti potenziali viaggiatori. Tuttavia, resta l’istanza di onorare le tradizioni, di godersi i propri cari in un momento di serenità e relax magari evitando grandi spostamenti, di visitare località non troppo distanti dalla propria base, curiosando tra i mercatini natalizi o visitando città d’arte. Il Belpaese, abbiamo visto, resta la destinazione privilegiata, in sostanza il turismo domestico è il volto di questo Natale 2025”.
“Il calendario di quest’anno ha anche dato un forte incentivo al progetto di vacanza – ha aggiunto Bocca – Va considerato infatti, che la festività del 25 dicembre cade di giovedì, quella di Capodanno di mercoledì e quella dell’Epifania, di martedì”
“I risultati emersi – ha concluso Bocca – mostrano che assisteremo ad un sorpasso rispetto al 2024, il che rappresenta un segnale positivo. Noi leggiamo i dati sempre tenendo ben presente la prospettiva. L’apertura del nuovo anno ci proietterà velocemente verso la grande sfida delle Olimpiadi Milano Cortina 2026. E noi vogliamo che a vincere, oltre i campioni in campo, siano anche i nostri imprenditori dell’ospitalità e tutto il turismo italiano”.
[post_title] => Federalberghi: 19,3 milioni gli italiani in viaggio per le festività natalizie
[post_date] => 2025-12-17T10:51:34+00:00
[category] => Array
(
[0] => enti_istituzioni_e_territorio
)
[category_name] => Array
(
[0] => Enti, istituzioni e territorio
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1765968694000
)
)
[1] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 503765
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => "Va nella direzione giusta la decisione di ridurre a due case affittate quelle oltre le quali l’attività si presume svolta in maniera imprenditoriale". Questo il commento a caldo della Federalberghi, in relazione all’ipotesi di modifica della norma contenuta in manovra in tema di locazioni brevi.
"Stesso mercato, stesse regole - prosegue la nota della Federalberghi - Questo è il mantra che non ci stancheremo mai di ripetere: nel mercato c’è posto per tutti coloro che vogliono competere lealmente. Convince meno il passo indietro sull’aliquota applicabile sulla prima casa.
Ad avvivo della federazione sarebbe giusto che chi affitta case facendo pagare centinaia di euro per notte paghi almeno il 23%, l’aliquota applicata a chi prende una pensione minima da 616 euro al mese.
Per non parlare del fatto - conclude la federazione degli albergatori - che la cedolare secca è un regime opzionale: se un contribuente ritiene che il 26% sia una misura eccessiva, ha facoltà di esercitare l’opzione inversa e pagare le tasse come i comuni mortali".
[post_title] => Federalberghi, la legislazione sugli affitti bravi va nella direzione giusta
[post_date] => 2025-12-12T12:32:43+00:00
[category] => Array
(
[0] => enti_istituzioni_e_territorio
)
[category_name] => Array
(
[0] => Enti, istituzioni e territorio
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1765542763000
)
)
[2] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 503662
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Unexpected Italy presenta “Genova al femminile”, un itinerario dedicato a dieci donne genovesi che grazie a talento, creatività e visione tengono viva l’anima più autentica della città.
Il progetto, firmato dalla startup travel tech fondata da Elisabetta Faggiana e Savio Losito, invita viaggiatori e cittadini a scoprire Genova attraverso i mestieri e le storie di chi, ogni giorno, la abita con passione.
Il viaggio proposto restituisce alla città il suo volto più vero. In un’epoca in cui il turismo rischia di omologare e svuotare i luoghi della loro identità, la scelta di questi luoghi e il progetto sul Manifesto dell’Ospitalità Etica nasce come un invito a scoprire l’Italia, e in questo caso Genova, con occhi nuovi, attraverso chi la vive e la trasforma ogni giorno. Il Manifesto, oggi firmato da quasi 500 host in tutta Italia, unisce ristoratori, albergatori, artigiani e produttori che scelgono l’etica alla scorciatoia, la qualità al compromesso, la responsabilità alle mode passeggere.
«Sottoscrivere il Manifesto dell’Ospitalità Etica - spiega Elisabetta Faggiana - è il primo passo per abbracciare un impegno condiviso e autentico. Alle parole devono seguire azioni concrete e responsabili, supportate da verifiche e raccomandazioni locali, per assicurare che ogni realtà mantenga un approccio etico e di valore. Chi accoglie con professionalità ed etica c’è, e va valorizzato».
Il viaggio inizia tra i vicoli di via Prè, una delle strade più complesse della città, dove Giorgia Losi all’età di 27 anni ha voluto scommettere lasciando un lavoro sicuro a Milano per tornare nella sua amata Genova. Senza esperienza nel settore, ma con dedizione e determinazione, trasforma un locale abbandonato in un’icona della cucina genovese: la Trattoria dell’Acciughetta.
Poco distante, in piazza delle Vigne, Laura Sailis apre le porte dell’Hotel Palazzo Grillo e del Residence Le Nuvole, trasformando l’ospitalità in un racconto. Come presidente di Federalberghi Genova, Laura promuove la città come destinazione d’eccellenza, valorizzando il centro storico e costruendo relazioni autentiche.
Martina Francesconi propone il suo Gelatina in via Garibaldi 20, dove il gelato diventa arte, cultura e memoria del territorio. Il laboratorio unisce gelateria artigianale, caffetteria e libreria gastronomica, con attenzione alla sostenibilità e all’inserimento di giovani diversamente abili.
Protagonista dell’atelier La Strega del Castello è Caterina Roncati. Alchimista contemporanea, Caterina crea profumi “fatti a naso” che evocano emozioni e ricordi, trasformando ogni fragranza in un racconto sensoriale. La Strega del Castello nasce dalla storica Farmacia del Castello, il cuore di una storia tutta al femminile guidata dalle tre sorelle Giovanna, Emanuela e Caterina, che hanno trasformato l’eredità paterna in un microcosmo di creatività e ricerca sensoriale.
Unexpected Italy ha selezionato due ceramiste contemporanee. Emanuela Biraghi, nel suo Studio Bira, trasforma la ceramica in poesia e spiritualità. All’interno dello studio, i visitatori possono ammirare opere originali, commissionare pezzi su misura e accedere gratuitamente alla suggestiva galleria sotterranea. Architetta e ceramista, Martina Geroni riscopre la manualità dopo esperienze in Italia e in Messico, trovando nella materia naturale il suo centro creativo.
Anche la cultura a Genova è donna, con molte figure femminili al timone dei musei, dai Musei del Mare al Museo di Arte Orientale, fino a Via del Campo 29. Tra queste, Raffaella Besta che dal 2019 ricopre l’incarico di Responsabile del Polo Musei di Arte Antica, coordinando le strutture dei Musei di Strada Nuova, tre straordinari palazzi dei Rolli che custodiscono capolavori di Veronese, Van Dyck, Caravaggio, Rubens e Canova, fino al prezioso Violino di Paganini.
A pochi passi dai Musei di Strada Nuova, in via dei Macelli 60, il ristorante I Canovacci racconta un legame profondo tra famiglia, territorio e autenticità. Le sorelle Federica e Alessandra, con il supporto della sorella più grande Paola, hanno scelto di ribaltare i ruoli tradizionali: l’uomo ai fornelli, le donne ad accogliere.
Il nome I Canovacci nasce dal negozio di tessuti che un tempo occupava lo stesso locale, gestito da un’altra donna che oggi sta lasciando la sua impronta tra le case dei genovesi: Luisa Mongiardino. Con il suo progetto Le Tele, Luisa dà nuova vita alla tradizione tessile genovese, realizzando tovaglie, tende e poltrone che intrecciano memoria, artigianato e sostenibilità.
Infine in via di Scurreria si trova il laboratorio di Elisabetta Comotto che porta avanti con eleganza la storica tradizione orafa genovese di Carlo Sforza. Le sue creazioni uniscono linee essenziali, materiali selezionati e lavorazioni antiche, trasformandosi in gioielli che dialogano tra storia e contemporaneità.
Unexpected Italy è stato recentemente premiato anche alle Nazioni Unite per il suo approccio etico e innovativo al turismo. L’app è attiva in 13 territori italiani, tra cui Venezia, Roma, Torino, Padova, Vicenza e la Valle d’Itria.
«Il nostro obiettivo è quello di offrire una selezione di realtà indipendenti o a conduzione familiare, attente alla sostenibilità – aggiunge Elisabetta Faggiana - con servizi di alto livello e un forte legame con il territorio. Siamo una piattaforma che offre visibilità e rivolta agli ospiti che cercano attività alternative. La nostra è una rete di realtà visionarie che fanno ospitalità in modo autentico. Diamo spazio anche agli eventi sul territorio. Ci avvaliamo di comunità locali e coinvolgiamo esperti che ci aiutano ad essere presenti sulle diverse zone e a dare consigli».
Maria Carniglia
[post_title] => Unexpected Italy, con “Genova al femminile” nuovi itinerari alla scoperta di locali storici, gusti e profumi della tradizione
[post_date] => 2025-12-12T10:50:42+00:00
[category] => Array
(
[0] => incoming
)
[category_name] => Array
(
[0] => Incoming
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1765536642000
)
)
[3] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 503431
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Mancano pochi giorni alla scadenza del termine per pagare il saldo Imu per l'anno 2025, in calendario per martedì 16 dicembre. Secondo le stime del Centro studi di Federalberghi, gli alberghi italiani pagheranno allo Stato e ai comuni circa 418,4 milioni di euro, che si andranno ad aggiungere all’acconto pagato a giugno, per un totale annuo di circa 837 milioni di euro.
Inoltre, elaborando i dati forniti dall’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle entrate, emerge che le 67.465 unità immobiliari appartenenti al gruppo catastale “D/2” (alberghi e pensioni), pur rappresentando solo lo 0,10% dei 68 milioni di immobili censiti in catasto che producono reddito, hanno una rendita catastale superiore a 1,2 miliardi di euro, pari al 3,12% del totale.
Conto salato
“Un conto salato - afferma il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca - reso ancor più indigesto dagli aumenti dell’imposta di soggiorno sanciti recentemente dal disegno di legge di bilancio e dal decreto economia nonché dal fatto che l’imposta si paga anche per i periodi in cui le strutture ricettive sono chiuse o comunque vuote o utilizzate in minima parte”.
“A partire dal periodo d’imposta 2022, ricorda Bocca, l’Imu è integralmente deducibile dal reddito d’impresa. Si tratta di una misura apprezzabile, ma si può e si deve fare di più. Chiediamo allo Stato e ai comuni di tener conto delle oscillazioni stagionali dell’attività, fissando esclusioni o riduzioni dell’imposta per i periodi dell’anno in cui la struttura non produce reddito.
Chiediamo inoltre di assicurare parità di trattamento tra tutti i soggetti che operano sullo stesso mercato, applicando i medesimi parametri, sia per l’Imu sia per la Tari, a tutti gli immobili destinati all’accoglienza dei turisti, a prescindere dalla classificazione catastale.”
[post_title] => Imu alberghi: in un anno 837 milioni di euro. Bocca: «Troppo»
[post_date] => 2025-12-09T11:35:14+00:00
[category] => Array
(
[0] => enti_istituzioni_e_territorio
)
[category_name] => Array
(
[0] => Enti, istituzioni e territorio
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1765280114000
)
)
[4] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 503332
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Un profondo legame con gli Stati Uniti, sviluppatosi organizzando viaggi su misura nel corso degli anni: in occasione dei 30 anni di attività Frederic Naar, ceo dell'omonimo operatore, dedica un particolare riconoscimento a una destinazione da sempre sinonimo di «libertà, sicurezza e varietà» che è parte della storia del t.o.
«E' bello viaggiare in un Paese da scoprire non solo nei suoi aspetti naturalistici, ma anche e soprattutto in quelli umani e di relazione, entrando in contatto con le comunità locali» spiega Naar, prontamente ripreso da Josy Ando, Italy brand director di Brand Usa: «Per sostenere la promozione degli Stati Uniti abbiamo lanciato una campagna globale, "America The Beautiful", supportata da una piattaforma digitale rinnovata grazie anche all'utilizzo dell'IA».
Numeri con il più
E malgrado il delicato momento che stanno vivendo gli Stati Uniti, Ando non ha dubbi: «La parte più bella dell'America sono gli americani, liberi di scegliere e vivere come ritengono più giusto«. Il "sogno americano" non è sopito: «Gli arrivi dall'Italia da gennaio a settembre 2025 hanno sfiorato le 900.000 unità (su un totale europeo di oltre 10 milioni di arrivi), in crescita del 6% sul corrispondente periodo del 2024, il miglior andamento registrato nei primi dieci mercati di riferimento europei - aggiunge Ando -. Lo share conquistato in Europa è pari al 9% del totale».
Il risultato, secondo Ando, è stato favorito dalle ottime connessioni internazionali e dalla crescita di settori emergenti come quello legato ai city break nelle città o alla possibilità di abbinare agevolmente più metropoli in un unico tour.«Naar è per noi un partner molto speciale - chiude la manager -. Il turismo è un ponte fra mondi diversi e questo t.o. ha saputo costruire una relazione duratura e di qualità fra Italia e States».
[post_title] => Brand Usa, Josy Ando: «Il sogno americano vive ancora»
[post_date] => 2025-12-05T14:04:41+00:00
[category] => Array
(
[0] => estero
)
[category_name] => Array
(
[0] => Estero
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1764943481000
)
)
[5] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 503260
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Partiamo dalla fine: Luca Battifora, managing director di Naar Bespoke Travel, al termine della mattinata di incontri organizzata per festeggiare i 30 anni di attività del t.o., ringrazia il ceo e founder Frederic Naar per aver negli anni dimostrato di essere «una brava persona». Un ringraziamento diverso, fuori dal coro, che dà lo spunto per analizzare l’attività imprenditoriale dell’operatore da una diversa angolazione.
Prende così forma l’analisi di 30 anni di cambiamenti epocali che hanno interessato il turismo e non solo, resi più stringenti dalla velocità e dall’irreversibilità dei processi che hanno coinvolto i diversi ambiti del viaggio. Tren’anni carichi di promesse e di scommesse per «rimettersi in viaggio nei prossimi 30».
Generazioni a confronto
Frederic Naar voleva fare l’astrofisico. «Non sei tagliato per un ruolo da imprenditore, sei troppo buono» aveva sentenziato il padre, in un’epoca in cui fare turismo era sinonimo di competizione e aggressività. La storia ha deciso diversamente e nel 1995 comincia un’avventura imprenditoriale che ha saputo superare tante criticità. «Da allora, il mercato ha mantenuto i medesimi attori della filiera, che si sono però trasformati. Tutto è cambiato – commenta il manager – ma in verità nulla è cambiato».
Internet e IA sono strumenti nuovi che consentono di interpretare i bisogni di sempre legati al viaggio. Per questo, Naar profetizza un futuro in cui «Cambierà tutto e nulla. L’impulso dell’IA avrà un impatto notevolmente maggiore rispetto a quello di internet. Ma il contatto umano resterà determinante. L’intelligenza artificiale permetterà di offrire un servizio sempre migliore, il potenziamento della tecnologia aiuterà a migliorare tante attività, ma il valore del capitale umano, della formazione, della squadra fatta di persone resterà intatto».
In questo quadro, la filosofia rigorosamente tailor made seguita da Naar è già di per sé una scelta di campo: «Sono in molti a organizzare anche viaggi su misura. Noi facciamo solo questo. Il core business è unico e rappresenta il nostro punto di forza».
Intanto, Caroline Naar, quarta generazione famigliare a mettere un piede nel turismo, sta studiando con attenzione le dinamiche relative ai mercati stranieri presidiati dal t.o. «Un esperimento unico in Italia, che ci ha portato ad aprire sedi in Francia, Benelux e più di recente in Germania e Svizzera. Tutti mercati dal potenziale elevato, all’interno dei quali i tempi sono maturi per proporre un prodotto su misura, che esca dalle logiche dei grandi colossi del tour operating».
Perché, se nel 2026 il fatturato previsto intorno ai 100 milioni verrà prodotto al 20% dalla componente internazionale, l’obiettivo è quello di portarsi al 50% entro i cinque anni successivi.
E, come precisa lo stesso Frederic Naar, la possibilità di arrivare a «decuplicare i numeri proprio grazie ai mercati esteri» è più di una semplice chimera.
[post_title] => Naar festeggia 30 anni: storia di una filosofia "controcorrente"
[post_date] => 2025-12-05T12:30:12+00:00
[category] => Array
(
[0] => tour_operator
)
[category_name] => Array
(
[0] => Tour Operator
)
[post_tag] => Array
(
[0] => in-evidenza
)
[post_tag_name] => Array
(
[0] => In evidenza
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1764937812000
)
)
[6] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 503214
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Seconda edizione di “Rimini Incoming - Progettare il futuro”, evento nato per condividere con gli albergatori le informazioni sulle campagne e le strategie di promozione in programma per il 2026.
Sviluppato grazie alla collaborazione tra Federalberghi Rimini, Promozione Alberghiera e VisitRimini, l’appuntamento ha visto la presenza in platea di oltre 200 albergatori riminesi che hanno ascoltato le strategie che gli enti legati alla promozione del territorio hanno messo e metteranno in campo per aumentare i flussi e la qualità di turismo e presenze sulla destinazione Rimini.
Molto seguite inoltre anche le letture delle tendenze del mercato e lo studio delle prossime traiettorie di sviluppo della destinazione. Ottimi a questo proposito già i primi dati sul Capodanno, per il quale le prenotazioni hanno una tendenza positiva rispetto allo scorso anno. E in aumento sono anche i numeri dell’Epifania 2026, sempre anno su anno.
Sono stati la stessa dmc VisitRimini, seguita da VisitRomagna e da Apt Servizi a svelare le attività che sono state pensate per aiutare l’imprenditoria dell’ospitalità a crescere ancora e meglio per trainare l’economia della città. Con un pensiero fisso: quello che l’unione tra pubblico e privato possa fare da volano per una crescita ulteriore già a partire dal 2026. Auspicio condiviso anche dal sindaco Jamil Saadegholvade dalla presidente di Federalberghi Rimini, Patrizia Rinaldis, che nei saluti introduttivi ai lavori hanno sottolineato proprio come anche nel turismo ‘l’unione fa la forza’.
Verso il futuro
Chiara Astolfi di VisitRomagna ha delineato i futuri eventi strategici messi in campo per la valorizzazione del territorio sul mercato italiano. Coralie Delaubert, destination manager di VisitRimini, ha svelato tutte le attività e azioni di marketing messe già in campo oltre che quelle ampiamente pianificate per il futuro.
Ad Antonio Carasso, presidente di Promozione Alberghiera invece il compito di svelare i dati previsionali dell’occupazione alberghiera di Rimini e le tendenze per il futuro. Molto interessanti quindi le informazioni condivise da Leonardo Corbucci, amministratore delegato AIRiminum, in merito ai collegamenti aerei per la destinazione Rimini per l’anno 2026.
A raccontare infine le strategie turistiche regionali e a chiudere i lavori della giornata è stata Roberta Frisoni, assessore regionale al turismo di Regione Emilia Romagna.
«Oggi è fondamentale - hanno sottolineato Patrizia Rinaldis e Antonio Carasso - saper leggere e interpretare gli sviluppi del mercato turistico per cogliere maggiori opportunità di crescita imprenditoriale. La programmazione dei voli e dei treni è cruciale per portare ospiti in città, conoscere e promuovere eventi locali è essenziale per attrarre visitatori. Inoltre, avere accesso a dati e informazioni sull'andamento della pressione turistica ci permette di pianificare strategie più efficaci. L'associazione Albergatori e Promozione Alberghiera, organizzando incontri di questo tipo, mettono a disposizione di tutti gli operatori tutto ciò che il territorio può offrire, consentendo di organizzare e ottimizzare la propria comunicazione. Solo così possiamo garantire un flusso costante di presenze e sostenere il lavoro degli alberghi e delle attività locali”.
“Nel 2025 - ha aggiunto Coralie Delaubert - abbiamo raccontato Rimini con un linguaggio nuovo, capace di valorizzare la sua evoluzione e il suo posizionamento contemporaneo. Abbiamo portato la destinazione su canali e impianti mai utilizzati prima, raggiungendo milioni di persone in Italia e in Europa e contribuendo a costruire una percezione più attrattiva, riconoscibile e internazionale. È una Rimini che cresce quando cresce il sistema: la forza è nella collaborazione e nel riconoscere in VisitRimini il coordinatore e il facilitatore capace di unire filiera, istituzioni e operatori a un’unica visione condivisa. Nel 2026 continueremo su questa strada, rafforzando il lavoro sui mercati collegati all’aeroporto, ampliando i contenuti di una Rimini che si racconta tutto l’anno e potenziando il Rimini Pass e gli eventi. Sarà un anno in cui la narrazione della destinazione dovrà continuare a valorizzare l’intero territorio».
“Con il 2025 – ha spiegato Leonardo Corbucci - i chiude un anno di svolta per l’aeroporto di Rimini, segnato dal record nella gestione di AIRiminum e dal superamento dei livelli pre-Covid, con una crescita superiore al 30% rispetto al 2024. Sarà tuttavia il 2026 l’anno del grande salto del nostro progetto industriale, grazie all’avvio di un piano pluriennale che prevede un ulteriore incremento dei passeggeri. Questo impulso sarà supportato dall’introduzione di nuovi voli e compagnie aeree, grazie anche al meccanismo di promozione sviluppato in collaborazione con i comuni della Riviera, con Rimini come capofila, e alle nuove strategie messe in campo dalla Regione sul sistema aeroportuale, che potrebbero rappresentare un vero e proprio game changer per lo sviluppo del nostro scalo. Il 2026 sarà anche l’anno in cui presenteremo ad Enac un ambizioso master plan al 2035, con l’obiettivo finale di raggiungere 3 milioni di passeggeri e di attivare un programma di investimenti pari a 140 milioni di euro; a maggio infine Rimini ospiterà Routes Europe, il più importante evento di promozione di destinazioni nell’industria dell’aviation: un’occasione senza precedenti per mostrare le nostre eccellenze ai principali decision makers di oltre 100 compagnie internazionali e 300 aeroporti europei».
[post_title] => "Rimini Incoming - Progettare il futuro": verso il 2026 insieme agli albergatori
[post_date] => 2025-12-05T11:00:29+00:00
[category] => Array
(
[0] => alberghi
)
[category_name] => Array
(
[0] => Alberghi
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1764932429000
)
)
[7] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 503124
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Un occhio ai numeri, in progressiva ascesa, ed uno alle tante attrattive di un’isola che non conosce pause né stagioni.
Guardando al futuro, la Sicilia ha chiuso il 2024 di forte crescita,: 22,4 milioni di presenze e 7 milioni di arrivi, confermandosi tra le mete più amate d’Europa dopo Londra e davanti a destinazioni come Parigi e Roma.
Anche il 2025 mantiene il passo, con un +11,9% di presenze e un aumento della permanenza media a 3,6 giorni. Numeri che riflettono una destinazione capace di attrarre e trattenere grazie al clima mite, alla ricchezza culturale e a collegamenti sempre più efficienti. Nel 2024 gli aeroporti di Palermo e Catania hanno movimentato 22,7 milioni di passeggeri, con un incremento significativo dei flussi europei, mentre Lampedusa e Trapani completano un sistema aeroportuale ormai pienamente integrato.
Il patrimonio dell’isola rappresenta il cuore di questa crescita: 1.636 km di coste, sette siti Unesco, 87 aree protette e oltre 200 luoghi culturali, sostenuti da una ricettività di alto livello, con una presenza di hotel 5 stelle superiore alla media nazionale. Per valorizzare questo potenziale, la Regione ha destinato 135 milioni del FSC 2021–2027 alla riqualificazione delle strutture e allo sviluppo di un turismo sostenibile e innovativo. Strumento centrale è la piattaforma Iodah, che integra dati su arrivi, prezzi, reputazione online, eventi e mobilità, consentendo di anticipare tendenze e orientare investimenti.
Il Piano turismo 2026 punta a ridurre la stagionalità, già migliorata nel 2025, grazie a campagne mirate, eventi culturali e sportivi e alla crescita del turismo esperienziale. Tra le iniziative principali spiccano gli “Stati generali del cinema 2026”, dedicati alle produzioni girate nell’isola. Parallelamente, verrà riorganizzata l’offerta ricettiva, supportata da incentivi e monitorata tramite Iodah per migliorarne qualità e competitività.
Cinque le grandi aree che nel 2026 racconteranno un’isola moderna e vivibile tutto l’anno. La Sicilia Centrale con i suoi borghi, riti e paesaggi con cammini come quello di San Giacomo o la Transumanza degli Asini, affiancati da esperienze creative di artigianato e cucina comunitaria.
La Valle dei Templi, fulcro del progetto SiMed, che ha registrato nel 2024 una crescita del 40% rispetto al 2019, e i borghi dei Sicani, custodi della Dieta Mediterranea, sinonimo di qualità della vita e longevità. Le isole minori, riunite nel network “Islands of Sicily”, volte a consolidare un’offerta integrata di 14 Comuni e oltre 80 operatori che spazia dal trekking al diving.
E ancora le Madonie meta di un turismo “ quattro stagioni”: l’autunno dei cammini e delle sagre, l’inverno degli sport e dei borghi festosi, la primavera delle fioriture e dei musei, l’estate dell’avventura outdoor, con la Targa Florio come simbolo identitario. Infine, la Sicilia Occidentale con Gibellina, Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea 2026, e un’offerta che unisce musei, arte open-air, cantine, saline e i grandi parchi archeologici di Segesta, Selinunte e Cave di Cusa.
Federica De Luca
[post_title] => Il Piano del turismo 2026 della Sicilia individua 5 grandi aree
[post_date] => 2025-12-04T10:32:26+00:00
[category] => Array
(
[0] => enti_istituzioni_e_territorio
)
[category_name] => Array
(
[0] => Enti, istituzioni e territorio
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1764844346000
)
)
[8] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 503094
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Rotte cancellate all'aeroporto di Salerno: easyJet abbandonerà le rotte estive per Ginevra e Berlino, inizialmente previste da giugno ad agosto, mentre Ryanair non ha rilanciato il volo per Torino. Secondo quanto riportato da Salernotoday, non sarebbero più prenotabili nemmeno i voli British Airways per London Gatwick.
La preoccupazione
«Siamo preoccupati per il calo di rotte, voli e passeggeri dell'Aeroporto di Salerno. Siamo ancor più preoccupati che i nostri appelli per supportare lo scalo con un piano di marketing che sostenesse il traffico aereo ed evitasse conseguenze, già previste ed annunciate, siano caduti e continuino a cadere nel vuoto - ha commentato il presidente di Federalberghi Salerno, Antonio Ilardi -.
Le tante carenze infrastrutturali, quali la capacità dell'aerostazione e la qualità dei collegamenti, al cui superamento si sta lavorando, non giustificano il fenomeno di contrazione che è in atto da mesi. Lo scalo, come da noi richiesto già tre anni fa, avrebbe dovuto essere supportato con un piano di marketing in tutti i Paesi e le località da cui erano previste rotte verso Salerno. Oggi va urgentemente programmata questa azione per gli anni a venire se non vogliamo assistere ad ulteriori depotenziamenti dell'infrastruttura. E' illogico pensare di sostenere il turismo in provincia di Salerno con finanziamenti a pioggia o studi astratti.
Ogni risorsa va investita nella promozione dello scalo aeroportuale che resta il più decisivo vettore di sviluppo a disposizione del territorio. Ci auguriamo che gli enti pubblici, gli enti economici e lo stesso gestore possano accogliere il nostro ennesimo appello e la nostra costante costruttiva disponibilità».
[post_title] => Calo di rotte all'Aeroporto di Salerno: Federalberghi lancia l'allarme
[post_date] => 2025-12-04T08:55:30+00:00
[category] => Array
(
[0] => enti_istituzioni_e_territorio
)
[category_name] => Array
(
[0] => Enti, istituzioni e territorio
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1764838530000
)
)
)
{
"size": 9,
"query": {
"filtered": {
"query": {
"fuzzy_like_this": {
"like_text" : "nucara federalberghi sul recovery plan cultura non e sinonimo di turismo"
}
},
"filter": {
"range": {
"post_date": {
"gte": "now-2y",
"lte": "now",
"time_zone": "+1:00"
}
}
}
}
}, "sort": { "post_date": { "order": "desc" } }
}{"took":112,"timed_out":false,"_shards":{"total":5,"successful":5,"failed":0},"hits":{"total":238,"max_score":null,"hits":[{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"504113","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"[caption id=\"attachment_424940\" align=\"alignleft\" width=\"300\"] Il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca[/caption]\r\n\r\nAi nastri di partenza gli italiani che dedicheranno una vacanza a queste festività 2025: a mettersi in viaggio saranno complessivamente 19,3 milioni di persone; per il 91% sarà l’Italia la meta preferita mentre il restante 9% opterà per l’estero. Nel complesso, cresce il numero di coloro che sceglieranno soggiorni più lunghi, cioè in grado di comprendere due se non tutte e tre le ricorrenze del calendario festivo.\r\n\r\nQuesto, di impatto, il quadro del movimento turistico degli italiani per le festività di fine d’anno secondo l’indagine realizzata da Tecnè per la Federalberghi.\r\n\r\nAnalizzando i comportamenti dei viaggiatori in riferimento alle specifiche festività, il Natale conserva la “maglia rosa” come evento di maggiore partecipazione: complessivamente, saranno 12 milioni gli italiani in movimento in questa occasione, includendo in questa cifra sia chi partirà esclusivamente per questa ricorrenza, sia chi prolungherà il soggiorno fino a Capodanno ed anche all’Epifania. All’interno di questa quota, 7,9 milioni di persone decideranno di concentrare la propria vacanza tra Natale e Santo Stefano, rientrando nelle proprie case prima dell’inizio del nuovo anno.\r\n\r\nL’indagine analizza, inoltre, l’aspetto rilevante delle vacanze lunghe, ovvero che comprendano almeno due festività tra Natale, Capodanno ed Epifania: saranno 5,9 milioni gli italiani che sceglieranno questa modalità di soggiorno. Capodanno invece, rappresenta l’occasione di viaggio più serrata e intensa; la durata della vacanza si raccorcia, ma si potenzia l’attività di spesa: a partire saranno 10,2 milioni di italiani. Tra questi, 4,6 milioni punteranno solo sui giorni della festa di apertura del 2026.\r\n\r\nAttenzione alle grandi partenze: secondo quanto rilevato dall’indagine di Federalberghi, il bollino rosso è previsto tra il 22 ed il 23 dicembre in vista del Natale. Per il Capodanno invece, le giornate di grande picco saranno il 29 e 30 di dicembre.\r\n\r\n“Complessivamente i dati della nostra indagine raccontano la capacità di resistenza ed adattamento dei nostri connazionali – ha dichiarato il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca – Il contesto economico non è certo dei migliori oggi. Non dimentichiamo che sono proprio le scarse risorse economiche a costringere a casa molti potenziali viaggiatori. Tuttavia, resta l’istanza di onorare le tradizioni, di godersi i propri cari in un momento di serenità e relax magari evitando grandi spostamenti, di visitare località non troppo distanti dalla propria base, curiosando tra i mercatini natalizi o visitando città d’arte. Il Belpaese, abbiamo visto, resta la destinazione privilegiata, in sostanza il turismo domestico è il volto di questo Natale 2025”.\r\n\r\n“Il calendario di quest’anno ha anche dato un forte incentivo al progetto di vacanza – ha aggiunto Bocca – Va considerato infatti, che la festività del 25 dicembre cade di giovedì, quella di Capodanno di mercoledì e quella dell’Epifania, di martedì”\r\n\r\n“I risultati emersi – ha concluso Bocca – mostrano che assisteremo ad un sorpasso rispetto al 2024, il che rappresenta un segnale positivo. Noi leggiamo i dati sempre tenendo ben presente la prospettiva. L’apertura del nuovo anno ci proietterà velocemente verso la grande sfida delle Olimpiadi Milano Cortina 2026. E noi vogliamo che a vincere, oltre i campioni in campo, siano anche i nostri imprenditori dell’ospitalità e tutto il turismo italiano”.","post_title":"Federalberghi: 19,3 milioni gli italiani in viaggio per le festività natalizie","post_date":"2025-12-17T10:51:34+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":[]},"sort":[1765968694000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"503765","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"\"Va nella direzione giusta la decisione di ridurre a due case affittate quelle oltre le quali l’attività si presume svolta in maniera imprenditoriale\". Questo il commento a caldo della Federalberghi, in relazione all’ipotesi di modifica della norma contenuta in manovra in tema di locazioni brevi.\r\n\r\n\"Stesso mercato, stesse regole - prosegue la nota della Federalberghi - Questo è il mantra che non ci stancheremo mai di ripetere: nel mercato c’è posto per tutti coloro che vogliono competere lealmente. Convince meno il passo indietro sull’aliquota applicabile sulla prima casa.\r\n\r\nAd avvivo della federazione sarebbe giusto che chi affitta case facendo pagare centinaia di euro per notte paghi almeno il 23%, l’aliquota applicata a chi prende una pensione minima da 616 euro al mese.\r\n\r\nPer non parlare del fatto - conclude la federazione degli albergatori - che la cedolare secca è un regime opzionale: se un contribuente ritiene che il 26% sia una misura eccessiva, ha facoltà di esercitare l’opzione inversa e pagare le tasse come i comuni mortali\".","post_title":"Federalberghi, la legislazione sugli affitti bravi va nella direzione giusta","post_date":"2025-12-12T12:32:43+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":[]},"sort":[1765542763000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"503662","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Unexpected Italy presenta “Genova al femminile”, un itinerario dedicato a dieci donne genovesi che grazie a talento, creatività e visione tengono viva l’anima più autentica della città.\r\nIl progetto, firmato dalla startup travel tech fondata da Elisabetta Faggiana e Savio Losito, invita viaggiatori e cittadini a scoprire Genova attraverso i mestieri e le storie di chi, ogni giorno, la abita con passione.\r\n\r\nIl viaggio proposto restituisce alla città il suo volto più vero. In un’epoca in cui il turismo rischia di omologare e svuotare i luoghi della loro identità, la scelta di questi luoghi e il progetto sul Manifesto dell’Ospitalità Etica nasce come un invito a scoprire l’Italia, e in questo caso Genova, con occhi nuovi, attraverso chi la vive e la trasforma ogni giorno. Il Manifesto, oggi firmato da quasi 500 host in tutta Italia, unisce ristoratori, albergatori, artigiani e produttori che scelgono l’etica alla scorciatoia, la qualità al compromesso, la responsabilità alle mode passeggere.\r\n«Sottoscrivere il Manifesto dell’Ospitalità Etica - spiega Elisabetta Faggiana - è il primo passo per abbracciare un impegno condiviso e autentico. Alle parole devono seguire azioni concrete e responsabili, supportate da verifiche e raccomandazioni locali, per assicurare che ogni realtà mantenga un approccio etico e di valore. Chi accoglie con professionalità ed etica c’è, e va valorizzato».\r\nIl viaggio inizia tra i vicoli di via Prè, una delle strade più complesse della città, dove Giorgia Losi all’età di 27 anni ha voluto scommettere lasciando un lavoro sicuro a Milano per tornare nella sua amata Genova. Senza esperienza nel settore, ma con dedizione e determinazione, trasforma un locale abbandonato in un’icona della cucina genovese: la Trattoria dell’Acciughetta.\r\nPoco distante, in piazza delle Vigne, Laura Sailis apre le porte dell’Hotel Palazzo Grillo e del Residence Le Nuvole, trasformando l’ospitalità in un racconto. Come presidente di Federalberghi Genova, Laura promuove la città come destinazione d’eccellenza, valorizzando il centro storico e costruendo relazioni autentiche.\r\nMartina Francesconi propone il suo Gelatina in via Garibaldi 20, dove il gelato diventa arte, cultura e memoria del territorio. Il laboratorio unisce gelateria artigianale, caffetteria e libreria gastronomica, con attenzione alla sostenibilità e all’inserimento di giovani diversamente abili.\r\nProtagonista dell’atelier La Strega del Castello è Caterina Roncati. Alchimista contemporanea, Caterina crea profumi “fatti a naso” che evocano emozioni e ricordi, trasformando ogni fragranza in un racconto sensoriale. La Strega del Castello nasce dalla storica Farmacia del Castello, il cuore di una storia tutta al femminile guidata dalle tre sorelle Giovanna, Emanuela e Caterina, che hanno trasformato l’eredità paterna in un microcosmo di creatività e ricerca sensoriale.\r\nUnexpected Italy ha selezionato due ceramiste contemporanee. Emanuela Biraghi, nel suo Studio Bira, trasforma la ceramica in poesia e spiritualità. All’interno dello studio, i visitatori possono ammirare opere originali, commissionare pezzi su misura e accedere gratuitamente alla suggestiva galleria sotterranea. Architetta e ceramista, Martina Geroni riscopre la manualità dopo esperienze in Italia e in Messico, trovando nella materia naturale il suo centro creativo.\r\n\r\nAnche la cultura a Genova è donna, con molte figure femminili al timone dei musei, dai Musei del Mare al Museo di Arte Orientale, fino a Via del Campo 29. Tra queste, Raffaella Besta che dal 2019 ricopre l’incarico di Responsabile del Polo Musei di Arte Antica, coordinando le strutture dei Musei di Strada Nuova, tre straordinari palazzi dei Rolli che custodiscono capolavori di Veronese, Van Dyck, Caravaggio, Rubens e Canova, fino al prezioso Violino di Paganini.\r\nA pochi passi dai Musei di Strada Nuova, in via dei Macelli 60, il ristorante I Canovacci racconta un legame profondo tra famiglia, territorio e autenticità. Le sorelle Federica e Alessandra, con il supporto della sorella più grande Paola, hanno scelto di ribaltare i ruoli tradizionali: l’uomo ai fornelli, le donne ad accogliere.\r\n\r\nIl nome I Canovacci nasce dal negozio di tessuti che un tempo occupava lo stesso locale, gestito da un’altra donna che oggi sta lasciando la sua impronta tra le case dei genovesi: Luisa Mongiardino. Con il suo progetto Le Tele, Luisa dà nuova vita alla tradizione tessile genovese, realizzando tovaglie, tende e poltrone che intrecciano memoria, artigianato e sostenibilità.\r\nInfine in via di Scurreria si trova il laboratorio di Elisabetta Comotto che porta avanti con eleganza la storica tradizione orafa genovese di Carlo Sforza. Le sue creazioni uniscono linee essenziali, materiali selezionati e lavorazioni antiche, trasformandosi in gioielli che dialogano tra storia e contemporaneità.\r\n\r\nUnexpected Italy è stato recentemente premiato anche alle Nazioni Unite per il suo approccio etico e innovativo al turismo. L’app è attiva in 13 territori italiani, tra cui Venezia, Roma, Torino, Padova, Vicenza e la Valle d’Itria.\r\n\r\n«Il nostro obiettivo è quello di offrire una selezione di realtà indipendenti o a conduzione familiare, attente alla sostenibilità – aggiunge Elisabetta Faggiana - con servizi di alto livello e un forte legame con il territorio. Siamo una piattaforma che offre visibilità e rivolta agli ospiti che cercano attività alternative. La nostra è una rete di realtà visionarie che fanno ospitalità in modo autentico. Diamo spazio anche agli eventi sul territorio. Ci avvaliamo di comunità locali e coinvolgiamo esperti che ci aiutano ad essere presenti sulle diverse zone e a dare consigli».\r\n\r\nMaria Carniglia\r\n\r\n ","post_title":"Unexpected Italy, con “Genova al femminile” nuovi itinerari alla scoperta di locali storici, gusti e profumi della tradizione","post_date":"2025-12-12T10:50:42+00:00","category":["incoming"],"category_name":["Incoming"],"post_tag":[]},"sort":[1765536642000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"503431","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Mancano pochi giorni alla scadenza del termine per pagare il saldo Imu per l'anno 2025, in calendario per martedì 16 dicembre. Secondo le stime del Centro studi di Federalberghi, gli alberghi italiani pagheranno allo Stato e ai comuni circa 418,4 milioni di euro, che si andranno ad aggiungere all’acconto pagato a giugno, per un totale annuo di circa 837 milioni di euro.\r\n\r\nInoltre, elaborando i dati forniti dall’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle entrate, emerge che le 67.465 unità immobiliari appartenenti al gruppo catastale “D/2” (alberghi e pensioni), pur rappresentando solo lo 0,10% dei 68 milioni di immobili censiti in catasto che producono reddito, hanno una rendita catastale superiore a 1,2 miliardi di euro, pari al 3,12% del totale.\r\nConto salato\r\n“Un conto salato - afferma il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca - reso ancor più indigesto dagli aumenti dell’imposta di soggiorno sanciti recentemente dal disegno di legge di bilancio e dal decreto economia nonché dal fatto che l’imposta si paga anche per i periodi in cui le strutture ricettive sono chiuse o comunque vuote o utilizzate in minima parte”.\r\n\r\n“A partire dal periodo d’imposta 2022, ricorda Bocca, l’Imu è integralmente deducibile dal reddito d’impresa. Si tratta di una misura apprezzabile, ma si può e si deve fare di più. Chiediamo allo Stato e ai comuni di tener conto delle oscillazioni stagionali dell’attività, fissando esclusioni o riduzioni dell’imposta per i periodi dell’anno in cui la struttura non produce reddito.\r\n\r\nChiediamo inoltre di assicurare parità di trattamento tra tutti i soggetti che operano sullo stesso mercato, applicando i medesimi parametri, sia per l’Imu sia per la Tari, a tutti gli immobili destinati all’accoglienza dei turisti, a prescindere dalla classificazione catastale.”","post_title":"Imu alberghi: in un anno 837 milioni di euro. Bocca: «Troppo»","post_date":"2025-12-09T11:35:14+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":[]},"sort":[1765280114000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"503332","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Un profondo legame con gli Stati Uniti, sviluppatosi organizzando viaggi su misura nel corso degli anni: in occasione dei 30 anni di attività Frederic Naar, ceo dell'omonimo operatore, dedica un particolare riconoscimento a una destinazione da sempre sinonimo di «libertà, sicurezza e varietà» che è parte della storia del t.o.\r\n\r\n«E' bello viaggiare in un Paese da scoprire non solo nei suoi aspetti naturalistici, ma anche e soprattutto in quelli umani e di relazione, entrando in contatto con le comunità locali» spiega Naar, prontamente ripreso da Josy Ando, Italy brand director di Brand Usa: «Per sostenere la promozione degli Stati Uniti abbiamo lanciato una campagna globale, \"America The Beautiful\", supportata da una piattaforma digitale rinnovata grazie anche all'utilizzo dell'IA».\r\nNumeri con il più\r\nE malgrado il delicato momento che stanno vivendo gli Stati Uniti, Ando non ha dubbi: «La parte più bella dell'America sono gli americani, liberi di scegliere e vivere come ritengono più giusto«. Il \"sogno americano\" non è sopito: «Gli arrivi dall'Italia da gennaio a settembre 2025 hanno sfiorato le 900.000 unità (su un totale europeo di oltre 10 milioni di arrivi), in crescita del 6% sul corrispondente periodo del 2024, il miglior andamento registrato nei primi dieci mercati di riferimento europei - aggiunge Ando -. Lo share conquistato in Europa è pari al 9% del totale».\r\n\r\nIl risultato, secondo Ando, è stato favorito dalle ottime connessioni internazionali e dalla crescita di settori emergenti come quello legato ai city break nelle città o alla possibilità di abbinare agevolmente più metropoli in un unico tour.«Naar è per noi un partner molto speciale - chiude la manager -. Il turismo è un ponte fra mondi diversi e questo t.o. ha saputo costruire una relazione duratura e di qualità fra Italia e States».","post_title":"Brand Usa, Josy Ando: «Il sogno americano vive ancora»","post_date":"2025-12-05T14:04:41+00:00","category":["estero"],"category_name":["Estero"],"post_tag":[]},"sort":[1764943481000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"503260","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Partiamo dalla fine: Luca Battifora, managing director di Naar Bespoke Travel, al termine della mattinata di incontri organizzata per festeggiare i 30 anni di attività del t.o., ringrazia il ceo e founder Frederic Naar per aver negli anni dimostrato di essere «una brava persona». Un ringraziamento diverso, fuori dal coro, che dà lo spunto per analizzare l’attività imprenditoriale dell’operatore da una diversa angolazione.\r\n\r\nPrende così forma l’analisi di 30 anni di cambiamenti epocali che hanno interessato il turismo e non solo, resi più stringenti dalla velocità e dall’irreversibilità dei processi che hanno coinvolto i diversi ambiti del viaggio. Tren’anni carichi di promesse e di scommesse per «rimettersi in viaggio nei prossimi 30».\r\nGenerazioni a confronto\r\nFrederic Naar voleva fare l’astrofisico. «Non sei tagliato per un ruolo da imprenditore, sei troppo buono» aveva sentenziato il padre, in un’epoca in cui fare turismo era sinonimo di competizione e aggressività. La storia ha deciso diversamente e nel 1995 comincia un’avventura imprenditoriale che ha saputo superare tante criticità. «Da allora, il mercato ha mantenuto i medesimi attori della filiera, che si sono però trasformati. Tutto è cambiato – commenta il manager – ma in verità nulla è cambiato».\r\n\r\nInternet e IA sono strumenti nuovi che consentono di interpretare i bisogni di sempre legati al viaggio. Per questo, Naar profetizza un futuro in cui «Cambierà tutto e nulla. L’impulso dell’IA avrà un impatto notevolmente maggiore rispetto a quello di internet. Ma il contatto umano resterà determinante. L’intelligenza artificiale permetterà di offrire un servizio sempre migliore, il potenziamento della tecnologia aiuterà a migliorare tante attività, ma il valore del capitale umano, della formazione, della squadra fatta di persone resterà intatto».\r\n\r\nIn questo quadro, la filosofia rigorosamente tailor made seguita da Naar è già di per sé una scelta di campo: «Sono in molti a organizzare anche viaggi su misura. Noi facciamo solo questo. Il core business è unico e rappresenta il nostro punto di forza».\r\n\r\nIntanto, Caroline Naar, quarta generazione famigliare a mettere un piede nel turismo, sta studiando con attenzione le dinamiche relative ai mercati stranieri presidiati dal t.o. «Un esperimento unico in Italia, che ci ha portato ad aprire sedi in Francia, Benelux e più di recente in Germania e Svizzera. Tutti mercati dal potenziale elevato, all’interno dei quali i tempi sono maturi per proporre un prodotto su misura, che esca dalle logiche dei grandi colossi del tour operating».\r\n\r\nPerché, se nel 2026 il fatturato previsto intorno ai 100 milioni verrà prodotto al 20% dalla componente internazionale, l’obiettivo è quello di portarsi al 50% entro i cinque anni successivi.\r\n\r\nE, come precisa lo stesso Frederic Naar, la possibilità di arrivare a «decuplicare i numeri proprio grazie ai mercati esteri» è più di una semplice chimera.","post_title":"Naar festeggia 30 anni: storia di una filosofia \"controcorrente\"","post_date":"2025-12-05T12:30:12+00:00","category":["tour_operator"],"category_name":["Tour Operator"],"post_tag":["in-evidenza"],"post_tag_name":["In evidenza"]},"sort":[1764937812000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"503214","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Seconda edizione di “Rimini Incoming - Progettare il futuro”, evento nato per condividere con gli albergatori le informazioni sulle campagne e le strategie di promozione in programma per il 2026.\r\n\r\nSviluppato grazie alla collaborazione tra Federalberghi Rimini, Promozione Alberghiera e VisitRimini, l’appuntamento ha visto la presenza in platea di oltre 200 albergatori riminesi che hanno ascoltato le strategie che gli enti legati alla promozione del territorio hanno messo e metteranno in campo per aumentare i flussi e la qualità di turismo e presenze sulla destinazione Rimini.\r\n\r\nMolto seguite inoltre anche le letture delle tendenze del mercato e lo studio delle prossime traiettorie di sviluppo della destinazione. Ottimi a questo proposito già i primi dati sul Capodanno, per il quale le prenotazioni hanno una tendenza positiva rispetto allo scorso anno. E in aumento sono anche i numeri dell’Epifania 2026, sempre anno su anno.\r\n\r\nSono stati la stessa dmc VisitRimini, seguita da VisitRomagna e da Apt Servizi a svelare le attività che sono state pensate per aiutare l’imprenditoria dell’ospitalità a crescere ancora e meglio per trainare l’economia della città. Con un pensiero fisso: quello che l’unione tra pubblico e privato possa fare da volano per una crescita ulteriore già a partire dal 2026. Auspicio condiviso anche dal sindaco Jamil Saadegholvade dalla presidente di Federalberghi Rimini, Patrizia Rinaldis, che nei saluti introduttivi ai lavori hanno sottolineato proprio come anche nel turismo ‘l’unione fa la forza’.\r\nVerso il futuro\r\nChiara Astolfi di VisitRomagna ha delineato i futuri eventi strategici messi in campo per la valorizzazione del territorio sul mercato italiano. Coralie Delaubert, destination manager di VisitRimini, ha svelato tutte le attività e azioni di marketing messe già in campo oltre che quelle ampiamente pianificate per il futuro.\r\n\r\nAd Antonio Carasso, presidente di Promozione Alberghiera invece il compito di svelare i dati previsionali dell’occupazione alberghiera di Rimini e le tendenze per il futuro. Molto interessanti quindi le informazioni condivise da Leonardo Corbucci, amministratore delegato AIRiminum, in merito ai collegamenti aerei per la destinazione Rimini per l’anno 2026.\r\n\r\nA raccontare infine le strategie turistiche regionali e a chiudere i lavori della giornata è stata Roberta Frisoni, assessore regionale al turismo di Regione Emilia Romagna.\r\n\r\n«Oggi è fondamentale - hanno sottolineato Patrizia Rinaldis e Antonio Carasso - saper leggere e interpretare gli sviluppi del mercato turistico per cogliere maggiori opportunità di crescita imprenditoriale. La programmazione dei voli e dei treni è cruciale per portare ospiti in città, conoscere e promuovere eventi locali è essenziale per attrarre visitatori. Inoltre, avere accesso a dati e informazioni sull'andamento della pressione turistica ci permette di pianificare strategie più efficaci. L'associazione Albergatori e Promozione Alberghiera, organizzando incontri di questo tipo, mettono a disposizione di tutti gli operatori tutto ciò che il territorio può offrire, consentendo di organizzare e ottimizzare la propria comunicazione. Solo così possiamo garantire un flusso costante di presenze e sostenere il lavoro degli alberghi e delle attività locali”.\r\n\r\n“Nel 2025 - ha aggiunto Coralie Delaubert - abbiamo raccontato Rimini con un linguaggio nuovo, capace di valorizzare la sua evoluzione e il suo posizionamento contemporaneo. Abbiamo portato la destinazione su canali e impianti mai utilizzati prima, raggiungendo milioni di persone in Italia e in Europa e contribuendo a costruire una percezione più attrattiva, riconoscibile e internazionale. È una Rimini che cresce quando cresce il sistema: la forza è nella collaborazione e nel riconoscere in VisitRimini il coordinatore e il facilitatore capace di unire filiera, istituzioni e operatori a un’unica visione condivisa. Nel 2026 continueremo su questa strada, rafforzando il lavoro sui mercati collegati all’aeroporto, ampliando i contenuti di una Rimini che si racconta tutto l’anno e potenziando il Rimini Pass e gli eventi. Sarà un anno in cui la narrazione della destinazione dovrà continuare a valorizzare l’intero territorio».\r\n\r\n“Con il 2025 – ha spiegato Leonardo Corbucci - i chiude un anno di svolta per l’aeroporto di Rimini, segnato dal record nella gestione di AIRiminum e dal superamento dei livelli pre-Covid, con una crescita superiore al 30% rispetto al 2024. Sarà tuttavia il 2026 l’anno del grande salto del nostro progetto industriale, grazie all’avvio di un piano pluriennale che prevede un ulteriore incremento dei passeggeri. Questo impulso sarà supportato dall’introduzione di nuovi voli e compagnie aeree, grazie anche al meccanismo di promozione sviluppato in collaborazione con i comuni della Riviera, con Rimini come capofila, e alle nuove strategie messe in campo dalla Regione sul sistema aeroportuale, che potrebbero rappresentare un vero e proprio game changer per lo sviluppo del nostro scalo. Il 2026 sarà anche l’anno in cui presenteremo ad Enac un ambizioso master plan al 2035, con l’obiettivo finale di raggiungere 3 milioni di passeggeri e di attivare un programma di investimenti pari a 140 milioni di euro; a maggio infine Rimini ospiterà Routes Europe, il più importante evento di promozione di destinazioni nell’industria dell’aviation: un’occasione senza precedenti per mostrare le nostre eccellenze ai principali decision makers di oltre 100 compagnie internazionali e 300 aeroporti europei».\r\n\r\n ","post_title":"\"Rimini Incoming - Progettare il futuro\": verso il 2026 insieme agli albergatori","post_date":"2025-12-05T11:00:29+00:00","category":["alberghi"],"category_name":["Alberghi"],"post_tag":[]},"sort":[1764932429000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"503124","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Un occhio ai numeri, in progressiva ascesa, ed uno alle tante attrattive di un’isola che non conosce pause né stagioni.\r\n\r\nGuardando al futuro, la Sicilia ha chiuso il 2024 di forte crescita,: 22,4 milioni di presenze e 7 milioni di arrivi, confermandosi tra le mete più amate d’Europa dopo Londra e davanti a destinazioni come Parigi e Roma.\r\n\r\nAnche il 2025 mantiene il passo, con un +11,9% di presenze e un aumento della permanenza media a 3,6 giorni. Numeri che riflettono una destinazione capace di attrarre e trattenere grazie al clima mite, alla ricchezza culturale e a collegamenti sempre più efficienti. Nel 2024 gli aeroporti di Palermo e Catania hanno movimentato 22,7 milioni di passeggeri, con un incremento significativo dei flussi europei, mentre Lampedusa e Trapani completano un sistema aeroportuale ormai pienamente integrato.\r\n\r\nIl patrimonio dell’isola rappresenta il cuore di questa crescita: 1.636 km di coste, sette siti Unesco, 87 aree protette e oltre 200 luoghi culturali, sostenuti da una ricettività di alto livello, con una presenza di hotel 5 stelle superiore alla media nazionale. Per valorizzare questo potenziale, la Regione ha destinato 135 milioni del FSC 2021–2027 alla riqualificazione delle strutture e allo sviluppo di un turismo sostenibile e innovativo. Strumento centrale è la piattaforma Iodah, che integra dati su arrivi, prezzi, reputazione online, eventi e mobilità, consentendo di anticipare tendenze e orientare investimenti.\r\n\r\nIl Piano turismo 2026 punta a ridurre la stagionalità, già migliorata nel 2025, grazie a campagne mirate, eventi culturali e sportivi e alla crescita del turismo esperienziale. Tra le iniziative principali spiccano gli “Stati generali del cinema 2026”, dedicati alle produzioni girate nell’isola. Parallelamente, verrà riorganizzata l’offerta ricettiva, supportata da incentivi e monitorata tramite Iodah per migliorarne qualità e competitività.\r\n\r\nCinque le grandi aree che nel 2026 racconteranno un’isola moderna e vivibile tutto l’anno. La Sicilia Centrale con i suoi borghi, riti e paesaggi con cammini come quello di San Giacomo o la Transumanza degli Asini, affiancati da esperienze creative di artigianato e cucina comunitaria.\r\n\r\nLa Valle dei Templi, fulcro del progetto SiMed, che ha registrato nel 2024 una crescita del 40% rispetto al 2019, e i borghi dei Sicani, custodi della Dieta Mediterranea, sinonimo di qualità della vita e longevità. Le isole minori, riunite nel network “Islands of Sicily”, volte a consolidare un’offerta integrata di 14 Comuni e oltre 80 operatori che spazia dal trekking al diving.\r\n\r\nE ancora le Madonie meta di un turismo “ quattro stagioni”: l’autunno dei cammini e delle sagre, l’inverno degli sport e dei borghi festosi, la primavera delle fioriture e dei musei, l’estate dell’avventura outdoor, con la Targa Florio come simbolo identitario. Infine, la Sicilia Occidentale con Gibellina, Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea 2026, e un’offerta che unisce musei, arte open-air, cantine, saline e i grandi parchi archeologici di Segesta, Selinunte e Cave di Cusa.\r\n\r\nFederica De Luca","post_title":"Il Piano del turismo 2026 della Sicilia individua 5 grandi aree","post_date":"2025-12-04T10:32:26+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":[]},"sort":[1764844346000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"503094","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Rotte cancellate all'aeroporto di Salerno: easyJet abbandonerà le rotte estive per Ginevra e Berlino, inizialmente previste da giugno ad agosto, mentre Ryanair non ha rilanciato il volo per Torino. Secondo quanto riportato da Salernotoday, non sarebbero più prenotabili nemmeno i voli British Airways per London Gatwick.\r\nLa preoccupazione\r\n«Siamo preoccupati per il calo di rotte, voli e passeggeri dell'Aeroporto di Salerno. Siamo ancor più preoccupati che i nostri appelli per supportare lo scalo con un piano di marketing che sostenesse il traffico aereo ed evitasse conseguenze, già previste ed annunciate, siano caduti e continuino a cadere nel vuoto - ha commentato il presidente di Federalberghi Salerno, Antonio Ilardi -.\r\n\r\nLe tante carenze infrastrutturali, quali la capacità dell'aerostazione e la qualità dei collegamenti, al cui superamento si sta lavorando, non giustificano il fenomeno di contrazione che è in atto da mesi. Lo scalo, come da noi richiesto già tre anni fa, avrebbe dovuto essere supportato con un piano di marketing in tutti i Paesi e le località da cui erano previste rotte verso Salerno. Oggi va urgentemente programmata questa azione per gli anni a venire se non vogliamo assistere ad ulteriori depotenziamenti dell'infrastruttura. E' illogico pensare di sostenere il turismo in provincia di Salerno con finanziamenti a pioggia o studi astratti.\r\n\r\nOgni risorsa va investita nella promozione dello scalo aeroportuale che resta il più decisivo vettore di sviluppo a disposizione del territorio. Ci auguriamo che gli enti pubblici, gli enti economici e lo stesso gestore possano accogliere il nostro ennesimo appello e la nostra costante costruttiva disponibilità».\r\n\r\n ","post_title":"Calo di rotte all'Aeroporto di Salerno: Federalberghi lancia l'allarme","post_date":"2025-12-04T08:55:30+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":[]},"sort":[1764838530000]}]}}