23 December 2025

L’Annunziata di Ferrara: un hotel a trazione sostenibile

Creare un hotel senza carta, azzerare le emissioni di anidride carbonica, eliminare la plastica, favorire la mobilità green,  diminuire il consumo di energia, ridurre al minimo necessario il consumo di acqua nelle camere di hotel, integrare la sostenibilità nell’architettura dell’hotel: sono alcuni degli obiettivi che si è dato in nome della sostenibilità lo storico hotel Annunziata di Ferrara, gestito nel centro storico di fronte al castello Estense dalla famiglia Govoni fin dalla sua nascita.

Innanzitutto c’è il progetto Up2you – Web Green, che segna una sorta di patto tra cliente e gestore: l’ospite rinuncia al rifacimento della stanza per una o più notti apponendo sulla porta il gancio “Non disturbare – Sto salvando il Pianeta” e ricevendo in premio la possibilità di piantare un albero. Il personale delle pulizie, infatti, notando il gancio lascerà un bigliettino con un codice: inserendolo sul sito di Up2You, obbligherà l’hotel a piantare un albero. E tutti i risultati ambientali ottenuti potranno essere consultati sul sito dell’albergo.

Un’altra iniziativa è poi legata alla volontà di abbandonare una volta per tutte le bottiglie di plastica usa e getta, incoraggiando i clienti ad adottare buone abitudini per ridurre gli sprechi e l’impronta ambientale. Per questo nella hall dell’hotel è stato posizionato un erogatore di acqua a completa e gratuita disposizione degli ospiti, che potranno quindi portarsi l’acqua in camera a loro piacimento evitando l’utilizzo di plastica che rilascia anidride carbonica nell’atmosfera. Parallelamente a questo, anche la carta è stata fortemente ridotta, sostituita da qr-code, e digitalizzando tutti i processi di booking.

Nella medesima direzione si muove pure il progetto Zerowaste, aderendo a una linea cortesia speciale ed eco-sostenibile, che garantisce nessuno spreco, smaltimento zero e riutilizzo del packaging primario, con una produzione 100% made in Italy. Per un hotel all’interno della Città delle biciclette per antonomasia non potevano quindi certo mancare iniziative finalizzate a favorire la mobilità green: oltre a una dotazione di biciclette e di footbike da noleggiare, l’hotel Annunziata è provvisto di una colonnina a disposizione gratuita sia degli ospiti sia dei cicloturisti per la manutenzione delle bici, stazione di gonfiaggio e due prese per la ricarica di ebike.

E ancora la sostituzione della maggior parte delle lampadine con sistemi led, l’utilizzo di fornitori locali per i lavori di ristrutturazione integrando così la sostenibilità anche nell’architettura dell’hotel, la volontà di diminuire gli sprechi alimentari facendo porzioni piccole dei vari prodotti sul buffet, il potenziamento della raccolta differenziata e l’utilizzo di un fornitore di biancheria per la camera con certificazione sistema di gestione ambientale: tante piccole, ma grandi, azioni per far capire che aiutare l’ambiente è realmente possibile e dimostrare a tutti come sostenibilità non debba limitarsi a essere solo una parola ma tradursi in fatti concreti e tangibili.

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Quasi il 60% degli intervistati individua l’Italia come il principale polo di attrazione e di sviluppo dei luxury hotel in Europa nei prossimi tre anni, mentre l’interesse verso altri mercati è marginale. La maggior parte di questi investimenti si focalizza sul riposizionamento di hotel già esistenti e sulla conversione di edifici storici. 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Seguono le località balneari e lacustri già associate al lusso – come la Costa Smeralda, la Costiera Amalfitana, Portofino o il lago di Como – che, pur caratterizzate da una stagionalità marcata, continuano ad esercitare un forte appeal turistico internazionale. Al quarto posto si collocano le località montane: nonostante una domanda più circoscritta, alcune destinazioni di rilievo nelle Alpi e nelle Dolomiti registrano una crescita. Le città secondarie risultano invece residuali tra le preferenze, sebbene alcuni operatori si stiano progressivamente orientando verso questi mercati alla ricerca di alternative alle destinazioni già sature.\r\n\r\nInfine, gli investitori considerano il segmento di lusso come il più attrattivo per i prossimi tre anni, mentre il 27% guarda all’upper upscale. Complessivamente, il 68% del campione prevede di orientare la propria strategia verso prodotti di fascia alta.\r\nRevpar in aumento\r\nInvestitori e operatori concordano sul fatto che la crescita del luxury hospitality sarà trainata principalmente dall’aumento delle tariffe medie giornaliere. In particolare, gli operatori prevedono un aumento delle tariffe del 24% tra il 2025 e il 2027, passando da 780 euro a 970 euro, mentre gli investitori, nonostante partano da una base più elevata (1.045 euro), prevedono una crescita minore, pari al 17%. In media si prevede un incremento dei prezzi del 21% nei prossimi tre anni. Anche le previsioni sulle percentuali di occupazione delle camere sono positive: gli operatori stimano un incremento dal 71% nel 2025 al 75% nel 2027. Gli investitori, invece, si mostrano leggermente più cauti, ipotizzando un passaggio dal 68% al 72% nello stesso periodo.\r\n\r\n ","post_title":"Italia regina dell'hotellerie di lusso. 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