18 May 2024

Il Treno della Dolce Vita di Arsenale sbarca anche in Uzbekistan

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Sarà composto da 13 carrozze, con 38 cabine per 66 ospiti e raggiungerà quattro località: Tashkent, Samarcanda, Bukhara e Khiva. Si espande il progetto Treno della Dolce Vita di Arsenale. Dopo il Dream of the Desert nella penisola arabica, la società italiana di ospitalità di lusso ha infatti firmato in questi giorni un memorandum d’intesa per esportare il progetto delle sue crociere ferroviarie anche in Uzbekistan. L’intesa è stata sottoscritta da Khikmatulla Rakhmetov, primo vicepresidente del consiglio di amministrazione delle ferrovie nazionali, O’zbekiston Temir Yo’llari Jsc, da Paolo Barletta, ceo di Arsenale, e da Shadiyev Umid Rustamovich, presidente del comitato per il turismo del ministero dell’Ecologia, dell’ambiente e del cambiamento climatico uzbeko. L’operazione dovrebbe prendere corpo dalla fine del 2026.

“La nostra collaborazione con le ferrovie uzbeke rappresenta un progetto unico volto a promuovere l’esplorazione di un territorio ricco di storia e cultura – commenta lo stesso Barletta -. Dopo l’Europa, il regno Saudita e gli Emirati Arabi Uniti, siamo felici di annunciare la nostra presenza in questo Paese: uno stato ricco di un suggestivo patrimonio architettonico e artistico, intriso di storia. La crociera ferroviaria è il futuro del turismo, un nuovo modo di viaggiare affascinante e sostenibile: la mission di Arsenale è rendere questa esperienza possibile nei luoghi più suggestivi del mondo, dimostrando che non ci sono barriere in grado di fermare la volontà di esplorare nuovi orizzonti”. Arsenale si occuperà della fase di produzione del treno. Le carrozze saranno completamente ristrutturate in fabbriche specializzate in Italia, grazie all’importante collaborazione con le Ferrovie dello Stato e la società Treni Turistici Italiani,

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In altri termini, in queste aree il sovraffollamento comincia a essere più che preoccupante con impatti critici sulla qualità della vita locale e sulla sostenibilità delle destinazioni turistiche.\r\n\r\nPiù che rilevante anche il posizionamento di destinazioni turistiche come Roma e Firenze, che si collocano nel livello \"Alto\" dell’Indice di Demoskopika. In queste destinazioni, in particolare, secondo i ricercatori dell'Istituto, è presente una significativa pressione sulle risorse locali, con evidenti problemi di gestione dei flussi turistici.\r\n\r\nSul versante opposto, a subire meno “la massiccia presenza turistica” Benevento, Rieti, Reggio Calabria, Isernia e Campobasso. In queste destinazioni, collocate nel livello “Molto-Basso”, il sovraffollamento turistico è minimo, con impatti limitati su infrastrutture e residenti. E così, ad esempio, si passa dai 64 turisti per residente a Bolzano a meno di un turista per abitante a Benevento.\r\n\r\nE, ancora, analizzando la concentrazione di turisti per unità di superficie, Venezia registra oltre 14 mila turisti per chilometro quadrato contro gli appena 41 di Enna. E sul versante del contributo del settore turistico alla produzione di rifiuti urbani?\r\n\r\nIn questo caso, il valore dei rifiuti prodotti pro capite, ottenuto dalla differenza tra la produzione pro capite di rifiuti urbani calcolata con la popolazione residente e la produzione pro capite di rifiuti urbani calcolata, invece, con la “popolazione equivalente”, ottenuta aggiungendo alla popolazione residente le presenze turistiche registrate nell’anno e ripartite sui 365 giorni, presenta anch’esso dati fortemente dicotomici: si va dai 71,65 chilogrammi per turista della destinazione provinciale di Rimini ad una valore minimo di 0,92 chilogrammi per turista registrato dal territorio di Isernia.\r\nQualità compromessa\r\nL’indice punta a favorire una maggiore evoluzione del fenomeno sui sistemi turistici locali aiutando a comprendere come il turismo incida sulla densità di popolazione, sull'uso delle infrastrutture ricettive, sull'intensità dell'interazione turistica rispetto ai residenti e, infine, sull'impatto ambientale relativo alla gestione dei rifiuti. 1 15 maggio 2024\r\n\r\n«L’overtourism – dichiara Raffaele Rio, presidente di Demoskopika - non solo minaccia la sostenibilità delle nostre destinazioni più amate ma rischia anche di compromettere la qualità dell'esperienza per i visitatori e la qualità della vita per i residenti. Il sovraffollamento turistico è un campanello d'allarme che ci chiama ad agire, promuovendo un turismo più responsabile e sostenibile.\r\n\r\n«È fondamentale – precisa Raffaele Rio - implementare politiche di gestione del turismo che includano limitazioni temporali e numeriche per l'accesso ai luoghi più a rischio, insieme a strategie per promuovere destinazioni alternative meno note ma altrettanto ricche di cultura e bellezza oltre a incentivare il turismo fuori stagione promuovendo i luoghi anche in periodi meno affollati.\r\n\r\n«In questa direzione, Demoskopika intende supportare i decisori istituzionali ai vari livelli nel monitoraggio dell'impatto turistico, fornendo dati e analisi territoriali per aiutare a bilanciare le esigenze economiche con la sostenibilità ambientale e sociale. È il momento di agire con consapevolezza e responsabilità, per garantire – conclude Raffaele Rio - che il turismo continui a essere una fonte di arricchimento culturale e sviluppo economico senza diventare un peso per le generazioni future».","post_title":"Demoskopika: l'overtourism in Italia può diventare una minaccia","post_date":"2024-05-16T11:10:54+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":[]},"sort":[1715857854000]}]}}

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