11 ottobre 2024 10:19
Hyatt ha annunciato l’apertura dei marchi Park Hyatt e Andaz a Jaumur, comunità di porticcioli di lusso situata a Magna, sulla costa del Golfo di Aqaba. L’apertura del Park Hyatt Jaumur e dell’Andaz Jaumur Marina, prevista per il 2027, segna un importante passo avanti nell’espansione del brand Hyatt nel Regno dell’Arabia Saudita, in collaborazione con Neom, simbolo di innovazione futura e sostenibilità.
“Siamo entusiasti di portare i brand Park Hyatt e Andaz a Jaumur – spiega Javier Águila, presidente del gruppo Hyatt per l’Europa, il Medio Oriente e l’Africa, – parte del portafoglio di turismo sostenibile di Neom, contribuendo ulteriormente all’espansione turistica di questa destinazione. Il Regno dell’Arabia Saudita rappresenta un mercato chiave per Hyatt e queste nuove strutture dimostrano il nostro impegno nel rafforzare la nostra presenza.”
Jaumur si distingue per esperienze uniche sia terrestri che marine, posizionandosi come un nuovo standard per il lusso costiero, rivolto a residenti e visitatori. La destinazione comprende un moderno porto turistico con 300 ormeggi e una struttura architettonica sospesa, pensata per sovrastare i più grandi super yacht, e ospiterà un centro di ricerca per immersioni profonde, dedicato all’esplorazione del mare.
Il Park Hyatt Jaumur, con le sue 125 camere progettate come un’oasi di relax affacciata sul porto turistico, offrirà un ambiente che combina intrattenimento, svago e cultura. L’Andaz Jaumur Marina, con 225 camere e suite, celebrerà l’arte e la creatività, e grazie a un design eclettico e all’attenzione per le esperienze personalizzate, offrirà un soggiorno indimenticabile.
Progettati per offrire uno stile di vita attivo e dinamico, il Park Hyatt e l’Andaz offriranno agli ospiti una gamma di attività, dalle escursioni a piedi o in bicicletta, agli sport acquatici, fino ai club sulla spiaggia e alle esperienze culturali e artistiche. “Questa partnership rappresenta un allineamento perfetto della nostra visione comune di creare esperienze di lusso su misura – ha commentato Chris Newman, direttore esecutivo della divisione alberghiera di Neom -. Non vediamo l’ora di vedere questi hotel iconici elevare Jaumur a destinazione di classe mondiale.”
Entrambe le strutture parteciperanno al programma di fidelizzazione World of Hyatt, offrendo ai membri vantaggi esclusivi come upgrade, notti gratuite e late checkout, confermando Jaumur come nuova destinazione internazionale di eccellenza.
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[post_content] => Dal 1° ottobre al 2 novembre 2025, Disneyland® Paris si trasforma in un regno incantato dove zucche sorridenti, Simpatici Malandrini, Cattivi Esperti e Ospiti Misteriosi danno vita al Festival di Halloween Disney. Un'intera stagione dedicata a emozioni, risate e mistero, perfetta per chi desidera vivere un’esperienza unica in un periodo dell’anno davvero speciale.
Per oltre un mese, il Parco si veste a festa con decorazioni spettacolari, ambientazioni suggestive e sorprese a ogni angolo: scheletri danzanti, parate spettrali e incontri ravvicinati con i personaggi Disney in versione Halloween. Un’occasione ideale per pianificare la propria visita con flessibilità, approfittando di un periodo in cui l’atmosfera è più coinvolgente che mai.
Tre squadre. Tre modi per vivere Halloween. Infinite emozioni.
I protagonisti assoluti sono loro: i Simpatici Malandrini, sempre pronti a far scherzi in abiti spettrali; i Cattivi Esperti, subdoli e intriganti, che si aggirano per il Parco e nel Cortile del Castello; e gli Ospiti Misteriosi, inquietanti abitanti di Phantom Manor e della vertiginosa The Twilight Zone Tower of Terror™.
Durante tutto il mese, sarà possibile vivere incontri ravvicinati con i Personaggi Disney in versione Halloween: dai giochi maliziosi dei Malandrini alle apparizioni impreviste dei Cattivi Disney – tra cui Malefica e Capitan Uncino – fino all’incontro inedito con Madre Gothel, che per la prima volta sarà pronta a dispensare (finti) segreti di eterna giovinezza.
Tra le attrazioni imperdibili, anche quest’anno torna la Festa di Halloween di Topolino, una parata irresistibile che attraversa il Parco con ritmo danzante e approda davanti al Castello della Bella Addormentata nel Bosco. E quando cala la notte, occhi puntati verso il cielo per la Disney Electrical Sky Parade, spettacolo di droni e proiezioni spettrali orchestrato dai Cattivi e dagli Ospiti Misteriosi.
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Atmosfere, sapori e souvenir... tutti da brivido
Ogni angolo del Parco è immerso in un’atmosfera giocosa e colorata: zucche, fantasmi, scheletri danzanti e decorazioni spettacolari fanno da sfondo a un’esperienza che incanta tutte le età. La magia continua anche a tavola con proposte culinarie ispirate ai personaggi della stagione e bevande mostruosamente deliziose. E per chi vuole portare a casa un ricordo? Il merchandising esclusivo celebra Halloween in pieno stile Disney, con sorprese per collezionisti e famiglie.
Anche gli Hotel Disney® entrano nel clima della festa, con allestimenti tematici pensati per far vivere ai visitatori un’esperienza totalizzante, dal primo all’ultimo istante del soggiorno.
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[post_content] => Un evento che richiamerà l’attenzione della città e dei turisti. Un palco galleggiante tra cielo e mare nel Golfo dei Poeti, l’Amerigo Vespucci come scenografia d’eccezione, un cast di 200 artisti, tra cui molti giovani, e una storia che è un omaggio alla città della Spezia: il ‘Simon Boccanegra’ di Giuseppe Verdi, in scena sul Molo Italia il 19 giugno prossimo alle 21.00, con replica la sera successiva, è sicuramente tra gli eventi più suggestivi e attesi del programma per le celebrazioni del centenario del Palio del golfo, promosso dal comune della Spezia, Comitato delle borgate e coordinato da Italian blue growth. L’opera, nata da un’idea dell’Associazione Amici del Loggiato, sarà a ingresso gratuito fino a esaurimento posti con prenotazione obbligatoria.
Un progetto unico, uno spettacolo d’eccellenza che non è semplicemente ospitato alla Spezia ma nasce per La Spezia. Un'opera site-specific, concepita per il Molo Italia e la maestosa presenza della nave scuola Amerigo Vespucci. La scenografia naturale del golfo, lo skyline della città e la spettacolarità del veliero diventano parte integrante dello spazio scenico, in un’esperienza visiva e teatrale senza precedenti, dove la potenza del canto si fonde con la bellezza del mare e la magia della vela.
Un’opera che è anche una rappresentazione simbolica per il Centenario del Palio: fu proprio Simone Boccanegra, durante il suo primo mandato come doge di Genova, a riconoscere l’importanza strategica della Spezia. Nel 1343, su suo ordine, fu infatti istituita la Podesteria della Spezia, riconoscendo ufficialmente la città come un centro significativo per la produzione e il commercio del sale. Questo atto sottolineò il ruolo crescente della città nell’ambito della repubblica di Genova. Un tributo potente e suggestivo alla tradizione spezzina, un viaggio artistico che intreccia passato e futuro, dove la voce del melodramma si unisce al respiro profondo del Golfo dei Poeti.
L’evento, che è nato da un’idea dell’associazione "gli amici del Loggiato e rientra nella terza edizione de ‘La Spezia Lirica Forum’ è promosso dal Comune della Spezia e coordinato da Italian Blue Growth, in collaborazione con Marina Militare, Regione Liguria e Autorità di sistema del Mar ligure orientale, con il contributo di Baglietto - Main Sponsor - e Sitep Italia, Contrepair e Fonderie Patrone, ed è la messa in scena del melodramma verdiano in un prologo e tre atti di Francesco Maria Piave e Arrigo Boito. La direzione artistica dello spettacolo è di Roberto Sèrvile, la regia, le luci e il concept firmati da Paolo Panizza e le scenografie di Franco Armieri. Sul palco 200 artisti tra cui 14 giovani cantanti solisti de ‘La Spezia Lirica’ accompagnati dall’Orchestra Sinfonica delle Terre Verdiane e da Genova Vocal Consort con la direzione di Stefano Giaroli.
«La rappresentazione del Simon Boccanegra di Giuseppe Verdi ai piedi dell’Amerigo Vespucci di base alla Spezia e appena rientrato dopo un viaggio di circa un anno e mezzo, è un evento di portata mondiale, mai realizzato prima – dichiara il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini - destinato a segnare la storia del Palio del Golfo, della Marina Militare e di tutta la provincia. Dopo la Madama Butterfly sull’incrociatore Garibaldi, la sinergia tra comune e Marina Militare dà vita a una nuova produzione eccezionale, che aprirà ufficialmente i festeggiamenti per il centenario del palio del Golfo. Celebrazione che vivremo con tre mesi di eventi, molti dei quali unici, come lo spettacolo di luci con 400 droni sul nostro golfo. E questo sarà solo l’inizio di un calendario ricco di iniziative, per un’estate davvero straordinaria».
«Portare un’opera lirica fuori dal teatro e metterla in scena sul mare, con la maestosa nave Vespucci come scenografia naturale, è qualcosa di straordinario - spiega l’assessore al Palio del Golfo Maria Grazia Frijia - È un evento che unisce arte, storia e identità in un contesto unico al mondo, che rende omaggio alla nostra città e alla sua vocazione marinara. Ringraziamo profondamente la Marina Militare per aver reso possibile questo sogno: il Vespucci è un simbolo dell’Italia che tutto il mondo ci invidia, per la sua bellezza e per ciò che rappresenta. Il ‘Simon Boccanegra’ è molto più di uno spettacolo: è un momento di grande cultura e partecipazione popolare, inserito in un programma ricchissimo che celebra i cento anni del Palio del Golfo. Un secolo di storia che oggi si rinnova con uno sguardo al futuro, attraverso la forza del melodramma e la magia del nostro mare».
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Questi visitatori hanno speso 22 miliardi di dollari nella destinazione, generando 2,2 miliardi di dollari in entrate fiscali a livello locale e statale.
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[post_content] => Le vacanze sono sempre più costose. L’Emilia Romagna è la regione che nell’estate 2025 offre i migliori prezzi sul fronte delle strutture ricettive, mentre le località balneari della Sardegna si confermano quelle più costose. Il dato emerge da una ricerca realizzata da Assoutenti che ha analizzato i costi a carico delle famiglie che stanno prenotando in questo periodo le vacanze estive.
Una famiglia con due figli che decide di trascorrere una settimana in villeggiatura a cavallo di Ferragosto (dal 9 al 16 agosto) in un hotel a 3 stelle spende, prenotando in questi giorni, un minimo di 1.030 euro a Rimini, 1.498 euro a Riccione, 1.512 euro a Milano Marittima – spiega Assoutenti –.
Selezione fra regioni
Chi opta per la Toscana, deve mettere in conto una spesa minima sopra i 1.600 euro a Lido di Camaiore e Viareggio, che diventano 2.226 euro se si sceglie Marina di Pietrasanta. Prezzi diversificati in Liguria: se a Rapallo per la stessa settimana di villeggiatura bastano 1.610 euro, il costo per la famiglia “tipo” presa in esame si impenna a 3.551 euro andando a Santa Margherita Ligure.
Per arrivare ai 2.681 euro di Baja Sardinia, 2.870 euro di Golfo aranci, e un minimo di 3.015 euro a San Teodoro, numeri che confermano come la Sardegna vanti le tariffe più elevate d’Italia sul fronte delle strutture ricettive.
I traghetti
La stessa famiglia presa in esame che decide di muoversi via mare con auto al seguito spende, senza cabina e partendo l’8 agosto, ritorno 16 agosto, 1.343 sulla tratta Civitavecchia-Olbia, 1.363 euro sulla Genova-Porto Torres, 1.197 euro per la Livorno-Olbia, 1.005 euro per il collegamento Civitavecchia-Porto Torres, 678 per andare da Napoli a Palermo e ritorno. Per le tratte monitorate – denuncia Assoutenti – le tariffe risultano in aumento in media del +9,7% rispetto lo stesso periodo del 2024.
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[post_content] => Esiste una Toscana da scoprire lontano dai grandi flussi turistici. Una Toscana diffusa, come la potremmo definire, che si racconta ora attraverso suggestivi eventi in alta quota, tecnologie immersive per scoprire gli etruschi, progettualità per dare valore alle rievocazioni storiche e alle tradizioni popolari, la creazione di un nuovo museo dedicato al vino o le nuove opportunità che sanno dare poli museali pieni di maestria.
Alpi Apuane
Un viaggio lungo che conduce sulle vette delle Alpi Apuane, dove anche quest’anno ritorna l’appuntamento "Musica sulle Apuane". È un progetto del Club Alpino Italiano realizzato con il sostegno del Club Alpino Italiano Sede Centrale e in collaborazione con il CAI Gruppo Regionale Toscana. Il festival porta l’arte musicale letteralmente in quota, tra panorami mozzafiato e silenzi ancestrali.
I concerti si raggiungono a piedi, lungo sentieri di varia difficoltà. Nato sull’eco dell’esperienza trentina de "I Suoni delle Dolomiti" qui ad unirsi sono artisti da tutta Italia e appassionati di montagna, in un rito laico dove la musica si fa esperienza fisica, collettiva, spirituale. Ogni giornata prevede un’escursione con accompagnatori CAI (o informazioni per raggiungere autonomamente il luogo dell’evento), pranzo al rifugio o al sacco, concerto gratuito nel primo pomeriggio, rientro serale o pernottamento. L’iscrizione alle escursioni è obbligatoria.
Il festival promuove l’accessibilità attraverso l’utilizzo delle Joëlette ed è attivo sul fronte della Montagnaterapia, approccio terapeutico-riabilitativo e socioeducativo che valorizza l’esperienza della montagna. Grazie alla collaborazione con i CAI della Toscana e della Liguria, ogni anno sono organizzate molte escursioni con diversi punti di partenza, ma con un’unica destinazione musicale.
Etruschi
A Vetulonia ecco il Museo Isidoro Falchi che si apre al futuro con la sua prima Progressive Web App: l' Otium degli Etruschi, un viaggio multimediale dentro il mondo degli antichi Rasna, tra archeologia, tecnologia e poesia. Realizzata da Prisma Associazione Culturale con il sostegno del Consiglio Regionale della Toscana – grazie al bando per la Giornata degli Etruschi 2020 – la web app è un invito a perdersi nell’eleganza riflessiva dell’otium, quel tempo “altro” che per gli Etruschi era spazio di bellezza, convivialità, arte e pensiero. La narrazione si snoda attraverso sezioni immersive: si può ascoltare il suono ritrovato degli strumenti musicali etruschi grazie al progetto “La Musica perduta degli Etruschi”, oppure entrare nelle stanze del banchetto antico, animate da preziose ricostruzioni digitali e da giochi simposiaci dimenticati.
Il progetto "Toscana tutto l'anno"
La Toscana celebra la propria identità anche attraverso le sue rievocazioni storiche e manifestazioni popolari. Con il progetto "Toscana tutto l’anno", a essere chiamati a raccolta sono tutti gli enti e le associazioni che si occupano di rievocazioni, cammini storici e manifestazioni folkloristiche, con l’obiettivo di costruire un calendario unico e condiviso degli eventi. Il protocollo siglato unisce la Regione Toscana, l’Associazione Toscana Rievocazioni Storiche, la Rete del Canto del maggio, il Gruppo delle Infiorate della Toscana, l’Associazione Nazionale Città dei Presepi e le realtà dei Cammini Storici come la Via Francigena, la Via di San Francesco, la Romea Germanica, la Via Medicea, la Romea Strata, il Cammino di San Jacopo e la Via Lauretana. Questa sinergia punta a rafforzare il turismo lento e sostenibile, valorizzando le feste popolari e le radici dei territori minori, in linea con la Legge regionale 11/2025 sulla valorizzazione della “Toscana diffusa”.
Museo dell'Opificio delle Pietre Dure
L’identità culturale della Toscana si manifesta anche attraverso la capacità di animare ulteriormente i propri musei. A Firenze, il Museo dell’Opificio delle Pietre Dure, fino al 13 novembre, propone un fitto calendario di aperture straordinarie con visite guidate gratuite, eventi musicali e percorsi accessibili. Le serate estive, ogni venerdì dalle 19 alle 23 (escluso Ferragosto), sono affiancate da aperture pomeridiane autunnali ogni giovedì (14-18). Le visite sono condotte dai restauratori dell’Istituto e offrono un’immersione nella storia del commesso in pietre dure, della manifattura medicea e delle tecniche di restauro. Saranno proposti anche percorsi specificamente pensati per ipovedenti e non vedenti.
Museo del vino a Chianciano Terme
Un ulteriore ponte tra cultura materiale e innovazione è infine a Chianciano Terme, Capitale toscana della cultura 2025, dove ha preso vita "Le macchine del vino", primo museo privato ad entrare nella rete della Fondazione Musei Senesi. Nato dalla passione di Antonio Mario Zaccheo, cofondatore dell’azienda vinicola Carpineto, il museo raccoglie oltre 180 strumenti per la produzione e conservazione del vino: presse, tappatrici, microscopi, bilance di precisione, antichi tappi e persino un Malligand per misurare la percentuale di alcol. La collezione, arricchita da una biblioteca di volumi e riviste d’epoca, documenta l’evoluzione dell’enologia toscana dal XIX secolo agli anni ’80. L’ingresso è gratuito.
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La Spezia ed il Golfo dei Poeti offrono itinerari sul mare ma anche tour e trekking alla scoperta del patrimonio naturalistico, storico ed architettonico. Tra i tanti percorsi c’è quello che conduce alla Pieve di Marinasco, alle spalle della città, dalla quale è possibile ammirare tutto il golfo.
La Pieve, intitolata a Santo Stefano protomartire, risale al X secolo ma è stata più volte ristrutturata nel corso dei secoli: tra le sue forme settecentesche emergono alcuni elementi architettonici romanici e gotici.
Nel 2010 fu necessaria la chiusura della chiesa a causa di gravi cedimenti strutturali. Grazie all’impegno di volontari, enti locali, della curia e di alcuni sponsor, negli anni sono stati portati avanti importanti lavori di recupero e ristrutturazione.
Oggi la Pieve è di nuovo aperta e a disposizione dei visitatori ma occorrono ancora alcuni interventi per riportarla al suo antico e completo splendore. Recuperare, conservare e preservare il patrimonio architettonico, in questo caso la Pieve di Marinasco, è un modo per valorizzare e promuovere l’identità di tutto il territorio. Restituendo la Pieve ai suoi abitanti si arricchisce culturalmente tutta la città ed il suo Golfo ed anche i suoi percorsi battuti ogni anno da migliaia di turisti .
In occasione di un recente concerto del maestro Lorenzo Ghielmi è stato inaugurato l’organo Serassi sottoposto ad un accurato restauro durato oltre un anno.
L’organo è stato realizzato nel 1822 nella bottega della famiglia Serassi di Bergamo e risulta tuttora tra i meglio conservati della diocesi. Il restauro è stato reso possibile da un contributo della Cei attraverso l’otto per mille, da Fondazione Carispezia e da Fondazione Compagnia di San Paolo attraverso il progetto “Un patrimonio da tutelare” con un’erogazione di 40mila euro.
Maria Carniglia
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[post_content] => Nel corso degli anni il gruppo Accor ha saputo riconoscere e anticipare le nuove aspettative dei suoi clienti, quelle tendenze che stanno spingendo il settore dell’ospitalità a reinventarsi.
E anche per questo il gruppo sta vivendo un momento positivo: «Il 2024 è stato un anno record con un aumento dei ricavi dell’11% rispetto all’anno precedente. - afferma Martin Sapori, vp Commercial Transformation di Accor Europe & North Africa (nella foto) - In Italia Accor ha registrato una buona performance con un aumento del 5,1% del fatturato delle camere, un incremento del 3,6% dei pernottamenti e un aumento del 1,4% del prezzo medio rispetto al 2024. L’Italia è per noi un mercato strategico, grazie al suo patrimonio culturale e paesaggistico.
Negli ultimi dieci anni la penetrazione delle catene alberghiere è cresciuta dal 3,9% al 7%. Il dato è ancora inferiore alla media europea ed evidenzia, quindi, ampie opportunità di sviluppo. Per quanto riguarda i segmenti Premium, Midscale ed Economy attualmente gestiamo circa 70 hotel in Italia, di cui il 75% in franchising e il 25% in management. Puntiamo a raggiungere 100 strutture nei prossimi quattro anni. La nostra pipeline è composta per metà da conversioni di hotel, per un quarto da conversioni di edifici e per il restante quarto da nuove costruzioni. Accor vuole rafforzare la presenza dei suoi marchi upscale nelle principali città come Milano, Roma, Firenze e Venezia e, per i brand midscale ed economy, guarda con interesse a destinazioni dette “secondarie” ma altrettanto belle e attrattive, anche al mare e in montagna. Il nostro sviluppo è dinamico e punta a offrire ai partner vantaggi concreti, grazie alla nostra esperienza e all’impegno nella sostenibilità, nel benessere e nell’innovazione tecnologica.
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[post_content] => Villa Haven, Royal Island, Villa Park e Villa Nautica sono quattro strutture firmate Villa Resorts dalla personalità ben definita, caratteristica che consente al gruppo di intercettare target differenti mantenendo sempre una comune identità legata al territorio e un’attenzione costante alla qualità dell’ospitalità e dei servizi offerti.
Villa Haven, la nuova apertura a dicembre 2025
Villa Haven è pronto a fare il suo ingresso nel segmento del lusso il prossimo dicembre. Situato a Dhiffushi, nell’atollo di Ari Sud, il resort sarà raggiungibile con 35 minuti di volo in idrovolante privato dall’aeroporto di Malé.
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Royal Island
Situato nell’Atollo di Baa, Riserva della Biosfera UNESCO, Royal Island offre un’esperienza autentica in perfetto stile maldiviano. La struttura sorge sull’isola di Horubadhoo ed è raggiungibile con un volo domestico di circa 20 minuti da Malé, seguito da un trasferimento di 15 minuti in speedboat.
Con 152 sistemazioni in legno, che spaziano dalle beach villas ad ampie sistemazioni familiari con piscina, il resort è ideale per coppie e famiglie in cerca di un’atmosfera rilassata in sintonia con l’ambiente locale, per un soggiorno immerso nella vegetazione che richiama uno stile anni ’90, con un servizio moderno e curato.
Le attività principali del resort includono snorkeling e diving, con un reef a breve distanza dalla riva, accessibile anche a persone meno esperte e a bambini, grazie alla ridotta profondità dell’acqua. Tra le numerose escursioni disponibili, da maggio a novembre è possibile fare snorkeling con le mante che, proprio in questo periodo, popolano la vicina riserva marina di Hanifaru Bay, raggiungibile in circa 15 minuti di speedboat.
Ogni soggiorno può essere personalizzato con cene romantiche al tramonto sulla spiaggia, colazioni galleggianti nella propria piscina privata o rilassanti trattamenti benessere a base di ingredienti locali nella premiata Araamu SPA, fiore all’occhiello di Villa Resorts.
Villa Park
Villa Park - Sun Island, sorge nell’area marina protetta di Ari Sud, in una delle isole più estese dell’arcipelago maldiviano. Il resort, raggiungibile da Malé con un volo interno di circa 20 minuti, seguito da un trasferimento di 5 minuti in speedboat, è caratterizzato da un design vivace e contemporaneo ed è il più grande tra le proprietà del gruppo, con 462 ville suddivise in 13 categorie, tra cui le water villas, dotate di ristorante dedicato.
Punto di forza del resort è l’ampia offerta di intrattenimento, pensata per un pubblico eterogeneo. Famiglie, coppie e gruppi di amici interessati ad attività sportive e ricreative, sia outdoor che indoor troveranno qui dinamismo e varietà, giorno e notte. Il kids’ club è tra i più grandi dell’arcipelago e propone un folto programma di attività a contatto con la natura, con laboratori e momenti ludici che stimolano la creatività dei più piccoli.
La proposta enogastronomica della struttura si articola in 11 ristoranti e bar dai sapori maldiviani e internazionali. Fra tutti, spicca il ristorante Zero: un giardino a due livelli nel cuore della vegetazione che propone un menù interamente realizzato con ingredienti a km zero, da assaporare fra i tavoli sospesi tra gli alberi, per un’esperienza immersiva e sostenibile.
Tra i trattamenti esclusivi offerti dall’Araamu SPA, il pot tub è l’antico rituale consistente in un profumato bagno ristoratore: un’esperienza romantica per riconnettersi con la natura.
Villa Nautica
Nell’atollo di Malé Nord, a soli 15 minuti di speedboat dall’aeroporto internazionale di Velana, Villa Nautica – Paradise Island è il resort glamour ma informale ispirato al mondo nautico che, grazie alla sua vicinanza alla capitale, è adatto anche a soggiorni brevi o combinati.
La proprietà dispone di suite e moderne ville sull’acqua con piscina privata, oltre a diverse tipologie di ville sulla spiaggia, tutte accomunate dal distintivo stile marittimo. Con suggestiva vista sullo skyline della capitale, il resort si rivolge a ogni tipo di viaggiatore, inclusi i solo travellers, grazie a un contesto dinamico e ben organizzato.
L’offerta ristorativa anche qui è ampia: The Hook è il ristorante che propone cene sull’acqua. L’intrattenimento serale, invece, si svolge presso il bar principale, lungo l’infinity pool dove durante il giorno è possibile godere di momenti di relax.
Ideale per lo snorkeling fra coralli e fauna marina, la struttura propone anche escursioni per l’avvistamento delle mante.
L’offerta firmata Villa Resorts è ampia e diversificata: spazia dal turismo familiare all’ultra-lusso esperienziale rispondendo a una domanda in costante crescita, attenta al tema della sostenibilità, alla personalizzazione del soggiorno e al valore autentico dell’accoglienza. Un contesto di grande bellezza naturale, tra rigogliosa vegetazione, spiagge coralline e acque turchesi che, unito al soggiorno in una delle strutture Villa Resorts, crea ricordi tangibili e duraturi.
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Elisa Biagioli
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[post_content] => La sintesi ideale fra radici italiane - siciliane nello specifico - e standard internazionali: questo l'approccio che ha guidato la totale ristrutturazione del Milan Marriott, storico indirizzo dell'ospitalità meneghina e piena espressione della proprietà della famiglia Russotti, che attraverso Rgh (Russotti Gestioni Hotels) continua a investire nell'ospitalità d'eccellenza.
Un intervento radicale firmato dallo studio Spagnulo & Partners ha portato al rinnovo delle 317 camere (180 quelle già pronte, le altre lo saranno per fine anno) e tutte le aree comuni - con un investimento complessivo di 200 mln di euro - secondo un concept minimal chic che combina eleganza sobria e funzionalità. Nuovo smalto anche per gli le aree meeting che sin dalle origini hanno contraddistinto l'offerta della struttura: 3.000 mq complessivi, che rappresentano il più grande spazio congressuale nel centro di Milano. Due sale da 400 mq ciascuna – combinabili per creare un’unica area da 800 mq – si affiancano a 14 sale riunioni, capaci di accogliere eventi aziendali e privati di ogni tipo. Saranno operativi dal prossimo settembre.
Massimo risalto poi per l'offerta dedicata alla ristorazione e al tempo libero, che definisce l'idea stessa della struttura e cioè «l'apertura alla città e ai suoi abitanti - spiega il managing director Pippo Russotti -. Con spazi ripensati che siano un invito a utilizzare l'hotel, con i suoi bar e ristorante anche per chi non vi soggiorna. Crediamo in questa città e nel prodotto che stiamo creando e continuiamo a lavorare su questa idea».
Ecco quindi la nuova sala “Leonardo”, perno dell'esperienza gastronomica dell’hotel, dove farà capolino la tradizione siciliana - terra d’origine della famiglia Russotti -, con piatti iconici rivisitati in chiave contemporanea. Ci sarà inoltre un nuovo club con drink bar e terrazza sulla strada: il luogo di incontro aperto alla città.
Una soluzione che ben risponde alle nuove esigenze dei viaggiatori e intercetta quel target bleisure che è proprio nel radar della struttura milanese: «La ristrutturazione risponde all’evoluzione della città e del viaggiatore sia business sia leisure. Abbiamo voluto trasformare la struttura in un vero e proprio polo nel cuore di Milano, capace di accogliere grandi eventi ma anche di offrire un’esperienza di soggiorno rinnovata, con camere dal design innovativo e contemporaneo. Il nostro obiettivo è quello di creare un punto di riferimento non solo per chi viaggia per lavoro, ma anche per chi cerca un soggiorno di qualità in una Milano sempre più internazionale e dinamica».
La struttura di via Washington «è stato il primo albergo a marchio Marriott in Italia - ricorda Russotti -, quando in Europa erano poco più di una quindicina». L'hotel, aperto l'8 settembre 1994 come Ramada, è infatti passato sotto il marchio Marriott nel 1998, successivamente all'acquisizione del brand da parte del colosso americano.
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Il nostro obiettivo è quello di creare un punto di riferimento non solo per chi viaggia per lavoro, ma anche per chi cerca un soggiorno di qualità in una Milano sempre più internazionale e dinamica».\r\n\r\nLa struttura di via Washington «è stato il primo albergo a marchio Marriott in Italia - ricorda Russotti -, quando in Europa erano poco più di una quindicina». L'hotel, aperto l'8 settembre 1994 come Ramada, è infatti passato sotto il marchio Marriott nel 1998, successivamente all'acquisizione del brand da parte del colosso americano. \r\n\r\n[gallery ids=\"491969,491974,491973,491971,491972,491975\"]\r\n\r\n ","post_title":"Milan Marriott: totale ristrutturazione fra tradizione, innovazione e apertura alla città","post_date":"2025-06-05T08:55:05+00:00","category":["alberghi"],"category_name":["Alberghi"],"post_tag":[]},"sort":[1749113705000]}]}}