15 May 2024

Halldis: focus sulla sostenibilità: per oltre l’80% dei clienti è un importante fattore di scelta

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Michele Diamantini

Gli affitti brevi devono attrezzarsi per rispondere alla domanda di sostenibilità sempre più consapevole da parte dei viaggiatori, che va oltre il mero tema ambientale e abbraccia i criteri esg (environmental, social, governance), ossia anche gli aspetti sociali e di governance. È quanto emerge da uno studio di Halldis, storico operatore italiano degli short rental con sede a Milano, che gestisce circa 1.200 proprietà tra appartamenti, palazzi e ville, in più di 120 località italiane ed europee.

Dall’analisi Halldis condotta tra gennaio a settembre 2023 sulle recensioni degli host presso le proprie strutture, circa l’80% sostiene di basare la propria scelta anche su criteri sostenibili e più del 30% apprezza che ci sia un ritorno economico e in termini di riqualificazione e sviluppo dei territori dove sono ubicate le proprietà. Tra le prime amenities proposte o le particolari richieste dei clienti di Halldis, sei sono inerenti alle istanze ambientali: risparmio energetico, domotica, raccolta differenziata dei rifiuti, luci led, risparmio idrico, vicinanza alla stazione di ricarica elettrica per le auto.

“Il turismo – afferma Vincenzo Cella, general manager Halldis – rappresenta il 5% del Pil mondiale e garantisce lavoro a 235 milioni di persone (dati Unwto). È una grande opportunità di crescita, ma è fondamentale che si favorisca la transizione verso il turismo sostenibile non solo per non creare danni all’ambiente e alle nostre città, ma per ragioni strategiche. Si pensi all’Italia, che ha il patrimonio storico più grande e quello naturale forse più bello del mondo, ma ha meno turisti della Francia e della Spagna perché il settore è meno organizzato e pianificato. In questo senso le prescrizioni esg possono essere un volano dello sviluppo del turismo, a partire dall’utilizzo dei fondi del Pnrr. Gli affitti brevi per molti versi sono più predisposti a fare questo e in ciò hanno un vantaggio competitivo rispetto agli hotel: si stima che nel nostro Paese almeno il 60% di questi ultimi abbia più di 30 anni”.

“Il tema della sostenibilità negli affitti brevi – interviene Michele Diamantini, ceo Halldis –, come emerso anche negli ultimi Vacation Rental World Summit di Barcellona e Scale Italia di Milano, è essenziale. Va affrontato, come anche la nostra azienda ha iniziato a fare e farà sempre più nei prossimi anni, con politiche mirate e di lungo periodo: dalla scelta dei fornitori alle partnership, da prendere in modo ampio fino a includere i parametri esg in senso esteso. È un lavoro complesso ma anche uno scenario anche di opportunità. Pensiamo alla frontiera del Btr – build to rent, che ha come caratteristica peculiare la realizzazione di immobili destinati all’affitto gestito professionalmente. Come ha dimostrato un recente studio realizzato da Sda Bocconi e Lendlesae, il Btr può costituire un modo per produrre reddito in modo sostenibile, creando abitazioni a basse o nulle emissioni di carbonio e per costruire comunità di residenti nel rispetto dei criteri esg”.

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