17 gennaio 2008 13:47
Lo Sugar Beach Resort a Mauritius ha ottenuto la certificazione Iso 14001. La struttura del gruppo Sun Resorts diventa così l’unico beach resort nell’emisfero australe ad aver conseguito la combinazione di tre certificazioni Iso: la Iso 9001 per la gestione qualità (Quality Management), la Iso 22000 per la sicurezza alimentare (Food Safety) e infine la certificazione Iso 14001 per la gestione ambientale (Enviroment Management). «Il nostro gruppo ha sempre avuto il desiderio di concretizzare soluzioni che mostrassero la nostra attenzione e rispetto per l’ambiente – ha dichiarato Fabio Piccirillo, ceo di Sun Resorts -. Dopo la Green Globe Certification ottenuta dal Coco Beach, poter acquisire la certificazione Iso 14001 mostra il nostro impegno nella direzione della tutela ambientale. Sicuramente ora estenderemo il progetto agli altri hotel del gruppo».
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[post_content] => Miglior hotel mice - qualità della ristorazione ai Tunisia Mice Awards 2025, assegnati da Tunisia Convention Bureau. Lo ha ottenuto recentemente il The Residence Tunis by Cenizaro, che commenta con una nota ufficiale: "Questo premio rappresenta una testimonianza dell'impegno costante del nostro team, dalla reception al back office, con una menzione speciale per i team della ristorazione e della cucina, il cui talento, professionalità e dedizione continuano a stupire i nostri ospiti giorno dopo giorno".
Situato sulle coste della Tunisia settentrionale e affacciato sul golfo di Tunisi, la struttura dispone di 155 camere e nove suite ed è il luogo ideale per coniugare affari e benessere. A soli 20 minuti dall'aeroporto internazionale di Tunisi-Cartagine e a due ore di volo dall'Italia, offre un'ottima cornice per eventi aziendali, meeting e viaggi incentive, unendo lusso, ospitalità e un servizio impeccabile.
Con una superficie di 1.082 mq, The Residence Tunis offre diverse sale polivalenti, tra cui la ChichKhan capace di accogliere da 15 a 500 partecipanti. Sono inoltre disponibili sette meeting room, dotate di impianti audiovisivi di ultima generazione, ideali per conferenze, workshop e incontri aziendali.
La struttura vanta quindi sei ristoranti, tra cui uno situato sulla propria spiaggia privata, che spaziano dalla cucina tunisina alle specialità internazionali, fino ai piatti cinesi e mediterranei. Dopo una giornata di lavoro o di team building, gli ospiti possono rilassarsi nella The Spa & Thalasso: un'oasi di benessere di 4 mila mq con 18 sale per trattamenti, che offrono percorsi di talassoterapia e trattamenti esclusivi by Clarins. Per chi cerca un'esperienza all'aria aperta, la struttura propone infine un'ampia gamma di attività outdoor, tra cui sport acquatici, equitazione, beach volley e gite a dorso di cammello. Gli amanti del golf possono anche sfidarsi sul campo a 18 buche progettato da Robert Trent Jones II.
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Rotta sull'Arabia Saudita per il Gruppo Fs, capofila del consorzio che si occuperà della realizzazione della prima metropolitana di Riyadh.
Sei linee che si snodano lungo 176 chilometri, 90 stazioni servite e una capienza di trasporto fino a 1,1 milioni di passeggeri al giorno. Impegnato nei lavori dal 2018, in partnership con Ansaldo Sts (Hitachi Rail STS) e Alstom nel Consorzio Flow, il Gruppo si è aggiudicato i servizi di operation & maintenance delle linee 3, 4, 5 e 6 della metro di Riyadh per un periodo di 12 anni.
Il nuovo progetto di trasporto pubblico nell'area saudita promuoverà la transizione da una mobilità individuale a una mobilità collettiva, comportando una significativa riduzione delle emissioni di CO2. Questo modello di sostenibilità trasformerà la città di Ryadh in un esempio di innovazione applicabile anche ad altre metropoli.
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[post_content] => Terzo hotel in arrivo per il brand Vista del gruppo Lario Hotels di proprietà della famiglia Passera. Dopo gli indirizzi sul lago di Como e a Verona, a due anni dall'inizio del cantiere il 5 stelle Vista Ostuni conferma infatti l’apertura per la prossima estate.
Parte del portfolio The Leading Hotels of the World, la proprietà occuperà una location a 37 chilometri dall’aeroporto di Brindisi e a pochi passi dalla Città Bianca, immersa in una piana di ulivi secolari: l'ex Manifattura Tabacchi, edificio storico risalente al quattordicesimo secolo, con una lunga storia legata alla comunità locale e restaurato nel pieno rispetto dell’architettura originaria.
“Abbiamo lavorato instancabilmente per onorare al meglio la tradizione del luogo, utilizzando materiali italiani e risorse sostenibili verso l’ambiente, in linea con il nostro modo di operare e collaborando con artigiani locali”, spiega la presidente del gruppo, Bianca Passera.
L’hotel, aperto tutto l’anno, avrà 28 camere e suite con una metratura media di 60 mq, due ristoranti, tre piscine di cui due esterne (tra cui un’infinity pool sulla terrazza) e una interna, un rooftop bar con vista sulla Città Bianca e sul mare, un library bar per un drink in un ambiente avvolgente ed appartato, una spa, un beauty center e una palestra fitness con attrezzature all’avanguardia. L’offerta food & beverage del nuovo Vista Ostuni sarà curata dallo chef stellato Andrea Berton e si articolerà nel Bianca Bistrot in giardino aperto tutto il giorno, nonché nel Berton al Vista.
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"Il nostro terzo albergo Vista è figlio del lavoro corale di centinaia di addetti e operai che in cantiere negli ultimi 24 mesi hanno lavorato senza sosta per la conversione e il restauro dell’immobile, guidati dall’architetto Roberto Murgia di Rma - aggiunge il ceo, Luigi Passera -. Il nostro top management è già al lavoro per l’assunzione dei circa 70 collaboratori che avremo in struttura”. Non solo: l'opera di conversione dell'ex Manifattura Tabacchi è stata pensata in modo sostenibile, con l'obiettivo di raggiungere la certificazione Leed.
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Svelata l'identità dei tre nuovi villaggi Club del Sole in Trentino - Alto Adige già anticipati nelle scorse settimane. Si tratta del Caldonazzo Family Collection (ex camping San Cristoforo di San Cristoforo al lago Pergine Valsugana), del Due Laghi Levico Family Collection (ex camping Due Laghi di Levico Terme) e del Val di Fiemme Easy Camping Village (ex Fiemme Village di Bellamonte di Predazzo). In questo modo per la prima volta Club del Sole porta la sua offerta di ospitalità, in montagna, nel cuore delle Alpi, una delle destinazioni più apprezzate dal turismo outdoor, sia in estate sia in inverno. “Questa operazione si inserisce in un piano più ampio di sviluppo che ha visto lo scorso anno arricchire la nostra offerta con tre nuove strutture, il Tenuta Primero Resort a Grado, le Mimose Family Camping Village a Porto Sant’Elpidio e l'Adriatico Family Camping Village a Cervia. - spiega l'amministratore delegato della compagnia, Francesco Giondi -. Ẻ in previsione, inoltre, il consolidamento della nostra presenza in Abruzzo: territorio che portiamo nel cuore fin dalla nascita del gruppo, cinquanta anni fa".
A pochi minuti a piedi dalla zona più tranquilla e soleggiata del lago di Caldonazzo, il Club del Sole Caldonazzo Family Collection è un indirizzo a chiara vocazione famiglia. Il villaggio offre numerose opportunità per vivere la natura e dedicarsi allo sport. Ci si può rilassare sulla spiaggia attrezzata con sabbia effetto mare, noleggiando lettini e ombrelloni, oppure cimentarsi in attività come vela, Sup, windsurf e canoa. Per gli amanti delle due ruote, c'è anche la possibilità di esplorare i dintorni. Presente pire un piscina semiolimpionica.
Il Club del Sole Due Laghi Levico Family Collection è invece affacciato sulle acque del lago omonimo, adatto per un’esperienza di viaggio in famiglia all’insegna di sport, natura ed enogastronomia. Il villaggio comprende splendida spiaggia privata, un angolo di natura sulle rive del lago e un parco acquatico con tre piscine, tra cui una dedicata agli adulti e una a misura di bambino. Completano l’esperienza, servizi dedicati agli amici a quattro zampe e un ricco programma di intrattenimento. Anche i dintorni offrono esperienze interessanti: dall’esplorazione di Levico Terme e dei paesaggi della Valsugana, magari noleggiando una bicicletta direttamente in struttura, fino all’offerta culturale di Trento e Bolzano e all'arte di Verona e Venezia.
Infine, paesaggi di boschi di pini, larici secolari e la maestosità delle Dolomiti fanno da cornice al Club del Sole Val di Fiemme Easy Camping Village. La struttura dispone di diverse amenities fra cui una piscina riscaldata immersa in un bosco, un’area solarium, oltre a uno spazio sgambamento per i cani e la possibilità di noleggiare biciclette. Aperto sia in estate sia in inverno, dispone di alloggi e piazzole per trascorrere una vacanza all’insegna dello sport e delle escursioni alla scoperta del territorio. Durante la stagione invernale, la proprietà è il punto di partenza ideale per raggiungere i vicini impianti sciistici come lo ski center Latemar Dolomites.
Grazie a queste acquisizioni, il portfolio di Club del Sole raggiunge una maggior eterogeneità a livello di prodotto e tocca quota 27 strutture in otto regioni italiane per un totale di più di 9 mila soluzioni abitative.
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[post_content] => L'evoluzione dell'ospitalità verso un modello capace di generare valore condiviso per il territorio, le comunità locali e gli ospiti, ma anche l'importanza delle certificazioni ambientali e il ruolo della tecnologia sono state al centro del Simposio per l'ospitalità rigenerativa organizzato da Hotel Doctors a Roma, presso il DoubleTree by Hilton.
L’evento ha riunito i professionisti del settore, tra albergatori, esperti e rappresentanti della stampa, diventando un momento di confronto cruciale per delineare le prospettive future dell’ospitalità.
«Il settore alberghiero ha un enorme potenziale per diventare un motore di cambiamento positivo - spiega Gabriele Gneri, founder e managing director di Hotels Doctors -. Presto sentiremo parlare con frequenza anche nel settore dell’ospitalità di upcycling, un approccio di economia circolare applicato ai materiali di scarto, di design rigenerativo, di inmótica, ossia l’uso pervasivo di tecnologia applicata all’ edificio, agli impianti e ai processi interni che promette di ottimizzare costi e processi a favore dei clienti, ed infine di design basato sui principi della biofilia, una tecnica che permette di proporre al cliente esperienze immersive con la natura circostante».
Alessandro Inversini, professore associato presso la Scuola di Management di Losanna, evidenzia la necessità di un cambio di mentalità nel settore turistico, invitando gli operatori a considerare la rigenerazione come un investimento a lungo termine, capace di trasformare il turismo in un motore di benessere e crescita sostenibile. «Con l’ospitalità rigenerativa siamo un passo oltre la sostenibilità - ha spiegato -: non si tratta solo di minimizzare l’impatto ambientale, ma di offrire a un contributo positivo verso due ecosistemi fondamentali: il luogo, inteso come comunità e ambiente naturale, e le persone, includendo sia i lavoratori che gli ospiti». Questo approccio non solo risponde alle esigenze del cliente moderno, sempre più attento alla sostenibilità e alle esperienze autentiche, «ma rappresenta anche un'opportunità per costruire relazioni significative tra gli ospiti, il personale e il territorio».
Il concetto è stato ripreso e ampliato da Giorgio Caire di Lauzet, founder di Dream&Charme, che ha posto l’accento sull’importanza delle certificazioni di sostenibilità nel tradurre l’approccio rigenerativo in azioni concrete e misurabili. «Le certificazioni come la DCA ESG e la GSTC non sono solo strumenti per garantire standard elevati di sostenibilità, ma rappresentano anche una leva strategica per migliorare la reputazione delle strutture ricettive e attrarre un pubblico sempre più attento alla responsabilità d’impresa». Un'affermazione supportata anche dai dati, che dimostrano come la percezione dei viaggiatori sia radicalmente cambiata negli ultimi tempi: «Solo tre anni fa - ricorda Caire - quando si chiedeva ai consumatori se sarebbero stati disposti a spendere di più per prenotare una struttura sostenibile, solo il 2% rispondeva positivamente - sottolinea -. Oggi, invece, il 43% degli utenti risponde di sì».
La concretezza di questi principi è stata dimostrata dall’esperienza di Cristiana Rinaldi, responsabile di A.Roma Lifestyle Hotel, che ha condiviso il percorso della struttura nell’adozione della certificazione GSTC. «La certificazione GSTC non è solo un riconoscimento, ma un impegno continuo verso una gestione consapevole e sostenibile», ha spiegato Rinaldi, illustrando i benefici tangibili ottenuti in termini di riduzione dell’impatto ambientale e miglioramento della reputazione.
Infine Matteo Bonfante, founder e CEO Bonfante Interior Contractor, ha delineato il futuro del design alberghiero, sottolineando l'importanza di ripensare gli spazi esistenti per rigenerare non solo gli ambienti, ma anche l’esperienza degli ospiti, con un invito a 'pensare fuori dagli schemi', superando le convenzioni per creare luoghi autentici e significativi.
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[post_content] => Le Maldive hanno registrato una notevole impennata degli arrivi turistici all'inizio del 2025: secondo le statistiche rilasciate dal Ministero del Turismo e dell'Ambiente, il numero di visitatori internazionali ha raggiunto i 214.000 a gennaio, segnando una crescita del 12% rispetto allo stesso mese dell'anno scorso.
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Questi numeri rappresentano una crescita del 14% rispetto allo stesso periodo del 2024, quando a quest'ora erano arrivati 205.000 turisti.
Nella classifica dei principali mercati di provenienza dei turisti in questo inizio d'anno spicca anche l'Italia, con il suo terzo posto - 22.000 visitatori -, alle spalle di Cina, che si conferma al primo posto con circa 40.000 turisti, e Russia, con 23.000 visitatori.
Ora dopo i 2 milioni di turisti accolti nel 2024, il governo maldiviano ha fissato un obiettivo ancora più ambizioso per il 2025: portare il numero totale di visitatori a 2,2 milioni.
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Non si ferma la crescita del gruppo Leonardo Hotels in Italia. Uno sviluppo ben semplificato dalla progressione dei ricavi degli alberghi nella Penisola: erano 40 milioni di euro nel 2023, sono saliti a 45 milioni l’anno scorso e ora la compagnia punta a quota 60 milioni per il 2025.
“Miriamo a continuare a espanderci nelle principali città italiane, rafforzando la nostra presenza a Roma e Milano, nonché entrando con più di una struttura a Firenze - spiega il country manager Italia, Francia e Ungheria del gruppo, Raphael Carmon -. Il tutto senza dimenticare Venezia e Verona, nonché altre destinazioni secondarie come Bologna, Torino, Genova e Napoli. Consideriamo infatti la Penisola un mercato chiave per noi”.
Leonardo guarda a proprietà capaci di generare business 12 mesi all’anno tramite l’aggiunta di single asset, nonché incorporazioni di piccole compagnie. Non esclude inoltre a priori la possibilità di espandersi anche in destinazioni beach & sun. Il modello di sviluppo prevede sia acquisizioni dirette, sia contratti di affitto e di management, con un rapporto di circa 50-50 tra proprietà e altre forme di gestione.
“In Italia, in particolare, la maggior parte dei nostri hotel è direttamente controllata da noi - conclude Carmon -. Al momento vantiamo un portfolio di otto strutture nella Penisola, con due ulteriori indirizzi in fase di apertura a Roma. Siamo inoltre in trattative per un’ulteriore decina di proprietà”.
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Ammonta a quasi 300 proprietà, per poco meno di 47 mila camere, la pipeline del gruppo Minor per i prossimi tre anni. Uno sviluppo che avvicinerà la compagnia al traguardo delle 850 strutture entro la fine del 2027. Sebbene oltre il 50% delle proprietà attuali del gruppo si concentri in Europa, l’incorporazione di più di 100 indirizzi in Asia, più di 60 in Medio Oriente e Africa, nonché 40 in Australia e Nuova Zelanda, porterà a un modello di business più equilibrato a livello globale. Tra le destinazioni target principali dell'espansione si annoverano anche il Nord America e l’Asia settentrionale. Tra quelle emergenti, il Marocco, l’Egitto e la Turchia, mentre in India, una meta top per la compagnia, è stato recentemente inaugurato l’Anantara Jewel Bagh Jaipur Hotel.
A livello di segmenti di mercato, lusso e upscale continuano a essere i motori della crescita di Minor Hotels. In particolare, nel comparto più elevato si concentrerà un terzo delle nuove aperture previste dal piano triennale, con i brand Anantara, Tivoli ed Elewana Collection. Un altro terzo sarà poi dedicato al segmento premium, con Nh Collection, Avani e nhow. Il gruppo sta inoltre investendo significativamente nel rinnovamento di molte delle sue proprietà di lusso. Il 38% del piano di espansione è composto da conversioni (brownfield), mentre il resto riguarda nuovi progetti, denominati greenfield.
Sebbene circa il 70% del portfolio attuale sia di proprietà o in leasing, il gruppo punta a bilanciare questa proporzione al 50% entro il 2027. Tra i progetti in fase di sviluppo, oltre il 90% sarà infatti legato a contratti di gestione alberghiera o franchising, posizionando la compagnia sulla giusta traiettoria per raggiungere questo obiettivo. Nel 2025 Minor Hotels mirerà anche a ottimizzare la struttura dei propri marchi grazie al lancio di due nuovi brand. Il gruppo continuerà poi a sviluppare progetti che integrino un approccio olistico al benessere, combinando tecnologia medica e cultura locale. Le branded residences rappresentano infine un elemento centrale del futuro del gruppo, in particolare con i marchi Anantara e Nh Collection: progetti residenziali sono previsti in oltre una dozzina di paesi, con un focus speciale su Europa e Medio Oriente.
Tra le principali new entry in arrivo nel 2025 si segnala il secondo nhow italiano, a Roma, in apertura nel secondo trimestre, nonché il portoghese Tivoli Kopke Porto Gaia Hotel (in questo mese di febbraio), l'Avani+ Barbarons Seychelles Resort e l'Anantara Kafue River Zambia Tented Camp nel terzo trimestre, nonché l'Nh Collection Maldives Reethi Resort nell'ultima parte dell'anno.
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[post_content] => Archiviato il 2024 con oltre 11 milioni (precisamente 11.192.047) di visitatori, il 6% in più rispetto al 2023 - e addirittura il +32% nei confronti del 2019 - la Repubblica Dominicana ha cominciato anche il 2025 sotto i migliori auspici.
Indicatori come l'occupazione alberghiera e le prenotazioni di camere mostrano il buon andamento del turismo nel Paese. Le cinque principali destinazioni turistiche del paese (La Romana, Punta Cana, Puerto Plata, Samaná e Santo Domingo) hanno registrato tassi di occupazione superiori all'80%. Il numero di prenotazioni di camere nei primi giorni di gennaio 2025 è persino superiore a questo già ottimo dato.
"Ci auguriamo che gli italiani continuino a viaggiare verso il nostro paese - afferma la direttrice dell’Ente del Turismo in Italia, Neyda Garcia – anche perché la Repubblica Dominicana è considerata una delle destinazioni turistiche più sicure dell’area dei Caraibi -. C’è tanta voglia di partire e i trend internazionali confermano che i viaggiatori sono alla ricerca di mete, anche di lungo raggio, immerse nella natura, con ampia proposta di luoghi lontani dalla folla; ci aspettiamo grande attenzione anche sul grande patrimonio naturalistico che l’isola offre, con luoghi dove riconnettersi con la natura, come parchi, lunghe spiagge, lagune, baie, foreste e la possibilità di una vacanza “attiva” all’insegna dello sport e dello stile di vita salutare. In Repubblica Dominicana è facile fare una vacanza green in estrema sicurezza”.
Le novità 2025
Miches, con diversi investimenti alberghieri, come il Four Seasons all inclusive e il St. Regis, Hotel Zemi con 500 camere, entrambe di categoria lusso. Zemi Miches inclusive resort con 500 camere e Viva Miches inaugurato dicembre scorso.
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