28 gennaio 2025 15:17
Era il 2016 quando il gruppo Marriott siglò il deal del secolo nel mondo dell’hotellerie acquisendo i competitor di Starwood per 13,6 miliardi di euro. Nacque in quel modo la compagnia alberghiera più grande al mondo, allora dotata di un portfolio di oltre 5.700 strutture e 1,1 milioni di camere distribuite in 110 Paesi. Un’offerta destinata in seguito a crescere ancora. Il gruppo Starwood includeva marchi storici dell’ospitalità internazionale, tra cui quella Luxury Collection creata per valorizzare le proprietà della Ciga: la più famosa realtà dell’hotellerie di lusso italiana era infatti confluita nel 1995 in Sheraton, a sua volta acquisito tre anni dopo dalla stessa Starwood.
Ora però il marchio creato dall’hotelier visionario Barry Sternlicht circa 30 anni fa sembra destinato a riprendere vita. Con Sternlicht ancora alla guida della compagnia. Alcuni rappresentanti della compagnia di investimento Starwood Capital Group avrebbero infatti confermato a Hotel Investment Today l’intenzione di ribrandizzare il proprio gruppo alberghiero Sh Hotels & Resorts il prossimo febbraio. E Sternlicht è l’attuale presidente di Sh.
La nuova Starwood Hotels avrà ovviamente una dimensione nettamente più ridotta di quella originaria: un totale di una quarantina di alberghi tra strutture già operative e in pipeline, suddivisi nei quattro brand 1 Hotels, Baccarat, Treehouse e Sh Collection. Tra le prossime new entry in programma si segnalano gli 1 Hotels di Austin e Seattle, negli Usa, nonché sull’isola di Creta. Alcuni Treehouse sono inoltre previsti a Miami e a Manchester, in Inghilterra. Mentre nuovi Baccarat sono previsti a Dubai, alle Maldive e a Roma. Tutti e tre i marchi hanno infine in calendario delle inaugurazioni nella saudita Riyadh.
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[post_content] => L'evoluzione dell'ospitalità verso un modello capace di generare valore condiviso per il territorio, le comunità locali e gli ospiti, ma anche l'importanza delle certificazioni ambientali e il ruolo della tecnologia sono state al centro del Simposio per l'ospitalità rigenerativa organizzato da Hotel Doctors a Roma, presso il DoubleTree by Hilton.
L’evento ha riunito i professionisti del settore, tra albergatori, esperti e rappresentanti della stampa, diventando un momento di confronto cruciale per delineare le prospettive future dell’ospitalità.
«Il settore alberghiero ha un enorme potenziale per diventare un motore di cambiamento positivo - spiega Gabriele Gneri, founder e managing director di Hotels Doctors -. Presto sentiremo parlare con frequenza anche nel settore dell’ospitalità di upcycling, un approccio di economia circolare applicato ai materiali di scarto, di design rigenerativo, di inmótica, ossia l’uso pervasivo di tecnologia applicata all’ edificio, agli impianti e ai processi interni che promette di ottimizzare costi e processi a favore dei clienti, ed infine di design basato sui principi della biofilia, una tecnica che permette di proporre al cliente esperienze immersive con la natura circostante».
Alessandro Inversini, professore associato presso la Scuola di Management di Losanna, evidenzia la necessità di un cambio di mentalità nel settore turistico, invitando gli operatori a considerare la rigenerazione come un investimento a lungo termine, capace di trasformare il turismo in un motore di benessere e crescita sostenibile. «Con l’ospitalità rigenerativa siamo un passo oltre la sostenibilità - ha spiegato -: non si tratta solo di minimizzare l’impatto ambientale, ma di offrire a un contributo positivo verso due ecosistemi fondamentali: il luogo, inteso come comunità e ambiente naturale, e le persone, includendo sia i lavoratori che gli ospiti». Questo approccio non solo risponde alle esigenze del cliente moderno, sempre più attento alla sostenibilità e alle esperienze autentiche, «ma rappresenta anche un'opportunità per costruire relazioni significative tra gli ospiti, il personale e il territorio».
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Facendo seguito alla recente apertura di SIRO One Za'abeel a Dubai e all’arrivo di SIRO Boka Place in Montenegro a maggio 2025, l'annuncio di SIRO Roppongi dimostra l'ambizione di Kerzner di far crescere il marchio e l’impegno del Gruppo a consolidare il concept che si basa su un’ospitalità lifestyle e attiva nelle destinazioni più dinamiche del mondo.
"SIRO è un marchio pioniere nel settore - ha affermato Mattheos Georgiou, Senior Vice President di SIRO e Rare Finds – Siamo il primo brand di ospitalità a offrire un approccio veramente olistico al sonno, al fitness, al recupero, all'alimentazione e alla mindfulness. Il nostro obiettivo è offrire un'esperienza alberghiera inedita progettata per stili di vita attivi, consentendo ai nostri ospiti di mantenere le proprie prestazioni al massimo quando viaggiano per piacere o per lavoro. A febbraio 2024, abbiamo accolto i nostri primi ospiti a SIRO One Za'abeel di Dubai ottnendo un riscontro fenomenale che rappresenta un trampolino di lancio da cui continueremo a far crescere e far evolvere questo marchio".
SIRO Roppongi, Tokyo rappresenta un'opportunità unica per Kerzner di espandere il brand in Giappone e nell'area Asia-Pacific con un progetto di spicco per la regione. Strategicamente posizionato nel quartiere Minato-ku a Roppongi, nel cuore di Tokyo, l’hotel disterà pochi minuti da rinomate gallerie d'arte, musei e ristoranti stellati Michelin. Previsto in apertura per il 2029, SIRO Roppongi disporrà di 100 camere, un Fitness Lab e un Recovery Lab all'avanguardia e sarà ospitato in un edificio indipendente.
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[post_content] => Una selezione di itinerari studiati per consentire ai viaggiatori di scoprire i luoghi più importanti di ogni destinazione in tempi più contenuti, senza rinunciare a qualità e cura dei dettagli. Guiness Travel lancia la nuova linea Highlights, con l’obiettivo di rispondere a una domanda in continua evoluzione, che vede una crescente richiesta di esperienze di viaggio più brevi ma intense, adatte a chi dispone di meno giorni o cerca soluzioni che combinino un alto valore a un costo più contenuto.
Ogni tour Highlights è quindi progettato per includere le attrazioni principali e le esperienze più significative di una destinazione, mantenendo però un’organizzazione compatta. I viaggiatori potranno infatti contare sempre su accompagnatori al seguito dall’Italia e guide esperte, trasferimenti comodi e strutture selezionate con cura.
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Il progetto dello scalo, che rientra nell’ambito del Fondo per le infrastrutture di combustibili alternativi del Meccanismo per collegare l’Europa, è stato selezionato tra i 39 progetti che riceveranno finanziamenti: i fondi serviranno per la realizzazione di circa 2.500 punti di ricarica per veicoli leggeri e 2.400 per veicoli pesanti. Stazioni per il rifornimento di idrogeno e impianti ecologici per porti e aeroporti.
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Le novità 2025
Ma le novità legate all'aeroporto orobico non terminano qui: il 2025 vedrà ampliarsi significativamente la zona partenze dell’aerostazione, anche e soprattutto in vista con l’appuntamento con le Olimpiadi e Paralimpiadi di Milano Cortina 2026, mentre avanzano i lavori per la realizzazione del collegamento ferroviario. Un’opera cruciale per la visione di multimodalità che accompagna il piano di sviluppo aeroportuale e che ci ha fatto diventare il primo aeroporto “bike friendly” d’Europa.
“Il nostro è un aeroporto profondamente legato alla sua città, alla sua provincia, a questo territorio, anche se offre dei servizi rilevanti per un'area molto più vasta del nord Italia e della Lombardia in particolare - commenta il presidente Sacbo, Giovanni Sanga (nella foto) in occasione del recente Airport Day -. Stiamo vivendo un momento di grande trasformazione dopo che abbiamo superato i 17 milioni e 300.000 passeggeri lo scorso anno. Siamo consapevoli di ricoprire un ruolo e una funzione cruciali per garantire la mobilità contribuendo alla internazionalizzazione delle attività, alla crescita delle relazioni culturali (prova ne è l’università di Bergamo, che accoglie una quota rilevante di studenti stranieri) e avere inciso positivamente sul tessuto socioeconomico, senza perdere mai di vista l’impegno riguardo le opere di compensazione e mitigazione a beneficio dell’intorno aeroportuale”.
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Primi bilanci per il nuovissimo Bawe Island di casa Azemar - The Cocoon Collection a Zanzibar: “Abbiamo aperto lo scorso luglio e subito riscontrato consensi unanimi dagli ospiti - ha spiegato il titolare del to e della compagnia alberghiera Alessandro Azzola, in occasione di una serata milanese speciale organizzata a Casa Lago, partner storico del gruppo, con la presenza straordinaria dello chef stellato Andrea Berton, già responsabile della ristorazione del locale subacqueo H20 del maldiviano You&Me by Cocoon.
“Certo, una struttura del genere non è facile per Zanzibar, destinazione tradizionalmente abituata alla villaggistica tradizionale - ha aggiunto Azzola, riferendosi al posizionamento lusso informale del Bawe, una novità anche per la Cocoon Collection -. La meta da una decina di anni sta però sperimentando un progressivo riposizionamento dell’offerta, grazie all’apertura di numerosi, piccoli boutique hotel di alto livello. Non solo: l’anno prossimo verrà inaugurato anche un Four Seasons e presto ci sarà pure un Anantara. Parecchi gruppi internazionali hanno messo gli occhi su questa meta. C’è grande potenziale. Anche per noi”.
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[caption id="attachment_484369" align="aligncenter" width="477"] Da sinistra, Andrea Guanci, Leonardo Massa, Luca Valentini e Fabio Candiani[/caption]
Focus su Usa e Caraibi, Yacht Club ed Explora Journeys per il 2025 di Msc. Lo conferma il direttore vendite & network, Fabio Candiani, che ricorda come una delle più importanti novità del contratto 2025 con le agenzie sia proprio l’over commission per obiettivi sulle vendite Yacht Club: “Un’opportunità cumulabile con le altre over, supportata da tanta formazione su un segmento che ormai per noi è una vera flotta nella flotta. E ciò in un percorso coerente che in prospettiva rappresenterà anche una sorta di viatico per il consolidamento dell’offerta Explora Journeys nel nostro mercato”.
Proprio il brand lusso di Msc sarà protagonista di un’estate importante per l’Italia, con entrambe le sue navi impegnate nel Mediterraneo durante l’’estate. “Quest’anno festeggiamo inoltre il raggiungimento della soglia delle 1.500 agenzie che hanno venduto Yacht Club - aggiunge il direttore commerciale, Luca Valentini -. E’ la dimostrazione che si tratta di una proposta che può trovare spazio in qualsiasi adv”.
“Non solo - racconta il vice president Southern Europe, Leonardo Massa -: il 2025 sarà pure caratterizzato dal debutto il prossimo 9 aprile della World America, mentre a marzo inaugureremo il nostro terminal crocieristico a Barcellona, seguito il 1° aprile dal mega-progetto analogo da oltre 400 milioni di dollari d’investimento, realizzato a PortMiami in collaborazione con Fincantieri: una struttura capace di movimentare oltre 30 mila passeggeri al giorno”. A livello di prodotto, un’ulteriore premier sarà nell’estate 2026 la prima crociera in Alaska di Msc, per itinerari di sette notti in partenza da Seattle.
Tutto ciò sarà naturalmente accompagnato da campagne di comunicazione ad hoc: azioni pensate per trasmettere un’identità di marchio sempre più legata a un concept lifestyle potenzialmente in grado di far vivere il brand di vita propria: “Un esempio è la presenza alla Rinascente di Milano, ma anche la prima capsule collection di moda realizzata insieme a North Sails- conclude il marketing director, Andrea Guanci -. Siamo inoltre estremamente orgogliosi del nostro debutto al Super Bowl dello scorso fine settimana: uno spot di 60 secondi che ha visto il ritorno di un’azienda italiana all’interno di uno degli eventi sportivi più seguiti negli Usa dopo una quindicina di anni”.
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Non si ferma la crescita del gruppo Leonardo Hotels in Italia. Uno sviluppo ben semplificato dalla progressione dei ricavi degli alberghi nella Penisola: erano 40 milioni di euro nel 2023, sono saliti a 45 milioni l’anno scorso e ora la compagnia punta a quota 60 milioni per il 2025.
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Leonardo guarda a proprietà capaci di generare business 12 mesi all’anno tramite l’aggiunta di single asset, nonché incorporazioni di piccole compagnie. Non esclude inoltre a priori la possibilità di espandersi anche in destinazioni beach & sun. Il modello di sviluppo prevede sia acquisizioni dirette, sia contratti di affitto e di management, con un rapporto di circa 50-50 tra proprietà e altre forme di gestione.
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