4 luglio 2024 15:02
Il dato è naturalmente provvisorio e sconta senz’altro il momento poco felice degli altri comparti. Ma a dirlo, non dico cinque-dieci anni fa, persino a ottobre scorso, in molti avrebbero pensato a una fake news. E invece, nel primo semestre di quest’anno l’asset class degli alberghi è stata quella su cui si è concentrata la maggior parte degli investimenti commercial real estate in Italia: qualcosa meno di 1 miliardo di euro su un totale di poco più di 3 miliardi. A seguire gli uffici, che scontano da tempo gli effetti del fenomeno smart working, e la logistica, settore complesso e ad alta intensità di capitale. Sono davvero finiti i tempi, affatto lontani, in cui alle principali fiere del real estate europeo gli alberghi erano relegati nel calderone degli investimenti alternativi, dopo uffici e logistica appunto, ma anche retail e residenziale…
Lo ha rivelato Domenico Basanisi, in occasione dell’Hospitality Forum 2024 organizzato da Scenari Immobiliari a Milano. In tale contesto, ha sottolineato l’head of hotels investment properties Italy di Cbre, un altro dato importante riguarda la natura degli investitori: non solo ha ripreso quota la componente domestica dei capitali, tornata a essere la maggioranza, ma ben il 55% di chi ha operato acquisizioni è rappresentato da proprietari operatori: “Si viene da due anni di grandi flussi cassa. C’è quindi chi ne ha approfittato per comprare – ha spiegato Basanisi -. Tra l’altro, lato venditori, si tratta generalmente di acquirenti che massimizzano il pricing, in quanto le loro motivazioni vanno spesso oltre alle considerazioni finanziarie, rispondendo anche a logiche industriali e di marketing”.
A essere ancora dormienti sono invece i capitali core. “Sulla carta ci sono, sono attivi ma intervengono poco. Nel primo semestre del 2024 hanno contato per circa il 10%. E la tendenza rimarrà con ogni probabilità la medesima anche per il resto dell’anno. E’ la motivazione per la quale un mercato come quello tedesco, tradizionalmente caratterizzato proprio da un’elevata presenza di investitori core, sconta oggi qualche difficoltà. Ecco allora che gli investitori cosiddetti value-add rimangono pur sempre la parte più attiva del mercato“.
In prospettiva Basanisi prevede una polarizzazione degli investimenti con i capitali value add che tenderanno a concentrarsi sulle proprietà di livello più alto, mentre il mercato dei midscale e degli economy sarà di pertinenza soprattutto degli operatori – proprietari. “Al momento – ha concluso Basanisi – esiste una serie di asset potenzialmente in vendita appartenenti alla cosiddetta categoria core plus (ottimi tenant accompagnati da brand importanti), localizzati tuttavia in destinazioni secondarie, quali le periferie delle Big 4 (Milano, Roma, Firenze e Venezia) o le città più piccole. E’ questo un fattore delicato perché se le richieste sugli yield prime per gli uffici si aggirano sul 4,5%, e con gli hotel si arriva attorno al 5%, in location al di fuori di questo perimetro lo spread si ampia. Il tutto con un conseguente cambiamento della categoria di buyer che si sposta verso investitori interessati a capitalizzare su alti rendimenti prima che i tassi d’interesse scendano in maniera più consistente come da previsione”.
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Crescita in doppia cifra percentuale per il gruppo Falkensteiner, che si approssima alla soglia dei 250 milioni di euro di fatturato, dopo aver chiuso il 2023 tra i 220 e i 230 milioni. La performance della compagnia sono state trainate soprattutto da un ottimo inverno, in particolare in Alto Adige con il Kronplatz e il Lido in val Pusteria. “L’estate è stata invece un po’ zoppicante - rivela la head of marketing Italy, Alessandra Niada -. Ottobre però, come piace dire a me, è ormai il nuovo maggio, che invece è stato deludente con la notevole eccezione della nostra proprietà di Jesolo, facilmente raggiungibile anche dall’Austria”.
Proprio gli arrivi dall’area di lingua tedesca (Dach) sono stati come sempre tra i protagonisti del 2024 della compagnia. Ma bene è andata pure la domanda domestica, dimostratasi in linea con la tendenza generale (+10%). C’è in particolare soddisfazione per le performance della struttura sarda di VIllasimius, che in un contesto complicato per la domanda estiva Italia su Italia verso l’isola (in media -15%), ha visto l’hotel Falkensteiner mantenere sostanzialmente i livelli dell’anno scorso (-1%). “E questo grazie soprattutto all’intermediato, che sta crescendo per i nostri prodotti di livello più alto”.
Il prossimo sarà un biennio importante per il gruppo altoatesino, con ben tre aperture in arrivo: si comincia ad aprile con il Falkensteiner Hotel Bozen da 113 camere: una struttura urban a vocazione leisure, che sta sorgendo all’interno del distretto Walter Park, dotato anche di servizi fitness, uffici e appartamenti. L’albergo, gestito in affitto, offrirà anche una spa con sauna panoramica e un rooftop con un ristorante a firma Mochi: un format austriaco di cucina panasiatica e focus sul Giappone, che a Vienna è uno dei locali più ricercati della città e che a Bolzano declinerà la propria proposta in piatti fusion capaci di integrare pure i prodotti altoatesini.
A seguire, a fine 2025 sarà la volta del tanto atteso Falkensteiner Hotel Lake Garda di Salò: 170 appartamenti (di cui 96 disponibili da subito, gli altri entro il 2027) e 97 camere, a cui si aggiungeranno un rooftop terrace e un’Acquapura Spa con sezione adults-only e per bambini. Per il 2026 è infine in calendario l’inaugurazione dell’hotel siciliano di Licata. un progetto Vudafieri Severino & Partners da 130 camere a vocazione family. In questi ultimi due casi si tratta di strutture di proprietà dirette realizzate in partnership con una serie importanti di co-finanziatori.
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[post_content] => Kel 12 ed Earth Viaggi lanciano una storica partnership commerciale, volta a favorire le partenze dei programmi più rappresentativi ed avventurosi - dell’offerta turistica nel Sultanato: “Rub’ Al-Khali: la traversata del Quarto Vuoto” e “Rub’ Al-Khali: tra deserto e mare”.
Kel 12 ed Earth Viaggi condividono una lunga tradizione di esplorazioni conoscitive, guidate dalla stessa passione e da un profondo rispetto e curiosità. Per entrambi una forte inclinazione a collaborare con altre realtà del turismo, con l'obiettivo di promuovere un bene comune e accompagnare viaggiatori consapevoli. Il viaggio coinvolge, quindi, i partecipanti di Kel 12 e Earth Viaggi.
La destinazione della Penisola Arabica continua a crescere: gli arrivi italiani sono aumentati anche nei primi quattro mesi del 2024 (+4,2% sul corrispettivo periodo 2023, pari a 22.678 visitatori). Terzo mercato europeo alle spalle solo di Regno Unito e Germania. Complessivamente, lo scorso giugno sono stati registrati 302mila visitatori internazionali, grazie ai quali, secondo i dati di Statista, prevede che il Sultanato generi una spesa di 487 milioni di dollari entro la fine del 2024, con un tasso di crescita del 3,67%.
Ideati da Kel 12 i tour sono destinati a un pubblico che non teme gli ambienti estremi e neppure soluzioni di pernottamento mobili, sono i nuovi esploratori. Grazie alla promozione congiunta con Earth Viaggi, specializzato a sua volta in viaggi avventurosi nella natura incontaminata, i programmi possono essere garantiti con un tasso di conferma praticamente certo.
Kel 12 e Earth Viaggi promuovono reciprocamente una profonda attenzione alla sostenibilità e l’amore per il deserto dell’Oman; elementi che permettono di collaborare per far conoscere sempre di più, e nel modo più corretto, un’area del paese unica e meravigliosa e allo stesso tempo poco conosciuta.
Sul piano organizzativo sarà Kel 12 ad accompagnare e gestire i gruppi in partenza, dando dunque modo di avvantaggiarsi della vasta esperienza di Piero Rossi, fra i più rinomati conoscitori dell’impervia area desertica della Penisola Arabica.
Per entrambi i tour è prevista la contemporanea promozione sui siti dei due operatori affiancando i rispettivi loghi aziendali, dal momento che obiettivi comuni agiscono da collante per una cooperazione equilibrata e personalizzabile in funzione delle specifiche esigenze del viaggiatore.
L’itinerario “Rub’ Al-Khali: la traversata del Quarto Vuoto”, ispirato all’impresa dell’esploratore e scrittore britannico Wilfred Patrick Thesinger negli anni ’40 del Novecento, prevede sei pernottamenti in campi tendati mobili “Wild Glamping”, caratterizzati da ampie tende provviste di letto, materasso e lenzuola, servizi igienici e docce portatili.
Il tour “Rub’ Al-Khali: tra deserto e mare” è invece pensato per andare dritto al cuore del “Quarto Vuoto”, prevedendo solo quattro notti all’aperto e risultando in tal modo sostenibile da parte di chi voglia avvicinarsi a quest’ambiente estremo per la prima volta.
RUB’AL-KHALI: LA TRAVERSATA DEL QUARTO VUOTO”
durata 10 giorni, minimo 6 massimo 12 partecipanti, con partenze in programma da febbraio a metà marzo e da metà ottobre a fine dicembre 2025. A partire da 3.600 euro.
Partenza da Muscat con visita della Grande Moschea. Campo sulla spiaggia a Barr Al Hickman, accesso al Rub’ Al-Khali ed esplorazione del “Quarto Vuoto” fra dune alte sino a 300 metri. Ritorno all’oceano con campo a Fazayat Beach e visita del sito archeologico di Ubar, l’Atlantide del deserto. Il viaggio si conclude a Salalah.
“RUB’ AL-KHALI: TRA DESERTO E MARE”
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L’itinerario segue le tappe di “Rub’ Al-Khali: la traversata del Quarto Vuoto”, ma prevede il 1° pernottamento a Salalah per spingersi già il 2° giorno nel deserto e raggiungere il cuore del Quarto Vuoto fra il 3° e il 5° giorno. Rientro a Salalah il 6° giorno con visita al souk e tramonto sulla spiaggia, quindi due giorni di relax e mare presso il Souly Ecolodge Salalah, in vista del rientro in Italia.
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[post_content] => Cerimonia d'apertura del Ttg Travel Experience di Rimini. Prima annotazione. C'erano almeno l'80% dei posti riservati ai componenti di staff e company. Al pubblico e alla stampa posti in fondo. E molto pochi. Il punto è che bisognerebbe ragionare al contrario. In prima fila i giornalisti che riportano la o le notizie, che fanno domande eccetera. In fondo la clack di questo o quell'altro personaggio.
Alcuni colleghi avendo intravisto vicino al palco dei conoscenti si volevano avvicinare per salutare. Non gli è stato permesso. Una vera e propria linea Maginot che alla fine è stata travolta da chi premeva da dietro. E per fortuna. Questo mondo diviso fra vip e mortali ha ormai superato il livello di sopportazione.
Dibattito
Il dibattito con dieci relatori si è svolto nella solita elencazioni di parole cliché: filiera, intelligenza artificiale, trend, organico, verticale, piattaforma, ospite (al posto di cliente). Impresa, azienda, associazione, regole di mercato, investimenti, cavalli di razza, burocrazia, lacci e lacciuoli, evoluzione tecnologica, compagnia aeree, sostenibilità, sicurezza. Ritardo, italianità, forza lavoro. G7 a Firenze. E infine il capitale umano. Allora il gioco è il seguente: mettete insieme queste parole o alcune di esse ed escono quasi tutti i discorsi. Non è difficile.
Annotazioni
Bene Gattinoni sulla discriminazione delle agenzie di viaggio italiane nei confronti alle piattaforme straniera che pagano meno tasse.
Mi è piaciuto il triplo salto carpiato del ministro Santanchè. Fino a giugno bisognava che l'Italia fosse il primo Paese in termini di turismo. Oggi invece si cambia scenario. La frase esatta è: "Dobbiamo smettere di contare quanti turisti vengono, perché il nostro turismo è il turismo della qualità".
Di Giuseppe Aloe
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[post_content] => Si prepara a chiudere un ottimo 2024 il tour operator di casa Msc, Going: “E’ stato un anno particolare - racconta il chief commercial & operations officer, Maurizio Casabianca -. E’ partito in maniera straordinaria fino a tutto il primo trimestre, con incrementi che superavano il 20%. Successivamente, il mercato ha rallentato un po’ per tutti, in special modo in estate. Ciononostante la nostra crescita è ancora superiore al 15% e ci aspettiamo che la percentuale sia destinata a salire nuovamente prima della fine dell’anno. Tutto ciò avendo ben presente purtroppo anche l’effetto che i fatti d’Israele del 7 settembre 2024 hanno avuto sul mercato”.
A testimoniare il successo del nuovo corso di Going, inaugurato nel 2022, anche il confronto con i dati pre-Covid: nel 2019 il to fatturava circa 11 milioni di euro, oggi si appresta ad arrivare a fine 2024 a 32-35 milioni. “Abbiamo praticamente triplicato il giro d’affari, grazie sia all’incremento di prodotto, sia all’allargamento della base di mercato, aprendo la nostra offerta a tutte le agenzie italiane”.
Tra i protagonisti Going di quest’anno si segnala in particolare il Nord America, in primis gli Stati Uniti con le estensioni Caraibi, Polinesia e naturalmente le crociere Msc con il prodotto Going4Cruise, in combinazione con New York e Miami. Ma bene è andato pure l’Oriente, soprattutto Giappone e Thailandia. Quest’ultima meta beneficerà tra l’altro dell’introduzione del nuovo collegamento Ita che entro la fine dell’anno aprirà anche una tratta su Dubai.
Altro prodotto degno di nota è poi quello dei resort: sia Sharm, “verso cui l’anno prossimo collegheremo ben otto città italiane, due in più rispetto al 2024”; sia la novità Creta che nel 2025 vedrà con ogni probabilità aggiungersi un’altra isola greca all’offerta Going. Sempre per l’anno prossimo, l’operatore ha inoltre già una serie di posti aerei bloccati per la Turchia da Bologna, Roma e Milano. “E presto lanceremo anche la new entry The Residence Dhigurah by Cenizaro alle Maldive”, conclude Casabianca.
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[post_content] => L’Egitto fa i conti con un anno segnato dal conflitto fra Israele e Hamas, ma non smette di investire su nuovi progetti e prodotti.
A fronte di aspettative di crescita 2024 “inevitabilmente condizionate dal protrarsi del conflitto - spiega Amr El Kady, chairman dell'Egyptian Tourist Authority - tra ottobre 2023 e ottobre 2024 il paese ha accolto 15 milioni di turisti mentre per il solo 2024 a livello globale registriamo una crescita del 3%. Che rappresenta comunque un traguardo positivo, ma certo non quello che ci aspettavamo, e cioè un incremento tra il 15 e il 20% rispetto al 2023”.
Il mercato Italia, in particolare, che a inizio 2024 segnava un meno 22% di arrivi “ad oggi ha ripreso e si attesta a meno 12%. L’obiettivo 2025 è di tornare almeno ai numeri dell’anno scorso (853.000 turisti italiani) mentre complessivamente speriamo in una crescita del 10%”.
Per questo si moltiplicano “le partnership con tour operator e compagnie aeree volte a promuovere la destinazione, nonché le attività di formazione e coinvolgimento degli agenti di viaggio. Il messaggio che vogliamo veicolare è che l’Egitto è una meta sicura, con un prodotto in evoluzione che alle proposta tradizionale affianca novità, per attrarre diversi target di visitatori, come quelli più alto-spendenti”.
Nuovi investimenti
Spicca senz’altro l’enorme piano di sviluppo nella costa Nord del Paese, dove nascerà “la città di Ras Hekma, grazie all’investimento congiunto con gli Emirati Arabi”. Nel giro di 5 anni verranno realizzati nuovi hotel, marina, aeroporto, per “un investimento complessivo attorno ai 110 miliardi di dollari".
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[post_content] => Uvet Hotels acquisisce la gestione di otto nuovi hotel in località di prestigio: l’Hotel Piccolo di Portofino, il Royal di Positano, il Palumbalza di Porto Rotondo, l’Alaska di Cortina d’Ampezzo, l’Hotel Les Jumeaux di Courmayeur, il Miramonti di Corvara, il Ca’ Zusto e l’Hotel Giudecca a Venezia (oltre a Sicilia, Milano e Maldive).
Salgono così a undici le strutture alberghiere complessive a marchio Uvet Hotels tra Italia ed estero. Uvet Hotels diventa così l’unico gruppo italiano a gestire queste sette destinazioni di lusso in Italia e può offrire complessivamente oltre 770 camere in tutto il mondo.
«Sono orgoglioso di annunciare l'acquisizione della gestione di otto nuovi hotel nelle più prestigiose destinazioni italiane e del mondo. L’espansione di Uvet Hotels in Italia dimostra la strategia del Gruppo mirata a cogliere le opportunità dettate dal crescente interesse e dalla domanda in aumento da parte sia dei turisti stranieri sia italiani, verso il nostro Paese – commenta Luca Patanè, Presidente del Gruppo Uvet – Stiamo puntando su località esclusive che offrono un'esperienza autentica e un servizio personalizzato, con l'obiettivo di rispondere al meglio alle aspettative di una clientela internazionale esigente. Crediamo fermamente che l'Italia, con il suo patrimonio culturale, la bellezza paesaggistica e l'eccellenza nel settore dell'ospitalità, rappresenti una destinazione di grande appeal per questa fascia di mercato. Il nostro obiettivo è continuare a crescere e siamo alla continua ricerca di strutture in linea con i nostri standard anche per offrire un ricco ventaglio di scelte per i nostri clienti».
Non solo, il Gruppo alberghiero ha deciso di confermare l’organico degli hotel pari a oltre 200 persone.
L’Hotel Piccolo di Portofino aprirà a marzo 2025. L’Hotel Royal, che sorge a Positano, aprirà a marzo 2025. L’Hotel Palumbalza Porto Rotondo aprirà ad aprile 2025.
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[post_content] => Il workshop “Germania, destinazione vacanza” si è svolto negli spazi storici di Villa Medici Giulini a Briosco. Agata Marchetti, direttrice dell’Entg, ha sottolineato che «la location è stata scelta pensando alla campagna del 2024 Cultureland Germany, che ha interessato diverse tematiche tra cui la musica, il design e l’architettura. Villa Medici Giulini accoglie infatti un’importante collezione di strumenti musicali e i visitatori possono sentirli suonare dal vivo e conoscerne la storia. È un legame con il patrimonio culturale della Germania con i suoi 54 siti Unesco e i 150 patrimoni immateriali, come la musica techno di Berlino». Proprio per raccontare questa ricchezza l’ente del turismo tedesco ha realizzato il canale podcast geolocalizzato “Itinerari Unesco, un viaggio tra i capolavori della Germania”: i primi 21 podcast sono online su tutte le piattaforme e hanno realizzato 10mila ascolti in un solo mese. Villa Medici Giulini ha dapprima accolto i partner tedeschi, che «insieme con l’esperto di turismo Roberto Gentile hanno indagato le evoluzioni del trade e l’andamento del mercato italiano e hanno vissuto un momento di formazione», quindi gli agenti di viaggio e i to italiani, «ai quali sono dedicati questi momenti di approfondimento sulla destinazione». Gli espositori presenti hanno raccontato la bellezza di Berlino (Vive Berlin, Jacopo Buonaguidi), il fascino di territori come quello delle miniere di carbone e acciaio della Ruhr con le sue cattedrali industriali patrimonio Unesco (Ruhr Tourismus, Andreas Wietheger) e il patrimonio culturale e artistico della Sassonia con Chemnitz (Capitale Europea della Cultura per il 2025), Dresda e Lipsia (TMG Sachsen, Chiara Panzeri). In questa nuova stagione l’opera di Dresda propone il primo ciclo completo delle opere sinfoniche di Gustav Mahler (Semperoper Dresda, Angela Incampo), mentre la Baviera è terra di foreste incontaminate, tradizione e cultura (Baviera Orientale, Stephan Moder). Nördlingen, con la sua pianta circolare e 2,7km di mura, trasporta nel passato con professioni antiche come quella dei conciatori (Tourist Information Nördlingen, Sara Wörz) e Ratisbona, anch’essa patrimonio Unesco, accoglie tra le sue mura 30mila studenti e monumenti pieni di fascino (Regensburg Tourismus, Elke Schmoll). Per sentirsi parte della vita sociale delle città tedesche si potrà pernottare negli hotel di H World International/Steigengerber Hotels (Bruno Desfrançais). Infine le connessioni con i voli diretti da Milano su Colonia, Düsseldorf, Amburgo e Stoccarda di Eurowings Aviation (Daria Koval) e l’accoglienza del Munich Airport: funzionale, pluripremiato e con un birrificio interno (Andreas Bauer). Sono numerosi gli Highlight della Germania per i prossimi mesi: il 9 novembre ricorrono i 35 anni dalla caduta del Muro di Berlino; 250 anni fa nacque Caspar David Friedrich (l’ultima mostra celebrativa è in corso a Dresda fino al 5 gennaio 2025) e si ricorderanno il 250esimo anniversario della morte di J.S.Bach e i 50 anni della Strada delle fiabe, un itinerario molto amato, che attraversa la Germania da nord a sud. Tutti gli eventi sono disponibili sul sito www.germany.travel.
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[post_content] => Un anno ancora in crescita per il gruppo Travel, che stima di chiudere il 2024 con un incremento in doppia cifra percentuale, in linea peraltro con le previsioni di budget. “Considerati i primi mesi spumeggianti avremmo sperato di fare ancora di più - ammette il fondatore e presidente, Franco Gattinoni -. L’estate ha però risentito del caro prezzi, in particolare del trasporto aereo. Ma nelle ultime due settimane siamo tornati a registrare un bel movimento e questo ci fa ben sperare per il forecast di fine anno”.
Il trend positivo ha coinvolto tutte e tre le divisioni in cui si è riorganizzato qualche mese fa il gruppo, la Travel, la Business Travel e la Events: “Un’evoluzione dovuta, per una realtà come la nostra che da inizio 2023 a oggi ha visto crescere il numero dei propri dipendenti da 380 a quasi 800, per arrivare a superare quota mille se si includono anche le società al di fuori del perimetro del gruppo in senso stretto”.
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“Abbiamo inoltre già pubblicato il nuovo catalogo Gattinoni Travel Experience - racconta l’a.d. della business unit Travel, Mario Vercesi -. Si chiama Orizzonti di Luce e per la prima volta è un monovolume dedicato alle destinazioni più esclusive. Entro la fine dell’anno distribuiremo poi il catalogo sui tour, che comprenderà gli Explore con accompagnatore e gli Experience, tailor made a partenza garantita. Quest’anno abbiamo in particolare deciso di arricchire gli itinerari Explore con la presenza di esperti ad hoc”.
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[post_content] => "Destinazione Napoli" debutta al TTG Travel Experience di Rimini: un nuovo brand e una DMO. L'obiettivo è quello di delineare le strategie future per rafforzare ulteriormente Napoli una delle città più visitate d’Italia e che detiene il primato per numero di arrivi internazionali.
Per consolidare la posizione sui mercati esteri, il Comune di Napoli si è dotato di uno strumento strategico quale la DMO (Destination Management Organization) per la progettazione, la realizzazione e la gestione dei servizi tipici, nonché, in ottica strategica e integrata, delle azioni di marketing, promozione, digitalizzazione e sviluppo di prodotti necessari alla valorizzazione della destinazione turistica. A questo fine è nato un accordo quadro tramite l’RTI composta da CoopCulture e SL&A.
«Con questa iniziativa anche una Capitale come Napoli, vero gigante nell’immaginario e nel desiderio dei turisti italiani e sempre più anche stranieri, si dota di una organizzazione di destinazione che si muove su standard mondiali - spiega il Project Leader della DMO Stefano Landi -
Questo brand è rappresentato da un'installazione permanente situata in Piazza Municipio, concepita per sintetizzare la complessità e la ricchezza culturale di Napoli. Il progetto, promosso dall'Assessorato al Turismo, mira a offrire ai visitatori una visione distintiva e coinvolgente della città, sottolineando il suo fascino unico.
«A Napoli abbiamo realizzato un’installazione fissa pensata 'per fare il giro del mondo' - aggiunge l’Assessora al Turismo e alle Attività produttive del Comune di Napoli, Teresa Armato - attraverso le esperienze dei turisti che scattano un selfie per i social per testimoniare la loro esperienza napoletana. Nel logo sono raffigurati alcuni dei principali simboli della napoletanità: da Maradona, al murales di San Gennaro, al cibo. Ci sono anche immagini delle stazioni della metropolitana di Napoli, affascinanti e futuristiche. Il nostro logo, inoltre, si trova davanti al porto 'aperto' della città, apposta per dare il benvenuto a chi arriva a Napoli dal mare».
Il logo, infatti, è una fusione di arte e identità, con lettere che narrano le mille sfaccettature di Napoli: dalla passione per il calcio alle meraviglie sotterranee, dalla street art ai capolavori culinari.
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