28 gennaio 2025 11:36

Uno scorcio di Capri
Arriva la conferma del passaggio di mano del Caesar Augustus di Anacapri. Come anticipato da noi di Travel Quotidiano a fine dicembre, ad acquisire lo storico 5 stelle è stato il gruppo Statuto che lo ha comprato, si legge sul Mattino, per 180 milioni di euro dalla famiglia napoletana Signorini, già proprietaria dell’hotel dal 1940. Stando ai rumours a noi pervenuti le intenzioni sarebbero ora quella di affidarne l’operatività a Four Seasons.
La struttura, situata nella parte meno mondana dell’isola, deve il suo nome alla statua dell’imperatore romano fatta installare nel 1900 dall’allora proprietario dell’immobile, il principe russo Emmanuel Bulhak. Il complesso venne poi ceduto appunto alla famiglia Signorini, che lo trasformò in un albergo, oggi dotato di 49 camere e sei suite a picco sul mare.
Proseguono insomma gli investimenti nell’ospitalità del gruppo Statuto, che pochi mesi fa ha acquisito per circa 100 milioni di euro l’ex Grand Hotel Cadenabbia sul lago di Como, destinato a diventare un Six Senses nel 2028. La società è inoltre proprietaria di alcune delle più prestigiose strutture italiane, quali il Mandarin Oriental e i prossimi Marriott Piazzetta Bossi (che verrà inaugurato a breve), Rosewood (2025) e Six Senses (2026) di Milano, nonché l’Edition Rome e Le Ginestre di Porto Cervo (che diventerà Mandarin Oriental), oltre naturalmente al San Domenico di Taormina e al Danieli di Venezia. Recenti infine pure le acquisizioni all’estero dei Six Senses London e Ibiza, del Mandarin Oriental Paris e dell’Hotel de Rome di Berlino.
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[post_content] => Il gruppo Nicolaus amplia il portfolio delle strutture in Italia e aggiunge dall'estate 2026 anche il Valtur Sardegna Eos Costa Rei. Si tratta di un’acquisizione strategica, funzionale ad arricchire l'offerta del gruppo con prodotti di qualità nell’area del Sud Italia.
Con questa acquisizione il gruppo Nicolaus aggiunge un importante tassello al proprio percorso di sviluppo nell’area, confermando la volontà di investire in Sardegna, attraverso i brand Valtur e Nicolaus Club tramite progetti di lungo periodo.
Il progetto di ristrutturazione
Tra i prodotti della destinazione più conosciuti e ambiti dal mercato, la struttura inaugura con Valtur un nuovo percorso di evoluzione orientato a un concept di vacanza più contemporaneo. Il progetto prevede, infatti, un importante piano di valorizzazione che prenderà avvio dalla ristrutturazione di alcune camere, con l’obiettivo di dare vita a un prodotto upscale, distintivo e unico nel panorama dell’ospitalità del Sud Sardegna, capace di coniugare autenticità, lifestyle e qualità dell’esperienza.
La new entry rafforza il ruolo del gruppo Nicolaus di player di riferimento per la destinazione, grazie a oltre 3.000 posti letto al giorno e di una rete di collegamenti aerei capillare, con un’ampia disponibilità di posti, verso gli aeroporti di Olbia e Cagliari da Milano Malpensa, Bergamo, Linate, Verona, Torino, Bologna, Roma e Bari, affiancata da un’articolata offerta di trasferimenti su diverse tratte marittime.
Location unica
Il Valtur Sardegna Eos Costa Rei si distingue per una posizione mare straordinaria, con affaccio diretto sulla spiaggia di Piscina Rei, celebre per le sue acque e resa unica dalla presenza di una colonia di fenicotteri rosa. Tra gli elementi di pregio, lo stile architettonico, con edifici in pietra immersi in un parco privato di 3 ettari.
«Con l’ingresso del Valtur Sardegna Eos Costa Rei, non solo arricchiamo la nostra offerta in una delle destinazioni più strategiche del Mare Italia, prima destinazione in assoluto all’interno della nostra offerta per numerosità di prodotti, ma accogliamo una struttura di grande valore, molto apprezzata dalla distribuzione e dai clienti, che si inserisce perfettamente nel nostro piano industriale che punta a plasmare progetti di ampio respiro, in cui ci sia un coinvolgimento diretto del gruppo nella costruzione su più fronti dell’offerta per poter esprimere al meglio la nostra filosofia votata a un prodotto upper upscale» commenta Paola Coccarelli, direttrice prodotto del gruppo Nicolaus.
«Siamo soddisfatti dell’ingresso del nostro resort nel mondo Valtur, un progetto che sentiamo profondamente affine ai nostri valori e alla nostra visione imprenditoriale. Abbiamo riconosciuto nel gruppo Nicolaus un partner con cui condividiamo la stessa tensione all'eccellenza, una continua attenzione alla cura del dettaglio e un’idea di ospitalità in cui l’ospite è davvero al centro. Questo percorso rappresenta per noi l’inizio di una collaborazione solida e di lungo periodo, orientata a valorizzare ulteriormente la nostra struttura in cui crediamo molto e a offrire esperienze sempre più distintive e autentiche, in linea con la ricchezza del territorio che ci ospita e in pieno stile Valtur» aggiunge Stefano Carta, proprietario di Valtur Sardegna Eos Costa Rei.
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[post_content] => Taglio del nastro per il primo volo targato Aeroitalia sulla rotta Cuneo-Cagliari: i collegamenti sono attivi ogni venerdì e domenica con questo operativo: Cagliari-Cuneo, partenza ore 12.30, arrivo ore 13.50; Cuneo-Cagliari, partenza ore 14.40, arrivo ore 16.00.
«Con l’inaugurazione della rotta Cuneo-Cagliari compiamo un passo concreto nel rafforzamento della nostra offerta commerciale e della rete nazionale di Aeroitalia. Questo collegamento nasce da un’attenta analisi della domanda e dalla volontà di creare nuove opportunità di viaggio tra due territori altamente complementari: la Sardegna, con il suo richiamo turistico e il suo tessuto economico, e il Piemonte, porta di accesso a un’area strategica che spazia dalle Alpi alle Langhe. Le due frequenze settimanali sono state pensate per rispondere sia alle esigenze del traffico leisure, in particolare nei weekend, sia a quelle del segmento business. Crediamo fortemente nel potenziale di questa rotta e nel ruolo dell’aeroporto di Cuneo.
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[post_content] => L’assemblea dei presidenti delle autorità di Sistema portuale ha eletto Roberto Petri nuovo presidente di Assoporti, l’associazione dei porti italiani.
L’elezione di Roberto Petri si inserisce in una fase particolarmente significativa per il sistema portuale italiano, caratterizzata da un profondo rinnovamento della governance: nel corso del 2025 sono stati infatti nominati 14 nuovi presidenti di Autorità di Sistema Portuale, segnando l’avvio di una nuova stagione per la portualità nazionale. A questo scenario si affiancherà, nel 2026, il previsto varo della riforma portuale, che ridisegnerà assetti, competenze e strumenti di governance del settore.
Il ruolo di Assoporti sarà sempre più di coordinamento, rappresentanza e indirizzo, accompagnando le autorità di Sistema Portuale nell’affrontare le principali sfide globali: transizione energetica, digitalizzazione dei processi logistici, competitività del sistema Mediterraneo, resilienza delle catene di approvvigionamento e integrazione porto-città.
Per Assoporti si conferma l’impegno a rafforzare il ruolo dei porti italiani come infrastrutture strategiche per il paese, motori di sviluppo economico, sostenibilità ambientale e coesione territoriale, accompagnando le Autorità di Sistema Portuale in una fase decisiva per il futuro della portualità nazionale
«Sono lieto di aver accompagnato l'associazione in questi 4 anni e mezzo durante i quali abbiamo affrontato tante sfide tutti insieme - commenta il presidente uscente Rodolfo Giampieri - Lascio il testimone a Roberto Petri che sono certo valorizzerà ancora di più il ruolo di Assoporti in questa nuova fase per la portualità italiana. Una rete di porti che è protagonista dell’economia reale, perno per una ricchezza diffusa e occupazione solida».
«Intendo impegnarmi per il comparto con lo spirito di collaborazione e concertazione con tutti gli stakeholder - conclude Roberto Petri - La mia cultura ed esperienza personale vede nel mare e nella portualità una delle fonti storiche di ricchezza e di progresso per la nostra nazione. In quest’ottica, in stretta collaborazione con i presidenti delle Autorità di Sistema Portuale, lavorerò perché questa importante fase di trasformazione possa tradursi in un rafforzamento di tutto il settore».
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[post_content] => Lavori in corso all'aeroporto di Catania, dove è cominciata la demolizione del Terminal Morandi, propedeutica alla realizzazione del nuovo Terminal B, una delle opere primarie del Piano di Sviluppo Aeroportuale.
L’investimento complessivo stanziato per l'intervento - che sarà eseguito a scalo pienamente operativo, minimizzando ogni possibile impatto sull'esperienza dei passeggeri - è di oltre 3 milioni di euro. Le attività di cantiere si articoleranno secondo un cronoprogramma rigoroso con l'obiettivo di ultimare la demolizione entro la primavera del 2026.
«Efficienza, innovazione, sostenibilità e qualità rappresentano oggi pilastri irrinunciabili dell’intero sistema del trasporto aereo, dalla sicurezza della navigazione allo sviluppo delle infrastrutture - ha dichiarato Pierluigi Di Palma, presidente Enac -. È in questo scenario di profondo rinnovamento del settore che si colloca l’avvio dei lavori di demolizione della vecchia aerostazione Morandi, simbolo concreto di un cambiamento strutturale. Questo risultato è il frutto del percorso di liberalizzazione e privatizzazione avviato da Enac oltre venticinque anni fa, nel quale l’Ente ha svolto un ruolo di sintesi tra pubblico e privato, favorendo una crescita rapida e sostenibile del comparto. In questo quadro, anche la qualità, l’accessibilità e la fruibilità degli aeroporti assumono un ruolo centrale: da semplici luoghi di transito, diventano spazi attrattivi e identitari, veri e propri “luoghi cool”, capaci di intercettare e valorizzare la crescente domanda globale di mobilità, con benefici che si estendono all’intero bacino territoriale di riferimento».
«Oggi lo scalo di Catania volta pagina, lasciandosi alle spalle una configurazione spaziale non più adeguata alle esigenze attuali per abbracciare una nuova identità architettonica - ha sottolineato Anna Quattrone, presidente di Sac -. Questo intervento rappresenta concretamente l’impegno di Sac non solo nei confronti della Sicilia, ma anche della città di Catania e dei suoi cittadini: vogliamo che chi arriva o parte dal nostro aeroporto percepisca sin da subito un senso di modernità, attenzione e qualità. La demolizione del Terminal Morandi costituisce un investimento sul “biglietto da visita” dell’Isola e della città, oltre che un passaggio fondamentale per consentire alla struttura aeroportuale di accogliere in modo più efficiente e funzionale i tantissimi passeggeri che transiteranno su Catania nei prossimi anni, coniugando sviluppo infrastrutturale, accoglienza e rispetto del valore del territorio che rappresentiamo».
«Il progetto è un atto di rigenerazione che permetterà di elevare la capacità e la qualità dei servizi offerti. L’aeroporto sarà un cantiere aperto ma abbiamo lavorato con determinazione affinché si possa mantenere il livello di operatività alto, senza alcuna flessione, rispettando l’impegno verso i passeggeri e l’intero territorio» ha dichiarato Nico Torrisi, amministratore delegato di Sac.
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[post_content] => Nuovo allungo di Tap Air Portugal sulle rotte tra Europa e Brasile, con la cifra record - raggiunta lo scorso 17 dicembre - di 2.066.000 viaggiatori. Un risultato che consolida Tap fra principali vettori tra Europa e Sud America e che supera i livelli già raggiunti nel 2024.
Il risultato è stato festeggiato a Manaus con l’atterraggio del volo TP51 da Lisbona. Il 4 novembre, inoltre, la capitale dello Stato di Amazonas ha celebrato il primo anno della tratta Lisbona–Manaus, un passaggio significativo che conferma l’impegno della compagnia lusitana nel rafforzare i collegamenti tra Brasile ed Europa.
Per festeggiare l’arrivo del passeggero che ha rappresentato questo record Tap ha predisposto, in collaborazione con Amazonastur e Vinci Airport, una speciale accoglienza all’aeroporto di Manaus. Il programma Miles&Go di TAP ha inoltre premiato il passeggero con 150.000 miglia bonus.
«Questo record sulla rotta Europa–Brasile testimonia la fiducia dei passeggeri in Tap e l’importanza del mercato brasiliano. Festeggiarlo a Manaus ha valore simbolico, poiché la tratta Lisbona–Manaus conferma il nostro impegno a collegare il nord del Paese con l’Europa», ha dichiarato Carlos Antunes, direttore della compagnia aerea per le Americhe.
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[post_content] => Disagi per i passeggeri negli aeroporti del Vecchio Continente, con code fino a tre ore ai controlli di frontiera per i viaggiatori extraeuropei: questa la situazione messa in luce da Aci Europe in una missiva inviata alla Commissione europea affinché venga rivisto con urgenza il sistema di ingresso/uscita dell'Ue (Ees) a causa dei crescenti “problemi operativi”.
Una richiesta che arriva nel pieno delle festività natalizie, quando gli aeroporti sono affollati di viaggiatori in transito: situazione che l'associazione degli scali europei definisce semplicemente come "caotica" e “confusa”.
L'Ees è il sistema digitale di controllo per i cittadini extracomunitari che entrano ed escono dall'Europa e dall'area Schengen, ed è stato introdotto lo scorso 12 ottobre e dovrebbe essere completamente operativo entro il 10 aprile 2026. Il sistema prevede l'utilizzo di macchine biometriche self-service che registrano i dati dei cittadini extracomunitari durante il viaggio, con l'obiettivo di rendere i viaggi più rapidi e semplici e sostituire gradualmente il timbro sui passaporti.
Ora, a due mesi dal lancio, ha già registrato oltre 10 milioni di ingressi e uscite ed è attualmente implementato in oltre un quarto di tutti i valichi di frontiera dell'Ue. Magnus Brunner, portavoce del ministro degli Affari interni e della migrazione dell'UEe che supervisiona l'iniziativa, ha affermato che l'implementazione dell'Ees è stata finora “fluida e ben gestita”, con un feedback “positivo e incoraggiante” da parte degli Stati membri dell'Ue.
Per contro, Aci Europe sostiene che l'introduzione sia stata compromessa da “regolari” interruzioni del sistema e da “persistenti” problemi di configurazione, tra cui l'implementazione parziale o l'indisponibilità di chioschi self-service per la registrazione dei viaggiatori e l'acquisizione dei dati biometrici.
Secondo Aci Europe, questi problemi hanno comportato un aumento del 70% dei tempi di elaborazione dei controlli alle frontiere, con tempi di attesa fino a tre ore durante i periodi di traffico intenso. Gli aeroporti in Francia, Germania, Grecia, Islanda, Italia, Portogallo e Spagna sono “particolarmente colpiti”, sostiene l'associazione.
“I viaggiatori stanno già subendo notevoli disagi" ha dichiarato il direttore generale di Aci Europe, Olivier Jankovec, avvertendo che le questioni irrisolte causeranno ulteriori disagi con l'intensificarsi dell'introduzione dell'Ees nel 2026.
“Se tutte le questioni operative che stiamo sollevando oggi non verranno completamente risolte nelle prossime settimane, l'aumento della soglia di registrazione al 35% (dei valichi di frontiera) a partire dal 9 gennaio, come previsto dal calendario di attuazione dell'Ees, comporterà inevitabilmente una congestione molto più grave e disagi sistemici per gli aeroporti e le compagnie aeree. Ciò potrebbe comportare gravi rischi per la sicurezza”.
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[post_content] => Prosegue il percorso verso l’elettrificazione delle banchine nel porto della Spezia. Dopo il primo dei test, effettuato nel mese di ottobre, se ne è svolto ieri un secondo, sempre relativo al collegamento alla rete elettrica di terra, durante lo scalo programmato di Costa Toscana, nave ammiraglia della flotta Costa Crociere.
Questo nuovo test ha riguardato aspetti cruciali e procedure operative della connessione elettrica e dei livelli di alimentazione.
I tecnici dell’Autorità di sistema portuale del mar Ligure Orientale, prima in Italia sul fronte del cold ironing, hanno potuto verificare il corretto funzionamento e l’efficace connessione tra la rete elettrica di banchina e la Costa Toscana, attraverso le infrastrutture già realizzate e il Cable Management System fornito da Shore Link. Il test ha permesso di valutare la compatibilità tecnica e operativa, simulando le procedure che permetteranno alle navi di spegnere i generatori durante la sosta in porto.
«Come già annunciato ad ottobre - spiega il presidente dell’AdSP, Bruno Pisano - proseguiamo con la realizzazione dei test propedeutici che consentiranno al sistema di elettrificazione delle banchine di essere pienamente operativo in coincidenza con la prossima stagione crocieristica. Anche il collaudo odierno si è concluso positivamente».
«Costa Crociere conferma il proprio impegno verso la decarbonizzazione - aggiunge Roberto Alberti, SVP chief corporate officer & chief financial officer di Costa Crociere - con l’obiettivo di una flotta a zero emissioni nette entro il 2050. Il test effettuato oggi rappresenta un passo significativo nel percorso di miglioramento delle performance ambientali delle nostre navi, tanto in navigazione quanto durante la sosta in porto. Siamo lieti che sia proprio un porto ligure all'avanguardia in Italia nell’adozione di tecnologie innovative, fondamentali per raggiungere gli obiettivi di neutralità climatica».
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La forza della Costa Azzurra sta nella sua capacità di proporsi come un mosaico di destinazioni diverse, complementari, con identità forti e una programmazione che copre l’intero arco dell’anno. Un posizionamento che guarda sempre più alla destagionalizzazione e a un’offerta articolata, capace di parlare al leisure come al Mice.
Antibes Juan-les-Pins unisce il fascino della città storica alla vocazione musicale e balneare. Tra i punti di forza, il Festival Internazionale Jazz in Juan e il processo di trasformazione urbana che coinvolge il lungomare, le spiagge e il rilancio di luoghi iconici come Le Provençal e Port Vauban, senza dimenticare eventi nautici di richiamo internazionale.
Cannes continua a rafforzare il proprio profilo di destinazione lifestyle e culturale anche nei mesi invernali, con oltre 50 spettacoli e una proposta che coinvolge palace hotel, spiagge aperte tutto l’anno, la Croisette e le Isole di Lérins. Centrale il ruolo della Malmaison, nuovo centro d’arte contemporanea, e della Gare Croisette, trasformata in hub culturale fino all’inizio del 2026.
Le Cannet si propone come balcone panoramico sulla baia, con il suo Vieux-Cannet, le gallerie d’arte e una scena gastronomica d’eccellenza. Il Museo Bonnard resta uno dei poli culturali più interessanti, con mostre che dialogano con il patrimonio del Centre Pompidou e del Museo Internazionale della Profumeria di Grasse.
Grasse conferma la sua doppia anima di capitale mondiale del profumo e porta d’accesso alla montagna. Accanto ai villaggi dell’arrière-pays e alle stazioni sciistiche di Gréolières les Neiges e Audibergue-La Moulière, si sviluppano esperienze immersive legate al savoir-faire della profumeria, riconosciuto patrimonio UNESCO.
Mandelieu-La Napoule rafforza la propria identità di Capitale della Mimosa, con un calendario di eventi che culmina nella Festa della Mimosa, affiancato da una forte vocazione sportiva legata a competizioni internazionali outdoor.
Nizza e la sua metropoli giocano la carta del patrimonio UNESCO come “località turistica invernale della Riviera”, con nuovi percorsi tematici, hotel di fascia alta e grandi progetti urbani come la Promenade du Paillon 2. Una città sempre più protagonista anche sul fronte degli eventi sportivi e culturali.
Valberg, stazione sciistica storica delle Alpi Marittime, festeggerà nel 2026 i suoi 90 anni con una stagione ricca di appuntamenti. A 1.700 metri di altitudine, rappresenta un modello di stazione familiare e sostenibile, con nuove infrastrutture dedicate alla divulgazione ambientale e scientifica.
Completa l’offerta Vallauris Golfe-Juan, terra di ceramica e memoria storica, con il Museo Picasso e le rievocazioni napoleoniche, e il mondo Fragonard, che nel 2026 celebrerà i 100 anni con eventi, laboratori e nuove esperienze legate alla profumeria.
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Hnh Hospitality archivia l’anno fiscale al 31 ottobre 2025 con un fatturato che ha superato i 121 milioni di euro, in crescita del 7% rispetto al 2024. Stabile l’Ebitda, che si attesta vicino al 15%, mentre l’occupazione media delle camere è cresciuta dal 77% nel 2024 al 78,4% nel 2025. In netta crescita anche il prezzo medio per camera che registra 169,10 euro rispetto ai 164,7 dello scorso anno.
Focus sul 2025
Il 2025 è stato un anno caratterizzato da investimenti e nuovi progetti che confermano il posizionamento del gruppo nel segmento dell’ospitalità di alto livello. Da un lato, la nuova fase strategica di Almar Resorts & Spa, volta a rafforzare l’identità distintiva delle tre strutture; dall’altro, le diverse operazioni di gestione alberghiera: l’ultimo annuncio riguarda la gestione del Grand Hotel Trento, iniziata lo scorso 1° dicembre, a cui si affiancano i progetti strategici in Nord Italia.
A Verona, il gruppo ha assunto la gestione dell’hotel Leon d’Oro, destinato a diventare un DoubleTree by Hilton, e ha inaugurato Homy Livia, il complesso di 23 appartamenti pensati per soggiorni prolungati in città. A Torino Hnh Hospitality gestirà il 5 stelle nato dalla riqualificazione di una porzione della Cavallerizza Reale di Torino sotto il marchio Radisson Collection. Infine, a Milano Linate il gruppo sarà presente con DoubleTree by Hilton all’interno dell’aeroporto, rafforzando la propria presenza nelle principali città italiane e diversificando le formule di ospitalità.
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