10 December 2024

Accor riorganizza il business e suddivide i brand in due cluster distinti

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Nuova organizzazione interna per il gruppo Accor che a partire dal prossimo 1° di ottobre ha deciso di separare i propri brand in due divisioni di business distinte: da una parte il cluster economy, midscale & premium, che comprenderà i marchi ibis, Novotel, Mercure, wissôtel, Mövenpick e Pullman, per un totale di 4.816 hotel già operativi a livello globale e 948 nuove proprietà in pipeline. La divisione sarà articolata in quattro quartieri generali regionali, con sede a Parigi, San Paolo in Brasile, Singapore e Shanghai. Suo compito sarà quello di accelerare il processo di espansione, in particolare tramite contratti di franchising, e di industrializzare i modelli operativi dei brand coinvolti.

Il cluster luxury & lifestyle ruoterà invece attorno ai quattro pilastri Raffles & Orient Express, Fairmont, Sofitel & Mgallery, nonché l’entità Ennismore, che include i 12 marchi forse più innovativi del gruppo. In totale la divisione gestirà 4.816 strutture con 948 ulteriori in pipeline. Suoi obiettivi saranno quelli di rafforzare l’identità dei brand, attirare i migliori talenti dell’ospitalità e selezionare le location migliori al mondo.

“Il cambiamento della nostra struttura organizzativa è un ulteriore step di un processo di trasformazione iniziato ormai sette anni fa, che ha portato la nostra compagnia a trasformarsi in un gruppo asset-light più agile ed efficiente, con un ruolo chiave nei segmenti luxury e lifestyle – spiega il presidente e ceo Accor, Sébastien Bazin -. Con l’evoluzione da un modello generalista a uno multi-specializzato, il nostro obiettivo è quello di migliorare ulteriormente il nostro appeal nei confronti dei talenti dell’ospitalità, dei proprietari, dei partner e degli investitori”.

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Sono alcune delle domande a cui si è provato a dare una risposta in occasione di un'iniziativa organizzata a Grosseto da Toscana Promozione Turistica in collaborazione con Travel Open Day, settore eventi di Travel Quotidiano: il primo evento in regione specificamente dedicato alle adv e ai tour operator del territorio. Sul palco si sono alternati rappresentanti di tutte le principali associazioni di categoria e delle istituzioni locali, nonché gli esponenti di alcune tra i più importanti operatori del settore. Ne è emersa una figura chiave per l’incoming: il professionista dei viaggi organizzati, unico profilo realmente capace di garantire quel valore aggiunto in grado di far uscire il turismo dalle secche della massificazione di prodotto e quindi dai rischi dell’overtourism. Il tutto, a patto naturalmente di riuscire a costruire una reale collaborazione tra tutti gli stakeholder del territorio, dando concretezza al mantra del fare rete. 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La presentazione è stata guidata da Bruno Alegi, titolare di Todra Viaggi, insieme a Vincent Jaquet, fondatore di Camp Inara, il quale ha sottolineato come \"il deserto non si può raccontare, va vissuto”. Presente alla serata anche Nicole Luzzitelli, sale executive di Royal Air Maroc.\r\n\r\nL'Inara Camp si estende su 21 ettari ed è suddiviso in tre aree principali, ognuna con una sua atmosfera distintiva. Nella parte più alta del campo si trova il ristorante Le Soukoune, aperto anche ai visitatori esterni. “Sono molti i turisti che soggiornano a Marrakech e vogliono vivere un’esperienza nel deserto - ha spiegato Jaquet-. Noi offriamo questa opportunità, organizzando anche una sola giornata con pranzo o cena e una scelta di attività, insieme ai transfer da e per Marrakech. 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Sono alcune delle domande a cui si è provato a dare una risposta in occasione di un'iniziativa organizzata a Grosseto da Toscana Promozione Turistica in collaborazione con Travel Open Day, settore eventi di Travel Quotidiano: il primo evento in regione specificamente dedicato alle adv e ai tour operator del territorio.\r\n\r\nSul palco si sono alternati rappresentanti di tutte le principali associazioni di categoria e delle istituzioni locali, nonché gli esponenti di alcune tra i più importanti operatori del settore. Ne è emersa una figura chiave per l’incoming: il professionista dei viaggi organizzati, unico profilo realmente capace di garantire quel valore aggiunto in grado di far uscire il turismo dalle secche della massificazione di prodotto e quindi dai rischi dell’overtourism.\r\n\r\nIl tutto, a patto naturalmente di riuscire a costruire una reale collaborazione tra tutti gli stakeholder del territorio, dando concretezza al mantra del fare rete. Un'espressione tanto amata a parole quanto poco poi tradotta in azioni concrete ma che mai come nell’incoming è condizione sine qua non di un'offerta di qualità.\r\nInvestire\r\n“Investire sul ruolo di tour operator e agenzie di viaggio è fondamentale oggi, per far sì che il patrimonio di professionalità che hanno da offrire si rafforzi e possa offrire nuove opportunità ai viaggiatori che vorranno scegliere la nostra regione - ha confermato l'assessore a Turismo ed economia della Toscana, Leonardo Marras -. 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