6 luglio 2022 12:34
Nuova organizzazione interna per il gruppo Accor che a partire dal prossimo 1° di ottobre ha deciso di separare i propri brand in due divisioni di business distinte: da una parte il cluster economy, midscale & premium, che comprenderà i marchi ibis, Novotel, Mercure, wissôtel, Mövenpick e Pullman, per un totale di 4.816 hotel già operativi a livello globale e 948 nuove proprietà in pipeline. La divisione sarà articolata in quattro quartieri generali regionali, con sede a Parigi, San Paolo in Brasile, Singapore e Shanghai. Suo compito sarà quello di accelerare il processo di espansione, in particolare tramite contratti di franchising, e di industrializzare i modelli operativi dei brand coinvolti.
Il cluster luxury & lifestyle ruoterà invece attorno ai quattro pilastri Raffles & Orient Express, Fairmont, Sofitel & Mgallery, nonché l’entità Ennismore, che include i 12 marchi forse più innovativi del gruppo. In totale la divisione gestirà 4.816 strutture con 948 ulteriori in pipeline. Suoi obiettivi saranno quelli di rafforzare l’identità dei brand, attirare i migliori talenti dell’ospitalità e selezionare le location migliori al mondo.
“Il cambiamento della nostra struttura organizzativa è un ulteriore step di un processo di trasformazione iniziato ormai sette anni fa, che ha portato la nostra compagnia a trasformarsi in un gruppo asset-light più agile ed efficiente, con un ruolo chiave nei segmenti luxury e lifestyle – spiega il presidente e ceo Accor, Sébastien Bazin -. Con l’evoluzione da un modello generalista a uno multi-specializzato, il nostro obiettivo è quello di migliorare ulteriormente il nostro appeal nei confronti dei talenti dell’ospitalità, dei proprietari, dei partner e degli investitori”.
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[post_content] => Aviation e Travel Retail sono stati i temi centrali del webinar organizzato da ATRI - associazione travel retail Italia, che ha esplorato le prospettive del traffico passeggeri per il prossimo anno, evidenziando una crescita costante e un'evoluzione in atto. Durante l’evento, è stato delineato un quadro economico generale e settoriale, con scenari internazionali che mostrano come le scelte di acquisto siano sempre più influenzate da nuove motivazioni e strettamente connesse all’interazione umana.
“Nel 2025 il travel retail nel mondo dovrebbe aumentare per arrivare fino a 100 miliardi di dollari con un tasso di crescita annuo composto (CAGR) del 7,5% dal 2019 al 2025 - spiega Stefano Gardini, presidente Atri, introducendo i lavori della giornata -. Ovunque, dalle stazioni agli aeroporti italiani, abbiamo assistito al raggiungimento e superamento dei volumi pre pandemici con un fondamentale contributo dei viaggiatori internazionali. Sicuramente è stato importante il riscontro avuto dalla riduzione della soglia del tax free shopping da 154,95 a 70,01 euro, un provvedimento del ministero del Turismo che ci consente di tirare le fila in modo incoraggiante a fine 2024 con performance che rivelano incrementi ancor più significativi del retali tradizionale”.
David Jarach, executive chairman di diciottofebbraio, società di consulenza specializzata nel comparto Aviation, business travel e travel retail, ha analizzato lo scenario economico globale per il 2025, con una crescita stimata del +3,2%, evidenziando la resilienza a fattori come conflitti geopolitici, inflazione e alti tassi d’interesse. Tuttavia, persistono incertezze legate al peggioramento delle tensioni internazionali e all’inflazione non contenuta.
L’Italia potrebbe affrontare una situazione meno complessa rispetto ad altri Paesi, come la Francia. La crescita globale, trainata dalle economie emergenti (+4,2% nel 2024), potrebbe mantenere questo ritmo nel 2025. In Europa e nelle economie avanzate, si prevede un incremento moderato dall’1,7% all’1,8%. Permangono incertezze, specialmente riguardo alla Cina, mentre la Germania potrebbe gradualmente uscire dalla recessione.
Il traffico passeggeri
Il traffico aereo globale è previsto in crescita del 3,4% annuo fino al 2040, con 3923 milioni di passeggeri in più, ma restano criticità legate ai costi operativi, aggravati dalla guerra russo-ucraina e dai ritardi nella consegna di nuovi aeromobili. L’effetto del 'revenge travel' sta calando, soprattutto in Europa e negli Stati Uniti.
Nel 2025, il traffico passeggeri negli aeroporti europei dovrebbe crescere dell’8%, dopo il +10% previsto per il 2024. Negli Stati Uniti, il mercato low cost è in crisi, come evidenziato da Spirit Airlines, a causa della competizione con i vettori tradizionali. Intanto, l’introduzione dei velivoli A321XLR, come quelli di Iberia, apre nuove opportunità per tratte dirette e senza scalo.
Il travel retail
Nel 2025 si tornerà a valori superiori al 2019 nel comparto del duty free, mentre si affacciano con forza sullo scenario internazionale nuove nazionalità di spender: quello vietnamita e quello filippino per quanto concerne l’Asia, mentre il dato degli Emirati Arabi Uniti appare influenzato dalla forte componente di cittadini russi li ora basati.
Sulla base sui dati di una ricerca Mindset, è peraltro possibile tracciare quali sono le principali caratteristiche a livello di comportamento di consumo del viaggiatore per ciò che concerne l’acquisto di travel retail. Lo shopping appare favorito dal buon rapporto qualità prezzo per la maggior parte degli intervistati (26%), per la comodità (19%), quando vi è sufficiente tempo a disposizione per scegliere (17%) e per la fedeltà al brand (16%). Ancora, la maggior parte degli acquirenti nei luoghi di viaggio sceglie di comprare per sé (51%), mentre il 25% compra per fare un regalo, il 16% sceglie qualcosa da condividere al ritorno, e l’8% compra su richiesta. Molti non pianificano l’acquisto: il 28% sceglie d’impulso, mentre il 22% non ha idee specifiche. Ancora, il 16% vuole un prodotto specifico ed il 12% un brand cui è legato.
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[post_content] => “Costringere l’organizzazione dei viaggi scolastici dentro la gabbia del codice degli appalti senza le necessarie calibrature rischia di uccidere un settore che muove l’economia del turismo e rappresenta una leva di crescita formativa e culturale insostituibile per i nostri ragazzi”. Lo denunciano le associazioni del Turismo organizzato Aiav Cna Turismo, Aidit Confindustria, Assoviaggi Confesercenti, Maavi Conflavoro Pmi, Fto-Federazione turismo organizzato di Confcommercio, (vorrei far notare che manca Fiavet Confcommercio e la cosa non è poco rilevante. Ndr) in merito alle novità normative che impongono agli istituti scolastici di seguire le stesse regole riservate agli appalti pubblici, obbligandole a qualificarsi come stazioni appaltanti per qualsiasi spesa superiore ai 140mila euro.
Risorse di famiglie
“Le gite di istruzione non sono un appalto di servizio tradizionale. La progettazione su misura dei viaggi – proseguono le associazioni – e la variabilità delle condizioni, come numero di adesioni, oscillazione dei prezzi e disponibilità dei servizi turistici, rendono le tempistiche e una continua condivisione delle informazioni fattori critici di successo. Peraltro, non si tratta dell’utilizzo di soldi pubblici, ma di risorse delle famiglie che le scuole devono sfruttare al meglio come mediatori tra i nuclei e le imprese turistiche. Dunque, non possiamo che esprimere una fortissima preoccupazione rispetto al rischio che si rinunci del tutto a questi importanti momenti educativi e didattici”.
Uffici scolastici regionali
“Affidare la gestione delle gare d’appalto e l’organizzazione dei viaggi di istruzione agli Uffici scolastici regionali, strutture oggi non pronte a gestire questa mole di attività, significherebbe far inceppare la macchina. E comunque il rimpallo tra stazione appaltante, istituto scolastico, famiglie e agenzie di viaggi aumenterebbe la complessità delle procedure, con un allungamento delle tempistiche che impatterebbe su prezzi e disponibilità di voli e alberghi. Molti dirigenti scolastici hanno già comunicato che non faranno più viaggi e questa rappresenta una sconfitta per tutti. La scadenza della deroga Anac, i suoi effetti e la ricerca di soluzioni andavano affrontati molto prima”, aggiungono i rappresentanti del turismo organizzato.
Risposte urgenti
“Dopo due anni di lavoro, il tavolo di concertazione con i ministeri di istruzione e turismo per la revisione, armonizzazione e semplificazione delle procedure ha prodotto scarsi risultati. A questo tavolo le associazioni del turismo organizzato hanno sempre offerto disponibilità e presentato proposte. Ma ora necessitiamo di urgenti risposte concrete.
Sollecitiamo dunque un incontro con i ministri Valditara, Santanchè e Salvini per affrontare con urgenza la situazione e non danneggiare studenti, scuole e aziende del turismo. Un incontro – concludono le associazioni – che va aperto a Consip, Anac e rappresentanza dei dirigenti scolastici e che serve peraltro a non disperdere risorse, anche europee, a disposizione. Quest’ultimo sarebbe un paradosso a fronte dello sforzo del ministro Valditara di mettere a disposizione 50 milioni di euro per il bonus in favore delle famiglie disagiate. E sarebbe un paradosso ancor più grave stanziare soldi per quelle gite cui gli istituti decidono in massa di rinunciare”.
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[post_content] => La giunta regionale ligure ha approvato la delibera relativa alla partecipazione all'iniziativa del Governo per il finanziamento di progetti destinati al turismo accessibile e inclusivo con persone con disabilità.
In particolare alla Regione Liguria verranno destinati quasi 1,9 milioni di euro.
«Regione Liguria è da sempre sensibile a questa tematica - spiegano l'assessore regionale al Turismo Luca Lombardi e l'assessore alle Politiche sociali Massimo Nicolò - e lo ha dimostrato in questi ultimi anni patrocinando ad esempio la pubblicazione della periodica Guida Mare Accessibile. Oggi, in relazione all’importanza della destagionalizzazione dei flussi turistici, intendiamo selezionare dei partner per l’elaborazione di progetti relativi all’implementazione del turismo accessibile ed inclusivo, da realizzarsi con la durata massima di 2 anni. I progetti saranno orientati alle attività che assicurino la piena accessibilità ai servizi turistici nella zona, nell’area o nell’infrastruttura destinataria dell’intervento e anche ad offrire tirocini per l’inclusione lavorativa di persone con disabilità o di formazione per la tutela dei diritti delle stesse».
Per formulare un’unica ed articolata proposta regionale al Ministero delle disabilità per l’utilizzo delle risorse, verranno individuati fino a un massimo di 4 proposte progettuali, con un tetto massimo di finanziamento ad ogni progetto pari a 430 mila euro. Possono partecipare da un minimo di 3 ad un massimo di 5 Comuni, di cui almeno 2 costieri ed almeno 1 Comune dell’entroterra confinante con uno dei due Comuni costieri, anche in due Province diverse, che formano un’area territoriale turistica omogenea.
I Comuni, insieme agli organismi del Terzo settore potranno formulare congiuntamente progetti per l’accessibilità delle persone con disabilità alle spiagge libere e libere attrezzate e alle risorse turistiche territoriali attraverso servizi turistici dedicati. Contestualmente viene chiesta l’attivazione di tirocini per l’inclusione lavorativa di persone con disabilità nei servizi turistici. Le progettualità dei Comuni verranno valutate da un’apposita commissione che privilegerà le proposte che mirano a implementare l’accessibilità nelle zone in cui è meno sviluppata e al potenziamento della fruizione accessibile di itinerario esperienza turistica di collegamento costa/entroterra. Tutto dovrà essere realizzato entro 24 mesi.
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[post_content] => Se nel 2024 il Botswana ha ottenuto il quarto titolo consecutivo di “Best Safari Country”, un merito speciale va riconosciuto all’Elephant Pan Glamping: il campo incluso con altre sei strutture di proprietà Quality Group nella Diamond Collection by Il Diamante. Stando alle oltre 3.600 recensioni di esperti e viaggiatori valutate da SafariBookings.com, l’estesa pozza d’acqua della riserva privata di Khwai - presso cui sono allestite le tende - è stata inclusa fra i migliori punti del Paese africano per osservare il passaggio di bufali, licaoni, kudu e antilopi dal delta dell’Okavango al fiume Chobe, confermandosi luogo ideale per l’elephant-watching.
Arrivi in crescita
Con quasi 268mila arrivi internazionali registrati nel primo trimestre 2024 (di cui 791 italiani, pari allo 0.3% del totale), il Botswana ha imboccato un trend di crescita estremamente positivo, destinato a fine anno a oltrepassare le soglie dell’era pre-Covid: tre nuove rotte previste dal Botswana Air Access Project, in particolare, stanno conferendo un deciso impulso alla domanda invernale via Sudafrica e Namibia, grazie a connessioni più flessibili da Durban a Gaborone e da Windhoek a Gaborone (entrambe con 3 voli alla settimana), così come da Cape Town e Windhoek a Maun e da Kasane a Maun (entrambe con 3 voli alla settimana).
Altrettanto strategico il collegamento dal Kruger Mpumalanga International Airport a Kasane (3 voli settimanali). Il Botswana è stato fra l’altro scelto come Paese ospitante delle ultime tre edizioni dell’Africa Tourism Leadership Forum, evento che a settembre ha visto lanciare una sfida destinata a rendere ancor più cruciale il ruolo dell’Elephant Pan Glamping nella strategia turistica nazionale: “dopo l’esperienza pandemica - ha dichiarato Nnaniki Makwinja, ministro dell’ambiente e del turismo del Botswana - abbiamo capito di aver bisogno di diversificare maggiormente la nostra economia, ma solo due strade appaiono realmente sostenibili: implementare il mercato Mice, il cui attuale impatto socio-economico vale circa 4 milioni di euro, e migliorare la redditività dell’offerta wildlife, cosicché la bilancia degli investimenti non penda verso altri settori quali il business estrattivo”.
A causa di una concessione riconosciuta dal governo africano a una compagnia petrolifera canadese, il delta dell’Okavango corre oggi il rischio di essere snaturato, tant’è che persino rappresentanti del Department of Wildlife and National Parks si sono uniti a un’appello ai turisti internazionali affinché sostengano le strutture impegnate nella preservazione ambientale del territorio.
Sostenibilità e elefanti
L’Elephant Pan Glamping, da questo punto di vista, risulta in prima linea da anni: le 7 tende doppie e lo chalet formato family room, al pari della main area coperta da wi-fi, sono interamente alimentati da energia fotovoltaica, appoggiandosi inoltre su eleganti basamenti a palafitta per non alterare la superficie del terreno.
Uno degli accorgimenti di maggior valore, però, è la disponibilità di uno spazio hide, cioé un punto di avvistamento degli animali semi-sotterraneo che consente di osservare gli elefanti ad appena pochi centimetri, senza disturbarli in alcun modo. L’ampia pozza d’acqua all’interno della Riserva privata di Khwai, a pochi minuti dall’entrata nord di Moremi e in prossimità della porzione sud del Parco nazionale Chobe, ha infatti indotto a disporre le otto tende a semicerchio rispetto all’area di abbeveraggio degli animali, in modo tale che sia possibile godere di questo sbalorditivo spettacolo naturale sia al mattino, che al pomeriggio o alla sera.
E' sufficiente aprire la cerniera della tenda (ciascuna include docce interne ed esterne, oltre a ogni comodità d’arredo), sedere comodamente sulla propria poltroncina in veranda e farsi silenziosi compagni del più antico rito di convivialità.
Un campo 5 prospettive
Ad attirare gli elefanti, infatti, non è solo la riserva della pozza, ma anche l’acqua fresca presente nella piscina a forma di otto che si affaccia su di essa. Tutt’attorno, un bel deck in legno con sdraio e una zona coperta per rilassarsi all’ombra.
La main area prevede però altre quattro zone sopraelevate: a sinistra del salotto open-airle scale conducono a una zona foyer sabbiosa, nella quale è possibile organizzare cene a buffet sotto le stelle, divisi dagli elefanti grazie alla presenza di grandi tronchi che offrono una barriera tanto sicura quanto naturale. Proseguendo oltre gli ospiti possono raggiungere una seconda sala lounge, anch’essa coperta e sopraelevata, da dove sperimentare un nuovo punto di vista sul raduno degli animali.
L’ultima area è interamente dedicata alla ristorazione e, protendendosi verso la pozza, regala un’ulteriore prospettiva protetta dalla struttura di mokuti: in questo modo, per ogni fase della giornata è possibile apprezzare la visione dell’abbeveraggio sfruttando sempre le migliori condizioni di luce. Se il richiamo del delta dovesse poi farsi più intenso, fotosafari sono disponibili sia a piedi, che in auto o sulle barche mokoro.
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[post_content] => Una serata all'Nh Collection Roma Palazzo Cinquecento dedicata al fascino del Marocco ha visto protagonista l’Inara Camp: una lussuosa struttura immersa nel deserto di Agafay, situato a circa 30 chilometri da Marrakech. L’evento, organizzato da Todra Viaggi, specialista della destinazione, è stato un'occasione esclusiva per un selezionato gruppo di agenzie per scoprire questa oasi di lusso e tranquillità. La presentazione è stata guidata da Bruno Alegi, titolare di Todra Viaggi, insieme a Vincent Jaquet, fondatore di Camp Inara, il quale ha sottolineato come "il deserto non si può raccontare, va vissuto”. Presente alla serata anche Nicole Luzzitelli, sale executive di Royal Air Maroc.
L'Inara Camp si estende su 21 ettari ed è suddiviso in tre aree principali, ognuna con una sua atmosfera distintiva. Nella parte più alta del campo si trova il ristorante Le Soukoune, aperto anche ai visitatori esterni. “Sono molti i turisti che soggiornano a Marrakech e vogliono vivere un’esperienza nel deserto - ha spiegato Jaquet-. Noi offriamo questa opportunità, organizzando anche una sola giornata con pranzo o cena e una scelta di attività, insieme ai transfer da e per Marrakech. Abbiamo anche un’area dedicata agli eventi e, per chi sceglie di aggiungere uno o più pernottamenti, abbiamo a disposizione 50 tende per due persone e una piscina panoramica”.
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[post_content] => Aprirà ufficialmente la prossima primavera l'Orient Express La Minerva di Roma, primo indirizzo alberghiero del nuovo brand di ospitalità di casa Accor legato all'immaginario dei viaggi in treno. Nell’antico palazzo Fonseca, costruito nel 1620 come residenza della nobile famiglia portoghese e trasformato in hotel nel 1811, la struttura riaprirà al pubblico dopo un meticoloso restauro curato dall’architetto Hugo Toro. Con 93 camere e suite, l'albergo, acquisito nel 2021 da Arsenale, mira a celebrare la storia di Roma attraverso un progetto ispirato alle antiche domus e al patrimonio artistico della città, unendo stile Art Déco ed eleganza contemporanea
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[post_content] => Il 97% delle navi da crociera nel mondo è costruito in Europa, più della metà in Italia. Non può quindi stupire più di tanto scoprire che nel Vecchio continente l'industria crocieristica genera ogni anno complessivamente 55,3 miliardi di euro e 400 mila posti di lavoro, di cui circa un quarto in Italia (14,7 miliardi e quasi 100 mila posti di lavoro). È quanto emerge dal rapporto Made in Europe diffuso oggi da Clia, associazione internazionale delle compagnie, secondo cui nei prossimi 12 anni nei cantieri europei verranno costruite 72 delle 76 navi da crociera del mondo (il 97%), di cui 40 solo in Italia (il 52,6%).
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[post_content] => Cresce la richiesta per l'Egitto a Capodanno, tanto che il gruppo Nicolaus ha deciso di rafforzare il piano trasporti con voli aggiuntivi su Sharm El Sheikh per partenze il 29 dicembre da Milano Malpensa e da Bari. Il mar Rosso si conferma insomma una delle destinazioni cardine nella strategia dell'operatore pugliese, tanto che le previsioni sono di un raddoppio dei volumi anno su anno nella prima parte del 2025.
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[post_content] => Quale il ruolo degli agenti di viaggi nella definizione di un prodotto incoming? E come costruire un’offerta adeguata a un mercato in costante divenire? Sono alcune delle domande a cui si è provato a dare una risposta in occasione di un'iniziativa organizzata a Grosseto da Toscana Promozione Turistica in collaborazione con Travel Open Day, settore eventi di Travel Quotidiano: il primo evento in regione specificamente dedicato alle adv e ai tour operator del territorio.
Sul palco si sono alternati rappresentanti di tutte le principali associazioni di categoria e delle istituzioni locali, nonché gli esponenti di alcune tra i più importanti operatori del settore. Ne è emersa una figura chiave per l’incoming: il professionista dei viaggi organizzati, unico profilo realmente capace di garantire quel valore aggiunto in grado di far uscire il turismo dalle secche della massificazione di prodotto e quindi dai rischi dell’overtourism.
Il tutto, a patto naturalmente di riuscire a costruire una reale collaborazione tra tutti gli stakeholder del territorio, dando concretezza al mantra del fare rete. Un'espressione tanto amata a parole quanto poco poi tradotta in azioni concrete ma che mai come nell’incoming è condizione sine qua non di un'offerta di qualità.
Investire
“Investire sul ruolo di tour operator e agenzie di viaggio è fondamentale oggi, per far sì che il patrimonio di professionalità che hanno da offrire si rafforzi e possa offrire nuove opportunità ai viaggiatori che vorranno scegliere la nostra regione - ha confermato l'assessore a Turismo ed economia della Toscana, Leonardo Marras -. Occorre lavorare per intercettare sempre maggiore valore aggiunto e verticalizzare le esperienze turistiche".
Non si può inoltre dimenticare il fattore innovazione, soprattutto in tema di digitalizzazione: un elemento necessario anche solo semplicemente per iniziare a parlare ai mercati internazionali, ma di cui spesso coloro che ne avrebbero più bisogno, soprattutto le destinazioni secondarie, risultano essere meno provviste.
“Quello a cui puntiamo - ha spiegato il direttore di Toscana Promozione Turistica, Francesco Tapinassi - è dare elementi di conoscenza alle agenzie di viaggio quando puntino a incrementare il loro lavoro con l’incoming, affinché lo facciano sfruttando prima di tutto gli strumenti che la regione mette loro a disposizione”.
Tre panel
La giornata si è quindi declinata in tre panel distinti: il primo ha visto il coinvolgimento del direttore nazionale Fto, Gabriele Milani, dei presidenti di Fiavet e Aidit Toscana, Pier Carlo Testa e Andrea Giannetti, nonché di Federica Bellinazzi di Maavi, di Carlo Gistri di Assoviaggi, e dei presidenti di Federalberghi, Confturismo-Confcommercio Toscana e di Assoturismo-Confesercenti della provincia di Grosseto, Daniele Barbetti e Gianluca Soldateschi.
A seguire sono intervenuti la presidente della traveltech Destination Italia, Dina Ravera, il senior account manager di GetYourGuide, Pio Macchiarulo, il ceo e produce manager dell’operatore tedesco specializzato sull’Italia Ottima Reisen, Antonio Giannandrea, il managing director del to incoming Trentino Holidays, Luca Moschini, e il director Italy dell’operatore dedicato al turismo attivo S-Cape Travel, Tullia Caballero.
Il pomeriggio, infine, è stato dedicato all’approfondimento delle strategie di promozione e verticalizzazione del prodotto Toscana, a cura dello stesso Tapinassi e di Flavia Cori della Fondazione Sistema Toscana.
"Nel nostro paese sono presenti diversi modelli che funzionano molto bene – ha concluso Claudio Dell’Accio, referente sviluppo eventi di Travel Open Day -. Proprio per questo è importante conoscere come alcuni di questi hanno costruito il proprio prodotto destinazione, come lo hanno digitalizzato e quali sono stati gli accordi con i creatori dell'offerta turistica. La presenza delle associazioni di categoria, invece, è servita per stimolare proposte da parte loro sull’incoming e sulla formazione di tour operator e agenzie di viaggio in questo senso”.
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