23 December 2025

Accor: l’inflazione pesa ma tra gli europei aumenta la voglia di viaggiare (meno in Italia)

Gli europei mantengono un alto grado di fiducia nelle proprie possibilità di investire in viaggi nel 2024. Un ottimismo che persiste nonostante la crescente pressione derivante dal costo della vita in aumento su tutto il continente. E’ il dato più significativo che emerge da un recente report commissionato da Accor a One Pol e condotto su un campione di 8 mila intervistati. L’ indagine, effettuata su viaggiatori provenienti da sette Paesi europei (Gran Bretagna, Germania, Olanda, Francia, Italia, Spagna e Polonia) rivela infatti come più della metà degli intervistati (54%) ritiene che nel 2024 avrà maggiore capacità di spesa per i viaggi rispetto al 2023, mentre solo l’11% prevede un budget inferiore. L’Italia emerge tuttavia come la nazione meno fiduciosa riguardo alla propria capacità di spesa per i viaggi, ma mostra almeno alcuni segnali incoraggianti: il 44% dei viaggiatori tricolori prevede un aumento del budget, mentre solo il 12% segnala una riduzione delle spese di viaggio. In testa alla classifica, i polacchi si rivelano i più fiduciosi, con il 64% che si aspetta un aumento del proprio budget. Seguono i tedeschi al secondo posto con il 61%, a fronte di un 13% che annuncia una riduzione.

Il numero di viaggi di piacere all’estero è quindi in crescita rispetto all’anno precedente. Si prevede pure un aumento significativo per i fenomeni workation o bleisure all’estero. Grazie a modelli di lavoro sempre più flessibili e a datori di lavoro sempre più propensi a offrire maggiore libertà di movimento ai propri dipendenti, circa un viaggiatore europeo su cinque (19%) prevede infatti di intraprendere almeno un viaggio che unisca lavoro e svago nel corso del 2024.

Le destinazioni nei paesi caldi dell’Europa meridionale continuano a detenere il primato delle preferenze tra i viaggiatori del Vecchio continente, con uno su quattro (23%) che ha in programma un viaggio in Spagna nel corso dell’anno. Seguono nell’elenco delle mete desiderate l’Italia (18%), la Francia (16%), il Portogallo e la Grecia (13%). Per quanto riguarda le destinazioni al di fuori dell’Europa, il 16% dei viaggiatori continentali ha l’intenzione di recarsi in America settentrionale o centrale nel corso dell’anno, e la medesima percentuale prevede un viaggio in Asia. Nel contesto del nostro mercato nazionale, i viaggiatori si allineano al trend europeo, con l’87% degli italiani che progetta almeno un viaggio in Europa nel 2024. Le tre destinazioni più ambite risultano essere Spagna (33%), Francia (23%) e Grecia (19%).

Nonostante l’incremento delle spese globali, le finanze continuano a essere una fonte di preoccupazione costante per i consumatori, con una schiacciante maggioranza (87%) che sta attuando strategie volte a ridurre i costi. Questo fenomeno è particolarmente accentuato dall’attuale contesto di inflazione e aumento del costo della vita. Dalla preferenza per alloggi più convenienti (27%) alla riduzione delle spese (27%), queste tattiche di risparmio potrebbero avere un impatto significativo sull’industria dei viaggi nel corso del prossimo anno.

Il cambiamento climatico contribuisce in parte a un’altra tendenza emergente: evitare i periodi di alta stagione. In ambito europeo, un intervistato su tre (32%) esprime l’intenzione di programmare le vacanze al di fuori dei picchi di affluenza per contenere i costi, mentre uno su cinque (19%) prevede di farlo per sfuggire al rischio di ondate di calore, simili a quelle sperimentate la scorsa estate nell’Europa meridionale. Questa dinamica potrebbe portare a una prolungata stagione turistica in alcune destinazioni caratterizzate da climi più caldi, con alcuni operatori turistici che già rispondono offrendo opportunità di viaggio durante periodi tradizionalmente considerati fuori stagione.

Altri spunti e tendenze rivelati dal rapporto includono il fatto che nel 2024 il 17% dei viaggiatori europei opterà per un viaggio in solitaria. La percentuale per gli italiani è del 15%. Il 9% dei vacanzieri prevede poi di portare con sé i propri animali domestici. Percentuale alla quale si allineano anche i viaggiatori tricolori. Non solo: il 36% degli intervistati sottolinea l’importanza di immergersi nella cultura delle comunità locali visitate durante le vacanze. Inoltre, il 13% ha bisogno di sentire che sta dando un contributo positivo alla destinazione scelta; per il 44% riposo e relax sono prioritari durante le vacanze, mentre il 15% riconosce la necessità di una pausa a causa di uno squilibrio tra lavoro e vita privata. Il 36% ritiene importante selezionare viaggi che promuovano il benessere fisico e mentale, offrendo un’opportunità per liberarsi dallo stress. Il 9% dei viaggiatori pianifica esperienze basate su cibi e bevande, come degustazioni di vini o festival gastronomici; un altro 9% orienterà la propria vacanza verso eventi musicali come concerti (si pensi all’effetto Taylor Swift, che sta stimolando il turismo globale); il 6% opterà per viaggi incentrati su eventi sportivi, con le Olimpiadi e Paraolimpiadi di Parigi 2024 in cima alla lista delle principali attrazioni dell’anno. Per quanto riguarda gli italiani, emerge che il 15% organizzerà attività legate a degustazioni di cibi e bevande, un ulteriore 11% si sposterà alla ricerca di eventi musicali, e un più esiguo 6% pianificherà viaggi correlati ad eventi sportivi.

“Nonostante le sfide macroeconomiche e geopolitiche in corso, il 2024 si preannuncia un anno significativo per i viaggi in Europa, con i consumatori che danno priorità a questo tipo di investimento rispetto ad altre forme di spesa discrezionale – commenta l’amministratore delegato premium, midscale & economy, Accor Europe & Nord Africa, Patrick Mendes -. Lo studio mette, inoltre in luce ulteriori tendenze di rilievo a lungo termine. La crescente attenzione dei consumatori al benessere è destinata a perdurare, così come il bleisure”.

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