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8 giugno 2010 10:44
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Vendo bellissima agenzia viaggi in Milano zona CAP 20146. 35 mq. due vetrine, retro, bagno privato, cantina.
Avviata sei anni fa. Licenze A+B. No Iata. Buona clientela fidelizzata.
Cell. 338 2376340.
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La forza della Costa Azzurra sta nella sua capacità di proporsi come un mosaico di destinazioni diverse, complementari, con identità forti e una programmazione che copre l’intero arco dell’anno. Un posizionamento che guarda sempre più alla destagionalizzazione e a un’offerta articolata, capace di parlare al leisure come al Mice.
Antibes Juan-les-Pins unisce il fascino della città storica alla vocazione musicale e balneare. Tra i punti di forza, il Festival Internazionale Jazz in Juan e il processo di trasformazione urbana che coinvolge il lungomare, le spiagge e il rilancio di luoghi iconici come Le Provençal e Port Vauban, senza dimenticare eventi nautici di richiamo internazionale.
Cannes continua a rafforzare il proprio profilo di destinazione lifestyle e culturale anche nei mesi invernali, con oltre 50 spettacoli e una proposta che coinvolge palace hotel, spiagge aperte tutto l’anno, la Croisette e le Isole di Lérins. Centrale il ruolo della Malmaison, nuovo centro d’arte contemporanea, e della Gare Croisette, trasformata in hub culturale fino all’inizio del 2026.
Le Cannet si propone come balcone panoramico sulla baia, con il suo Vieux-Cannet, le gallerie d’arte e una scena gastronomica d’eccellenza. Il Museo Bonnard resta uno dei poli culturali più interessanti, con mostre che dialogano con il patrimonio del Centre Pompidou e del Museo Internazionale della Profumeria di Grasse.
Grasse conferma la sua doppia anima di capitale mondiale del profumo e porta d’accesso alla montagna. Accanto ai villaggi dell’arrière-pays e alle stazioni sciistiche di Gréolières les Neiges e Audibergue-La Moulière, si sviluppano esperienze immersive legate al savoir-faire della profumeria, riconosciuto patrimonio UNESCO.
Mandelieu-La Napoule rafforza la propria identità di Capitale della Mimosa, con un calendario di eventi che culmina nella Festa della Mimosa, affiancato da una forte vocazione sportiva legata a competizioni internazionali outdoor.
Nizza e la sua metropoli giocano la carta del patrimonio UNESCO come “località turistica invernale della Riviera”, con nuovi percorsi tematici, hotel di fascia alta e grandi progetti urbani come la Promenade du Paillon 2. Una città sempre più protagonista anche sul fronte degli eventi sportivi e culturali.
Valberg, stazione sciistica storica delle Alpi Marittime, festeggerà nel 2026 i suoi 90 anni con una stagione ricca di appuntamenti. A 1.700 metri di altitudine, rappresenta un modello di stazione familiare e sostenibile, con nuove infrastrutture dedicate alla divulgazione ambientale e scientifica.
Completa l’offerta Vallauris Golfe-Juan, terra di ceramica e memoria storica, con il Museo Picasso e le rievocazioni napoleoniche, e il mondo Fragonard, che nel 2026 celebrerà i 100 anni con eventi, laboratori e nuove esperienze legate alla profumeria.
Un sistema territoriale articolato, che fa della varietà la propria forza e che posiziona la Costa Azzurra come una delle destinazioni europee più complete e trasversali per il mercato italiano. Infatti, come commenta Claire Béhar, direttrice di Côte d’Azur France Tourisme “l’Italia si conferma un mercato strategico tutto l’anno, con una clientela fedele, capace di viaggiare anche fuori stagione e sempre più distribuita su tutto il territorio della Costa Azzurra. Nel 2024 abbiamo registrato quasi 945 mila pernottamenti italiani, con una permanenza media di oltre cinque notti, sostenuti da una forte accessibilità grazie ai collegamenti aerei diretti con Nizza e alla riapertura del Tunnel di Tenda. Un segnale importante è che il 37% dei visitatori italiani arriva oggi in aereo per la prima volta».
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Si tratta di un incremento del +10,4% sul novembre 2024, con crescita del segmento di traffico internazionale (+16,6%) che compensa la flessione del traffico domestico (-5,8%). Ma soprattutto, al 30 novembre 2025, il Sistema aeroportuale toscano ha già superato il totale dei passeggeri transitati nell'intero 2024.
Pisa e Firenze insieme hanno raggiunto i 9,2 milioni di passeggeri con un incremento del +8,4% sul 2024.
In particolare, il Vespucci di Firenze registra il miglior novembre della sua storia con 265.000 passeggeri movimentati, per un incremento del +11,6% sul 2024. In forte crescita il segmento di traffico internazionale (+17,1%) che ha più che compensato la contrazione del segmento domestico (-15,7%). Le rotte maggiormente trafficate a novembre confermano Parigi al primo posto, seguita da Londra, Barcellona, Amsterdam e Madrid. In pratica Firenze ha già superato - al 30 novembre 2025 - il totale dei passeggeri transitati nel 2024, con 3,6 milioni di passeggeri e una crescita del +9,5%.
Ed è traffico record anche per il Galilei di Pisa, che centra il suo miglior novembre con 348.000 passeggeri transitati e un aumento del +9,5% sul 2024. Andamento similare per il segmento di mercato internazionale (+16,1%) che si contrappone alla flessione di quello nazionale (-2,2%). Tirana conquista il primato delle rotte più servite, seguita da Londra, Palermo, Catania e Bari. Al 30 novembre 2025, lo scalo pisano ha oltrepassato il totale dei passeggeri transitati nel 2024 con 5,6 milioni passeggeri (+7,7% rispetto allo stesso periodo del 2024).
[post_title] => Toscana Aeroporti: novembre imprime un'accelerata record al traffico passeggeri
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L’Italia si conferma meta preferita dei viaggiatori stranieri per trascorrere le festività natalizie. Dalle città d’arte alla montagna, c’è chi si concede anche qualche giorno sulla costa, il nostro Paese richiama visitatori da tutto il mondo.
Secondo le ultime stime Enit risultano già prenotati 4 milioni di turisti aeroportuali stranieri tra dicembre e gennaio, per una spesa pari a 3,5 miliardi di euro (a questi viaggiatori si aggiungeranno poi coloro in arrivo con altri vettori). Numerosi anche gli italiani che già hanno prenotato un volo per spostamenti interni, oltre 400 mila.
Nel dettaglio, a dicembre saranno 2,4 milioni gli arrivi aeroportuali dall’estero, registrando così una crescita pari al 6,1% rispetto al Natale 2024; trend di crescita che proseguirà anche a gennaio 2026 quando si contano già 1,9 milioni di arrivi prenotati negli scali italiani (+4,4% in confronto a gennaio ’25). Risultati che posizionano il nostro Paese davanti a realtà quali Francia e Turchia, seconda solo alla Spagna.
Le città d’arte e le grandi regioni culturali – su tutte Lazio (oltre 1,6 milioni di prenotazioni ota), Lombardia e Veneto (oltre 1 milione) – restano essenziali per i volumi; il Sud guadagna terreno, mostrando segnali di consolidamento, segnatamente con Calabria (+6,7% del tasso di saturazione ota sullo stesso periodo del 2024), Molise (+5,7%) e Basilicata (+4,2%) che guidano la crescita e il riequilibrio dei flussi.
“L’Italia conferma il suo ruolo leader nel turismo anche in questa ultima fase dell’anno. Tra Natale e Capodanno registriamo una crescita significativa rispetto allo scorso anno di arrivi dall’estero, a dimostrazione di quanto le nostre destinazioni siano competitive ed attrattive. Un trend costante lungo tutto l’anno, che consolida la forza del nostro Paese nel settore. Ci posizioniamo davanti a competitor storici come Francia e Turchia anche durante queste festività, contribuendo a generare valore sui territori, incrementando la crescita economica ed occupazionale dell’intero indotto turistico” dichiara Ivana Jelinic, ad di Enit.
Tra i principali mercati che scelgono di trascorrere Natale e Capodanno in Italia, svettano Spagna (611 mila arrivi aeroportuali), Regno Unito (circa 585 mila), Francia (328 mila) e Germania (308 mila). Crescono, inoltre, gli arrivi da Polonia, Albania, Romania, Paesi Bassi e Belgio.
Tra le grandi mete prescelte dominano Milano (1,6 milioni di arrivi negli scali cittadini) e Roma (1,2), seguite poi da Venezia (quasi mezzo milione di arrivi), Napoli e Bologna.
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[post_content] => Airbus taglia l'obiettivo di consegne annuali degli aeromobili commerciali dalle originarie 820 a 790: il costruttore aeronautico, che già doveva far fronte a un notevole accumulo di ordini, riconosce che un “problema di qualità dei fornitori” relativo ai pannelli della fusoliera dell'A320neo sta “influenzando” il flusso delle consegne.
Nel periodo pre-pandemia dal 2015 al 2019, Airbus o ha realizzato tra il 62,9% e il 70,2% delle consegne previste per l'intero anno nei primi nove mesi. Ora, alla fine di settembre di quest'anno, l'azienda aveva consegnato 507 aeromobili, pari a una percentuale inferiore, il 61,8%, rispetto all'obiettivo fissato per l'anno in corso, anche se Airbus ha recentemente aumentato la propria capacità produttiva aprendo nuove linee di produzione a Mobile e Tianjin.
Alla fine di ottobre, il numero di consegne aveva raggiunto i 585 aeromobili e il costruttore avrebbe dovuto consegnare 235 velivoli negli ultimi due mesi.
Airbus mantiene le sue previsioni finanziarie per l'intero anno nonostante la riduzione dell'obiettivo di consegna: le previsioni indicano un utile rettificato di 7 miliardi di euro.
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«Negli ultimi mesi stiamo assistendo a una vera corsa all'investimento sul nostro territorio da parte di grandi gruppi internazionali, family office e fondi che cercano soluzioni residenziali ma anche strutture complesse come hotel, dimore storiche e palazzi - spiega Claudio Citzia, fondatore della piattaforma Luxforsale, che ha realizzato l'Osservatorio 2025 sui trend del segmento lusso -. Oggi si guarda non solo alle classiche città del lusso come Milano, Firenze, Roma o Venezia, ma anche a location emergenti: Liguria, Sicilia, Puglia, Marche e Veneto sono luoghi che registrano flussi crescenti di visitatori e acquirenti».
Su Luxforsale la quota di utenti stranieri è cresciuta in modo significativo: oggi quasi il 48% dei visitatori proviene da Paesi internazionali, da mercati consolidati e, sempre più spesso, da Paesi emergenti nel luxury real estate come Indonesia (12,36%), Turchia (3,92%), Pakistan (2,74%), Ucraina (2,25%) e Kuwait (1,38%).
Emerge in modo netto il fenomeno dello short rent di lusso che oggi non costituisce più una semplice alternativa all'hotellerie, ma si evolve in strategia di investimento.
Le più richieste
A livello numerico la Lombardia e la Toscana si confermano le regioni con il maggior numero di immobili di lusso: la prima con 1.036 immobili e la seconda con 963 immobili. Segue la Liguria con ben 519 residenze di pregio. Tra le città più rappresentate, figurano Milano (185 immobili), Roma (146), Firenze (81) e Verona (28). In Emilia Romagna, Ravenna con 25 immobili prende il posto di Bologna. In Lombardia è interessante anche la presenza di Monza con 85 proprietà.
A fianco delle grandi capitali storiche, si osservano veri e propri exploit regionali. La Toscana resta un riferimento indiscusso, con il primato per numero di immobili sopra i 10 milioni di euro e una domanda diversificata fra dimore storiche, ville e appartamenti di lusso. La Sicilia si distingue sia per il mercato delle ville in zone di pregio (a Palermo e Taormina gli immobili più richiesti tra gli acquirenti), sia per località montane come Randazzo. La Liguria, trainata da mete litoranee quali Alassio e Sanremo, si posiziona tra le regioni più richieste e dinamiche. Lombardia e Veneto registrano una crescita solida delle transazioni luxury e una valorizzazione record dei prezzi medi regionali.
«Da quindici anni a questa parte, l'Italia non ha mai vissuto un periodo così favorevole per gli investimenti immobiliari di fascia alta: oggi il nostro Paese è di nuovo sotto i riflettori internazionali, e nei prossimi cinque anni probabilmente assisteremo ad una ulteriore crescita, per effetto dell'instabilità geopolitica globale e ai conflitti internazionali che spingono molti investitori a scegliere mete sicure e affidabili».
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[post_content] => «E' molto interessante che ci siano domande crescenti da parte di operatori per essere qui a Londra, al WTM, e che ci fa capire quanto sia importante il nostro Paese, quanto interesse susciti, naturalmente nel mondo anglosassone, che attualmente ci ospita, ma anche agli altri bacini turistici. Grazie naturalmente, al ministro Daniela Santanchè, che guida il turismo con grade visione, e all'ambasciatore italiano a Londra, Inigo Lambertini. », così Ivana Jelinic, amministratore delegato dell'Enit, ha introdotto la presentazione del Padiglione Italia organizzato da Enit al WTM di Londra.
«Io sono onorata di essere qui a Londra - ha iniziato il ministro del turismo Daniela Santanchè -. Il mercato UK è il terzo per spesa turistica in Italia: Veneto, Lazio, Lombardia, Campania, Sardegna e Toscana le regioni più scelte. L’Italia si conferma regina del turismo europeo: +5,7% di presenze totali nelle strutture ricettive tra gennaio e luglio 2025, +10,4% se guardiamo esclusivamente a quelle internazionali; quasi 25 miliardi di euro dal turismo internazionale nel primo semestre (+5,9%) con un saldo della bilancia turistica dei primi sei mesi di 9,2 miliardi (in crescita del +6,5%); 105,5 milioni di passeggeri aeroportuali internazionali nei primi 8 mesi (cioè +7,4% rispetto al 2024) e una previsione di chiusura 2025 di 185 miliardi di euro di consumi turistici totali, con la spesa straniera in Italia che si stima a fine anno al +9,4% e quella domestica al +1,6%.»
A tutto questo si accompagnano i dati positivi sull’occupazione (come dalle ultime rilevazioni WTTC) tra cui emergono donne e giovani: 1,34 milioni di posti di lavoro di occupazione femminile nel turismo (filiera diretta e indiretta) in crescita sul 2019 quando erano 1,28 milioni; 17,1% di occupazione ad alta retribuzione nel turismo sul totale dell'occupazione contro il 15,4% di media europea; riduzione della disoccupazione giovanile con 134.000 giovani impiegati direttamente nei viaggi e turismo.
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[post_content] => Negli ultimi anni EgyptAir ha raggiunto risultati di grande rilievo, consolidando la propria posizione nel panorama dell’aviazione internazionale.«Siamo orgogliosi dei progressi compiuti - sottolinea Salah Tawfik, general manager Italy & Malta di EgyptAir – la nostra posizione nel ranking Skytrax è migliorata di ben 20 posizioni rispetto allo scorso anno, un risultato che testimonia il costante impegno del nostro team nella ricerca dell’eccellenza, della qualità e del servizio».
La compagnia ha ottenuto numerosi riconoscimenti , tra cui “Migliore compagnia aerea”, “Miglior equipaggio di cabina”, “Miglior staff” e “Miglior servizio di catering in economy” del continente africano. «Tali premi rappresentano un traguardo importante e confermano la dedizione del nostro personale e la fiducia dei nostri passeggeri».
Tra aprile e settembre 2025, la compagnia ha offerto oltre 241.000 posti sulle rotte che collegano Roma e Milano con destinazioni chiave come Il Cairo, registrando un aumento di circa 15.000 posti rispetto all’estate 2024.«L’Italia è oggi il nostro primo mercato europeo in termini di numero di passeggeri un risultato che ci spinge a investire ulteriormente nel potenziamento dei collegamenti e nella qualità dei servizi offerti».
Estate 2026: ulteriore rafforzamento dell’offerta
Milano-Il Cairo opererà fino a tre voli giornalieri nei giorni di punta (giovedì, venerdì e sabato) e due voli giornalieri per il resto della settimana, per una capacità complessiva di circa 163.000 posti. La Roma-Il Cairo vedrà l’introduzione dell’Airbus A321neo, con 185 posti suddivisi tra business ed economy, portando la capacità totale a circa 155.000 posti durante la stagione estiva 2026.
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Oltre al potenziamento operativo, EgyptAir continua a investire nella promozione culturale e turistica: la compagnia partecipa attivamente, in qualità di vettore ufficiale, all’apertura del nuovo e imponente Museo Archeologico “El Jem”, collaborando con diversi operatori italiani per la creazione di pacchetti turistici in vista dell’inaugurazione, prevista per il 1° novembre 2025.Un’iniziativa di grande rilievo che rafforza il legame culturale e turistico tra Italia ed Egitto e che attirerà visitatori da tutto il mondo.
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(Quirino Falessi)
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Nell’estate 2025, la spesa turistica ha segnato un incremento del 5,8% rispetto all’estate precedente, con una crescita marcata del turismo internazionale (+9,5%). Stabile invece la componente domestica. L'analisi stilata dall'osservatorio di Mastercard ha l'obiettivo di permettere ai territori di riconoscere le reali potenzialità del proprio comparto turistico e calibrare investimenti, promozione e servizi.
Grazie alla sua capillare presenza nei circuiti di pagamento di ogni settore merceologico, Mastercard è infatti in grado di elaborare analisi predittive estremamente dettagliate, che aiutano enti pubblici, dmo, amministrazioni locali e organizzatori di eventi a prendere decisioni più consapevoli.
«Da un paio d'anni abbiamo avviato un osservatorio che condividiamo con i nostri clienti - spiega Saverio Mucci, government lead di Mastercard per l’Italia -. L'obiettivo è aiutare territori grandi e piccoli a comprendere meglio l’evoluzione dell’offerta e costruire strategie turistiche sempre più allineate alla domanda. Ogni dato va letto e interpretato alla luce delle specifiche esigenze».
Le analisi
Le analisi si concentrano su diversi aspetti: Paesi di provenienza dei turisti, livelli e tipologie di spesa, periodi e stagioni con maggiore afflusso, impatti economici di eventi e iniziative locali.
L’approccio analitico di Mastercard troverà presto spazio anche in settori complementari al turismo, come porti, aeroporti e stazioni, con l’obiettivo di suggerire interventi concreti per migliorare l’esperienza dei viaggiatori e ottimizzare la mobilità.
«Collaboriamo con regioni come Veneto ed Emilia-Romagna, oltre che con Destination Verona Garda e con numerosi comuni e dmo. Ora stiamo ampliando il progetto con verticali specifici per i trasporti. È una formula che funziona e che ci permette di essere un punto di riferimento per chi vuole costruire il turismo del futuro».
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[post_content] => La ristorazione si conferma la seconda componente dell'offerta turistica italiana con 11 miliardi di euro di valore aggiunto generato nel 2024. Lo evidenzia il rapporto "Il potere turistico della ristorazione", realizzato da Sociometrica per FIPE-Confcommercio e presentato in anteprima al TTG di Rimini alla presenza del Ministro del Turismo Daniela Santanchè.
Nel 2024 la spesa dei turisti italiani e stranieri in servizi di ristorazione ha superato i 23 miliardi di euro, distribuita in quasi 3.300 comuni turistici italiani. Il settore rappresenta il 9,4% della distribuzione del valore aggiunto nel comparto turistico, posizionandosi dopo le seconde case (27,0%) e prima di hotel e ricettività (16,6%).
Roma guida la classifica con 1,16 miliardi
La geografia del valore aggiunto nella ristorazione turistica vede Roma in testa con 1.163,8 milioni di euro (36,5% del totale), seguita da Milano con 452,3 milioni (14,2%), Venezia con 371,8 milioni (11,7%) e Firenze con 303,1 milioni (9,5%). Rimini si attesta a 169,5 milioni (5,3%), mentre seguono Napoli (159,3 milioni), Torino (123,0 milioni) e Lignano Sabbiadoro (91,0 milioni).
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Turismo internazionale pesa il 67,7% nei top comuni
Il dato più significativo riguarda l'incidenza del turismo internazionale nei primi dieci comuni turistici italiani, che genera complessivamente il 67,7% del valore aggiunto totale. Venezia rappresenta il caso più emblematico con l'86,6% del valore aggiunto generato da visitatori stranieri, seguita da Firenze (80,4%), Milano (71,6%) e Roma (70,3%).
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Le tre Italie della ristorazione turistica
Il rapporto identifica tre diversi modelli di sviluppo turistico. Il Centro Italia, con Roma e Firenze, è caratterizzato dalla più alta incidenza di turismo internazionale (72,4%) e da un peso economico del 46,0% sul valore aggiunto totale, trainato dalle città d'arte di rilevanza mondiale. Il Nord Italia, con Milano, Venezia, Rimini, Bologna, Torino e Jesolo, registra un'incidenza di turismo internazionale del 65,2% e un peso economico del 44,8% sul totale.
Ristoranti italiani nel mondo come soft power
Il rapporto evidenzia come la cucina italiana rappresenti uno strumento di soft power globale, grazie a una rete di oltre 90.000 ristoranti italiani nel mondo che rafforzano l'immagine del Paese. «La ristorazione valorizza le economie locali ed è un patrimonio, anche immateriale, che accompagna ogni esperienza turistica», ha sottolineato Lino Enrico Stoppani, presidente di FIPE-Confcommercio. «Non è solo valore economico, ma cultura e identità attraverso cui raccontare il Paese. È un settore che contribuisce in modo determinante alla competitività del turismo italiano e alla promozione del brand Italia nel mondo».
Alla presentazione, curata da Antonio Preiti di Sociometrica, sono intervenuti anche Daniele D'Amario, coordinatore della Commissione Turismo della Conferenza delle Regioni, Chiara Bergadano del Consorzio Langhe Experience e lo chef patron Moreno Cedroni.
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