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24 giugno 2009 12:35
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Filiale al 100% di Turkish Airlines, AJet - nata nel 2024 dal rebranding di AnadoluJet - potrà contare sui nuovi aeromobili grazie all'accordo tripartito con il locatore (Dubai Aerospace Enterprise) e Turkish Airlines. L'operazione fa parte di un piano di espansione molto ambizioso, con l'obiettivo di raggiungere 200 aeromobili e 44 paesi serviti entro dieci anni.
Secondo Dae, questi velivoli a corridoio singolo “di nuova tecnologia ed economici in termini di consumo di carburante” devono rispondere alle esigenze di crescita di AJet, in un mercato turco in forte espansione, con un aumento del 5,7% dei movimenti aerei nel primo semestre del 2025 secondo il Ministero dei Trasporti della Turchia.
La strategia di sviluppo di AJet ruota attorno all'hub di Istanbul e su un posizionamento chiaramente low cost. A partire dall'estate 2024, il marchio puntava a raggiungere quasi un centinaio di destinazioni, con una forte presenza sul mercato interno turco e un network europeo in piena espansione, in particolare verso i Balcani e l'Europa occidentale.
AJet gestisce oggi una flotta di circa 100 aeromobili, che comprende Boeing 737-800 (44 velivoli) e 737 Max 8 (14), nonché Airbus A320 e A321 delle generazioni ceo e neo (43 in totale). Questa varietà di flotta, combinata con un ampio ricorso al noleggio con equipaggio, consente alla low cost di adeguare rapidamente la propria capacità ai picchi stagionali, in particolare sui flussi turistici dall'Europa verso le località balneari turche.
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L’Italia si conferma meta preferita dei viaggiatori stranieri per trascorrere le festività natalizie. Dalle città d’arte alla montagna, c’è chi si concede anche qualche giorno sulla costa, il nostro Paese richiama visitatori da tutto il mondo.
Secondo le ultime stime Enit risultano già prenotati 4 milioni di turisti aeroportuali stranieri tra dicembre e gennaio, per una spesa pari a 3,5 miliardi di euro (a questi viaggiatori si aggiungeranno poi coloro in arrivo con altri vettori). Numerosi anche gli italiani che già hanno prenotato un volo per spostamenti interni, oltre 400 mila.
Nel dettaglio, a dicembre saranno 2,4 milioni gli arrivi aeroportuali dall’estero, registrando così una crescita pari al 6,1% rispetto al Natale 2024; trend di crescita che proseguirà anche a gennaio 2026 quando si contano già 1,9 milioni di arrivi prenotati negli scali italiani (+4,4% in confronto a gennaio ’25). Risultati che posizionano il nostro Paese davanti a realtà quali Francia e Turchia, seconda solo alla Spagna.
Le città d’arte e le grandi regioni culturali – su tutte Lazio (oltre 1,6 milioni di prenotazioni ota), Lombardia e Veneto (oltre 1 milione) – restano essenziali per i volumi; il Sud guadagna terreno, mostrando segnali di consolidamento, segnatamente con Calabria (+6,7% del tasso di saturazione ota sullo stesso periodo del 2024), Molise (+5,7%) e Basilicata (+4,2%) che guidano la crescita e il riequilibrio dei flussi.
“L’Italia conferma il suo ruolo leader nel turismo anche in questa ultima fase dell’anno. Tra Natale e Capodanno registriamo una crescita significativa rispetto allo scorso anno di arrivi dall’estero, a dimostrazione di quanto le nostre destinazioni siano competitive ed attrattive. Un trend costante lungo tutto l’anno, che consolida la forza del nostro Paese nel settore. Ci posizioniamo davanti a competitor storici come Francia e Turchia anche durante queste festività, contribuendo a generare valore sui territori, incrementando la crescita economica ed occupazionale dell’intero indotto turistico” dichiara Ivana Jelinic, ad di Enit.
Tra i principali mercati che scelgono di trascorrere Natale e Capodanno in Italia, svettano Spagna (611 mila arrivi aeroportuali), Regno Unito (circa 585 mila), Francia (328 mila) e Germania (308 mila). Crescono, inoltre, gli arrivi da Polonia, Albania, Romania, Paesi Bassi e Belgio.
Tra le grandi mete prescelte dominano Milano (1,6 milioni di arrivi negli scali cittadini) e Roma (1,2), seguite poi da Venezia (quasi mezzo milione di arrivi), Napoli e Bologna.
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Santanchè: “Ottime performance per il turismo dei mesi spalla è segno di settore sempre più destagionalizzato e Italia attrattiva in ogni momento dell’anno”.
A novembre 2025, l’Italia supera la Grecia e la Spagna per tasso di saturazione ota e tariffa media, rispettivamente a quota 46,7% (+5% su novembre 2024) e 122,80 euro.
Un dato che fa da raccordo tra il 53,5% di saturazione ota registrato a ottobre (+5,7% su ottobre 2024) e il 37,4% di dicembre. Un numero, soprattutto, che sottolinea l’ottima prestazione dei “mesi spalla”: anche settembre, infatti, era andato molto bene, totalizzando 14,8 milioni di arrivi (+1,09% su settembre 2024) e superando i 52,4 milioni di presenze (+3,66%), con una permanenza media di 3,5 notti per soggiorno (Istat).
Sotto i riflettori, in particolare, la componente internazionale, in aumento degli arrivi del +2,94% e delle presenze del +5,48% rispetto allo stesso mese del 2024 (Istat), e il traffico aereo che ha superato i 22,3 milioni di passeggeri (+2,4% sul 2024) (Assaeroporti).
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Nel periodo pre-pandemia dal 2015 al 2019, Airbus o ha realizzato tra il 62,9% e il 70,2% delle consegne previste per l'intero anno nei primi nove mesi. Ora, alla fine di settembre di quest'anno, l'azienda aveva consegnato 507 aeromobili, pari a una percentuale inferiore, il 61,8%, rispetto all'obiettivo fissato per l'anno in corso, anche se Airbus ha recentemente aumentato la propria capacità produttiva aprendo nuove linee di produzione a Mobile e Tianjin.
Alla fine di ottobre, il numero di consegne aveva raggiunto i 585 aeromobili e il costruttore avrebbe dovuto consegnare 235 velivoli negli ultimi due mesi.
Airbus mantiene le sue previsioni finanziarie per l'intero anno nonostante la riduzione dell'obiettivo di consegna: le previsioni indicano un utile rettificato di 7 miliardi di euro.
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[post_content] => Turismo sostenibile e patrimoni dell'umanità in primo piano in occasione del terzo forum nazionale in svolgimento oggi a CastelBrando, in provincia di Treviso.
Tra i partecipanti al forum sul turismo sostenibile anche Enit, che ha illustrato l’importanza del comparto turistico per la crescita socioeconomica del Paese. In Italia, infatti, il turismo genererà un contributo al Pil pari a 237,4 miliardi di euro entro la fine del 2025, candidandosi ad avere un ruolo sempre più strategico nei prossimi anni, con una crescita stimata che porterà il valore del turismo fino a 282,6 miliardi di euro entro il prossimo decennio.
«L’intera filiera turistica genera valore sul territorio, rappresentando una leva di crescita fondamentale. I turisti scelgono l’Italia per le proprie peculiarità, per quanto abbiamo da offrire. I risultati ottenuti in questi anni mostrano come siamo in grado, come sistema Paese, di conciliare i successi economici con quelli sociali e sostenibili. Siamo orgogliosi di quanto stiamo facendo e da simili occasioni di confronto nascono i successi del futuro» ha commentato Elena Nembrini, direttore generale Enit.
I dati
Nei primi 7 mesi del 2025 l’Italia è seconda in Europa per presenze internazionali (151,8 milioni) e per il totale dei soggiorni (268,4 milioni), ma anche terza per afflusso domestico con 116,6 milioni di pernottamenti da gennaio a luglio.
L’Italia del turismo nel 2025 ad oggi fa segnare +5,7% di presenze totali nelle strutture ricettive tra gennaio e luglio 2025; +10,4% se guardiamo a quelle internazionali; quasi 25 miliardi di euro dal turismo internazionale nel solo primo semestre (+5,9%) con un saldo della bilancia turistica dei primi sei mesi di 9,2 miliardi (in crescita del +6,5%).
Nel complesso, si conta per il 2024 una spesa turistica di 122,6 miliardi di euro da parte dei turisti italiani e di 55,2 miliardi da parte di quelli stranieri mentre per il 2025 si prevede un totale di consumi stranieri pari a 60,4 miliardi di euro e di 124,6 miliardi di euro per i consumi domestici (la crescita per i consumi italiani si stima pari al +1,6% mentre arriva al +9,4% per i consumi dei turisti stranieri).
Tra le top 3 motivazioni dei viaggiatori stranieri che scelgono l’Italia, in testa la vacanza, poi i viaggi di lavoro occasionali e la visita a parenti e familiari (turismo delle radici). Ad accompagnare questi risultati, c’è un lavoro costante per conciliare i successi economici con gli aspetti di turismo sostenibile. Il turismo italiano è volano anche di questi valori, come testimoniato dai numeri: dal 2019 al 2023 è diminuita l’intensità delle emissioni di gas serra di viaggi e turismo.
Impatto poi sul mondo del lavoro e dell’occupazione in Italia: 1,34 milioni di posti di lavoro di occupazione femminile nel turismo (filiera diretta e indiretta) in crescita sul 2019 quando erano 1,28 milioni; 48,6% di occupazione femminile diretta (707 mila) sul totale contro la media Europa del 47,8%; 17,1% di occupazione ad alta retribuzione nel turismo sul totale dell'occupazione nel 2023 contro il 15,4% di media europea e riduzione della disoccupazione giovanile con 134.000 giovani impiegati direttamente in viaggi e turismo.
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[post_content] => Inarrestabile Turchia, che nei primi nove mesi 2025 ha accolto 50 milioni di visitatori internazionali, più 1,6%, mentre le entrate turistiche ammontano a 50 miliardi di dollari, con un aumento del +5,7% rispetto all’anno precedente.
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Il ministro Ersoy ha dichiarato: «Nei primi nove mesi del 2025 la nostra regione ha dovuto affrontare sfide significative: abbiamo osservato gli effetti dei conflitti regionali e degli slittamenti stagionali causati dal riscaldamento globale. Tuttavia, grazie alla nostra strategia, abbiamo superato le entrate dello scorso anno del 5,7% e registrato un notevole risultato di 50 miliardi di dollari statunitensi. È la prima volta che superiamo i 50 miliardi nel terzo trimestre. Guardando al resto dell’anno, siamo raggiungeremo il nostro obiettivo di 64 miliardi di entrate».
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[post_content] => «E' molto interessante che ci siano domande crescenti da parte di operatori per essere qui a Londra, al WTM, e che ci fa capire quanto sia importante il nostro Paese, quanto interesse susciti, naturalmente nel mondo anglosassone, che attualmente ci ospita, ma anche agli altri bacini turistici. Grazie naturalmente, al ministro Daniela Santanchè, che guida il turismo con grade visione, e all'ambasciatore italiano a Londra, Inigo Lambertini. », così Ivana Jelinic, amministratore delegato dell'Enit, ha introdotto la presentazione del Padiglione Italia organizzato da Enit al WTM di Londra.
«Io sono onorata di essere qui a Londra - ha iniziato il ministro del turismo Daniela Santanchè -. Il mercato UK è il terzo per spesa turistica in Italia: Veneto, Lazio, Lombardia, Campania, Sardegna e Toscana le regioni più scelte. L’Italia si conferma regina del turismo europeo: +5,7% di presenze totali nelle strutture ricettive tra gennaio e luglio 2025, +10,4% se guardiamo esclusivamente a quelle internazionali; quasi 25 miliardi di euro dal turismo internazionale nel primo semestre (+5,9%) con un saldo della bilancia turistica dei primi sei mesi di 9,2 miliardi (in crescita del +6,5%); 105,5 milioni di passeggeri aeroportuali internazionali nei primi 8 mesi (cioè +7,4% rispetto al 2024) e una previsione di chiusura 2025 di 185 miliardi di euro di consumi turistici totali, con la spesa straniera in Italia che si stima a fine anno al +9,4% e quella domestica al +1,6%.»
A tutto questo si accompagnano i dati positivi sull’occupazione (come dalle ultime rilevazioni WTTC) tra cui emergono donne e giovani: 1,34 milioni di posti di lavoro di occupazione femminile nel turismo (filiera diretta e indiretta) in crescita sul 2019 quando erano 1,28 milioni; 17,1% di occupazione ad alta retribuzione nel turismo sul totale dell'occupazione contro il 15,4% di media europea; riduzione della disoccupazione giovanile con 134.000 giovani impiegati direttamente nei viaggi e turismo.
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[post_content] => Risultati positivi per l'apertura delle vendite sull'estate 2026 messa in atto da Club Med. L’iniziativa ha registrato una crescita del 17% in business value rispetto all’apertura vendite dello scorso anno. Un trend che conferma come gli italiani si sentano rassicurati dall’offerta all inclusive di Club Med e sempre più propensi a prenotare con anticipo.
Tra le destinazioni più scelte dagli italiani spicca la novità di Club Med South Africa Beach & Safari, apertura a luglio 2026, che combina il mare sull’oceano Indiano della costa di Durban con un’esperienza naturalistica alla scoperta dei big 5 nel KwaZulu-Natal. Questo resort segna una novità assoluta nel panorama dell’offerta in Sudafrica: non solo sarà il primo resort premium all inclusive del Paese, ma il mix spiaggia e safari rappresenta un concept unico.
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Montagna estiva in crescita
Molto bene anche la montagna d’estate, che registra una crescita del 26% rispetto all’apertura vendite dello scorso anno. In questo segmento, la novità più importante per la prossima stagione sarà il ritorno di Pragelato Sestriere, nel comprensorio della Vialattea, con nuovi spazi dedicati alle famiglie per una vacanza all’insegna della natura e attività incluse come trekking e mountain bike.
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[post_content] => Al giro di boa del 30° anniversario della sua fondazione, l’Ente sloveno per il turismo è pronto ad entrare nel quarto decennio di attività impegnato a rafforzare la visibilità e l’attrattiva globale della Slovenia come destinazione di primo piano, abbracciando la trasformazione digitale e promuovendo lo sviluppo di esperienze sostenibili, su misura e innovative.
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L’Italia si conferma uno dei tre mercati esteri più rilevanti per la Slovenia, subito dopo Germania e Austria, contribuendo in modo significativo ai flussi turistici dell’estate 2025. Ad agosto il Paese ha accolto 110.887 turisti italiani, pari al 10,7% di tutti gli arrivi del mese. Gli ospiti dall’Italia hanno generato 396.203 pernottamenti, che rappresentano quasi il 10% del totale nazionale. Rispetto ad agosto 2024, si registra un incremento del 4,1% negli arrivi e un +3,3% nei pernottamenti, confermando il consolidamento del mercato italiano dopo la ripresa post-pandemica. Su entrambi i dati del mese d’agosto, l’Italia si posiziona come secondo mercato alle spalle della Germania.
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Appuntamento al Travel Vip Day: 16-18 ottobre, Lipica
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