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22 ottobre 2012 10:01
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Banconista con pluriennale esperienza con titolo di direttore tecnico, vendita pacchetti t.o., creazione viaggi su misura, prenotazioni alberghiere, aeree e marittime. Offresi per lavoro in agenzia o t.o. zona FANO PESARO CATTOLICA RICCIONE SENIGALLIA
Contatti: 346 4000 531 RITA e mail ritacarletti1@gmail.com
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[post_content] => Altra novità targata Aer Lingus negli Stati Uniti per l'estate 2026: Pittsburgh - 27esima destinazione servita in Nord America - sarà collegata a Dublino dal prossimo 25 maggio con quattro voli alla settimana.
La città della Pennsylvania è la seconda new entry della summer 2026 dopo quella di Raleigh-Durham (Carolina del Nord) che decollerà nell'aprile 2026; la Dublino- Pittsburgh sarà operata il lunedì, mercoledì, venerdì e sabato; la durata del volo sarà di circa otto ore all'andata.
Sulla tratta Aer Lingus impiegherà l'Airbus A321Xlr configurato per 184 passeggeri, e con 16 poltrone in business class completamente reclinabili a 180° e 168 poltrone in classe economica. L'A321Xlr con un'autonomia superiore a 8.700 km, consente ad Aer Lingus di collegare città americane di medie dimensioni ottimizzando i costi. Questa flessibilità apre la strada ad una maggiore capacità di volo tra l'Irlanda e gli Stati Uniti, sfruttando l'hub di Dublino come punto di ingresso europeo verso il Nord America.
I passeggeri in partenza da Dublino beneficeranno infatti del servizio di pre-controllo frontaliero americano (“US Preclearance”), che consente loro di espletare le formalità di immigrazione e doganali prima del decollo. All'arrivo a Pittsburgh, i viaggiatori sono quindi considerati come arrivati su un volo interno americano, limitando i tempi di attesa.
[post_title] => Aer Lingus aggiunge Pittsburgh al network delle destinazioni in Nord America
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[post_content] => Mandarin Oriental aprirà a Jeddah nel 2030. L’hotel e le residenze del marchio saranno situati in una posizione unica nel cuore di Jeddah Central, una destinazione che accoglie 6 milioni di visitatori l’anno.
Lo studio di design internazionale Kpf è stato selezionato per ideare una struttura unica e sostenibile per il futuro, con un progetto a bassa densità e altezza. Bruce Fisher, principal di Kpf, ha commentato: «L’hotel e le residenze del brand fondono la tradizione architettonica locale con un’esperienza waterfront contemporanea che cattura l’energia e la calma del mar Rosso».
La struttura
L’hotel comprenderà 140 camere e suite on viste spettacolari sul mar Rosso, a cui si aggiungono 115 appartamenti dotati di varie tipologie di camere e strutture per la ristorazione privata, progettati per accogliere ospiti per soggiorni prolungati. Saranno inoltre disponibili 187 residenze, da due a quattro camere da letto, di proprietà privata, con accesso a servizi dedicati tra cui lounge, spazi per intrattenimento, biblioteca, cinema, sala giochi, simulatore di golf, club per bambini, piscina e centro fitness.
Gli ospiti e i proprietari delle residenze potranno scegliere tra cinque ristoranti distribuiti in tutta la proprietà. La struttura offrirà inoltre ampi spazi per riunioni, inclusa una spaziosa sala da ballo. Gli ospiti avranno accesso a strutture per il tempo libero e il benessere, inclusa The Spa at Mandarin Oriental, che offrirà un’ampia gamma di esperienze signature del Gruppo dedicate al benessere olistico, alla bellezza e al relax. Per gli ospiti più giovani, l’hotel disporrà di un ampio e attrezzato kids club e di un asilo con attività specifiche per la relativa fascia d’età.
Laurent Kleitman, group chief executive di Mandarin Oriental, ha dichiarato: «Siamo lieti di ampliare la nostra presenza in Medio Oriente collaborando con Jeddah Central Development Company e Kpf per portare il nostro brand nel cuore dell’avanguardia. Dopo il successo di Mandarin Oriental, Riyadh, questo nuovo sviluppo riflette la fiducia nel crescente appeal dell’Arabia Saudita come destinazione per l’ospitalità di livello. Mandarin Oriental, Jeddah sarà un centro distintivo ispirato alla cultura e al patrimonio della città, offrendo esperienze immersive in un ambiente raffinato e contemporaneo».
Ahmed Al Sulaim, chief executive officer di Jeddah Central Development Company, ha aggiunto: «Siamo lieti di collaborare con Mandarin Oriental per creare uno degli hotel flagship all’interno di Jeddah Central, una destinazione che riflette la nostra visione di ridefinire la vita urbana e l’ospitalità sulla costa del mar Rosso. Questa partnership supporta il nostro impegno a posizionare Jeddah come una destinazione globale di primo piano per affari, tempo libero e cultura, offrendo esperienze distintive per le generazioni future».
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[post_content] => EasyJet archivia in positivo l'esercizio 2025, centrando un notevole utile operativo - superiore alle attese - trainato dal dinamismo della divisione easyJet Holidays, ormai pilastro strategico dell'azienda.
Nei dodici mesi chiusi lo scorso 30 settembre la compagnia ha realizzato ricavi per 10,1 miliardi di sterline, pari al +9% rispetto all'anno precedente, grazie appunto al segmento Holidays che ha visto un balzo in avanti del +27%. L’utile operativo è stato quindi di 703 milioni di sterline (+18%): di questi, 483 milioni derivano dal trasporto passeggeri e 220 milioni dalla divisione vacanze. L’utile dopo le tasse (499 milioni) mette in evidenza il peso dei pacchetti vacanzieri, che rappresentano ormai oltre il 37% (a 187 milioni). «Siamo nella posizione ideale per cogliere le importanti opportunità che abbiamo davanti - ha commentato il ceo, Kenton Jarvis - e siamo fiduciosi di raggiungere il nostro obiettivo di oltre un miliardo di sterline di utile ante imposte».
Per l'esercizio 2026, il vettore prevede un aumento del 7% della capacità (Ask), con un allungamento delle distanze medie servite del 4%. Il numero di clienti del settore viaggi dovrebbe crescere del 15% su una base di 3,1 milioni di passeggeri. Questa previsione di crescita si basa su una domanda sostenuta di pacchetti tutto compreso, nonostante il clima di forte concorrenza e le pressioni sui margini nel settore.
Il primo trimestre 2026, che comprende il periodo natalizio, è già stato prenotato all’80% mentre il secondo trimestre al 26%.
Il mercato Italia
L’anno finanziario 2024-25 è stato fondamentale per easyJet in Italia: la compagnia, scelta da Bruxelles come remedy taker in seno all'acquisizione di Ita Airways da parte del gruppo Lufthansa, ha infatti aperto le due nuove basi di Milano Linate e Roma Fiumicino, con 8 velivoli basati. Complessivamente, il vettore ha messo a disposizione oltre 21 milioni di posti da e per l’Italia su un totale di 268 rotte da e per 21 aeroporti.
Secondo quanto affermato dal vettore, sulle due nuove basi sono stati investiti «20 milioni di sterline nella stagione estiva 2025 e altri 30 milioni di sterline saranno investiti nel corso della stagione invernale»: numeri importanti per un network di rotte che ad oggi deve ancora dare i suoi frutti. «Siamo fiduciosi che i ricavi matureranno negli anni a venire, man mano che questi investimenti si integreranno nella nostra rete di rotte» ha commentato Jan De Raeymaeker, chief financial officer di easyJet.
[post_title] => EasyJet: volano gli utili grazie alla divisione Holidays. In chiaroscuro le performance di Linate e Roma
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[post_content] => Lancio ufficiale per America the Beautiful, la campagna firmata da Brand Usa e presentata in anteprima all'Ipw di giugno, che è stata progettata per andare oltre il contesto attuale che avvolge gli Usa, «e ricollegare i viaggiatori a ciò che amano veramente degli Stati Uniti».
Una promozione che precede un anno denso di eventi significativi, tra cui la Fifa World Cup, il 250º anniversario degli Stati Uniti e il centenario della Route 66.
La campagna sarà diffusa su tv, streaming, spazi out-of-home, media digitali e social media e comprenderà quattro spot video che mettono in risalto i grandi spazi aperti, i viaggi in famiglia e i viaggi di lusso.
A completare la campagna, è stato lanciato AmericaTheBeautiful.com, un nuovo hub potenziato dall’intelligenza artificiale e realizzato con tecnologia Mindtrip. Disponibile in otto lingue, il sito offre suggerimenti personalizzati, mappe interattive e strumenti per creare itinerari, rendendo la pianificazione più semplice che mai e aiutando i viaggiatori a collegare le principali città-gateway con le destinazioni regionali in tutti gli Stati Uniti.
L’annuncio arriva in un momento in cui i viaggi internazionali continuano a generare un impatto economico significativo: dall’inizio dell’anno fino a luglio le esportazioni legate ai viaggi e al turismo hanno raggiunto i 147 miliardi di dollari, con un aumento del +2% rispetto all’anno precedente. Si prevede che tale spesa genererà circa 39,6 miliardi di dollari di entrate fiscali federali entro la fine dell’anno, sosterrà milioni di posti di lavoro americani e contribuirà a un impatto economico complessivo di 551 miliardi di dollari nel 2025. La campagna è strategicamente programmata per sfruttare questo slancio e accelerare la crescita in vista del 2026, un anno di grande rilievo segnato dalla Fifa World Cup, dal 250º anniversario degli Stati Uniti e dal centenario della Route 66.
«Gli Stati Uniti restano la principale destinazione internazionale per i viaggi turistici a lungo raggio nel mondo, a testimonianza del fascino intramontabile delle nostre destinazioni ed esperienze uniche e diverse» ha dichiarato Fred Dixon, presidente e ceo di Brand Usa.
«Con America the Beautiful offriamo un nuovo invito a esplorare gli Stati Uniti in modi nuovi ed entusiasmanti. Guardando al 2026 e al decennio di grandi eventi che ci attende, restiamo pienamente concentrati per massimizzare le opportunità del turismo internazionale per generare impatto economico e crescita occupazionale, invitando il mondo a celebrare 250 anni di questo splendido Paese».
America the Beautiful racconta la storia degli Stati Uniti in modo più grande, audace e affascinante che mai, bilanciando la forza dei luoghi con la profondità delle connessioni umane - ha dichiarato Leah Chandler, chief marketing officer di Brand Usa -. Ogni elemento, dalla potente narrazione creativa agli strumenti di pianificazione basati sull’intelligenza artificiale, è progettato per ispirare i viaggiatori a scoprire gli Stati Uniti con occhi nuovi e per trasformare tale ispirazione in azione».
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[post_content] => Cambiano, diventando più rigide, le norme imposte dagli Stati Uniti per richiedere i visti di ingresso nel Paese, inclusi quelli di breve durata per turisti, viaggiatori d'affari, studenti e lavoratori temporanei.
"Con effetto immediato", il Dipartimento di Stato degli Usa ha annunciato che i richiedenti il visto - per non immigrati - devono fissare un colloquio presso l'ambasciata statunitense locale, aggiungendo che "i richiedenti devono essere in grado di dimostrare la residenza nel paese in cui presentano la domanda".
La nuova iniziativa dell'amministrazione Trump sottolinea che i richiedenti che fissano un colloquio presso un'ambasciata o un consolato degli Stati Uniti al di fuori del loro Paese di nazionalità o residenza “potrebbero avere maggiori difficoltà a ottenere il visto”, sottolineando che le tasse “non saranno rimborsate e non potranno essere trasferite”.
Secondo i dati della U.S. Travel Association, ripresi da Forbes, nel 2024 i turisti internazionali hanno speso 181 miliardi di dollari negli Stati Uniti.
Da anni l'industria turistica statunitense lamenta i lunghi tempi di attesa per il rilascio dei visti da parte del Dipartimento di Stato. Geoff Freeman, ceo della U.S. Travel Association, spiegava che i lunghi tempi di attesa per il rilascio dei visti creano un attrito inutile che rende il Paese meno competitivo come destinazione turistica.
A seconda della nazionalità del potenziale turista, i tempi di attesa per un colloquio per il visto presso un consolato o un'ambasciata degli Stati Uniti all'estero possono superare un anno.
Le stime iniziale di arrivi internazionali negli Stati Uniti nel 2025, prevedevano una crescita del 9%: invece, secondo uno studio del Wttc che ha analizzato l'impatto economico del turismo in 184 paesi, quest'anno gli Stati Uniti saranno l'unica destinazione a registrare un calo della spesa dei visitatori internazionali.
Tourism Economics, la divisione di Oxford Economics dedicata ai viaggi segnala che nel periodo tra agosto e ottobre le prenotazioni aeree internazionali verso gli Usa sono inferiori del 10-14% rispetto allo scorso anno e che le prenotazioni aeree dal Canada, che rappresenta quasi un quarto di tutto il turismo in arrivo, sono diminuite fino al 43% rispetto allo stesso periodo del 2024.
[post_title] => Stati Uniti: modalità più rigide per la richiesta dei visti di ingresso nel Paese
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[post_content] => Sono quasi 569mila le richieste di lavoro che servono alle imprese a settembre e salgono a oltre 1,5 milioni nel trimestre settembre-novembre. Le previsioni evidenziano una flessione di -15mila ingressi programmati (-2,6%) rispetto a settembre 2024 e -30mila (-1,9%) nel confronto con il trimestre settembre-novembre 2024. In leggera flessione (un p.p.) rispetto allo scorso anno la difficoltà di reperimento dei profili ricercati dalle imprese (45,6%).
A delineare questo scenario è il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.
Industria e servizi
L’industria nel suo complesso programma 147 mila entrate a settembre e 404mila entrate nel trimestre (rispettivamente -5mila entrate e -14mila rispetto agli analoghi periodi del 2024).
Sono invece 377 mila i contratti di lavoro previsti dal settore dei servizi nel mese in corso e circa 1 milione nel trimestre settembre-novembre (in flessione rispettivamente di -9mila entrate e -16mila nel confronto con il 2024). Ad offrire le maggiori opportunità lavorative sono i servizi alle persone che ricercano 97mila lavoratori nel mese e circa 210mila nel trimestre. Seguono il turismo con 96mila richieste nel mese e 255mila nel trimestre e il commercio con 65mila lavoratori nel mese e 207mila nel trimestre.
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[post_content] => Ita Airways amplia le offerte del programma di fedeltà Volare per l'estate, con nuove promozioni e collaborazioni esclusive. Si comincia dalla sezione Executive Reserved - riservata ai nostri soci elite - che si arricchisce di una nuova collaborazione d’eccellenza nel panorama dell’hospitality: Armani Hotel di Milano. La struttura offrirà ai soci Executive un’accoglienza esclusiva e vantaggi dedicati, pensati per rendere ogni soggiorno un’esperienza ancora più raffinata e memorabile.
Ulteriore novità è l’ingresso di nuovi partner italiani: Leone 1857, storica azienda dolciaria, celebre per le sue irresistibili pastiglie; ParkinGO, network di parcheggi in prossimità degli aeroporti serviti da Ita Airways; e Buddyfit, piattaforma digitale dedicata al fitness e al benessere. Queste collaborazioni strategiche ampliano le opportunità di accumulo e impiego dei punti, rafforzando ulteriormente il valore del Programma.
Volare Avventura, il programma dedicato ai bambini e ai ragazzi dai 2 ai 16 anni di età non compiuti e le loro famiglie, propone una promozione speciale: i piccoli viaggiatori che acquisteranno un biglietto per volare entro il 31 agosto avranno in regalo un bonus di 3000 punti non qualificanti. Inoltre, a partire dall’inizio di agosto, i giovani viaggiatori diretti verso una destinazione intercontinentale con Ita riceveranno a bordo un piccolo regalo, firmato Volare Avventura, pensato per rendere il volo ancora più speciale.
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«Il programma continua a registrare una crescita costante, testimoniata non solo dal superamento dei 3,5 milioni di soci, ma anche dall’ampliamento della rete di partner, sia nella fase di accumulo che in quella di utilizzo dei punti - commenta Emiliana Limosani, chief commercial officer di Ita Airways e ceo di Volare -. Un’evoluzione che ci consente di rafforzare ulteriormente il valore offerto, attraverso un programma solido, dinamico e flessibile, concepito per accompagnare i nostri soci non solo nei momenti di viaggio, ma anche nella quotidianità, con soluzioni in grado di anticiparne le esigenze».
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[post_content] => Dopo la ricchezza storica e gastronomica di Lione e il fascino e i sapori dell’area del Beaujolais il percorso di scoperta della regione dell’Auvergne-Rhone-Alpes, nella Francia orientale, raggiunge il dipartimento di Ain: il primo dei 101 dipartimenti francesi, al confine con la Svizzera.
È una terra di grande bellezza naturale, arricchita da siti storici unici e dalla testimonianza delle due produzioni che hanno caratterizzato l'area nel corso del tempo: il rame e la seta. Anche in questa parte della regione si gustano eccellenze gastronomiche come il poulet de Bresse - l’unico pollo Aop (Appellation d’Origine Protegée), accompagnato dalla crème de Bresse - e il caratteristico Beurre. Il punto di partenza è il suggestivo Monastère Royal de Brou. Margherita d'Austria lo fece costruire per il defunto marito Filiberto di Savoia - morto a soli 25 anni. Voleva vivere qui i suoi ultimi anni, ma non raggiunse mai Brou, dove si trova il suo monumento funebre decorato in prezioso alabastro, a fianco di quello di Filiberto e della suocera.
Il Monastero è ancora autentico al 100%: fu risparmiato dai rivoluzionari perché i cittadini lo riempirono di fieno e dissero che era il loro deposito e poi, ai tempi di Napoleone, perché non era mai stato consacrato. Non lontano dal sito monumentale si trova The Scratch, un piccolo, delizioso ristorante gestito da giovani chef che, con cucina a vista, offre ai suoi ospiti i sapori del territorio accostati in modo inventivo. La produzione storica locale è testimoniata da due importanti fabbriche. La Cuivrerie de Cerdon - fondata nel 1836 - produceva oggetti e strumenti in rame offrendo lavoro ai tanti operai che si fermavano nella cittadina viaggiando con la ferrovia.
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Curioso sapere che la Soieries, che aveva clienti in tutto il mondo e riforniva anche gli atelier di Dior e Chanel, produsse seta esclusivamente nera fino alla morte del proprietario nel 1886. Solo dopo arrivarono i colori. La brasserie Place Bernard a Bourg-en-Bresse è il luogo ideale per completare il percorso di scoperta del territorio: è uno dei sei ristoranti de L’Espirt Blanc Collection dello chef 3 volte stellato Georges Blanc. Negli ambienti caratterizzati dal vivace contrasto tra il rosso e il bianco e da foto storiche dei personaggi della gastronomia dell’area, si possono gustare la cucina tradizionale francese e locale e, naturalmente, il delizioso Poulet de Bresse á la crème.
Per il pernottamento si raggiunge il Griffon d’Or: collocato nel cuore della cittadina in un edificio storico, è accogliente e funzionale: ciascuna delle 17 camere ha la propria identità. Aperto da 14 anni, si fa conoscere con il passaparola.
Chiara Ambrosioni
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Ci sono i solidi punti fermi di un prodotto che non smette di affascinare - dall’unicità della cultura aborigena allo straordinario contesto naturale - e che beneficia degli ottimi collegamenti aerei (incluso il diretto di Qantas sulla Roma-Perth). Poi, c’è l’accento su una nuova Luxury experience, declinata in sette ambiti diversi (Luxury Lodges, Great Walks, Discover Aboriginal Experiences, Cultural Attractions, Great Golf Courses, Ultimate Winery Experiences e Australian Wildlife Journeys) accomunati dall'esclusività, che vada oltre il mero lusso.
L'Australia vuole presidiare il mercato Italia e lo fa presentandosi così nel nostro Paese, un bacino molto caro a Tourism Australia e che «benché non conti numeri elevatissimi» è preziosi poiche «dall'Italia giungono visitatori di ottima qualità e il nostro settore ama molto il mercato italiano», come spiega Phillipa Harrison, managing director dell'ente, che dopo 8,5 in in Tourism Australia, il prossimo ottobre lascerà l'incarico per dedicarsi «ad una nuova avventura overseas».
Insieme a Eva Seller, regional general manager Europa Continentale e Matteo Prato (ceo di Tourism Hub, che rappresenta l'ente in Italia), ha ricordato che nell'ultimo anno - chiuso lo scorso 31 marzo - gli arrivi italiani sono stati circa 67.000, pari ad una crescita del +4,5%: un incremento che coinvolge tutti i target di turisti, inclusi i working holiday makers: anzi, in questo segmento siamo addirittura oltre i numeri pre-Covid, siamo al 147% rispetto al passato con circa 17.700 lavoratori italiani che vengono in Australia ogni anno. Numero che fa dell'Italia, in Europa, il quinto mercato per le vacanze-lavoro. Resta comunque il segmento leisure quello su cui attualmente concentriamo le nostre attenzioni in Italia».
Gli sforzi di marketing puntano a «convincere le persone a fare quel passo in più per venire in Australia» tendenzialmente ancora percepita come destinazione 'dall'altra parte del mondo' e dunque difficile da raggiungere, «ma con l'aumento dei collegamenti aerei - il diretto di Qantas ma anche il potenziamento di capacità di vettori quali Turkish Airlines, Singapore Airlines, Cathay Pacific oltre a Emirates ed Etihad - è tutto molto più semplice e dunque ci ci concentriamo su cosa c'è di diverso, di caratteristico nell'Australia che non si può trovare da nessun'altra parte. Questo è il punto focale e fulcro dei nostri sforzi di marketing. Per noi si tratta di una connessione autentica con la natura, con la fauna selvatica unica e un benvenuto caldo e accogliente».
Sulla possibilità di un nuovo volo diretto verso l'Italia, Harrison conferma: «I progetti ultra long haul di Qantas con il nuovo, atteso A350 sono inizialmente pensati su Londra, ma sì, Roma è nel radar e potrebbe dunque decollare un collegamento diretto fra la East Coast l'Italia».
Sposi in viaggio di nozze, famiglie, amici e senior, la tipologia dei turisti italiani nel Down Under è variegata, attraverso tutto il Paese e, soprattutto, «oggi conta un 50% di viaggiatori repeaters, a dimostrazione che ormai l'Australia non è più solo "il viaggio da fare una volta nella vita" e a conferma che occorre venire più volte per scoprire il paese del quale altrimenti si rischia di scalfire solo la superficie». Un esempio è quello del Western Australia, fino a poco tempo fa classica meta da repeaters e che oggi, «grazie al volo diretto di Qantas, è destinazione a sé di un viaggio. Una tendenza che anche i tour operator hanno recepito e che sta funzionando molto bene per il trade».
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