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19 marzo 2012 08:09
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CONSULENTE VIAGGI, ORGANIZZAZIONE EVENTI, AGENTE VIAGGI BANCONISTA, TOUR ESCORT COMMERCIALE E DIREZIONE……
VENTENNALE ESPERIENZA IN TURISMO PROMOTER. SEDE DI LAVORO PESARO-RIMINI SENIGALLIA.
Tel. 346 4000 531; ritacarletti1@gmail.com
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[post_content] => Conto alla rovescia per l'apertura, il prossimo 20 dicembre del Colere 1600 by Cloud 7, nuova struttura del brand lifestyle di Kerten Hospitality. L’hotel, situato a 1.600 metri, nel parco delle Alpi Orobie e a meno di due ore da Milano, rappresenta la seconda apertura in Italia a marchio Cloud 7 dopo Roma.
Progettato dallo studio milanese P2A Design, Colere 1600 nasce da una ristrutturazione integrale di 2.800 mq e si propone come nuovo gateway della destinazione, contribuendo allo sviluppo turistico dell’area. Situato direttamente sulle piste, l'albergo è pensato come hub di accoglienza attivo tutto il giorno e anche la sera, grazie alla cabinovia serale che amplia l’esperienza degli ospiti oltre l’orario di chiusura degli impianti.
Le 28 camere - Superior, Deluxe, Suite e Family Suite - sono arredate su misura e caratterizzate da toni naturali che richiamano l’ambiente circostante.
L’offerta ristorativa include un ristorante à la carte, area self service e bar, pensati per una fruizione fluida durante tutta la giornata. Dal 2026 sarà operativa la Spa panoramica con vista Presolana, sauna, piscina riscaldata e cabine trattamenti. A completare i servizi, una sala conferenze multifunzionale e una terrazza integrata nel pendio, ideale per attività outdoor in ogni stagione.
«Dopo il debutto di Cloud 7 Hotel Roma a inizio 2025, siamo entusiasti di portare a Colere un nuovo standard di accoglienza e design, contribuendo al rilancio della destinazione - dichiara Giacomo Nicolodi, group marketing & communications director di Kerten Hospitality -. Colere 1600 by Cloud 7 Hotels è un passo importante nella nostra missione di creare esperienze contemporanee e dinamiche. Il nostro piano di espansione proseguirà con nuove aperture nel 2026 in Italia, Francia, Marocco e Kuwait».
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In un contesto in cui la competitività del turismo globale dipende sempre più dalla digitalizzazione, dall’intelligenza artificiale e dalla creazione di esperienze connesse, l’area Travel Technology emerge come una forza trainante della trasformazione del settore a FITUR 2026. Le aziende tecnologiche hanno assunto un ruolo centrale nel miglioramento dell’ottimizzazione dei processi, nel favorire la sostenibilità, nel valorizzare l’esperienza del viaggiatore e nel creare nuovi modelli di business. In sintesi, si conferma come uno dei pilastri fondamentali della fiera internazionale del turismo, FITUR, in programma dal 21 al 25 gennaio.
Travel Technology a FITUR 2026: espansione record e nuova collocazione nel Knowledge Hub
Con oltre 150 aziende già confermate a due mesi dall’apertura, l’area Travel Technology è destinata a registrare una crescita eccezionale del 50% nel 2026. Riunirà così società leader provenienti da più di 20 paesi, tra cui Andorra, Argentina, Austria, Brasile, Cina, Costa Rica, Francia, Germania, Irlanda, Israele, Italia, Paesi Bassi, Perù, Polonia, Portogallo, Spagna, Svizzera, Emirati Arabi Uniti, Regno Unito, Stati Uniti e Turchia.
Una delle principali novità di quest’anno sarà il trasferimento di Travel Tech nel nuovo Knowledge Hub, situato nel Padiglione 12. Lo spazio è progettato per connettere innovazione, formazione, tendenze high-tech e business, con l’obiettivo di rafforzare il ruolo di FITUR come hub dell’innovazione, dove convergono soluzioni di IA, automazione, analisi dei dati, distribuzione, marketing digitale, smart mobility ed esperienze immersive.
Travel Technology ospiterà servizi d’avanguardia di aziende leader come Amadeus, Travelgate, Roommatik, Septeo, Juniper Travel Technology, BEONx, Tech Tourism Cluster e Roiback. Business France presenterà inoltre startup innovative, evidenziando il ruolo dell’area nel posizionamento globale delle imprese tecnologiche.
La rilevanza di Travel Technology per l’industria turistica risiede nella sua capacità di rafforzare la competitività delle destinazioni e delle imprese, trasformare l’esperienza del viaggiatore attraverso soluzioni digitali avanzate, migliorare l’efficienza operativa ed energetica e generare nuovi modelli di business basati sui dati. La sua crescita a FITUR 2026 riflette questa evoluzione e consolida la fiera come piattaforma chiave per il dialogo internazionale tra innovazione e turismo, mettendo in connessione aziende tecnologiche con operatori, destinazioni, investitori e l’intera catena del valore del settore turistico.
Maggiori informazioni su https://www.ifema.es/en/fitur
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[post_content] => In coincidenza con l’inaugurazione dei mercatini dell’Avvento a Bolzano, CartOrange ha organizzato la convention “Harmonia. Coltiviamo benessere. Raccogliamo successi”: non un semplice evento per presentare a 200 consulenti di viaggio e partner le linee di sviluppo della stagione 2026 - fra cui una nuova piattaforma booking del tour operator interno, in aggiunta a una nuova intranet aziendale - ma un invito a ritrovare concretamente equilibrio dentro e fuori se stessi.
La filosofia dello “stare bene per dare il meglio” premia anche nei rapporti lavorativi. Lo dimostrano i risultati 2025 conseguiti da CartOrange: +11% di crescita come miglior dato di sempre, supportato da un +26% di crescita dell’attività del proprio tour operator, oltre che da un miglioramento di performance riscontrato addirittura nel 70% dei Consulenti per viaggiare.
«Il benessere psicofisico è la chiave per ottenere grandi risultati - spiega Gianpaolo Romano, amministratore delegato di CartOrange - e questo sarà anche il nostro obiettivo per il futuro: trovare il giusto equilibrio fra benessere e successo. In una parola, Armonia. Ecco perché continueremo a concentrarci con coerenza e costanza sul raggiungimento degli obiettivi strategici che ci siamo posti, ma consapevoli che sono innanzitutto la conseguenza della nostra gratificazione, non la loro causa: è un completo ribaltamento della visione di mercato tradizionale, al centro della quale torna l’uomo anziché un’idea di competitività basata sul mero calcolo, senza però perdere di vista il valore pragmatico delle scelte. Vogliamo continuare a inseguire i nostri sogni, ma migliorarci anche ogni giorno: solo la sinergia che trasforma la passione per i viaggi in un’attività stabile, gratificante e capace di apportare benessere è infatti in grado di alimentare il gioco di squadra tra staff e consulenti. Il nostro vero punto di forza».
Gli investimenti
Rispetto allo sviluppo della tecnologia, il 2026 darà priorità al potenziamento dell’assistente digitale Lysa, mentre il prodotto sarà rafforzato sia attraverso attività con i tour operator partner, sia ricorrendo alle risorse del tour operator CartOrange; relativamente alla formazione, è poi previsto un incremento degli eventi di learning e di fam trip dedicati ai consulenti di viaggio. Già nel 2025, il loro numero è stato notevole: 98 webinar per 150 ore di formazione in diretta e 130 consulenti coinvolti in fam trip.
Gli altri due punti chiave d’investimento sono, infine, la sostenibilità, improntata alla continuità del percorso verso una maggiore responsabilità ambientale, così come il capitale umano, destinato ad ampliarsi ulteriormente sia con nuovi membri dello staff e sia tra i consulenti di viaggio.
L’andamento di mercato del 2025 conferma una crescita significativa di alcune destinazioni: il Giappone, ad esempio, ha registrato un +19% sul 2024, ma indici molto positivi hanno interessato sia l’Oman che il Marocco, così come Mauritius e Maldive nell’oceano Indiano, dove è stato possibile cogliere appieno la spinta della collaborazione con The Residence Maldives. Se gli Stati Uniti hanno subito una contrazione del 10%, mar Rosso ed Egitto hanno, invece, fatto segnare un ritorno importante, contribuendo in tal modo alla chiusura record della stagione.
Alla convention hanno preso parte anche i partner strategici dell’azienda, Turkish Airlines, Civitatis, Tourism Australia, Borghini e Cossa e The Residence Maldives.
«Per dimostrare che il benessere non è per noi solo un concetto fondamentale - dichiara Silvia Poli, responsabile hr di CartOrange - ma una vera e propria esperienza, abbiamo pensato di coinvolgere gli ospiti della convention in un innovativo Harmonia Lab. Al talk di apertura di Emanuele De Nobili sul tema ‘Nutrire il corpo, nutrire la mente’, proposto per valorizzare il legame tra alimentazione e benessere quotidiano, risponde la sessione pratica di tecniche di respirazione e tapping di Arianna Piazzi, yoga teacher ed health coach, dal titolo “Respira, ritrova il tuo centro”. In calendario, dopo un energy break rigenerante con prodotti locali e bio, anche un workshop su “Pensieri lenti e veloci”’ a cura del formatore Massimiliano Moscarda e della psicologa Letizia Vibi».
Durante la convention, CartOrange ha presentato in anteprima una serie di novità e strumenti pensati per supportare i consulenti in ogni fase del lavoro, migliorando l’efficacia dei processi e l’esperienza del cliente.
La mattinata è proseguita con gli Awards CartOrange.
Il sabato sera si è svolto il Golden Christmas Party, una vera e propria festa di Natale durante la quale CartOrange ha ricreato un mercatino natalizio esclusivo per i propri ospiti. All’interno della serata si è tenuto anche il momento del “Secret Sustainable Santa di CartOrange”: ogni partecipante ha lasciato un proprio regalo riciclato sotto l’albero della convention, da cui gli altri ospiti hanno potuto attingere liberamente.
Durante la convention Silvia Poli, hr & sustainability manager, unitamente a Eleonora Sasso, responsabile marketing operativo e Claudio Asborno, responsabile t.o. CartOrange hanno fatto il punto sull’introduzione della nuova intranet aziendale e sulle nuove funzionalità della piattaforma di booking TravelPlace.
Simbolo e lascito dell’evento, infine, il mandala che ha ispirato la grafica di Harmonia: le sue linee flessuose e le sue sfumature dorate si intrecciano proprio come le esperienze, le competenze e i valori delle persone che rendono unica CartOrange.
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[post_content] => La Saudi Tourism Authority lancia una nuova stagione di promozione internazionale per consolidare l’Arabia Saudita come hub globale di eventi e intrattenimento. Con il Saudi Unreal Calendar il Paese ha messo insieme un vero e proprio palinsesto annuale che riunisce festival, sport, cultura e lifestyle per stimolare soggiorni più lunghi e di conseguenza una maggiore spesa turistica.
ll calendario 2025/2026 punta a valorizzare le principali destinazioni saudite attraverso un approccio “event-driven” che combina hospitality di alto livello, nuove aperture alberghiere e infrastrutture dedicate.
Riyadh – Il nuovo polo mondiale dell’intrattenimento
La capitale si afferma come hub per grandi eventi sportivi e di spettacolo: Esports World Cup, WBC Boxing Grand Prix, UFC Fight Night, Riyadh Fashion Week, fino al consolidato Riyadh Season, uno dei più grandi festival multitematici del Golfo A questo si unisce la forte attrattività culturale di Diriyah, patrimonio Unesco.
AlUla – Tra patrimoni Unesco, wellness e outdoor luxury
La destinazione continua a espandere la sua offerta con festival come Ancient Kingdoms, AlUla Wellness Festival, EcoTrail, eventi sportivi e musicali immersi in un paesaggio naturale unico. In arrivo anche nuovi resort, tra cui The Chedi Hegra e il primo Autograph Collection previsto entro fine 2025
Red Sea – La costa del lusso sostenibile
Con l’apertura di Shura Island e resort iconici come St. Regis Red Sea, Six Senses Southern Dunes, Nujuma Ritz-Carlton Reserve e Desert Rock, il Mar Rosso saudita si posiziona come nuova meta internazionale per wellness retreat, sport acquatici e turismo d’esplorazione eco-friendly
Jeddah – Cultura, mare ed eventi internazionali
Tra la cornice Unesco del centro storico e la modernità del Corniche, Jeddah ospita alcuni degli eventi più attesi: Formula 1 Saudi Arabian Grand Prix, Jeddah Season, Red Sea International Film Festival.
Verso il 2030
Con un’offerta turistica sempre più strutturata e un portafoglio di eventi in rapido ampliamento, l’Arabia Saudita punta a raggiungere 150 milioni di visitatori entro il 2030, trasformandosi in un punto di riferimento per operatori, dmc e partner del trade internazionale.
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Si chiama Monte Generoso e rappresenta un'occasione unica di vivere esperienze diverse al confine tra Svizzera e Italia, nella zona sopra a Mendrisio. A cominciare dal viaggio lungo la storica ferrovia a cremagliera, che in 40 minuti conduce da Capolago alla vetta.
«Durante la bella stagione - spiega Viviana Carfì, communication & content manager - è in funzione anche un treno a vapore con un vagone aperto che riporta alle origini della ferrovia di Monte Generoso, quando nel 1890 venne inaugurata la tratta».
Enogastronomia in primo piano
Sempre parte dell'offerta, un crotto a metà strada, il Buffet Bellavista, dove gustare specialità locali e prodotti a chilometro zero. A completare la proposta il camping Monte Generoso strategicamente posizionato sulle rive del lago di Lugano, «una vera chicca in grado di accontentare target trasversali».
La stagione "forte" del comprensorio di Monte Generoso è quella estiva, ma il complesso, del quale fa parte anche il Fiore di Pietra in cima al monte stesso, riaprirà per il terzo anno consecutivo anche d'inverno, dal 6 all'8 dicembre. Inoltre, per tutta la stagione si potrà scoprire Monte Generoso nei week end e nei giorni festivi, a eccezione dell'apertura straordinaria ininterrotta dal 22 dicembre al 6 gennaio. In calendario anche speciali iniziative e serate a tema, comprese quelle del pranzo di Natale e del Capodanno in programma al crotto. A maggio ricomincerà poi la nuova stagione con apertura continuativa.
«Per incentivare le vendite di pacchetti che comprendano un'esperienza al Monte Generoso - aggiunge Carfì - è previsto lo speciale abbonamento Amici, che a una cifra di 150 franchi svizzeri (175 franchi per l'intero nucleo familiare) consente di transitare liberamente sul trenino da Capolago alla vetta per un intero anno calcolato a partire dal primo viaggio, ottenendo inoltre una riduzione del 10% sulle opzioni di ristorazione».
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[post_content] => La situazione di Volotea sta peggiorando e il tempo stringe a causa dei debiti con la Società statale di partecipazioni industriali e con le banche spagnole. Sebbene sia riuscita a dimezzare le perdite, la compagnia aerea guidata da Carlos Muñoz si trova ad affrontare una situazione sempre più allarmante.
Secondo i dati depositati presso il Registro mercantile, come riferisce Preferente.com , ha chiuso il 2024 con un patrimonio netto negativo di 478,1 milioni di euro, rispetto ai 423,6 milioni dell'anno precedente.
Dietro questo peggioramento dell'indicatore ci sono le perdite che Volotea ha registrato dal 2019, anche prima della pandemia di Covid. Negli ultimi sei anni fiscali, un periodo in cui il suo debito è salito a causa di un salvataggio statale di 200 milioni di euro e di un prestito garantito da un'ICO di 150 milioni di euro, Volotea ha perso un totale di 503 milioni di euro.
La sfida del vettore
Secondo i dati ufficiali, la società ha perso 46,1 milioni di euro nel 2024, 97,5 milioni nel 2023, 151,9 milioni nel 2022, 122 milioni nel 2021, 77,9 milioni nel 2020 e 7,7 milioni nel 2019. L'ultimo saldo positivo risale al 2018.
Inoltre, Volotea si trova ad affrontare la sfida di rimborsare i prestiti ricevuti durante la pandemia. Finora, non ha rimborsato nessuno dei 200 milioni di euro del salvataggio statale. Inoltre, è stata costretta a modificare il calendario di pagamento degli interessi stabilito, posticipando la data iniziale stabilita da SEPI. Una situazione simile si è verificata con l'Istituto ufficiale di credito): ha raggiunto un accordo con l'istituto per differire un pagamento di 10,8 milioni di euro dovuto il mese scorso e che ora dovrà essere saldato tra il 2026 e il 2028.
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[post_content] => Dalla “piccola Cappella degli Scrovegni” al paese dei mulini, dall’arco di roccia della Val Popena ai vecchi tabià di Auronzo. Il consorzio Tre cime Dolomiti invita a scoprire i luoghi fuori dal comune per un’esperienza davvero unica.
Una rilassante passeggiata attraverso il centro di Auronzo permette ad esempio di ammirare l’architettura originaria delle case in legno e pietra, dalle forme semplici e lineari, dallo stile rustico ed essenziale. Parte integrante della storia è il lavatoio comunale, oggi ristrutturato, che rimanda indietro nel tempo, quando i panni si lavavano a mano e questo luogo era punto d’incontro e di socializzazione per le donne del paese. Uscendo appena dal centro si può fare un’altra scoperta: i vecchi tabià. Si tratta di fienili in legno, costruzioni tipiche che risalgono agli anni 60-70, un tempo utilizzati per il bestiame e per il fieno.
Nel territorio del consorzio turistico Tre Cime Dolomiti, Vigo di Cadore racchiude dei veri e propri tesori artistici, tra cui le tre chiesette storiche. La chiesa pievanale di San Martino conserva un vero patrimonio di opere d’arte di diversi periodi storici: il trittico attribuito ad Antonio Rosso che risale al 1492, la pala lignea di Valentino P. Besarel del 1866, numerose opere dell’artista locale Tommaso Da Rin.
Detta anche “piccola cappella degli Scrovegni”, la cappella di Sant’Orsola presenta al suo interno il ciclo pittorico più bello del contesto dolomitico. Mentre Santa Margherita in Salagona è la chiesa più antica della vallata, risalente al XIII secolo. Il ciclo pittorico al suo interno è un raro esempio, nel contesto bellunese, del passaggio dall’arte bizantina all’arte gotica.
Lozzo di Cadore, nel territorio del consorzio turistico Tre Cime Dolomiti, è noto anche come “Il paese dei mulini”. Una passeggiata lungo il torrente Rio Rin permette di seguire la via dei mulini lungo la quale si sono sviluppate numerose attività produttive, mulini, fucine e segherie, ancora oggi visibili.
Lozzo ospita anche il museo della Latteria, allestito negli spazi dell’ex-latteria sociale, attiva tra il 1884 e il 1984. Oggetti e foto custoditi raccontano la procedura tradizionale della lavorazione del formaggio, del burro e della ricotta.
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Anche una località molto attrattiva, come Misurina e il suo lago, può diventare un punto di partenza per un’escursione fuori dalle rotte del turismo di massa. Un esempio ne è l’anello del Monte Popena nel Gruppo del Cristallo, circa 5 km con un dislivello di 650 metri. Dal lago si risalgono i pascoli lungo il sentiero 224, a quota 2000 m circa si raggiungono le pale di Misurina e poco oltre si incrocia il sentiero 222 che porta a forcella Popena, il punto più alto del nostro percorso, a 2.214 metri d’altitudine. Qui si trova anche quel che resta dell’ex rifugio Popena e, poco distante, si può ammirare l’Arco di roccia, la famosa finestra naturale che si apre sul panorama.
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[post_content] => Saranno in vigore a bordo degli aeromobili Qantas dal prossimo 15 dicembre le nuove procedure di sicurezza a bordo relative alle power bank portatili: un aggiornamento che segue una revisione completa delle misure di sicurezza ed è basato sugli aggiornamenti previsti dall'Icao nel 2026.
La compagnia aerea australiana riassume così le novità: le power bank non potranno essere utilizzate né ricaricate a bordo (incluso tramite prese di corrente o porte Usb del sedile). I passeggeri potranno trasportare fino a due power bank (ciascuna con una capacità massima di 160 wattora) nel bagaglio a mano.
E ancora: power bank, batterie di ricambio e dispositivi elettronici personali dovranno essere tenuti dal passeggero, nella tasca del sedile o sotto il sedile di fronte. Se ciò non è possibile, dovranno essere riposti in un vano bagagli vicino. Le batterie al litio presenti in una smart bag dovranno essere rimosse dal bagaglio e trasportate come bagaglio a mano, stivate nello stesso modo delle power bank. Tutte le power bank dovranno riportare le specifiche della batteria.
«I passeggeri che viaggeranno a partire dal 15 dicembre saranno informati di questo cambiamento nelle comunicazioni prima della partenza - conclude la nota del vettore -. Vi preghiamo di informare i clienti di tali modifiche prima della partenza e di assicurarvi che i recapiti completi dei passeggeri siano inseriti nelle prenotazioni affinché ricevano queste notifiche».
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[post_content] => Persistono le problematiche legate ai motori Pratt&Whitney PW1000G e con esse le conseguenze sull'operatività della flotta di numerose compagnie aeree, Ita Airways in primis. Purtroppo sembra spettare proprio al vettore italiano un nuovo record, questa volta però negativo: con 22 velivoli fermi a terra, pari al 28% della flotta dei voli nazionali e internazionali, Ita risulta la compagnia di medie e grandi dimensioni più colpita al mondo.
Una vera e propria fase di stallo che, secondo quanto riferisce Il Corriere.it, induce il il vettore a stimare per i prossimi cinque anni danni per 150 milioni di euro, pari a 82 mila euro al giorno.
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Nel caso specifico di Ita Airways, nel 2026 il blocco degli aeromobili dovrebbe scendere a 20 e successivamente a una decina, con una media mensile di circa 15 a terra.
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