23 December 2025

Valentini: Explora Journeys è un nuovo prodotto che richiede il sostegno delle agenzie di viaggio

Un nuovo prodotto, che necessita del pieno supporto da parte delle agenzie di viaggio. Così il direttore commerciale di Msc Crociere ed Explora Journeys, Luca Valentini, definisce il marchio lusso che ha preso ufficialmente vita ieri con la consegna della Explora I presso gli stabilimenti Fincantieri di Monfalcone. Fin da subito è quindi prevista una forte spinta alla formazione degli adv.

“Si tratta di una proposta che deve essere spiegata e comunicata ai consumatori – racconta Valentini -. In Italia il target del turismo di lusso nelle crociere non ha molti protagonisti. Non c’è una numerica tale da poter dire che esiste un vero target del crocierista di lusso. Allo stesso tempo l’Italia è però uno dei paesi con il più alto numero di crocieristi. Il connubio dunque, tra un mercato crocieristico che cresce tantissimo e un mercato che nella crocieristica non ha ancora trovato il segmento di lusso, può passare solo tramite l’agente di viaggio. Questi deve essere messo allora nelle condizioni di poter spiegare e comunicare il prodotto al cliente alla ricerca di servizi luxury. Oggi sono quindi tre i nostri target da distinguere: il prodotto Msc Crociere, il prodotto Premium, che è il nostro Yacht Club, e il prodotto di lusso. Oggi, il viaggiatore che sceglie Explora ha un approccio diverso alla vacanza: senza orari per lo spettacolo, per i pasti e per l’intrattenimento. Quest’ultimo viene offerto nelle 18 lounge esclusive della nave, come la cigar room, dove ognuno si muove con i propri tempi. Noi oggi, con Explora Journeys, siamo insomma certi di poter sviluppare in Italia il target del cliente crocierista di lusso”.

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Con 32.943 strutture e circa 2,3 milioni di posti letto, il nostro Paese è al primo posto nell’Unione Europea per numero di hotel, camere e disponibilità di letti, con una quota del 20,3% degli alberghi e del 17,7% dei posti letto complessivi dei 27 Paesi UE, secondo i dati Eurostat 2024 elaborati dal Centro Studi Turistici per Assohotel Confesercenti. \r\n\r\nIl confronto con i principali competitor conferma la forza del modello italiano: la Germania si colloca al secondo posto con 29.407 alberghi e oltre 1,9 milioni di posti letto, seguita dalla Spagna con 19.985 strutture e più di 2 milioni di letti e dalla Francia con 17.386 hotel e quasi 1,4 milioni di posti letto. Si tratta di un sistema fatto in larga parte di piccole e medie imprese, ma che dà vita a “grandi alberghi” a pieno titolo: una struttura italiana media conta oltre 33 camere e quasi 70 posti letto, valori pienamente comparabili con quelli delle maggiori destinazioni europee.\r\nDomanda\r\nAnche sul fronte della domanda il sistema alberghiero italiano mostra una performance di primo piano. Nel 2024 gli hotel del nostro Paese hanno registrato circa 283,9 milioni di pernottamenti, terzo valore assoluto nell’Unione dopo la Spagna (363,1 milioni) e la Germania (300 milioni). L’Italia consolida così la propria posizione tra le destinazioni più scelte in Europa per il soggiorno in albergo, contribuendo in modo determinante alla competitività turistica nazionale e alla tenuta economica dei territori. \r\n\r\nPositivo anche l’indicatore di utilizzo dei posti letto: con un tasso di occupazione netta del 52,4%, gli alberghi italiani superano la media UE del 49,4%, a conferma di una buona capacità di intercettare e fidelizzare la domanda, valorizzando la qualità dell’ospitalità e l’integrazione con l’offerta territoriale. \r\n\r\n“Questi numeri smentiscono l’idea di un’Italia fatta solo di piccoli alberghi marginali”, commenta Nicola Scolamacchia, presidente nazionale di Assohotel Confesercenti. “Il nostro è un grande sistema alberghiero europeo - sottolinea - capillare, radicato nei territori e capace di competere con i principali Paesi competitor. È un patrimonio di ‘piccole imprese, grandi alberghi’ che va riconosciuto e valorizzato come uno degli asset strategici del turismo italiano e dell’economia nazionale”.\r\nAvanguardia\r\n“Crediamo che essere leader nell’ospitalità europea ci autorizzi - prosegue Scolamacchia - quasi imponga, di essere all’avanguardia anche nella normativa di settore, non mutuando necessariamente ciò che altri paesi o l’Europa propone ma anzi offrendo soluzioni basate sulla nostra lunga tradizione ed affermata capacità di attrarre e soddisfare una clientela variegata.”\r\n\r\n“C’è ancora lavoro per far crescere i flussi turistici in Italia - conclude il presidente - così da far corrispondere alla leadership nei posti letto anche quella dei pernottamenti. Come dimostrano i dati più recenti, al nostro Paese non manca di certo l’appeal per attrarre un sempre crescente pubblico internazionale. Occorre tuttavia lavorare per velocizzare l’emissione dei visti turistici – oggi freno per l’incoming da alcuni Paesi -, facilitare la raggiungibilità sia con il sistema aeroportuale sia con la viabilità interna, continuare a incentivare gli investimenti privati, certi che ogni euro di sostegno offerto agli imprenditori che operano nel settore alberghiero si moltiplica e genera un indotto che rimane interamente sul nostro territorio.”","post_title":"Italia grande potenza alberghiera in Europa. 2,3 milioni di posti letto","post_date":"2025-12-16T10:17:46+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":[]},"sort":[1765880266000]}]}}